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PALERMO

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Roma, 16/10/2019Il 50° congresso nazionale della Società italiana di chirurgia pediatrica avrà luogo dal 22 al 24 ottobre a Palermo presso Palazzo Chiaromonte Steri.

Organizzato dalla SICP con la partecipazione dell’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana nell’ambito del POR FSE, la kermesse intende aprire una riflessione sui percorsi intrapresi negli ultimi anni dai professionisti che operano nel settore della chirurgia pediatrica e approfondire la sua costante evoluzione.

“Dopo 25 anni il congresso torna finalmente a Palermo – afferma l’assessore regionale  all’Istruzione Roberto Lagalla –. Sarà un’occasione di confronto su tutti gli aspetti della chirurgia pediatrica e in particolare un prezioso momento formativo per i giovani chirurghi pediatri e specializzandi della nostra regione”.

I lavori dell’assise saranno infatti incentrati su tutti i campi scientifici di interesse chirurgico pediatrico, con un programma serrato di incontri e tavole rotonde su temi predefiniti che ospitano gli esperti italiani del settore. Sessioni di comunicazioni dedicate e a tema libero completeranno il quadro scientifico dell’evento, dove vi saranno anche seminari organizzati dalle sezioni affiliate alla Società come l’oncologia, l’urologia, la chirurgia mininvasiva e robotica e la recente sezione giovani.

Previsto inoltre un corso di aggiornamento precongressuale gratuito su tecniche di chirurgia laparoscopica e aperta sperimentale, realizzato in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico di Palermo e dedicato a giovani chirurghi pediatri e specializzandi iscritti al congresso e/o alla Società italiana di chirurgia pediatrica.

Alla cerimonia di inaugurazione, prevista per martedì 22 ottobre alle ore 18 nella Sala delle Capriate di Palazzo Chiaromonte Steri, interverranno tra gli altri Mario Lima, presidente della Società italiana di chirurgia pediatrica; gli assessori regionali alla Salute e all’Istruzione, Ruggero Razza e Roberto Lagalla; Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo e Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Palermo. Apriranno il congresso i presidenti della kermesse Marcello Cimador e Gloria Pelizzo.

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“Si tratta di un appuntamento importante per la società scientifica che raggruppa i chirurghi che si interessano del bambino, del lattante e del neonato che sono circa 500 in tutta Italia – sostiene Mario Lima –. Nelle giornate del congresso i rappresentanti dei circa 60 centri italiani del settore si confronteranno e discuteranno sulle più importanti tematiche scientifiche e sulle più moderne tecniche chirurgiche come la chirurgia mininvasiva pediatrica e neonatale e la chirurgia robotica pediatrica. Saranno inoltre dibattuti, in tavole rotonde, argomenti inerenti la chirurgia urologica, neonatale, oncologica e toracica. Rilevante è lo spazio riservato alle problematiche riguardanti la formazione post-laurea: a questo tema sono dedicati un incontro che vede protagonisti i medici specializzandi della chirurgia pediatrica italiana e un corso precongressuale sulla suture chirurgiche, laparoscopiche e robotiche indirizzato ai giovani. E il congresso sarà anche il momento, per il consiglio direttivo, di presentare importanti iniziative e obiettivi che la SICP persegue in questi anni come la creazione di linee guida sul trattamento delle patologie chirurgiche pediatriche, il lancio di un corso FAD indirizzato al completamento della formazione specialistica dei giovani chirurghi pediatri e la strutturazione della Società nelle sezioni territoriali (regionali e interregionali) e nelle sezioni scientifiche riguardanti i maggiori campi di patologia chirurgica pediatrica e neonatale”.

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A parte Facebook (305) su 390 comuni, tiene soltanto YouTube (sopra i 100) mentre gli altri sotto i 100.

Palermo, 04/10/2019 –   C’è ancora da lavorare in Sicilia per migliorare la presenza delle pubbliche amministrazioni sui social network, come emerge da un report di monitoraggio civico condotto dai giovani attivisti di Generazione Ypsilon.

