GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Il Monastero dei Benedettini di Catania viene “smembrato” all’indomani della confisca statale avvenuta nel 1866: la Chiesa, la Biblioteca, l’orto botanico e l’edificio monastico adibito a svariati usi (trasformatosi recentemente in sede universitaria), vengono divisi fisicamente e amministrativamente, apparentemente uniti ma separati da membrane che lo fanno ancora oggi apparire come sezionato e in parte mutilato. Officine Culturali, grazie alla collaborazione di Padre Gaetano Zito (rettore della Chiesa di San Nicolò l’Arena), del Comune di Catania e del DiSUm (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania), dischiuderà la porta di comunicazione tra il Monastero e la Chiesa, riproponendo un percorso che i benedettini erano soliti attraversare. Il Monastero dialoga con la Chiesa e i due ambienti si mostreranno uniti così come erano stati pensati, progettati e costruiti.

Venerdì 5 gennaio Pamela Toscano e Angelo D’Agosta, interpreti e autori dell’evento teatrale «Mille Miglia Lontano», condurranno il pubblico attraverso un percorso fatto di storia, ma soprattutto di suggestioni ed emozioni. L’itinerario si svolgerà all’interno del Monastero e della Chiesa, luoghi separati da un’unica porta che sarà aperta al pubblico e condotto sino all’altare in cui l’organo di Donato Del Piano suonerà grazie alle mani esperte di Franco Lazzaro.

 «Mille miglia lontano», liberamente tratto dalla novella «Donato del Piano» di Federico De Roberto, è un percorso teatrale scritto per il luogo che lo accoglie: in cui la parola, il gesto e le note sono state pensate per sposarsi con le architetture e le suggestioni del plesso monastico dei Benedettini. Lo spettacolo teatrale si muove dall’ingresso straordinario del Monastero, ricco di luce, fino alla penombra del Chiostro di Levante, della sagrestia e del sacrario; per ritornare alla luce e al candore della Chiesa di San Nicolò.

 Lo spettacolo andrà in scena venerdì 5 gennaio con repliche alle ore 19:00 e 21:00. Al mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti le repliche potranno subire delle variazioni. Il numero di posti è limitato ed è dunque necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464.

Lo spettacolo

Lo spettacolo

Nota di regia

Un percorso tra i segni del tempo, tra la storia della razza umana e le storie degli uomini. Luoghi contenitori di memorie, manifeste e sepolte, condivise e sconosciute. Il Monastero e la porta che lo separa dalla sua chiesa, osservatori del passaggio dell’uomo nei secoli, e poi le parole che come codici comuni si fanno carico di testimoniare. Un manoscritto ritrovato in una cella, il diario di un insolito De Roberto che ci racconta di una piccola vita, troppo piccola se confrontata con la storia che lo ha generato e lo contiene in cui le parole non sono sufficienti per raccontare né l’uno né l’altra. L’individuo diventa piccolo e si perde nella ruota della vita e della morte. Cosa rimane? Cosa mantiene un senso oltre la storia e oltre le parole? La porta diviene lo spartiacque tra materia e spirito, tra ragione e caos, l’organo di Donato del Piano suona il linguaggio dell’anima e lentamente scopriamo altre connessioni. «Nessuna creatura umana può essere compresa da nessuna creatura umana?» Potranno mai le parole essere il filo che ci unisce ad altri esseri umani? E che senso ha un singolo individuo rispetto alla Storia? A volte però possiamo trovare risposte semplici, e spesso queste risposte non sono fatte di parole.

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Un fiabesco percorso teatrale sta per riprendere vita al Monastero dei Benedettini, ancora una volta protagonista di un esperimento artistico frutto della collaborazione tra artisti, studiosi, creativi e imprenditori. Officine Culturali, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, con Pamela ToscanoEvelyn Famà e Carlo Ferreri in occasione di Porte Aperte all’Università 2017  e per celebrare il 40° anno dalla donazione del Monastero all’Ateneo Catanese vuole raccontare una vecchia storia a chi avrà voglia di ascoltarla. Venerdì 30 giugno, sabato 1 e domenica 2 luglio andrà in scena “Fonte a Ponente Luna Crescente”, quest’anno con un nuovo sorprendente finale. Nel più antico chiostro del Monastero, quello di Ponente, oggetti apparentemente inanimati prenderanno vita per condurre gli spettatori alla riscoperta di una storia reale e immaginaria, onirica e concreta. In una dimensione fiabesca gli spettatori potranno conoscere monaci, ginnasti e strani animali parlanti che tenteranno di raccontare 500 anni di storia, sulle note di José Mobilia accompagnate dalla voce di Alessandra Raichi.

