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Giuseppe Santoro

Giuseppe Santoro

Articolo a cura del dott. Rosario Messina

Si è conclusa a Napoli la terza edizione del contest internazionale promosso da MySocialRecipe per premiare i migliori interpreti dell’arte del pizzaiuolo napoletano. Oltre 239 Pizza Chef selezionati provenienti da 32 Paesi di tutto il mondo hanno partecipato alla finalissima. A condurre la manifestazione sono stati Anna Scafuri e Luciano Pignataro (Il Mattino di Napoli) noto giornalista Gastronomo premiato dal Direttore di Cronache di Gusto. Oltre ai premiati sono stati consegnati diverse menzioni speciali dei main sponsor. Una di queste è stata assegnata al Siciliano Giuseppe Santoro per il suo ” Omaggio a Massimo Bottura” (Migliore Pizza al Parmigiano Reggiano Dop). Giuseppe Santoro siciliano doc fino al 2008 viveva e operava in Sicilia con le sue attività di ristorazione nell’interland taorminese. La grande passione per la ristorazione ed in particolare per il mondo variegato delle pizze lo spinse a creare dei corsi per giovani pizzaioli per insegnare loro le tecniche più raffinate per creare una buona pizza e soprattutto ad acquisire una competenza sulle farine e la preparazione della pasta per fare le pizze. I suoi corsi sono serviti a centinaia di giovani pizzaioli  che hanno fatto tesoro delle lezioni del maestro ed oggi lavorano presso importanti ristoranti dell’Isola ed anche all’estero. Numerosi mass media in special modo riviste specializzate nel settore culinario per diversi anni hanno dato notizia dei suoi corsi e delle numerose vittorie conseguite con il suo team nelle prestigiose competizioni nazionali ed internazionali  dedicate al “pianeta pizza” dove hanno gareggiavano pizzaioli di tutto il mondo. In quegli anni Santoro ed i suoi allievi hanno sempre riportato un trofeo a casa. Nel 2008, forte del suo curriculum strepitoso e dei numerosi successi ottenuti con la ristorazione, decide di fare un salto di qualità e si trasferisce prima in Svizzera con la famiglia e poi in AustraliaE’ un successo strepitoso! Comincia a lavorare come consulente per grosse aziende culinarie e nel giro di pochi anni riesce ad aprire ben otto locali di ristorazione, due in Switzerland (Crasmontana e Losanna) e sei in Australia tra Melbourne e Sidney dove crea l’Australian Pizza Federation. Nel contempo, viene eletto “Presidente Estero” della Federazione Italiana Pizzaioli”. Le sue molteplici affermazioni derivano da anni di studio e sacrifici che lo hanno portato ad acquisire una grande esperienza del mondo culinario ed in particolare nella preparazione delle pizze. Per questo è stato pluripremiato come è accaduto nel recente prestigioso contest di Napoli.  Intanto l’Azienda del Parmigiano Reggiano di Reggio Emilia appresa la notizia del Premio vinto per la migliore Pizza al Parmigiano Reggiano al Pizzaword 2018 ha invitato in azienda  Santoro dove è stato ospite per un giorno per provare l’emozione di essere casaro.

Giuseppe Santoro Casaro per un giorno

Giuseppe Santoro Casaro per un giorno

 

IL CONTEST DI NAPOLI

Alla manifestazione di Napoli si sono sfidati i migliori chef e pizzaioli del mondo. A conclusione della manifestazione  l’ambito titolo di “pizzaiolo più originale del mondo” è stato conquistato da un italiano, Stefano Miozzo. Il vincitore che è anche il neo detentore del titolo di pizzaiolo chef e pizzaiolo sommelier arriva da Cerea (VR). Con la sua “Valpoterra” in omaggio ai prodotti della Valpolicella (a partire dall’Amarone usato nell’impasto) Stefano Miozzo ha stravinto la terza edizione del contest internazionale #PizzAward, battendo centinaia di concorrenti e conquistando, allo stesso tempo, uno dei nove Award previsti dalla gara ideata da MySocialRecipe e una delle menzioni speciali attribuite dai main sponsor.