L’organizzazione ha partecipato al convegno, organizzato dall’associazione nazione PA Social, dedicata allo sviluppo della nuova comunicazione portata avanti attraverso social network, chat e tutti gli strumenti innovativi, intitolato  “Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici” che si è svolto ieri, 3 ottobre, con il patrocinio di Regione Siciliana, Ordine dei giornalisti di Sicilia, Assostampa, e Anci Sicilia Giovani.

Presenti, tra gli altri, il presidente nazionale dell’associazione Francesco Di Costanzo e l’assessore alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica Bernardette Grasso.

Il caso di studio di monitoraggio civico ha riguardato lo stato di diffusione dei social da parte dei 390 Comuni siciliani (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, Linkedin ) mediante l’elaborazione di indicatori su numero di “mi piace”, “followers”, frequenza di pubblicazione.

La ricerca condotta da Generazione Y, presentata da Angelo Alù, PhD. membro Consiglio Internet Society Italia, è stata curata dai seguenti membri di GY (Valeria Cantarella, Federica Giaquinta, Salvo Giannitto, Vanessa Ingino, Rosalia Russo, Valentina Sapuppo).

Generazione Ypsilon ha come suo scopo la promozione e la divulgazione della cultura digitale mediante eventi divulgativi e l’elaborazione di ricerche in vari ambiti, tra cui Trasparenza, OpenGov, OpenData, Digital economy, Digital Innovation e Data Protection. l’Associazione ama definirsi dei “nativi digitali” impegnati in azioni concrete di sensibilizzazione della cultura digitale per migliorare la società grazie ai benefici delle tecnologie.

Nel corso del tempo, il team GY ha redatto specifiche proposte normative per formalizzare il diritto di accesso ad Internet nel Trattato europeo, nello Statuto della Regione Siciliana e negli Statuti comunali. Inoltre ha elaborato numerosi casi di studio in materia di Trasparenza, OpenGov, OpenData.

Il caso studiato evidenzia che a  parte Facebook (305) su 390 comuni, tiene soltanto YouTube (sopra i 100) mentre gli altri sotto i 100.

Nel merito, la maggiore criticità sembra l’interazione comunicativa e l’uso di linguaggi differenziati per i vari canali social.

Giovanissimi, i soci di Generazione Ypsilon, tutti volontari, hanno parametrato la presentazione al tempo disponibile. con torte grafiche statistiche sui dati e grafiche su principali usi, migliori performance e criticità.

Gli esiti statistici del caso di studio “I Comuni sono social?” in particolare hanno evidenziato che, dei 390 Comuni siciliani monitorati,  risultano attive 305 pagine Facebook, 131 canali YouTube, 59 profili Twitter, 55 account Instagram e 12 profili LinkedIn.

Un prossimo convegno che verrà organizzato a Catania, e di cui daremo notizia,  entrerà nel dettaglio dell’analisi.

