GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Linguaglossa (CT) -

La scultura del Maestro Azzolina in fase di completamento

La scultura del Maestro Azzolina nella sua bottega d’arte

Il 17 agosto nel corso di una serata suggestiva è stato inaugurato nel comune etneo di Linguaglossa il Centro di ricerca e spiritualità “Franco Battiato” ubicato nel vico dei Paolotti n. 10. Il Centro mistico è stato fortemente voluto dall’arciprete di Linguaglossa Don Orazio Barbarino grande amico del compianto Maestro morto il 18 maggio 2021 a Milo.

Un pubblico  numeroso ha affollato il vicolo per assistere alla cerimonia inaugurale decretando il successo della serata.  Testimonial della serata  Michele Battiato fratello del compianto cantante ripostese il quale ad inizio cerimonia, dopo aver ringraziato l’arciprete Barbarino e tutta la comunità locale per aver intitolato al fratello il centro di spiritualità, ha ricordato brevemente le attività di continua ricerca dell’essere a cui il fratello Franco aveva dedicato la vita anche attraverso la musica e le sue composizioni. Presente alla cerimonia anche il noto scultore giardinese Turi Azzolina che ha realizzato per il Centro una suggestiva opera raffigurante il volto di Franco Battiato che è stata collocata sulla facciata della casa che ospita il Centro di ricerca. Il Maestro Azzolina si è detto onorato per essere stato coinvolto nell’iniziativa ed aver potuto dare un suo personale contributo per la nascita del Centro con un opera dedicata al Maestro Battiato. Presente anche il Sindaco di Linguaglossa Luca Stagnitta il quale dopo i saluti di rito ha elogiato l’iniziativa della Comunità parrocchiale e di Don Orazio per avere raggiunto l’obiettivo della nascita del Centro di ricerca e spiritualità intitolato al grande Maestro Battiato. Dello stesso avviso anche il comandante della Stazione dei Carabinieri di Linguaglossa il quale intervenendo ha usato parole di compiacimento nei confronti dell’arciprete per la meritoria iniziativa.  Dopo le prime battute iniziali, la cerimonia è entrata nel vivo con l’intervento dell’Arciprete di Linguaglossa Don Orazio Barbarino il quale ha tracciato il percorso che ha portato alla realizzazione dell’iniziativa con queste parole: “Questa iniziativa che stiamo per vivere, ossia l’inaugurazione del Centro di ricerca e spiritualità intitolato a Franco Battiato è una delle proposte che viene fatta a tutti, specie agli attenti ed esigenti estimatori della ricerca e della spiritualità della musica di Franco Battiato, ad intraprendere, nè più e nè meno, la strada della ricerca e della spiritualità, una scommessa da fare nel deserto del nostro tempo. Il mio, il nostro grazie a Michele Battiato che, con la sua amicizia, ci onora e ci esalta. In lui riconosciamo l’amore che dobbiamo a una persona speciale: Franco, suo fratello. Ogni uomo è la sua strada che percorre e in essa si trova a rispondere alle grandi domande dell’esistenza. Noi tutti passiamo le nostre giornate nell’assoluta dimenticanza di ciò che siamo e di ciò per cui viviamo, ma nonostante questa banalità diffusa, di tanto in tanto riceviamo degli scossoni a cui non possiamo sottrarci e, messi quasi alle strette, siamo costretti a prendere coscienza della finitudine delle cose e della nostra stessa vita. Ed è in questi attimi che si possono aprire degli squarci e vedere che c’è una via di uscita. A questo punto vorrei ricordare  – Torneremo ancora – l’ultima canzone di Franco che nasce dalla consapevolezza che tutti noi siamo essere spirituali in cammino verso la liberazione. La trasmigrazione delle anime in transito verso la purificazione è l’idea base che esprime questa canzone. I migrati di Garden sono chiamati a rappresentare il percorso delle anime al termine della vita terrena e delle vicissitudini che questa nostra vita comprende. Molte sono le vie, ma una sola quella che conduce alla verità, finchè non saremo liberi. L’incontro odierno costituisce un invito a cercare, a non avere paura di uscire fuori, di osare. L’incontro odierno che inaugura questo centro di ricerca, è il primo di un piccolo ciclo di incontri che il Centro vorrà proporre agli amici che abbiamo denominato Sguardi dell’anima. Tuttavia, se qualcuno pensasse che noi vogliamo proporre cammini prefissati, come casacche all’occorrenza da fare indossare si sbaglierebbe molto.”.