I risultati sono stati resi noti a Napoli nel corso del live show di premiazione che ha visto sotto i riflettori anche altri sette grandi interpreti di questo patrimonio immateriale dell’Unesco, ora entrati per la prima volta nell’olimpo della pizza targato MySocialRecipe, aggiudicandosi i prestigiosi riconoscimenti introdotti per il 2018.

Gli altri vincitori del contest sono stati: Enzo Coccia (premio alla Carriera Professionale), Ciro Salvo (Pizzaiolo Protagonista dell’Anno), Franco Pepe con Authentica – Pepe in Grani (Pizzeria dell’Anno), Filippo Rosato con la sua On the sea side (Migliore Pizza dall’Estero), Diego Tafone con la sua Pascalina (Migliore Pizza Healthy), Paolo De Simone con la sua Nefropizza (Pizzaiolo Social) e la ventiduenne Sara Palmieri, che ha incassato addirittura due titoli (Migliore Pizza Senza Glutine e Migliore Pizza in Rosa) con la sua Tradizioni. Al loro fianco, inoltre, i giovani John e Elias, protagonisti del primo corso per pizzaioli rivolto ai migranti che MySocialRecipe ha voluto promuovere, con la collaborazione di Virtus Italia Impresa Sociale, dell’Associazione Pizzaioli Esperti e di Fabio Cristiano (docente della Scuola di Pizzaiolo) in un’ottica di integrazione culturale e professionale.

“Oltre all’attenzione per il sociale, PizzAwardè ormai una sorta di calamita per i pizzaioli desiderosi di mostrare la loro creatività. Non a caso ha spiegato l’ideatrice del contest e della piattaforma MySocialRecipe, Francesca Marino, durante la premiazione condotta dai giornalisti Luciano Pignataro e Anna Scafuriattira sempre più partecipanti da tutto il mondo, arrivando quest’anno al record di 239 pizzaioli da 32 Paesi. Un’adesione importante da cui emerge il ritratto di un movimento in continua evoluzione, capace di dettare incessantemente nuovi trend in fatto di impasti e topping. In questa edizione, in particolare, la parola d’ordine è stata salute, con tante pizze attentamente studiate contro alcune patologie, come le malattie renali o il cancro. Ma la star indiscussa resta comunque l’arte del pizzaiolo napoletano che abbiamo potuto finalmente festeggiare come patrimonio Unesco, dopo averne supportato la candidatura per due edizioni consecutive, e che continueremo a celebrare nei prossimi anni con l’aiuto di tanti esperti del settore”.

I componenti della giuria (Anna Scafuri, Giorgio Calabrese, Patrizio Roversi, Antonio Puzzi, Antonio Scuteri, Scott Wiener e Tommaso Esposito) e quelli della neonata Academy sono stati chiamati a giudicare circa  400 proposte in gara e premiare i migliori di ogni categoria.

Anche quest’anno non sono mancate le menzioni speciali dei main sponsor (premiati con la classica oliera da pizzaiolo in rame) che sono state assegnate rispettivamente a: Gennaro Catapano con La scarpariello di Gennaro (Migliore Pizza al Pomodoro – La Fiammante), Fabio Cristiano con Bollicine di pomodoro (Migliore Impasto – Ferrarelle), Rocco Cagliostro con Pizza a due facce (Pizzaiolo Emergente – Molino Caputo), Giuseppe PignalosaMontanara romantica (Migliore Pizza Fritta – Olitalia), Giuseppe Santoro Omaggio a Massimo Bottura (Migliore Pizza al Parmigiano Reggiano Dop) e al numero uno di #PizzAward2018, Stefano Miozzo, che ha proposto il miglior abbinamento tra pizza e vino secondo l’Associazione Italiana Sommelier e che, reduce di questo ricco bottino di premi, si prepara ora partecipare ai campionati mondiali del pizzaiolo di Las Vegas in programma a marzo 2019.

