GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Sicilia

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La Madonna di Loreto celebrata presso la Basilica Collegiata di Catania

CATANIA. Giovedì 10 dicembre 2015, il 41° Stormo Antisom e l’Aeroporto di Sigonella, comandati dal Colonnello Pilota Federico Fedele, hanno celebrato presso la Basilica Collegiata di Catania la festività della Beata Vergine di Loreto, Santa Patrona degli Aviatori, alla presenza delle massime Autorità civili e militari della Provincia di Catania.
La funzione religiosa è stata officiata dal Vescovo di Noto Monsignor Antonio Staglianò coadiuvato dal Cappellano Militare Don Giovanni Salvia.
Durante l’omelia Mons. Staglianò, rivolgendosi a tutti i presenti – sia essi Autorità e ospiti o uomini e donne dell’Aeronautica – ha proferito parole cariche di entusiasmo unite alla fermezza che riaccende la fede di tutti nel fare festa alla nostra Patrona dell’Aeronautica Militare Madonna di Loreto. Ha concluso con gli auguri a tutti i componenti dell’Arma Azzurra e con la benedizione agli intervenuti
Don Giovanni Salvia ha chiesto la supplica alla Beata Vergine Maria di Loreto e, dopo essersi soffermato sulla sua storia, ha invitato tutti a proseguire sempre sulla strada indicata dal Signore.
Il Colonnello Fedele, nel breve intervento, dopo aver ringraziato il Vescovo di Noto è tutte le Autorità che hanno onorato l’evento con il loro intervento, ha rivolto un pensiero commosso a coloro che hanno compiuto il dovere fino all’estremo sacrificio donando la propria vita per il Tricolore e si è soffermato sui valori senza tempo che fanno parte di ogni componente dell’Aeronautica Militare quali la disciplina, l’etica, la passione, la professionalità, lo spirito di squadra, la generosità. Proprio su quest’ultimo principio, ha detto che “con generosità l’Aeronautica Militare garantisce – silenziosamente 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno – tutti i servizi utili al Paese e alla Collettività che vanno oltre i compiti istituzionali di difesa e sicurezza dello spazio aereo Italiano…. Per non andare lontani, il 41° Stormo e l’Aeroporto di Sigonella assicurano a mezzo dell’Atlantic la ricerca e il soccorso di persone in difficoltà in alto mare e, ancora, l’informazione meteorologica e il controllo dello spazio aereo. Grazie a queste due ultime eccellenze, dal 3 dicembre a tutt’oggi, lavorando in simbiosi (con ENAC – ENAV – INGV) è stato possibile evitare disagi ulteriori – pesantissimi o addirittura la chiusura – dell’Aeroporto di Catania a causa della spettacolare eruzione dell’etna”.
La celebrazione della Santa Patrona degli Aviatori è stata allietata dal canto dei ragazzi del Coro dell’istituto Comprensivo “Aristide Gabelli” di Misterbianco e sostenuto dalla musica liturgica del Complesso Bandistico Città di Misterbianco diretto dal Maestro e Sergente dell’Aeronautica Giovanni Emanuele Mirulla.
La solennità mariana della Madonna di Loreto si ricollega alla tradizione secondo la quale il sacello, venerato a Loreto, è la casa nazaretana della Madonna. Questo piccolo santuario biblico, caduto in mano dei musulmani, venne traslato prima a Tarsatto in Dalmazia (1291), poi nella selva di Recanati ed infine a Loreto (1294). La traslazione compendia in una sola parola l’origine del Santuario, spiega la sua cronaca, che è l’illustrazione del secondo articolo del credo cattolico: “descendit de coelo”, il Figlio di Dio discese dal cielo in terra, per rendere possibile ogni altra “traslazione” dell’umana creatura: dalla schiavitù alla libertà, dal peccato alla grazia, dalla tiepidezza al fervore, dall’egoismo alla solidarietà. Il Papa Benedetto XV, accogliendo i desideri dei piloti della prima Guerra mondiale (1914-1918), proclamò la Madonna di Loreto Celeste Patrona di tutti gli Aviatori con il Breve Pontificio del 24 marzo 1920.