Il Chiostro di Ponente risale, infatti, alla prima fase di costruzione del Monastero, 1558, e viene successivamente distrutto dal terremoto del 1693: costruito con un gusto tardo rinascimentale, si caratterizza ancora oggi per la presenza del marmo bianco nel colonnato e nella bellissima fontana al centro. Maltrattato, frainteso e violentato durante il secolo di uso civile, è stato la palestra di molti catanesi. Dagli anni ’80, al suo interno, si sono addensate le storie degli studenti universitari che hanno avuto la fortuna di frequentarlo negli anni precedenti al restauro durante il grande progetto che riportò in luce l’antico splendore del Monastero ad opera dell’architetto De Carlo.

Il registro giocoso e fantastico che caratterizza tutta la messa in scena punta proprio a sottolineare che gli uomini sono capaci di imprese apparentemente irrealizzabili, come ridare una seconda giovinezza ad un luogo come il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena.

Lo spettacolo itinerante “Fonte a Ponente Luna Crescente” rientra in un processo di comunicazione ed educazione al patrimonio culturale più ampio che vede l’associazione Officine Culturali impegnata in attività di ricerca e sperimentazione da diversi anni. L’idea, condivisa dai tre artisti coinvolti, è quella di poter utilizzare i linguaggi performativi per raccontare i luoghi, ma soprattutto per creare nuova conoscenza e per fornire nuovi spunti e impulsi a chi dell’arte ne ha fatto il proprio mestiere, per guardare al passato dando così un senso al nostro futuro.

Le repliche della durata di 60 minuti circa sono previste per venerdì 30 giugno alle ore 21.00, sabato 1 e domenica 2 luglio alle ore 20:00 e alle ore 21:45. Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 – 3349242464.

NOTE DI REGIA
Una fonte d’acqua zampilla, sussurra, canticchia e si trasforma in fonte storica per raccontare 500 anni di storia. Nel più antico chiostro del Monastero dei Benedettini prende vita un racconto a volte realistico, a volte surreale, a volte attendibile, a volte onirico, a volte tragico, a volte comico, in cui persino le cose inanimate, immobili da secoli, prendono vita per mostrarci cosa hanno visto e ascoltato.

In questa nuova avventura, sotto lo sguardo vigile della luna che illumina le notti del Chiostro di Ponente, persino la fontana canta la sua triste vicenda. I monaci, gli inquisitori, i ginnasti, gli architetti e le rane parlano, gracidano, si muovono e disegnano un mondo antico, reale e immaginario con echi di sogni e di incubi, fino a giungere al presente.

I tre attori Evelyn Famà, Carlo Ferreri e Pamela Toscano sono i multiformi interpreti di un’esperienza volta a condividere, con uno stile ironico e poetico, le meraviglie che il Monastero custodisce. Le atmosfere sonore e musicali sono di José Mobilia e dalle fonti acustiche la voce di Alessandra Raichi ci fornisce suggestioni e spunti di riflessione.

Il percorso teatrale, voluto e ideato da Officine Culturali fa parte di un articolato processo di comunicazione del patrimonio culturale che utilizza anche i linguaggi performativi quali mezzo per raccontare i luoghi e le persone. Il passato diventa così fonte di acqua fresca per la creatività, per produrre ancora arte e conoscenza per il nostro futuro.