Di seguito la cerimonia è proseguita con l’inaugurazione del Centro attraverso la rimozione del drappo bianco (simbolo di purezza) che la copriva la scultura del Maestro Azzolina  accolta da uno scrosciante applauso del pubblico presente.

Conclusa la prima parte della manifestazione si è passati al tema della serata con un intervento suggestivo e di grande spessore, che ha inaugurato il ciclo di incontri che si terranno nel Centro, tenuto dal  Prof. Francesco Tava Incorpora professore di Etica e di filosofia dell’Università inglese di Bristol, intitolatoPer un etica dell’imperdonabile: tra libertà di pensiero e pratiche di dissenso”. Suggestivo e ricco di spunti e di riflessioni l’intervento del Prof. Tava che ha affrontato il tema del perdono e dell’imperdonabile non solo secondo la visione delle principali religioni, ma anche dal punto di vista etico, filosofico e letterario.  “E’ stata una conferenza dotta e ricca di spunti” ha commentato al termine dell’intervento Don Orazio Barbarino  il quale ha aggiunto: “ancora più apprezzabile poiché il prof. Tava è stato egli stesso testimone di ciò che ha affermato: di essere e di fare parte, come speriamo anche noi, della cerchia degli – imperdonabili -, di coloro che amano la ricerca come fedeltà dell’umano che è dentro di noi – finchè non saremo liberi- direbbe franco Battiato, tra libertà di pensiero e pratiche di dissenso. Quella libertà di pensiero che non è uno spot pubblicitario ma un resoconto di esperienze che hanno portato tanti ad essere e a restare dei cercatori di bellezza, di silenzi, di realtà, sempre da esplorare, da cogliere nella loro totalità: come terreno che nasconde tesori preziosi – l’essenziale è invisibile agli occhi-“.

La serata, ricca di intermezzi musicali eseguiti dal prof. Daniele Alfredo Marano (contrabasso) e da padre Mauro Boscariol (chitarra), che hanno suonato vari brani rendendo l’atmosfera dell’evento ancora più suggestiva, ha riservato anche momenti particolari ed intensi di spiritualità. Ricordiamo la lettura di alcune pagine tratte da alcuni testi sacri del Massimo Mistico Persiano Gialad Ad Din Rumi, letti in persiano e poi tradotti in italiano dal Prof. Alaj Bahaman che ha proiettato il pubblico presente in un mondo  e un insegnamento a noi sconosciuti che ci invita a non fermarci, nella nostra vita solo al primo gradino della scala infinita della conoscenza ma a salirne altri.

Suggestiva ed emozionante anche la testimonianza della signora Gloria Misitano che, per un anno intero, ha abitato in un monastero buddista in Nepal, nella regione di Katmandù alla ricerca dell’Assoluto. Il pubblico presente ha potuto ascoltare la bella testimonianza della signora che ha raccontato della vita vissuta nel monastero fatta soprattutto di silenzi, vita semplice e anche tanta povertà che ha contribuito, al ritorno a casa dopo un anno, a ritrovare quell’equilibrio interiore che aveva perso e che ancora riesce a mantenere. Un esperienza di vita che tutto dovremmo fare nel corso della nostra vita.

A conclusione della serata Don Orazio Barbarino dopo aver ringraziato gli intervenuti, il pubblico presente e coloro che hanno permesso la realizzazione del Centro di spiritualità ha detto: “Buona strada a tutti mi verrebbe da dire perchè ogni cosa, questa sera è un invito a camminare, a farsi pellegrini, partecipi tutti della locanda universale della vita che ci vuole vedere in cammino, nel rispetto reciproco delle tradizioni. Mai gli uni contro gli altri ma gli uni davanti agli altri”.