    M.llo  Carmelo Savoca

La Santa Messa alla Colleggiata

La Santa Messa alla Colleggiata

La Madonna di Loreto

La Madonna di Loreto

Le autorità intervenute

Le autorità intervenute

I militari dell'AM

I militari dell’AM

Un momento rituale durante la messa

Un momento rituale durante la messa

Un momento rituale durante la messa

Un momento rituale durante la messa

Il saluto del comandante

Il saluto del comandante

I celebranti

I celebranti

Coro Istituto Comprensivo Aristide Gabelli di Misterbianco

Coro Istituto Comprensivo Aristide Gabelli di Misterbianco

Maestro Mirulla del Complesso Bandistico Città di Misterbianco

Maestro Mirulla del Complesso Bandistico Città di Misterbianco

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Messina . A Palazzo dei Leoni si è svolta la cerimonia di apertura della mostra dal titolo “Christian Hess: Messina tra terra e sogno”.
Numeroso il pubblico presente al vernissage che ha avuto modo di apprezzare l’esibizione dei giovani e talentuosi pianisti Antonia e Francesco Comito.
Al termine del concerto si è proceduto al taglio del nastro che ha inaugurato l’evento espositivo allestito nel Salone degli Specchi.
Il connubio tra arte visiva ed armonia dei brani di musica classica ha creato una suggestione che ha coinvolto i presenti che hanno potuto ammirare le opere in esposizione, 13 dipinti ad olio e 6 acquarelli del pittore alto-atesino e che raccontano una Messina rielaborata dalla sensibilità di Hess attraverso narrazioni di luoghi, icone e raffigurazioni di scorci che si svelano da balconi, finestre e terrazze.
Una lettura profonda della città dello Stretto segnata da sperimentazioni e contaminazioni capaci di fondere i tratti mitteleuropei con le intense espressioni della natura mediterranea arricchita dall’umanità siciliana di cui Hess era ormai parte.
I dipinti in mostra sono quelli salvati dalla sorella Emma dopo il lascito del 1938 e che sono stati esposti nelle principali capitali europee.
Alle opere scelte dalle collezioni private, si aggiunge un’opera del 1937 dal titolo “Messina”, ritrovata nel 2014 presso la sede della ex Provincia.
La mostra “Christian Hess: Messina tra terra e sogno” sarà visitabile tutti i giorni (escluso il 25 dicembre) dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 17 alle ore 19,30 fino al 31 dicembre 2015 ed è organizzata dall’Associazione culturale Italo-Tedesca di Messina, in collaborazione con l’Associazione culturale “Christian Hess” di Roma e con il patrocinio della Città Metropolitana di Messina, dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e della Commissione Europea Rappresentanza in Italia.

Il Concerto

L’esibizione della pianista Antonia Comito

Il pianista Francesco Comito

Al pianoforte Francesco Comito

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Giardini Naxos (Me) -Dal 12 dicembre 2015 al 09 gennaio 2016, presso il locali del Servizio Turistico Regionale, Unità Operativa di Giardini Naxos, sarà possibile ammirare due splendide opere presepiali degli artisti Turi Azzolina e Roberto Vanadia.
Il presepe artistico in terracotta patinata, opera del Maestro Turi Azzolina, ultimo erede di una famiglia di artisti di S.Stefano di Camastra trasferitasi a Giardini Naxos nell’immediato dopo guerra, è un’opera molto particolare, in cui alle figure tradizionali del presepio si aggiungono personaggi che nel paese si sono distinti per particolari meriti o caratteristiche: “Minicheddu”, il barbiere noto a tutti anche come suonatore di mandolino; “Pistolo” alias Francesco Tornatore, capostipite dei pescatori, Patanè, il maestro del ferro battuto ed ancora il maestro Mangano, direttore della banda del paese, il maestro Totò Azzolina, padre dell’artista, raffinato artigiano del tornio che per tantissimi anni ha diretto e lavorato proprio nell’Antica Fornace; Padre Giammaria, parroco della Chiesa Madre Santa Maria Raccomandata per circa quarant’anni.
L’opera del Maestro Roberto Vanadia, rappresenta una “Natività in borgo Marinaro del XIX secolo. Le scene che compongono il presepe sono interamente realizzate a mano con infinita pazienza e grande abilità, utilizzando antiche tecniche artigianali.
I personaggi che animano le scene del presepe sono realizzati a mano in terracotta e vestono gli abiti tipici di fine ottocento.
Roberto Vanadia è un artista agrigentino, che da anni si dedica alla realizzazione plastica di ambienti, oggetti e personaggi rappresentativi della tradizione popolare siciliana.Le sue miniaturizzazioni dei luoghi del lavoro contadino e delle attività artigianali tipiche della Sicilia pre-industriale sono il frutto di studi, accurate ricerche, ripetuti sopralluoghi, osservazioni analitiche che rivelano la mentalità scientifica dell’etnografo.

