GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Catania

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CATANIA – Nell’universo di Simona Zeta non c’è spazio per l’ordinario, ci sono passioni, cadute e trasgressioni, per il resto nessun tabù. È da tutti questi spunti che è nato, infatti, Ritrovarmi, il romanzo edito da Bonfirraro, dai tratti autobiografici che sta accompagnando l’estate di molti lettori.
Il perchè è presto detto: “Ritrovarmi” è, infatti, un pugno allo stomaco, in cui amore e dolore, mestizia e felicità si fondono come mai prima d’ora: è proprio la protagonista a ripercorre le vicende della propria vita con ironia, senza piangersi addosso, a partire dalla delusione ricevuta dal padre quando era solo una bambina..
Da quel momento in poi cercherà altrove la figura maschile che le è mancata, ma non sempre incontrerà le persone giuste. E così il lettore conoscerà Flavio e Giancarlo, Damiano, Matteo ed Ettore. S’imbatterà di fatto in uomini che la vorranno possedere e conoscerà tutti gli aspetti di una vita caleidoscopica fatta di sfide, di sballo e di ribellioni.
Attraverserà l’inquietudine adolescenziale in cui cercherà di colmare i propri vuoti senza alcun limite, cercando di costruire a fatica il proprio mondo interiore; conoscerà presto il lutto e la malattia che la metteranno alla prova, rischiando la propria integrità mentale, passando dall’inferno al paradiso.
“Ritrovarmi” non racconta solo le vicissitudini della vita della scrittrice, ma anche il percorso psicologico di un’intera società, quella contemporanea. Il romanzo è, infatti, ricco di spunti e sfaccettature, dalla società che condiziona le nostre scelte impedendoci di essere liberi, alla sessualità, passando al tema dell’abbandono, alla ricerca frenetica della felicità. L’opera parla anche di sentimenti, d’amicizia, di verità. Ma il filo conduttore è l’amore per la vita.
«“Ritrovarmi” non vuole insegnare – dice l’autrice – ma vuole dare un messaggio alla società attuale che vede i giovani d’oggi sprofondare nell’oblìo con facilità, credendo che davanti agli imprevisti della vita siamo destinati a fallire».
Un libro provocatorio, irriverente, dal linguaggio semplice e scorrevole; fa sorridere e commuovere allo stesso tempo: Simona Zeta è riuscita nel suo intento, così com’è abituata nella vita di ogni giorno: vuole divertire affrontando con ironia i temi più drammatici. Un romanzo di un’anima, declinato in un’opera prima da non perdere!

L’autrice
Simona Zeta nasce nel 1982 a Catania, terra di Bellini e altri grandi artisti come Franco Battiato. La passione per la scrittura l’accompagna sin da quando era solo una bambina, sin da allora, infatti, si dilettava a scrivere pensieri e poesie.
Dall’anima un po’ dannata e turbolenta, ha sempre usato la scrittura per dare sfogo alle sue emozioni, come se la penna fosse un mezzo che le permetta di dare “voce” ai suoi sentimenti.
Proprio per questo motivo decide di scrivere “Ritrovarmi”, opera prima dai tratti autobiografici che le permetterà di mettere nero su bianco tutte le sue battaglie, comprese le sue fragilità.

2 Autrice

Simona Zeta

Copertina libro

Copertina libro

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 Acitrezza (Ct) - Il Gruppo letterario “Sicilia Cori Miu” in collaborazione con “Charm of Art”  ha messo a segno un altro successo culturale  con una serata evento emozionante nel corso della quale ha voluto rendere omaggio al Presidente Antonino Magrì de il MarranzAtomo (Centro D’Arte e Cultura Siciliana) con un evento dedicato alla stagione invernale appena trascorsa. La manifestazione si è svolta a Villa Fortuna ad Acitrezza (CT). A fare un bilancio dell’evento è la poetessa Giusy Di Mauro dello staff di Sicilia Cori Miu che ha brillantemente condotto la manifestazione. “Celebrare una realtà culturale come Marranzatomo e il suo Presidente Ninni Magrì” spiega Giusy Di Mauro  “non è stata impresa da poco; ciò perché si è dovuto e voluto scavare tra i tessuti più intimi della nostra incantevole Sicilia e nello specifico, dentro una realtà socio culturale ancora così fertile da essere completamente e perfettamente sovrapposta a quella realtà che ostenta e vuole ad ogni costo far emergere solo il brutto e il cattivo che esiste in Sicilia. Invece, al contrario,  Sicilia Cori Miu ha ancora una volta testimoniato e dimostrato che, di Sicilia, ancora si può vivere.
Eravamo immersi nell’incantevole location di Acitrezza, prospicente l’isola Lachea bella e suggestiva come una nobile signora distesa nel nostro mare azzurro e, i faraglioni,  attenti e forgiati nei millenni di storia e cultura mista a leggende. L’evento è stato ospitato nel parco di Villa Fortuna grazie alla stretta collaborazione con Charm of Art e Amstray Art.  Insieme abbiamo messo a nudo, partendo proprio dalla poesia, origine della letteratura tutta, sentimenti ed emozioni e lo abbiamo fatto vivendo momenti veri vissuti dalla partecipazione di tutto il pubblico intervenuto numeroso.” La manifestazione ha visto la partecipazione di ospiti di un certo spessore che hanno completato la cornice di un evento che, come Sicilia Cori Miu, si spera che  resti impresso nei cuori di tutti e possa essere replicato. “È indescrivibile l’emozione provata quando ha fatto il suo ingresso Alessio Patti” aggiunge Giusy Di Mauro nel citare l’ospite d’onore. Il poeta catanese ha letto due poesie di Ninni Magrì che hanno reso sublime l’evento culturale. Le sue letture hanno suscitato nel pubblico un mare di emozioni sottolineato, al termine delle letture, da un lungo scrosciante applauso.