Il PA SOCIAL  del 3  Ottobre  a Palermo

Il PA SOCIAL del 3 Ottobre a Palermo

La foto di gruppo con gli organizzatori del convegno di Palermo

La foto di gruppo con gli organizzatori del convegno di Palermo

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Il prossimo 3 ottobre, a Palermo, il primo evento di analisi e proposta operativa in Sicilia promosso da PA Social, l’Associazion e nazionale per la nuova comunicazione, e patrocinato da Regione Siciliana, Odg, Assostampa e Anci Sicilia Giovani.
Istituzioni, giornalisti, comunicatori pubblici, social media manager, esperti di digitale a confronto il prossimo giovedì 3 ottobre , a Palermo, nella sala Alessi di palazzo d’Orléans , sede istituzionale della Presidenza della Regione Sicilia, per una giornata dedicata all’uso e diffusione dei social media nella pubblica amministrazione.
“LE PA SOCIAL HANNO UNA MARCIA IN PIU’. USO E DIFFUSIONE DEI SOCIAL MEDIA PUBBLICI” è il titolo del convegno mattutino che verrà seguito da un’ulteriore sezione formativa nel pomeriggio con due workshop; uno dedicato a Facebook ed Instagram , l’altro su social e privacy.
Ricco il parterre di istituzioni, operatori, professionisti, studiosi della materia, testimonial, che nel corso dell’intera giornata offriranno importanti spunti di riflessione e strumenti operativi sull’utilizzo della nuova comunicazione a beneficio dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa pubblica e della trasparenza e comunicazione ed informazione pubblica attraverso i social. L’evento gode dei patrocini di Regione Siciliana, Ordine dei giornalisti, Assostampa, Anci Sicilia Giovani.
Nel corso della conferenza sarà presentato il caso di studio condotto dall’associazione Generazione Y “I Comuni siciliani sono social? Presentazione del caso di studio sullo stato di diffusione dei social network in Sicilia”.
L’utilizzo corretto e funzionale degli strumenti ‘social’ di comunicazione istituzionale, sotto i diversi punti di vista, deontologico, tecnologico, strategico, organizzativo, sarà il fil rouge su cui tutti i protagonisti dell’evento si muoveranno, partendo dall’analisi dello stato dell’arte, dall’attuale mappa di utilizzo della comunicazione istituzionale ‘social’ in Sicilia, per focalizzare le numerose e appropriate potenzialità degli strumenti innovativi di comunicazione della PA in tutte le sue forme, ponendo l’accento su casi virtuosi  da condividere e finire ai gap di formazione e dotazioni strumentali e organizzative su cui le amministrazioni pubbliche sono chiamate a riflettere, per compiere scelte di campo importanti a beneficio di quella qualità reale e totale della PA, che deve essere percepita e vissuta in modo istantaneo dai destinatari dell’azione pubblica: i cittadini, le imprese.
PA Social che si occupa di divulgazione, formazione, pubblicazioni, ricerche ed è la prima rete a livello mondiale nel suo genere con la partecipazione di numerosi professionisti, giornalisti, comunicatori, nuove professioni del digitale, amministratori, manager, enti e aziende pubbliche, associazioni, imprese, cittadini, si impegna da anni per lo sviluppo della comunicazione su web, social network, chat, intelligenza artificiale, quindi oltre che ai tradizionali siti internet anche alle pagine Facebook, agli account e ai canali Instagram, Youtube, Messenger, Twitter, LinkedIn, WhatsApp, Telegram, solo per citare alcuni dei social e chat più diffusi. Attraverso i social infatti le pubbliche amministrazioni sono più alla portata dei cittadini, e su questo assunto PA Social fonda le sue azioni come, tra le altre, i diversi partenariati che si sono avviati nei mesi scorsi con società e organizzazioni come LinkedIn, Facebook, ma anche Anci e le Università per proporre formazione agli enti.

Con questo proposito il gruppo professionale trasversale che oggi affonda le radici anche in Sicilia, sta programmando una serie di attività e incontri per condividere buone pratiche, analizzare i fenomeni, proporre best practice organizzative, garantire scambio e aggiornamento continuo tra i professionisti delle varie strutture di informazione e comunicazione. L’appuntamento è aperto alla partecipazione di tutti con iscrizione qui http://bit.ly/2l2n5Xn ed è anche inserito nella formazione continua dei giornalisti sulla piattaforma SIGEF https://sige odg.lansystems.it/Sigefodg/dettagliocorso/17581
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Un coreografo siciliano alla corte di John Turturro.

         Il popolare attore di numerosi film di Hollywood ha scelto il catanese Giuseppe Bonanno come coreografo del suo “Rigoletto” teatrale, che debutterà in Cina il 25 settembre, per poi essere esportato in Belgio e nel resto del mondo.

