GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Presentato in Liguria, durante il Festival di Sanremo, un progetto dedicato al paesaggio che proseguirà in Sicilia e in Campania sulle orme di Goethe. Protagonisti gli scatti del ragusano Giuseppe Leone, il fotografo amato da Sciascia e Sellerio.  Nell’itinerario inserita anche Procida, l’isola scelta come capitale Italiana della Cultura per il 2022Sanremo – È partito da Sanremo il progetto speciale “Grand Tour, sulle orme di Goethe”, prodotto da Mario Esposito per il Premio Penisola Sorrentina.

Al Palafiori di Sanremo, intervistato dal giornalista e conduttore Savino Zaba, il promotore culturale ha illustrato i temi e i contenuti di questa produzione culturale multimediale, su cui si sono accesi i riflettori di “Casa Sanremo”, la vetrina più glamour del Festival di Sanremo, grazie alla promozione curata da Viridiana Salerno.

È un ritorno in Liguria per il Premio “Penisola Sorrentina”, che nel tempo – ricordiamolo – ha avviato collaborazioni importanti con sigle prestigiose come Genova2004 Capitale Europea della CulturaPalazzo Meridiana di Genova, Zeffirino, Accademia Ligustica solo per citarne alcune.

 Questo progetto, dedicato al Grand Tour, dopo l’anteprima ligure proseguirà ora in Campania e in Sicilia e vedrà protagonista il fotografo di Ragusa Giuseppe Leone.

Diverse le azioni messe in campo ed in programma. Da un ecosistema digitale del paesaggio, a fascicoli fotografici, da una mostra immersiva ad un intero volume dedicato a luoghi suggestivi del Grand Tour: Sorrento, Pompei,  Napoli, Benevento fino a Procida, l’isola che il Ministero della Cultura ha scelto quest’anno come Capitale Italiana della Cultura.

A Sanremo l’attenzione si è appuntata al massimo sul volume “Viaggio in Campania” ( Plumelia Edizioni) che reca una introduzione critica di Concetto Prestfilippo ed una prefazione istituzionale del consigliere regionale della Campania con delega alle ITC Mario Casillo.

È  un libro fotografico, che suggella un progetto di residenza artistica, portato avanti dalla Associazione culturale Il Simposio delle Muse, con la direzione scientifica del pittore di Buonalbergo (piccolo borgo del Sannio) Peppe Leone.

Il volume costituisce una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, luoghi nascosti, celebri monumenti culturali della regione Campania, sulle orme dell’antico Grand Tour che vide a Napoli tra i maggiori protagonisti lo scrittore tedesco Goethe, proveniente proprio dalla Sicilia.

Ugualmente dalla Trinacria arriva ora questo fotografo, ormai ottantacinquenne, che ha attraversato tutto il Novecento e i cui lavori  si sono sviluppati a trecentosessanta gradi, con  pubblicazioni sul paesaggio, architettura, feste popolari, antropologia, moda.

 Leone  ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Da allora le sue fotografie hanno arricchito numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); L’isola dei Siciliani con testo di Diego Mormorio (Peliti associati, 1995); Immaginario barocco con testi di Salvatore Silvano Nigro e André Chastel (Kalós, 2006); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008) Sicilia, L’isola del pensiero (Edizione Postcart 2015) ); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart, 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni, 2018). Metafore (La Nave di Teseo, 2021 – a cura di Elisabetta Sgarbi).

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Molto stimolante da un punto di vista letterario ed interessantissima da un punto di vista culturale e promozionale si rivela dunque questa iniziativa che, partendo da Sanremo, si avvia ad unire – attraverso eventi ed iniziative – due regioni del sud Italia, congiunte già da antiche motivazioni storiche e artistiche, declinando un progetto di coesione attraverso i linguaggi della comunicazione tradizionale ed innovativa, offrendo  inoltre “l’opportunità – come sottolinea Rosanna Romano, direttrice generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania – attraverso viaggi virtuali e digitalizzazione dei beni materiali ed immateriali di conoscere la Campania con la sua grande offerta culturale”.   

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Suonata dalle maggiori emittenti nazionali, Bla bla bla continua a riscuotere un notevole successo fino ad approdare alla città della musica per eccellenza, durante la settimana del 71° Festival della canzone italiana.

