GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
Home Tags Posts tagged with "cantastorie"

cantastorie

0 2086

 CataniaSi comincia alle ore 16 di domenica 9 luglio con un incontro su Cantastorie e pupari nell’era digitale”, al quale seguirà lo spettacolo Orlando e la fata Morgana” a cura della Compagnia d’opra dei pupi “I Viola”. Infine, andrà in scena lo spettacolo “ ‘A Sicilia e l’omini so” di e con il cantastorie Luigi Di Pino accompagnato dai musicisti Orazio Gallo (al basso), Marco Crisafulli (fisarmonica) e Alessio Cannata (tamburello e percussioni) ”.

L’iniziativa, di carattere turistico culturale, nasce da una partnership tra Regione Siciliana (Assessorato Regionale al Turismo e ai Beni Culturali), Associazione Il Cantastorie, Unione del Cantastorie, Comuni Amici e Catania Cruise Terminal e ha lo scopo di offrire ai visitatori un assaggio delle più genuine tradizioni culturali della nostra Sicilia, anche grazie al consueto supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.

In particolare, assisteranno agli spettacoli gli oltre duemila passeggeri della nave da crociera Celebrity Constellation, che domenica farà tappa al porto di Catania. Dopo le escursioni della giornata, sulla via del ritorno verso la nave i crocieristi troveranno, nel piazzale antistante il terminal crociere sullo sporgente centrale del porto, questa bella sorpresa in perfetto stile siciliano. E siamo sicuri che ripartiranno con molta voglia di tornare in Sicilia per conoscere più a fondo la storia e le tradizioni della nostra terra!

L’evento è aperto anche a tutti i catanesi che vorranno partecipare e scoprire un nuovo modo di vivere il porto.

Il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, altro emblema della Sicilia, farà degustare a crocieristi e catanesi una rinfrescante spremuta.

Mascotte dell’evento sarà il Gogol, l’Oscar del Sorriso, che dal cuore della Sicilia è ormai diventato un simbolo di positività e ottimismo in Italia e all’estero.

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Luigi Di Pino – Cantastorie del XXI° secolo

Luigi Di Pino è un artista intrigante e persuasivo con esperienze in campo figurativo, teatrale, poetico e musicale. Compositore nonché autore, è iscritto alla SIAE con più di 100 brani all’attivo.

La sua più matura espressione artistica è il Cantastorie, figura legata alla tradizione siciliana su cui convergono tutte le principali forme di comunicazione artistica: pittura, poesia, musica e teatro.

Si è  molto esibito dal vivo portando la tradizione siciliana tra i conterranei del Nord Italia e all’estero, principalmente in Australia. Annovera apparizioni sulle principali reti nazionali ed è stato membro del Tavolo Nazionale per la musica popolare, istituito con decreto del Ministero dei Beni e Attività Culturali.

Associazione Il Cantastorie

L’Associazione “Il Cantastorie” nasce dalla passione di riscoprire, tutelare e divulgare il Patrimonio Culturale tipicamente Siciliano, nonché dall’idea che non è bene dimenticare da dove veniamo.

Nell’attualità di un mondo che viaggia veloce verso la globalizzazione, l’Associazione ha come finalità primaria la riscoperta, la salvaguardia nonché la divulgazione delle più genuine tradizioni della nostra Sicilia, con particolare riguardo alla figura del Cantastorie.

In principio furono gli Aedi, che narravano le vicende degli dei e degli uomini perché ne restasse memoria, e i Rapsodi, coloro che cucivano i loro racconti e quelli di altri poeti.

Femio, il cantore che era ospitato nella casa di Ulisse e che si era macchiato delle medesime colpe dei Proci, ebbe tuttavia salva la vita perché nell’ora della vendetta ricordò all’eroe che le sue gesta non avrebbero più avuto memoria. Cantori c’erano ai banchetti della Roma antica. I generali e i governatori romani si facevano accompagnare da poeti amici, nella speranza che le loro imprese avrebbero avuto la memoria d’un canto.

Nel volgere dei secoli la gioia del narrare in canto rimase: trovatori e menestrelli avrebbero dato materia agli scrittori dei poemi cavallereschi. Il racconto recitativo accompagnato da brevi toni di musica scese tra il popolo. Le storie furono il dono di poeti girovaghi alla gente raccolta nella piazza del borgo nei giorni di festa. In Sicilia, già intorno alla fine dell’ottocento non vi era angolo sperduto che i Cantastorie non avessero raggiunto, non vi era piazza in cui non si fossero esibiti, accompagnandosi con le loro chitarre e affidando la rappresentazione visiva della storia ai cartelloni dipinti a mano.

I cantastorie avevano la funzione di far circolare storie, notizie e fatti, ma la valenza teatrale e spettacolare, l’enfatizzazione del dramma, i commenti e le sottolineature, le manipolazioni e i travisamenti, la ricerca dei principi morali e degli insegnamenti andavano ben al di là di una mera funzione informativa, ed erano volti ad assicurare il consenso del pubblico intorno a certe interpretazioni dei fatti, a certe ideologie proprie del comune sentire popolare.

Esiste una peculiarità siciliana del Cantastorie nel quadro nazionale, una specifica tradizione etno-musicale per la presenza di importanti capiscuola che si sono imposti come modelli di riferimento, creando un sistema emulativo. Perciò il Cantastorie siciliano è un istituto culturale che, attraverso prestiti e ricambi, mantiene e rinnova la tradizione orale.

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

La location eventi al Porto di Catania

La location eventi al Porto di Catania

Spettacolo di Pupi Siciliani

Spettacolo di Pupi Siciliani

0 1669

San Gregorio di Catania. “L’’AMORE E LO SCHERZO NELLA SICILIA DI UN TEMPO” è il titolo dello spettacolo di Alfio Patti che si terrà sabato 18 luglio alle ore 21,00 a San Gregorio di Catania nell’arena “Carlo Alberto Dalla Chiesa” via Carlo Alberto n. 6.
Lo spettacolo, che avrà la durata di un’ora e mezzo è stato promosso dall’Amministrazione comunale di San Gregorio, assessorato alla Cultura, ed inserito nella programmazione dell’Estate sangregorese 2015.
L’INGRESSO È GRATUITO
“O è troppu funnu ‘u puzzu o è troppu curtu ‘u lazzu” (O è troppo profondo il pozzo o è troppo corto il laccio”. Così si diceva ironicamente un tempo quando in una coppia non venivano subito figli. Ed è su questa falsa riga, ironico-giocosa, impostata su “miniminagghi” e gabbi miscelati a canzoni altrettanto ironiche ma anche romantiche che si snoda il suo intimo spettacolo “Amore e scherzo nella Sicilia di un tempo”.
“Il popolo siciliano è stato sempre molto riguardoso verso le donne – dice Alfio Patti nell’illustrare la sua opera – ma tutti gli indovinelli, i cosiddetti Miniminagghi, erano a doppio senso ma solo nella formulazione. In realtà si trattava di cose semplici ed oneste”.
Anche l’amore viene trattato in chiave ironico-sentimentale e non poteva mancare una puntatina sulla “jarrusanza” femminile, senza la quale il corteggiamento “tappinàro” non avrebbe potuto compiersi.
Stando sul palco per un’ora e mezza, Patti non stanca il pubblico. Anzi. E’ vero: “Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare… ascoltare” (Sergio Endrigo – Ci vuole un fiore).

RIMANI IN CONTATTO