GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Argimusco

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Momenti unici e meravigliosi, cantare a 1.200 metri nel concerto della Rinascita la mattina del  “Solstizio d’Estate” sotto i Megaliti dell’Argimusco, con attorno un panorama mozzafiato è stata una sensazione irripetibile che ricorderemo per sempre. Da evidenziare la calorosa accoglienza a cominciare dal pubblico, che ha gioito con noi e assaporato le belle sensazioni del concerto all’aria aperta. L’ospitalità ricevuta è stata molto bella e corale, grazie a tutti e grazie alla Sicilia, terra meravigliosa”, lo ha dichiarato subito dopo il concerto il Presidente del Coro Alpino Orobica  Dimitri Simeoni.

Sono stati due gli appuntamenti con gli Alpini, sabato 22 giugno a Moltalbano Elicona “Borgo dei Borghi 2015″. Il primo concerto si è svolto nella mattinata sull’altopiano  dell’Argimusco, apprezzato dal pubblico proveniente da tutta la Sicilia, che dopo il concerto ha potuto visitare l’intero sito, con gli enormi e affascinanti megaliti, ancora privi di una vera identità storica e scientifica. La mattinata per i 40 coristi Alpini lombardi si è conclusa, con la visita al Borgo medievale e al Castello.

Nel pomeriggio si è svolta la cerimonia dell’accoglienza nei saloni del palazzo municipale ospiti del Sindaco Filippo Taranto, che ha portato i saluti della città ai coristi lombardi, alla delegazione di  Alpini provenienti da tutta l’isola, ai rappresentanti delle Associazioni d’Arma e  a tutti gli ospiti: “Per noi oggi è stato un giorno di festa, che abbiamo avuto il piacere di condividere assieme a tutti voi, cari amici Alpini a Montalbano sarete sempre i benvenuti”. A seguire si è svolta la sfilata, con un corteo che ha raggiunto la piazza principale, per partecipare alla cerimonia solenne, con la resa degli onori ai Caduti di tutte le Guerre e la deposizione di una corona di alloro ai piedi del Monumento ai Caduti. La deposizione della Corona è stata accompagnata dal Sindaco Filippo Taranto e dal Capo Gruppo Alpini di Messina Giuseppe Minissale. Dopo il momento solenne il cerimoniere Domenico Interdonato si è soffermato a ricordare l’attività delle Associazioni d’Arma, “presidi importanti dei nostri territori perché custodi di pregiati valori, il più importante è il ricordo, perché il ricordo delle guerre deve servire a fortificare la pace”.  A seguire la Santa Messa con la lettura della preghiera dell’Alpino e l’apprezzato concerto, svoltosi in piazza e  concluso con la canzone “Quel mazzolin di fiori”, dedicato al Consigliere comunale Ermina De Francesco artefice e promotrice della manifestazione e all’Assessore Alessia Prescimone.

Domenica il Coro degli Alpini si è recato a Tindari, ospite del Comune di Patti. Gli Alpini sono stati accolti dal Sindaco Mauro Aquino e da una folta delegazione composta da alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale. Il Consigliere Placido Salvo coordinatore e sostenitore dell’evento, ha accompagnato per l’intera mattinata i coristi e gli ospiti. La manifestazione è iniziata, con la visita guidata dell’area archeologica,  la Santa Messa in Basilica e una passeggiata – incontro, con canti Alpini svoltasi nelle scalinate e nel piazzale del Santuario.

A TINDARI CORO OROBICA

A TINDARI CORO OROBICA

A MONTALBANO

A MONTALBANO

Coro Orobica

Coro Orobica

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L’Argimusco potrebbe diventare uno dei siti Patrimonio dell’Umanità in seguito ad una conferenza internazionale che si svolgerà dal 24 al 28 ottobre a Montalbano Elicona. Si discuteranno teorie scientifiche sul sito megalitico e, con tecniche non invasive, si studierà il luogo per poi proporre la sua candidatura all’Unesco. All’inaugurazione dell’evento, il 25 ottobre prossimo, saranno presenti importanti ospiti tra i quali, il Presidente Icahm John Peterson, un componente della Commissione NazionaleUnesco Raymond Bondin, il Sindaco di Montalbano Elicona Filippo Taranto, il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il Direttore World Heritage Centre Unesco Mechtild Rössler.