         Bonanno inizia lo studio della danza classica a Catania Patrizia Perrone, Maria Patti e successivamente con Salvo Di Mauro e si specializza come ballerino e coreografo. Vincitore di borsa di studio del Centro Internazionale Danza di Roma, studia con maestri di fama internazionale. Ha danzato al teatro Massimo Bellini di Catania, al teatro Regio di Torino, a Cannes, Macao in Cina, Torre del Lago e al teatro Donizetti di Bergamo. Dal 1995 ha lavorato costantemente con il Teatro Massimo e dal 2001 al 2019 è stato tersicoreo stabile del corpo di ballo, ricoprendo anche ruoli da solista e primo ballerino che spaziano dal repertorio classico a quello moderno, collaborando con coreografi, registi, cantanti, musicisti e danzatori di fama internazionale. Per il Massimo è stato anche ballerino, coreografo e maître de ballet.

         Giuseppe Bonanno, ricorda che il primo impatto con l’attore e regista è arrivato «durante la prima del “Rigoletto” dello stesso Turturro, messa in scena al teatro Massimo di Palermo nell’ottobre del 2018».

    Insieme, porteranno lo stessa opera il 25 settembre a Xi’an in Cina e in seguito a Liegi in Belgio e nel resto del mondo.

         Parlando delle sue coreografie del “Rigoletto” made in Turturro, Bonanno evidenzia che queste «si caratterizzano, dietro indicazione di Turturro, che come regista ha una visione a tutto tondo, nel valorizzare il ballo, che è presente in tutti e tre gli atti. Le ballerine, che rappresentano le cortiginane, e i danzatori, nella parte degli amici del duca di Mantova, saranno presenti a lungo in scena».

         Ma il rapporto tra Bonanno e Palermo non si interrompe qui. Il coreografo sarà infatti il 13 settembre responsabile delle coreografie al teatro Massimo in piazza Verdi de “La Traviata” con la regia di Massimo Pontiggia e guest teacher della scuola do danza Ensemble company 2.0 di Marcello Carini, che prossimamente si appresta ad aprire la nuova sede in via Filippo Basile 3/A.

