GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Giardini Naxos

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Giardini Naxos (ME) –  La Consulta Giovanile del Comune di Giardini Naxos capitanata dal Presidente dott. Davide Amoroso continua le attività sociali con un nuovo appuntamento questa volta sportivo. L’idea nasce dallo stesso presidente Amoroso il quale ha  organizzato per il giorno 16 marzo  il torneo di ping pong 2024. La competizione si svolgerà a partire dalle 15,30 alla “Città dei Saperi” di Via Porticato in località Pallio (di fronte al Centro Commerciale “I Gabbiani).

Il regolamento prevede che ogni partecipante deve iscriversi contattando la Consulta Giovanile entro giorno 13 Marzo. Come spiega lo stesso presidente della Consulta Davide Amoroso: “La finalità del torneo è quella di promuove sportività, lealtà agonistica e divertimento nel ping pong amatoriale. Per tale motivo si richiede un comportamento esemplare e corretto sia in campo che all’esterno durante tutto il torneo. L’incontro inizia con il servizio, quando la pallina lascia la mano del giocatore. Il match viene vinto da chi raggiunge per primo 21 punti. La pallina è considerata “in gioco” quando lascia la mano del giocatore che effettua il  servizio, che, dopo la scelta del primo battitore tramite lancio della moneta, verrà alternato tra i giocatori ogni due battute. Riguardo il punteggio possiamo dire che si ottiene un punto nei seguenti casi:

- l’avversario effettua un servizio sbagliato o manca di effettuarlo dopo che ha messo in gioco la pallina

- l’avversario manca o sbaglia un rinvio

Ricordo che il torneo si svolgerà il 16 Marzo presso il Centro Giovanile Polifunzionale a partire dalle ore 15:30. Vorrei raccomandare a tutti i partecipanti di rispettare le regole e divertirsi durante il torneo.”

A questo punto non ci resta che aggiungere alle parole del Presidente della Consulta che il regolamento chiarisce anche altri aspetti del torneo, ad esempio i “falli”. stabilendo che, un fallo è commesso nei seguenti casi:

– la pallina rimbalza due o più volte nel proprio campo

– la pallina è colpita senza che essa abbia rimbalzato una volta nel proprio campo (colpo al volo)

– la pallina viene colpita o toccata con qualcosa di diverso della racchetta di gioco o dalla mano che la tiene

– la pallina è colpita due volte consecutivamente

– il giocatore (racchetta compresa) tocca la rete

– il giocatore sposta il tavolo di gioco.

La finale si giocherà al meglio dei 3 match. Chi vince più match vince la competizione mentre gli  arbitri saranno i membri della Consulta Giovanile, le decisioni degli arbitri saranno inappellabili.

Bene, non ci resta che augurare Buona Fortuna a tutti i concorrenti.

 

ROSARIO MESSINA

 

La locandina del torneo

La locandina del torneo

Il dott. Amoroso Davide Presidente della Consulta giovanile

Il dott. Amoroso Davide Presidente della Consulta giovanile

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A cura del Dott. ROSARIO MESSINA

Il pittore Luigi Centra

Il pittore Luigi Centra

 Non avrei mai voluto dare questa triste notizia per l’affettuosa e fraterna amicizia che mi legava da anni ma, per dovere di cronaca informo i nostri lettori che il Maestro Luigi Centra stimato ed apprezzato pittore esponente della Pop Art  di origine romane ha lasciato questa terra qualche giorno fà.  

Ho predisposto questo mio ultimo viaggio…attraverso un limpido e luminoso cielo, lo vedo già come un miraggio. Al poderoso e caldo sole ho chiesto di scaldare e confortare il vostro amato cuore…Non piangete per me ora sono tra le braccia del Signore”. Con queste parole è stata data la notizia dai familiari sul suo profilo social-

Una triste notizia che lascia un grande vuoto perché Luigi Centra era un artista di razza un uomo vissuto che aveva tanta esperienza sulle spalle, cittadino del Mondo, artista poliedrico a tutto tondo che non prediligeva solo la pittura ma anche la scrittura ed in particolare la poesia. Al suo attivo si contano oltre settanta libri oltre a migliaia di dipinti collocati in tutto il Mondo. Quanti ricordi mi legano a lui nei suoi soggiorni in Sicilia, quante chiaccherate e potevi stare ore a sentirlo parlare. Sempre progetti in cantiere, non si fermava mai, grande comunicatore con una incredibile forza di intraprendenza, un fiume in piena difficile da contenere. Passava dalla scrittura alla pittura con estrema disinvoltura, bastava un luogo, un panorama, un immagine per ispirarlo a dipingere un quadro o scrivere una poesia. Ricorda la prima volta che fu nostro ospite nella campagna di Presa a Piedimonte Etneo incantato dal panorama mozzafiato del mare e di Taormina si mise subito all’opera e scrisse una poesia. Un genio raro e un inesauribile fonte di ispirazione ed energia per chi ha avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo.

Anche se di origine romane, della Cioceria (Frosinone) patria del grande attore Nino Manfredi Luigi Centra considerava la Sicilia la sua seconda patria.  Da oltre venti anni era un assiduo frequentatore della Sicilia ed in particolare di Giardini Naxos e della fascia Jonica  poiché: con le sue bellezze naturali e la sua storia” come amava ripetere “è una preziosa fonte di ispirazione per i miei lavori artistici”. In molte occasioni ha messo la sua arte, che spazia dalla pittura alla poesia, al servizio di progetti umanitari e per questo qualche anno fa era stato candidato per il Premio Nobel per la pace. Stiamo parlando di Luigi Centra  poliedrico artista romano (originario di Veroli) pittore, scrittore, poeta, scultore il quale con la sua fondazione Onlus ha spesso promosso progetti umanitari per tanti bambini. Proprio per tale generosa dedizione qualche anno fa Luigi Centra era stato inserito tra i candidati per concorrere al Premio Nobel per la Pace dal Nobel Forum della Karolinska Institutet a Stoccolma in Svezia, dall’Amministrazione presieduta da Iornwall e Ann Margret Agneta, “per aver lavorato molto con la sua arte italiana nel mondo a favore dei bambini”. Il progetto che gli è valso la nomination è stato  soprattutto quello realizzato a Kiev in Ucraina quando fu ospite per una serie di seminari dell’Università Tars Scewschenko dove allestì anche una mostra ed il ricavato andò in beneficenza a favore dei bambini di Cernobyl  del reparto oncologico di Kiev. Raccontare del maestro Luigi Centra è come aprire un libro magico sempre pieno di sorprese.

Tanti i progetti promossi in Sicilia, ricordiamo la prima mostra di pittura che fece al Museo Naturale di Giardini Naxos agli inizi del 2000;  il progetto dedicato a Giovanni Verga con una serie di quadri ispirati allo scrittore siciliano e le sue opere realizzato con l’associazione Scientifico Culturale “Mea Lux” presieduta da Angela Lombardo ed ancora quello ultimo più recente presentato a Giardini Naxos nel 2020. Riguardava l’idea progettuale di un   “Museo Diffuso” denominato “Arte in circolo” da realizzare nel comprensorio Jonico che venne presentato nello spazio espositivo di Via Vulcano Giardini Naxos, in occasione della inaugurazione di una mostra temporanea realizzata dal pittore Santo Giordano, dallo scultore Turi Azzolina e dal pittore Pippo Foti, avente come tema il mare nella pittura e nella scultura.

Nel corso dell’evento, presentato da Angela Lombardo, presidente dell’Ass. Scientifico Culturale Mea Lux, Luigi Centra, sostenitore dell’idea progettuale del Museo Diffuso, espresse la volontà di donare 100 delle sue più belle tele. In quell’occasione Centra disse: Vengo a villeggiare a Giardini Naxos (dove anni fa ho fatto una mia mostra personale) da quindici anni e ormai mi sento un giardinese di adozione. Nel caso sarà realizzato questo progetto donerò cento delle mie tele per realizzare un museo diffuso a Giardini Naxos, in modo da esporre i miei quadri nei grandi alberghi e ristoranti di Giardini. Sarà poi realizzato un percorso guidato che accompagnerà il turista a visitare tutte le location dove sono esposte le opere, creando così una circolarità dell’arte e del turismo”.

La commozione di tanti nell’apprendere la triste notizia è stata testimoniata da migliaia di messaggi pubblicati nel web. Tra questi le condoglianze di Flower Terry di Reggio Emilia che aveva presentato diverse edizione del prestigioso Premio che porta il suo nome la quale lo ha ricordato con affetto e grande commozione. Lo stesso ha fatto la presentatrice Monia Palmieri un’altra protagonista dello spettacolo che ha presentato l’edizione del 2023 del Premio Centra realizzata a Veroli. E così tanti altri da tutto il Mondo.

Giungano alla famiglia di Luigi Centra le mie più sentite condoglianze per la perdita del caro fraterno amico ed anche dalla Presidente  dell’associazione culturale Mea Lux Angela Lombardo con la quale il Maestro aveva realizzato diversi progetti culturali.

Riposa in Pace Grande Maestro.