 L’Argimusco, la Stonehenge siciliana nota in tutto il mondo, potrebbe entrare a far parte dei siti considerati patrimonio dell’Umanità e divenire così  punto di  riferimento internazionale in ambito archeologico, astronomico e storico culturale. Verrà eseguito difatti, nei prossimi giorni, uno studio nell’area dove sono presenti imponenti  rocce antropomorfe e geomorfe da parte di professionisti e ricercatori internazionali di varie discipline provenienti da  32 paesi diversi. Si tenterà di avvalorare tesi scientifiche di rilevante importanza sulle origini  e l’evoluzione del luogo, e questo servirà, tra l’altro, a promuovere la candidatura all’Unesco. La Conferenza, promossa dall’Icahm (Comitato Scientifico Internazionale per la Gestione del Patrimonio Archeologico) e dall’Icomos (consulente professionale e scientifico della Commissione Unesco) è un evento di portata scientifica e culturale internazionale, che prevede la partecipazione di professionisti e ricercatori geologi, archeologi, ricercatori, esponenti di università ed enti di ricerca italiani e stranieri, rappresentanti di istituzioni e studiosi provenienti da ogni continente.

Durante l’avvenimento, organizzato dall’Icham, e dal Comune tirrenico con il patrocinio dell’Unesco. che si svolgerà dal 24 al 28 ottobre al Castello medievale di Montalbano Elicona (Me),  si tratteranno temi distintivi che riguardano diversi approcci alla gestione del patrimonio: impegno comunitario, cambiamento climatico e rapido cambiamento del paesaggio, turismo del patrimonio, archeoastronomia, continuazione dell’iniziativa Africa- workshop, tecnologie non invasive.

Gli studiosi il prossimo 24 ottobre, durante una giornata di lavoro dedicata,  analizzeranno l’Argimusco dalle 9 alle 17, e questo permetterà loro di valutare eventuali ipotesi scientifiche sul sito. In particolare, saranno abilitati per lo studio dell’Argimusco trenta studiosi internazionali, tra i quali esperti della European Space Agency, del German Archaeological Institute (DAI), del Cultural Site Research and Management, dalla Queens University Belfast, e della Otto-Friedrich University Bamberg, che utilizzeranno per lo studio del territorio tecnologie non invasive di telerilevamento usate nelle ricerche e valutazioni archeologiche. I dati che saranno raccolti ove verranno testate alcune tecniche non invasive per lo studio dei siti naturalistici ed archeologici, con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Europea, serviranno a mappare l’Argimusco, per ricerche ulteriori e per lo sviluppo del sito.

Alla cerimonia di apertura il  giorno dopo il 25 ottobre alle 10, parteciperanno tra gli altri, il Presidente Icahm John Peterson, un componente della Commissione Nazionale Unesco Raymond Bondin, il Sindaco di Montalbano Elicona Filippo Taranto, il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il Direttore del World Heritage Centre Unesco Mechtild Rössler,  l’Assessore Beni Culturali e Identità Siciliana Sebastiano Tusa, l’assessore delle Infrastrutture della  Regione Siciliana, Marco Falcone, il Presidente Icomos Italy, Pietro Laureano, il direttore generale Iccrom,  Webber Ndoro e l’autore del libro  “Megaliti di Sicilia” Gaetano Pantano.

Durante la prima giornata si discuterà anche di “Messina e la sua Città Metropolitana: arte, artigiani ed eccellenze e saranno inaugurate  due mostre (curatori: Alessandro La Motta e Fulvia Toscano): “Lighea”, un tributo a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo” e “Tradurre la Bellezza”, dedicato alla traduzione delle poesie Greche da parte di Salvatore Quasimodo, uno dei più importanti scrittori italiani, nel 50esimo anniversario dalla sua morte.

Dalle 19 alle 23 serata di gala al Castello offerta dal Comune di Montalbano Elicona e da Confcommercio Messina, con la partecipazione della Città Metropolitana di Messina. ………………………………………………………………………………………………………………

Note:

Argimusco: E’ un affascinante complesso di megaliti che si trova a Montalbano Elicona intorno ai quali aleggia ancora un’aura densa di mistero. Sono un gruppo di grandi rocce di arenaria quarzosa, che svettano sugli oltre mille metri di altitudine dell’altopiano modellati in forma curiosa e suggestiva. La tradizione popolare riconduce questi megaliti all’opera di popolazioni preistoriche: si tratterebbe quindi di antichi menhir e dolmen. Ma i geomorfologi e gli archeologi propendono piuttosto per una loro origine assolutamente naturale, dovuta in particolare all’erosione eolica. Tali rocce però mostrano segni che, a detta di altri studiosi, testimonierebbero almeno una attenzione dell’uomo nei loro confronti riconducibile ad attività di osservazione del cielo e a qualche pratica rituale forse legata ai cicli delle stagioni e ai principali fenomeni astronomici dell’anno. Il luogo è diventato meta di appassionati di archeoastronomia e di turisti. Le curiose forme dei megaliti e le atmosfere naturali mozzafiato che vi si respirano, certo contribuiscono a rendere l’Argimusco un luogo di assoluto interesse.