John Turturro e Giuseppe Bonanno

John Turturro e Giuseppe Bonanno

John Turturro e Giuseppe Bonanno

John Turturro e Giuseppe Bonanno

Giuseppe Bonanno

Giuseppe Bonanno

Giuseppe Bonanno

Giuseppe Bonanno

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TRAPANI – Mentre è ancora accesa la polemica in merito alla storica tonnara di Favignana, costretta a chiudere dopo che le speranze degli scorsi mesi si sono infrante contro le misere quote assegnate (14 tonnellate di pescato di tonno, a fronte delle 100 richieste, il minimo necessario per la sostenibilità economica del progetto) è in uscita il 5 luglio per Bonfirraro editore il nuovo romanzo di Masssimiliano Scudeletti, dal titolo “L’ultimo rais di Favignana, Aiace alla spiaggia”. Sembra un caso che il protagonista del libro, Gioacchino Cataldo, scomparso il 21 luglio 2018, torni a far parlare di sé proprio in questo periodo d’incertezza per la sua Favignana di cui è stato memoria e ambasciatore mediatico. Non è un caso, eppure è come se fosse arrivato nel momento giusto per ricordare a tutta Favignana, la Sicilia e l’Italia, che la tonnara non può inabissarsi nel nulla con la sua storia ancestrale, che c’è ancora bisogno di un rais che ne cali le reti assieme alla sua ciurma com’è stato per secoli. Gioacchino Cataldo è una di quelle personalità difficili da raccontare: cerchi l’uomo e trovi il mito, affronti il mito e t’imbatti nel bambino e poi nel ragazzo che si allontana da Favignana per farvi ritorno dopo anni di emigrazione. «A noi il ritratto di rais che ci piace è quello che emerge dalle pagine di Massimiliano Scudeletti – afferma il giornalista Carlo Ottaviano nel mémoire dedicato proprio a Cataldo – che narra la storia di un uomo, di un eroe di vita, non di una macchietta o di una finzione. Impariamo quindi a coltivare la memoria (e proteggere il mare) evitando che tutto diventi un circo e perfino un monumento umano come l’ultimo rais venga trasformato in statua utile solo come sosta per gli uccelli migranti». È questa la percezione di chi ha vissuto e prova ancora a vivere gli anni della mattanza, che non solo era ed è un lavoro per tanti favignanesi, ma è storia, è tradizione. E il raissato è mito, proprio come lo è Gioacchino Cataldo. Massimiliano Scudeletti non ha voluto scrivere una biografia. Ha voluto fare di più: dare a Gioacchino Cataldo la possibilità di essere ancora un simbolo per quanti credevano e credono che la tonnara possa continuare a vivere. Parallelamente, e quasi come se fosse ancora una volta un segno del destino, Cataldo sembra voler tornare oggi a opporsi (così come fece nel 1997 quando tornò dopo un periodo di assenza da Favignana per assumersi l’onere e l’onore di essere rais) attraverso la penna di Scudeletti, per raccontare quanto la tonnara vive di tradizione e si fa tradizione, per raccontare quanta storia c’è in mezzo, per ricordare quanto valore ci sia nell’essere rais. Questa di Scudeletti, quindi, non vuole essere una biografia, ma il racconto di un inseguimento tra l’autore (voce e io narrante) e il protagonista amareggiato e deluso, che termina tra luci e ombre in una spiaggia siciliana dove si aggira un moderno Aiace. Ed è proprio tra queste luci e ombre che l’editore Salvo Bonfirraro dichiara «Abbiamo scommesso su un autore toscano che ha scritto della Sicilia, di Favignana e del rais Gioacchino Cataldo, e con questa pubblicazione vogliamo ancora una volta esprimere il forte legame alla nostra terra.  Noi vogliamo che le nostre tradizioni e attrazioni culturali come le tonnare, la mattanza di Favignana e le figure eroiche come quella di Gioacchino Cataldo possano essere un grande volano per l’economia, la cultura e la storia siciliana. Il nostro pensiero va, oltre che al grande Gioacchino Cataldo, a Sebastiano Tusa, un altro eroe che aveva a cuore l’isola e lo stabilimento Florio di Favignana, ammiratore delle gesta dell’ultimo rais e della tradizionale tonnara. A tal proposito voglio ricordare le sue parole, che dovrebbero arrivare ai principali attori culturali della nostra regione: “Gioacchino Cataldo, ultimo rais della tonnara di Favignana e grande affabulatore, ci ha allietato con i suoi affascinanti racconti di un’epopea siciliana ormai scomparsa. Un testimone di una delle attività marinare che oltre ad avere costituito il volano di una grande economia, ha prodotto una pagina indimenticabile di storia e cultura”».