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1 LOGO ASAMIRIn Sicilia come nel resto d’Italia Sta per iniziare la nuova stagione agonistica di Arti Marziali 2015 – 2016 che vedrà protagonista anche il “Bastone Siciliano“. Conclusi gli esaltanti mondiali unificati WTKA in Spagna dove l’arte marziale sicula ha conquistato, con l’ASAMIR tredici medaglie, i nuovi tornei provinciali e regionali si prospettano ricchi di novità. I mondiali di Spagna del mese di novembre scorso hanno fatto registrare un record di Paesi partecipanti ed un entusiasmo collettivo strepitoso. “Anche per i nostri giovani allievi è stata un esperienza indimenticabile” commenta il maestro Orazio Barbagallo presidente dell’ASAMIR il quale aggiunge: “Dopo le euforie per le vittorie riportate in Spagna adesso è giunto il tempo di rimettersi a lavoro e ricominciare per affrontare in maniera ottimale la nuova stagione agonistica. Questo è il bello dello sport conquistato il podio si pensa già di fare ancora meglio per quello successivo. Ognuno è protagonista di se stesso nella propria categoria. Un buon atleta sa dimostrare al Mondo intero cosa vuol dire allenarsi con dedizione ed entusiasmo e come si arriva a conquistare il gradino più alto del podio. E’ bello sentire le grida, gli abbracci e i sorrisi del pubblico quando si conquista un traguardo. Così come non si possono dimenticare le inevitabili delusioni che però fanno crescere. Ma questo è lo sport e più in generale la vita. Ritornando al torneo di Spagna lo archiviamo definitivamente conservando ricordi meravigliosi e indelebili. Vorrei ringraziare per questa esaltante esperienza la WTKA con la promessa che i nostri atleti affronteranno l’imminente stagione agonistica con grande impegno e spirito di sacrificio per affrontare al meglio le nuove sfide che ci aspettano.” Queste le parole del Maestro giardinese Barbagallo che da tanti anni promuove la tecnica del “Bastone Siciliano” nel Mondo assieme alle principali arti marziali tradizionali. Intanto, il 13 dicembre in Sicilia, a Mascalucia (Ct), si inaugura il torneo interprovinciale siciliano (Wushu -Kung-Fu e Sanda-Boxe Cinese) prima performance selettiva dalla quale saranno selezionati i migliori atleti che andranno a gareggiare nel torneo nazionale della WTKA. Un circuito esaltante che conta nove tappe distribuite tra Nord, Centro e Sud con una media di circa 800 atleti per ogni gara. Da questa ulteriore selezione gli atleti più btravi di tutte le specialità di arti marziali che otterranno i migliori punteggi saranno chiamati a gareggiare nelle diverse discipline della rappresentativa nazionale della WTKA che il prossimo anno sfiderà gli atleti di tutto il Mondo nel prossimo torneo a Novembre 2016. L e due tappe siciliane del torneo nazionale (Sud) saranno organizzati una a Palermo a febbraio dal M° Cesare Beluardo (WTKA) e una a Messina, a marzo dai Maestri Emanuele Sparacino (WTKA), Angelo Minissale (MSP Italia) e Orazio Barbagallo (WTKA-ASAMIR). Ritornando all’imminente torneo di Mascalucia, le gare saranno presiedute dai responsabili di Settore in Sicilia: M° Ferdinando Barra (CISCAM), M° Giuseppe Mannuzza (PWKA); M° Orazio Barbagallo (WTKA-ASAMIR).
Capi delle Delegazioni partecipanti sono i Maestri, Barbagallo Gabriele-Giardini Naxos, Barra Ferdinando-Catania, Sabato Giuseppe-Scordia, Crapis Valentino-Mineo, Fraccavento Salvatore-Ramacca, Stefano Fiorentino-Giardini Naxos, Mannuzza Giuseppe-Palagonia Barbagallo Orazio-Giardini Naxos.

La WTKA

La WTKA

La CISCAM

La CISCAM

La PWKA

La PWKA

La MSP Italia

La MSP Italia

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Il vulcano Etna ha ripreso la sua attività parossistica. Lo ha fatto con spettacolari fontane di lava che nella notte tra il 2 e il 3 dicembre hanno interessato il versante Nord del vulcano. Vi sono state numerose esplosioni di gas che hanno prodotto una grossa nube di cenere che è arrivata fino a Messina e Reggio Calabria tanto da costringere la chiusura, per alcune ore, dell’aeroporto reggino. Secondo l’istituto dell’INGV, l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania, si è trattato di un evento parossistico tra i più violenti dell’Etna degli ultimi 20 anni con fontane di lava che hanno raggiunto un altezza di oltre 1 km con getti di materiale incandescente proiettati fino a 3 km di altezza. La violenza delle esplosioni di lava e cenere hanno generato un rarissimo fenomeno quello dei fulmini vulcanici (intorno alle 3 – 4 del mattino). I fulmini, siano atmosferici o vulcanici o di altra natura, non sono altro che un intensissimo flusso di elettricità tra due zone in cui sono presenti cariche elettriche di segno opposto. Per quanto riguarda l’Etna quello dei fulmini vulcanici non è un evento nuovo, anche se raro. L’ultima volta era accaduto nell’eruzione del 28 febbraio 2013. L’evento è stato ripreso, viste le buone condizioni metereologiche, dalle telecamere visive e termiche di sorveglianza dell’Ingv-Osservatorio Etneo. Foto 4