BIOGRAFIE
Evelyn Famà
 – Il suo curriculum riporta nomi di registi di fama internazionale come: M. Baliani, J. C. Penchenat, E. Nekrosius, L. Ronconi, L. Puggelli, A. Piccardi, F. Però, A. Pugliese, M. Mirabella, A. di Robilant, L. lucini, G. Salvo. E’ vincitrice di importanti premi: il “Premio Internazionale Salvo Randone ’01” (SR), il premio “Hystrio alla vocazione ’04” (MI), la 18ma edizione del Festival Nazionale del Cabaret di Torino ed il Premio E. Thole per l’interpretazione più originale. Tra le tournée nazionali citiamo “Chantecler”, “La Lunga vita di Marianna Ucria”, “Ecuba” con il ruolo di “Polissena” al fianco di P. Gassman e, in occasione del centenario I.N.D.A., “Le Troiane” (“Verso Argo”), col ruolo di “Cassandra”. Tra le protagoniste interpretate a teatro anche “Alda” di “Tra vestiti che ballano” di R. di San Secondo con I. Carrara, “Falista” in “Pipino il breve” con T. Musumeci, “Mirra” in “Mirra” di V. Alfieri. Per il cinema e la televisione interpreta, diretta da G. Albano, il ruolo di Palmira Frisone, nel film Rai “Il Figlio della luna”. Ha lavorato: in coppia comica con N. Frassica nel film “Un Milione di giorni” di M. Giliberti, nel film di A. Di Robilant “Mauro c’ha da fare”, in Tv per Sky è attrice comica nella sitcom “Phone center Brambilla” e nel cast di “Bambine Cattive” per 8 puntate andate in onda su Comedy Central. Testimonial inoltre dello spot “Anch’io” per la Lidl 2013 diretto da L. Lucini. Dal 2007 replica il suo monologo comico “Morir di fama”, regia C. Ferreri, rappresentato anche in stagione allo storico Teatro Cafè Sconcerto di Venezia in collaborazione con Zelig. Non mancano tra le sue esperienze Musical e operette tra cui “La Fanciulla che campava di vento” e “Il Pipistrello” di Strauss con T. Solenghi e M. Micheli nel ruolo da mezzo soprano “Ida”.

Carlo Ferreri - lavora professionalmente per teatro, cinema e televisione dal 1990. Distinguendosi come artista poliedrico al fianco di attori del calibro di Gianrico Tedeschi, Giuseppe Pambieri, Daniela Mazzuccato, Luigi Lo Cascio, Claudio Gioè, Giorgio Tirabassi, Luca Zingaretti, Luigi Burruano, Elio Germano, Mita Medici, Valeria Ciangottini, lavora per molti anni stabilmente in compagnie primarie come lo Stabile di Trieste, lo Stabile di Catania, gli Artisti associati di Gorizia e con il Piccolo Teatro di Catania, girando in tournèe nazionali e diretto dai più importanti registi italiani, come il maestro Antonio Calenda, Armando Pugliese, Lamberto Puggelli, Franco Però, Gianni Salvo, Walter Manfrè. Protagonista nei panni di Mauro per il film di Alessandro Di Robilant “Mauro c’ha da fare”, vanta diverse partecipazioni in cinema e tv, diretto da grandi maestri quali Marco Tullio Giordana, Enzo Monteleone, Gianluca Tavarelli in film tv come “I 57 giorni”, “Il capo dei capi”, “Borsellino”, Una sola debole voce”, “I cento passi”, “Il giovane Montalbano”. Attualmente impegnato nella serie tv “La Mafia uccide solo d’estate” di Pif diretto da L. Ribuoli e nella decima edizione della serie tv “Il Medico in Famiglia”. Impegnato come protagonista di alcuni importanti spot nazionali come quello del Calcio Catania o per la Galbani. Da 4 anni è consulente artistico del prestigioso Teatro Donnafugata gemellato con il Teatro San Carlo di Napoli.

Pamela Toscano - Attrice, autrice, regista e insegnante, si forma presso la Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile di Catania, per poi seguire stages di perfezionamento in Italia e all’estero. Lavora come attrice dal 1998 diretta da maestri di spicco, quali Micha von Hoeche, Peter Stein, E. Nekrosius, Lamberto Puggelli, La Fura dels Baus, Irene Papas, in tournè nazionali e internazionali. Contemporaneamente lavora come assistente alla regia e come autrice (molti testi sono già stati rappresentati). Dal 2000 inizia l’insegnamento in laboratori teatrali nelle scuole primarie e secondarie, di recente anche presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. All’interno del percorso autoriale s’inserisce l’interesse per la performance partecipata, i percorsi itineranti e sensoriali, il lavoro interculturale e i progetti di inclusione con portatori di disabilità. Inoltre, a partire da studi teorici e pratici in specifiche aree antropologiche ha definito una personale ricerca che si occupa di percezione al fine di scoprire modalità intuitive e collettive di comunicazione. Da anni collabora con Officine Culturali e con l’Università di Catania per la realizzazione di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.