 

Icham: E’ il Comitato scientifico internazionale per la gestione del patrimonio archeologico che consiglia Icomos e il Comitato del patrimonio mondiale su questioni che riguardano tutti gli aspetti della gestione dei siti e dei paesaggi archeologici. 

L’Icham, seguendo il mandato della World Heritage Convention, è interessata non solo ai siti  del patrimonio mondiale ma anche a  quelli che vengono considerati per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Icahm è unico per la sua attenzione allo sviluppo e alla diffusione di standard e pratiche di gestione delle risorse culturali internazionali efficaci ed efficienti e collabora con organizzazioni internazionali, nazionali, regionali e locali.

Accrediti:Per gli accrediti  per i giornalisti che volessero partecipare e soggiornare gratis a Montalbano Elicona durante l’evento chiamare Ufficio stampa dott. Gianluca Rossellini, Tel 3289164523, email: gianlucarossellini@gmail.com

 

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Montalbano Elicona (Me). E’ in programma nei giorni 9, 10 e 11 ottobre 2015 un Convegno Regionale di studi dal titolo “Sicilia millenaria: dalla microstoria alla dimensione mediterranea, che si terrà presso il Castello di Montalbano Elicona.
Patrocinato dal Comune di Montalbano Elicona, organizzato dagli studiosi Filippo Imbesi e Giuseppe Pantano, e coordinato da Luciano Catalioto (Docente di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Messina), il convegno prevede i contributi di circa 40 relatori che approfondiranno tematiche di notevole interesse.
L’evento si concluderà con una Lectio Magistralis di Aurelio Rigoli (Professore Emerito di Antropologia culturale dell’Università di Palermo e presidente del Centro internazionale di Etnostoria di Palermo).
Sarà possibile seguire l’intero evento in diretta streaming su www.innovationtv.it

Di seguito il programma delle giornate:

ORGANIZZATORI: Filippo Imbesi e Giuseppe Pantano
COORDINATORE: Luciano Catalioto (Università di Messina)

9 OTTOBRE – ORE 9,30
Inaugurazione e saluti delle autorità

9 OTTOBRE – ORE 10,00
ETNOANTROPOLOGIA E RURALITA
Franz Riccobono – La cultura artistica dei pastori in Sicilia dalla preistoria al novecento
Vera Giorgianni – Le antiche botteghe artigiane: la cultura del fare
Maria Scalisi – Architetture rurali nel territorio di Ucria
PRESENZE EBRAICHE
Giuseppe Campagna – Comunità ebraiche nell’area ionica: Taormina e Savoca
Franco Biviano – Neofitismo giudaico e Santa Inquisizione nella Terra demaniale di Santa Lucia (1492-1550)

9 Ottobre – ore 16,00
RIVELI – STRUTTURE TERRITORIALI E MILITARI
Erica Polito – La disciplina giuridica dei contratti agrari nel circondario peloritano del XIX secolo
Antonella Nuccio – Le concessioni feudali del barone Giuseppe Moncada ai giurati di San Pier Monforte nel XVII secolo
Basilio Segreto – Il testamento di Blasco Natoli: la fondazione del monastero di S. Chiara a S. Angelo di Brolo
SharaPirrotti – La storia del feudo di Drisino
Antonino Teramo – Aspetti militari della presenza britannica in Sicilia nel «decennio inglese» (1806-1815): impegno bellico tra propaganda e relazioni diplomatiche, politiche e culturali

10 Ottobre – ore 9,30
LA PIANA DI MILAZZO
Piero Gazzara – La piana di Milazzo: territorio e ambiente dall’antichità ai primordi dell’era moderna
Nino Quattrocchi – Le foreste del piano di Milazzo nella storia: tra difesa e distruzione
Giuseppe Ardizzone Gullo – Il territorio da Villafranca a Milazzo nei documenti medievali: chiese, sacerdoti, notai, giudici e giurati
ARCHEOLOGIA
Giovanni Di Stefano e Angelica Ferraro – Uomini e armenti nella preistoria siciliana: il caso degli Iblei meridionali nel bronzo antico
Girolamo Sofia – Le giogaie dei Nebrodi tra V e II secolo a.C. Michele Fasolo – Il territorio tra Tindari e Capo d’Orlando in età normanna

