APRILE - MAGGIO 2023
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Catania

Catania – Una folta affluenza di pubblico ha decretato il successo del congresso medico che porta la firma del dottor Marco La Bruna responsabile scientifico dell’evento, intitolato “Lo strabismo dalla A alla Z”. Il convegno svoltosi al Plaza Hotel a Catania  il 15 aprile 2023 ha messo a confronto i più illustri specialisti del panorama  italiano del settore sulle novità in campo oftalmologico concentrandosi sulle problematiche dello strabismo e le nuove tecniche di cura.

Lo strabismo è una condizione clinica caratterizzata dal disallineamento dei due  occhi che può manifestarsi a qualunque età. È una patologia comune che riguarda  circa il 4/5 % della popolazione.

Tale patologia consiste nella deviazione degli assi visivi causata dal cattivo  funzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano i movimenti dei due  occhi. Può essere classificato in strabismo concomitante, dove la deviazione si mantiene  costante nelle differenti direzioni dello sguardo, del quale esistono due forme:  l’esotropia in cui l’occhio è deviato all’interno, l’exotropia in cui l’occhio è deviato  all’esterno; strabismo incomitante dove la deviazione varia nelle differenti direzioni  dello sguardo. Distinguiamo, inoltre, uno strabismo latente (eteroforia) che non è rilevabile nella  vita di tutti i giorni; ed uno manifesto (eterotropia) in cui si ha la perdita della  visione binoculare, un occhio appare deviato, mentre l’altro è allineato con l’oggetto d’interesse. Le cause dello strabismo possono essere diverse a seconda dell’età di insorgenza:  difetti della vista, malattie oculari (cataratta, ptosi, ecc.), patologie neurologiche,  paresi di origine cerebrale, paresi dei muscoli oculari, patologie endocrinologiche.

Nei bambini si definisce “essenziale” quando non sono individuabili le cause.

In età adulta, le alterazioni a carico dell’apparato neuro-motore deputato a  coordinare i movimenti oculari possono essere di natura restrittiva le cui cause più  comuni sono distiroidismi e miopia elevata, non paralitica e paralitica.

I sintomi dello strabismo sono molteplici, i più importanti sono: diplopia , ovvero  visione doppia delle immagini, sensazione vertiginosa, stanchezza visiva e difficoltà  di orientamento.

La diagnosi di questa patologia deve essere quanto più precoce è possibile  specialmente nei bambini poiché uno strabismo misconosciuto può portare a gravi  conseguenze, in particolare l’ambliopia cioè “l’occhio pigro. Per una corretta  diagnosi è necessario sottoporsi ad un accurata visita oculistica che includa l’esame  in cicloplegia ed una visita ortottica che è fondamentale nel determinare il tipo di  strabismo e l’eventuale terapia medica o chirurgica.

Proprio su questo argomento il Dott. La Bruna Marco assieme agli altri illustri medici chirurghi specialisti in oftalmologia, medici generici e Ortottisti provenienti da tutta Italia si sono confrontati dando vita ad un interessante convegno scientifico che ha ottenuto il plauso dei numerosi partecipanti.

 

Il Dott. Marco La Bruna

​Il Dottore Marco La Bruna  si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi  di Catania con il massimo dei voti (110/lode), si specializza a Palermo con il massimo dei voti.

Approfondisce le sue abilità cliniche e chirurgiche in centri di rilievo nazionale ed  internazionale specializzandosi nella diagnosi e nella cura dello strabismo.

 

La locandina del Congresso

La locandina del Congresso

I docenti invitati

I docenti invitati

Il Primo a destra il Dott. Marco La Bruna

Il primo a destra il Dott. Marco La Bruna

Il Programma del Congresso del 15 aprile

Il Programma del Congresso del 15 aprile

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I vasetti di Wilma

I vasetti di Wilma

Catania – Vasi di coccio e bottiglie di vetro sono diventate la materia prima con la quale Wilma Messina ha trasformato un suo sogno in realtà. Da qualche tempo infatti si dedica, utilizzando questo materiale, a realizzare graziose composizioni artigianali colorate che poi abbellisce con fiori ed oggetti vari. Mamma virtuosa e moglie esemplare, dopo aver dedicato una vita alla famiglia superando tanti ostacoli che la vita quotidiana impone nel corso della nostra esistenza, ha deciso di riservare uno spazio quotidiano anche a quello che era un suo intimo desiderio, quello di alimentare la sua creatività realizzando piccole opere d’arte con vasi di coccio e bottiglie di vetro.