Il dott. Rosario Messina con il Maestro Centra

Il dott. Rosario Messina con il Maestro Centra

La prof.ssa Angela Vecchio consegna la targa della "Mea Lux" al Maestro Luigi Centra

La prof.ssa Angela Vecchio consegna la targa della “Mea Lux” al Maestro Luigi Centra

Luigi Centra nel 2010 premiato dall'Associazione Mea Lux assieme allo scienziato Fulvio Frisone

Luigi Centra nel 2010 premiato dall’Associazione Mea Lux assieme allo scienziato Fulvio Frisone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luigi Centra assieme ad Angela Lombardo nel 2020 assieme al primo quadro per il Museo diffuso

Luigi Centra a Giardini Naxos nel 2020 assieme ad Angela Lombardo con il primo quadro per il Museo diffuso

Luigi Centra firma il primno quadro del Museo diffuso

Luigi Centra firma il primo quadro per il Museo diffuso

Luigi Centra assieme agli artisti giardinesi nel 2020

Luigi Centra assieme agli artisti giardinesi nel 2020

Luigi Centra assieme allo scultore giardinese Turi Azzolina

Luigi Centra assieme allo scultore giardinese Turi Azzolina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BIOGRAFIA DEL MAESTRO LUIGI CENTRA:

 Luigi Centra,  nato a Carpineto Romano (Roma), nei primi anni ’70 fa parte della corrente artistica che sta rivalutando  e reinterpretando in Italia la Pop-art americana, artisti del calibro di Mimmo Rotella e Mario Schifano del quale diventa amico e frequenta il suo studio a Roma e ad Arcinazzo (Roma).   Nei suoi numerosi  viaggi in Germania aveva già avuto modo di conoscere  Lichtstein,  anch’egli esponente della Pop-art. Ha frequentato nel 1977 uno studio insieme ai suoi amici tedeschi , professori che insegnavano alle rispettive accademie di belle arti di Tubingen in Germania e  nel  1979  anche lui si iscrive all’Accademia di belle arti di Frosinone ma non fu ammesso poi agli esami finali scritti per la sua avanzata età,  quindi egli resta un autodidatta.  Sempre nel 1979 esegue oltre trenta affreschi su rete da trasporto per inserirli nelle pareti.  Centra vive tra il frusinate,  Roma e Venezia, ha lavorato per lungo tempo a favore dei bambini in giro per il mondo. Si ricorda il suo viaggio a Kiev in Ucraina con l’Associazione del  luogo  “Italiamo” , ospite presso l’Università di Taras Scewschenko dove allestì una sua mostra nel  grande corridoio tra i lussuosi lucidi marmi e il ricavato andò naturalmente in beneficenza a favore dei bambini malati presso l’ospedale del reparto oncologico di Kiev, a causa dello scoppio del reattore di Chernobyl. Lui stesso si recò  in vari ospedali  del mondo portando gioia, pace, doni, progetti e quant’altro, con la sua accademia artistica denominata  Accademia Internazionale Artistica Nord Sud. Nello stesso periodo si recò spesso in tantissimi orfanotrofi dello Stato Ucraino insieme ad alcune associazioni tra cui “Fratello Sole” di Cimitile di Nola a Napoli; in queste occasioni l’artista ebbe modo di tenere anche dei seminari di pittura donando opere eseguite con i bambini a persone e insegnanti ,esponendo le altre in permanenza sulle pereti delle scuole . Nel corso della sua carriera Centra  ha collaborato a tante iniziative e ricerche a favore dell’umanità e sull’energia pulita, iniziative molto spesso patrocinate da: ONU, UNESCO ed UNICEF presso l’Università degli Studi di Milano a Crema (Cremona). Nell’ateneo cremonese inoltre gli è stato dedicato uno spazio permanente  con le sue opere esposte. Egli  è un artista vivente al quale  è stato dedicato un museo proprio con centinaia di opere e numerosissimi cartacei  e materiale elettronico ”MUSEO ARTE MODERNA LUIGI CENTRA” presso la Biblioteca del Comune di Monte San  Giovanni Campano (Fr), nonché una sala permanente ”SALA CENTRA”  nel Teatro Federico Secondo presso il Comune di Rocca d’Arce (Fr) ed altre ancora come nella Biblioteca Comunale  di Ceccano (Fr), una saletta con tantissimi cartacei, fotografie, testi, volumi e cd rom; gli è stato anche dedicato uno spazio verde Centra Park” a S. Pietro di Stra (Venezia).

           Luigi Centra  è stato  dichiarato Ambasciatore dell’Arte Italiana nel Mondo ; hanno scritto di lui  critici come: Vittorio Sgarbi , Jonatan  Ziwago,  Rischard  Seidel,  Antonio  Oberti, Prof. Carlo Giulio Argan ; è inserito nelle più prestigiose enciclopedie d’arte moderna e nelle guide turistiche insieme ai più rinomati personaggi del cinema, della televisione, della  moda e dello spettacolo, come: Gucci, Gophard, Cavalli, con vari attori internazionali nel Festival del cinema di  Cannes  riportato sulla “ Tourisme  International  Guest  Guide“ Costa Azzurra Mediterranea,  Nizza (Francia) 2002  e nei migliori musei nazionali di arte moderna nel mondo, come: “Courtauld  Institute  Museum  of  ar Somerset  House”  London ,  il   “ Modern  Art  Museum  Moderner”  Klagenfurt  in Austria,  quello di   New York  negli  U.S.A.”il Museo Nazionale di Arte Moderna”,  “Louisiana National Museum  of  Modern  Art” Humleb/EK  U.S.A.,  ”San Francisco Museum  of Modern Art”  California U.S.A.,  “Museum  of  Contemporary  of  Toronto” Canada, “ National Museum “Hong  Kong”  ( Giappone) e tanti altri  in Italia, come per esempio “Museo Civico di Storia Naturale” e “Museo Del Mare” a  Giardini Naxos di  Messina (Sicilia),  ” Museo del  Vaticano”  e nei  “Saloni di Sua Santità”, il  “Museo  Comunale dell’Informazione  dell’Arte  Moderna”  Senigallia (Ancona) ”Museo dell’Occhiale” di Tai, a Pieve di Cadore (Belluno ),  “Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari Luigi Michele Giordani” Tolmezzo (Udine)  “Museo Etnografico di Palazzo Veneziano”  Malborghetto (Udine)  e tanti altri. E’ inserito su molte biblioteche nazionali e comunali in Italia, tra cui: ”Archivio Storico di  Stato  della Biennale di  Venezia”.  Per anni l’artista, che da tempo ha scelto il frusinate e Roma nel Lazio come punto di riferimento, ha lavorato presso la Croce Rossa Italiana contribuendo a favore dei terremotati  e laddove c’è stato emergenza di calamità naturale nel mondo; è stato nel Golfo di Aden, nello Yemen  e  a Tripoli e Bengasi , in Libia (Africa), nella Repubblica  Democratica  del  Congo  R.D.C. ex Zaire, in Somalia ed Etiopia.

         C’è da dire che è un artista a tutto campo che, come un “Gulliver” vagabondo nel mondo,  ha scritto e pubblicato oltre 65 volumi di storia , di guerra e sull’incastellamento delle fortezze e torri di tutto il Sud Lazio ; per questo ebbe il Premio alla cultura dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1998. Ha scritto libri d’ arte, racconti, narrativa e poesia, romanzi d’amore, sempre a sue spese. Anche se nel 1986 un suo volume  dal titolo “I Porci Portano La Gonna” gli fu censurato e  messo all’indice dall’Annunziatura  Apostolica, all’epoca Romana Chiesa di Stato. Comunque, non ha mai smesso di scrivere!  Nel suo primo volume di poesie dal titolo ”Pensieri Memorie e Canti” nel 1976 l’Editore Guido Massarelli  di Campobasso si legge:  ”Centra è un poeta per vocazione e un pittore per diletto”.

         Luigi Centra è  affreschista ed ha eseguito molti  lavori nei palazzi di antiche nobiltà e in diverse chiese dove ha donato molte opere religiose . Molti sono stati  i “Master Class” nel mondo , tanto che presso alcune accademie di Belle Arti,  gli studenti  hanno avuto modo di scrivere tesi sulla sua figura di artista contemporaneo.   Nel suo viaggio nell’arte lungo una vita  in giro per il mondo  “The  Italian  Art  In The World”, Centra  ha dovuto affrontare numerose  difficoltà , ha sofferto per  varie problematiche che accadono a chi viaggia di frequente , oltre a tanti  avvenimenti anche la fame, soprattutto negli  Stati Uniti d’America o a New York e a Boston  e nella Grand  Rue di Besancon dove scorre il Fiume  Le Dubs e lungo  La Senna  a Parigi in Francia e sulla riva del Tamigi a Londra. Negli anni in cui viveva in Germania  a   Munchen – Monaco di  Baviera- dove scorre il Fiume Isar  e a Hofeim Ried, nei pressi di Worms dove scorre  il  Reno  e l’acqua si adagia  gelida sul Lago di Starnberg  e a Sonthofen nei pressi di Kempten dove scorre il Danubio e il Fiume Iller  Centra  pagava i pasti nei  ristoranti  -Gasthaus- con le sue opere che a volte eseguiva sul posto, come ha fatto in diverse località in Italia, come a Castions  di Strada di  Udine, al  Ristorante Levade. E’ stato tra i primi artisti a dipingere le fotografie in bianco e nero con i colori ricavati dalla carta velina,  in cambio di pochi spiccioli o cibo. Nel 1960 dipinse la prima tela con le lenzuola usate di sua madre con gli smalti di suo fratello  Mario che faceva il pittore edile. Lui lo aiutava nell’esecuzione dei  geroglifici  e greche  intorno alle  camere e con la pompetta  per  l’insetticida  riempita di colore eseguiva  inconsciamente  la  Pop –Art  sui bordi delle camere intorno e sotto i soffitti.  Stiamo parlando della fine degli anni 50-60 (1959-60).

         Nel 2003 Centra si reca a Boston, a Cambridge, per una sua mostra personale presso la Società Dante Alighieri, ma al ritorno all’Aeroporto di Logan Centra fu scambiato per terrorista e gli furono sequestrati tutti i colori; ci fu un vero incidente diplomatico ma per fortuna si concluse tutto a buon fine.

      Nel 2008 presso la Prefettura di Frosinone gli è stato dedicato un annullo dalle Poste Italiane con lo slogan: ”QUANDO IL COLORE FA RUMORE

Nel 2010 è stato premiato nella serata dei Premi “Mea Lux” per i suoi molteplici meriti artistici assieme al fisico nucleare catanese di fama mondiale, Fulvio Frisone. I loro nomi figurano nell’Albo D’Oro dei Soci Onorari dell’Associazione Mea Lux . In quell’occasione, ad entrambi, la presidente Angela Lombardo,  ha consegnato la tessera di Socio Onorario dell’Associazione Scientifico Culturale  “Mea Lux”

Nel 2011 Centra incontra il prof. Vittorio Sgarbi alla  54esima  Biennale d’arte di Venezia.

