GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Appuntamento con la storia nella cittadina di Lepanto per la delegazione di Messina, invitata dal Sindaco Takis Loukopoulos per le Commemorazioni del 447° anniversario della grande Battaglia navale.

L’Associazione Aurora, rappresentata da Enzo Caruso, Fortunato Manti, Maria Longo, Clorinda Giannetto e dal giornalista Domenico Interdonato, anche quest’anno ha presenziato ad una delle manifestazioni più spettacolari, insieme a quella di don Giovanni d’Austria a Messina, del calendario di eventi europei organizzati dalla Rete euro mediterranea “Sulle Rotte di Lepanto. Dallo Scontro all’Incontro”.

Domenica mattina, dopo la messa solenne celebrata nel duomo di Lepanto, si è formato un corteo diretto al porto, accompagnato dalla banda Musicale e dalle autorità civili e militari greche, al seguito dell’icona della Madonna del Rosario. La cerimonia ufficiale si è svolta alle ore 12.00 nello storico porto con il lancio di corone di alloro dedicate ai caduti dello scontro navale, da parte di tutte le autorità presenti; per l’Italia, il simbolico gesto è stato effettuato da Fortunato Manti e Enzo Caruso, insieme a Cristos Salamuras, presidente del Network internazionale.

La delegazione peloritana ha inoltre preso parte, come ospite d’onore, al grande spettacolo serale della rievocazione della Battaglia navale svoltosi nello storico porto dalle mura veneziane. L’evento clou è stato anticipato da un convegno di studi tenuto da docenti dall’Università di Atene, venerdì 5 ottobre, presso la Torre Botsari, sita nel centro storico della cittadina greca.

L’Associazione Aurora, insieme alla Marco Polo System di Venezia rappresentata da Piero Pettenò e al Comune di Lepanto è promotrice della Rete Internazionale “Sulle Rotte di Lepanto. Dallo Scontro all’Incontro”, di cui fanno parte città italiane, greche, tedesche, spagnole e delle Isole Canarie e alla quale, l’estate scorsa, ha aderito il Comune di Messina con la firma del Sindaco Cateno De Luca.

Da sinistra Caruso, Salamuras e Manti

Da sinistra Caruso, Salamuras e Manti

La Presentazone della delegazione  messinese

La Presentazone della delegazione messinese

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Tenerife – Valle de Guerra (Canarie – Spagna) – Le note melodiche della canzone “Sull’Onda di Lepanto” cantate in italiano da  Isaac Gonzales Ramos, accompagnate dall’Orchestra Sinfonica “Nostra Signora de Lourdes“, diretta da Samuel Hernandez e dalla Corale Polofonica “Gaudium Cordis”, diretta da Marco Gonzales Martin, hanno aperto il grande spettacolo serale dedicato alla Battaglia di Lepanto, svoltosi alle Canarie a Valle de Guerra nell’isola di Tenerife a cui ha partecipato anche l’italiano Francesco Totaro di S. Severo (FG).

La serata è stata aperta dal prof. Luis Balbuena Castellano il quale, nel suo applaudito discorso iniziale si è soffermato a ricordare la storia della Librea, legata al popolo e alla Madonna del Rosario. Il prof. Balbuena ha salutato gli ospiti provenienti da Messina, Marino e San Severo Italia, da Lepanto (Grecia) e da Barlovento (Spagna), in particolare ha salutato il prof. Vincenzo Caruso autore della canzoneSull’Onda di Lepanto“, musicata da Caruso e Matteo Brancato. Inoltre ha ricordato la storia della “Librea” e presentato gli artefici dell’evento teatrale a cominciare dal: presidente dell’Associazione “Amigos della Librea” Guillermo Lopez Reyes, la coordinatrice dell’evento Atalìa Barbuzano Leon e tutto il gruppo di attori, che ogni anno con impegno si dedicano a realizzare la grande manifestazione allestita nella piazza retrostante la chiesa del Rosario a Valle de Guerra. Oltre cento metri di palco, con una profondità scenica media di dieci metri, grande movimento, luci e colori alimentati dal magistrale concorso dei fuochi d’artificio, per un pubblico di oltre tremila spettatori, provenienti da tutta Tenerife e dalle isole vicine, che si è mischiato ai tanti turisti.

Il Network europeo “Sulle Rotte di Lepanto” è sbarcato alle Canarie, ospite dell’associazione culturale “Amigos de la Librea”. Per la prima volta i delegati del Network hanno assistito alle manifestazioni organizzate in località Valle de Guerra nei giorni 6, 7 e 8 ottobre.