La serata ha riservato altre piacevoli sorprese con ospiti dello spessore di Giacomo Pistone, musicista e poeta, che ha fatto emozionare il pubblico presente quando ha recitato una poesia dedicata al suo papà e poi, ancora, la giovane promessa Tony Milazzo che rappresenta l’essenza di Sicilia Cori Miu, poiché tiene saldo dentro il cuore uno spiccato amore per la Sicilia,  un legame tramandato da padre in figlio che nel corso dell’evento ha manifestato cantando e musicando un brano dedicato proprio alla Sicilia. Altre importanti presenze hanno omaggiato la serata con le loro poesie recitate tra questi ricordiamo i poeti G. Rizza, O. Minnella, G. Baglieri e Francesco Sciuto in rappresentanza di tutto il Marranzatomo. I loro versi hanno emozionato parecchio i presenti.
A concludere la serata è stato il padrone di casa, Ninni Magrì il quale in maniera esaustiva ha emozionato il pubblico presente con una dettagliata spiegazione sulle attività di MarranzAtomo. “A lui và il nostro plauso forte e leggiadro” conclude Giusy Di Mauro “come i versi di una poesia che possa per sempre riecheggiare nel suo immenso cuore affinché MarranzAtomo continui ad esistere per sempre. Vorrei fare a questo punto un riconoscimento personale di Sicilia Cori Miu a Biagio Fichera che ha impreziosito l’evento, dedicando una sua lirica  all’illustre maestro pittore siciliano  di Carretti  Domenico Di Mauro. Vorrei ringraziare infine anche  Elisa Pezzino e Francesca Saglimbene per aver dimostrato con le loro creazioni artigianali che la Sicilia è piena di talenti ed ha bisogno di tutti i suoi figli per poter continuare ad essere immortale.”   A dare una marcia in più alla manifestazione sono state le riprese del filmaker dello staff di  Sicilia Cori Miu Pino Parisi che hanno immortalato ogni minuto della suggestiva manifestazione.

   ROSARIO MESSINA

10x   Giusy Di Mauro

SICILIA CORI MIU

Il Gruppo Letterario “Sicilia Cori Miu” rappresenta nel panorama culturale siciliano una delle più belle realtà dell’Isola perchè porta avanti da tempo un progetto culturale che ha come obiettivo quello di far conoscere, specie alle nuove generazioni, quelle tradizioni nostrane delle quali si stanno perdendo le tracce.

“Sicilia Cori Miu” ha come obiettivo la riscoperta delle proprie radici attraverso  una capillare ricerca sul territorio isolano di   testimonianze, luoghi, tradizioni, canti e storie di altri tempi il tutto sapientemente storicizzato da suggestivi video che portano la firma di Pino Parisi una delle anime portanti del gruppo letterario assieme a Giusy Di Mauro pluripremiata poetessa che, con le sue interviste riesce a mettere in risalto l’anima dei personaggi ai quali da voce con le sue domande.   L’attività di ricerca antropologica e delle nostre radici culturali unita ad iniziative letterarie, spettacoli e tant’altro  fanno del Gruppo letterario ripostese “Sicilia Cori Miu” una realtà alla quale va tutto il nostro plauso non solo per le meritorie iniziative che promuove nel territorio ma soprattutto perchè queste sono frutto di un lavoro di gruppo puramente intellettuale che non ha altro scopo se non quello di far conoscere e preservare  la grande tradizione storica, letteraria, culturale di questa nostra magica Terra del sole che invece spesso è mortificata per essere identificata con i soliti stereotipi che tutti conosciamo. Perciò non ci resta che concludere dicendo onore al merito di “Sicilia Cori Miu” per quello che fa!

ROSARIO MESSINA

La consegna della Trinacria a Ninni Magrì

La consegna della Trinacria a Ninni Magrì

La consegna della Trinacria ad Alessio Patti

La consegna della Trinacria ad Alessio Patti

Il poeta

Il poeta Alessio Patti

Il giovane cantautore Tony Milazzo

Il giovane cantautore Tony Milazzo

L'intervento di Ninni Magrì

L’intervento di Ninni Magrì

Il pubblico presente

Il pubblico presente a Villa Fortuna

Pino Parisi e Giusy Di Mauro assieme al poeta cantautore Giacomo Pistone

Pino Parisi e Giusy Di Mauro assieme al poeta cantautore Giacomo Pistone

La Family Photo

La Family Photo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NINNI MAGRI’

Il Poeta Antonino Magrì

Il Poeta Antonino Magrì

Il poeta Ninni Magrì è il presidente della prestigiosa associazione culturale siciliana “MarranzAtomo”. Il sodalizio culturale  nasce a Catania nel 1991 per volontà del suo presidente e si costituisce sin dall’inizio come cenacolo d’Arte, Poesia e Cultura Siciliana per tutti gli artisti, i poeti e gli amanti della cultura in genere. Antonino Magrì, chiamato dagli amici affettuosamente Ninni, ha esordito come poeta negli anni ottanta; ha vinto molti concorsi di poesia anche a carattere internazionale. Per il suo impegno nella diffusione della cultura siciliana nel mondo gli sono stati conferiti importanti premi; tra i vari riconoscimenti è giusto ricordare il Premio Sikania del 1995, il Premio Amenano d’Argento del 2002, il Premio Franco Franchi sempre nel 2002. Vasta e proficua la sua produzione letteraria. La sua opera teatrale più importante è, senza dubbio, “Il Segreto di Bastiano”. Nel 1994 scrive un’opera religiosa, “Sugnu cca, Signuri”, per il regista F. Zeffirelli. Nel 1996 dà alle stampe per le Edizioni Greco di Catania, una silloge di poesie amorose in siciliano, “Setti Spasimi d’Amuri”, con prefazione del critico A. Rampulla. Ha lavorato accanto a Renzino Barbera, Pippo Pattavina, Pippo Franco, Vittorio Ribaudo. L’opera culturale di Ninni Magrì è stata menzionata, tra i grandi contemporanei, per la diffusione del patrimonio culturale siciliano da grandi nomi del mondo della critica letteraria, dello spettacolo e della politica come Santi Correnti, Salvatore Camilleri, Ignazio Buttitta, Enzo Bianco, Turi Ferro, Fioretta Mari, Nuccio Fava, Pippo Baudo, ma soprattutto dal pubblico che lo segue sempre numeroso. Il grande amore del Magrì per la Sicilia traspare in ogni sua iniziativa  e la Sicilia ha bisogno di uomini come lui, per risorgere dalle ceneri di cui è stata ricoperta. Ninni Magrì può essere definito un siciliano che ama la sua terra.

