GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Catania

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Percorso Nascita in sicurezza; buon uso del Pronto Soccorso e più efficaci alternative; dove e come trovare più vicine risposte al proprio bisogno di salute; le reti assistenziali delle malattie croniche; gli accertamenti gratuiti per la buona prevenzione; i diritti sconosciuti della continuità assistenziale senza dover bussare a più porte dello stesso Servizio Sanitario Regionale e come farsi ascoltare meglio; le cose corrette da sapere sulle vaccinazioni; quando e perché fidarsi dei farmaci equivalenti; la bella scoperta del dono di sé al prossimo; dove e come affrancarsi dalle dipendenze patologiche; come rapportarsi meglio col proprio medico curante e gli specialisti; le giuste informazioni per ricevere in modo più semplice servizi appropriati e di qualità e come contribuire a migliorarli. Insomma come saper fare il Cittadino nei confronti del SSR.
Queste e tante altre informazioni pratiche saranno contenute nelle comunicazioni a pillole che, dal 10 febbraio in cadenza settimanale, cominceranno a ricevere gli oltre 25.000 Cittadini Informati registrati finora nel sito www.retecivicasalute.it . In più riceveranno, secondo il territorio di residenza, informazioni particolari dalle Aziende Sanitarie di appartenenza.
Diventare Cittadini Informati è una prerogativa che può essere attribuita a tutti, basta chiederlo. E’ il primo stadio per scoprire come poter divenire un Riferimento Civico della Salute ed essere protagonista della tutela dei diritti nella Sanità pubblica, sussidiandola a funzionare con migliori risultati nell’interesse generale. Due paroline poco usate accoppiate in dialetto siciliano.

                                 Pieremilio Vasta
(La Conferenza dei Comitati Consultivi – Informa)

Pieremilio Vasta

Pieremilio Vasta

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Catania. L’Archeoclub, sez. di Catania, Patrocinio Morale dell’Ambasciata del Portogallo in Italia – Mercoledì 24 febbraio, alle ore 17, presso l’Auditorium della Scuola “Pizzigoni” di via Siena (CT), il prof. Salvatore Statello presenterà il proprio volume:” Ines de Castro, un mito lungo cinque secoli”, di Nicolò Editori. Saranno proiettate delle diapositive relative alla iconografia dei personaggi e dei luoghi storici dove avvenne la tragedia.

 

Attraverso le pagine del libro sarà facile verificare come il volto di una fanciulla, diverso per origini e condizioni rispetto all’ambiente in cui si è venuto ad inserire, sia capace di attraversare la storia sino ai tempi nostri, andando ad identificare debolezze e passioni tutte umane, creando quell’archetipo fenomenologico – desiderio proibito, frutto del bene e del male – la cui espressione letteraria assurge quasi a un banco di prova di artisti di varie epoche e ambiti culturali”

La copertina del libro

La copertina del libro

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CINQUE GIALLI SUL NERO” di  Domenico Seminerio

SAN GREGORIO – Cinque gialli, ambientati a Catania, dove il nero della pietra lavica prevale nel cromatismo urbano. Città che ama Domenico Seminerio, scrittore calatino, che qui viene spesso per trarre spunti e respirare un’aria diversa. Cinque storie tragiche, racchiuse in 300 pagine dalla Euno edizioni, scritte con l’eleganza e l’ironia che contraddistinguono lo stile di Seminerio, che da “esordiente tardivo” – come venne definito qualche anno fa su La Repubblica – adesso può essere definito scrittore affermato e prolifico.
Non solo l’ultimo libro, ma l’intera sua attività di scrittore e poeta, nonché autore di saggi storici ed archeologici, è stata ricordata a Casale Borghese, nel corso della recente “Colazione culturale”, condotta dal giornalista Daniele Lo Porto, davanti ad un pubblico numeroso e attento.
Protagonista indiscussa è Catania, “città di una bellezza che mette sgomento”, ricca di contraddizioni e di estremi, una città che è l’ossimoro di se stessa. “Catania è descritta con sfumature d’acquarello, ma anche con pennellate decise, ruvide, dai colori forti, vivaci – ha aggiunto Daniele Lo Porto – quando Seminerio ne vuole evidenziare gli aspetti negativi, la criminalità, l’illegalità, una certa anarchia diffusa che la contraddistingue, anche in quella società che viene definita “civile”.
“La pratica della raccomandazione, ad esempio – aggiunge lo scrittore – è il primo gradino dell’illegalità, della corruzione, che può sfociare fino nell’omicidio”.
Al termine della presentazione Domenico Seminerio, autore anche di “Senza re né regno”, “Il cammello e la corda”, “Il manoscritto di Shakespeare” e “Il volo di Fifina” ha donato “Cinque gialli sul nero” alla Biblioteca Assostampa Catania- Casale Borghese.