Un hobby che, a poco a poco sta diventando una vera e propria arte che, per  Wilma è un espressione dell’esperienza umana. Oggi, viste le numerose opere realizzate che è possibile ammirare sulle pagine social di Facebook,  possiamo considerarla una delle tante “artiste” che si dilettano nella creazione di composizioni assolutamente originali ed eccezionali. Wilma ha un lavoro stabile con  una posizione di successo ed una meravigliosa famiglia, ma alla sua vita mancava ancora qualcosa così ha deciso di alimentare questa sua grande passione artistica per i lavori di trasformazione di manufatti.

Come lei stessa ama raccontare, l’ispirazione a dedicarsi a questa attività artistica è nata dalla ”Biodanza” la quale è stata la principale fonte di ispirazione che le ha fatto scoprire questa intima vena artistica che da sempre era presente dentro di lei ma che non aveva mai assecondato. Da qui l’idea di realizzare delle opere originali  utilizzando vasi di terracotta e bottiglie di vetro colorate, molte delle quali abbellite con oggetti e piante. Si tratta di diverse realizzazioni divenute delle originali collezioni alcune delle quali sono a tema. Tra queste abbiamo i vasi dedicati alle “bellissime donne africane”, quelli alla Spagna, un omaggio dedicato alla pittrice messicana Frida Kahlo e perfino uno alla Marina Italiana. Possiamo dire che le realizzazioni artigianali stanno riscuotendo un enorme successo ed apprezzamento anche perché l’artista ha pubblicato la collezione realizzata su una pagina creata ad hoc su FaceBook intitolata “Le Wilmine” che sta collezionando migliaia di visualizzazioni.   Wilma così si esprime nel commentare le sue opere: “Tutto questo nasce dalla voglia di esprimere tutta la mia creatività ma nello stesso tempo dare un identità a dei vasi di coccio che sarebbero stati anonimi ….sento il bisogno di esprimermi e di rendere speciale l’incontro fra la fantasia e  il coccio lasciando che il tutto si mescoli fra le mie mani.

E noi facciamo tanti auguri a Wilma che possiamo considerare un artista raffinata ed originale, un valore aggiunto della nostra terra di Sicilia.

                   ROSARIO MESSINA

Wilma Messina con una delle sue opere

Wilma Messina con una delle sue opere

Un omaggio alle bellissime donne africane

Un omaggio alle bellissime donne africane

Un originale vaso colorato con fiori

Un originale vaso colorato con fiori

La coppia

La coppia

3 Vasetti

Bottiglie  fantasy

Bottiglie fantasy

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Sabato 29 e Domenica 30 aprile 2023 al Cinema Spadaro, sito in Acireale, alle ore 16.00, sarà proiettato il DocuFilm “Libera nos. Il trionfo sul male”, diretto dai coniugi registi Giovanni Ziberna e Valeria Baldan, prodotto e distribuito dalla casa cinematografica Sine Sole Cinema, fondata dagli stessi registi. Al termine della visione del Film, in sala ci sarà la possibilità del dibattito sui suoi contenuti con padre Ezio Russo, esorcista della diocesi. Domenica 30 aprile sarà presente anche il vescovo mons. Antonino Raspanti.

Si tratta del primo DocuFilm sul ministero dell’esorcismo, che si è avvalso della supervisione dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE), intervistando Sacerdoti Esorcisti, Teologi, Biblisti, Liturgisti e Psichiatri. Il film si prefigge l’obiettivo di essere un utile strumento di divulgazione per tutti i fedeli, sia laici che sacerdoti, al fine di far comprendere che cosa è l’esorcismo alla luce della Verità evangelica e del Magistero della Chiesa Cattolica. Prevendita e costo dei biglietti: negli uffici della Curia di Acireale (Largo Giovanni XXIII n.3) nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 (7 aprile, Venerdì Santo, e lunedì 10 aprile, Lunedì dell’Angelo, la Curia resterà chiusa). • al Cinema Spadaro, dalle ore 16.30, acquisto anche con Carta Docente e 18app. Prezzo intero 7 euro, prezzo ridotto 5 euro (under 15 e over 65).

Ci auguriamodichiara Padre Ezio Russocha con questo Film si faccia sempre più chiarezza sull’argomento demonio-esorcismo e soprattutto che possa essere un percorso per avere più consapevolezza della propria fede, più amore per il Signore, la Santissima Vergine Maria e la Chiesa. Vogliamo prendere le distanze da una cinematografia interessata più all’aspetto che suscita terrore e sensazionalistico e che troppo spesso scivola in superficialità e scorrettezze. Desideriamo riportare e raccontare quello che l’esorcismo è veramente, ossia l’esercizio luminoso del mandato di Gesù dato ai suoi apostoli e ai loro successori di “scacciare i demoni nel Suo Nome”.