ALESSIO  PATTI

 Il poeta Alessio Patti

Il poeta Alessio Patti

Alessio Patti, poeta, traduttore, commediografo e drammaturgo siciliano. 

Ha scritto e pubblicato diverse opere tra le quali i romanzi popolari siciliani «Viculu Sacramentu», le commedie «Lu Cavaleri Tetè», «Sciara Curìa», «Trenta jorna di spitali», «Investigation & L’Onorata società», «Lu Matrimoniu»; ha divulgato diverse antologie poetiche e in  «Uguale agli dèi» ha tradotto in Lingua Poetica Siciliana i più grandi poeti del mondo: da Saffo ad Erri De Luca. 
Di recente per Algra Editore ha pubblicato «Vangelu secunnu Marco, Luca, Matteu e Giuvanni», quattro volumi traslati in lingua siciliana dai Evangeli della Versione della Conferenza Episcopale Italiana. Un’opera di traduzione titanica nella quale Alessio Patti, attraverso il linguaggio dei suoi padri, ha espresso il sentire di Dio e la cultura e la fede del suo popolo.

Nella sua ultima Antologia poetica in tre Tomi «Chiarìa» per Algra Editore, riassume l’intero suo percorso poetico in lingua siciliana durato ben 50 anni; eredità culturale che egli lascia a compimento della sua esperienza artistica ai suoi tanti estimatori che lo seguono da anni in molte parti del mondo.

La traslazione in lingua siciliana di “Amleto” di William Shakespeare è il suo ultimo impegno di traduzione, nel quale egli ha utilizzato un siciliano illustre ma spogliato di molti dei segni grafici inutili e pesanti dell’antico idioma. 
Lingua Poetica Siciliana quella di Alessio Patti divenuta negli anni il moderno eloquio poetico del popolo di Sicilia, idioma aulico che sa parlare ai poeti ma anche al cuore semplice del popolo siciliano e a quanti stimano questa antica lingua.

La Lingua Poetica Siciliana in “Amleto” costituisce una testimonianza della piena dignità sociale del parlato aulico siciliano, ed è una conferma della sua statura storica, proponendosi alla lettura e al servizio di un pubblico vasto ed eterogeneo, non limitato ai soli «specialisti».

Nella scuola, oggi sempre più interessata alle capacità linguistiche di partenza dei propri allievi, il corpus linguistico fornito dalle opere di Alessio Patti può essere utilizzato dagli insegnanti per avviare analisi specifiche di raffronto con le condizioni attuali del dialetto e equiparazioni con le strutture della lingua italiana.

 

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Storie di mare tre concerti, protagonista l’Orchestra a Fiati Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina diretta da Lorenzo Della Fonte

Il mare è il leitmotiv dei tre concerti organizzati da Taormina Arte  per Anfiteatro Sicilia, la manifestazione culturale promossa dall’Assessorato regionale al Turismo. I protagonisti, i maestri dell’Orchestra a fiati del Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina, diretti magistralmente da Lorenzo Della Fonte, considerato un’autorità indiscussa nel mondo fiatistico mondiale.

Tre appuntamenti da non perdere: 28 luglio al Teatro Antico di Tindari, 29 luglio al Teatro Antico di Morgantina e 11 agosto al Teatro Antico di Catania. Tre dei più bei teatri di pietra siciliani, spazi scenici e cavee suggestive, rinnovate da Taormina Arte e rese fruibili a spettacoli di alto livello per l’intera estate.

“…navigando sul mare color del vino verso genti straniere…”  come Omero narra il suo viaggio attraverso il mare così l’Orchestra a Fiati del Conservatorio Arcangelo Corelli, la cui professionalità ha da tempo conquistato un posto di diritto nelle stagioni concertistiche internazionali, guidata per queste occasioni da Lorenzo Della Fonte, ci propone un repertorio vasto e variegato con un tema simbolo della vita, l’elemento acqueo per eccellenza che lambisce ogni sponda, ogni riva, Per i tre concerti di Anfiteatro Sicilia l’Orchestra ha scelto di raccontare appunto il mare con  un programma che spazia da Giuseppe Verdi Il Corsaro a Nicolai Rimskij-Korsakov Shahrazad: Il mare e la nave di Sinbad; da John Philip Sousa Hands across the Sea a Francis McBeth Of Sailors and Whales, Cinque scene da Melville; da Ralph Vaughan Williams Sea Songs a John Mackey Wine dark Sea.

 

ANFITEATRO SICILIA è un progetto a cura della Fondazione Taormina Arte, frutto di una collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei.

Milena Privitera

Orchestra a fiati Conservatorio A. Corelli

Orchestra a fiati Conservatorio A. Corelli

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Catania – Martedì 25 luglio alle ore 17.00 un nuovo appuntamento con i laboratori ludico-didattici a cura di Officine Culturali: alla Chiesa di San Nicolò l’Arena i giovani partecipanti andranno alla scoperta de “Le Cronache dei Marmi”.