L’evocativa sala Tenco, situata all’interno del Palafiori di Sanremo, è stata la prestigiosa location che ha visto esibirsi l’artista alessandrino questo martedì 2 marzo.  «Si respira un’aria particolare.» ha dichiarato Fulvio Effe «L’ingente dispiegamento di forze dell’ordine e il nervosismo evidente dei commercianti della zona rende la situazione piuttosto tesa.  La speranza è che il Festival sia un’occasione per ripartire con la musica, non la singola eccezione dettata da meri interessi economici.» In controtendenza rispetto alla moda imperante dei “leoni da tastiera”, Fulvio Zangirolami, in arte Fulvio Effe, ci mette la faccia e non le manda a dire. Anzi le canta.

Il video di Bla bla bla è disponibile al seguente link: https://youtu.be/ijwS9sN_p5M.

Fulvio  Effe a San Remo

Fulvio Effe a San Remo

BIOGRAFIA

Fulvio Zangirolami, in arte Fulvio Effe, nasce ad Acqui Terme (AL) il 5 aprile del 1984. Muove i primi passi nel mondo della musica dall’età di sedici anni quando, affascinato da una vecchia chitarra del padre, inizia ad avvicinarsi allo strumento.

Lo stesso anno fonda la band Mivanez, gruppo con il quale in poco tempo riuscirà a raggiungere importanti traguardi. Nel 2007 pubblica il primo singolo Andata e ritorno, mentre nel 2011 esce l’ep da solista Io non ho paura di amarti.

Parallelamente, Fulvio Effe diventa performer di Radio Number One e fonda l’Alexandria Music School, sede certificata Trinity e Abrsm, scuola che vanta collaborazioni con musicisti ed insegnanti di assoluto livello.

Mosso da spirito imprenditoriale, produce dischi per altri artisti, realizza spot pubblicitari per grosse aziende, mette in piedi la società Gaston Studio, che si occupa di produzione video e gestione immagine.

Dopo nove anni di assenza dal mercato discografico, nel 2020 pubblica L’istante di un brivido, brano dedicato al padre scomparso. Il 24 luglio dello stesso anno esce Ancora, altro singolo estratto da Punto, il primo album del cantautore alessandrino.

Uscito nel mese di settembre, il disco ha già superato il milione di stream.

Fulvio Effe

Fulvio Effe

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Per la prima volta nella storia del Festival di Sanremo un cantante in gara realizza un documentario sulla città di Sanremo: Marco Sentieri, che porta sul palco dell’Ariston la tematica del bullismo con la canzone “Billy Blu“, ci guida per le vie della città ligure con “Sentieri a Sanremo

Sanremo – “Questa città per me è sempre stata il simbolo della musica e quest’anno, che ho l’onore di esserci ospitato, mi sembrava doveroso renderle omaggio: l’ho fatto con alcuni contributi video girati da me, attraverso i vicoli sanremesi, andando alla scoperta di alcune curiosità sia attuali sia storiche della meravigliosa Città dei Fiori” spiega Marco.

Dalla Chiesa Russa ortodossa, alla Pigna della “Città Vecchia”, a Corso Matteotti, al Casinò, Marco Sentieri realizza un excursus storico, raccontando anche come Sanremo, oltre al Festival, sia sede della corsa ciclistica Milano-Sanremo, del Rally, del Premio Tenco, del Carnevale, oltre che località turistica marina, fino alla sua pregiata coltivazione di fiori. Il documentario è stato ideato e scritto da Igor Nogarotto, per il montaggio di Tommaso Trombetta.

Video “SENTIERI A SANREMO”: https://youtu.be/TFZmLY22nOM

Marco Sentieri è in gara al 70° Festival della Canzone Italiana con il brano “Billy Blu“, canzone che tratta la tematica del bullismo, scritta dal compianto Giampiero Artegiani (scomparso nel febbraio 2019), autore di grandi successi, su tutti “Perdere l’amore“, con cui Massimo Ranieri (campano come Marco Sentieri) vinse Sanremo 1988.