A Valle de Guerra,  sono giunti i rappresentanti delle città italiane di: Messina, San Severo e Marino Laziale e i rappresentanti delle città europee di: Lepanto – Grecia e per la Spagna la città di Barlovento. La città di Messina è stata rappresentata dal presidente dell’Associazione Aurora Fortunato Manti, dal responsabile culturale del Network Vincenzo Caruso, dal giornalista Domenico Interdonato, addetto stampa del Network, e dalle professoresse Maria Longo e Clorinda Giannetto. Presenti inoltre, da Marino Laziale, Paola Bardelloni dell’Associazione Arte e Costumi Marinesi, da San Severo la presidente del Centro Culturale “Luigi Einaudi” Rosa Tomasone, da Lepanto (Grecia) Giannis Raptis e dalla (Spagna) il rappresentante del Comune di Barlovento Victr La Palma.

I delegati della Rete hanno vissuto un weekend intenso iniziato nel pomeriggio di venerdì 6 ottobre, con una conferenza presso il Museo Centrale “Cabildo de Tenerife” e moderata da Maria del Pino Fuentes, dedicata alla storica Battaglia di Lepanto e alla  rappresentazione che si svolge in sua memoria a Valle de Guerra da più di 400 anni. Dopo i saluti di Amaya Conde, rappresentante del Museo, e del presidente Lopez Reyes dell’Associazione “Amigos della Librea”, sono seguiti gli interventi di Julio Rodrigo de Castro, Josè Carlos Hernandez Santana e di Vincenzo Caruso. Il meeting, apprezzato da un folto pubblico, è stato allietato dai canti della Corale Polifonica “Gaudium Cordis”.

La mattina di sabato 7 ottobre le delegazioni sono state ospiti dell’assessore alla Cultura  del Comune di San Cristobal de La Laguna, presso l’auditorium Santo Domingo, dove si è svolto l’incontro istituzionale che si è concluso con la firma del Manifesto di adesione della Rete ai principi dell’Unione Europea, con particolare riferimento alla pace e al dialogo tra i popoli del Mediterraneo. I delegati hanno deciso inoltre  di propone all’Unione Europea di dedicare la giornata del 7 ottobre alla “Concordia tra i popoli”.

Al Network “Sulle Rotte di Lepanto” aderiscono anche la Marco Polo System di Venezia, le Associazioni “Corteo Storico Carlo V” di Nicosia,  “Tesori dell’Arte” di Gaeta, “Amici d’Italia” a Regensburg (Germania), “Itinerari europei di Carlo V” (Spagna), il Comune di Famagosta (Cipro) e la Fondazione Federico II (Palermo).

I partecipanti

I partecipanti

Partecipanti

Partecipanti

Ospiti intervenuti all'evento

Ospiti intervenuti all’evento

La manifestazione

La manifestazione

Costumi folk

Costumi folk

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6 Guerriero greco

Giardini Naxos (Me) – Precisamente domenica 7 maggio, durante il momento di celebrazione di una “festa ellenica” al Parco Archeologico, organizzata dalla Pro Loco di Gaggi presieduta dal dott.  Santi Gentile e dalla Pro Loco di Giardini Naxos, capitanata dal prof. Giuseppe Carmeni, insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Giardini Naxos capitanati dalla dott.ssa Maria Concetta D’Amico, nell’ambito della fase conclusiva del progetto “Il mito di Naxos nelle terre dell’Akesines”. Un momento di alto valore didattico poiché gli alunni dei plessi di Giardini e di Gaggi, insieme ai loro genitori, indossando i costumi degli antichi greci hanno ripercorso in maniera “drammatizzata”, accompagnati dalla ninfa Nausicaa (interpretata dall’attrice Sara Pulvirenti), i sentieri dell’antica Naxos ed incontrato l’architetto Iktinos (interpretato dal prof. Carmeni), il pugile Tysandros (interpretato dall’attore Francesco Papa) e tutti i vari personaggi che hanno animato la vita della prima colonia greca di Sicilia a partire dal 736 a.C..