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In programma la presentazione del romanzo di Paolo Sidoti “Pietra Lavica”

Taormina (Me)Un Caffè “nero”. Forte e “bollente” come si conviene alla fine di un sostanzioso banchetto! Così, dopo ben 13 autori e 17 libri, è all’insegna del total noir che il Caffè Letterario di SPAZIO al SUD, condotto dalla giornalista Milena Privitera, chiude il sipario sull’edizione 2015 presentando sabato 5 dicembre alle ore 17:30, nella sala “Naumachie” dell’Hotel Isabella, il romanzo di Paolo Sidoti “Pietra Lavica” (Algra Editore. 2014).
Un Caffè “nero” dal forte aroma “made in Sicily”, declinato in più sensi. Nero. Come il basalto figlio della lava raffreddata che, trasformato in strade ed edifici, diviene la caratteristica urbanistica del centro storico di Catania, città sette volte distrutta da eruzioni e terremoti e sette volte ricostruita con lo stesso materiale che l’aveva ricoperta e devastata, protagonista e suggestiva location del romanzo. Nero. Come il thriller coinvolgente che ne costituisce la trave portante e che si va snocciolando, con colpi di scena, omicidi, inseguimenti e killers spietati, tra piazze, castelli ed ombre dei suoi splendidi palazzi barocchi. Nero. Come l’alone di morte che aleggia sul misterioso “ordine sacro” che, da secoli, è invisibile e pericoloso burattinaio della città etnea.
Al centro dell’intricata vicenda, ricca di suspense e di rimandi esoterici, è il giornalista Giuseppe Nicotra rientrato a Catania per assistere alla conferenza stampa sulle manifestazioni belliniane. A lui l’amico e collega Carlo confida la spiazzante scoperta fatta – un vero e proprio scoop pronto per essere divulgato – che Bellini sarebbe stato in realtà avvelenato; a lui rimangono i preziosi documenti di Carlo con il disegno della lastra tombale di un “Cavaliere del Santo Sepolcro dell’Ordine del Nodo”. Lo stesso disegno criptico che si trova inciso sullo scrigno riaffiorato, casualmente, dalla mole di strati edificati nel tempo che il crollo appena avvenuto della pavimentazione di Piazza Stesicoro ha riportato alla luce. Ma Carlo viene ucciso e se Giuseppe diviene per gli inquirenti il maggiore indiziato, per “altri” è un bersaglio da eliminare. Aiutato dalla bella archeologa Lucia Consoli, Giuseppe per dimostrare la propria innocenza si troverà così a muoversi velocemente, al contempo cacciatore e preda, tra le vie ed i monumenti catanesi, ripercorrendo diciotto secoli di storia, dal 1191 – quando Riccardo Cuor di Leone era giunto a Catania – ad oggi per dipanare gli enigmi, “scolpiti sulla Pietra che sigillano la Celeste Reliquia”, antico segreto dimenticato.
Intrecciando fantasia ad evidenze storico-archeologiche, suggestioni esoteriche a vecchi dubbi di avvelenamenti eccellenti, il racconto si dipana in una manciata di giorni tra flash-back di un millenario passato e le più attuali teorie di frontiera della fisica quantistica d’avanguardia. Con un Sidoti che, con consumata perizia, rende omaggio alla città di Sant’Agata ed alla Sacra Dottrina di un tempo ripercorrendo la Via della Sapienza attraverso forme e segni di fede, mischiando misticismo, simbolismo e numerologia, generi e stilemi, tenendo sempre alto il climax, senza, con ciò, tralasciare i palpiti delle attrazioni fisiche, dei coinvolgimenti sentimentali, delle introspezioni psicologiche dei personaggi. Un gioco di incastri e disvelamenti coinvolgenti, dove la “bellezza della pietra scolpita si pone come una continua e silenziosa preghiera verso il Cielo” e “la Storia esce dal buio verso la Luce per insegnarci ancora qualcosa“, raccontati con uno stile asciutto ed un ritmo veloce e trascinante.
Recentemente presentato con successo nello spazio riservato alla città etnea all’Expo di Milano, “Pietra Lavica” oltre al suo avvincente aspetto romanzesco ha tra l’altro il pregio – basato com’è su di un’attenta ed attendibile ricerca storica a prova di verifica – di costituire una vera miniera di informazioni su vicende e fatti realmente accaduti e non da tutti conosciuti. Motivo in più per essere in tasca di chi, visitando Catania, volesse avere una conoscenza “diversamente articolata” della città etnea. Paolo Sidoti al suo debutto, vincente, nel campo della letteratura si conferma così come un artista poliedrico, rientrato a Catania dopo un lungo pellegrinaggio culturale tra Parigi, Milano e Roma che lo ha visto spaziare dal mimo al teatro, alla danza contemporanea, dalla sceneggiature di video-clip e documentari alla regia di cortometraggi.
Anche la presentazione del libro di Paolo Sidoti, pubblicato dalle Edizioni Algra – giovane e capace realtà imprenditoriale siciliana nel rarefatto e difficile panorama dell’editoria indipendente – è stata organizzata dall’associazione “Arte&Cultura a Taormina”, presieduta dalla giornalista MariaTeresa Papale, e sponsorizzata dall’Associazione Albergatori di Taormina, con il patrocinio del Comune di Taormina, Taormina Arte, Club Unesco Taormina, Valli d’Alcantara e d’Agrò, la partnership di servizio del “Gais Hotels Group” e la collaborazione dell’associazione culturale calabrese “Piazza Dalì”.