Si farà quindi vedere che la corretta celebrazione dell’esorcismo cattolico che è un “evento” di preghiera, in forza della quale, per la fede nel Signore Gesù e l’autorità da Lui conferita alla Chiesa, la Grazia di Dio e la Sua salvezza irrompono e le tenebre sono vinte e scacciate dalla Luce liberando quanti soffrono a causa dell’azione straordinaria del maligno

Perché un DocuFilm su questo argomento? Le motivazioni sono molteplici. Dagli inizi degli anni ‘70 la cinematografia ha sviluppato e imposto all’attenzione del pubblico il tema della possessione diabolica e dell’esorcismo, presentandolo però in modo assai inadeguato, spesso falsato e in ogni caso controproducente. Inoltre si riscontrano da tempo due convinzioni estreme in molti, come bene le descrive da Adolfo Tanquerey: “Quanto all’azione del demonio bisogna schivare i due eccessi: vi sono di quelli che gli attribuiscono tutti i mali che ci accadono, dimenticando che ci sono in noi stati morbosi che non suppongono alcun immediato intervento diabolico e inclinazioni cattive che provengono dalla triplice concupiscenza: cause naturali certo biasimevoli a spiegare molte tentazioni. Ci sono altri invece che, dimenticando quanto la S. Scrittura e la Tradizione ci dicono dell’azione del demonio, non vogliono in nessun caso ammettere l’intervento” (A. Tanquerey, Compendio di Teologia ascetica e mistica, n. 1531). A ciò va aggiunto anche il fai da te internetico: molti si vanno a documentare su siti internet, dove i materiali forniti sono quantomeno discutibili, col rischio di formarsi un’idea soggettiva, con tanta confusione su questo argomento, non coincidente con l’insegnamento della Chiesa.

Padre Ezio Russo

Padre Ezio Russo

Locandina

Locandina

Copertina film

Copertina film

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Mario Biondi e Papik

Mario Biondi e Nerio Poggi

Dal 3 marzo 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “all woman”, il nuovo singolo di Papik e Mario Biondi.

Quest’anno per la giornata della donna, l’8 marzo, il produttore e arrangiatore Nerio ‘Papik’ Poggi ha pensato di fare un omaggio alla figura femminile scegliendo di reinterpretare il celebre brano di  Lisa Stansfield “All Woman”.

Il testo parla di una donna che lavora e, per questo, non riesce a essere esteticamente quella che il suo uomo ha conosciuto inizialmente, ma non per questo è meno donna, anzi lo è ancora di più, ed ha ancora più bisogno di amore.

Papik ha chiesto a Mario Biondi di cantare il brano e Mario è stato molto felice di contribuire nel fare questo omaggio alla donna. Il brano ha la tipica sonorità Jazz Soul di Papik con la particolare e inconfondibile voce di Mario che interpreta la canzone in maniera splendida e sentita.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Amo questo brano da sempre ed ho pensato, in occasione dell’8 marzo, di dedicarlo alla femminilità che va molto oltre l’aspetto fisico. Ho pensato che avrebbe avuto molto più senso cantata da un uomo e il primissimo pensiero è andato a Mario immaginandomi già il risultato della sua performance. È stato tutto molto naturale e immediato e ringrazio tanto Mario per la disponibilità.”

Mario Biondi

Mario Biondi

 Biografia

Papik è un progetto musicale nato da una idea del produttore e compositore romano Nerio Poggi, che spazia dal Pop al Nu Jazz e dalla Bossa al Nu Soul.  Ha collaborato con svariati artisti tra quali anche con Mario Biondi negli album “Handful of Soul” e nell’album “I Love You More” dove in entrambi compare come autore.