Parole profonde ed incisive quelle dell’arciprete di Linguaglossa, di grande attualità, specie in questo triste momento dove la guerra è ancora protagonista portatrice di lutti e distruzioni dove tutti sono contro tutti. C’è bisogno in questo momento di iniziative come questa e di Centri di ricerca e di spiritualità che possono aiutare a salire quei gradini che ci porterebbero ad esplorare la scala infinita della conoscenza facendoci divenire cercatori di bellezza e non di lutti e distruzioni. Crediamo che il Centro sia partito con il piede giusto, ci auguriamo che il messaggio della serata sia arrivato a tutti nel profondo dell’anima e che ci possano essere altre serate intense come questa che, siamo certi, saranno motivo di orgoglio per gli ideatori del Centro e della comunità che ha permesso la realizzazione di questa importante iniziativa.

Per aspera ad astra” e buon lavoro a tutti.

                 ROSARIO  MESSINA

I saluti del Sindaco di Linguaglossa

I saluti del Sindaco di Linguaglossa

I saluti di Don Orazio Barbarino con accanto Michele Battiato e lo scultore Turi Azzolina

I saluti di Don Orazio Barbarino con accanto Michele Battiato e lo scultore Turi Azzolina

Il vico dei Paolotti gremito di pubblico

Il vico dei Paolotti gremito di pubblico

Michele Battiato fratello di Franco

Michele Battiato fratello di Franco

Il drappo rimosso che copriva la scultura del Maestro Azzolina

Il drappo rimosso che copriva la scultura del Maestro Azzolina

Il momento della inaugurazione del Centro con la rimozione del drappo che copriva la scultura del Maestro Azzolina

Il momento della inaugurazione del Centro con la rimozione del drappo che copriva la scultura del Maestro Azzolina

La scultura del Maestro Turi Azzolina

La scultura del Maestro Turi Azzolina

Il Prof. Francesco Tava Incorpora

Il Prof. Francesco Tava Incorpora

Il Mistico Persiano Gialad Ad Din Rumi con Don Orazio

Il Prof. Alaj Bahaman con Don Orazio

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L’ANA “Associazione Nazionale Alpini” nel periodo estivo organizza 12 Campi Scuola per ragazze e ragazzi dai 16 ai 25 anni, della durata di 15 giorni ciascuno. Il primo inizierà a Linguaglossa Etna Nord il 2 luglio, l’ultimo si concluderà il 3 settembre. Per i giovani la parola d’ordine nel campo sarà condivisione: incontrare ragazzi e ragazze della stessa età con cui fare un percorso, che porterà a conoscere la storia degli Alpini, quello che fanno oggi, come lavorano e operano quotidianamente.

Nel periodo di permanenza al campo si incontreranno i volontari delle varie specialità della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini (cinofili, alpinisti, logisti, addetti all’antincendio boschivo, all’attività idrogeologica, sub e salvamento fluviale, droni, informatica, telecomunicazioni ecc.) e della sanità alpina (primo soccorso, logistica ospedale da campo) che coinvolgeranno i giovani con attività in aula e di pratica anche in montagna.

Inoltre, visto lo stretto legame dell’ANA Associazione Nazionale Alpini con le Truppe Alpine, si potranno incontrare  militari e visitare alcune caserme operative. Infine si potranno condividere momenti conviviali, avere uno scambio di opinioni e comprendere, per chi lo ritenesse di interesse, il funzionamento delle Forze Armate nell’era moderna.

Rimangono ancora posti liberi a Linguaglossa Etna Nord dal 2 al 16 luglio, L’Aquila dal 16 al 30 luglio, Vinadio (CN) dal 20 agosto al 3 settembre, Almenno San Bartolomeo (BG) dal 20 al 24 agosto, Paluzza (UD) dal 16 al 30 luglio e Tramonti di Sopra (PN) dal 16 al 30 luglio. Informazioni utili si potranno attingere sulla pagina web  www.ana.it/campi-scuola, compilare  il modulo di iscrizione, oppure è possibile inviare una mail a campiscuola@ana.it o  chiamare il numero +39 3929832603.