Il percorso punterà alla riscoperta dei materiali che compongono il pavimento e l’altare principale della Chiesa di San Nicola l’Arena, approfondendo le tecniche di realizzazione e d’intaglio dei marmi che formano motivi geometrici o floreali o effetti ottici di grande suggestione. Finita la visita all’interno della chiesa di passerà alla realizzazione di fogli di carta marmorizzati da ritagliare per decorare il pavimento e il modellino dell’altare.
L’obiettivo è quello di riscoprire ai più piccoli il grande lavoro che svolgevano le maestranze, intagliatori e artigiani, per realizzare gli apparati decorativi delle chiese barocche oltre che la ricchezza geologica della nostra terra.

 

Il laboratorio “Le Cronache dei Marmi”, in collaborazione con il Comune di Catania, è dedicato a bambini dai 6 agli 11 anni e verrà attivato solo al raggiungimento minimo dei partecipanti. Per partecipare è necessaria la prenotazione, tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, ai seguenti numeri 0957102767 | 3349242464.

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“Sicilia Cori Miu” in collaborazione con “Charm of Art”, omaggia il Presidente Antonino Magrì de il MarranzAtomo (Centro D’Arte e Cultura Siciliana) con un evento dedicato alla stagione invernale appena trascorsa che si svolgerà lunedì  24 Luglio 2017 alle ore 18,00 presso Villa Fortuna ad Acitrezza (CT) .

Saranno riconosciuti al prestigioso poeta Onori e Consensi. Interverranno in rappresentanza a MarranzAtomo i seguenti poeti: Giovanni Rizza,Giusy Baglieri, Orazio Minnella e Francesco Sciuto.
Inoltre Sicilia Cori Miu ha il piacere di ospitare il poeta – musicista
Giacomo Pistone offrirà un intermezzo musicale-poetico.
Altresì verra allestista una mostra di creazioni artigianali siciliane in pietre dure di artisti siciliani.

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L’evento

Collage

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Antonino Magrì

Il poeta Ninni Magrì è il presidente della prestigiosa associazione culturale siciliana “MarranzAtomo”. Il sodalizio culturale  nasce a Catania nel 1991 per volontà del suo presidente e si costituisce sin dall’inizio come cenacolo d’Arte, Poesia e Cultura Siciliana per tutti gli artisti, i poeti e gli amanti della cultura in genere. Antonino Magrì, chiamato dagli amici affettuosamente Ninni, ha esordito come poeta negli anni ottanta; ha vinto molti concorsi di poesia anche a carattere internazionale. Per il suo impegno nella diffusione della cultura siciliana nel mondo gli sono stati conferiti importanti premi; tra i vari riconoscimenti è giusto ricordare il Premio Sikania del 1995, il Premio Amenano d’Argento del 2002, il Premio Franco Franchi sempre nel 2002. Vasta e proficua la sua produzione letteraria. La sua opera teatrale più importante è, senza dubbio, “Il Segreto di Bastiano”. Nel 1994 scrive un’opera religiosa, “Sugnu cca, Signuri”, per il regista F. Zeffirelli. Nel 1996 dà alle stampe per le Edizioni Greco di Catania, una silloge di poesie amorose in siciliano, “Setti Spasimi d’Amuri”, con prefazione del critico A. Rampulla. Ha lavorato accanto a Renzino Barbera, Pippo Pattavina, Pippo Franco, Vittorio Ribaudo. L’opera culturale di Ninni Magrì è stata menzionata, tra i grandi contemporanei, per la diffusione del patrimonio culturale siciliano da grandi nomi del mondo della critica letteraria, dello spettacolo e della politica come Santi Correnti, Salvatore Camilleri, Ignazio Buttitta, Enzo Bianco, Turi Ferro, Fioretta Mari, Nuccio Fava, Pippo Baudo, ma soprattutto dal pubblico che lo segue sempre numeroso. Il grande amore del Magrì per la Sicilia traspare in ogni sua iniziativa  e la Sicilia ha bisogno di uomini come lui, per risorgere dalle ceneri di cui è stata ricoperta. Ninni Magrì può essere definito un siciliano che ama la sua terra.

Il Poeta Antonino Magrì

Il Poeta Antonino Magrì

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Fornazzo (Milo-Catania) – Inserita nel programma “Estate milese 2017”, prosegue con successo la  rassegna di musica, poesia, teatro e creatività a cura di Laura Cavallaro e Grazia Calanna intitolata “Sulle fronde” organizzata dall’associazione culturale “Donne D’Europa” in collaborazione con il Comune di Milo, accolta, ingresso libero, dall’Eco Museo del Castagno di Fornazzo (frazione di Milo). Dopo il concerto inaugurale I canti delle fate, di Ginevra Gilli (arpa celtica e voce), di seguito in programma:  la poesia con Versi Inazzurrati, lettura di liriche con Eugenio Patanè e Giovanna Fortunato (Sabato 22 Luglio 2017  ore 20.30); Teatro: Pièce teatrale di Francesco Russo, testi tratti dall’opera teatrale “Mistero Buffo” di Dario Fo (Sabato 12 Agosto 2017  ore 20.30); Creatività: Laboratori di manipolazione artistica e scrittura creativa per ragazzi dai 6 ai 13 anni (Sabato 26 Agosto 2017  ore 17.00).

 Sabato 22 Luglio 2017 per l’appuntamento intitolato “Versi Inazzurrati” gli attori Eugenio Patanè e Giovanna Fortunato leggeranno una ricca selezione di versi (scelti da Grazia Calanna) dei poeti: Vivian Lamarque, Gianni Rodari, Toti Scialoja, Sabrina Giarratana, Eugenio Montale, Roberto Piumini, Primo Levi, Luigia Sorrentino, Alfonso Gatto, Chandra Livia Candiani, Evelina De Signoribus, Danilo Dolci, Antonia Pozzi, Pietro Russo, Milo De Angelis, Margherita Rimi, Mariangela Gualtieri, Giuseppe Condorelli, Umberto Saba, Maria Attanasio, Roberto Deidier, Bartolo Cattafi e dello stesso Eugenio Patanè che ha scritto dei luminosissimi versi per l’occasione. Eugenio Patanè, prevalentemente attore, è anche organizzatore, collaboratore e consulente scenico di molteplici iniziative culturali, allestimenti artistici e Reading Letterari. Autore di poesie e racconti brevi, si occupa di attività laboratoriali di lettura animata o teatro nelle scuole e presso alcune Comunità Terapeutiche Assistite. Dal 2008 collabora con varie associazioni o consorzi per la valorizzazione dei loro obiettivi, la promozione della lettura, del teatro e per la diffusione della cultura letteraria.