La scelta del nome Papik ha origine da un nickname dato al piccolo Nerio dalla madre, che dopo aver visto la scena della nascita del neonato Papik nel film di Nicholas Ray “Ombre Bianche”, notò la somiglianza tra i due. Nel 2009 pubblica l’album di debutto “Rhythm of Life” (Irma records) che contiene il singolo “Staying For Good” cantato da Alan Scaffardi’. Il brano riscuote un notevole successo e viene trasmesso in heavy rotation dai più grandi network radiofonici nazionali italiani (Radio Deejay, Radio Capital,Radio Montecarlo, Radio 105, Radio Rai ecc.) nonché da molte radio inglesi come Jazz FM e BBC.Inizia una stretta collaborazione con l’etichetta Irma Records che lo porta alla pubblicazione di altri 6 album in studio a suo nome, l’ultimo del 2022 dal titolo ‘Enjoy The Ride’, due album come The Soultrend Orchestra, un album dal vivo, la colonna sonora della serie televisiva anime giapponese Lupin III – l’Avventura Italiana, 13 volumi di una serie denominata Cocktail in cui rivisita importanti canzoni della musica italiana e non con volumi tematici e album di genere. Inoltre produce album solisti per molti dei suoi principali collaboratori come Ely Bruna, Alan Scaffardi, Erika Scherlin, Neja, Matteo Brancaleoni, Fred Buccini, Cristiana Polegri, Alessandro Pitoni, Vittoria Siggillino, Massimo Guerra, Fabio Tullio e Alfredo Bochicchio.Cresce anche la sua popolarità all’estero che lo portano a suonare, tra i tanti concerti live, nel 2012 nel tempio del jazz internazionale: il Blue Note di Tokyo e in Inghilterra due volte al Costwold Park Soul Weekender. Collabora con la mitica band inglese Matt Bianco nel loro album “Hideaway” arrangiando due brani e con il cantante anglo-australiano Jason Donovan molto popolare in Inghilterra, con la title track del suo album Sign Of Your Love.

“all woman” è il nuovo singolo di Papik e Mario Biondi disponibile dal 3 marzo 2023 sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica.

Papik

Papik – Nerio Poggi

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Uno dei costumi durante la sfilata

Uno dei costumi durante la sfilata

Successo per il primo appuntamento carnascialesco del Carnevale 2023 a Misterbianco.

Domenica pomeriggio migliaia di persone e tanti bambini hanno affollato il centro storico della città per assistere alla prima sfilata dei carri allegorici e dei costumi di questa edizione.

A sfilare lungo il circuito predisposto dal Comune sono state le Associazioni che in ogni edizione preparano carri e gruppi in maschera. Anche quest’anno il carosello di carri e maschere ha attraversato a ritmo di musica  Via Gramsci, Via Giordano Bruno e Via Matteotti. Ricordiamo a tal proposito che l’edizione del 2022 a causa dell’emergenza covid venne rimandata nel mese di maggio.

Ad aprire la sfilata è stata l’Associazione Campanazza con “la serenissima Venezia”, seguita da The Carnival Mask “con tutto il cuore…a voi l’amore”; La Burla che ha titolato il suo gruppo “Sfantasia”; poi New Age “in giallo”; La Smorfia in “coriandoli di stelle” e infine a chiudere la coloratissima sfilata l’Associazione La Follia in “semplicemente di…vini”.

Il carnevale entrerà nel vivo con le prossime due sfilate che inizieranno alle 16,30 e  si terranno domenica 19 e martedì 21 febbraio. E’ prevista la partecipazione di Manuela Arcuri che farà da madrina.

Il palinsesto di questa edizione prevede altri appuntamenti: venerdì 17 febbraio il concerto dei The Kolors in Via Gramsci e sabato 18 febbraio il tradizionale Défilé, con i costumi più belli di Sicilia selezionati dalle Associazioni del Carnevale, spettacolo presentato da Salvo La Rosa con l’allegria de I Soldi Spicci.

Uno dei carri che hanno sfilato domenica

Uno dei carri che hanno sfilato domenica

Una delle maschere

Una delle maschere

Uno dei suggestivi costumi che hanno sfilato domenica

Uno dei suggestivi costumi che hanno sfilato domenica

La sfilata del Gruppo New Age in giallo

La sfilata del Gruppo New Age in giallo

Il taxi in giallo

Il taxi in giallo

Uno dei carri in sfilata

Uno dei carri in sfilata

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In concomitanza con i solenni festeggiamenti in onore di Sant’Agata, che hanno luogo in questi giorni a Catania, ho voluto segnalare all’assessore alla Cultura di Brescia, (da pochi giorni Capitale Italiana della Cultura), alla Curia di Brescia ed al sottosegretario del Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, una probabile inesattezza circa l’identità attribuita ad un personaggio rappresentato in un’opera d’arte conservata a Brescia, all’interno della chiesa di Sant’Agata.

Sant’Agata è oggetto di devozione non soltanto in Italia, ma anche in molte altre nazioni, una grande venerazione che si manifesta per una fanciulla che ha rinunciato alla propria vita, per non rinunciare alla propria purezza, essendosi votata a Cristo.

