GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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quasimodo

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Il Commissario straordinario della Città Metropolitana, Filippo Ribaudo, ha annunciato di essere intenzionato a sostenere la richiesta avanzata ufficialmente dal Circolo Filatelico Peloritano, mirata a sollecitare gli organi regionali competenti per riacquistare e fare così tornare a Messina la medaglia d’oro (23 carati) consegnata al Premio Nobel Salvatore Quasimodo a Stoccolma, che nel dicembre 2015, su disposizione del figlio Alessandro, fu venduta da una casa d’asta di Torino a un collezionista di Firenze per 100mila euro.

Il prestigioso cimelio appartenuto al poeta, unico siciliano ad ottenere nel 1959, dopo Luigi Pirandello nel 1934, il riconoscimento internazionale per la Letteratura, potrebbe quindi essere custodito (in caso di un auspicato placet del numismatico toscano) nell’“Archivio Quasimodo” della “Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea” della Città Metropolitana.

La notizia è stata diffusa al termine degli eventi organizzati il 14 giugno a Roccalumera e a Messina per il 50° anniversario della morte del Premio Nobel, rispettivamente al “Parco Letterario Quasimodo” e alla Città Metropolitana.

Nell’occasione, il Circolo Filatelico Peloritano ha predisposto mostre di cartoline d’epoca in entrambe le sedi, l’attivazione di un Ufficio distaccato di Poste Italiane dotato di un annullo speciale (realizzato dall’arch. Nino Principato) e promosso l’emissione del nuovo francobollo raffigurante Quasimodo.

Cartolina e francobollo Quasimodo

Cartolina e francobollo Quasimodo

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Inizieranno  giovedì 14 giugno per concludersi a fine anno, a Roccalumera, gli eventi per il 50° anniversario della morte di Salvatore Quasimodo, Premio Nobel della Letteratura nel 1959, che nel comune del comprensorio jonico trascorse  infanzia e giovinezza in casa dei nonni. Sede centrale degli appuntamenti culturali sarà il “Parco Letterario Quasimodo”, che ospiterà numerose iniziative messe in calendario dai rappresentanti del Comitato organizzatore, del quale fanno parte, tra gli altri, enti, associazioni, Istituzioni scolastiche e la Città Metropolitana di Messina. Il “Parco”, fondato dai fratelli Carlo e Sergio Mastroeni, occupa parte dell’area dell’ex stazione ferroviaria, in ricordo della professione di ferroviere del padre e del nonno paterno. In questo museo-giardino si trovano cinque vagoni per il trasporto merci (come quelli in cui la famiglia visse per mesi dopo il terremoto del 28 dicembre 1908) che sono stati trasformati in un treno-museo; anche nell’ex biglietteria sono custoditi cimeli ed è possibile visionare filmati, come quello della consegna del Nobel a Stoccolma.

Tra i protagonisti dell’iniziativa vi è il Circolo Filatelico Peloritano, che nei mesi scorsi ha riconquistato il titolo nazionale al Campionato Cadetti istituito dalla Federazione tra le Società Filateliche Italiane. Il sodalizio messinese, proprio dal 14 giugno, predisporrà una mostra di cartoline d’epoca della zona jonica (in particolare di Roccalumera e della Valle del Dinarini o degli Ulivi) e una collezione filatelica sulla figura del poeta. Il Circolo Peloritano ha inoltre ottenuto l’attivazione al “Parco Quasimodo”, da parte di Poste Italiane, di un Ufficio distaccato, che sarà dotato (esclusivamente dalle ore 9,30 alle 13,30) di un annullo filatelico speciale (il bozzetto è stato realizzato dall’arch. Nino Principato). Il Consiglio direttivo dell’Associazione ha anche deciso di fare stampare una cartolina illustrata a tiratura limitata, sulla quale potrà essere apposto il nuovo francobollo raffigurante Quasimodo, che verrà emesso sempre nella stessa giornata del 14 giugno. Un altro rettangolino dentellato dedicato al poeta italiano esponente dell’Ermetismo, ma con il valore facciale di 1.500 lire (o 77 cent.),  fu emesso nel 2001 e faceva riferimento al centesimo anniversario della nascita.

Il programma di giovedì 14 prevede, alle ore 10, la deposizione di una corona floreale al monumento dedicato al poeta in  Piazza Quasimodo; alle 10.30 la presentazione del timbro postale; alle 11.30 il convegno “Salvatore Quasimodo: cinquant’anni dopo” (relatori: avv. Carlo e Sergio Mastroeni del “Parco Quasimodo”; prof. Giuseppe Rando dell’Università di Messina; Marisa Sturiale, cugina del poeta e avv. Francesco Carrozza.

Nel pomeriggio, inoltre, alla “Galleria provinciale d’arte moderna e contemporanea” della Città Metropolitana di Messina (via XXIV Maggio), sede della mostra permanente e di parte dell’“Archivio Quasimodo”, il Circolo Filatelico Peloritano allestirà un’esposizione di cartoline d’epoca su Messina, con immagini della Città dello Stretto com’era prima del terremoto, delle macerie causate dal sisma e della fase di ricostruzione. Nei saloni dell’ex Provincia regionale è invece previsto un convegno sulla figura del Premio Nobel.

