GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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“Faro doc abbinato al Maiorchino e ai prodotti tipici locali”, domenica 24 gennaio in programma il primo appuntamento con il Laboratorio del Gusto

Messina. L’associazione “Slow Food Valdemone” organizza il primo appuntamento con il Laboratorio del Gusto “Faro doc abbinato al Maiorchino e ai prodotti tipici locali”. La manifestazione è in programma domenica 24 gennaio, a partire dalle ore 10.30, nei locali dell’Enoteca Provinciale di San Placido Calonerò. Si tratterà di un percorso di conoscenza di alcune tra le più prestigiose eccellenze del territorio messinese, vini e piatti tipici di un comprensorio che vanta tradizioni di rilevanza regionale e nazionale. La giornata è dedicata, in particolare, ai ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori e si pone l’obiettivo di far conoscere i prodotti attraverso un approfondito esame delle proprietà organolettiche e del legame con le tradizioni e la storia del territorio oltre all’analisi della loro rilevanza economica per l’inter tessuto sociale della provincia nell’ambito di una politica di rilancio della microeconomia locale.Nell’ambito del progetto di “Slow Food Valdemone”, che vedrà l’Enoteca di San Placido Calonerò quale location ospitante, il calendario degli appuntamenti sarà arricchito da altri due laboratori del gusto: il primo in programma lunedì 1 febbraio 2016 verterà sul Mamertino doc abbinato alla provola dei Nebrodi mentre il terzo laboratorio avrà luogo lunedì 15 febbraio 2016 e si svilupperà sul prestigioso Salina IGT abbinato a pietanze a base di capperi di Salina.

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L’Istituto Tecnico Industriale “Verona-Trento” in finale a Boston per la terza volta consecutiva.

MESSINA. L’Istituto “Verona Trento”, guidato dal Dirigente scolastico Simonetta Di Prima, per il terzo anno consecutivo ha raggiunto la finale del progetto “Zero Robotics”, un risultato prestigioso che lo colloca quale primo Istituto Tecnico italiano.La finale del torneo internazionale di programmazione di micro satelliti spaziali si svolgerà il prossimo 25 gennaio negli Stati Uniti, esattamente a Boston presso la prestigiosa sede del Massachusetts Institute of Technology (MIT) a bordo della stazione orbitante dell’ISS (Stazione Spaziale Internazionale). Il team “Wall-E 3.0”, costituito da studenti delle classi quarte e quinte della specializzazione informatica e capitanato dalla professoressa Eliana Bottari e dal professore Giovanni Rizzo, è composto da: Davide Ventaglio, Davide Segullo, Vittorio Gatto, Maurizio Raneri, Giuseppe Venuto, Alessio Donato, Manuel Fleri, Francesco Santoro, Davide Dell’Acqua, Emanuel Sorrenti. Le due squadre che hanno cooperato con il team Wall-E 3.0 sono Team Kuhlschrank (Pope John XXIII High School – New Jersey – Stati Uniti) e Haverhill Robotics (Haverhill High School – Massachusetts – Stati Uniti); grazie al progetto realizzato in collaborazione con la NASA, gli studenti hanno creato insieme un software originale. La finale consisterà nel governare micro satelliti spaziali, chiamati SPHERES, che si muoveranno all’interno della stazione orbitante sotto la visione dei sei astronauti a bordo. La competizione, svoltasi in varie fasi, si basa sulla creazione di codici di programma in linguaggio di programmazione C++ per il controllo dei satelliti in miniatura. Gli SPHERES (Synchronised Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites) sono già utilizzati dalla NASA all’interno della Stazione Spaziale per collaudare cicli di istruzioni, per eseguire rendezvous autonomi e operazioni di attracco.In volo libero lavorano insieme all’interno della Stazione Spaziale, ciascuno con la propria energia, i propri propulsori, computer e sistemi di navigazione. I risultati ottenuti con gli SPHERES sono importanti ai fini della manutenzione, dell’assemblaggio di satelliti, dello studio delle manovre di attracco e del volo di formazione.