Il libro verrà presentato per la prima volta in occasione della rassegna letteraria organizzata dal Centro studi Dino Grammatico a Custonaci (Tp) il 10 luglio alle ore 21.30 presso la sede dell’Associazione culturale Museo Vivente di Custonaci. È previsto un tour di presentazioni che vedranno l’autore impegnato in giro per la costa occidentale della Sicilia fra Trapani, Marsala, Favignana, Marettimo e Palermo. Di seguito tutti gli appuntamenti con l’autore: 11 luglio – Trapani: alle ore 19.00 presso la Lega Navale, dialogheranno con l’autore Noemi Genovese e il giornalista de La Repubblica Roberto Leone; 12 luglio – Marsala: alle ore 21.00 presso il Circolo Velico, dialogherà con l’autore il giornalista Giacomo Di Girolamo; 13 luglio – Favignana: alle ore 17.30 presso il Palazzo Florio, dialogherà con l’autore la giornalista Jana Cardinale; 14 luglio – Marettimo: alle ore 18.00 presso il Museo del Mare in occasione della rassegna letteraria “Marettimo al di qua e al di là del mare”, dialogheranno con l’autore Laura LoDico e lo scrittore Antonino Rallo; 16 luglio – Palermo: alle ore 18.00 presso la Libreria Zacco, dialogherà con l’autore il giornalista Daniele Ienna. AUTORE – Massimiliano Scudeletti Dopo gli studi si dedica alla realizzazione di documentari e spot televisivi prima come sceneggiatore, poi come regista. Nel passaggio tra analogico e digitale abbandona l’attività e si ritira a gestire un’agenzia assicurativa che opera prevalentemente nella comunità cinese. Continua a viaggiare nel Sud-Est asiatico. Compiuti i cinquant’anni, decide di lasciare il mondo assicurativo per dedicarsi completamente alla cultura tradizionale cinese e alla scolarizzazione di adulti immigrati. A febbraio 2018 pubblica il suo primo romanzo Little China Girl con protagonista Alessandro Onofri. Little China Girl ha vinto il premio Emotion al Premio letterario città di Cattolica 2019. È stato finalista al premio Tramate con noi di Rai Radio1. Nel giugno 2019 è uscito Dove erano le isole in collaborazione con Paolo Ciampi e Arnaldo Melloni. L’ultimo rais di Favignana, Aiace alla spiaggia è il suo ultimo romanzo.

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In sinergia per svolgere attività culturali, di formazione, focus e studio

In sinergia per sviluppare iniziative culturali, di formazione, focus e studio, questo in sintesi l’accordo firmato a Palermo dalla dott.ssa  Patrizia Monterosso, Direttore Generale della Fondazione Federico II e dal dott. Domenico Interdonato, presidente dall’Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana. L’accordo si svilupperà nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e competenze, per collaborare ad iniziative e perseguire obiettivi di comune interesse, in settori e materie, come le attività di formazione, studi e ricerche di alta qualità.

L’obiettivo è quello di  promuovere e diffondere, attraverso i media tradizionali, i nuovi media e i social, la cultura del pluralismo accompagnando i processi di innovazione e contribuire a rafforzare il ruolo della Fondazione Federico II e dell’Ucsi Sicilia, come motore dell’innovazione e promotore di cultura.

La dott.sa Monterosso, dopo la  firma del protocollo d’intesa, si è soffermata ad evidenziare  l’importanza  della Fondazione Federico II, nel panorama culturale. Inoltre ha ricordato le finalità dell’accordo, che sono mirate alla definizione delle modalità per lo sviluppo e la realizzazione di iniziative a sostegno del comparto regionale della cultura e della comunicazione. L’intesa infine impegna a dare a ciascuna iniziativa comune, massima visibilità attraverso tutti gli strumenti di comunicazione disponibili”.

Il Presidente Interdonato, ha  dichiarato, “Noi in Sicilia siamo i custodi di un grande patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico, unico al mondo, che dobbiamo curare, promuovere e valorizzare, per fare ciò c’è bisogno di grande attenzione e di una buona comunicazione. Uno dei nostri obiettivi è quello di formare giornalisti capaci di comunicare e diffondere con efficacia la buona notizia, la nostra Sicilia con la sua grande bellezza e i valori cristiani. Il protocollo d’intesa con la Fondazione Federico II, ci permetterà per la prima volta di sviluppare insieme i nostri programmi, di crescere e di interagire con una prestigiosa istituzione di ampio respiro internazionale”.

2 DA SIN. INTERDONATO E  MONTEROSSO

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Trentatré concerti, in trentatré teatri in trentatré diverse città della Cina. Questo il numero-bilancio che accompagna il ritorno in Sicilia dal paese asiatico della SiciliArte Opera Management Orchestra Filarmonica della Sicilia.