       Nel corso della sua vita artistica (circa 50 anni) Luigi Centra ha pubblicato diverse sue  monografie; in occasione dei festeggiamenti dei  150 dall’unità d’Italia Luigi Centra ha effettuato uno stage di “Body Art” .

       Nel 2014 partecipa alla Biennale di Verona che ha come tema quello della “Creatività”. Tanti i personaggi noti del mondo dell’arte e della cultura che hanno dato lustro alla manifestazione con i loro interventi, tra questi,  il prof. Vittorio  Sgarbi , Katia Ricciarelli, Red Ronnie e il Critico prof. Paolo Levi di Torino. Alla Biennale  hanno partecipato oltre 900 artisti provenienti da tutto il mondo.  Nello stesos anno Centra partecipa e alla mostra nel Palaexpo di New York curata dal Prof. Francesco Saverio  Russo di Roma.

       In passato, Centra è stato invitato da una organizzazione Russa ad esporre a Mosca con il Patrocinio dello Stato Sovietico, un’ esposizione a 360 gradi  di sicura  risonanza internazionale.Quest’anno,.

      Nel 2015  la nuova edizione del “Il Premio Internazionale Grandi Artisti Luigi Centra” al Centra Park a Stra Venezia dedicato all’artista in cui sono stati premiati con la dea alata personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo e dell’arte in genere.  Sempre nello stesso anno, Centra ha realizzato una esposizione all’Amadeus Hotel, per l’ennesima volta  a Venezia, alla presenza del Critico Giorgio Grasso, dopodiché si è recato su invito di Mediaset con I’international Manager Pasquale Sorabella presso il Padiglione Cibus Italia all’Expo di Milano dove ha eseguito una cinquantina di opere con la Pop -Art  “Spaghetti per Tutti” ed è stato invitato nel padiglione dal Sultano del Qatar per progettare lavori futuri.

          Il giorno 8 dicembre 2015 le Poste Italiane gli hanno  dedicato un secondo annullo postale dal titolo ”Quando il colore fa rumore

In questo periodo Centra sta donando diverse opere di medie e grandi dimensioni ai musei italiani e stranieri, oltre a  libri, stampa e fotografie e quant’altro.

  Infine, è doveroso ricordare, i lavori esposti a Villa Balestra presso il Comune di Rodigo in quel di Mantova dove sono state allestite due sale. Si tratta di  una mostra permanente con le opere del  M° Centra su Ippolito Nievo e Giovanni Verga, uno scambio culturale tra Nord e Sud Italia.

Nel 2023 Si è svolta a Veroli, in provincia di Frosinone l’ottava edizione del Premio Internazionale Grandi Artisti “Luigi Centra”. La prestigiosa manifestazione nata nel 2014 da un’idea del Maestro Luigi Centra, esponente della pop art conosciuto in tutto il mondo e, del Fotografo Reporter dei Vip Gianfranco Brusegan. L’edizione 2023 è stata organizzata dallo Studio Rocca Romana International con la Direzione Artistica di Angelo De Cave ed il patrocinio del Comune di Veroli e del Museo Privato di Arte Contemporanea Luigi Centra.

La cerimonia di premiazione è stata presentata da Monia Palmieri che, nel 2022 ad Isola Del Liri (Fr), aveva ricevuto il prestigioso premio per la sua attività di presentatrice, conduttrice televisiva e Direttrice Artistica di Eventi . In quell’occasione venne  premiata dallo stesso Maestro Luigi Centra che le consegnò la  bellissima statuina della Dea Alata da lui stesso realizzata. “Quest’anno – aveva detto Monia Palmieri - sono stata particolarmente felice ed onorata di aver presentato l’Evento e ringrazio di cuore il Maestro Luigi Centra ed il Direttore Artistico Angelo De Cave, due persone straordinarie, per il graditissimo invitoRicordo ancora con grande emozione quando lo scorso anno ho ricevuto il Premio Internazionale Grandi Artisti Luigi Centra. Ricevere un premio emoziona, gratifica, riconosce l’impegno personale… ma allo stesso tempo sprona, esorta, incoraggia a fare sempre meglio e a migliorarsi.

Centra e Sgarbi

Centra e Sgarbi

Una delle ultime edizione del Presmio Centra. Al centro la presentatrice Flower Terry

Una delle ultime edizione del Premio Centra. Al centro la presentatrice Flower Terry

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Al Baglio dei Principi di Spadafora, magnifica serata alla (ri) scoperta dei Beni culturali materiali e immateriali per la seconda edizione del premio dedicato alla memoria di “Franz Buda” compianto presidente  dell’Archeoclub di GiardiniNaxos, Taormina, Valle Alcantara impegnato in numerose attività culturali e difensore dei diritti dei cittadini.

A cura del dott. Rosario Messina

L'Avvocato Franz Buda

L’Avvocato Franz Buda

Taormina – Si è conclusa con grande successo la seconda edizione del premio “Franz Buda”, dedicato a protagonisti del mondo della cultura che si sono distinti nella tutela e valorizzazione dei patrimoni materiali ed immateriali. Il premio porta il nome dell’avvocato Franz Buda, già amministratore del Comune di Giardini Naxos e Presidente dell’Archeoclub d’Italia sezione Giardini-Naxos-Taormina-Valle Alcantara, scomparso nel 2019. L’evento ospitato nella suggestiva location del “Baglio dei Principi di Spadafora“, nella frazione di Trappitello, è stato ideato e organizzato dall’Archeoclub d’Italia sede di Giardini Naxos-Taormina-Valle Alcantara, in sinergia con la famiglia Buda di cui fanno parte i figli Italo, Rosanna e Stefania assieme alla moglie dello scomparso, Pina Principato.

La serata svoltasi con la formula del talk show è stata condotta dal giornalista Mauro Romano. Protagonisti di questa edizione premiati con le realizzazioni artistiche realizzate dall’artista Stefania Pennacchio sono stati: il Maestro Cav. Nino Buda presidente del Gruppo Folk Naxos, le “Feste classiche di Siracusa” per le quali è intervenuto l’assessore alla cultura della Città di Siracusa On. Fabio Granata e il letterato di chiara fama Professor Pierfranco Bruni Presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” con sede a San Lorenzo del Vallo in Calabria con l’obiettivo di riscoprire, partendo dallo scrittore Francesco Grisi (1927 – 1999) la letteratura che pone al centro il senso della memoria e del viaggio.

A porgere i saluti istituzionali ai premiati ed ai presenti e spiegare le ragioni del prestigioso premio è stata l’assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos Prof.ssa Fulvia Toscano: “Sono onorata di poter introdurre questo premio per il quale va ringraziata per il lavoro svolto la Presidente dell’Archeoclub Tamako Sakiko Chemi. Questo Premio è importante per due ragioni, la prima perché è intitolato al grande Franz Buda. La sua figura è importante perché una comunità si cementa con le memorie condivise e Franz Buda è una di queste importanti memorieLa seconda ragione è aver dedicato il Premio alla tutela ed alla valorizzazione dei patrimoni materiali ed immateriali. Un tema che ci sta particolarmente a cuore perché noi siamo gli eredi di una tradizione impegnativa. Qui è nata la Grecia di Occidente con Naxos prima colonia greca di Sicilia. Noi abbiamo la fortuna di avere uno dei più importanti parchi archeologici di Sicilia assieme a quello di Agrigento e Siracusa. Negli ultimi anni grazie alla direttrice del Parco Graziella Tigano questo Parco è diventato la casa dei giardinesi. Questa estate soprattutto attraverso tutte le manifestazioni culturali organizzate per e con la Città. Il nostro è un grande Parco che è sempre stato diretto da direttrici prestigiose a cominciare dalla mitica Paola Pelagatti e, di seguito, Maria Costanza Lentini, Vera Greco e ora Gabriella Tigano. Il Parco di Naxos è un bene immateriale talmente vivo che va ampiamente tutelato e l’assessorato alla Cultura ha anche questo compito e non solo quello di organizzare eventi”. A seguire i saluti della Presidente dell’Archeoclub Tamako Sakiko Chemi la quale ha presentato il nuovo direttivo che ha collaborato nella realizzazione dell’evento e le attività del sodalizio che non riguardano solo Giardini Naxos ma tutto il Comprensorio e la Valle dell’Alcantara

I protagonisti della serata

I protagonisti della serata

Prima di iniziare il talk show con i premiati, Mauro Romano ha dato la parola ai figli del compianto Avvocato Buda. Il figlio Italo avvocato del Foro di Messina ha ricordato la figura del padre stimato professionista soprattutto per le battaglie sociali che spesso intraprendeva, tra queste quella contro la chiusura del Tribunale di Taormina per il quale si incatenò per protesta davanti ai cancelli della sede di Trappitello. Uomo di grande cultura e Presidente dell’Archeoclub al quale dedicò tantissimo tempo per la tutela e la valorizzazione dei beni materiali ed immateriali del comprensorio di Naxos. Da qui l’idea di dare vita a questo Premio. La figlia Rosanna visibilmente commossa, ha raccontato momenti di vita vissuti con il padre.

Di seguito a conclusione della prima parte della serata una performance musicale del giovane chitarrista Giuseppe Braccio che si è esibito alla “chitarra battente” (momento a cura del Conservatorio statale Tchaikovsky in collaborazione con Accademia pianistica Italiana). A conclusione del virtuoso intermezzo musicale accolto dal pubblico con grande calore con un lungo applauso, la serata è entrata nel vivo con le interviste ai premiati.