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Messina. Mercoledì 20 gennaio 2016, alle ore 17,30, la Feltrinelli Point di Messina (via Ghibellina 32) presenta il saggio “Archeologia degli Iblei”. Indigeni e Greci nell’altipiano ibleo tra la prima e la seconda età del Ferro, firmato da Massimo Frasca per le Edizioni di Storia e Studi Sociali. Con l’autore, parlano del libro Francesco La Torre, docente di Archeologia classica all’Università degli Studi di Messina, e Anna Maria Prestianni, docente di Storia greca all’Università degli Studi di Messina. Coordina il dibattito Fulvia Toscano, direttrice artistica di NaxosLegge.
In questa opera, attraverso la documentazione archeologica, Massimo Frasca esamina i processi di trasformazione che si colgono nella società indigena tra la prima e la seconda età del Ferro (VIII-VI secolo a.C.) nell’area geograficamente e culturalmente ben delineata dell’altipiano ibleo che, grazie anche alle indagini effettuate tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento da Paolo Orsi, costituisce uno dei territori meglio indagati della Sicilia.
L’arrivo dei Greci, che a partire 733 a.C., data di fondazione di Siracusa, si insediano lungo le coste orientali e meridionali della Sicilia, innesca profondi mutamenti nell’assetto sociale, politico, economico e territoriale delle comunità indigene della prima età del Ferro (facies di Pantalica Sud), che vivevano in piccoli villaggi sparsi su alture naturalmente difese, come Monte Alveria, Avola Antica, Pantalica e Monte Finocchito.
La rassegna particolareggiata dei dati archeologici restituiti soprattutto dalle necropoli e in parte anche dagli abitati di Monte Finocchito, Modica-Via Polara, Ragusa, Monte Casasia e Castiglione, consente all’autore di delineare il processo innescato dalla presenza greca sulla costa (fondazioni di Siracusa, Eloro, Maestro e Camarina) e nell’interno (colonie siracusane di Acre e Casmene), che determina, tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C., l’abbandono dei piccoli villaggi sparsi nel territorio e la formazione di centri emergenti, ubicati sulle alture dominanti il corso dei grandi fiumi, Marcellino, Tellaro, Irminio, Dirillo e Ippari, che costituiscono le principali vie di comunicazione tra la costa e l’entroterra.

Massimo Frasca si è laureato in Lettere Classiche, con una tesi sulla necropoli di Monte Finocchito, e specializzato in Archeologia Classica presso l’Università di Catania. Ha vinto una delle borse di Perfezionamento bandite dalla Scuola Archeologica di Atene e ha seguito le attività della Scuola in Grecia e in Turchia, partecipando allo scavo di Iasos. Ricercatore confermato dal 1981 al 2000, ha insegnato presso l’Università della Calabria e di Agrigento. Attualmente professore di Archeologia della Magna Grecia e Sicilia presso l’Università di Catania, ha conseguito l’abilitazione a professore ordinario di Archeologia Classica. Dal 2005 è direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica (ora Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) dell’Università di Catania. Ha diretto numerosi scavi in Sicilia e in Italia meridionale ed è stato componente delle missioni archeologiche di Prinias (Grecia) e Iasos (Turchia). Dal 1987 fa parte della Missione archeologica italiana che opera a Kyme Eolica (Turchia), dove dirige gli scavi sulla Collina Sud. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Tra i principali temi di ricerca è lo studio della topografia e delle produzioni artigianali delle città greche e delle loro relazioni con le popolazioni indigene.

2x  Copertina libro

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"Trattamenti risarcitori dei dipendenti pubblici. Vittime del terrorismo, del dovere e della criminalità organizzata" .

Messina. Palazzo dei Leoni sabato 16 gennaio 2016, alle ore 9.30, ospiterà il convegno sul tema: “Trattamenti risarcitori dei dipendenti pubblici. Vittime del terrorismo, del dovere e della criminalità organizzata”.

L’incontro è organizzato dalla sede provinciale dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio (U.N.M.S.), con il patrocinio della Città Metropolitana di Messina.