Daniele Lo Porto e Domenico Seminerio

Daniele Lo Porto e Domenico Seminerio

Lo Porto e Seminerio

Lo Porto e Seminerio

Un momento dell'incontro

Un momento dell’incontro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’AMORE ASSOLUTO” SECONDO MARILINA GIAQUINTA

“L’amore non sta in piedi”, un libro incentrato sui sentimenti, di qualunque tipo essi siano, dall’amore fra uomo e donna all’affetto che pervade l’amicizia, fino al rapporto sublime che nasce tra madre e figlio. In questo senso l’autrice ha raccontato la sua personale esperienza: “Quando sono diventata madre – ha ricordato Marilina Giaquintaho assistito ad una vera e propria ‘mutazione genetica’ della mia persona, e forse solo allora ho capito veramente cosa significa amare”. Una raccolta di racconti di amore universale, storie incompiute che “fluttuano nella mente del lettore manifestando il desiderio di essere rivelate”, ha sottolineato Katya Maugeri, che ha presentato il libro a Casale Borghese, a San Gregorio, nell’ambito delle “Colazioni culturali”.
Un’opera narrativa che si manifesta in maniera poetica, con un linguaggio elegante, evocativo, capace di coinvolgere il lettore rendendolo persino partecipe di ogni evoluzione testuale.
L’amore per Giaquinta è un sentimento assoluto e ideale, ricco di faccettature, un po’ come “una torre di Babele, in cui ognuno ama come sa e come può”.
Un amore che purtroppo le cronache ci consegnano spesso come un sentimento patologico, con storie di donne massacrate e uccise dai propri compagni, per un desiderio morboso di possesso. Da qui nasce una riflessione dell’autrice sulla tendenza a “riversare nell’amore le proprie insoddisfazioni, dalla precarietà lavorativa alla paura, latente, che pervade le nostre giornate”.
Nei dodici racconti de “L’amore non sta in piedi” c’è tutta la difficoltà di gestire i sentimenti, ci sono la complessità e l’inquietudine di personaggi imperfetti e a volte non compiuti, come indefiniti e a tratti ossimorici sono i titoli delle storie raccontate.
E’ stato un incontro ricco di riflessioni, che ha coinvolto il pubblico presente, come accade tutte le volte in cui tematiche universali toccano l’anima del lettore.

1x   l'AUTRICE

 

 

 

 

 

Il pubblico presente

Il pubblico presente

 