Il Primo ad essere intervistato è stato il Cav. Nino Buda fratello di Franz, il quale in prima battuta ha ricordato commosso la figura del fratello declinando qualche aneddoto di gioventù come quando lo salvò a Venezia dal rischio di annegamento per essere caduto in acqua in un canale, fino alle sue battaglie sociali e all’amore per la cultura. Di seguito rispondendo alle domande del conduttore Mauro Romano ha raccontato la storia del Gruppo Folk Naxos che oltre 75 anni fa venne fondato dallo zio Cav. Luigi Buda il quale formò un primo gruppo di canterini con alcuni dei suoi alunni della scuola dove insegnava. A poco a poco i piccoli canterini iniziarono a partecipare ad eventi e spettacoli folk, anche in località fuori dalla Sicilia. Alla morte dello zio Luigi il Maestro Nino Buda ereditò la direzione del Gruppo poiché in passato aveva collaborato con lo zio con alcune canzoni. Di seguito, racconta il Maestro Nino Buda iniziò a studiare i grandi ricercatori delle tradizioni popolari siciliane ed etnologi come Giuseppe Pitrè. Oggi il Gruppo Folk Naxos è conosciuto in tutto il Mondo. E’ diventato un patrimonio culturale che ha fatto conoscere le nostre tradizioni a livello internazionale. A conclusione del suo appassionato intervento il Maestro Buda ha raccontato della tournee in Giappone negli anni 70 dove il Gruppo Folk Naxos si esibì alla presenza dell’Imperatore Hirohito.

Mauro Romano e Giuseppe Braccio

Mauro Romano e Giuseppe Braccio

Giuseppe Braccio con la sua "chitarra battente"

Giuseppe Braccio con la sua “chitarra battente”

Coinvolgente ed appassionato anche l’intervento del Prof. Pierfranco Bruni archeologo, antropologo, letterato e linguista, fecondo saggista e poeta, presidente del Centro Studi Francesco Grisi e vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Attualmente Presidente della Commissione “Capitale italiana del Libro 2024“, nominato con Decreto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano del 28 Novembre 2023.

L’illustre premiato vanta anche altre importanti esperienze, già Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali e componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’Estero. Nel corso della sua carriera è stato docente della Sapienza Università di Roma ed ha approfondito lo studio rivolto alla tutela e alla conoscenza delle comunità di minoranze etnico-linguistiche. Archeologo già direttore del Ministero Beni Culturali, Direttore responsabile del Dipartimento Demoetnoantropologico, Direttore Responsabile unico della Biblioteca del Ministero dei Beni Culturali. Membro Commissione Premio Internazionale di Cultura per l’Antropologia presieduta da Luigi Lombardi Satriani, decano dell’antropologia contemporanea Ordinario Sapienza Università di Roma. Ed infine come non ricordare la candidatura per il Premio Nobel 2023 per la letteratura. In parole povere un curriculum straordinario da sbalordire chiunque lo legga e che ha motivato gli organizzatori dell’evento ad assegnare all’illustre letterato il Premio “Franz Buda”.

Il 3 luglio del 2023 Pierfranco Bruni è stato protagonista al Senato intervenendo sulle minoranze etno-linguistiche, gli Italo Albanesi. Prendendo spunto da questo evento il conduttore Mauro Romano ha fatto una prima domanda al professore chiedendo da dove nasce questa sua appassionata attenzione verso le minoranze etno-linguistiche. Nel rispondere Bruni ha spiegato che le sue origini italo albanesi sono state uno stimolo per: “far nascere in me l’amore verso le etnie. Sin da ragazzo ho cercato sempre di capire le origini di un popolo, di una comunità. Purtroppo oggi la nostra epoca ha perso il senso della tradizione mentre invece occorre recuperare questa visione di oggettualità e soggettività delle civiltà. L’Italia ad esempio è una nazione che si fonda sulle etnie, molte delle quali nate dal rapporto con la Grecia. L’etnia non è solo immigrazione e emigrazione ma senso di civiltà all’interno di una visione antropologica. Io ho cercato sempre attraverso la letteratura e l’archeologia di cercare le radici di un popolo. Attraverso lo studio delle etnie è possibile penetrare questo sottosuolo che ci fa comprendere l’anima di un popolo. Purtroppo stiamo vivendo in un Epoca dove, ribadisco, si è perso il senso della tradizione. Si parla tanto di Folklore ma dobbiamo comprendere che il folklore è una derivazione della tradizione e se alla base non c’è un percorso che va a scavare nel segno di una civiltà il folklore rimane solo una semplice manifestazione. A questo vorrei aggiungere, riferendomi ai Beni Culturali e al tema di questa manifestazione, che dobbiamo rivedere il concetto di Bene Culturale il quale va considerato al centro di un processo storico. Sono anni che io seguo questo percorso rivolto ai Beni Culturali attraverso lo studio dei Beni materiali e quelli Immateriali poiché non possono esistere Beni materiali senza Beni immateriali. Faccio un esempio, se stasera noi siamo in questa meravigliosa struttura medievale che è un bene materiale, cosa era in origine? Era un idea, quindi, un bene immateriale. Per questo vanno considerati assieme.“

Il Prof. Pierfranco Bruni

Il Prof. Pierfranco Bruni

La piacevole conversazione con il prof. Bruni è andata avanti con altre interessanti riflessioni che il letterato ha offerto nel corso del talk show sempre sulla tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale che non ha risparmiato neppure la politica per la quale Bruni nel definirne lo stato di salute ha sottolineato come purtroppo stiamo assistendo al “suicidio della politica che passa attraverso l’omicidio della cultura”. Bruni ha altresì sottolineato che occorre porre un freno a questo tipo di decadenza culturale epocale attraverso una maggiore conoscenza, valorizzazione, fruizione e nuove progettualità dei nostri beni materiali e immateriali. Tanto per fare un esempio il letterato ha sottolineato come sia importante che ad esempio nelle nomine dei direttori di museo e altri beni materiali devono essere scelti esperti a tutto tondo che abbiano grande e consolidata esperienza, capacità progettuale e innovativa. Questo approccio vale anche per lo studio delle minoranze poiché, ha più volte ribadito Bruni: “la questione delle minoranze va affrontata culturalmente attraverso cinque coordinate: storia, letteratura, arte, musica, tradizioni. Questo vuol dire che intorno a tutto ciò si muove la dinamica della lingua e dei linguaggi, ovvero della conoscenza, della comunicazione e della tutela – valorizzazione delle nostre etnie”. Un lungo appaluso ha sottolineato il gradimento degli interventi da parte del pubblico che apprezzato parecchio le riflessioni e gli spunti del prestigioso letterato.

Altrettanto interessante il contributo dell’On. Fabio Granata che ha partecipato al pubblico altre interessanti riflessioni sui nostri Beni Culturali Materiali e Immateriali. La prima domanda posta dal moderatore Mauro Romano ha riguardato la Soprintendenza del Mare di cui Granata è stato uno degli artefici della sua nascita. “L’idea di creare una Soprintendenza del Mareha spiegato Granatanasce da un mio rapporto fecondo con un Funzionario regionale, nostro compianto archeologo Sebastiano Tusa. Entrambi eravamo dell’idea che era importante dare vita ad una Soprintendenza specifica perché il mare, il nostro mare, è un patrimonio che và preservato nella sua percezione di elemento fortemente ereditario della nostra Isola. Il mare è una realtà dinamica che và valorizzata, protetta e custodita per quello che rappresenta. E’ una realtà quella della Soprintendenza che, da noi, nasce come avanguardia poiché solo in Grecia esiste una Soprintendenza del Mare ed in Italia esiste solo in Sicilia. Non esiste nè a livello Ministeriale e neppure Europeo. La Sicilia ha anticipato questa importante progettualità facendo propria quella identità greca della importanza della visione dell’orizzonte. Questa eredità del pensiero greco per i greci di occidente ha alimentato la volontà di superamento dei confini attraverso anche la Soprintendenza del mare che è stata concepita ed è diventata uno strumento scientifico di tutela del patrimonio custodito dal mare. Per tali motivi la Soprintendenza non è solo una struttura burocratica ma è una realtà al servizio di un idea che mira a valorizzare e tutelare questo elemento importantissimo per la nostra terra che è il mare.”

Nel corso del talk show Granata ha risposto ad altre tematiche tra queste il progetto di fare riconoscere le “Rappresentazioni classiche di Siracusa” patrimonio dell’UNESCO. A tal proposito l’On. Granata ha detto: “In Italia vi sono 53 siti UNESCO. Di recente sono stati inseriti anche i Pupi Siciliani e l’Opera lirica italiana. A Siracusa come è noto vi sono le Rappresentazioni classiche che, per la loro notorietà internazionale dovrebbero anch’esse entrare a pieno titolo nella lista del Patrimonio UNESCO. La loro straordinaria unicità è che sono state concepite ben 110 anni fà grazie alla intuizione di un aristocratico siracusano Mario Tommaso Gargallo che diede vita alla tradizione delle rappresentazioni classiche nel 1914. La sua idea era semplice e rivoluzionaria, portare a Siracusa nel più grande teatro Greco della Magna Grecia le rappresentazioni classiche. La sua condizione economica gli permise di investire sul progetto. In suo aiuto venne l’allora Sovrintendente di Siracusa Paolo Orsi uno dei grandi padri dell’archeologia moderna che condivise il progetto e Ettore Romagnoli grande grecista. La grande intuizione dettata dalla passione per la cultura classica del Gargallo fu quella di capire che la cultura poteva trasformarsi in una forza imprenditoriale ed economica. Su questo l’aristocratico siracusano ha vinto la scommessa perché ogni stagione classica di Siracusa, che dura circa un mese e mezzo, che dal duemila è diventata annuale, fa registrare circa 170 mila spettatori paganti. Una partecipazione straordinaria di pubblico che supera quella di tutti i teatri stabili italiani che, messi assieme, fanno meno biglietti paganti di quelli del teatro di Siracusa in un solo mese e mezzo. Per questo possiamo parlare di una eccezionalità assoluta. Ed è per questo motivo che abbiamo inoltrato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tutti gli atti affinchè le nostre rappresentazioni classiche del Teatro Greco di Siracusa, patrimonio immateriale, siano riconosciute dall’UNESCO. Pensate che in Grecia le rappresentazioni classiche e le tragedie greche sono state messe in scena per la prima volta nel 1976 mentre le nostre nel 1914 con Agamennone.”