La pala di S. Agata  a Brescia

La pala di Sant’ Agata a Brescia che invece raffigurerebbe Santa Giulia

Relativamente al martirologio della Santa, è noto da notizie tramandate da numerose antiche fonti, che la giovane Agata, pur di non abiurare la fede cristiana, dopo forti pressioni psicologiche ed il tentativo di indurla a pratiche lascive, subì atroci torture come la sospensione con funi, la fustigazione, le ustioni con tizzoni ardenti e persino l’amputazione delle mammelle, ma non la crocifissione. Ed è questo il punto controverso che mi ha indotto, dopo avere visitato la splendida quattrocentesca chiesa bresciana dedicata alla santa siciliana, ad indirizzare a Brescia la segnalazione.

In una grande pala d’altare che domina la navata centrale di una delle più antiche chiese bresciane, si vede una scena che rappresenterebbe il martirio di Sant’Agata; la pala è stata realizzata da Francesco Prata di Caravaggio intorno al 1520. Uso un verbo al condizionale in quanto la martire raffigurata in questa pittura, presenta i tagli alle mammelle denudate, ma è crocifissa, mentre Sant’Agata, dopo le atrocità inferte per ordine del proconsole romano, morì in carcere e non sulla croce.

Si potrebbe giustificare questa imprecisione da parte del pittore, come “insolita raffigurazione simbolica” come si legge nel portale web del Museo Diffuso di Brescia, ma le cose non stanno così: quella raffigurata nel quadro di Francesco Prata, è verosimilmente Santa Giulia, patrona proprio della città di Brescia.

Lo dimostrerebbero con precisi riferimenti, diverse antiche agiografie e persino delle incisioni seicentesche, che mostrano Santa Giulia crocifissa dopo avere subito il taglio delle mammelle, raffigurazioni che presentano una impressionante analogia con il dipinto di Francesco Prata.

Secondo una delle più attenibili fonti storiche, quella di Salvatore Vitale risalente al 1639, Santa Giulia analogamente a quanto subì Sant’Agata e per le stesse motivazioni, fu martirizzata a Nonza, in Corsica nel 450 e le sue reliquie, furono traslate a Brescia per volontà di una delle ultime regine longobarde nel 762.

La venerazione per la santa martirizzata in Corsica, anche in questo caso analogamente al culto per Sant’Agata, si diffuse nel Mediterraneo e Santa Giulia è patrona di Malta, della Corsica, di Livorno e di Brescia dove fu commissionato il grande quadro destinato alla chiesa di Sant’Agata: da qui, probabilmente si è originato l’equivoco dell’errata interpretazione dell’identità della Santa raffigurata nel dipinto, un equivoco artistico che non è comunque recente, visto che oltre ai portali bresciani, parlano di martirio di Sant’Agata vari dizionari biografici d’Arte; l’errore probabilmente ha avuto origine dalla interpretazione della documentazione cinquecentesca relativa alla commissione dell’opera al pittore, una pala d’altare per la chiesa di Sant’Agata, che doveva raffigurare il martirio, non della santa siciliana, ma della protettrice di Brescia, Santa Giulia, che è stata rappresentata in modo corretto dal pittore di Caravaggio, cioè crocifissa e con i seni tagliati.

È poco verosimile ipotizzare che Francesco Prata abbia sbagliato clamorosamente, trovando fonte di ispirazione per la sua pittura in una miniatura del XII secolo (Passionario di Weissenau) dove la santa catanese è raffigurata legata ad una trave (e non crocifissa), mentre il carnefice le taglia le mammelle; c’è da aggiungere che proprio qualche decennio prima di quella di Francesco Prata, venne realizzata una straordinaria opera pittorica con lo stesso soggetto, la crocifissione di Santa Giulia, dipinta tra il 1497 ed il 1505 dal grande pittore olandese Hieronymus Bosch.

In tempi recenti il sottoscritto ha identificato in un affresco all’interno di una grotta in territorio di Caltabellotta, una straordinaria immagine di Santa Caterina che beve il sangue del costato di Gesù, un’opera che rischiava di deteriorarsi a causa delle precarie condizioni ambientali; per un atto dovuto a Sant’Agata, ma soprattutto a Santa Giulia, ho proceduto ad inviare una relazione a Brescia, consapevole che mettere in discussione ciò che il tempo ha consolidato, può suscitare disagio, ma sperando che questo non avvenga, poiché la finalità di questa mia segnalazione, è esclusivamente quella di dare la giusta identità ad un personaggio raffigurato in una pregevole opera d’arte, che verosimilmente rappresenta proprio la patrona di Brescia.

Mimmo Macaluso

Accademico Onorario dell’Accademia di Belle Arti “Kandinskij” di Trapani.

 

Agata venne martirizzata, secondo numerosi testi agiografici, durante la persecuzione cristiana di Decio, per disposizione del prefetto romano Quinziano, il 5 febbraio del 251, martirio apportato mediante supplizi efferati a cui la giovane donna fu sottoposta.