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Giardini Naxos. la sezione locale della FIDAPA di Giardini Naxos, presieduta dalla professoressa Rossella Siciliano, continua l’impegno sociale facendo memoria per non dimenticare il 27 gennaio la Shoah, anche questa cerimonia è stata celebrata in aula consiliare del palazzo dei Naxioti. La presidente ha ribadito ancora una volta la collaborazione attenta e sensibile alle tematiche informative e altamente civili e morali da parte dell amministrazione comunale con la concessione e l’utilizzo dell’aula all’associazione. Ha dato avvio alla cerimonia ricordando l’importanza e la riflessione necessaria per trasmettere specialmente alle nuove generazioni la memoria individuale su questa terribile ferita inferta all’umanità, e sul valore che essa assume per la memoria collettiva. La Shoah è unadelle pagina più tristi che la storia ricordi. La presidente ha poi presentato una conferenziera d’eccezione, la scrittrice Lia Levi, una simpatica e minuta signora romana, che ha raccontato al pubblico presente la sua storia di scampata alla Shoah, forte l’impatto con la sua esperienza ancora oggi viva nei ricordi dell’anziana signora, che grazie al rifugio trovato sotto mentite spoglie in un convento romano ha avuto salva la vita. Forti e significativi gli interventi da parte di tutti i rappresentanti dell’amministrazione comunale, l’assessore Sandra Sanfilippo la consigliera Dangelo Martina delegata dal presidente del consiglio Danilo Bevaqua che per motivi istituzionali non è potuto essere presente, il consigliere Mario Amoroso e la consigliera Valentina Sofia profusi nei saluti programmati. La cerimonia si e conclusa con un forte impatto emotivo e l’intervento finale da parte della presidente che ha riaffermato che oggi piu che mai il predominio della ragione, della cultura e dell’educazione civile e morale sono i reali antidoti alla violenza e al terrore di cui purtroppo ancora oggi abbiamo fortemente bisogno in un panorama mondiale devastato dall’onnipotenza di potere e dal delirio di onnipotenza.

Lia Levi e Rossella Siciliano

Lia Levi e Rossella Siciliano

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Sabato 6 febbraio 2016, alle ore 18,30, il Comune di Buccheri – Assessorato alla Cultura presenta presso l’Aula Consiliare G. Arminio, verrà presentato  il libro “Archeologia degli Iblei” firmato dal prof. Massimo Frasca, docente di Archeologia della Magna Grecia presso l’Università degli Studi di Catania, per le Edizioni di Storia e Studi Sociali. Dialogano con l’autore: il dott. Alessandro Caiazzo, sindaco del Comune di Buccheri; il prof. Francesco Interlandi, assessore alla Cultura; il prof. Marco Camera, assegnista all’Università di Catania. Modera il dibattito la dott.ssa Daria Di Giovanni, archeologa.
In questa opera, attraverso la documentazione archeologica, Massimo Frasca esamina i processi di trasformazione che si colgono nella società indigena tra la prima e la seconda età del Ferro (VIII-VI secolo a.C.) nell’area geograficamente e culturalmente ben delineata dell’altipiano ibleo che, grazie anche alle indagini effettuate tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento da Paolo Orsi, costituisce uno dei territori meglio indagati della Sicilia.
L’arrivo dei Greci, che a partire 733 a.C., data di fondazione di Siracusa, si insediano lungo le coste orientali e meridionali della Sicilia, innesca profondi mutamenti nell’assetto sociale, politico, economico e territoriale delle comunità indigene della prima età del Ferro (facies di Pantalica Sud), che vivevano in piccoli villaggi sparsi su alture naturalmente difese, come Monte Alveria, Avola Antica, Pantalica e Monte Finocchito.
La rassegna particolareggiata dei dati archeologici restituiti soprattutto dalle necropoli e in parte anche dagli abitati di Monte Finocchito, Modica-Via Polara, Ragusa, Monte Casasia e Castiglione, consente all’autore di delineare il processo innescato dalla presenza greca sulla costa (fondazioni di Siracusa, Eloro, Maestro e Camarina) e nell’interno (colonie siracusane di Acre e Casmene), che determina, tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C., l’abbandono dei piccoli villaggi sparsi nel territorio e la formazione di centri emergenti, ubicati sulle alture dominanti il corso dei grandi fiumi, Marcellino, Tellaro, Irminio, Dirillo e Ippari, che costituiscono le principali vie di comunicazione tra la costa e l’entroterra.