Da sin. Mauro Romano, il Cav. Nino Buda, il Prof. Pierfranco Bruni e l'On. Fabio Granata

Da sin. Mauro Romano, il Cav. Nino Buda, il Prof. Pierfranco Bruni e l’On. Fabio Granata

Mauro Romano con Italo e Rosanna Buda

Mauro Romano con Italo e Rosanna Buda

Terminati gli interventi si è dato inizio alla cerimonia della consegna dei premi consistenti in sculture realizzate dall’artista Stefania Pennacchio di origine lombarda docente di Arti Applicate e Tipologie dei Materiali presso l’Accademia di Belle Arti di Siracusa. A consegnare la scultura artistica al Prof. Pierfranco Bruni sono stati i figli dell’Avvocato Franza Buda, Italo e Rosanna; l’Assessore Fulvia Toscano ha consegnato il riconoscimento all’On. Granata mentre la presidente dell’Archeoclub Tamako Sakiko Chemi al Cav. Nino Buda.

A conclusione della serata una sorpresa per il Maestro Buda da parte di tre storici musicisti del Gruppo Folk Naxos, Nino Gullotta, Salvatore Gioieni e Rosario Todaro che hanno eseguito alcune canzoni popolari del repertorio del Gruppo folk Naxos.

Infine per tutti i presenti un succulento rinfresco rinforzato offerto dal Lido di Naxos allietato dalle note di due zampognari.

Impeccabile, il supporto  tecnico di Mario Amoroso e Antonino Brunetto.

Tra il numeroso pubblico presente tanti volti noti, l’ex sindaco del Comune di Giardini Naxos Nello Lo Turco, il vice presidente della Consulta giovanile Antonio Currenti, il responsabile dell’Archivio Storico Banca della Memoria del Comune di Giardini Naxos Nino Vadalà, la direttrice del giornale on line Paese Italia Press Mimma Cucinotta, la presidente dell’associazione scientifico culturale MeaLux Angela Lombardo, lo scultore Turi Azzolina, il cultore di tradizioni popolari Saro Bellingheri, la prof.ssa Nunzia Buonasera, gli assessori taorminesi Jonathan Sferra e Nino Lo Monaco e il presidente dell’associazione Aiace Giuseppe Spartà.

     ROSARIO MESSINA

I giornalisti Rosario Messina, Mimma Cucinotta e Pierfranco Bruni

I giornalisti Rosario Messina, Mimma Cucinotta e Pierfranco Bruni

Mauro Romano intervista l'artista Stefania Pennacchio

Mauro Romano intervista l’artista Stefania Pennacchio

La consegna del Premio al Prof. Bruni

La consegna del Premio al Prof. Bruni

Il Prof. Bruni con i figli di Buda

Il Prof. Bruni con i figli di Buda

La Prof.ssa Fulvia Toscano premia l'On. Fabio Granata

La Prof.ssa Fulvia Toscano premia l’On. Fabio Granata

La Presidente dell'Archeoclub premia il Cav. Nino Buda

La Presidente dell’Archeoclub premia il Cav. Nino Buda

Da sin. Nino Gullotta, Salvatore Gioieni e Rosario Todaro

Da sin. Nino Gullotta, Salvatore Gioieni e Rosario Todaro

I zampognari

I zampognari

Il Prof. Bruni e l'On. Granata

Il Prof. Bruni e l’On. Granata

 

 

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La distinzione tra il pensiero e l’idea è falsa. Continua ad affascinarmi l’eresia. Perché so che il pensiero senza l’idea sarebbe un viaggio nel vuoto…Tutto questo è catturabile nella scrittura? Se si resta sull’onda dell’attesa e dell’esilio forse…Bisogna far parlare le ferite, il vuoto, le mancanze, l’abisso per non sfogliare una pagina senza resa, senza rendiconto, senza il contrario della reticenza…

12 Dicembre 2023 di Pierfranco Bruni – saggista, antropologo *

Roma, 12 dic. 2023 – Da Schopenhauer a Nietzsche l’idea nasce da una rappresentazione tragica nella quale si tenta un legame tra Kant ed Hegel, ma diventa completamente inattuale. Ed io sono un inattuale pur abitando il contemporaneo e resto un uomo profondamente del Novecento passato.

Ogni qualvolta pensi di possedere in una mano la vita non dimenticare che nell’altra potresti possedere il nulla. È in questo nulla che tutto rinasce. Come una aurora che esce dal buio della tempesta dove i lupi si sono ritrovati per ululare a una luna assente.
Bisogna intraprendere due viaggi. O meglio incrociare due percorsi di un unico viaggio. Il primo è quello di contrastare il nulla. Il secondo è quello di cercare nella tempesta la luna. Allora bisognerebbe cercare?
Maria mi ha insegnato che non bisogna cercare. Manlio mi ha fatto capire che occorre anche saper convivere nel labirinto, nel caos e nella caverna. Non cercare ma fare in modo di attendere che la notte buia possa diventare schiarita. O che nella stessa notte si possa scorgere all’improvviso un’ora antelucana che faccia da traccia.
Possibile? Già chiedendo se è possibile vuol dire che potrebbe essere fattibile. Se il tutto intercetta prima o dopo il nulla ciò vuol dire che sia il tutto che il nulla esistono. Come in altri contesti il male e il bene.
Tutto questo è catturabile nella scrittura? Se si resta sull’onda dell’attesa e dell’esilio forse. Bisogna restare sul filo del limiti e del precipizio per poter scrivere una scrittura che non deve essere cronaca e quotidiano. Bisogna far parlare le ferite, il vuoto, le mancanze, l’abisso. Altrimenti si sfoglia una pagina senza resa, senza rendiconto, senza il contrario della reticenza.
Bisogna avere il coraggio di scrivere con la tragedia dell’incertezza e della indifferenza. Altrimenti perché scrivere? A quella indifferenza che però non toccano la totalità del tutto. Cosa potrebbe essere ciò? Subito detto attraverso Manlio Sgalambro: “La mia indifferenza non è totale. A un certo punto si rompe. Ma è attraverso questo squarcio che mi posso vedere. E nel momento in cui mi vedo non sono più indifferente”.
Cosa è questo squarcio nell’indifferenza? È la nostalgia che irrompe. Soprattutto quando gli anni si spezzano dalla giovinezza e i rami cominciano a restare senza foglie e il tempo ci mette il resto. Non posso negarlo nonostante i grandi sforzi di incamminato in una filosofia della ragione che ho interrotto: siamo sono nostalgia. Se non l’avessi sarei assurdo. Ma faccio attenzione a non cadere nel rimpianto.
Continua ad affascinarmi l’eresia. Perché so che nasce dal significante. Perché so che il pensiero senza l’idea sarebbe un viaggio nel vuoto.
Da Schopenhauer a Nietzsche l’idea nasce da una rappresentazione tragica nella quale si tenta un legame tra Kant ed Hegel, ma diventa completamente inattuale. Ed io sono un inattuale pur abitando il contemporaneo e resto un uomo profondamente del Novecento passato.
La distinzione tra il pensiero e l’idea è falsa. Non può sussistere. Senza pensiero non c’è l’idea.
Bisogna assolutamente vivere la trasmutazione del pensiero in idea. Epicuro nel dialoghetto di Sgalambro dice a Colore: Bada, io ti incito al desiderio del bene, non farlo. Quest’ultima cosa mi atterrisce solo a pensarci”.
Dostoevskij dei fratelli Karamazov c’è tutto. Il nulla è il male. Il tutto però non è il bene. Perché ci si innamora di ciò? Perché c’è il tragico o perché non ho niente da fare. Come il Luigi Tenco che canta l’innamorarsi perché non si ha nulla da fare. Il resto è codardia. Il resto è apocalisse. Il resto è tramontare. E ritorna Nietzsche. Si può fare altro? Chiudersi in una stanza e aspettare.

Nelle foto il Prof. Bruni, Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzche

Nelle foto il Prof. Bruni, Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzche

 

 

Pierfranco Bruni, nato in Terra Calabra cui è profondamente legato, vive tra Roma e la Puglia da molto tempo. Presidente Commissione Conferimento del titolo “Capitale italiana del Libro 2024“, con decreto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano del 28 Novembre 2023. Archeologo, antropologo, letterato e linguista, fecondo saggista e poeta è presidente del Centro Studi Francesco Grisi e vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Dal carismatico e sopraffine stile letterario, Bruni è alla seconda candidatura al Nobel per la Letteratura. Già Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali e componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’Estero, nel corso della sua carriera è stato docente in Sapienza Università di Roma ed ha appronfondito lo studio rivolto alla tutela e alla conoscenza delle comunità di minoranze etnico-linguistiche.Archeologo già direttore del Ministero Beni Culturali, Direttore responsabile del Dipartimento Demoetnoantropologico, Direttore Responsabile unico della Biblioteca del Ministero dei Beni Culturali. Membro Commissione Premio Internazionale di Cultura per l’Antropologia presieduta da Luigi Lombardi Satriani, decano dell’antropologia contemporanea Ordinario Sapienza Università di Roma.

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Un’inedita prospettiva sulla separazione delle carriere in magistratura. L’iniziativa organizzata dall’ Unms e dall’ordine degli avvocati.

 

Sarà presentato il 5 dicembre, alle ore 18, a Torino, presso il Circolo Ufficiali dell’Esercito, il libro “Meglio separateUn’inedita prospettiva sulla separazione delle carriere in magistratura” scritto dal magistrato Gaetano Bono, Sostituto procuratore generale presso la Procura Generale di Caltanissetta. Con l’autore interverranno l’avvocato Maurizio Basile (vicepresidente della Camera penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte e della Valle d’Aosta) e il magistrato Davide Pretti, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino. Previsti, inoltre, i saluti del presidente nazionale dell’Unms (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) Antonino Mondello, della professoressa Antonella Grassi (presidente provinciale dell’Unms di Torino)e del generale di corpo d’armata Stefano Mannino (comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito Italiano). Modererà l’incontro il giornalista e inviato Mediaset Vincenzo Rubano.La presentazione del libro è stata organizzata dall’ Unms con la collaborazione dell’Ordine degli avvocati di Torino e della Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte occidentale e Valle d’Aosta.