I premiati a Napoli

I premiati a Napoli

Tutti gli Award della Pizza – #PizzAward2018:

  1. La pizza dell’anno al vincitore della terza edizione del contest: Stefano Miozzo – Valpoterra
  2. Pizzaiolo Chef (premio Giuria): Stefano Miozzo – Valpoterra
  3. Migliore Pizza dall’Estero (premio Giuria): Filippo Rosato – On the sea side
  4. Migliore Pizza Healthy (premio Giuria): Diego Tafone – Pascalina
  5. Migliore Pizza Senza Glutine (premio Giuria): Sara Palmieri – Tradizioni
  6. Migliore Pizza in Rosa (premio Giuria): Sara Palmieri – Tradizioni
  7. Pizzaiolo Protagonista dell’Anno (premio Academy): Ciro Salvo
  8. Pizzeria dell’Anno (premio Academy): Authentica – Pepe in Grani di Franco Pepe
  9. Award alla Carriera Professionale (premio Academy): Enzo Coccia
  10. Pizzaiolo Social (premio Mysocialrecipe): Paolo De Simone – Nefropizza

L’iniziativa è sostenuta da Molino Caputo, Ferrarelle, La Fiammante, Olitalia, Parmigiano Reggiano, Scugnizzonapoletano, Sorì. Tra gli sponsor anche la Birra Baladin e il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC.

L’evento  ha avuto  il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Camera di Commercio di Napoli, dell’Associazione Italiana Sommelier, dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e dell’EcoMuseo della dieta Mediterranea di Pioppi.

Partner dell’iniziativa sono CuArtigiana, la Scuola Dolce&Salato, Event Planet Food, Gi-Metal, Ho.Re.Ca. Service, Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel, Scuola di Pizzaiolo e Sì Impresa.

 

Premiati con gli speciali Award 2018, inoltre, Enzo Coccia, Ciro Salvo, Franco Pepe, Filippo Rosato, Diego Tafone, Sara Palmieri e Paolo De Simone

Santoro con il premio

Santoro con il premio

Santoro al Pizza Award 2018

Santoro al Pizza Award 2018

Giuseppe Santoro

Giuseppe Santoro

Santoro al Palazzo Caracciolo di Napoli

Santoro al Palazzo Caracciolo di Napoli

La foto con il Premio ricevuto

La foto con il Premio ricevuto

Il vincitore del Contest di Napoli Stefano Miozzo

Il vincitore del Contest di Napoli Stefano Miozzo

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A Marcello D’Amico, poliedrico artista di origini “eoliane”, è stato assegnato di recente  a Melbourne il premio  per la promozione della “Multicultura”. La cerimonia di consegna dell’ambito trofeo, si è svolta nel salone del governatorato dello Stato di Victoria. Abbiamo approfittato di questo importante riconoscimento conferito a D’Amico, dal Governatore Linda Dessau, per intervistarlo e per condividere con lui la gioia di questo momento.

Grande soddisfazione, per un premio meritato e inaspettato?  Si inaspettato, questo premio per la promozione del Multiculturalismo (nel Victoria dove ci sono circa 200  etnie), mi rende soddisfatto e orgoglioso anche perché ho condiviso la mia gioia con mia moglie Pauline, mio figlio figlio John-Paul e tanti altri amici.

Nella sua città lei è un punto di riferimento? Si a Melbourne la comunità siciliana, ed in particolare quella eoliana è forse la più numerosa, qui   ci sono oltre 20 associazioni culturali. Io sono membro da 52 anni della più “vecchia” associazione italiana di Melbourne, la Società Isole Eolie, fondata il 2 agosto del 1925. Ho fatto parte del GDA e sono stato segretario, inoltre  abbiamo una magnifica sede vicino al centro della città. Sono Coordinatore Generale Onorario da oltre 30 anni, della Federazione dei Circoli dei Pensionati Italiani del Victoria, con circa 1.500 soci. Infine sono stato per 20 anni membro del consiglio d’amministrazione della Multicultural Arts Victoria. Ora faccio parte del Circolo Emerito della medesima organizzazione.

Quale è il suo rapporto con il giornalismo? Ho collaborato negli anni per il Il Globo e La Fiamma,  giornali italiani di Melbourne e di Sydney, per il Soccer  Action,  testata calcistica in lingua inglese, con il giornale Italo-Canadese di Ottawa  Il Postino dal 2004 e in Italia adesso collaboro con il Notiziario delle Isole Eolie e sono anche uno dei fondatori della testata. 

