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Il 26 settembre al Palazzo Vescovile di Acireale la Convention “Quale Futuro per la nostra Città”: Pubblichiamo la Road Map che precede la Convention

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Il Vescovo Raspanti

Il Vescovo Raspanti

Acireale (Ct)-  Il 26 settembre al Palazzo Vescovile di Acireale ci sarà la Convention “Quale futuro per la nostra Città” organizzata dal Vescovo Raspanti. Pubblichiamo di seguito la Road Map che precede l’incontro.

ROAD MAP verso la CONVENTION:
In un contesto di crisi, sfiducia e frammentazione, la chiesa intende porsi in funzione di ascolto di tutte le categorie cittadine per farsi collante di unità, nel tentativo di generare soluzioni comunitarie di prospettiva. Non serviranno contributi posti a colpevolizzazioni e lamentele, ma solo interventi “generativi” in un’ottica di costruttività a medio-lungo termine. In quest’ottica, per iniziativa del vescovo Raspanti in favore della città di Acireale, inviamo alle seguenti categorie tre domande specifiche

STEP 1: INVIARE LE SEGUENTI DOMANDE SPECIFICHE ALLE SEGUENTI CATEGORIE (non in ordine di importanza)
- Imprenditori
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce investimenti e sviluppo generativo per l’impresa locale?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e a investire per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Artigiani/commercianti – Confcommercio
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce un lavoro sereno ed uno sviluppo generativo del tuo settore di commercio?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e a investire per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Carristi
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce un lavoro generativo per questa tradizione identitaria della città?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e a innovare per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Sindacati
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che denunciate nell’ambito del vostro servizio per sviluppare un lavoro generativo?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa siete disposti a cambiare e a innovare per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni? Ad esempio, come tutelare la dignità del lavoro e ma al contempo eliminare malcostumi e inefficienze di lavori garantiti che frenano e impediscono gravemente lavori necessari per lo sviluppo della comunità?

- Volontariato/Caritas
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo del tuo settore di volontariato?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare per liberare opportunità di sviluppo del volontariato in città, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?
– GIOVANI: consulta giovanile, rappresentanti di associazioni giovanili, società sportive, azione Cattolica e Scout
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo delle vostre aspirazioni giovanili?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni
3) Cosa siete disposti a cambiare per liberare opportunità di sviluppo per la città che vorreste abitare?

- Scuola e cultura/ circolo universitario/ accademia zelantea
1)) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo degli studi e della cultura in città?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare per liberare opportunità di sviluppo della scuola o del tuo settore culturale in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Club service
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo del vostro settore d’impegno?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa siete disposti a cambiare o a investire, in termini di tempo o risorse, per liberare opportunità di sviluppo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Agricoltura/Coldiretti
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo delle nestre terre, campagne e dei loro indotti?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa siete disposti a cambiare o a investire, in termini di tempo o risorse, per liberare opportunità di sviluppo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Pesca e settore marittimo
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo dell’indotto legato al nostro mare?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare per liberare opportunità di sviluppo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Parroci e consigli pastorali
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo della nostra missione pastorale?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa siete disposti a cambiare, in parrocchia o nella missione pastorale, per favorire soprattutto uno sviluppo umano integrale nella città delle giovani generazioni?

- Banche e istituti finanziari
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo dell’essere e fare banca sul nostro territorio acese?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa siete disposto a cambiare e investire per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Segreterio comunale/dirigenti comunali
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo dell’attività della pubblica amministrazione, servizi pubblici e macchina burocratica, sul nostro territorio acese?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa siete disposti a cambiare e investire per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Albergatori e b&b
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo della tua categoria?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?
– Ordini professionali: architetti, avvocati, commercialisti, ingegneri
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo della tua categoria professionale?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e/o investire, per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Handicap e garante diritti disabilità
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che incontri in città? E’ una città inclusiva per te?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare o fare soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Salute e Tribunale del malato
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che incontri nella missione fondamentale del prendersi cura?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare o investire per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Vivaisti, Ristoratori e settore Food
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo della tua categoria professionale?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e/o investire, per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Operatori della comunicazione-Informatici
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo e funzionale rispetto al servizio offerto dalla tua categoria professionale?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e/o investire, per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Operatori dello spettacolo e artisti
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo della tua categoria professionale?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e/o investire, per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

- Ambiente e legalità (anti-usura)
1) Qual è il disagio principale e quello secondario che impedisce uno sviluppo generativo in chiave ecosostenibile del nostro territorio e degli stili di vita di chi lo abita?
2) Quali soluzioni o contributi pensate di offrire alla città che vorreste, nell’immediato e nei prossimi 3-4 anni?
3) Cosa sei disposto a cambiare e/o investire, per liberare opportunità di sviluppo in città soprattutto nei confronti delle giovani generazioni?