Nella stessa giornata si svolgerà la prima edizione del Premio Arte e Poesia “L’Albero Creativo” che vede il coinvolgimento dei piccoli studenti di Milo.  

 Laura Cavallaro Laura Cavallaro, è storica dell’arte e curatore indipendente. Nasce a Catania il 3 aprile 1985. Dopo aver conseguito la maturità classica si iscrive all’Università di Catania in Scienze dei beni culturali, dove si laurea, con lode, nell’aprile 2008. Successivamente, assecondando la sua più grande passione, si trasferisce ad Urbino, conseguendo, con lode, la laurea specialistica in Storia dell’arte presso l’Università degli studi “Carlo Bo”. Ha curato diversi testi critici relativamente alla mostra “Sculture” del Maestro Gesualdo Prestipino (Catalogo Edizioni MacS, 2013); alla mostra “Prima Luce” di Stefania Orrù (Alzani Tipografia, Pinerolo, 2015) e alla mostra “Welcome to America” di Ryan Mendoza (Vanspijk Editore, 2015). È stata curatrice delle mostre “Vulcano dell’arte” dell’artista cinese Xu HongFei tenutasi a Zafferana Etnea nel 2013, della mostra antologica dell’artista polacca Marta Czok nel 2014 al Castello di Calatabiano, della mostra fotografica “Essere Sguardo” di Antonio Raciti a Palazzo Platamone di Catania nel 2014, e co-curatrice della mostra “7” a Palazzo Corvaja a Taormina, 2016. Ha lavorato presso il MacS – Museo Arte Contemporanea Sicilia di Catania. Collabora, per la sezione Arte, con il periodico culturale “l’EstroVerso” dove cura la rubrica “fuori Mostra”.

Grazia Calanna, giornalista dal 1994, collabora con il quotidiano La Sicilia per il quale cura anche la rubrica di poesia “Ridenti e Fuggitivi”. Dal 2007 dirige il periodico culturale l’EstroVerso. Ha insegnato all’Università degli Studi di Catania (Lab.i.s. e C.i.s, Laboratori e Corsi di Italiano Scritto) e, nelle scuole di ogni ordine e grado, scrittura professionale e creativa. Tra le pubblicazioni Crono Silente (poesia, Prova d’Autore 2011), William Shakespeare, Sonetti 1 – 48  con AA.VV. (traduzioni in italiano, Prova d’Autore 2013), La neve altrove di Giovanna Iorio (traduzioni in francese, FaraEditore 2017), Poeti in classe (con AA.VV. 25 poesie per l’infanzia e non solo) a cura di Evelina De Signoribus e Elena Frontaloni (ed. Italic Pequod, 2017). Per le edizioni “Algra”, con Orazio Caruso, dirige la collana Quadernetto di Poesia contemporanea. È responsabile dell’Ufficio Stampa del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) per il quale, dal 2014, cura PoetArte, connubio contemporaneo tra arte e poesia.

Serata inaugurale

Serata inaugurale

La locandina

La locandina

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TaoModa 2017conclude la sua maratona, dopo una lunga serie di appuntamenti nell’arco di nove giorni, sabato 22 luglio al Teatro Antico con un Gala d’eccezione. Sul palcoscenico del teatro taorminese, uno dei più belli del mondo, saranno premiati per la Sezione Moda: AQUILANO.RIMONDI, LEITMOTIV, MARIO DICE, SALVATORE PICCIONE designer di PICCIONE PICCIONE; per la Tutela della cultura e della moda made in Italy: RITA AIRAGHI, Direttore Fondazione Gianfranco Ferré; per il sociale: SANTO VERSACE; per la Sezione Giornalismo: EMANUELE FARNETI (Direttore di Vogue, Tao Award Excellence), GIANLUCA BAUZANO (Gruppo RCS Corriere della Sera), ELISABETTA FALCIOLA (Tg5), MARIA CORBI (La Stampa); per la Sezione Musica: il maestro PAOLO BUONVINO; per la Sezione Attori: ANNA VALLE, ALESSIO BONI, ISABELLE ADRIANI; per la Sezione Scrittori: CATENA FIORELLO (premio Moak); per la Sezione Imprenditoria: CLAUDIO CUTULI; il premio speciale Talent Design quest’anno a LUIGI NAPOLITANO.

L’ospite musicale del Gala sarà il cantautore Mario Venuti,reduce dal successo della hit “Caduto dalle stelle” e che ha appena lanciato il secondo singolo “Tutto questo mare” tratto dal suo ultimo album.  Di scena –oltre alle sfilate degli stilisti premiati- la maestria degli Orafi Vicentini (CAORO, Karizia, Tre Esse, Veneroso, Tecnigold,  Novello), la performance dell’hairstylist Toni Pellegrino, volto noto di Rai2, le proposte della sezione Contemporary Fashion con La Cles e poi FillyBiz, Elio Fronterrè, Natural Rough, Angela Piazza, Maria Grazia Sabato, Amalia Peditto coniugati rispettivamente a una coreografia di Elevation Dance di Fia Di Stefano e a un live della cantautrice Roberta Finocchiaro con il violinista albanese di fama internazionale Olen Cesari.