La chiesa di Sant'Agata a Brescia

La chiesa di Sant’Agata a Brescia

La navata centrale della chiesa di Sant'Agata a Brescia con la pala del Prata

La navata centrale della chiesa di Sant’Agata a Brescia con la pala del Prata

MIMMO MACALUSO E SGARBI

Vittorio Sgarbi e Domenico Macaluso

Il dott. Domenico Macaluso

Il dott. Domenico Macaluso

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Catania – Un grande successo,  per l’appuntamento, il terzo del ciclo, con le ultime due novelle lette dall’attore e regista Gianni Salvo mentre Aurora Cimino, accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cavalieri, ha eseguito le ballate di Lina Maria Ugolini. Sabato prossimo la struttura di via Etnea a Catania aprirà gratuitamente, dalle 19 alle 23, i propri saloni offrendo una “grande sorpresa”: un plastico del Parco archeologico di Morgantina e della Villa del Casale di Piazza Armerina. L’iniziativa benefica con Telethon

 “Con questa terza serata di Verga, parole da vedere si è concluso il ciclo di incontri che, dedicato a sei novelle dell’inventore del Verismo, ha riscosso un grandissimo successo e avviato una nuova fase della vita del Polo Tattile Multimediale, oggi centro culturale e non solo museale”.

Non si era ancora spenta, ieri nell’auditorium del Polo, l’eco degli ultimi, fragorosi applausi per il bravissimo attore e regista Gianni Salvo, per l’attrice e cantante Aurora Cimino e per il maestro Pietro Cavalieri al pianoforte, che Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e della Stamperia Braille, aveva annunciato “tante nuove manifestazioni per il 2023”. E questo proprio grazie al successo del progetto voluto dallo stesso Minincleri e messo a punto da Angela Maria Messina, docente e non vedente, e da Lina Maria Ugolini.

“Abbiamo voluto parlare di Verga – ha spiegato la scrittrice - dedicandoci all’ascolto puro della parola, a quel linguaggio che sottolinea sentimenti elementari, passioni forti, nel bene e nel male. La dinamica di amori e tradimenti ha caratterizzato tutti e tre gli incontri in questo auditorium, fino alle ultime due novelle: l’amante di Gramigna, perdutamente infatuata di questo brigante, e poi i tradimenti di Pentolaccia”.

Lina Maria Ugolini ha ringraziato il presidente MinincleriAngela MessinaGianni SalvoAurora Cimino “e il maestro Cavalieri, il quale ha messo in musica le mie poesie dando vita alle ballate che sono state un po’ la cifra di questi incontri”.

Musica e poesia – ha concluso – si inserivano all’interno della narrazione asciutta del nostro Verga. Così le ballate hanno contribuito a suscitare, tra le parole, nuove emozioni attraverso il linguaggio della musica, conferendo un particolare fascino a questi incontri”.

Al termine della serata  il presidente Minincleri ha inoltre sottolineato come per la fine di quest’anno siano in programma ancora delle iniziative nel Polo Tattile, a cominciare dalla Notte di luce al Museo che si svolgerà la sera di sabato 17 dicembre.

“Un evento particolarmente sentito in questo periodo natalizio – ha spiegato Luca Grasso, direttore del Polo – e una maniera di uscire dall’atmosfera dello shopping per puntare sulla Cultura e su ciò che questo nostro museo ha da offrire, con l’accompagnamento delle musiche tipiche del Natale”.

“Sarà l’occasione – ha sottolineato Minincleri - di presentare alcune interessantissime ricostruzioni del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, a Piazza Armerina. Esporremo un plastico che ricostruisce la zona dell’antica Morgantina, con il teatro, l’agorà, le botteghe. E ci sarà anche un pezzo di mosaico tattile che è stato riprodotto dai nostri tecnici per consentire anche a non vedenti e ipovedenti di apprezzare l’archeologia”.

Saremo aperti dalle 19 alle 23 – ha concluso Grasso – e siamo convinti che sarà una serata emozionante per tante famiglie, con tanti bambini. Abbiamo anche aderito all’iniziativa di Telethon in favore della Ricerca sulle malattie oculari genetiche. Per raccogliere fondi distribuiremo infatti dei cuori di cioccolata di gran marca”.