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Il riconoscimento a due Enti e a due Militari della Forza Armata

Paternò (Ct) – Il “coraggio” è stato il tema a cui si sono ispirati gli organizzatori della 7ª edizione del “Premio Idria 2015” di Paternò che ha avuto luogo nell’omonima cittadina del Catanese sabato 28 novembre 2015, sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Difesa.
Obiettivo della manifestazione quello di premiare, attraverso la consegna di una targa riconoscimento, quei rappresentanti delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato che, per i loro atti di generosità ed attaccamento alla Patria ed alle Istituzioni, si sono distinti a rischio della propria incolumità in fatti o operazioni umanitarie nazionali e nelle missioni di pace internazionali.
La cerimonia di premiazione, avvenuta nella Chiesa di Santa Barbara alla presenza di varie personalità religiose, civili e militari della provincia Catanese, è stata preceduta dai saluti degli organizzatori – il Presidente della Pro Loco Salvina Sambataro e il Sindaco Mauro Mangano – e dalla lettura di due missive di vicinanza e gratitudine a firma una di Sua Santità Papa Francesco e l’altra dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
I premiati dell’Aeronautica Militare sono stati il 15° Stormo di Cervia, l’88° Gruppo Volo del 41° Stormo Antisom di Sigonella, il Primo Maresciallo Luigi Grazioli e il Sergente Maggiore Fabio Fenu, entrambi provenienti dalla 46ª Brigata Aerea di Pisa. Tutti esempi di passione e professionalità nonché di generosa dimostrazione di coraggio ed impegno civile. L’Aeronautica era presente all’evento anche con rappresentanze di personale proveniente dalle basi di Sigonella, Pisa, Cervia, Pratica di Mare e Gioia del Colle, capeggiate dal Comandante del 15° Stormo di Cervia, Colonnello Giuseppe Massimetti, e dal Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Federico Fedele.
L’evento si è concluso con la rituale foto di gruppo all’interno della splendida Chiesa di Santa Barbara e a seguire con il corteo che si è mosso fino all’adiacente Monumento ai Caduti dove i militari in tuta da volo dell’88° Gruppo del 41° Stormo hanno deposto una corona di fiori.
A latere dell’evento Idria, il 41° Stormo e l’Aeroporto di Sigonella hanno realizzato nei locali del palazzo delle arti della medesima cittadina etnea una mostra storico fotografica dell’Aeronautica Militare, aperta al pubblico nel periodo 27 novembre al 6 dicembre 2015.

Motivazione del Premio Idria al 15° Stormo di Cervia:Il 15° Stormo interveniva prontamente in soccorso dei passeggeri del traghetto “Norman Atlantic”, imbarcazione battente Bandiera Italiana, diretta in Italia dalla Grecia, che aveva dichiarato, durante la navigazione nel Canale d’Otranto, l’abbandono nave in seguito ad un incendio sviluppatosi a bordo. Gli equipaggi dello Stormo, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, si sono prodigati nelle attività di soccorso con coraggio, professionalità e grande spirito di sacrificio, intervenendo prontamente con complesse operazioni di soccorso. Il tempestivo impiego degli aeromobili e degli equipaggi, che hanno spesso operato al limite della resistenza fisica, hanno fornito un contributo determinante per le salvaguardia delle vita umana. Durante tali momenti critici le donne e gli uomini del Reparto, sprezzanti del pericolo e mossi da un non comune spirito di solidarietà, non interrompevano mai i recuperi sino al completo assolvimento della missione assegnata. Il personale del 15° Stormo, in tali occasioni, ha dato ulteriore prova del profondo senso del dovere e della elevatissima professionalità che hanno sempre contraddistinto l’operato del Reparto, ricevendo il plauso delle Autorità Militari e Civili. Il loro operato ha contribuito, in maniera concreta e determinante, ad elevare il prestigio dell’Aeronautica Militare e delle Forze Armate dentro e fuori i confini nazionali”.