IL LIBRO

Il magistrato siciliano Gaetano Bono, attualmente il più giovane sostituto procuratore generale in servizio, nel libro “Meglio separate”, edito dalla casa editrice “Le Lettere” affronta senza pregiudizi la questione, mostrando i punti di forza e le criticità delle contrapposte tesi che, da almeno trent’anni, si fronteggiano, e che pongono la magistratura da sempre in posizione di unanime contrasto, quantomeno nel pubblico dibattito. Il libro non si limita a parlare della separazione delle carriere, ma funge da spunto per offrire uno spaccato sulla situazione della giustizia italiana, sulle ragioni della sua crisi e sulle possibili soluzioni (non solo nel settore penale). Bono, dal dicembre 2022, svolge funzioni requirenti di secondo grado presso la Procura Generale di Caltanissetta dove, tra le altre cose, segue processi in materia di criminalità organizzata di stampo mafioso a carico di appartenenti a Cosa nostra.

L'autore del libro il Magistrato Gaetano Bono

L’autore del libro il Magistrato Gaetano Bono

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Giardini Naxos (Me) – Continuano gli impegni dei giovani della Consulta Giovanile capitanati dal dott. Davide Amoroso. Dopo il successo ottenuto con l’evento riguardante il “Introduzione al Primo Soccorso” la Consulta si appresta ad organizzare un nuovo interessante evento, questa volta riguardante l’economia. Ad annunciare l’evento è lo stesso Presidente Amoroso il quale spiega:Un altro argomento che ho sempre ritenuto importante è come, noi giovani, possiamo utilizzare al meglio i nostri soldi al giorno d’oggi. Per questo, con la Consulta Giovanile di Giardini Naxos abbiamo organizzato questo evento con la preziosa collaborazione di Giuseppe Cannizzaro e Antonio Cannizzaro  che ringrazio ancora molto per la loro disponibilità !

Il Presidente della Consulta Dott. Davide Amoroso

Il Presidente della Consulta Dott. Davide Amoroso

Nella fattispecie l’evento organizzato dalla Consulta Giovanile si intitola: Il Valore del Risparmio e dell’Investimento, tra realtà e falsi miti del web e si svolgerà nella sala conferenze dell’Archivio Storico-Banca della Memoria Comunale di Via Chianchitta mercoledì 29 novembre alle ore 18,00.

A relazionare sull’argomento saranno due esperti di economia il Dott. Giuseppe Cannizzaro ed Antonio Cannizzaro  i quali spiegheranno come giovani di oggi dovrebbero investire il proprio denaro. Si prospetta un incontro interessante poichè il tema affrontato è di notevole interesse e di grande attrazione.

L’incontro è aperto a chiunque volesse partecipare ed è gratuito.

   ROSARIO MESSINA

Davide Amoroso nel precedente evento sulle nozioni di primo soccorso

Davide Amoroso nel precedente evento sulle nozioni di primo soccorso

La foto di gruppo con i volontari della Misericordia S. Giuseppe di Letojanni in occasione dell'incontro di primo soccorso

La foto di gruppo con i volontari della Misericordia S. Giuseppe di Letojanni in occasione dell’incontro di primo soccorso: al centro della foto Nino Vadalà Mentore del’Archivio Storico e Davide Amoroso. A destra del Gruppo il vicepresidente della Consulta Antonio Currenti ed il Consigliere Daniele Saglimbeni.

La sala dell'Archivio Storico Comunale - Banca della Memoria gremita di ragazzi in uno degli incontri organizzati dalla Consulta giovanile.

La sala dell’Archivio Storico Comunale – Banca della Memoria gremita di ragazzi in uno degli incontri organizzati dalla Consulta giovanile.

La locandina dell'incontro

La locandina dell’incontro

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Giardini Naxos (Me)L’undici maggio nella sala consiliare del Comune di Giardini Naxos si sono svolte le operazioni di scrutinio relative allo spoglio dei voti riguardanti i candidati a Presidente e i componenti del Consiglio Direttivo della Consulta Giovanile. Al termine dello spoglio i candidati alla Presidenza eletti sono stati: Davide Amoroso, Antonino Brunetto, Andrea Caliri, Antonio Currenti, Gabriele Di Stefano, Alexander Spadaro Simone, Giusi Straci.  Alla luce delle preferenze ottenute il Presidente dell’Ufficio Elettorale, al termine dello scrutinio, ha proclamato eletto alla carica di Presidente della Consulta Giovanile il candidato Davide Amoroso il quale a sua volta, seduta stante ha nominato come Vice Presidente Antonio Currenti.

Al Consiglio Direttivo della Consulta di seguito sono stati proclamati come componenti: Antonino Brunetto, Andrea Caliri, Gabriele Di Stefano, Alexander Simone Spadaro e Giusi Straci.

Conosciamo meglio il nuovo Presidente della Consulta.

Davide Amoroso, laureato in lingue e culture straniere, è organizzatore di eventi sportivi, sociali e culturali. Attualmente frequenta il Corso di laurea magistrale presso l’Università di Catania. Il programma che si propone di attuare, come lui stesso ha descritto dopo l’elezione a Presidente è sintetizzabile in otto punti che sono:

  1. Promuovere incontri, dibattiti su temi di attualità e inerenti al mondo giovanile.
  2. Organizzazione manifestazioni culturali, sportive e ludiche.
  3. Promuovere la tutela ambientale e sviluppo ecosostenibile tramite incontri ed eventi.
  4. Valorizzazione del territorio
  5. Scambi e viaggi culturali con altri paesi
  6. Volontariato
  7. Educazione all Integrazione interculturale
  8. Promuovere la lotta alla disoccupazione giovanile

Considerati gli obiettivi che Amoroso si prefige di realizzare assieme al Direttivo ci sono ottime probabilità che questo accada e noi facciamo tanti Auguri di Buon Lavoro al nuovo Presidente e tutto il Direttivo della Consulta.

ROSARIO MESSINA

Il nuovo Presidente della Consulta Giovanile di Giardini Naxos Davide Amoroso

Il nuovo Presidente della Consulta Giovanile di Giardini Naxos Davide Amoroso

Il giovane tenore Antonio Currenti

Il giovane Baritono Antonio Currenti VicePresidente del Direttivo della Consulta

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Dalla partnership tra l’Associazione Slowitaly di Giarre, la Pro Loco e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelmola, nasce il progetto “MOLA ARABO NORMANNA”, che vede coinvolti oltre ai soci di Slowitaly che dal 2017 hanno iniziato un percorso di valorizzazione dei luoghi Normanni in Sicilia, in Normandia e in Scandinavia con il progetto “Lungo I Mari Normanni”, anche gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

La Prof.  Maria Raneri, presidente Slowitaly

La Prof. Maria Raneri, presidente Slowitaly

Il progetto ha l’obiettivo di condividere un cammino alla scoperta del sorprendente patrimonio che ci circonda, fonte inesauribile di bellezza, storia e tradizioni, attraverso la ricostruzione di miti e leggende a testimonianza di una cultura popolare, da conservare e trasmettere alle future generazioni. Al convegno di Castelmola dopo i saluti del Sindaco, dei presidenti di Slowitaly, della Pro Loco, del Rotary Club di Taormina e dell’Archeoclub di Taormina-Castelmola, sono stati presentati i contributi della dott.sa Michaela Marullo Stagno d’Alcontres per l’Istituto Italiano dei Castelli, del prof. Riccardo Guardone per l’ABA di Catania, dell’arch. Sergio Pelligra per Slowitaly, dell’arch. Fabio Linguanti per l’Aix Marseille Universitè CNRS-LA3M e dell’arch. Eleonora Cacopardo per l’Assessorato alla Cultura. Presentate anche le illustrazioni preparatorie degli allievi del corso di Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte 1° anno dell’ABA, per la realizzazione del fumetto Assedi dal Mare-Arabi e Normanni in Sicilia che racconterà la storia della Sicilia medievale tra Bizantini, Saraceni e Normanni.

Dal 13 al 23 Maggio presso l’Auditorium di Castelmola nella mostra Intrecci di Popoli e Paesaggi” fotografie, trame grafiche e illustrazioni descrivono la conquista Normanna della Sicilia, dallo sbarco dei Saraceni nella Sicilia Bizantina all’assedio di Taormina e alla liberazione di Mola, con la conquista di tutta la Val Demone. Passando dalle cronache storiche di Michele Amari e El Idrisi, a quelle del monaco bretone Goffredo Malaterra, cronista attento ed entusiasta al seguito delle truppe di Ruggero I, scopriremo le regie trazzere percorse dai Normanni nei loro spostamenti per l’occupazione dell’isola. Tracce della memoria, in un percorso di conquista durato trenta anni, che ci porteranno attraverso paesaggi interconnessi, lungo le rotte dei Popoli del Nord dalla Sicilia alla Norvegia, attraverso le gesta degli eroi, al seguito del Conte Ruggero I, dalla reggenza della Contessa Adelasia del Vasto, fino al Regno di Sicilia con il figlio Ruggero II.

Dal 23 Aprile si sono svolte anche una serie d’iniziative rivolte alla valorizzazione del territorio, attraverso la fruizione ludico-storico-motoria dei luoghi, come i Trekking Urbani Gratuiti lungo il Sentiero dei Saraceni in collaborazione con la Pro Loco e la Consulta Giovanile di Castelmola, il Laboratorio di Fumetto a cura degli allievi dell’ABA di Catania e la creazione dei bozzetti degli 8 Landmark, da collocarsi lungo l’Itinerario Arabo-Normanno, che verrà realizzato nel Comune di Castelmola in sinergia con il Rotary Club di Taormina, il corso di Illustrazione per la Pittura dell’ABA/CT e Slowitaly.