Treno Quasimodo

Treno Quasimodo

Annullo Quasimodo

Annullo Quasimodo

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Taormina (Me) – E’ con una vera “chicca” di particolare spessore culturale e raffinatezza stilistica che il Caffè Letterario di SPAZIO al SUD – il cartellone di eventi organizzato dall’associazione “Arte&Cultura a Taormina” presieduta da MariaTeresa Papale chiude il programma del 2017, dando appuntamento ai tanti aficionados all’anno nuovo. Lunedì 11 dicembre, nella suggestiva Chiesa del Carmine, la giornalista Milena Privitera ha presentato, infatti, “Fiori di Jacaranda”, per i tipi della Città del Sole, di Marisa Sturiale D’Agostino: ospite d’onore il noto attore, ma anche regista, commediografo e poeta, Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, che ne leggerà alcuni dei passaggi più suggestivi.

Incoraggiata dai brillanti riscontri di pubblico e di critica di “Pupa di Pezza” (2008) – recentemente oggetto anche di una interessante tesi di laurea all’Università di Catania – e “Cerchi d’acqua” (2010), la scrittrice di Roccalumera, docente di fisica ed appassionata cultrice delle belle lettere, vincendo la naturale ritrosia che la contraddistingue anche nel privato, si è decisa a tirar fuori dal cassetto dove era parcheggiato da un po’ di anni un romanzo intimistico ma, allo stesso tempo, dal respiro corale. Consegnando ai lettori, in uno scorrere fluido di pagine ed un accattivante dipanarsi di eventi – dove la forma è quella della prosa in una lingua italiana minuziosamente colta nelle sue ricche sfumature e la sostanza è pura poesia – la storia di Laura.

Una donna dalla intensa sensibilità che ha sin qui attraversato le varie stagioni della vita in punta di piedi e che, facendo della riservatezza e del riserbo dei sentimenti uno stile di vita, come moglie innamorata e devota ha sempre preferito l’ombra del back-stage ai riflettori della ribalta che avvolgevano Ugo, il carismatico marito. Laura. Una donna in là con gli anni oramai vedova, madre di figli lontani per oceaniche distanze o per superficiali egoismi, tragicamente non più nonna, che, “speso molta energia nel ridefinire la propria vita sulle assenze”, profondamente segnata dalle intemperie della vita, giuntane al tramonto, decide di trasferirsi temporaneamente in una accogliente casa di riposo, dove estranee camere con terrazzini condivisi, ricchi dell’inebriante profumo del basilico, e Jacarande dalle vistose fioriture blu-violetto sono silenziosi testimoni dell’intrecciarsi delle storie di vita dei vari ospiti.

Licia, Giannina, i coniugi Rando, Raya, Marilù sulla sedia a rotelle, i suoi “fidi cavalieri”, Vincenzo e Tano, e tutti gli altri personaggi che popolano Villa Mon Repos divengono agli occhi di Laura altrettante “isole” di solitudini tristemente subite unite in una sorta di arcipelago, dove grandi dolori e piccole conquiste vengono compresi e condivisi attraverso una tacita corrispondenza.

Ma ogni cosa ha il suo tempo ed ogni esperienza il suo scopo. Anche il re-incontrare, dopo tantissimi anni dal periodo universitario, Paolo. Che l’ha sempre silenziosamente amata di una sorta di “amor cortese” affidato per anni, timidamente quanto caparbiamente, alla tastiera che, snocciolando lettere e parole le ha trasformate in poesia. Poesia della Vita. Quella Vita che Laura, tornata a casa con una consapevolezza diversa, ha per la prima volta tra le proprie mani e che le consente, guardandosi allo specchio, di non vedere più riflesso il viso di Laura etichettato “moglie di”, ”madre di”, ma finalmente solo quello di “io, Laura!”. E di considerare la solitudine “orgogliosa compagna della sua vita quotidiana”. Insomma: un libro da leggere, ma, soprattutto, da ri-leggere per assaporarne i tanti rimandi e la forte intensità spirituale.

L’associazione “Arte&Cultura a Taormina” è sponsorizzata dall’Associazione Albergatori di Taormina e patrocinata da partners di rilievo quali l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Identità Siciliana, il Comune di Taormina, Taormina Arte Sicilia, Club per Unesco di Taormina, Valli d’Alcantara e d’Agrò, Gais Hotels Group e l’associazione culturale calabrese “Piazza Dalì

1 Alessando Quasimodo

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Messina. Inaugurata presso i locali della Galleria provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, la V Edizione della “Settimana Quasimodiana”, organizzata dalla Città Metropolitana di Messina.
Nell’ambito della manifestazione, che si svolgerà fino al prossimo 19 dicembre, verrà inaugurata la mostra “Ritratti celebri di Quasimodo”, interessante continuazione dell’operazione culturale iniziata lo scorso anno in collaborazione con la Sovrintendenza di Ragusa.
Saranno esposte opere di Aligi Sassu, Domenico Cantatore, Luciano Luisi, Bettina, Remo Brindisi, Tadeusz Kantor, alcune caricature di Salvatore Quasimodo ed il busto in bronzo del poeta, realizzato nel 1937 da Francesco Messina.

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