Motivazione del Premio Idria all’88° Gruppo volo del 41° Stormo Antisom di Sigonella:In data 6 giugno 2014, un equipaggio dell’88° Gruppo Volo del 41° Stormo Antisom di Sigonella dell’Aeronautica Militare, a bordo del velivolo “Breguet 1150 Atlantic” in pattugliamento sul Mediterraneo nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”, dopo aver raggiunto una vasta zona di mare lontana centinaia di miglia dalle coste italiane, ha localizzato diversi natanti con persone a bordo tra i quali un gommone in precarie condizioni di galleggiabilità in quanto parte dello stesso era già affondato. I circa 100 migranti occupanti del natante, sprovvisti di giubbotto salvagente, si erano concentrati nella parte dello scafo ancora galleggiante e si trovavano in imminente pericolo di vita. In questa fase molto delicata, l’equipaggio ha prontamente segnalato l’emergenza chiedendo immediata assistenza delle unità navale che navigavano nelle vicinanze. Pronto a lanciare la catena SAR, ha continuato a monitorare il natante fino all’arrivo di un’unità navale che – non con poche difficoltà dovute al mare agitato – ha tratto in salvo i migranti già all’estremo delle forze. Nella fattispecie, in strettissimo coordinamento è stata fornita la massima assistenza dall’alto e tutta la zona sorvolata e monitorata a bassissima quota per svariate ore allo scopo di dare precise indicazioni durante le fasi di recupero di tutti i migranti. L’equipaggio ha lasciato la zone di operazione solo dopo che l’Atlantic ha superato il limite carburante sufficiente per poter raggiungere l’Aeroporto più vicino. Nell’occasione, l’intero equipaggio interessato ha manifestato elevata capacità professionale e ferma determinazione nel condurre gli interventi facendo si che il prezioso e significativo contributo divenisse determinante per consentire il salvataggio di vite umane, tra cui donne e bambini, dando prova di altissimo senso del dovere, dedizione assoluta al servizio ed alle libere Istituzioni”.

Motivazione del Premio Idra al Primo Maresciallo Luigi Grazioli:In data 15 agosto 2015, mentre si trovava al Distaccamento Militare di Tirrenia, sentiva delle grida di aiuto provenienti dal mare particolarmente agitato (era issata la bandiera rossa) e, senza esitare un attimo, interveniva tempestivamente in soccorso del malcapitato bagnante in palese difficoltà riuscendo a metterlo in salvo. Nell’occasione, il pronto ed efficace intervento, incurante del pericolo corso”.

Motivazione del Premio Idria al Sergente Maggiore Fabio Fenu: “Nella serata del 30 gennaio 2015, interveniva prontamente in soccorso di un collega il quale si trovava in avanzata ipossia per ostruzione delle vie aeree causata da cibo, praticandogli la manovra salvavita di Heimlich per ben due volte. Nell’occasione, il pronto ed efficace intervento ha di fatto salvato la vita al malcapitato e, come nelle migliori tradizioni aeronautiche, sono state evidenziate doti di sano altruismo ed altissimo senso del dovere civico”.