Al meeting, dopo gli interventi iniziali del Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Messina, Dott. Filippo Romano, e del Presidente nazionale dell’ U.N.M.S., Cav. Antonio Mondello, interverranno i relatori: Dott.ssa Maria Antonietta Cerniglia, Vice Prefetto Vicario di Messina; Dott. Francesco Famà; Avv. Carmelo Gullo, legale rappresentante della sede provinciale U.N.M.S. di Messina; Francesco Mangano, ispettore della Direzione Territoriale del Lavoro di Messina; Dott. Carmelo Di Bella, responsabile pensioni dipendenti delle pubbliche amministrazioni sede provinciale INPS di Messina.

Concluderà il convegno il responsabile e legale della sede Nazionale U.N.M.S., .

I lavori saranno moderati dalla giornalista Gisella Cicciò.

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Un lavoro di gruppo che ha coinvolto professionisti del teatro e i giovani artisti disabili del Laboratorio DArt.

Messina – Con un programma di tre spettacoli e con oltre trenta burattini in scena, si è conclusa la stagione natalizia del Teatrino di Lunaria, l’evento per bambini e per famiglie promosso dalla Cooperativa Sociale Lunaria per avvicinare il giovane pubblico alle fiabe della tradizione popolare italiana e siciliana tramite le tecniche narrative più creative.
Domenica 13, domenica 20 e domenica 27 dicembre sono andati in scena gli spettacoli La finta nonna, versione originale di Cappuccetto Rosso, Gli indovinelli di Caterina, tratto dal racconto “La scaltra contadinella”, che apre la raccolta di fiabe siciliane di Laura Gonzenbach, e infine Sperso per il mondo, la fiaba inserita da Italo Calvino nella raccolta “Fiabe italiane”. Tutti gli spettacoli hanno avuto la regia di Margherita Smedile e Isolina Vanadia, a capo di una compagnia integrata formata dai giovani artisti disabili del Laboratorio DArt e da professionisti del teatro, come Eleonora Bovo, attrice ed arte-terapista, Piero Botto, tecnico teatrale, e Pierpaolo Cimino, musicista, che hanno prestato la loro opera supportando le tre socie fondatrici di Lunaria Francesca Billé, Serena Dascola e Alessandra Licata, ideatrici del progetto.
Il lavoro con il teatrino è un lavoro sulla parola, sul racconto, sui personaggi e sulle ambientazionici racconta Francesca Billé -. Il risultato è stato un prodotto che ci identifica, che racconta e rappresenta il mondo di Lunaria, le sue risorse e la sua inarrestabile voglia di creatività, pur tenendo sempre a mente le nostre radici e la nostra tradizione. Al primo posto, per noi, c’è sempre la qualità: è il motivo per cui abbiamo chiesto il sostegno di professionisti del teatro che ci potessero guidare e sostenere con le loro competenze, per offrire al pubblico non solo il prodotto di un laboratorio artistico ma un vero e proprio spettacolo teatrale”.
I burattini a guanto e a bastone, i fondali, gli oggetti di scena sono stati realizzati dai ragazzi con disabilità all’interno del Laboratorio DArt, un gruppo di lavoro che le tre Lunarie guidano da anni con l’obiettivo di sperimentare le diverse tecniche artistiche curandone il processo e dando vita quindi a opere con un reale valore estetico. “Ciò che viene realizzato nel laboratorio trova spesso posto nelle mostre collettive, nelle gallerie, e anche nelle case di persone che amano e acquistano opere d’artespiega Alessandra Licata –. Il teatrino è anche un modo per dare una diversa visibilità al lavoro instancabile e sempre appassionato dei nostri ragazzi”.

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Inizio alle ore 18 con ingresso gratuito

Messina. Domenica 27 dicembre, alle ore 18 e con ingresso libero, nella Sala ex Consiglio di Palazzo dei Leoni, secondo appuntamento concertistico con la pianista di fama internazionale Anna Bulkina che proporrà brani di .
L’evento si inserisce nell’ambito della mostra dedicata al pittore altoatesino Christian Hess in corso nel salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.