STEP 2: individuazione dei rappresentanti delle categorie e di chi, eventualmente, non ha rappresentanza
– tempo di risposta fissato in 4 settimane dalla ricezione dell’email

STEP 3: raccolte delle risposte per iscritto: fissare audizioni specifiche per gruppi di categoria -

STEP 4: CONVENTION
Una grande convention pubblica, in piazza, dove per 6-7 minuti parlerà ogni categoria in base al sunto dell’audizione specifica dello step 3.
I rappresentanti delle formazioni politiche locali, anche non rappresentate in consiglio (che avranno intanto ricevuto alcune settimane prima le bozze sintetiche concluse con le audizioni specifiche, parteciperanno e raccoglieranno i risultati) per dare in prospettiva la loro proposta di sintesi e visione.

La presentazione dell'evento

La presentazione dell’evento

La sala dell'evento

La sala dell’evento

Il pubblico presente

Il pubblico presente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ASSEMBLEA   DIOCESANA 

“Il contagio del Vangelo: per una Chiesa in missione”: questo è il tema dell’incontro che si è svolto giorno 24 settembre 2020 nella Cattedrale di Acireale. L’assemblea diocesana, convocata e moderata dal nostro vescovo Antonino Raspanti per dare inizio al nuovo anno pastorale, ha discusso della crisi dei fedeli dovuta forse non solo alla pandemia, che invece di avvicinarci ancora di più a Cristo ci ha fatti allontanare, e di conseguenza, nasce l’inquietudine tra i sacerdoti su come sostenere e guidare le comunità che Dio ha voluto affidare loro.
L’incontro ha visto come protagonisti, o meglio come portavoce della Parola di Dio, due grandi uomini di fede: don Luigi Verdi e padre Ermes Ronchi. Due personalità con carismi molto diversi ma accomunate dall’amore per Gesù Cristo e per i fratelli.

Don Luigi Verdi, fondatore e coordinatore della Fraternità di Romena, ha risposto alle domande del nostro vescovo su come riuscire a superare questa crisi, sostenendo che: “dobbiamo avere il coraggio del cambiamento, avere fame di Cristo ed essere innamorati di Lui, non spetta a noi dare un senso alla vita ma è tutta la vita che ha un senso – e continua – rompiamo gli schemi e ritroviamo l’essenza delle cose semplici e naturali per incontrare Dio”. Don Luigi ci consiglia di guardare al futuro senza avere ruoli e progetti ma compiti da svolgere, perchè lungo la strada della vita si incontrano i fratelli e non puoi calpestarli per arrivare alla meta. Infine prendendo esempio dal brano del vangelo dei discepoli di Emmaus dove Gesù cammina con la gente senza farsi riconoscere, conclude – “Condividiamo il dolore dei discepoli lungo la via per Emmaus; Gesù fa finta di andare via lasciandoli liberi ma solo alla fine spezza il pane, si fa riconoscere e fa nascere in loro il desiderio della relazione con Lui”. Dobbiamo ribaltare tutto e camminare insieme: “Non bisogna partire dall’Eucarestia, perchè è l’ultima tappa, bisogna invece fare come Gesù che è stato con la gente e solo alla fine si è dato.”

Padre Ermes Ronchi, presbitero e teologo dell’Ordine dei Servi di Maria, in questo tempo di pandemia ha imparato a diventare “amico del tempo e a prendersi cura dei più fragili” perché è così che la debolezza si trasforma in forza per affrontare ciò che stiamo vivendo: “la salute dei più deboli salva la salute dei più forti”. Padre Ermes parla anche dell’importanza della fede “che non è ciò che diciamo di Cristo ma ciò che viviamo di Cristo”, e la si può comunicare anche attraverso lo sguardo, “noi possiamo trasmettere Cristo con gli occhi”. Continua “Casa di Dio siete voi se custodite libertà e speranza (Eb 3.6). Noi saremo autentici testimoni di Cristo se sapremo diffondere soprattutto ai giovani non la dottrina ma la speranza, che è corda verso il futuro”. E conclude: “i cristiani operino con creatività, trovino nuovi linguaggi e modi per comunicare il Vangelo”
Con la speranza nel cuore, siamo fiduciosi nell’operato dei nostri vescovi e parroci che ogni giorno pregano per noi e per l’umanità intera.

 

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