Massimo Frasca si è laureato in Lettere Classiche, con una tesi sulla necropoli di Monte Finocchito, e specializzato in Archeologia Classica presso l’Università di Catania. Ha vinto una delle borse di Perfezionamento bandite dalla Scuola Archeologica di Atene e ha seguito le attività della Scuola in Grecia e in Turchia, partecipando allo scavo di Iasos. Ricercatore confermato dal 1981 al 2000, ha insegnato presso l’Università della Calabria e di Agrigento. Attualmente professore di Archeologia della Magna Grecia e Sicilia presso l’Università di Catania, ha conseguito l’abilitazione a professore ordinario di Archeologia Classica. Dal 2005 è direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica (ora Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) dell’Università di Catania. Ha diretto numerosi scavi in Sicilia e in Italia meridionale ed è stato componente delle missioni archeologiche di Prinias (Grecia) e Iasos (Turchia). Dal 1987 fa parte della Missione archeologica italiana che opera a Kyme Eolica (Turchia), dove dirige gli scavi sulla Collina Sud. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Tra i principali temi di ricerca è lo studio della topografia e delle produzioni artigianali delle città greche e delle loro relazioni con le popolazioni indigene.

1X   Frasca Buccheri

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CATANIA. Il Prof. Enzo Farinella presenta l’incontro culturale inttitolato: “Monaci Irlandesi in Europa e in Sicilia” in programma a Catania giovedi 28 gennaio alle  ore 16.30 nel salone dell’Associazione Sicilia Mondo in Via Renato Imbriani, 253.
Introduce Domenico Azzia, Presidente di Sicilia Mondo