A presentare la serata -ripresa dalle telecamere di Rai 1 e de La 7- la giornalista de La 7 Cinzia Malvini e Angelo Mellone, conduttore del programma di Rai 1 “Top, Tutto Quanto Fa Tendenza”.

 

 “Una settimana di grandi eventispiega Agata Patrizia Saccone, ideatrice e presidente della kermesseche hanno esaltato la cultura del made in Italy, guardando alle nuove tendenze e al contemporary fashion e design, e che si sono contaminate con le buone letture, il vivere green e la sana alimentazione, senza trascurare il sociale con un momento charity dedicato alla Fondazione Operation Smile Onlus, presidente Santo Versace. La rassegna,che valorizza il territorio grazie anche a sinergie create con associazioni ed enti, eccellenze siciliane, ha ormai una propria storicità e costituisce ulteriore volàno turistico per Taormina”.

Agata Patrizia Saccone

Agata Patrizia Saccone

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Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Catania 9 luglio 2017Domenica 9 luglio, il porto di Catania si è animato delle musiche e delle atmosfere della Sicilia più autentica grazie al cantastorie ripostese Luigi Di Pino (accompagnato dai musicisti Orazio Gallo al basso, Marco Crisafulli alla fisarmonica e Alessio Cannata a tamburello e percussioni) e alla Compagnia d’opra dei pupi “I Viola”.

L’iniziativa è nata da una partnership tra Regione Siciliana (Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo), Associazione Il Cantastorie, Unione del Cantastorie, Comuni Amici e Catania Cruise Terminal, con il supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, e si inserisce nell’avviato processo di sviluppo del water front verso una sempre maggiore integrazione del porto con la città di Catania: una vera e propria “riconsegna del porto ai catanesi”, grazie all’autorità portuale e all’intesa con l’amministrazione comunale.

 A suggellare ciò, intorno alle 17 è arrivato al porto il sindaco della città  metropolitana etnea Enzo Bianco, ospite d’onore della manifestazione, che ha dichiarato: Un’accoglienza che valorizza la nostra tradizione e la nostra storia, di cui sono molto orgoglioso.”  L’evento ha avuto lo scopo di offrire un assaggio delle più genuine tradizioni culturali siciliane  agli oltre duemila croceristi della nave Celebrity Constellation, approdata di mattina al porto di Catania, e ai catanesi desiderosi di scoprire un nuovo modo di vivere il porto.

Il cantastorie Luigi Di Pino è tra le figure più accreditate per una prossima nomina a Direttore Artistico per le manifestazioni folkloristiche e culturali al Porto di Catania. L’artista ha dichiarato: Per la prima volta si sta cominciando a comprendere che ciò che caratterizza la nostra identità deve essere conservato e valorizzato. Ringrazio Antonio Di Monte, general manager di Catania Cruise Port, Mario Russo, terminal & pier supervisor, e Anna Rita Secchi, marketing & business development, arrivata appositamente da Cagliari per l’occasione.”

Ettore Messina, Presidente di Comuni Amici, ha dichiarato: “Il Terminal crociere è una porta sul mondo. Continueremo su questa linea al fine di poter utilizzare luoghi cardine come il porto di Catania o i vari “gate” turistici per promuovere tutta la Sicilia”.

All’evento ha partecipato anche un’altra eccellenza siciliana, il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, che ha offerto a crocieristi e catanesi una rinfrescante spremuta.

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Luigi Di Pino – Cantastorie del XXI° secolo

Luigi Di Pino è  un  artista intrigante e persuasivo con esperienze in campo figurativo, teatrale, poetico e musicale. Compositore nonché autore, è iscritto alla SIAE con più di 100 brani all’attivo.

La sua più matura espressione artistica è il Cantastorie, figura legata alla tradizione siciliana su cui convergono tutte le principali forme di comunicazione artistica: pittura, poesia, musica e teatro.

Si è molto esibito dal vivo portando la tradizione siciliana tra i conterranei del Nord Italia e all’estero, principalmente in Australia.

Annovera apparizioni sulle principali reti nazionali ed è stato membro del Tavolo Nazionale per la musica popolare, istituito con decreto del Ministero dei Beni e Attività Culturali.

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Associazione Il Cantastorie

L’Associazione “Il Cantastorie” nasce dalla passione di riscoprire, tutelare e divulgare il Patrimonio Culturale tipicamente Siciliano, nonché dall’idea che non è bene dimenticare da dove veniamo.

Nell’attualità di un mondo che viaggia veloce verso la globalizzazione, l’Associazione ha come finalità primaria la riscoperta, la salvaguardia nonché la divulgazione delle più genuine tradizioni della nostra Sicilia, con particolare riguardo alla figura del Cantastorie.

In principio furono gli Aedi, che narravano le vicende degli dei e degli uomini perché ne restasse memoria, e i Rapsodi, coloro che cucivano i loro racconti e quelli di altri poeti.

Femio, il cantore che era ospitato nella casa di Ulisse e che si era macchiato delle medesime colpe dei Proci, ebbe tuttavia salva la vita perché nell’ora della vendetta ricordò all’eroe che le sue gesta non avrebbero più avuto memoria. Cantori c’erano ai banchetti della Roma antica. I generali e i governatori romani si facevano accompagnare da poeti amici, nella speranza che le loro imprese avrebbero avuto la memoria d’un canto.

Nel volgere dei secoli la gioia del narrare in canto rimase: trovatori e menestrelli avrebbero dato materia agli scrittori dei poemi cavallereschi. Il racconto recitativo accompagnato da brevi toni di musica scese tra il popolo. Le storie furono il dono di poeti girovaghi alla gente raccolta nella piazza del borgo nei giorni di festa.

In Sicilia, già intorno alla fine dell’ottocento non vi era angolo sperduto che i Cantastorie non avessero raggiunto, non vi era piazza in cui non si fossero esibiti, accompagnandosi con le loro chitarre e affidando la rappresentazione visiva della storia ai cartelloni dipinti a mano.