La conclusione della manifestazione è stata dedicata con un Focus Partecipativo, all’istituzione di un Osservatorio Permanente per la realizzazione del progetto pilota “Il Cammino della Conquista Normanna in Val Demone: I Sentieri di Adelasia e di Ruggero I”, che vedrà coinvolte numerose associazioni a livello nazionale e regionale, per la mappatura e realizzazione di un percorso tra i luoghi di Ruggero in Sicilia. Città dell’identità e della memoria, tra conquiste e territori pacificati compendio di acculturazione e religiosità, continuità linguistica e valori cavallereschi. Un invito al cammino tra i borghi più belli d’Italia, fonti inesauribili di bellezza, a testimonianza delle tradizioni dei nostri territori.

“A Castelmola, la sinergia proposta dalla nostra Associazione, ha creato un incubatore di idee propositive per tutto il territorio”, quanto dichiarato da Maria Raneri presidentessa di Slowitaly.

I protagonisti del Convegno di Castelmola

I protagonisti del Convegno di Castelmola

da sinistra -Arch. Pelligra, Arch. Linguanti e Prof. Guardone

da sinistra -Arch. Pelligra, Arch. Linguanti e Prof. Guardone

L'assessore alla Cultura di Castelmola Cacopardo

L’assessore alla Cultura di Castelmola Arch. Eleonora Cacopardo

Mostra - Intrecci di Popoli e Paesaggi

Mostra – Intrecci di Popoli e Paesaggi

Allievi del corso di Grafica e Illustrazione- ABA

Allievi del corso di Grafica e Illustrazione- ABA

da sinistra-Presidente Rotary Club T, Sindaco Castelmola, presidenti Slowitaly e Archeoclub TC

da sinistra-Presidente Rotary Club T, Sindaco Castelmola, presidenti Slowitaly e Archeoclub TC

Presentazione Arch. Fabio Linguanti

Presentazione Arch. Fabio Linguanti

Da sin. Guardone, Pelligra, Cacopardo, Santoro, Raneri

Laboratorio di fumetto. Da sin. Guardone, Pelligra, Cacopardo, Santoro, Raneri

Splash Page fumetto Assedi dal Mare-ABA

Splash Page fumetto Assedi dal Mare-ABA

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Giardini Naxos (Me) –  25 aprile 2023, una data da ricordare non soltanto per le celebrazioni della Liberazione ma, da un punto di vista sportivo, uno spartiacque importante per le societa sportive naxiote A.S.D. Polisportiva P.OR.TO. Don Bosco e l’A.S.D. Scuola Pallavolo impegnate nel progetto “I Giardini del Volley” per gli importanti risultati ottenuti nella stagione che sta per concludersi. Le società sportive, coordinate da Silvio Buzzurro, Lucia Peditto e Danilo Cacopardo ha avuto il pregio e la bravura in meno di due anni di costruire un settore giovanile solido e con tanti talenti nell’ambito del volley femminile. In particolare, occorre rimarcare i risultati sportivi della squadra Under 10, classificatasi terza su base regionale CSI e dell’Under 12, classificatasi invece prima su base regionale CSI conquistando l’accesso alle ambito fasi nazionali nella splendida cornice del Palasport Don Pino Puglisi di Caltagirone. Risultati frutto di un grande lavoro di squadra e di uno straordinario impegno formativo da parte dello staff tecnico che ha saputo trasmettere alle giovani atlete tutti i riferimenti tecnici ed umani per raggiungere così importanti livelli. Soddisfazione è stata espressa anche dal Vice-Presidente del Consiglio Giuseppe LeottaIl nostro territorio è ricco di tantissime realtà sportive virtuose che rappresentano un sicuro presidio educativo per tanti giovani e giovanissimi che vivono nella nostra comunità. Complimenti ai Giardini del Volley che grazie a degli educatori ed allenatori straordinari si sta ritagliando il posto che merita nel panorama pallavolistico comprensoriale. Da parte dell’amministrazione ci sarà sempre attenzione e vicinanza per questi fondamentali presidi educativi”.

“Il nostro è un progetto di crescita e miglioramento del nostro movimento pallavolistico che intende far vivere a lungo lo sport e la pallavolo nel nostro territorio favorendo anche la valorizzazione della la nostra realtà non solo in ambito Provinciale ma anche in ambito Regionale – hanno commentato Buzzurro, Cacopardo e Peditto”.

I piccoli atleti del progetto sportivo "I Giardini del Volley"

I piccoli atleti del progetto sportivo “I Giardini del Volley”

Visconti, Langella e Ass. Talio

La presentazione del libro a Giardini Naxos: Visconti, Langella e Ass. Talio

 Giardini Naxos – Il 13 aprile presso la Biblioteca “Lorino Mangano” di Giardini Naxos vi è stata la presentazione del nuovo  libro del prof. Elviro Langella già docente del Liceo Scientifico “C. Caminiti” e già assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos. Il testo pubblicato, in italiano e in spagnolo, corredato da 100 tavole illustrative a colori si intitola “Procida, Napoli, Cartagena: il Viaggio de la Caritad di Cartagena” . La prefazione  è del dott. Domenico Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali dell’Assessorato della Regione  Siciliana.

L’evento culturale, a cura del dott. Sergio Visconti (VicePresidente Adulti) della Presidenza Diocesana dell’Azione Cattolica di Messina,  è stato inserito nel progetto intitolato 2022 – 2023 Giardini Naxos, Procida, Napoli, Cartagena: il Viaggio in Sogno dedicato al trecentenario dell’arrivo a Cartagena, da Napoli, della “Virgen de la Caridad dell’artista Carmine Lantriceni. Il libro è stato pubblicato ad un anno dalla trasposizione del “Cristo Morto realizzato dallo stesso Lantriceni in occasione delle celebrazioni di “Procida, capitale della Cultura”; arrivo celebrato di recente anche in Spagna. Ricco il programma di eventi spalmati per l’intero arco dell’anno in corso, in vista delle celebrazioni dell’imminente trecentenario della “Virgen de la Caridad”, giunta al porto di Cartagena nel 1723 da Napoli, commissionata ai nostri artisti su incarico del Santo e Reale Ospedale della Carità.

Il Sindaco D.a Noelia Arroyo ai piedi della Virgin de la Caritad nella Basilica della Patrona di Cartagena

Il Sindaco D.a Noelia Arroyo ai piedi della Virgen de la Caridad nella Basilica della Patrona di Cartagena

 

IL PROF. LANGELLA OSPITE DELLE FESTIVITA’  DI CARTAGENA

Cartagena (Spagna)- Qualche giorno dopo la presentazione del libro a Giardini Naxos, il prof. Langella è partito per la Spagna dove ha avuto la fortuna di visitare la Basílica de la Virgen de la Caridad di  – Cartagena non solo per ammirare per la prima volta dal vivo questa straordinaria immagine della Pietà, alla quale ha reso il personale omaggio col suo recente libro, ma anche per partecipare alle celebrazioni religiose in onore della Patrona.

            Come ha raccontato Langella al suo ritorno dalla Spagna:migliaia di persone sono scese in piazza domenica 23 aprile per partecipare e sostenere la straordinaria processione della Santa Patrona al Molo Alfonso XII, dove si è svolta una solenne Eucaristia sotto un sole cocente. Un organizzatissimo servizio d’ordine e di vigilanza nonché l’attiva assistenza della Cruz Roja, ha consentito la gestione di un così articolato evento decisamente epocale. Alle migliaia di partecipanti è stata garantita la distribuzione di acqua per mitigare i 26 gradi incombenti ed evitare svenimenti.

            Assieme al rettore della Basílica de la Caridad Francisco MONTESINOS, al vicario, José Abellán, oltre ad altri sacerdoti della città concelebranti, il Vescovo Mons. José Manuel LORCA PLANES ha rivolto alla Vergine una richiesta che ci riporta inevitabilmente ad un’emergenza oramai di dilagante portata planetaria: “Facci dono della pioggia”, ricordando la siccità che ha colpito i campi della Mursia e buona parte del Paese.

Il Vescovo Mons. Josè Manuel Lorca Planes e il Sindaco D.a Noelia Arroyo durante le celebrazioni del trecentenario dell'arrivo della Patrona di Cartagena da Napoli

La Cattedrale di Cartagena gremita di fedeli ed autorità

Cartagena POST 11

Il Vescovo Mons. Josè Manuel Lorca Planes e il Sindaco D.a Noelia Arroyo durante le celebrazioni del trecentenario dell’arrivo della Patrona di Cartagena da Napoli

Desidero ringraziare in particolare, per la calorosa accoglienza il Sindaco di Cartagena Dª. Noelia ARROYO, il Presidente dell’Istituto “CERVANTES”, il Dott. Miguel MARTINEZ BERNAL e al Consigliere Alvaro VALDÉS, che ha fortemente sostenuto il progetto di questo scambio culturale tra Cartagena e la tradizione artistica napoletana, nella convinzione che tale sodalizio auspicato dal mio libro, giunga provvidenziale nell’ “Año de la Patrona” per far rivivere fin dalle origini, quella pagina di storia che testimonia l’arrivo in Spagna della Virgen de la Caridad.

 Il 2023 può essere considerato un eccezionale significato per la comunità di Cartagena in ragione di ulteriori ricorrenze storiche.  Non solo va infatti ricordato il 17 aprile  giorno in cui si è festeggiato il tricentenario della “Virgen de la Caridad”, giunta al porto di Cartagena nel 1723 da Napoli, forgiata dallo scalpello dei nostri insuperati maestri napoletani su incarico del Santo e Reale Ospedale della Carità. Ma, come ha opportunamente ricordato Dª. Noelia Arroyo, altre ricorrenze si sovrappongono nell’anno corrente. Molteplici sono di fatto, le date che è doveroso commemorare quest’anno: dall’arrivo della Santa Patrona di Cartagena avvenuta 10 anni dopo la fondazione dell’Ospedale, al centenario della sua incoronazione canonica, all’inaugurazione della Chiesa nel 1893, con la quale l’attuale Basilica festeggia il suo 130° anniversario. Il commovente capolavoro della “Vergine della Carità” è tra le opere più rappresentative delle prestigiose botteghe d’Arte sacra che sorgevano nel cuore antico della città partenopea. Scultori della levatura di Giacomo Colombo, Matteo Bottiglieri, Nicola Fumo, Giuseppe Sanmartino, Carmine Lantriceni, che hanno goduto nel Sei e Settecento della grande fortuna artistica anche oltre i confini nazionali, segnatamente in Spagna, con le loro creazioni ispirate al più antico modello della Pietà di Michelangelo.