Un momento della serata

Un momento della serata

La presentazione della serata

La presentazione della serata

Il pubblico presente

Il pubblico presente

Un momento della serata

Un momento della serata

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Forcella (Napoli) – Mercoledì 21 dicembre 2022 alle ore 16:00 a Napoli, presso lo Spazio Comunale Piazza Forcella – Biblioteca Annalisa Durante, via Vicaria Vecchia 23,

SOLSTIZIO D’INVERNO A FORCELLA

Il Natale di Neapolis, iniziativa parte del progetto “Infanzie. Racconti di Natale” a cura di I Teatrini in collaborazione con l’APS Annalisa Durante, promosso e finanziato dal Comune nell’ambito della, Interverranno:

  • Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia del Comune di Napoli
  • Elviro Langella, docente di storia dell’arte
  • Fra Fedele Mattera, francescano e zampognaro
  • Giuseppe Perna, presidente APS Annalisa Durante
  • Stefania Colicelli, D.S. I.C. Adelaide Ristori di Napoli
  • Giuliana Zoppoli, D.S. I.C. Campo Del Moricino
  • Luciano Maria Monaco, D.S. I.C. Paolo Borsellino
  • Suor Cecilia, Scuola Cardinale Corrado Ursi

Concluderà l’evento la cerimonia di premiazione “Natale a scuola”.

La fondazione di Neapolis nel 472 a.C., proprio il 21 dicembre – giorno del solstizio d’inverno – ed il valore altamente simbolico del quartiere Forcella nelle origini astronomiche della città, come testimoniata da Dicearco di Messina in un frammento ricostruito dallo studioso napoletano Renato Palmieri; la “Y” pitagorica e l’antico motto del Sedile di Forcella “Ad bene agendum nati sumus” (“Siamo nati per fare il bene”), forza motrice ed ispiratrice del nuovo orizzonte da costruire; l’Associazione Annalisa Durante e la Biblioteca alla stessa dedicata; “La Meridiana dell’Incontro” progetto di gemellaggi e scambi culturali fra giovani artisti, enti ed associazioni di tutt’Italia, del prof. Elviro Langella, in un’ottica di Rigenerazione e di Rinascita delle realtà più complesse.

La premiazione “Natale a scuola”.

Un pomeriggio dedicato e da dedicare che “sa di buono”, anello di congiunzione di quella partecipazione e sinergia tra istituzioni, cittadini, enti ed associazioni,necessarie a costruire, mattone su mattone, nuove opportunità di formazione e di crescita, fondamenta di quel cambiamento al quale ognuno è chiamato a concorrere, per quanto di sua competenza, affinché il domani dei nostri giovani sia nei nostri territori, ricchi di Bellezza, Cultura e Tradizioni, elementi “unici” che Tutti Insieme siamo chiamati a “tradurre” in opportunità da offrire.

La Locandina

La Locandina

 

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CATANIA -Il tema dei femminicidi e la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne hanno visto in prima fila, nell’impegno di promuovere la cultura contro ogni forma di violenze e di soprusi, il Kiwanis International-Divisione Sicilia 2, insieme al Club Acicastello Riviera dei Ciclopi e al Club Catania Centro che ha organizzato un importante convegno su questi temi, svolto all’hotel Nettuno di Catania. Su iniziativa della Prof. Cristina Tornali, Presidente del Kiwanis Acicastello -Riviera del Ciclopi e dall’avv. Antonio Greco, Presidente del Kiwanis Catania Centro hanno relazionato le dottoresse Shannon Arden e Amy Jo Jenkins. Tema in oggetto è stata la esposizione del Progetto SAPR che il governo USA promuove per realizzare un impegno di lotta ai femminicidi e alle violenze sessuali sulla donna, ma, come ha sottolineato il Dott. Alberto Lunetta il programma operativo i rivolge a tutte le violenze, secondo gli standard americani, verso tutti i fragili.  La presenza delle due dottoresse statunitensi è avvenuta grazie al Dott. Alberto Lunetta, rappresentante delle relazioni esterne della base di Sigonella. Il Luogotenente del Kiwanis Sicilia 2 Dott. Antonio Sciuto ha onorato con la sua presenza e le sue parole il riuscitissimo evento, nell’ambito del quale è stato esposto il Progetto e Premio Internazionale Virdimura, esordito già anni fa con il placet della Società Italiana di Storia della Medicina, che promuove la lotta ai femminicidi e ogni forma di sopruso e la sensibilizzazione nella società civile dei temi dell’autismo e della salvaguardia dei diritti dell’infanzia. Per onorare questi temi è stato conferito al progetto americano SAPR illustrato dalle dottoresse americane.