Interviene Enzo Zappulla, Presidente Istituto Storia dello Spettacolo Siciliano

Seguira’ interludio musicale del Maestro Beppe Visi col suo mandolino

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Catania. Sono trascorsi pochi giorni dalla scarcerazione dell’ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro e non è possibile fare la conta di quante persone abbia incontrato nella sua veste di cittadino comune. Ex Presidente tra i più potenti di questa Regione negli ultimi vent’anni ed ora ex carcerato. E’ un Cuffaro che si presenta come un comune cittadino e si lascia alla spalle tutti i bei ricordi dell’esperienza politica intensissima che lo ha portato a dover scontare una pena di oltre 5 anni nel carcere di Rebibbia a Roma,pena che ha scontato per intero non beneficiando nemmeno di un permesso per salutare il padre morente al quale avrebbe voluto dare un ultimo abbraccio. A Catania è stato appena presentato il libro “Cuffaro tutta un’altra storia” del giovane giornalista Simone Nastasi,uscito per Bonfirrarro editore di Barrafranca comune in provincia di Enna. Con Simone Nastasi alla realizzazione del volume hanno collaborato Guido Paglia anche lui giornalista tra l’altro collaboratore de ”La Nazione” di Firenze e del “Giornale d’Italia” nonché Mauro Mellini classe 1927 nato a Civitavecchia che è stato per tanto tempo parlamentare del Partito Radicale. Gli organizzatori di questa presentazione del volume avvenuta al Palazzo della Cultura di Catania sono stati gli avvocati penalisti Giuseppe e Piero Lipera, rispettivamente padre e figlio, Giuseppe Lipera è un penalista molto conosciuto per aver curato importanti processi con imputati protagonisti di casi che hanno fatto parlare della Sicilia in mondo intero,tra questi il processo al giovane Francesco Speziale coinvolto qualche anno fa nei gravi fatti avvenuti fuori dallo stadio Angelo Massimino di Catania mentre era in corso il derby Catania Palermo e dove perse la vita l’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, Speziale sta scontando delle pene correlate a questi episodi anche se non è ritenuto l’assassino di Raciti,c’è da dire che Simone Nastasi autore del libro appena presentato ha già avuto un’esperienza come scrittore pubblicando abbastanza recentemente il volume “Il caso Speziale,cronaca di un errore giudiziario” quindi un paladino potremmo dire della difesa di presunti incolpevoli che sono incappati nei rigori della giustizia,come l’ex Presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro. La presentazione del libro con al tavolo dei relatori il parlamentare Salvo Fleres, Marcello Montalbano gli avvocati Giuseppe e Piero Lipera e Nicola Savoca giornalista e moderatore era stata preannunciata senza la presenza dell’ex Presidente della Regione,protagonista del libro,tuttavia lo si era capito da subito che ci sarebbe stata la “sorpresa” del suo arrivo. Già sin dalle prime ore della mattina la sala era gremita da tutto lo stato maggiore dell’ex Democrazia Cristiana giunti da ogni parte della Sicilia e da tutta Italia,i soliti bene informati che sapevano che Cuffaro sarebbe arrivato,e così è stato. Dopo circa trenta minuti dall’inizio della presentazione si nota una certa agitazione tra i presenti ed ecco materializzarsi l’ex Presidente il cui arrivo fa scattare tutti in piedi ed un applauso lungo,ininterrotto di dieci minuti di fila. E’ un Cuffaro che indossa un maglione rosso che arriva quasi in punta di piedi e prende un posto nella prima fila della sala anche se successivamente verrà invitato a sedersi al tavolo dei relatori. La presentazione di questo libro ci ha dato subito l’impressione di un qualcosa da tempo organizzata per spianare la strada al ritorno alle scene politiche di Cuffaro, cosa che però dopo un’intervista che abbiamo fatto all’ex Presidente della Regione dobbiamo decisamente smentire senza paventare colpi di scena. Il libro su Cuffaro “Tutta un’altra storia” è in sintesi come una verità rivelata dal suo autore Simone Nastasi che narra di come Totò Cuffaro sia stato tradito ed abbia scontato ingiustamente questa pena senza alcuna concessione durante i cinque anni di detenzione, addirittura l’avv. Piero Lipera parla di richiesta di revisione del processo precisando che eventualmente Cuffaro non chiederebbe il risarcimento per ingiusta detenzione,poi dopo però è lo stesso Cuffaro a dichiarare dinanzi alla folta platea che non se ne farà nulla. Messi inevitabilmente a tacere coloro i quali avevano pensato ad una strategia per far tornare in politica uno dei presidenti più potenti che la Regione siciliana abbia mai avuto. Nutritissimo il numero di politici della ex Dc presenti in sala,tra questi il senatore Pippo Lo Curzio di Siracusa che durante la presidenza alla regione di Piersanti Mattarella barbaramente assassinato dalla mafia nel 1980 fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio,fu assieme ad altri potenti uomini della Dc un “maestro” dell’allora giovanissimo Totò Cuffaro. Il senatore Lo Curzio fa un intervento a sorpresa per parlare dell’amico Cuffaro e si guadagna applausi spontanei da parte della platea. Avviciniamo Totò Cuffaro non senza difficoltà sottraendolo per qualche istante al bagno di folla e chiediamo a lui conferma di quanto dichiarato: E’ vero che con la politica lei ha chiuso definitivamente?Si, è stata l’esperienza più bella della mia vita,ho ricordi straordinari ma ho chiuso con la politica che però ho fatto con passione vera”. Cosa farà adesso da semplice cittadino?Intendo dedicarmi all’aiuto di chi ha bisogno,andrò in Burundi in Africa e sono in partenza a maggio assieme a mia moglie,li mi soffermerò qualche mese” Gli facciamo notare che si è visto recentemente un particolare affiatamento con Gianfranco Miccichè e ad quel punto Totò Cuffaro sgombra ulteriormente il capo da ipotesi impossibili esclamando “Non c’è nulla di vero, io ribadisco di aver chiuso con la politicaE quando gli chiediamo come vede il dopo Crocetta risponde che non vedrebbe male una donna alla presidenza della Regione,i tempi potrebbero essere maturi. L’incontro con Totò Cuffaro che alla fine della breve intervista dichiara inoltre che si dedicherà ai due figli alla moglie e all’anziana madre nella sua Raffadali conferma le sue uniche intenzioni della seconda stagione della sua vita; famiglia e volontariato,dopo la presentazione del libro del quale ha firmato tantissime copie quasi fosse l’autore e non il protagonista Totò Cuffaro va via sottobraccio con l’amico di una vita il senatore Pippo Lo Curzio,e prima di tornare nella sua Raffadali insiemefaranno una capatina in un istituto religioso di suore a Catania.