La Locandina

La Locandina

Lo spettacolo

Lo spettacolo

Lo spettacolo

Lo spettacolo

Lo spettacolo

Lo spettacolo

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Catania – Il primo appuntamento di giugno con i laboratori ludico-didattici a cura di Officine Culturali è per martedì 6 giugno alle ore 17.00: i giovani partecipanti si trasformeranno in “Piccoli archeologi”.

I “Piccoli archeologi” saranno condotti dagli operatori di Officine Culturali in spedizione esplorativa alla scoperta dei resti delle antiche civiltà conservati all’interno del plesso monastico; dopo aver ripercorso la storia della Collina di Montevergine e aver osservato i resti del Cardo nel cortile del Monastero, l’antica strada romana con circa 2000 anni di storia, visiteranno il seminterrato cinquecentesco che oggi ospita la biblioteca del DISUM e conserva i resti di due domus romane. Conosciuta la simpatica matrona Agrippina e osservati gli antichi mosaici con tessere bianche e nere, si sposteranno nella zona di scavo archeologico simulato allestito presso il Decumanus Maximus. A questo punto avrà inizio la seconda fase dell’attività che si caratterizza per il forte coinvolgimento attivo dei ragazzi: indossati i caschetti e impugnate le palette, i giovani archeologi inizieranno un’attività di scavo alla ricerca di reperti antichi. Il laboratorio si prefigge l’obiettivo di far vivere in prima persona ai più piccoli le fasi principali dello svolgimento di uno scavo archeologico, dalla messa in luce dei reperti all’interpretazione dei dati raccolti, fino alle ipotesi di datazione come veri archeologi.

 

Il laboratorio è rivolto a bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni e sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Per partecipare è necessaria la prenotazione allo 0957102767 – 3349242464.

Piccoli archeologi

Piccoli archeologi

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Catania – Domenica 30 aprile, alle 10:00 presso la Chiesa di San Nicolò l’Arena, i più piccoli si trasformeranno in giovani architetti e completare il prospetto della chiesa lasciata incompiuta dai monaci benedettini. Il laboratorio Architutti – completiamo la chiesa incompleta è a cura di Officine Culturali.

 L’attività didattica comprende una prima fase teorica durante la quale verrà presentato il contesto storico e le peculiarità architettoniche della Chiesa di San Nicolò l’Arena e una fase ludica durante la quale i ragazzi dovranno realizzare il modellino del chiesa con “l’immaginato” prospetto principale. I promotori dell’evento, forniranno ai bambini forme e modellini geometrici (plinti, colonne, capitelli, fregi decorativi che imitano il bassorilievo, paraste, pilastri, archi, timpani, rosoni, portali, bugnato, statue, mensole decorate) da ricom

Monastero dei Benedettini

Monastero dei Benedettini

porre e assemblare per il completamento della facciata. Armati quindi di colori, forme e creatività si darà alla Chiesa di San Nicola un nuovo aspetto.

L’attività ludico – didattica, grazie all’ausilio dei modellini avvicinerà i ragazzi alle vicende e costruttive della Chiesa e contestualmente permetterà di apprendere utili nozioni di architettura.

 Il laboratorio varrà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Per aderire è necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464. È possibile contattare l’InfoPoint di Officine Culturali dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 17:00. Appuntamento alle ore 10:00 presso l’infopoint del Monastero dei Benedettini.