I cantastorie avevano la funzione di far circolare storie, notizie e fatti, ma la valenza teatrale e spettacolare, l’enfatizzazione del dramma, i commenti e le sottolineature, le manipolazioni e i travisamenti, la ricerca dei principi morali e degli insegnamenti andavano ben al di là di una mera funzione informativa, ed erano volti ad assicurare il consenso del pubblico intorno a certe interpretazioni dei fatti, a certe ideologie proprie del comune sentire popolare.

Esiste una peculiarità siciliana del Cantastorie nel quadro nazionale, una specifica tradizione etno-musicale per la presenza di importanti capiscuola che si sono imposti come modelli di riferimento, creando un sistema emulativo. Perciò il Cantastorie siciliano è un istituto culturale che, attraverso prestiti e ricambi, mantiene e rinnova la tradizione orale.

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Comuni Amici e Catania Cruise Terminal

Comuni Amici è la ‘rete ideale’ di Comuni siciliani nata su iniziativa dell’imprenditore turistico Ettore Messina e fortemente sostenuta dagli assessori dei Comuni coinvolti su tutto il territorio siciliano (tra questi: Aidone, Piazza Armerina, Enna, Mazzarino, Mirabella Imbaccari, Pachino-Marzamemi). Nata nel 2014, l’idea muove dalla voglia di fare rete e dalla necessità di ridurre le spese in un periodo di spending review. Oltre alla promozione integrata, si propone di agire con strategie e offerte mirate per i turisti, dal mare alla montagna, dalla Magna Grecia al Medio Evo, per far conoscere anche le tradizioni e le realtà meno note della meravigliosa terra che è la Sicilia e con l’obiettivo di arrivare a presentare la Sicilia come un vero e proprio Brand.

Catania Cruise Terminal (CCT) gestisce dal 2011 il terminal crociere del Porto di Catania, con l’obiettivo di potenziare il traffico passeggeri nella Sicilia Orientale.

Nel 2017 la rete dei Comuni Amici e Catania Cruise Terminal hanno raggiunto un accordo per la gestione degli spazi dedicati all’accoglienza dei crocieristi. L’idea muove dal concetto di ospitalità: il turista che arriva porta benessere ed economia e per questo va accolto in modo eccezionale. È stata quindi creata un’ “isola” proprio nei pressi del terminal dove verranno rappresentati i Comuni Amici, con la didattica e l’informazione relativa ai territori ma anche con stand dedicati alla promozione dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico.

Catania Cruise Terminal, dal canto suo, allestirà un centro servizi, denominato come in tutti gli altri porti del network GPH “Guest Information Center”, a disposizione sia dei crocieristi e degli equipaggi, sia di tutti i visitatori del porto, nel quale saranno fornite non solo le informazioni turistiche, a cura della Regione e del Comune di Catania, ma sarà anche proposto un ampio ventaglio di attività di interesse turistico. L’iniziativa si inquadra nel programma e nel progetto di riqualificazione e sviluppo del waterfront urbano, fortemente voluto dal Comune di Catania e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.

Il palco dei pupari

Il palco dei pupari prima dello spettacolo

Luigi Di Pino con i suoi musicisti

Luigi Di Pino con i suoi musicisti

La location dello spettacolo al Porto di Catania

La location dello spettacolo al Porto di Catania

Luigi Di Pino con il Sindaco di Catania Enzo Bianco

Luigi Di Pino con il Sindaco di Catania Enzo Bianco

Mario Russo con Arancia Rossa

Mario Russo con Arancia Rossa

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 CataniaSi comincia alle ore 16 di domenica 9 luglio con un incontro su Cantastorie e pupari nell’era digitale”, al quale seguirà lo spettacolo Orlando e la fata Morgana” a cura della Compagnia d’opra dei pupi “I Viola”. Infine, andrà in scena lo spettacolo “ ‘A Sicilia e l’omini so” di e con il cantastorie Luigi Di Pino accompagnato dai musicisti Orazio Gallo (al basso), Marco Crisafulli (fisarmonica) e Alessio Cannata (tamburello e percussioni) ”.

L’iniziativa, di carattere turistico culturale, nasce da una partnership tra Regione Siciliana (Assessorato Regionale al Turismo e ai Beni Culturali), Associazione Il Cantastorie, Unione del Cantastorie, Comuni Amici e Catania Cruise Terminal e ha lo scopo di offrire ai visitatori un assaggio delle più genuine tradizioni culturali della nostra Sicilia, anche grazie al consueto supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.

In particolare, assisteranno agli spettacoli gli oltre duemila passeggeri della nave da crociera Celebrity Constellation, che domenica farà tappa al porto di Catania. Dopo le escursioni della giornata, sulla via del ritorno verso la nave i crocieristi troveranno, nel piazzale antistante il terminal crociere sullo sporgente centrale del porto, questa bella sorpresa in perfetto stile siciliano. E siamo sicuri che ripartiranno con molta voglia di tornare in Sicilia per conoscere più a fondo la storia e le tradizioni della nostra terra!

L’evento è aperto anche a tutti i catanesi che vorranno partecipare e scoprire un nuovo modo di vivere il porto.

Il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, altro emblema della Sicilia, farà degustare a crocieristi e catanesi una rinfrescante spremuta.

Mascotte dell’evento sarà il Gogol, l’Oscar del Sorriso, che dal cuore della Sicilia è ormai diventato un simbolo di positività e ottimismo in Italia e all’estero.

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Luigi Di Pino – Cantastorie del XXI° secolo

Luigi Di Pino è un artista intrigante e persuasivo con esperienze in campo figurativo, teatrale, poetico e musicale. Compositore nonché autore, è iscritto alla SIAE con più di 100 brani all’attivo.