Oltre ai giornali ci sono altre realtà mediatiche in lingua italiana nella sua città? A Melbourne ci sono due emittenti radio con programmi italiani, una privata ed una governativa.  Rete  Italia  è privata e trasmette solo alcune ore in  italiano, prima lo faceva 24 ore al giorno e fa parte del gruppo editoriale Il Globo e La Fiamma.  La Special Broadcasting Commission  trasmette in italiano solo un’ora al giorno. 

Quando ritornerà in Italia alle sue Isole Eolie? Sono alcuni anni che non vengo, spero di poterlo fare quest’anno.  Gli amici mi aspettano e vogliono vedere i miei lavori. Se sarà possibile allestirò almeno quattro mostre d’arte personali.

 Lo sport è stato importante nella sua vita? Lo sport fa parte della mia vita, sono stato atleta, direttore tecnico, tecnico, amministratore, allenatore e giornalista naturalmente. Nella mia vita ho avuto il piacere di conoscere grandi  atleti stranieri e  italiani,  come Pelé, Rossi, Tardelli, Gentile, Baresi, Maldini, Rivera, ma anche assi come la Vezzali, Fioravanti, Agostini, Benvenuti, Maspes, Gaiardoni e il mitico schermitore Edoardo Mangiarotti. Questi sono solo alcuni nomi e a Messina ho conosciuto  anche Vincenzo Nibali.

Nella sua lunga carriera da artista ha anche recitato? Ho recitato  per quasi 60 anni e lo faccio ancora.  Ho esperienza  teatrale come attore, regista, produttore, direttore di scena,  scenografo. Ho pure esperienza di TV e Film.

Lei è stato un imprenditore ed è uno poliedrico artista? Sì, sono stato un imprenditore ma ho smesso ancora giovane, per dedicarmi all’arte. Ho cominciato a lavorare con le modelle dal vivo a di 16 anni, nel lontanissimo 1956 e lo stesso anno ho vinto la mia prima borsa di studio all’Accademia delle Belle Arti Australiana di Melbourne. Successivamente ho vinto altri premi e borse di studio per la pittura, disegno e acquarello. Ho allestito mostre di gruppo e personali, circa un centinaio in tutto, in Australia, Italia, Stati Uniti e Canada.

Lei ha insegnato anche all’estero? In Canada ho insegnato “nudo” alla Scuola d’Arte di Ottawa, nel 2002, nel 2004 e nel 2005. Nel 2003 è stata istituita la borsa di studio Marcello D’Amico per le eccellenze nel disegno.

Con la musica ha avuto un felice rapporto? Sì, suono strumenti musicali da quando avevo 8 anni, ancora mi esibisco in chiesa con mia moglie Pauline. Anni fa abbiamo fondato il Gruppo Musicale Aeolian Players, lei è di quarta generazione eoliana. Il nonno materno emigrò da Malfa nel 1895!! 

Quante sono le onorificenze ricevute nella sua lunga carriera? Fra le onorificenze ricevute, e mi riferisco solamente a quelle di questo millennio, ricordo la Medaglia del Centenario della Fondazione del Commowealth d’Australia 2000, conferitami dalla Regina d’Inghilterra; nel 2009 dalla Commissione Multiculturale del Victoria, Onorificenza per Eccellenza nel Servizio  al Multiculturalismo del Victoria – Arte; nel 2015 il Premio dallo Stato del Victoria per Eccellenza nei Servizi negli Affari Multiculturali; nel 2016 il Premio del 10 maggio dalla Città di Banyule. A dicembre del 2017 sono stato nominato, Cittadino Onorario della Città di Banyule.

Marcello D'Amico e Linda Dessau

Marcello D’Amico e Linda Dessau mentre consegna il trofeo

Marcello D'Amico

Marcello D’Amico

Con il governatore, la moglie Pauline e il  figlio John-Paul.

Con il governatore, la moglie Pauline e il figlio John-Paul

Con il ministro degli Affari degli Anziani Martin Foley, con Pauline e John-Paul, ed alcuni membri della  famiglia, ospiti di D'Amico

Con il ministro degli Affari degli Anziani Martin Foley, con Pauline e John-Paul, ed alcuni membri della famiglia, ospiti di D’Amico

Con il Commissario Generale degli Affari degli Anziani per lo stato del Victoria Gerard Mansour.