10 Ottobre – ore 16,00

CULTURA BIZANTINA
Marco Anastasi – Appunti di circolazione monetaria nella Sicilia medievale
Giuseppe Pantano – Sull’ubicazione del monastero greco di S. Elia de Scala Oliveri
Filippo Sciara – La massa Cinciana di San Gregorio Magno e l’insediamento bizantino nel territorio di Favara

CENTRI ABITATI
Giovanni D’Urso – Nicosia: città dei 24 baroni
Nicola Schillaci – Cajola: un antico villaggio sui Nebrodi

CULTI
Filippo Imbesi – Il culto di Santa Venera di Gala: aspetti storici e agiografici fra tradizione e rito greco
Alessio Mandanikiotis – Sicilia antica: temi di agiografia tra mito e leggenda
11 Ottobre – ore 9,30

ARTE
Pasquale Faenza – Argenteria messinese nella Calabria meridionale del Sei e Settecento
Giuseppe Finocchio – La Basilica minore di Montalbano Elicona: elementi architettonici tra classicismo, linguaggio arabo-normanno ed influenze iberiche
Giuseppe Fazio – Crux Gloria Caeli. Frammenti di affreschi medievali nella cappella palatina di Montalbano Elicona

VIABILITA’ E TOPONOMASTICA
Michele Manfredi Gigliotti – Viabilità antica della Sicilia settentrionale attraverso la ricognizione di alcuni passi obbligati: i ponti
Luigi Santagati – Argimusto non Argimusco. Emergenze toponomastiche d’origine araba nel Val Demone
Pio Sirna – Percorsi toponomastici bizantini e arabi nell’area montalbanese
11 Ottobre – ore 15,30

PERSONAGGI
Salvatore La Monica – Donne in sicilia tra ‘500 e ‘600. Loro protagonismo nelle dinamiche sociali e politiche dell’Isola
Marco Grassi – Una grande donna del passato: Vittoria Di Giovanni, Duchessa di Saponara
Alessandro Fumia – Pietro Rombulo, navigatore ed esploratore messinese
Annamaria Amitrano – Gli uomini del “Grand Tour”

LUCE E ARCHEOASTRONOMIA
Alessandro Di Bennardo – Simbologia del Quincunx tra la Sicilia e il vicino Oriente in età tardo antica: l’iconografia della chiesa di S. Maria dei Cerei di Rometta
Roberto Motta – Traiettorie di luce nel Duomo di Monreale e nelle chiese medievali del Val Demone
Andrea Orlando – Argimusco: archeologia ed astronomia

LECTIO MAGISTRALIS E CONCLUSIONI – Aurelio Rigoli (Professore emerito dell’Università di Palermo)
PROMOZIONE – SERVIZI TURISTICI E CULTURALI

9 Ottobre, ore 15,30/16,00 – Fortunato Barbaro (Finanziamenti nazionali ed europei: turismo e cultura)

10 Ottobre, ore 15,30/16,00 – Domenico Polito (Leonida Edizioni).

1 Locandina

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2x MenhirMontalbano Elicona, la Stonehenge siciliana, è stato eletto il borgo più bello d’Italia nella trasmissione televisiva di Rai3 “Alle falde del Kilimangiaro” condotta da Dario Vergassola e Camila Raznovic. Dietro il borgo messinese al secondo posto si è classificato Monteverde un piccolo comune in provincia di Avellino e, al terzo posto, Castel Sardo un piccolo borgo a picco sul mare della Sardegna. L’ambito riconoscimento è maturato dopo una lunga e complessa fase eliminatoria che ha visto gareggiare numerosi e suggestivi borghi di tutta la penisola. Montalbano Elicona è un borgo medievale che vanta un patrimonio artistico, culturale e storico invidiabile. Il borgo montanaro messinese è salito alla ribalta delle cronache per un luogo suggestivo, le Rocche dell’Argimusco, i megalitici che sovrastano il territorio di Montalbano, pietre giganti che da una parte dominano l’Etna e dall’altra le Isole Eolie. In questa zona sorgono numerosi roccioni di arenaria quarzosa modellati in forma curiosa. Secondo la tradizione popolare questi megaliti, sarebbero l’opera di popolazioni preistoriche: sarebbero antichi menhir o dolmen. Diversi geomorfologi ed archeologi attribuiscono ritengono invece che l’origine di queste forme è assolutamente naturale, dovut, in particolare all’erosione eolica.
Tra i megaliti più notevoli, nei pressi della Portella Cerasa si ergono maestosi due grandi massi di forma allungata, mentre un altro megalite poco distante avrebbe aspetto di aquila e vi sarebbe stato inciso il simbolo del sole. Più ad ovest, in località Portella Zilla, una costruzione pastorale ingloba i resti di un dolmen con davanti un gran masso, che sarebbe quanto resta di un menhir rovinato al suolo. Il sito naturalistico è diventato tanto famoso da diventare uno dei luoghi prediletti dai cultori dell’archeoastronomia. Nel 2014 in occasione della terza edizione del festival internazionale di archeoastronomia “Pietre & Stelle” (Andrea Orlando astronomo e ricercatore astrofisico nucleare dell’università di Catania è il direttore artistico) tra gli ospiti illustri vi fù il maestro Franco Battiato il quale  il giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno, presentò il suo ultimo documentario intitolato “Attraversando il Bardo” incentrato sul tema della morte e di come essa è concepita nelle diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali. Alcune riprese del video sono state girate sull’altopiano dell’Argimusco. Mistero, Spettacolo e Spiritualità sembrano caratterizzare sempre più questo luogo incantevole. Qualunque sia la verità sulle origine dei megaliti, certo è che le Rocche dell’Argimusco sono diventate oltre che meta di appassionati di archeoastrea Orlando, ronomia,  anche di numerosi visitatori. Sul posto si respira comunque un atmosfera mistica, spirituale e naturale da mozzafiato che certamente ha contribuito a far si che il piccolo borgo fosse eletto il più bello d’Italia.
ROSARIO MESSINA