Locandina

Locandina

Campi Scuola

Campi Scuola

Locandina dei Campi Scuola

Locandina dei Campi Scuola

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“I Cammini di Sant’Egidio”, il percorso turistico-religioso attraverso l’Italia nei luoghi accomunati dal culto per l’Abate di Saint-Gilles, diventa realtà. Dal 9 al 13 marzo si svolgerà il primo tour di pellegrini da Linguaglossa (CT) ad Altavilla Silentina (SA) a Latronico (PZ). Prende corpo così l’idea lanciata da Salvatore Puglisi, sindaco di Linguaglossa, nel libro “I cammini di Sant’Egidio. Tra turismo religioso, pubblica amministrazione e cultura ecclesiale” (Historica / Giubilei Regnani).
La partenza è prevista in pullman da Linguaglossa il 9 marzo, con arrivo ad Altavilla Silentina nel pomeriggio. Il programma prevede, per l’indomani mattina, l’incontro con il sindaco del comune campano Francesco Cembalo, la visita al paese, alla chiesa del Patrono e a un caseificio della zona, con pranzo in un agriturismo. Nel pomeriggio, la visita a Paestum.

L’11 è previsto l’arrivo a Latronico, l’incontro con il sindaco Fausto Alberto De Maria e la visita del paese. Nel pomeriggio,  la celebrazione della santa messa nella basilica di Sant’Egidio Abate. Il 12 mattina escursione a Matera e visita guidata ai Sassi, con rientro a Latronico nel pomeriggio. Qui alle ore 18, nella basilica di Sant’Egidio Abate, si terrà la presentazione del libro “I Cammini di Sant’Egidio” di Salvatore Puglisi. Interverranno, oltre l’autore, il sindaco Fausto Alberto De Maria, Egidio Giordano comandante dei vigili e studioso di storia locale, don Paolo Pataro parroco di Sant’Egidio Abate.

 Il 13, dopo la santa messa nella chiesa del Patrono, i pellegrini partiranno per Linguaglossa, dove giungeranno in tarda serata. Sulla via del ritorno faranno una breve sosta al Santuario di San Francesco di Paola.
L’idea dei Cammini di Sant’Egidio ricalca quella del Cammino di Santiago e della via Francigena. I Cammini di Sant’Egidio si snodano da un capo all’altro dell’Italia, lungo la direttrice adriatica o tirrenica, per complessivi 3025 km, toccando 28 comuni. Si tratta di borghi o comuni sorti anticamente in prossimità di boschi o alture dove si affermò il culto di Sant’Egidio, considerato nell’Alto Medioevo il protettore delle comunità piccole e insicure dagli oppressori e dai pericoli di una natura inospitale e selvaggia. Gli itinerari, dunque, si caratterizzano per le bellezze paesaggistiche e i parchi naturali, per le testimonianze storiche, artistiche e architettoniche come chiese ed ed eremi, per le tradizioni gastronomiche e folkloristiche, ma anche per le suggestioni ascetiche e spirituali dei luoghi.

Al momento saranno solo tre i tre luoghi egidiani collegati dal tour. A breve se ne organizzeranno altri per completare l’itinerario a tappe e raggiungere, entro l’anno, anche il monastero di Saint-Gilles a Saint-Gilles du Gard, nel sud della Francia.