Con il Commissario Generale degli Affari degli Anziani per lo stato del Victoria Gerard Mansour.

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Giuseppe Virzì

Giuseppe Virzì

Fare delle interviste per noi giornalisti è sempre interessante, perché si scoprono pagine di “storia” molto belle, che grazie al nostro lavoro riusciamo a fare emergerePer il mese di novembre 2017, abbiamo scelto di intervistare una interessante figura di imprenditore Giuseppe Virzì, corrispondente per il “Progetto Sicilia nel Mondo” da Brisbane Australia. Virzì è stato uno dei primi ad arrivare a Brisbane dalla lontana Regalbuto, in Australia con la sua intraprendenza è riuscito a creare tante attività economiche non trascurando mai la sua sicilianità e lo stile italiano. L’imprenditore con le sue attività si è sempre distinto per onestà ed impegno, doti che  gli hanno permesso di brillare, nel panorama dei siciliani d’Australia.

Come si sentono i siciliani che vivono all’estero? Noi ci sentiamo i veri siciliani, siamo quelli che negli anni abbiamo saputo mantenere i legami con la nostra terra natia e periodicamente veniamo in Sicilia per rinverdire i nostri ricordi.

Di cosa si occupa a Brisbane? Ho un importante ritrovo – ristorante punto di riferimento culturale e gastronomico, del nostro “Italian Style”, location frequentata dalla elite economica e culturale australiana e internazionale. Nel mio locale può capitare di gustare un buon caffè torrefatto in Sicilia, trovandosi accanto Vip dello sport o della moda. Sono stato il primo ad importare alcuni brand di caffè siciliano e altro ancora come: pomodori secchi, olive verdi schiacciate, provolone e tante altre delizie culinarie, che si possono gustare nel mio locale.

Le aziende siciliane cosa fanno per promuovere i loro prodotti in Australia? Purtroppo nulla da quando sono in Australia non ho visto mai nelle attività espositive aziende siciliane, pertanto siamo noi a cercarle, questo è un grosso limite perché riduce moltissimo il potenziale commerciale dei nostri prodotti, che rispetto agli altri sono di qualità eccellente.

Sono ancora tanti i giovani siciliani che emigrano in Australia? Si sono tanti, si sta ripetendo il grande esodo di fine ottocento, quando milioni di italiani compresi i siciliani, lasciarono la patria per emigrare nei diversi continenti, un dramma che nessuno pare voglia arginare.

I giovani emigranti siciliani conservano come voi le tradizioni? Purtroppo no, loro si integrano facilmente, sposano le australiane e tendono a dimenticare le loro origini. Per limitare l’integrazione totale, suggerisco scambi culturali, con di borse di studio che servano a tenere vivo e alimentare l’interesse verso la madre patria.

Oltre ai rapporti commerciali cosa gradiscono i siciliani di Australia? A noi piace il folklore, l’arte e la canzone e dobbiamo lavorare insieme, per esportare la grande bellezza italiana e siciliana.

Lei si è distinto anche nel sociale? Certamente sono stato il promotore di una importante Associazione e anche di una Radio, per esempio nel terremoto dell’Irpinia abbiamo contribuito alla ricostruzione con delle donazioni, raccolte con grande spirito di solidarietà.

Cosa ne pensa dell’attuale momento politico italiano? Purtroppo l’unica realtà vincente è la corruzione, da noi viviamo bene perché c’è una cultura anglosassone, che garantisce una sobria attività politica e amministrativa, per esempio negli ultimi anni tanti italiani che vivevano in Sudamerica si sono trasferiti qui, a causa della corruzione galoppante, simile a quella italiana, che ha minato l’intera economia.

Per concludere cosa pensa del nuovo governatore della Sicilia? Mi auguro per i siciliani che cambi veramente qualcosa, la fiducia non deve mai mancare, approfitto per inviare un saluto a tutti i siciliani, dalla nostra bella e ospitale Australia, a presto.

Virzi con gli amici della nutella

Virzi con gli amici della nutella

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Giuseppe Virzì

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