Premiazione 88° Gruppo

Premiazione 88° Gruppo

Premiazione 15° Stormo

Premiazione 15° Stormo

Premiazione SM Fenu

Premiazione SM Fenu

Lettura motivazione 88° Gruppo

Lettura motivazione 88° Gruppo

Premiati del 15° Stormo di Cervia

Premiati del 15° Stormo di Cervia

Premiati Idria della 36^ Brigata Aerea di Pisa

Premiati Idria della 36^ Brigata Aerea di Pisa

Autorità all'interno Chiesa di S.Barbara

Autorità all’interno Chiesa di S.Barbara

Mostra Storico-Fotografica

Mostra Storico-Fotografica

Ingresso alla mostra dell'AM

Ingresso alla mostra dell’AM

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Spadafora (Me) – Verrà inaugurato venerdì 4 dicembre alle 17.30 al Museo Forma di Spadafora “Attraversamenti multipli” – Siciliando – penultimo evento in programma per la rassegna Contemporary Art in Sicily. La manifestazione, a cura di Tosi Siragusa, in collaborazione con Lucia Finocchiaro, presidente dell’associazione Opera dei Pupi, è nata per raccontare un secolo di arte e cultura siciliana, attraverso la produzione letteraria, pittorica, teatrale e cinematografica dell’Isola.
L’inaugurazione di venerdì 4 dicembre offrirà al pubblico una serata dedicata alle arti letterarie e visive, con la presenza di scrittori, poeti e artisti e arricchita da un percorso gastronomico improntato all’arte culinaria siciliana. In mostra le opere di pittura e scultura realizzate dagli artisti Antonio Bonanno Conti, Giuseppe Brancato, Nino Bruneo, Antonio Cannistraci, Pippo Galipò, Marcella Gemelli, Stello Quartarone, Giovanna Raineri, Salvatore Russo, Giuliano Bottali, Eugenio Battaglini. Accanto all’arte figurativa, saranno in esposizione dei pannelli didattici suddivisi in cinque sezioni: letteratura, poesia, pittura e scultura, cinema e infine teatro. Sarà un percorso visivo e conoscitivo attraverso gli autori e le opere che hanno segnato, e continuano a segnare, l’identità e la cultura siciliana nel mondo.
Le sale del Museo ospiteranno inoltre una mostra di documenti e materiale storico sulla storia del Teatro Libero di Messina e una mostra di preziosi costumi d’epoca siciliani e di abiti realizzati da una stilista siciliana emergente, Naomi Irrera.
“Attraversamenti multipli” – Siciliando – avrà altre due serate dedicate alla Sicilia nelle arti: l’11 e il 13 dicembre, sempre alle 17.30, saranno esponenti del mondo dello spettacolo, come attori, registi e sceneggiatori di cinema e teatro, a incontrare il pubblico. In programma anche una retrospettiva dedicata a Tano Cimarosa, attore e regista messinese scomparso nel 2008, con una mostra di oggetti e cimeli della sua eclettica collezione. Nel corso delle serate tematiche verranno ricordati, con riconoscimenti alla memoria, anche alcuni tra gli artisti siciliani più indimenticabili di sempre, come Adolfo Romano e Giulio Romano, Adolfo Celi, Massimo Mollica, Turi Ferro.
Il programma delle tre serate di “Attraversamenti multipli” – Siciliando – sarà completato da letture drammatizzate, interpretate da attori affermati, e dalla proiezione di cortometraggi e filmati. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 16.30 alle 20.00, mentre il sabato e la domenica anche dalle 9.30 alle 13.00.

I VINCITORI DI  VIDEO ART IN SICILY

Spadafora (Me) – Sono stati premiati, al Museo Forma di Spadafora, i vincitori di Video Art in Sicily, il concorso regionale di short movie e video arte monocanale promosso dal Comune di Spadafora nell’ambito della rassegna Contemporary Art in Sicily.
Ad aggiudicarsi il montepremi messo in palio dall’ATI Inart Strutture e Servizi per la Cultura sono stati la messinese Chiara Lucà Trombetta, al primo posto con l’opera It’s dripping dreams, il barcellonese Samuele Soraci, al secondo posto con l’opera Madness, e infine la catanese Francesca Putrino, al terzo posto con l’opera Sicilia, uno sguardo dal cielo.
Durante la serata sono state anche consegnate cinque menzioni speciali: a Federico Cozzucoli, per l’innovazione stilistica, con l’opera San Federico Bastianato; a Roberto Miroddi, per la tecnica degli effetti, con l’opera Odd; a Francesco Gulletta, per la sonorizzazione, con l’opera Solitude standin #1; ad Antonello Irrera, per la sceneggiatura, con l’opera Colapesce; a Lavinia Consolato, per la drammatizzazione, con l’opera Il malessere del viaggiatore.
Sono 56 le opere arrivate da tutta la Sicilia; di queste, alcune sono state realizzate da gruppi di studenti delle scuole superiori di Messina, premiati con un riconoscimento speciale per le tematiche di impegno sociale affrontate nei loro lavori.
Alla serata erano presenti Gianluca Lombardo, docente di videoarte all’Accademia di Belle Arti di Catania, e Antonio D’Amico, supervisore del Progetto e consigliere comunale di Spadafora, che insieme al videoartista Giuseppe Zimmardi compongono la giuria del concorso.
Il Museo Forma è il luogo ideale per la videoarteha dichiarato Antonio D’Amicoperché si presta ad accogliere e a sviluppare idee innovative, nuove forme di comunicazione in tutti i settori espressivi”. La premiazione del concorso Video Art in Sicily ha coinciso, difatti, con il finissage della mostra Arte del tempo reale, composta da Videorama. La Sicilia sullo schermo dell’arte, a cura di Pasquale Fameli, e Nuova generazione. Artisti siciliani under 40, a cura di Katia Giannetto.
“La Sicilia è piena di energia – ha spiegato Gianluca Lombardoe le occasioni come questa servono a dimostralo. Questa terra ha ancora molto da dire e Video Art in Sicily è stato come un monitoraggio del territorio in relazione all’arte e alle nuove tecnologie. Gli artisti che hanno partecipato al concorso possono tenere il passo dei loro colleghi europei”.