Marco Sentieri

Marco Sentieri

Il cantante Marco Sentieri

Il cantante Marco Sentieri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Biografia Marco Sentieri

Marco Sentieri nasce a Napoli l’11 giugno 1985. All’età di 16 anni si trasferisce a Roma dove fonda la sua prima band “Il Quarto senso”, un quartetto con cui dividerà l’emozione di classificarsi ai primi posti del “Sanremo rock giovani”.
Dopo due anni lascia “Il Quarto senso” per avventurarsi nella carriera da solista. Negli anni duemila entra a far parte di un agenzia di spettacoli, che lo inserisce in collaborazioni artiche che lo aiutano a maturare la sua verve artista. Vanta aperture di concerti a Clementino, Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Moreno, Neri per Caso, Gianni Nazzaro, Tony Tammaro, Mario Trevi.
Marco è reduce dalle vittorie di due festival internazionali in Romania: “George Grigoriu” 20 21 22 maggio 2016 e “Dan Spataru” 30 settembre 01 02 ottobre 2016,  nel mezzo la partecipazione ad X-Factor Romania, che vede l’arrivo di Marco ai  bootcamp nei 10 finalisti per categoria.
A settembre 2015, Marco, alla ricerca di nuovi stimoli, si catapulta in una nuova avventura. Un progetto da solista con brani inediti che vede coinvolto l’amico collega  Paolo. In questo modo nasce la collaborazione con i “Pilla”, Nicola ed Alessandro, che insieme a Paolo formeranno i “Due Quarti” i musicisti di Marco Sentieri. La loro collaborazione li vede coinvolti in due anni a circa 200 live tra
locali e piazze del centro Sud.
Nel 2016 partecipano con l’inedito “LA NUOVA GENERAZIONE” al contest nazionale “TOUR MUSIC FEST” qualificandosi 6°, ad un passo dalle finali, tra migliaia di band. Nel 2017 accedono alle semifinali nazionali del “FESTIVAL SHOW”. Non arrivano alla finale, ma il riscontro tra il pubblico e le band concorrenti è più che positivo. Sempre nel 2017 il videoclip de “LA NUOVA
GENERAZIONE” è tra i 5 social clip finalisti del concorso internazionale del cortometraggio “TULIPANI DI SETA NERA”.
Nel 2018 Marco si concentra con la sua band solo ai concerti live girando tutta l’Italia e toccando varie tappe europee in Germania, Svizzera e Romania  riscuotendo tanto successo mediatico.
A fine 2018 Marco compone l’inno per la propria squadra di calcio della città ovvero l’Albanova, che verrà poi pubblicato a gennaio 2019. In estate esce il nuovo singolo dal titolo “Avvolgimi” e ancora tantissimi concerti live in tutta Italia.
Il 2019 prosegue tentando la scalata al palco dell’Ariston. E dopo varie selezioni, il 19 dicembre in diretta su RAI 1, Marco vince la finale, conquistandosi di diritto la partecipazione al 70° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, a cui seguirà la pubblicazione del suo nuovo album.

 

 

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RomaAiace (Associazione italiana assistenza consumatori europei), che vanta sedi anche nello stivale, si muoverà a difesa dei milioni di spettatori che hanno effettuato una telefonata per votare canzoni ed artisti del Festival di Sanremo e poi hanno visto disattesa la propria votazione. Il sodalizio si sta attivando, appunto, presso le sedi competenti per ottenere, almeno, il rimborso dei soldi spesi, 51 centesimi a telefonata, che hanno contribuito alla classifica. Quest’azione viene effettuata per segnalare, ulteriormente, quanto accaduto nel corso della parte finale della seguitissima manifestazione. Stando a quanto emerso, infatti, l’indicazione del voto popolare era stato chiaro conferendo un’altissima percentuale di preferenza al cantante Ultimo. La seconda piazza era stata ottenuta dal Volo mentre terzo sarebbe risultato essere Mahmood. Poi, in maniera incredibile, il risultato è stato modificato dalle altre giurie in maniera che fa suscitare qualche perplessità. “Il sodalizio non vuole entrare nel merito della gara canorasostiene il segretario nazionale, Giuseppe Spartàma è apparso assolutamente ininfluente il voto espresso da tanti utenti che sono rimasti delusi ed hanno percepito l’inutilità del proprio e, tra l’altro, costoso intervento. A tal proposito Aiace effettuerà una richiesta ufficiale per quanti vorranno il rimborso di soldi spesi per nulla“. Il sodalizio consiglierà, inoltre, all’organizzazione di Sanremo di verificare le modalità d’espressione delle varie giurie anche per evitare verdetti che hanno lasciato tanto amaro in bocca a quanti hanno espresso una preferenza che poi non ha avuto effetto.

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