Accolti, quindi, dalla ninfa Nausicaa che ha spiegato loro come si svolgevano la vita, le pratiche e gli impegni delle donne greche a quel tempo, sono stati poi condotti lungo la plateia principale dall’architetto Iktinos e dal fido assistente Kallikrates (interpretato da Carmelo Anselmi) mentre tracciavano con le corde i punti esatti dove collocare le pietre quadrangolari che delimitavano i vari isolati che si affacciavano sulla plateia principale (da ponente a occidente) e lungo i vari stenopoi (da nord a sud), che misuravano metri trentanove per centosessanta (in rapporto larghezza/lunghezza di 1:4),  e che ci piace immaginare come dei pixel luminosi che segnavano i confini fisici e ideali della città. In particolare, Iktinos ha illustrato ai bambini le tecniche costruttive degli edifici a quel tempo e gli usi e costumi dei Nassi, una popolazione cicladica di cultura ateniese, che vivevano in pace coi locali Siculi e praticavano un’agricoltura fiorente nelle grandi Kore (distese agricole) verso nord fino a Messane e verso sud fino a Katane utilizzandone i frutti per sé ma anche esportando in tutto il mediterraneo, principalmente olio.

Iktinos ha ricordato che la perfetta geometria delle forme degli edifici era altresì connaturata alla loro filosofia e cioè stabiliva un rapporto di armonia tra la città e i suoi abitanti e tra gli abitanti stessi neutralizzando così ogni forma di conflittualità. Un messaggio quanto mai attuale e di cui dovremmo far tesoro.

Al termine del percorso è stata loro illustrata la poderosa cinta muraria alta metri sette, di cui rimane il basamento, che venne eccezionalmente aperta soltanto quattro volte per far entrare il campione olimpico di pugilato Tysandros, considerato un semi-dio, e che resistette praticamente a tutte le invasioni cedendo solo all’ultima, terribile, di Dionigi I di Siracusa nel 403 a.C.. Poi, i bambini sono stati “presi in consegna” dalla dott.ssa Vera Quattrocchi, guida regionale del Parco, che li ha accompagnati al Museo Archeologico dove ha illustrato loro i vari reperti archeologici, soprattutto vasellame per il commercio dell’olio, financo il prezioso cippo marmoreo dedicato alla dea dell’urlo di guerra Enyo. Ancora un modo per ricordarci che si trattava di un popolo pacifico che pregava e viveva per la pace (come testimoniano i culti di Apollo e Artemide) e che non desiderava affatto la guerra ma era pronto per essa. E per ricordare il colore delle nostre origini elleniche e le altissime responsabilità educative e civili che abbiamo nei confronti dell’infanzia.

                  Sergio Denaro

Il gruppo degli alunni al Parco di Naxos

Il gruppo degli alunni al Parco di Naxos

Gli alunni con Iktinos (Carmeni)

Gli alunni con Iktinos (Carmeni)

Tisandros e Nausica

Tisandros e Nausica

Un momento della rappresentazione

Un momento della rappresentazione

Il pubblico numeroso e genitori degli alunni al Parco di Naxos

Il pubblico numeroso e genitori degli alunni al Parco di Naxos

Un momento della rappresentazione scenica

Un momento della rappresentazione scenica

Gli alunni del Comprensivo di Giardini

Gli alunni del Comprensivo di Giardini

Il pubblico

Il pubblico

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Giardini Naxos (Me)

“…Tacque; e il mal fermo Dio così rispose:
Ti riconforta, o Teti, e questa cura
Non ti gravi il pensier. Così potessi
Alla morte il celar quando la Parca
Sul capo gli starà, com’io di belle
Armi fornito manderollo, e tali
Che al vederle ogni sguardo ne stupisca…”

(Omero, Iliade, trad. di Vincenzo Monti, Canto 18, vv. 642-648)

Acqua, cielo, terra, fuoco. Chi non  ricorda dai tempi del liceo le formazioni oplitiche dei lacedemoni (gli abitanti della Laconia, spartani, ndr), ovvero quel particolare assetto dell’esercito serrato in ranghi di cinque uomini per otto pronto ad assaltare e a sbaragliare arditamente i nemici, avrà avuto modo di assistere lo scorso sabato, in piazza Kalkis, alla rappresentazione in costumi d’epoca proprio di questa forma di combattimento con cui i siracusani, al grido di Peripatheia! Kinesion! Embolo!,  ebbero definitivamente la meglio intorno al 408 a.c. sugli abitanti di Naxos, fedeli ad Atene, nell’ambito della prima edizione del Naxos Hellenic Fest.