L’ensemble, fondato e presieduto da Nuccio Anselmo, che per l’occasione ha coperto anche il ruolo di tour manager e direttore artistico, è reduce da un tour che ha attraversato le principali città della Cina. Tra queste: Zhuhai, Xiamen, Wenzhou, Changzhou, Kunshan, Wuxi, Hefei e Weihai, con concerti all’ Hefei Grand Theatre, e Shangxi Poly Grand Theatre.

 A dirigere l’orchestra, formata da sessanta elementi, è stato il maestro Aldo Salvagno, con sul palco i tenori Alberto Profeta e Francesco Ciprì, con le soprano Valentina Vinti e Irene Savignano. Insieme, hanno cantato e suonato brani come “O sole mio”, “O surdato nnammuratu”, “Funiculì funiculà”, “Brindisi da La Traviata”, “Nessun Dorma”, “Ouverture dall’opera Nabucco”, “Intermezzo dall’opera Cavalleria Rusticana”, “Ouverture dall’opera Il barbiere di Siviglia” e tanti altri.

 «Chi non crede nel potere umano delle alleanze fra le nazioni a nome dell’arte – dice Nuccio Anselmo – commette un gravissimo errore, poiché le nazioni hanno bisogno di scambiarsi le emozioni per rendere nulli i confini e grandi i risultati». Quello di SiciliArte è stato il secondo tour in Cina organizzato dall’associazione che, visto il successo, tornerà nel paese orientale anche il prossimo anno, in vista di una estate dove sono già previsti concerti e opere del Coro Lirico Mediterraneo e dell’Orchestra Filarmonica della Sicilia a Taormina, Palermo, Torre del Lago, Terrasini, Caltagirone, Catania e San Cataldo.

L'orchestra

L’orchestra

SiciiArte opera orchestra

SiciiArte opera orchestra

SiciiArte opera orchestra

SiciiArte opera orchestra

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L’UCSI partner della Diocesi e di altre associazioni  per combattere la violenza sul web

Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione aiuteranno a riflettere su come vivere le ricchezze del web: imparando a padroneggiarlo senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta  consapevole delle parole.

I social media: spesso li usiamo in maniera superficiale, senza valutare le conseguenze. Le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte sono massime quando non possiamo guardarci in faccia: in rete le parole che scegliamo hanno un peso! Oggi la comunicazione sul web appare spesso avvelenata e ci sentiamo intrappolati dall’odio, dalla paura e dalla diffidenza.

In preparazione alla  53ma giornata mondiale delle comunicazioni sociali, la Diocesi di Trapani insieme alle realtà  partner del progetto “Trapani per una comunicazione non ostile” promuove un incontro che si terrà domenica 7 aprile con inizio alle ore 17.30 presso l’auditorium “Santa Chiara” del Seminario Vescovile. Intervengono Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e membro della redazione di consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca e Bruno Mastroianni, giornalista e scrittore, social media manager di alcune trasmissioni Rai. I relatori sono autori di “Tienilo acceso” volume edito da Longanesi ( 2018).

L’incontro sarà aperto da una performance a cura dell’associazione “Quattro Rocce”:La baronessa di Carini 2.0” in cui il racconto tradizionale della leggenda della Baronessa viene riproposto in chiave contemporanea, al tempo dei social.

Le conclusioni dell’incontro – dal titolo “E vissero felici e connessi. Parole, relazioni e comunità ai tempi dei social” – saranno affidate al vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli. Nel corso dell’incontro saranno anche presentati alcune esperienze realizzate in classe da insegnanti ed alunni sul manifesto per la comunicazione non ostile, varato a Trieste due anni fa e ormai diffuso in tutti i contesti sociali e culturali oltre che in diverse lingue.

L’incontro vale come formazione permanente accreditata dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.

La locandina dell'Evento

La locandina dell’Evento

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Una serie di scioperi, fissati tutti i venerdì, che crescono un po’ ovunque tanto da essere diventati un vero e proprio movimento globale: Fridays For Future è il loro slogan, ma la protesta in questi giorni è andata ben oltre gli hashtag confinati sui social network.