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CataniaSabato 28 gennaio si svolgeranno le visite guidate serali del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, un’occasione per conoscere e scoprire in notturna uno dei conventi più grandi d’Europa. In occasione della “Notte al Museo” il contributo per i tour guidati sarà ridotto per tutti i visitatori (5€ anziché 7€). Dalle 20:30 alle 23:30 le guide di Officine Culturali accompagneranno gli ospiti nella lunga e intrigante storia dei Benedettini a Catania. Come in un viaggio nel tempo i visitatori si sposteranno dall’epoca dei romani fino ai giorni nostri ripercorrendo più di 2000 anni di storia. La visita guidata dura un’ora e un quarto circa nella penombra della notte tra sotterranei e giardini. Le guide descriveranno tutti gli ambienti e sveleranno i miti, le leggende e la storia controversa di un’architettura che è ostentazione del potere e del gusto dell’ordine cassinese.

Per la visita guidata serale è necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464 tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 9.00 alle 17:00.

Il Chiostro di Ponente

Il Chiostro di Ponente

La cucina

La cucina

La sala rossa

La sala rossa

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Catania – Le “Officine Culturali” di Catania Venerdì 13 gennaio organizzano “Il Piano segreto dei Benedettini”, un percorso nuovo ed intrigante verrà

Il Piano segreto

Il Piano segreto

aperto al pubblico per raccontare l’antica storia dei monaci che abitavano sulla collina di Montevergine. Il nuovo e intrigante viaggio nel tempo si snoda all’interno del complesso edificato a partire dal 1558 dall’ordine dei Benedettini di Catania. Il percorso svela anfratti, cunicoli, stanze e gallerie che conservano ancora oggi le tracce del terremoto del 1693 e quelle di una vita monastica dimenticata, ricoperta dalle macerie della calamità naturale che cambia l’aspetto della città, del Monastero e della quotidianità benedettina. Officine Culturali, in collaborazione con l’Università di Catania, rivela “il Piano segreto dei Benedettini” tra gli scaffali di una biblioteca nascosta per raccontare non delle bellezze e dei fasti dell’ordine spesso etichettato come “mangione e beone”, ma dell’austerità della regola benedettina che traspare nel rigore delle strutture architettoniche.

 

I percorsi partiranno ogni mezz’ora delle 20:00 alle 22:00, la visita guidata dura 2 ore circa. I posti sono limitatissimi (massimo 10 persone per gruppo) è dunque necessaria la prenotazione* allo 0957102767 | 3349242464 tutti i giorni dalle 9.00 alle 17:00.

 

 

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Catania – Giovedì 15 dicembre alle ore 17:30 al Monastore – il Bookshop dei Benedettini si terrà il primo degli appuntamenti del calendario “Le pagine e la fabbrica. Incontri su libri e patrimonio culturale” con Nicolette Mandarano, curatrice insieme a Maria Stella Bottai e Silvia Cecchini del libro Artestorie – le professione della storia dell’Arte.

Il volume, edito da Cisalpino, racconta 30 professioni possibili di chi ha intrapreso lo studio della storia dell’arte per farla divenire la propria specializzazione e che nella contemporaneità ha dovuto unire le proprie conoscenze a competenze altre acquisite nel tempo. Il mestiere dello storico dell’arte quindi si trasforma, per adattarsi alle nuove contingenze storiche oltre che al mercato del lavoroArtestorie è diviso in cinque macroaree in cui sono riunite le professioni che agiscono dentro e fuori le istituzioni culturali. I professionisti coinvolti hanno accolto l’invito a raccontarsi ai ‘futuri’ storici dell’arte e si sono messi in gioco, narrando luci ed ombre dei loro percorsi professionali. Il cantiere Artestorie si è rivelato anche luogo di scambio, riflessione e confronto non solo sulle forme della disciplina, ma anche su strategie e obiettivi che storici dell’arte di un paio di generazioni sentono di condividere, e per cui sono disposti a impegnarsi.

Al centro delle esperienze narrate c’è la rete, intesa sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista delle relazioni e dei rapporti tra istituzioni e persone. Il mondo cambia, dunque, e con esso cambiano anche le opportunità di chi dell’arte ha fatto la propria ragione di vita. Dalle esperienze raccolte emerge la necessità che in molte delle professioni si integrino competenze legate al mondo della comunicazione, del management e della mediazione. E nella mediazione includiamo anche il saper dialogare con diversi profili professionali – archeologi, architetti, restauratori, informatici, legislatori, amministrativi – per citarne alcuni tra quelli coinvolti nello studio e nella trasmissione del patrimonio al futuro. Una propensione al dialogo utile anche a costruire un lessico condiviso su cui fondare la costruzione di progetti e strategie comuni.