Stonehenge  1X Banner Battiato

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5X Megalito Aquila  Montalbano Elicona, la Stonehenge siciliana, è stato eletto  il borgo più bello d’Italia nella trasmissione televisiva di Rai3 “Alle falde del Kilimangiaro” condotta da Dario Vergassola e Camila Raznovic. Dietro il borgo messinese al secondo posto si è classificato Monteverde un piccolo comune in provincia di Avellino e, al terzo posto, Castel Sardo un piccolo borgo a picco sul mare della Sardegna. L’ambito riconoscimento è maturato dopo una lunga e complessa fase eliminatoria che ha visto gareggiare numerosi e suggestivi borghi di tutta la penisola. Montalbano Elicona è un borgo medievale che vanta un patrimonio artistico, culturale e storico invidiabile. Il borgo montanaro messinese è salito alla ribalta delle cronache per un luogo suggestivo, le Rocche dell’Argimusco, i megalitici che sovrastano il territorio di Montalbano, pietre giganti che da una parte dominano l’Etna e dall’altra le Isole Eolie. In questa zona sorgono numerosi roccioni di arenaria quarzosa modellati in forma curiosa. Secondo la tradizione popolare questi megaliti, sarebbero l’opera di popolazioni preistoriche: sarebbero antichi menhir o dolmen. Diversi geomorfologi ed archeologi attribuiscono ritengono invece che l’origine di queste forme è assolutamente naturale, dovut, in particolare all’erosione eolica.
Tra i megaliti più notevoli, nei pressi della Portella Cerasa si ergono maestosi due grandi massi di forma allungata, mentre un altro megalite poco distante avrebbe aspetto di aquila e vi sarebbe stato inciso il simbolo del sole. Più ad ovest, in località Portella Zilla, una costruzione pastorale ingloba i resti di un dolmen con davanti un gran masso, che sarebbe quanto resta di un menhir rovinato al suolo. Il sito naturalistico è diventato tanto famoso da diventare uno dei luoghi prediletti dai cultori dell’archeoastronomia. Nel 2014 in occasione della terza edizione del festival internazionale di archeoastronomia “Pietre & Stelle” (Andrea Orlando astronomo e ricercatore astrofisico nucleare dell’università di Catania è il direttore artistico) tra gli ospiti illustri vi fù il maestro Franco Battiato il quale per il solstizio d’estate, il 21 giugno, presentò il suo ultimo documentario intitolato “Attraversando il Bardo” incentrato sul tema della morte e di come essa è concepita nelle diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali. Alcune riprese del video sono state girate sull’altopiano dell’Argimusco. Mistero, Spettacolo e Spiritualità sembrano caratterizzare sempre più questo luogo incantevole. Qualunque sia la verità sulle origini dei megaliti, certo è che le Rocche dell’Argimusco sono diventate oltre che meta di appassionati di archeoastronomia,  anche di  numerosi visitatori. Sul posto si respira comunque un atmosfera mistica e naturale da mozzafiato che certamente ha contribuito a far si che il piccolo borgo fosse eletto il più bello d’Italia.
ROSARIO MESSINA

Argimusco 2XX di Langella  Argimusco 3XX   di Langella

Argimusco 4XX di Langella

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