La manifestazione, apertasi la sera del 30 aprile proprio con queste rappresentazioni “belliche”, brillantemente proposte dall’associazione di rievocazioni storiche “I cavalieri de li terre tarentine”, insieme  alla lettura di alcuni brani dello storico Timeo dedicati alle gesta del campione olimpico Tysandros, ha riscosso grande successo perché ha riportato indietro nel tempo, con la vivacità e la curiosità proprie del viaggiatore che desidera assaporare l’esperienza della storia, l’orologio a duemilasettecento anni fa, quando due gruppi di popolazioni ioniche di cultura ateniese: Calcidesi-eubei e Nassi (provenienti dall’isola di Naxos), guidati dall’ecista Teocle, si stanziarono nel 734 a.c. alla foce dell’attuale fiume Santa Venera per fondare la “nuova” Naxos, probabilmente incantati dal fascino dell’incontro tra mare e monti ed assoggettati alla vista della grande fucina di Efesto situata nelle viscere dell’Etna. L’avventura è poi proseguita nella mattina di domenica 1 maggio con la visita guidata condotta attraverso il Museo ed il Parco Archeologico dalla dott.ssa Vera Quattrocchi dell’associazione Gruppo Guide Catania, che con grande perizia ed entusiasmo ha illustrato ai numerosi presenti le tipicità culturali degli antichi abitanti di Naxos nelle pregevoli manifatture artistiche e nel culto degli dei (in particolare il culto della dea della guerra Enyo che si ritrova soltanto nell’omonima isola egea e ne qualifica indubitabilmente le ascendenze). E dal dott. Giovanni Bucolo dell’associazione Naxos Entertainment, ideatore dell’iniziativa che, insieme al prof. Giuseppe Carmeni, presidente della Pro Loco di Giardini Naxos,  durante il percorso fino all’interessante tempio urbano di Aphrodite, è intervenuto con letture drammatizzate di alcuni brani molto significativi tratti dagli scritti di Pericle e di Tucidite, eseguite dagli attori Daniele Reina, Mariangela Bellanuova e Francesco Papa.

 Il tutto, infine, è stato “condito” coi piatti tipici dell’antica tradizione ellenica, offerti dai ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, nelle due versioni: Tysandros e Nausica. A base di carne il primo e di pesce il secondo, con un contorno di verdure grigliate, esattamente secondo le modalità di quel tempo. Carne e pesce, odori e sapori lievi e forti, dai colori forti di una tradizione antica fatta di roccia e zagare, di una terra aspra e forte irradiata dal sole e tormentata dall’umidità … di incantevole bellezza, che già da allora costrinse i viaggiatori di ogni tempo ad innamorarsene.

      Sergio Denaro

 

  Foto:  Rosario Messina

Il corteo storico sul lungomare Tysandros

Il corteo storico sul lungomare Tysandros

Sfilano gli Opliti

Sfilano gli Opliti

Il Corteo

Il Corteo

La sfilata

La sfilata

Personaggi del Corteo

Personaggi del Corteo

Personaggi di Naxos

Personaggi di Naxos

Ancelle e Sacerdotesse

Ancelle e Sacerdotesse

Timeo (Enrico Pappalardo) racconta la storia di Naxos

Timeo (Enrico Pappalardo) racconta la storia di Naxos

Nausika (Sara Pulvirenti) e Tysandros (Francesco Papa)

Nausika (Sara Pulvirenti) e Tysandros (Francesco Papa)

Gli Opliti

Gli Opliti

Ettore (Vito Maglie)

Ettore (Vito Maglie)

Il duello tra Paride e Menelao

Il duello tra Paride e Menelao

Il duello tra Ettore e Achille

Il duello tra Ettore e Achille

Ettore colpito a morte

Ettore colpito a morte

Gli Opliti in combattimento

Gli Opliti in combattimento

Da sin. Vito Maglie, il presentatore Maurizio Caruso e Gianni Bucolo

Da sin. Vito Maglie, il presentatore Maurizio Caruso e Gianni Bucolo

Gli Opliti al Parco Archeologico di Naxos

Gli Opliti al Parco Archeologico di Naxos (Foto Caminiti)

Gianni Bucolo racconta la storia di Naxos

Gianni Bucolo racconta la storia di Naxos (Foto Caminiti)

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Si è conclusa la prima sessione italiana di conferenze europee sul fenomeno dell'Immigrazione