Nati sulla scia della protesta di Greta Thunberg, la quindicenne svedese che per sensibilizzare il proprio governo dal 20 agosto ha manifestato ogni venerdì di fronte al Riksdag, il parlamento svedese, ad oggi contano migliaia di attivisti che emulano i suoi flash mob in tutto il mondo, anche il Italia.

Anche la  Sicilia partecipa alla protesta. Il Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni sostiene e partecipa alle mobilitazioni Fridays For Future, lo sciopero globale per il clima che vede coinvolti 135 Paesi  e che anche in Sicilia gli studenti stanno organizzando in molte piazze per rivendicare una nuova giustizia climatica ed futuro sostenibile.

Da anni ci battiamo a livello regionale per invertire la rotta sulle politiche ambientali, che a tre anni dagli accordi di Parigi sul clima stentano a partire e dare risposte concrete al disastro climatico incombente. Politiche che anziché continuare a favorire le lobby delle energie fossili, dei signori delle discariche, dei padroni delle risorse naturali, a partire dall’Acqua per fare profitto, puntino con decisione sulle rinnovabili, sulla conversione ecologica dell’economia e dei consumi e sull’economia circolare.

Misure non più rinviabili, come ci ricordano i giovani di tutto il mondo, che rappresenterebbero oltre che la salvezza del pianeta e del nostro territorio una straordinaria occasione di crescita economica e sociale, di salvaguardia dell’ambiente e della salute, di rilancio dell’economia di prossimità.

Gli studenti chiedono una transizione socialmente giusta che passa, come abbiamo sempre detto, dalla democratizzazione e socializzazione delle risorse. Regione e Comuni possono e devono far molto in questa direzione, ed hanno tutti gli strumenti per avviare questa rivoluzione sostenibile. Ci aspettiamo che il nuovo piano energetico regionale vada in questa direzione e che il patto dei sindaci sugli obbiettivi 2030 diventi un vero strumento di trasformazione ecologica del nostro territorio.

Il logo Fridays for Future

Il logo Fridays for Future

La svedese Greta Thunberg

La svedese Greta Thunberg

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Palermo – Duecento ragazzi, membri della Chiesa Cristiana “Parola Della Grazia” di Palermo, hanno invaso le strade di Palermo. Cinque piazze, luogo di ritrovo per pernottamenti di clochard e bisognosi, sono stati raggiunti con amore materiale e morale. La stazione centrale, la stazione Notarbartolo, piazzale Ungheria, Piazza XIII vittime ed il dormitorio comunale di via Messina Marine, sono diventati luoghi festosi, con musica, danze e preghiere.

E’ stata una giornata memorabile nella quale i giovani, ascoltando le loro storie, più che dare, hanno ricevuto – commenta il fondatore della missione “PDG Outside”, Pietro Garonna -. E’ bello vedere centinaia di ragazzi, senza nessun desiderio di tornaconto e spinti soltanto dall’amore, scendere nelle strade per donare qualcosa di proprio, una giacca, un cappello, un jeans o dividere con i più bisognosi un thé caldo con dei biscotti”.

Su proposta dei pastori della Chiesa, Joe e Laura Porrello, i giovani della Chiesa si uniranno altre volte alla missione “Pdg Outside”, che già da dieci anni lavora nel segreto per aiutare chi è ritenuto invisibile dalla società, per condividere altre volte un messaggio di speranza a chi forse ormai non ne ha più.

Noi sappiamo di non fare molto per i clochardcontinua Garonna -, sappiamo che poi torniamo a casa, andiamo a fare la doccia e loro rimangono senza un tetto. Ma il messaggio che noi vogliamo lasciare loro è che non sono invisibili, noi li vediamo”.

Un momento della Giornata dell'Amore

Un momento della Giornata dell’Amore

I giovani volontari partecipanti alla manifestazione

I giovani volontari partecipanti alla manifestazione

I Volontari assieme ai Clocard

I Volontari assieme ai Clochard

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