Enormi le ricadute e le potenzialità del progetto dei “Cammini di Sant’Egidio”: dal recupero alla valorizzazione di beni culturali ed ecclesiastici considerati “minori”, dal ripopolamento di borghi e piccoli comuni grazie alla maggiore attrattiva economica all’implementazione della coesione sociale, dalla possibilità di creare una massa critica per attrarre fondi comunitari all’attrazione di un turismo internazionale, dato che il culto di Sant’Egidio è diffuso in tutta Europa, dalla natia Grecia alla Francia, dal Belgio all’Olanda. Un progetto dal cuore antico (si pensi ai pellegrinaggi medievali sulle vie della fede) ma funzionale alla ripresa dei viaggi dopo la pandemia, poiché privilegia mete alternative e in grado di soddisfare le rinate esigenze di spiritualità.
La rete dei comuni egidiani, che hanno firmato il protocollo d’intesa per dare vita a un percorso di condivisione sociale, culturale e religiosa, coinvolge la Comunità di Sant’Egidio di Roma e comprende Verrès (Aosta), Rubiana e San Gillio (Torino), Cona / Pegolotte (Venezia), Cavezzo (Modena), Gambettola (Forlì Cesena), Monte San Savino (Arezzo), Avigliano Umbro (Terni), Staffolo (Ancona), Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo), Civitaquana (Pescara), Caprarola, Cellere e Orte (Viterbo), Mompeo (Rieti), Camerata Nuova, Filacciano, Rocca di Cave e Tolfa (Roma), Terelle (Frosinone), Frosolone (Isernia), Grottolella e Melito Irpino (Avellino), Altavilla Silentina (Salerno), Latronico (Potenza) e Linguaglossa (Catania), cui si sono aggiunti di recente Bojano (Campobasso) e Scanno  (L’Aquila).

Il Sindaco di Linguaglossa Puglisi

Il Sindaco di Linguaglossa Puglisi

La copertina del libro

La copertina del libro

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Coro Orobica

Coro Alpino Orobica

Linguaglossa (Ct)Inaugurato a Piano Provenzana Linguaglossa Etna Nord, il “Ceppo della Memoria” dedicato ai Caduti di tutte le Guerre  e di tutte le nazionalità, a cento anni da Caporetto.  La giornata del Centenario della  Grande Guerra è iniziata alle otto del mattino a Piano Provenzana 1800 metri slm, con una marcia sui crateri dell’Etna, accompagnati dal Gruppo delle  Guide Vulcanologiche – Etna Nord.

Il  tour dei crateri si è concluso nella tarda mattinata e a seguire si è svolta l’inaugurazione del “Ceppo della Memoria“, alla presenza del Capo Gruppo di Linguaglossa Antonino Di Marco, del Sindaco di Linguaglossa Salvatore Puglisi, del direttore dell’Alpino don Bruno Fasani, del Presidente della Croce Nera d’Austria della regione Stiria  col. Dieter Allesch, dal cav. Diego D’Agostino rappresentante della Croce Nera in Italia, di autorità e di tanti Alpini. La giornata ha avuto come titolo “Il ricordo delle guerre deve servire a fortificare la pace“.

Prezioso il contributo dato dalla Fanfara Alpini Abruzzi e del Coro Alpino Orobica, con le loro musiche d’ordinanza e i canti hanno dettato i tempi della cerimonia. Prima della scopertura del monumento il cerimoniere Domenico Interdonato ha chiamato sul palco quanti con il loro contributo hanno permesso la realizzazione del “Ceppo della Memoria”, aziende e privati, tutti pronti a sostenere sempre gli Alpini.

Don Bruno Fasani nel suo intervento ha ricordato: “L’ultima colata lavica aveva portato via la Madonna delle Nevi, oggi grazie alla tenacia degli Alpini di Linguaglossa, ritorna la Madonna delle Nevi scolpita nella pietra lavica, un importante segno cristiano e della nostra millenaria civiltà, voluto dagli Alpini e dalla città di Linguaglossa, che emerge  da questa enorme distesa di lava“.

Assieme alla Fanfara e al Coro presenti i vessilli delle Sezioni ANA di: Sicilia, Verona, con il Gruppo di Marano Valpolicella e Padova con il Gruppo di Arcella, assieme alla Sezione dell’Associazione Nazionale Artiglieri di Schio – presenti inoltre i gagliardetti dei Gruppi di: Linguaglossa, Messina, Noventa Vicentina, Isola del Gran Sasso, Morroni, Palermo, Nicolosi,   Catania, Enna, Bronte e una rappresentanza della Protezione Civile della Sezione Abruzzi.

Nel pomeriggio si è svolta la deposizione di due corone di alloro al Monumento ai Caduti del Comune di Linguaglossa, offerte dalla città e dalla Croce Nera d’Austria, le corone sono state accompagnate dal vicesindaco Alessandra Carano, dall’autorità militare, dal col. Allesch e dal cav. D’Agostino.