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Giardini Naxos (Me) – “Il diritto di essere bambina e donna poiè il titolo della conferenza sui diritti della Bambina organizzata dalla F.I.D.A.PA. di Giardini Naxos presieduta dalla prof. Rossella Siciliano. L’evento si terrà sabato 5 dicembre 2015 alle ore 17,30 nella sala consiliare del Comune di Giardini Naxos.  

Relatori della conferenza:

Dott.ssa Marilena Oriolo (psicologa presso UOS  N.P.I.A. Santa Teresa di Riva – Gaggi)

Dott. Giuseppe Cannizzaro (Giudice di Pace di Messina)

Dott.ssa Antonella Zagami (Medico pediatra presso l’unità operativa Pediatria Nido del PO di Taormina

Dott.ssa Maria Parisi (psicologa e psicoterapeuta presso il Consultorio “La Famiglia” di Giardini Naxos.)

 

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TaorminaL’Assessore Regionale del Turismo Anthony Barbagallo, di concerto con i Servizi Turistici di Taormina e Catania, in occasione delle prossime festività natalizie, organizza la mostra  “Natum Videte”  artisti, artigiani, figurinai nella storia del presepe calatino. L’esposizione, che si terrà nello splendido Palazzo Corvaja di Taormina raccoglie numerosi esemplari di opere che mettono in luce l’arte prespiale calatina, una delle più antiche della Sicilia. La tradizione del presepe in Sicilia, infatti, ha origini antiche: la prima produzione di personaggi della Sacra Famiglia, realizzati ad opera di mastri artigiani (pasturari e santari) che si ispiravano all’opera dei grandi maestri napoletani e palermitani, risale al XVI secolo. Gli artigiani calatini iniziarono subito dopo a produrre figuredde sempre più ricche di particolari nella forma e nel colore; e così, accanto alle tradizionali rappresentazioni della Sacra Famiglia, cominciarono ad apparire personaggi della cultura contadina siciliana: a nanna cu li puddicini (la vecchia con i pulcini), lu ricuttaru (il ricottaio), lu furnaru (il fornaio), lu pasturellu (vezzeggiativo di pastorello), la lavannara (la lavandaia), ecc.
Queste spendide figure, immerse in un paesaggio di straordinaria verosimiglianza con le contrade dei borghi siciliani, costituiscono l’esempio più alto e complesso di quest’arte nella Sicilia e rispecchiano in pieno la tradizione del tipico presepe calatino dove le classiche figure di popolani vestiti di cenci, vengono sostituite con mirabile sapienza da sottili strati di terracotta, a simulare perfettamente le vesti in panno.

Questa attività prosegue fino ai nostri giorni, rinnovandosi continuamente ed adeguandosi ai mutamenti del tempo e del costume. Ciò che rende splendidi i “personaggi” del presepe caltagironese, dal più modesto al più raffinato, è la loro perfetta aderenza psicologica ed antropica al mondo ed al tempo che l’ha creato.

I presepi in mostra appartengono ad una prestigiosa collezione della Regione Siciliana che è stata testimone dell’importante produzione calataina con esposizioni in buona parte del continente mitteleuropeo: Parigi, Madrid, Innsbruck, a Tenerife e nelle maggiori città italiane e sono attualmente custoditi presso l’unità operativa di Caltagirone che, per l’occasione, sta curando l’allestimento e gli aspetti logistici della mostra.

Dal prossimo 5 dicembre, quindi, Palazzo Corvaja accoglierà questa importante esposizione per “raccontarla” a turisti, appassionati e collezionisti.

Per tutto il periodo dell’esposizione, gli uffici informazioni del Servizio Turistico di Taormina rimarranno aperti anche il sabato, le domeniche e i festivi, osservando gli stessi orari della mostra.

L’inaugurazione avrà luogo sabato 5 dicembre, alle ore 10,30, alla presenza dell’Assessore Regionale, On. Avv. Anthony Barbagallo, mentre l’esposizione sarà visitabile, gratuitamente dal 05 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016, tutti i giorni dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00

1X  Locandina Presepi

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