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Nella sala è stata installata una postazione che consentirà all’utenza il collegamento al Sistema bibliotecario nazionale

Messina. A Palazzo dei Leoni é stata inaugurata ed aperta al pubblico la Sala Lettura e Consultazione della Biblioteca “Giovanni Pascoli”, sede del Fondo Storico della Biblioteca, che raccoglie pregiati testi a partire dal 1800 quali la Raccolta Ufficiale Leggi e Decreti del Regno d’Italia dal 1862, la Raccolta Ufficiale Leggi e Decreti della Repubblica Italiana dal 1950, trattati molto rari di Giurisprudenza a partire dal 1913, la Giurisprudenza Italiana repertorio generale annuale dal 1914, la Giurisprudenza del Consiglio di Stato dal 1951, Argomenti generali nel nuovo ordine democratico 1947-1948, trattati sulla Finanza Italiana a partire dal 1911, gli Atti ufficiali del Consiglio Provinciale di Messina sessione straordinaria dal 1872, La Corte dei Conti dal 1931, la Rivista delle Colonie Italiane dal 1928, la Rivista Amministrativa dal 1889, il Bollettino Ufficiale di Legislazione e Disposizioni Ufficiali dal 1925, il Bollettino della Prefettura di Messina dal 1937, le Leggi d’Italia 1949-1950, il Giornale del Genio Civile dal 1864, la Rivista La Voce indici generali Enti Locali dal 1949, la Rivista delle Province dal 1923, l’Amministrazione Comunale e Provinciale 1892-1896, la Circoscrizione Politico-Amministrativa delle Province del Regno d’Italia dal 1927, il Diritto Fascista dal 1936, Un secolo di Statistiche Italiane dal 1861 al 1961, la Nuova Rassegna l’insediamento del Presidente del Consiglio di Stato del 1946, Il Diritto Amministrativo Italiano Primo trattato completo dal 1907, l’Annuario della Regia Università di Messina e Gerarchie d’Italia 1929-1930, volumi di Medicina Pediatrica del Fondo ex I.A.I. “Istituto Assistenza Infanzia” dal 1935.
Dal 2013 è stato avviato, in collaborazione con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina, il Progetto S.B.R./Polo di Messina (Servizio BibliotecarioRegionale) per la catalogazione informatizzata con visibilità esterna da parte degli utenti.
La suddetta rete è stata successivamente ampliata grazie ad un finanziamento del Programma Operativo Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (PO FESR).
La Biblioteca è stata dotata di terminale con postazione di lavoro, abilitato all’incremento continuo del database e predisposto per la consultazione del catalogo mediante il programma di ricerca (OPAC), un vero e proprio portale al servizio del cittadino.
Infine la rete informatizzata è stata ampliata in SBN/Polo di Messina (Servizio Bibliotecario Nazionale) grazie all’adesione da parte di Palazzo dei Leoni ad un progetto cofinanziato dall’Unione Europea che ha permesso l’installazione nella Sala Lettura e Consultazione di un personal computer, fornito dalla Soprintendenza di Messina, che consentirà all’utenza il collegamento al Sistema bibliotecario nazionale.

1x Inaugurazione3X  Inaugurazione2X Inaugurazione

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Messina. È stato presentato ieri, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina, il libro di Teresa Pugliatti Il Simbolismo nella pittura europea. Dai Preraffaelliti all’Art Nouveau, pubblicato nel 2015 da Magika Edizioni.
Con 362 immagini a colori e testi ricchi di osservazioni critiche, il volume rappresenta un percorso di ricerca che studia da una nuova prospettiva l’impatto che il Simbolismo ebbe non solo sulle arti figurative ma anche sulla letteratura e sulla storia. La novità critica e metodologica del libro è tale da averlo portato fino alla National Library di Washington, al Metropolitan Museum di New York, alla Biblioteca della Columbia University di New York, al Getty Institute di Losa Angeles e all’Università della Pennsylvania.
Accanto all’autrice, alla presentazione erano presenti il prof Francesco De Domenico, Direttore Generale dell’Università, il prof. Santi Fedele, storico, e il prof. Giampaolo Chillé, storico dell’arte.
Gli studi di Teresa Pugliatti riescono a parlare anche a chi non è un esperto di arte” ha esordito Francesco De Domenico, che ha raccontato di essere un appassionato seguace dell’opera della professoressa. L’intervento di Santi Fedele si è invece addentrato in un terreno più specifico. “Lo studio del Simbolismo richiede un approccio interdisciplinare, che tocchi ambiti come la letteratura, la filosofia e la psicanalisi. Il Simbolismo rappresenta un momento di rottura, un’inversione di tendenza rispetto al Naturalismo della prima metà dell’800 perché è stato capace di interpretare l’inquietudine e il disagio esistenziale della società prima della Grande Guerra”.
Giampaolo Chillè ha dichiarato che “il volume di Teresa Pugliatti riempie un vuoto, attuando però una rivoluzione cronologica che fa cominciare il Simbolismo 40 anni prima del 1886, data in cui storicamente lo si fa cominciare, con la pubblicazione del Manifesto su Le Figaro. Con questo nuovo studio, il Simbolismo non è più uno stile né una corrente: è un atteggiamento del pensiero”.
A concludere la presentazione proprio Teresa Pugliatti: “L’opera degli artisti simbolisti è un tutt’uno con il loro stato d’animo, con i drammi da loro vissuti. È un simbolismo che offre, non descrive; suscita e non dichiara nulla apertamente. Per questo motivo possiamo parlare di pittura dell’anima”.
Il volume rappresenta la prima delle due parti di un’opera che verrà completata da Teresa Pugliatti nel 2016 e in cui grande rilievo avranno i simbolisti italiani.