Salvo Fazio

La copertina del libro

La copertina del libro

Cuffaro e l'On. Firrarello

Cuffaro e l’On. Firrarello

Il Sen. Pippo Lo Curzio

Il Sen. Pippo Lo Curzio

Tavolo Relatori

Tavolo Relatori

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Presentato anche il calendario Aeronautica Militare 2016

Base Aerea di Sigonella (CT) - Lunedì 11 gennaio 2016 il 41° Stormo Antisom e l’Aeroporto di Sigonella hanno dedicato una giornata a studenti e loro professori provenienti dagli istituti superiori artistico di Catania, classico e scientifico di Mascalucia (CT), ed Aeronautici di Catania, Ragusa e Milazzo (ME). Presentato anche il calendario dell’Aeronautica Militare 2016 alle autorità civili e militari intervenute.
I tantissimi giovani e gli ospiti che hanno affollato l’aula briefing della base, hanno assistito alla proiezione di filmati e alla descrizione dei compiti istituzionali, delle eccellenze e delle realtà lavorative dell’Aeronautica Militare chiamata a garantire il quotidiano impegno per la salvaguardia della collettività e la tutela degli interessi nazionali.
Nella seconda parte della giornata gli studenti hanno potuto ammirare il velivolo BR-1150 Atlantic in mostra statica e con il relativo equipaggio pronto a fornire informazioni e soddisfare le più svariate curiosità.
In questo contesto, i giovani entusiasti per l’iniziativa hanno potuto dialogare con gli uomini e le donne “in divisa azzurra”, toccare con mano e farsi fotografare con uno degli aeroplani più anziani dell’Aeronautica Militare che dal 1972 ai giorni nostri garantisce con efficacia ed operatività la vigilanza sopra e sotto i nostri mari.
Il Colonnello Pilota Federico Fedele, Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella, durante il proprio intervento si è soffermato sul futuro di Sigonella (sul nuovo velivolo P-72A che sostituirà l’Atlantic e sul nascituro Reparto dell’AGS/NATO) ed in particolare sui “giovani del futuro” presenti: “cari ragazzi spero che per voi questa sia stata una giornata diversa ed importante; il nostro obiettivo era quello di farci conoscere meglio e di farvi apprezzare la realtà dove operiamo ogni giorno, 24 ore su 24, svolgendo in silenzio un lavoro estremamente importante ed appassionante, fondamentale per garantire al Paese sicurezza e pace. Spero che siamo riusciti a trasferirvi quella passione che vi porterà ad inseguire i vostri sogni ed un giorno a realizzarli”.