Del libro parlerà Nicolette Mandarano, una storica dell’arte, ma anche un’esperta di comunicazione e social media, che ha insegnato Informatica per i Beni Culturali all’Università La Sapienza di Roma.

Insieme a lei saranno presenti Magnano San Lio, Direttore del DISUM, Federica Maria Chiara Santagati, docente di Museologia presso il DISUM e responsabile scientifico del Museo della Fabbrica e Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali. L’incontro vuole essere un’opportunità per aprire un dialogo sulla figura degli storici dell’arte e degli umanisti in generale, a partire dalla trenta esperienze raccolte nel libro. L’invito è soprattutto rivolto agli studenti di Storia dell’Arte e Beni Culturali che potranno confrontarsi con chi è riuscito a trovare un proprio posto nel mondo anche al di fuori dell’accademia.

La presentazione di “Artestorie” -come detto- rientra nel calendario di appuntamenti “Le pagine e la fabbrica – incontri su libri e patrimonio culturale”, un programma di attività che punta a celebrare al meglio i 40 anni dalla donazione del Monastero dei Benedettini da parte del Comune di Catania all’Università degli Studi. Il passaggio di proprietà avvenuto il 13 aprile del 1977 ha consentito al complesso monumentale di rinascere con una nuova destinazione, divenendo piazza di socializzazione e di crescita per gli studenti siciliani, luogo di intensa comunicazione culturale, di scambio di conoscenza, modello di recupero prima e di gestione e valorizzazione dopo. In ultimo, da sette anni, è giunta Officine Culturali che lo ha aperto a tutti, grandi e piccini, che sta investendo le proprie energie per raccontarne le storie custodite al suo interno, rendendolo esempio virtuoso si collaborazione tra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali.

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La nuova associazione è stata presentata al Monastero dei Benedettini

Catania –  “E’ nata una stella” ! Presso la sala “Coro di notte” del Monastero dei Benedettini , al centro della Catania antica, sede dell’Università, si è svolta la presentazione di una nuova associazione : “Circolo dell’informazione”, che si propone al pubblico catanese come stimolo per lo sviluppo socio-culturale.
Questa associazione alla cui presidenza siede Anna Maria Agosta, collaborata da Linda Maugeri (vice-presidente), ha un consiglio direttivo formato da Maria Lombardo, Claudio Fassari, Franz Cannizzo, Francesco Giordano, Enzo Stroscio e Vito Pirrone. I valenti professionisti si propongono, come ha precisato la Presidente, di “rimettere in gioco i valori, la storia e la memoria che hanno caratterizzato la crescita, l’evoluzione e anche l’involuzione del centro etneo, raccogliendo l’apporto di coloro i quali volessero dare una parte del loro tempo per la rinascita di Catania e per mettere in evidenza tematiche di interesse comune”.
Alla presenza del Segretario Regionale dell’Assostampa Alberto Cicero, l’evento si è svolto alla presenza di un interessato e folto pubblico di studenti del Dipartimento di Studi umanistici . Per questa occasione è stato proiettato in versione originale inglese con sottotitoli in italiano, in collaborazione con il Disum dell’Università, il film di Michelangelo Antonioni “Professione Reporter”, di cui quest’anno ricorre il 40° anniversario di uscita.
Al termine della proiezione, dopo una breve introduzione del Prof. Gioviale sul cinema di Antonioni, il Direttore della Fotografia Luciano Tovoli, collaboratore del maestro Antonioni premiato nel 1976 con il Nastro d’argento per la miglior fotografia, ha esposto con dovizia di particolari i dietro le quinte delle riprese del film e caratteristiche dei due attori principali : Jack Nicholson e Maria Schneider, soffermandosi poi sulle tematiche attuali relative all’uso della fotografia digitale nel cinema. Numerose le domande dei giovani presenti in sala, a cui il maestro Tovoli ha risposto con la massima disponibilità.

Il Monastero dei Benedettini

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Chi desiderasse collaborare con il “Circolo dell’Informazione”, può scrivere alla mail circolodellastampact@libero.it

Liliana Cosentino

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