Si è appena conclusa la I sessione italiana di Conferenze Europee sul fenomeno dell’Immigrazione, tenutasi dal 9 al 12 ottobre nei territori dell’Unione dei Comuni del Comprensorio Naxos – Taormina nell’ambito del progetto “Welcoming Network for Migrant’ Rights and European Citizenship – WELCOME Project”. Promosso dall’ Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos e Taormina e finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma “Europa per i Cittadini, strand 2 – Impegno democratico e partecipazione civica – Misura 2.2 Reti fra Città”, il progetto ha visto coinvolti come partner di progetto, organizzazioni ed enti pubblici stranieri provenienti da Spagna, Malta, Grecia, Lettonia, Francia, Estonia, Cipro, Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Italia. Il progetto Welcome, prevede la realizzazione di altre quattro sessioni di conferenze in Spagna, Malta, Lettonia e Francia, durante le quali saranno approfonditi, sviluppati e discussi altri aspetti specifici delle tematiche trattate e che si concluderanno ad ottobre del 2016.

Il progetto ha lo scopo di creare una rete solida e duratura fra le Municipalità e le organizzazioni Europee coinvolte, per approfondire argomenti di grande attualità come l’Immigrazione, i Diritti Umani e il Principio di Cittadinanza Attiva e partecipativa, animando il dibattito europeo, incoraggiando i cittadini a riflettere su quale di Europa si vuole contribuire a costruire.
La scelta della tematica è rientrata nell’ambito del 2015 Anno Europeo dello Sviluppo, dell’azione esterna dell’UE e al suo ruolo leader nel mondo, e specificamente dell’Immigrazione e delle tematiche di grande attualità ad essa correlate. L’Unione Europea, con l’Italia, e la Sicilia soprattutto, nel cuore del Mediterraneo, sta mobilitando uomini e mezzi per arginare questa terribile tragedia che si consuma quotidianamente.

Gli interventi susseguitisi nelle 4 giornate dei lavori hanno visto avvicendarsi come relatori, accanto ai rappresentanti delle delegazioni straniere, amministratori, tecnici ed esperti, nella trattazione delle varie tematiche legate al fenomeno della Migrazione.
La prima giornata di apertura dei lavori, con la presentazione del Progetto, del Partenariato e delle attività, si è tenuta a Mongiuffi Melia. Moderata da Beatrice Briguglio, Project manager, ha visto la partecipazione di Filippo Alfio Currenti, sindaco di Gallodoro e Presidente dell’Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos Taormina, per il benvenuto ufficiale e apertura dei lavori della I Sessione, i Saluti del Sindaco di Mongiuffi Melia, Rosario D’Amore, del Presidente del Consiglio dell’Unione Mario Amoroso, l’intervento dell’On. Giuseppe Picciolo, deputato del Parlamento Regionale e la presentazione del Progetto e delle attività da parte di Agatino Celisi, Progect manager.
Nella seconda giornata di conferenze, svoltasi presso il Palazzo della Cultura del Comune di Catania, che gestisce l’Operazione di Salvataggio in mare Triton, si è parlato di “Europa protagonista del Mediterraneo: da Mare Nostrum a Triton”. In questa sessione, moderata da Beatrice Briguglio, sono intervenuti come relatori d’eccezione: l’Assessore alla Cultura del Comune di Catania Orazio Licandro, l’On. Europarlamentare Giovanni La Via, Il Capitano di Vascello Rosario Capodicasa della direzione Marittima della Sicilia Orientale, il Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, Comandante del 41 Stormo ANTISOM della base Aerea di Sigonella, i quali attraverso i filmati e le loro testimonianze hanno fornito una visione d’insieme dell’azione congiunta della Marina Militare e dell’Aeronautica nelle operazioni di salvataggio dei Migranti nel Mare Mediterraneo. Le delegazioni straniere hanno, inoltre, assistito ad uno sbarco di Migranti al molo 11 del Porto di Catania.
La terza giornata di lavori, si è svolta a Gallodoro. Moderata da Ylenia Olivo, Project Manager, il tema affrontato è stato quello dei “Fondi Europei per la Migrazione: FSE- Fondo Migrazione e Asilo, Strumento Europeo per la Democrazia e i Diritti Umani – programma “Diritti e Cittadinanza”, alla presenza di Filippo Alfio Currenti, sindaco di Gallodoro e Presidente dell’Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos Taormina e del Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Mario Amoroso. Insieme ai relatori delle delegazioni straniere, hanno portato il loro importante contributo l’On. Pippo Currenti, Deputato del Parlamento Siciliano, e il Dott. Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani.
L’ultima sessione, moderata dalla Dott.ssa Maria Giambruno, addetta stampa dell’Assessorato Agricoltura della Regione Sicilia, si è svolta presso la Sala Convegni dell’Hotel Naxos Beach, a Giardini Naxos, alla presenza del Sindaco di Giardini Naxos, Pancrazio Lo Turco, e dell’Ass. Sandra Sanfilippo, del Console Greco a Catania, e dei rappresentanti istituzionali dell’Unione dei Comuni. All’ultima giornata di lavori, dedicata alla tematica relativa a “Minori non accompagnati, con l’esperienza diretta e le testimonianze delle Case Famiglia e dei Centri d’Accoglienza”, hanno portato la loro testimonianza diretta il Presidente della Coop. Soc. “S. Antonio” di Geraci Siculo, Damiano Lo Cicero, insieme con uno dei minori non accompagnati che risiede nella struttura e Maurizio Artale, Presidente del Centro d’Accoglienza “Padre Nostro” di Palermo.
Al termine della conferenza si è svolta la Cerimonia per la Firma del Patto di Gemellaggio fra tutti i paesi Partners del progetto. Il patto segna l’inizio di una cooperazione proficua e duratura, nel solco della fratellanza fra i popoli e della reciproca collaborazione, garantendo il prosieguo della Rete. Scambiandosi e valutando insieme esperienze e buone prassi nelle tematiche e sotto tematiche trattate, le delegazioni straniere, durante la I sessione italiana di Conferenze Europee, hanno gettato le basi per una collaborazione non solo in campo progettuale, ma anche in campo economico, culturale e sociale, impegnandosi a garantire la continuità dei progetti e delle attività per non interrompere il percorso intrapreso.