TERESA PUGLIATTI
Biografia

Teresa Pugliatti è nata a Messina, dove si è laureata in Lettere con una tesi in Storia dell’Arte, di cui è stato relatore Alessandro Marabottini. Ha insegnato Storia dell’arte moderna nelle università di Messina prima e, dopo l’ordinariato, di Palermo, alternando corsi di Storia dell’arte italiana e siciliana con corsi di più ampio respiro sulla Storia dell’Arte europea.
Oltre duecento le sue pubblicazioni, tra saggi, articoli e relazioni in convegni nazionali e internazionali. I suoi contributi scientifici vanno dal Quattrocento fino ai movimenti europei di fine Ottocento – primo Novecento, ma i suoi interessi toccano anche l’arte contemporanea.
Tra i suoi lavori più importanti si ricordano Agostino Tassi tra conformismo e libertà (Roma, De Luca, 1978), Giulio Mazzoni e la decorazione a Roma nella cerchia di Daniele da Volterra (Roma, Poligrafico dello Stato, 1984), Pittura del Cinquecento. La Sicilia orientale (Napoli, Electa Napoli, 1993), Pittura del Cinquecento. La Sicilia occidentale (Napoli, Electa Napoli, 1998), Antonello da Messina. Rigore ed emozione (Palermo, Kalòs, 2008), Pittura della tarda maniera nella Sicilia occidentale (Palermo, Kalòs, 2011). Ha collaborato con Luigi Ferlazzo Natoli al volume Arte contemporanea a Messina 1890 – 1997 (Messina, Intilla, 2009). Ha curato, con Salvatore Rizzo e Paolo Russo, il volume Manufacere et scolpire in lignamine. Scultura e intaglio ligneo in Sicilia tra Rococo e Barocco (Catania, Maimone, 2012).
I suoi numerosi scritti sulle località meno note della Sicilia in tema di restauro e conservazione dei Beni Culturali documentano un impegno costante in un campo nel quale ha ingaggiato molte battaglie, coinvolgendo i suoi allievi e fondando il Comitato per la Salvaguardia dei Beni Culturali della Provincia di Messina.

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Sono le fiabe della tradizione popolare rilette in chiave contemporanea.

Messina.Con l’ultimo spettacolo di burattini, in scena domenica 27 dicembre alle 17.00, si conclude la stagione natalizia del Teatrino di Lunaria: dopo la bella favola siciliana Sperso per il mondo, la Cooperativa Sociale Lunaria offre al pubblico la seconda replica delle due opere La finta nonna e Gli indovinelli di Caterina, per la regia di Margherita Smedile e Isolina Vanadia.

Negli spazi di via Sant’Agostino 24, prenderanno vita i burattini a guanto e a bastone realizzati all’interno del Laboratorio DArt, per raccontare due fiabe della tradizione popolare: tratta da una favola di Italo Calvino inserita nella raccolta “Fiabe italiane”, La finta nonna è la versione originale del più noto Cappuccetto Rosso, mentre Gli indovinelli di Caterina è tratto invece dalla dal racconto “La scaltra contadinella”, che apre la raccolta di fiabe siciliane di Laura Gonzenbach.