La sua più matura espressione artistica è il Cantastorie, figura legata alla tradizione siciliana su cui convergono tutte le principali forme di comunicazione artistica: pittura, poesia, musica e teatro.

Si è  molto esibito dal vivo portando la tradizione siciliana tra i conterranei del Nord Italia e all’estero, principalmente in Australia. Annovera apparizioni sulle principali reti nazionali ed è stato membro del Tavolo Nazionale per la musica popolare, istituito con decreto del Ministero dei Beni e Attività Culturali.

Associazione Il Cantastorie

L’Associazione “Il Cantastorie” nasce dalla passione di riscoprire, tutelare e divulgare il Patrimonio Culturale tipicamente Siciliano, nonché dall’idea che non è bene dimenticare da dove veniamo.

Nell’attualità di un mondo che viaggia veloce verso la globalizzazione, l’Associazione ha come finalità primaria la riscoperta, la salvaguardia nonché la divulgazione delle più genuine tradizioni della nostra Sicilia, con particolare riguardo alla figura del Cantastorie.

In principio furono gli Aedi, che narravano le vicende degli dei e degli uomini perché ne restasse memoria, e i Rapsodi, coloro che cucivano i loro racconti e quelli di altri poeti.

Femio, il cantore che era ospitato nella casa di Ulisse e che si era macchiato delle medesime colpe dei Proci, ebbe tuttavia salva la vita perché nell’ora della vendetta ricordò all’eroe che le sue gesta non avrebbero più avuto memoria. Cantori c’erano ai banchetti della Roma antica. I generali e i governatori romani si facevano accompagnare da poeti amici, nella speranza che le loro imprese avrebbero avuto la memoria d’un canto.

Nel volgere dei secoli la gioia del narrare in canto rimase: trovatori e menestrelli avrebbero dato materia agli scrittori dei poemi cavallereschi. Il racconto recitativo accompagnato da brevi toni di musica scese tra il popolo. Le storie furono il dono di poeti girovaghi alla gente raccolta nella piazza del borgo nei giorni di festa. In Sicilia, già intorno alla fine dell’ottocento non vi era angolo sperduto che i Cantastorie non avessero raggiunto, non vi era piazza in cui non si fossero esibiti, accompagnandosi con le loro chitarre e affidando la rappresentazione visiva della storia ai cartelloni dipinti a mano.

I cantastorie avevano la funzione di far circolare storie, notizie e fatti, ma la valenza teatrale e spettacolare, l’enfatizzazione del dramma, i commenti e le sottolineature, le manipolazioni e i travisamenti, la ricerca dei principi morali e degli insegnamenti andavano ben al di là di una mera funzione informativa, ed erano volti ad assicurare il consenso del pubblico intorno a certe interpretazioni dei fatti, a certe ideologie proprie del comune sentire popolare.

Esiste una peculiarità siciliana del Cantastorie nel quadro nazionale, una specifica tradizione etno-musicale per la presenza di importanti capiscuola che si sono imposti come modelli di riferimento, creando un sistema emulativo. Perciò il Cantastorie siciliano è un istituto culturale che, attraverso prestiti e ricambi, mantiene e rinnova la tradizione orale.

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

La location eventi al Porto di Catania

La location eventi al Porto di Catania

Spettacolo di Pupi Siciliani

Spettacolo di Pupi Siciliani

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CATANIA – Il 1° luglio si svolgerà presso il “Palazzo della Cultura” della Città di Catania, sala convegni Concetto Marchesi, con inizio alle ore 16,00 la giornata conclusiva del “Premio Pietro Carrera”, organizzato dall’Accademia internazionale Il Convivio. Il premio per l’edizione 2017 è andato al poeta Nicola Perasso con l’opera  “Nel sogno di un clown”, di Vercelli; il secondo premio al poeta Lorenzo Piccirillo con  “Luna neutrale” di (Pontinia-LT); il terzo al poeta Adriano Cerri con “Un piede nell’abisso”, Ripoli di Cascina-PI; il quarto al poeta Nunzio Buono con  “Dicotomie quotidiane” di Casorate Primo-PV; il quinto alla poetessa Rosa Maria Di Salvatore con “All’ombra dei ciliegi in fiore” di Catania. Presentano Giuseppe Manitta e Pietro Russo, coordina Angelo Manitta. Saranno presenti e riceveranno dei riconoscimenti: Felicia Ferlito, “Un’ora… un giorno”, (Castiglione di Sic.); Giuseppe Blandino, “Versi senza poesia”, Rosolini – SR; Calogero Cangelosi, “Poema dell
e cose impossibili”, Palermo; Simona Silvestri, “Repubblica delle lettere”, Roma; Eleonora Maria Barbaro, “Inchiostro blu di luna. Una parabola d’amore”, Reggio Calabria; Michele Barbera, “Stagione di memorie fragili”, Menfi – AG; Danila Marchi, “Anticipando il giorno”, Diano Castello – Imperia; Maria Stella Barone, “Frammenti di stelle”, Messina; Liliana Bellia, “Illuminati… e liberi”, Catania; Pasqualino Cinnirella, “Fallace il sogno”, Caltagirone – CT; Renato Di Pane, Un nuovo sole, Messina; Caterina Tagliani, “Kate delle orchidee”, Sellia Marina – CZ; Gaetano Lia, “Vita dannata”,  Monterosso Almo – RG;  Giusi Baglieri, “Con il cielo nell’anima”, Catania; Paola Liotta, “La luce dell’inverno”, Avola – SR; Cinzia Pitingaro, “Ricordo mia madre”, Castelbuono – PA; Matteo Pugliares, “Profumo d’eterno”, Sortino – SR; Josè Russotti, “Spine d’Euphorbia”, Malvagna; Melania Sciabò Vinci, “Foglie al vento”, Catania; Anita Pillinini, “… libellula blu”, Mossa – GO.

NAVE GRECA con la statua della Nike - disegno di Rosa Florio

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