La Virgen de la Caritad verso il porto di Cartagena - sullo sfondo il Palacio Consistorial di Cartagena

La Virgen de la Caridad verso il porto di Cartagena – sullo sfondo il Palacio Consistorial di Cartagena

 

            Sento di esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente dell’Istituto CERVANTES per la presentazione ai giovani universitari stranieri che accorrono a Cartagena per lo studio della lingua e la Cultura spagnola nelle prestigiose sale del Palacio Molina, il sito storico magistralmente diretto dal Dott. Miguel Martinez BERNAL.

Devo alla sua sapiente erudizione storica aver goduto dell’opportunità di una visita approfondita alle sale Liberty del Palacio Consistorial, sede del Municipio, perla del raffinato stile modernista che caratterizza il ricercato impianto urbanistico inscenato dalle scenografiche quinte dei palazzi storici di Cartagena.

Altrettanto preziosa si è rivelata la sua disponibile guida nell’entusiasmante visita al Museo Navale e a quello di Archeologia subacquea. Non trascurando una scrupolosa attenzione all’area didattica con stimolanti sussidi audiovisivi, essi offrono un eloquente spaccato della storia millenaria di Cartagena ricostruita nelle sue originarie radici, fin dalle numerose vestigia d’età fenicia. Esprimo tutta la mia gratitudine al Vescovo Mons. José Manuel LORCA PLANES, rettore della Diocesi di Cartagena per l’apprezzamento espresso nei confronti del mio personale “Homenaje a la Virgen de la Caridad de Cartagena”.

“Beata l’ora in cui la Vergine della Carità sbarcò nel porto di Cartagena!” Questa la frase, pronunciata dal vescovo Lorca Planes nell’omelia della messa, che riassume il carattere gioioso ed esultante della celebrazione del terzo centenario.  La mia riconoscenza va anche al parroco Don Francisco Muñoz Moreno, rettore della Parrocchia Castrense di Santo Domingo di Cartagena, per la consulenza sulla diffusione dell’Arte sacra napoletana in Spagna. Tra i graditissimi doni ricevuti dal Sindaco Dª. Noelia Arroyo particolarmente gradito il libro TEATROS dell’artista spagnolo Pedro Cano le cui opere sono per una fortunata congiuntura, attualmente in esposizione qui al Palazzo Ciampoli di Taormina, a sancire una volta in più l’ininterrotto fil rouge che sottolinea l’indissolubile intreccio delle profonde radici dell’intima anima culturale della Spagna e dell’Italia, che come il Nostro Mare “riunisce le terre che divide”.

Nel suo incontro con i rappresentanti istituzionali del Palazzo municipale, prof Langella ha proposto di estendere questo autunno la presentazione del libro ad un pubblico di giovani della scuola di Cartagena.

ARTICOLO A CURA DEL DOTT. ROSARIO MESSINA

Momenti della celebrazione al porto di Cartagena officiata dal Vescovo Mons. Josè Manuela Lorca Planes, assieme al Rettore della Basilica de la Caritad Francisco Montesinos, al vicario, Josè Abellan e ad altri sacerdoti della città concelebranti

Momenti della celebrazione al porto di Cartagena officiata dal Vescovo Mons. Josè Manuela Lorca Planes, assieme al Rettore della Basilica de la Caridad Francisco Montesinos, al vicario, Josè Abellan e ad altri sacerdoti della città concelebranti

Momenti della calebrazione al porto di Cartagena

Momenti della calebrazione al porto di Cartagena

 

Il Sindaco di Cartagena D.a Noelia Arroyo riceve dal Prof. Langella l'Homenaje a la Virgen de la Caritad de Catagena

Il Sindaco di Cartagena D.a Noelia Arroyo riceve dal Prof. Langella l’Homenaje a la Virgen de la Caridad de Catagena

 

Sala del Consiglio: incontro con il dott. Miguel Martinez Bernal, Presidente dell'Istituto Cervantes al Palacio Molina di Cartagena per lo studio della Lingua e della Cultura spagnola

Sala del Consiglio: incontro con il dott. Miguel Martinez Bernal, Presidente dell’Istituto Cervantes al Palacio Molina di Cartagena per lo studio della Lingua e della Cultura spagnola

Incontro tra il Sindaco Noelia Arroyo e il Prof. Langella al Palaco Consistoriale sede del Municipio di Cartagena

Incontro tra il Sindaco Noelia Arroyo e il Prof. Langella al Palaco Consistoriale sede del Municipio di Cartagena

Il Sindaco Arroyo dona al Prof. Langella il libro di Pedro Cano, attualmente in esposizione al Palazzo Ciampoli di Taormina

Il Sindaco Arroyo dona al Prof. Langella il libro di Pedro Cano, attualmente in esposizione al Palazzo Ciampoli di Taormina

Il libro di Pedro Cano assieme ad altri omaggi ricevuti dal Prof. Langella

Il libro di Pedro Cano assieme ad altri omaggi ricevuti dal Prof. Langella

Il Consigliere Alvaro Valdès, coordinatore del progetto  "Homenaje a la Virgen de la Caritad de Cartagena"

Il Consigliere Alvaro Valdès, coordinatore del progetto “Homenaje a la Virgen de la Caridad de Cartagena”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA RASSEGNA DI VOLTI NEL LIBRO DI LANGELLA

 Nella recente presentazione del libro del prof Langella presso la Biblioteca del Comune di Giardini Naxos, Sergio Visconti, Vicepresidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Messina, ha proposto una sua originale osservazione sulla “rassegna di volti” ricorrenti nel racconto e riproposti plasticamente nelle illustrazioni a corredo del libro.

 “Sono i volti riprodotti dagli artisti, quelli del mondo Classico e quelli del mondo Neoclassico; sono i volti dei personaggi che punteggiano il racconto; sono i volti della gente di Procida e di Napoli. Su tutti spiccano i volti del Cristo deposto, della Virgen de la Caridad, e di donna Enrichetta, quasi centenaria procidana oggi scomparsa, custode dei canti e delle melodie che segnano lo svolgersi dei riti della Settimana Santa a Procida, assonanze straordinarie con le saetas spagnole. Volti che hanno una caratteristica comune: il carico intenso di vita e di pathos che traspare da ogni piega, da ogni ruga. Spasimo di dolore, spasimo di morte, spasimo di partecipazione al dolore d’altri.

[ … ] Nelle pieghe di dolore del volto del Cristo deposto c’è tutta la sofferenza di ogni sofferente; nelle pieghe di dolore del volto della Virgen della Carità di Cartagena c’è tutta la partecipazione, tutto il coinvolgimento alla sofferenza del mondo da parte di chi sa amare gli altri come se fossero carne della propria carne“.

E’ singolare constare come in alcuni di quei volti riaffiori una volta ancora nel “Viaggio in sogno” di Elviro Langella, l’eco delle suggestioni dei ritrovamenti dell’archeologo subacqueo siciliano Domenico Macaluso.  Così, nelle scene della tempesta che infierì su Nostra Signora d’Africa e sulla Piccola Fenice che scortavano la Vergine nel Mediterraneo, ma anche nel pietoso compianto delle madri di Cartagena sui corpi esamini dei marinai trascinati dai flutti sulla battigia, vittime del tragico naufragio.

Impossibile non ravvisare in questa rivisitazione laica del dramma sacro della Pietà cristiana, i riconoscibili lineamenti dell’anziana Stella Kolaki, nipote del compianto Capitan Nikolas dello sfortunato veliero della flotta di Inousses, schiantato contro le scogliere di Ribera. L’Angelika, uno dei velieri della flotta dell’isola greca di Inousses, il cui relitto fu appunto rinvenuto dall’archeologo subacqueo Domenico Macaluso, che non a caso, ha voluto generosamente rinnovare il suo rapporto di lunga amicizia con Elviro Langella, curando la prefazione di questo suo ultimo “Viaggio in sogno”.

Scrive Macaluso nel suo viaggio sull’isola di Inousses: Mi parlò del giovane Nikolas, con le lacrime agli occhi, una vecchia donna di Inousses, Stella Kolaki (nella foto), nipote del maturo ed esperto Capitan Nikolas dell’Angelika, morto con i suoi fratelli, i suoi figli e i suoi nipoti e non certamente per colpa sua, cioè del malgoverno della nave, ma per colpa di un mare che mai come quella notte, ostentò tanta potenza, fomentato dal vento.

Ma Stella Kolaki mi parlò dell’altra concomitante tragedia: sua madre e le due sorelle, vedove dell’Angelika, morirono nell’arco di tre anni praticamente di stenti, dato che per una famiglia la perdita del marito e dei figli maschi, rappresentava la mancanza di qualunque fonte di sostegno. Sicuramente a questo pensava il capitano del veliero, oppresso di responsabilità che non aveva, mentre impotente avvertiva sempre più intenso, il fragore dei flutti che raggiungevano la spiaggia. Quindi l’urto violentissimo dell’Angelika contro gli scogli del Corvo, chiamati la petra di lu Signuri, il rumore del fasciame che si fracassa e il gelido contatto con il mare e con la morte. Assieme ai mattoni, il mare restituì, misera consolazione, solo tre dei dieci marinai a cui aveva rubato la vita: due in cui si riconobbero Costantino e Diamantes, l’altro rimasto per sempre senza identità“.

La rievocazione del naufragio

La rievocazione del naufragio

Macaluso e Langella

Macaluso e Langella

Stella Kolaki e il dott. Domenico Macaluso

Stella Kolaki e il dott. Domenico Macaluso

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