  1°M. Carmelo Savoca

Atlantic in volo con Etna sullo sfondo

Atlantic in volo con Etna sullo sfondo

Autorità presenti all'evento

Autorità presenti all’evento

La foto con gli studenti

La foto con gli studenti

Distribuzione materiale aeronautico agli studenti

Distribuzione materiale aeronautico agli studenti

4X Autorità presenti all'evento

4X Autorità presenti all’evento

Durante il briefing

Durante il briefing

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San Gregorio di Catania (Ct) – Si è svolta a San Gregorio di Catania nei giorni scorsi la presentazione di un “gustoso” volume dedicato alla gastronomia siciliana,da sempre attrazione irresistibile per palati fini e cultori della buona cucina. La tradizione e l’innovazione della cucina siciliana vengono proposte in una elegante edizione da Carmelo Pagano e Daniela Sammito che hanno girato l’isola in lungo e largo seguendo un ideale itinerario dei sapori, dei gusti e dei prodotti di qualità.
Un lungo lavoro di preparazione che alla fine è stato condensato in “Le ricette di ieri e di oggi”, un corposo volume interamente a colori che racchiude 110 piatti proposti da 65 cuochi. Decisamente un’opera molto interessante.
Il libro, uno stimolante viaggio attraverso i luoghi del gusto, è stato presentato a Casale Borghese a San Gregorio in occasione delle “Colazioni culturali” che vengono proposte la domenica mattina. Una serie di appuntamenti molto ben curati che da tempo richiamano un pubblico sempre più folto.
E’ stato Carmelo Pagano ad illustrare la filosofia della pubblicazione che valorizza un importante aspetto cultuale ed economico della Sicilia. Pagano (al centro nella foto tra i giornalisti Paolino Licciardello e Daniele Lo Porto e il cavaliere Giuseppe Benanti, appassionato i cucina e unico cuoco non professionista presente nel libro), ha sottolineato che “La Sicilia è un piccolo continente dove storia, arte, cultura sono figlie di una lunga e ininterrotta commistione tra gli elementi autoctoni e i contributi delle civiltà che ne sono venute a contatto, poi metabolizzati e fatti propri dagli isolani. Questa integrazione e fusione ha esaltato anche la cucina siciliana“.
“Le ricette di ieri e di oggi”, edito da Sicilia da gustare, è anche un ottimo prodotto di promozione turistico grazie al ricco e affascinante corredo fotografico ed ai testi tradotti in inglese.Un volume davvero speciale realizzato coniugando un argomento di forte attrazione come la gastronomia siciliana e tutto ciò che riguarda il vasto territorio dell’Isola che ha subito diverse dominazioni ed è un mix di tradizioni e di sapori,davvero un bel volume realizzato con grande cura per la gioia degli appassionati e per chi volesse dedicarsi alla scoperta delle ricette più interessanti di questa magica terra.
Salvo Fazio

1X Le ricette di ieri e di oggi

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BRONTE (Ct). Sabato 19 dicembre 2015, al Castello Di Nelson, ore 09.30, si terrà l’inaugurazione della Mostra – Convegno dal titoloScultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Graziano Calanna con l’ausilio del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Espongono, con altrettante opere: Annalù Boeretto, Bob Clyatt, Cristina Costanzo, Alessio Deli, Jorge Egea, Anna Gillespie, Paolo Guarrera, Fatima Messana, Sebastiano Messina, José Manuel Martínez Perez, Natale Platania, Gesualdo Prestipino, Alessandro Reggioli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Gary Weisman.
Sabato 19, sarà possibile visitare le opere in mostra dalle ore 14 alle 17. Domenica 20, dalle ore 9 alle ore 17. Ingresso libero (riservato ai locali che ospitano la mostra).

Il Sindaco di Bronte, Avv. Graziano Calanna, aprirà i lavori del Convegno alle ore 10.30. Interverranno: il curatore della mostra prof. Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) e il prof. Natale Platania (Artista, docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).
Saranno presenti gli artisti: Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Annalù Boeretto e Alessio Deli.

Adriano Pricoco (Curatore del Convegno – Mostra) – “La materia e la sua evoluzione sono indissolubilmente legate alla storia della scultura e di conseguenza oltre che all’ambito specifico dell’arte anche a quello dell’architettura. Questo il tema al centro della Mostra – Convegno La scultura, l’evoluzione della materia, evento promosso dal MacS ed ospitato nella ducea di Nelson.
Nell’epoca moderna la creazione e la diffusione di nuovi materiali ha portato allo sviluppo di nuove tecniche esecutive che se per un verso hanno mantenuto una radice etimologica nella tradizione, hanno altresì scandito una nuova visione ontologica della scultura. L’avventura del primo ‘900 attraverso le esperienze delle Avanguardie artistiche ha sancito una definitiva emancipazione dell’opera dai canoni che ne avevano connotato la riconoscibilità e la valenza nell’arco dei secoli precedenti, mostrando una naturale attrazione verso i nuovi materiali che l’ennesima tappa della rivoluzione industriale proponeva. Nel nostro contemporaneo, dopo l’avvento delle tecnologie digitali, si è imposta una nuova ulteriore urgenza di definire gli ambiti e le metodologie operative e creative nelle arti visive ed anche la scultura ne ha subìto l’ingerenza proponendo nuove modalità ed interrogandosi sulla sua istanza. La Mostra – Convegno si propone, attraverso l’apporto e la testimonianza degli artisti invitati a riflettere, di dibattere su questo tema tentando di identificare le linee guida che muovono la ricerca”.