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       Catania.Sapienza e conoscenza tra Oriente ed Occidente” è il titolo dell’incontro culturale svoltosi presso il Centro “Herbolarium Museum” di Catania. L’incontro è stato condotto dialetticamente dai due relatori, la prof.ssa Pia Vacante e Leandro Gullino, ed è stato arricchito dalle immagini artistiche curate da Vincenzo Bonaccorso e dalla musica di Marco Scandurra, musicista dell’orchestra giovanile nazionale. Nel corso della serata è stata analizzata la visione filosofica arcaica in Oriente ed in Occidente allo scopo di evidenziarne i punti di contatto.
Secondo un certo filone di studi, la matrice linguistica e culturale indoeuropea si diversificò in base ai diversi stanziamenti territoriali delle popolazioni ariane, fondendosi appunto con le lingue e le tradizioni locali.
Soffermiamoci su India e Grecia.
       Nel 2200 a. C. circa, gli indoeuropei penetrarono nell’India del nord dando origine ad una produzione filosofico – mistica che trovò espressione nei Veda, summa del pensiero induista arcaico e nel Vedanta (ultima parte dei Veda), le cosiddette Upanishad, che fiorirono tra il 700 e il 300 a. C. Nel 2000 a.C. circa cominciò la migrazione anche nella penisola balcanica, dove di lì a poco ebbe inizio la cosiddetta età del mito. Nel 600 a.C. in Grecia nasceva la Filosofia con i Presocratici, il cui Pensiero verrà poi sistematizzato ed amplificato da Platone, massimo interprete e sintetizzatore dell’antica cultura indoeuropea. Entrambe le realtà culturali, la greca e l’induista, pur nell’apparente diversità, conservano una medesima visione della realtà: la struttura cosmogonica, il problema dell’Uno e del Molteplice, il tema della Conoscenza, il mito della Biga Alata, che viene formulato da Platone ma si ritrova identico nella Katha Upanishad, la Reincarnazione, la simbologia del Cuore e del Sole. L’argomento trattato, ha sicuramente ampliato le conoscenze “comuni”, infatti difficilmente viene sottolineata questa interdipendenza culturale nello studio della filosofia antica effettuato nei licei. La particolare conoscenza della prof. ssa Vacante è dovuta anche dal fatto che, da parecchi anni, si dedica alla traduzione di testi antichi scritti in sanscrito, l’antica lingua degli indoariani, può così comparare gli scritti dei filosofi greci e quelli filosofici (upanishad) delle tradizioni indiane dal punto di vista filologico e simbolico. Al confronto dialettico tra i due relatori è seguito un intenso dibattito col pubblico presente in sala.

                 Liliana Cosentino

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