Il premio internazionale Virdimura giunto all’ottava edizione, dopo un primo riconoscimento per i suoi studi, alla prof. dott. Tornali, viene poi da lei ulteriormente promosso nell’ambito internazionale, ottenendone un marchio riconosciuto nella Comunità Europea. Il prestigioso premio viene poi conferito a personaggi illustri e a programmi finalizzati a contrastare ogni forma di violenza e ogni forma di femminicidio, e, in particolare, contro la violenza verso tutti gli indifesi, in particolare i bambini autistici. L’Ain Onlus, Associazione Italiana per Neurodisabili, ne ha sponsorizzato l’evento e l’Accademia Arte Sanitaria ASAS, con il suo Centro Regionale Siciliano, ne ha dato il patrocinio.

Il Virdimura è già stato attribuito ad importanti figure istituzionali, del mondo del volontariato e dell’impegno contro l’autismo che hanno contribuito alla promozione del rispetto della donna, dell’infanzia e alla sensibilizzazione nelle scuole e nella società civile dell’impegno   nella cura e formazione dei bambini autistici. Il premio Internazionale Virdimura è stato istituito in onore della dott.ssa Virdimura prima donna al mondo ufficialmente medico, (1376) siciliana, catanese ed ebrea impegnata nella cura di donne, bambini e disabili, anziani e poveri, nella Sicilia del XIV. Il premio è già stato attribuito ad importanti personalità quali la Presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, per il suo aiuto concreto ai bambini autistici e, proprio nel corso del cerimoniale, sono state espresse le sue congratulazioni scritte per questa ultima edizione Kiwaniana. Altra premiata la scrittrice israeliana Miriam Jaskierowicz Arman per i suoi studi sulla voce e sull’autismo. Altri insigniti sono stati anche l’ambasciatore di Israele presso il Vaticano Zion Evrony, Suor Anne, la suora cattolica nigeriana promotrice alla lotta della tratta delle ragazze africane schiave del sesso. A Malta l’edizione del 2019 ha premiato la nota ricercatrice e psichiatra Ethel Felice per gli studi sull’autismo e sulla neurodisabilità. Il premio Virdimura è registrato con copyright in 38 paesi della Comunità Europea ed è presente nel registro ufficiale del Miur della Università e della Ricerca Scientifica.

Il  Luogotenente del Kiwanis – Divisione Sicilia 2 dott. Antonio Sciuto ha sottolineato come la Virdimura con il suo impegno alla tutela dei bambini e delle donne possa essere definita storicamente una Kiwaniana “ante litteram”.

Nel corso della Manifestazione è stata anche conferita una targa di riconoscimento al Dott. Alberto Lunetta per il suo impegno alla promozione della cultura dell’amicizia fra la comunità americana di Sigonella e di Sicilia sia nelle scuole che nelle istituzioni e nella società civile. I presidenti organizzatori dell’evento Cristina Tornali e Antonio Sciuto hanno sottolineato l’impegno assiduo del Kiwanis nel promuovere nella società civile, nelle scuole ed università la cultura della solidarietà e dell’amicizia e del ripudio di ogni forma di violenza. Nell’ambito dell’evento si è lanciato l’appello alla tutela delle donne, con numerosi interventi del pubblico, nonché della difesa dei diritti dell’infanzia e alla tutela dei minori soprattutto i bambini autistici, là dove si esercita spesso, afferma Cristina Tornali, la più perfida forma di violenza: il sopruso sugli indifesi.

LA FOTO CON I PREMIATI

LA FOTO CON I PREMIATI

Un momento della cerimonia

La prof.ssa dott.ssa Cristina Tornali consegna la targa di riconoscimento alle due dottoresse statunitensi

I protagonisti del Premio Virdimura

I protagonisti del Premio Virdimura

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Giardini Naxos (Me) – Si tinge dei colori e dei ritmi dell’Africa la serata del 18 novembre in un noto locale di Giardini Naxos che ospiterà, per uno spettacolo che si annuncia elettrizzante,  due fratelli africani percussionisti: AOumy e Mor Mbaye. Si tratta di due artisti africani cche hanno suonato anche con Yaossu N’dour. Un ritmo per invocare la pioggia, uno per festeggiare i matrimoni, un altro per ricordare il defunto che si accompagna nell’ultimo viaggio. La danza africana ha stili diversi per ogni ricorrenza della vita. Sarà questo il repertorio dei due fratelli che proporranno nel corso della serata. Il continente africano, da sempre, ha un rapporto molto stretto con musica e danza; esse non significano solo divertimento e voglia di muoversi, ma hanno un significato più profondo: i canti e le danze accompagnano la vita quotidiana, in ogni suo momento, felice o triste che sia. L’evento musicale porta la firma di  Giuliano Reyes e del direttore artistico Andrea Avanzato.

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AOumy e Mor Mbaye

I due fratelli

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