Graziano Calanna (Sindaco di Bronte) – “Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: oltre 3.600 musei; quasi 5.000 siti culturali; 46.000 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 52 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali che animano i territori. Questa eredità rappresenta non solo il nostro passato e il presente, ma anche il futuro del Paese, una risorsa da tutelare e valorizzare e che ci rende unici nel panorama internazionale. Tutelare e valorizzare adeguatamente, anche in chiave turistica, le nostre ricchezze è un dovere, ma al tempo stesso una grande opportunità. E Bronte contribuisce alla valorizzazione dei beni culturali, salvaguardando e tramandando non solo la storia ed il ricco patrimonio che vanta, ma promuovendo iniziative culturali nella radicata convinzione che arte e cultura siamo insostituibili fucine di progresso e civiltà, oltre a limpide occasioni di sviluppo.
Cultura e turismo, infatti, possono realmente essere un binomio vincente non solo per far uscire il Paese dalle secche delle crisi, ma anche per ricondurlo su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura. Non a caso, quindi, questa Amministrazione ha deciso di organizzare questo evento, che ripropone l’incantevole scenario del Castello Nelson come ottima galleria di arte contemporanea, completando, anche se solo per pochi giorni, di materiali diversi alla pietra lavica, la permanente esposizione di sculture di arte contemporanea che dominano il parco in questo fazzoletto di terra che un tempo fu inglese“.

Giuseppina Napoli (Direttrice del MacS) – “Un’indagine artistica alla scoperta della materia e delle sue continue evoluzioni e trasformazioni alchemiche, la scultura come voce narrante di un percorso sospeso tra seduzione del reale e fascinazione misteriosa della materia, quest’ultima divenuta la protagonista più ricercata nell’espressione artistica contemporanea. La potenza e la forza espressiva acquisite dalla materia nel corso degli ultimi decenni ha infatti cambiato radicalmente il rapporto preesistente con l’opera d’arte. Distante dalla forma e dalla nozione classica dell’opera, il linguaggio artistico contemporaneo, volto alla ricerca e alla sperimentazione, vede nella sfida con la materia il suo riferimento dominante, per cui non parliamo più di una rappresentazione statica, unica, completa, finita, irripetibile, ma al contrario di un qualcosa che può essere incompiuto, instabile, effimero, indefinito, manipolabile e partecipato.
Lo scardinamento delle avanguardie prima, la pop art, la minimal art, l’arte concettuale le tecnologie digitali dopo, hanno, nel corso del tempo, creato all’interno del grande e immenso mare dell’arte contemporanea degli estremismi, finanche delle autentiche forme di rifiuto e opposizione nei confronti delle tecniche e della materia tradizionali. La ricerca spasmodica volta sempre a nuovi linguaggi e mezzi espressivi, ha visto un “allargamento” ed un “accoglimento” esponenziale dell’arte contemporanea verso una moltitudine di materiali e tecnologie, dalla fotografia al cinema ai video ai pc, ai più disparati oggetti di uso comune, ai corpi, ai paesaggi, all’elettricità, all’acqua. Tuttavia l’arte contemporanea, seppur tra le mille contraddizioni delle sue diverse e molteplici voci, continua il suo racconto e la sua rappresentazione, riuscendo ancora una volta a scuotere le nostre anime e la nostra immaginazione.”

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165x60

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165×60

Anna Gillespie, Old Giant.  Unique bronze, found wood.  114 x 72 x 28cm.  2014

Anna Gillespie, Old Giant. Unique bronze, found wood. 114 x 72 x 28cm. 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

 

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