Alla messa in scena degli spettacoli ha lavorato una compagnia integrata formata dai giovani artisti disabili del Laboratorio DArt e da professionisti nel campo teatrale e pedagogico: oltre alle socie fondatrici di Lunaria (Francesca Billè, psicopedagogista; Serena Dascola, educatrice; Alessandra Licata, educatrice e videoartist), fanno parte della compagnia Eleonora Bovo, attrice ed arte-terapista; Piero Botto, tecnico teatrale; Pierpaolo Cimino, musicista; Margherita Smedile, attrice di prosa; Isolina Vanadia, insegnante.

A guidare il gruppo di lavoro è stata la passione per il teatro, sviluppata negli anni e messa alla prova in differenti contesti. “L’opera dei burattini rappresenta per noi la dimostrazione che un lavoro collettivo come il teatro mette in campo valori positivi come l’integrazione, la ricerca della qualità, la sperimentazione artistica e personale – racconta Serena Dascola -. Inoltre, il Teatrino di Lunaria ci dà la possibilità di mostrare alla città lo straordinario lavoro svolto dai ragazzi con disabilità all’interno del Laboratorio DArt, la cura del processo che li guida in ogni loro passo”.

L’appuntamento con La finta nonna e Gli indovinelli di Caterina è dunque domenica 27 dicembre, alle 17.00, in via Sant’Agostino 24, negli spazi creativi di Lunaria. Dopo lo spettacolo, i bambini e le famiglie saranno invitati a prendere un tè con le Lunarie.
È possibile prenotare il proprio posto chiamando al numero 340/3349440 o inviando una mail a lunaria.lab@gmail.com.

Anche questa volta saranno le fondatrici della Cooperativa Lunaria – Francesca Billè, Serena Dascola e Alessandra Licata – ad interpretare i tanti ruoli sulla scena e a dare vita ai burattini. Il Teatrino di Lunaria si fonda sul lavoro svolto da una compagnia integrata, formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura, una compagnia stabile e consolidata dal progetto di produrre e portare in scena l’opera dei burattini. Proprio i burattini utilizzati negli spettacoli sono stati costruiti all’interno del laboratorio DArt, uno spazio di espressione creativa dedicato a giovani artisti con disabilità.
Il Teatrino di Lunaria, “spazio magico di storie e musica”, può contare sulla collaborazione e sull’esperienza di professionisti nel campo teatrale e pedagogico: oltre alle socie fondatrici (Francesca Billè, psicopedagogista; Serena Dascola, educatrice; Alessandra Licata, educatrice e videoartist) e a fianco del collettivo di artisti del laboratorio DArt, fanno parte della compagnia Eleonora Bovo, attrice ed arte-terapista; Piero Botto, tecnico teatrale; Pierpaolo Cimino, musicista; Margherita Smedile, attrice di prosa; Isolina Vanadia, insegnante.
L’opera dei burattini continua con la fiaba Sperso per il mondo, domenica 20 dicembre, e nuovamente La finta nonna e Gli indovinelli di Caterina, domenica 27 dicembre, sempre alle 17.00 nella sede della Cooperativa Sociale Lunaria.

Francesca, Alessandra e Serena negli spazi creativi di Lunaria

Francesca, Alessandra e Serena negli spazi creativi di Lunaria

Programma spettacoli

Programma spettacoli

La Finta Nonna

La Finta Nonna

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Messina. Inaugurata presso i locali della Galleria provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, la V Edizione della “Settimana Quasimodiana”, organizzata dalla Città Metropolitana di Messina.
Nell’ambito della manifestazione, che si svolgerà fino al prossimo 19 dicembre, verrà inaugurata la mostra “Ritratti celebri di Quasimodo”, interessante continuazione dell’operazione culturale iniziata lo scorso anno in collaborazione con la Sovrintendenza di Ragusa.
Saranno esposte opere di Aligi Sassu, Domenico Cantatore, Luciano Luisi, Bettina, Remo Brindisi, Tadeusz Kantor, alcune caricature di Salvatore Quasimodo ed il busto in bronzo del poeta, realizzato nel 1937 da Francesco Messina.

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