La cerimonia è continuata con un corteo fino alla Chiesa Madre, i presenti prima di entrare in Chiesa  hanno assistito alla consegna di un mazzo di fiori alla Madonna delle Nevi, da  parte del Gruppo Alpini di Linguaglossa. La Santa Messa, è stata officiata da Don Bruno e dall’arciprete di Linguaglossa don Orazio Barbarino, con il supporto del Coro Alpino Orobica. A seguire il Coro si è esibito con canti, che hanno ricevuto l’apprezzamento del pubblico. Dopo la conclusione del concerto il corteo si è trasferito a Casa San Tommaso, nel’ampio piazzale si è esibita la Fanfara Abruzzi e a seguire nella cappella il Coro Alpino Orobica,  i festeggiamenti per i 35 anni del Gruppo Alpini di Linguaglossa si sono conclusi in un clima di allegria e canti.

La giornata del ricordo è stata organizzata dal Comune di Linguaglossa e dal Gruppo ANA Associazione Nazionale Alpini di Linguaglossa Etna Nord presieduto da Nino Di Marco, in sinergia con il Gruppo Alpini di Messina  presieduto da Giuseppe Minissale. L’evento  storico – culturale, ha  ottenuto i patrocini dell’Assemblea Regionale Siciliana e del Comune di Linguaglossa, assieme al prestigioso logo ufficiale, per le commemorazioni del Centenario della prima guerra mondiale 2014 – 2018, concesso dalla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gli Alpini a Piano Provenzale

Gli Alpini a Piano Provenzale

Alpini dell'ANA

Alpini dell’ANA

Alpini dell'ANA  sull'Etna

Alpini dell’ANA sull’Etna

Gli Alpini dell'ANA a Linguaglossa

Gli Alpini dell’ANA a Linguaglossa

Gli Alpini sfilano a Linguaglossa

Gli Alpini sfilano a Linguaglossa

La banda degli Alpini

La banda degli Alpini

La Santa Messa

La Santa Messa

La Santa Messa

La Santa Messa

Le Guide dell'Etna

Le Guide dell’Etna

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Ha concluso con un meritato successo la tournee ionica di musica lirica il trio di artisti formato da Giusy Di Mauro (soprano), Alessandro Maccari (baritono) e dalla pianista Luisa Pappalardo. Le loro virtuose esibizioni hanno allietato il pubblico di vari comuni del Comprensorio jonico etneo (Piedimonte- Lingualossa- Acireale- Letojanni- Fiumefreddo) durante le festività natalizie. Un pubblico numeroso ed attendo, in ogni loro tappa ha accolto questi artisti con entusiasmo e tanti applausi. I Maestri hanno offerto un programma vario: arie d’opera e brani di musica sacra, mettendo in evidenza la loro preparazione, la tecnica e la professionalità con indiscussa classe. Il trio ha all’attivo un’ intensa attività concertistica, con un repertorio operistico di grande interesse e popolarità: Verdi, Rossini, Mozart, Bellini e tante altre. Il soprano Giusy Di Mauro ha dimostrato, attraverso la varietà delle sue interpretazioni, capacità sceniche, sicurezza tecnica e grande estensione vocale; il baritono Alessandro Maccari ha dimostrato di essere uno specialista dei ruoli verdiani più difficili, con una bellissima voce ed una potenza nel registro acuto che esalta la drammaticità delle opere di Giuseppe Verdi; la pianista Luisa Pappalardo ha condotto con competenza e musicalità ogni concerto, riscuotendo un consenso unanime. Visti i consensi di pubblico, il trio continuerà anche nel corso del nuovo anno la propria attività musicale a seguito di nuove richieste di sale e teatri della Sicilia.

Concerto di Piedimonte Etneo

Concerto di Piedimonte Etneo

Concerto di Piedimonte Etneo

Concerto di Piedimonte Etneo

Concerto di Letojanni

Concerto di Letojanni

Concerto di Letojanni

Concerto di Letojanni

Concerto di Acireale

Concerto di Acireale

Concerto di Linguaglossa

Concerto di Linguaglossa

Concerto di Piedimonte

Concerto di Piedimonte

8x Piedimonte 18.12.2015

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