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Taormina

Catania. Mercoledì 10 giugno alle ore 17,30 al Monastero dei Benedettini Officine Culturali e la Casa Editrice Edizioni di Storia e studi Sociali in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e l’Istituto di Archeologia dell’Università degli Studi di Catania presenteranno il nuovo libro di Sebastiano Tusa, il noto archeologo oggi Soprintendente del Mare della Regione Sicilia. Sicilia Archeologica focalizza, da una serie di prospettive, i caratteri dell’isola dal Paleolitico all’Età del Bronzo, nei contesti del Mediterraneo. L’archeologo introduce gli argomenti trattati con tre scritti: un saggio autobiografico che evidenzia le radici di una scelta professionale maturata non senza problematiche esistenziali; un testo sulla storia dell’evoluzione epistemologica del pensiero scientifico inerente l’identità italica, tanto dibattuta soprattutto nel periodo tra le due guerre, da un inquadramento storico-filosofico-archeologico sul Mediterraneo; un saggio su Paolo Orsi, doveroso tributo trattando di preistoria e protostoria siciliane.
Di particolare interesse sono i saggi dedicati allo spinoso tema della religiosità dei popoli primitivi della Sicilia che ha appassionato e diviso generazioni di studiosi non soltanto in Sicilia. Argomento talvolta evitato talvolta abusato per spiegare ciò che l’archeologia didascalica e descrittiva non riesce a comprendere con le armi della comparazione etno-antropologica.
L’autore tratta inoltre dell’insorgenza agro-pastorale in Sicilia, ossia della transizione tra le società di cacciatori e raccoglitori e quelle di agricoltori e pastori. Il centro della ricerca è dedicato alla costa orientale della penisola di San Vito lo Capo, dove si trova la gigantesca Grotta dell’Uzzo.
Nel saggio conclusivo l’archeologo propone delle spiegazioni sulle reali radici etniche del popolo siciliano, convinto comunque che il carattere più distintivo della Sicilia sia quello del sincretismo antropologico, data la notevole ricchezza di strati, sostrati e parastrati popolazionali che questa terra di spiccata accoglienza ha nei millenni accumulato, dimostrando di non essere soltanto un’isola, ma un arcipelago di culture, religioni, popoli e tradizioni.
Alla presentazione, introdotta dal Direttore Magnano San Lio (Dipartimento di Scienze Umanistiche) e il dott. Francesco Mannino (Presidente di Officine Culturali), saranno presenti oltre all’autore Prof. Sebastiano Tusa (archeologo, Soprintendente del Mare, Regione Sicilia), il Prof. Edoardo Tortorici (docente di Topografia Antica), il Prof. Massimo Frasca (docente Archeologia Magna Grecia, direttore scuola di specializzazione di Archeologia), il Prof. Daniele Malfitana (direttore IBAM CNR), il Dott. Francesco Privitera (dirigente responsabile U. O. 1 Museo Regionale di Catania), il Prof. Massimo Cultraro (docente Archeologia Egea, Università Palermo) e il Dott. Carlo Ruta (direttore di Edizioni di Storia e Studi Sociali, saggista).
La presentazione si terrà al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini di Catania alle ore 17:30.
Sebastiano Tusa. Laureato in lettere con tesi in paletnologia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1975. Perfezionato in Archeologia orientale presso La Sapienza di Roma nel 1985. Idoneo nel 2000 al concorso per professore ordinario della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, settore L01Y, Preistoria e protostoria. Docente a contratto di Paletnologia presso il Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dal 2000. Docente a contratto di Archeologia Subacquea presso il Corso di Laurea in Archeologia Navale dell’Università degli Studi di Bologna, sede staccata di Trapani, dal 2001 al 2012. Direttore del Servizio per i Beni Archeologici della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani (2000-2004). Soprintendente del Mare della Regione Siciliana dal 2004 al 2010 e dal 2012. Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani dal 2010 al 2012. Direttore della rivista «Sicilia Archeologica». Dal 1972 ha partecipato e/o diretto missioni e ricerche archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan, e Turchia. È attualmente direttore delle Missioni Archeologiche in Sicilia, Libia e Giappone. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Sicilia, Lazio e Campania. Autore di circa 600 opere, tra monografie e saggi scientifici e divulgativi.


Catania. “Sapienza e conoscenza tra Oriente ed Occidente” è il titolo dell’incontro culturale svoltosi presso il Centro “Herbolarium Museum” di Catania. L’incontro è stato condotto dialetticamente dai due relatori, la prof.ssa Pia Vacante e Leandro Gullino, ed è stato arricchito dalle immagini artistiche curate da Vincenzo Bonaccorso e dalla musica di Marco Scandurra, musicista dell’orchestra giovanile nazionale. Nel corso della serata è stata analizzata la visione filosofica arcaica in Oriente ed in Occidente allo scopo di evidenziarne i punti di contatto.
Secondo un certo filone di studi, la matrice linguistica e culturale indoeuropea si diversificò in base ai diversi stanziamenti territoriali delle popolazioni ariane, fondendosi appunto con le lingue e le tradizioni locali.
Soffermiamoci su India e Grecia.
Nel 2200 a. C. circa, gli indoeuropei penetrarono nell’India del nord dando origine ad una produzione filosofico – mistica che trovò espressione nei Veda, summa del pensiero induista arcaico e nel Vedanta (ultima parte dei Veda), le cosiddette Upanishad, che fiorirono tra il 700 e il 300 a. C. Nel 2000 a.C. circa cominciò la migrazione anche nella penisola balcanica, dove di lì a poco ebbe inizio la cosiddetta età del mito. Nel 600 a.C. in Grecia nasceva la Filosofia con i Presocratici, il cui Pensiero verrà poi sistematizzato ed amplificato da Platone, massimo interprete e sintetizzatore dell’antica cultura indoeuropea. Entrambe le realtà culturali, la greca e l’induista, pur nell’apparente diversità, conservano una medesima visione della realtà: la struttura cosmogonica, il problema dell’Uno e del Molteplice, il tema della Conoscenza, il mito della Biga Alata, che viene formulato da Platone ma si ritrova identico nella Katha Upanishad, la Reincarnazione, la simbologia del Cuore e del Sole. L’argomento trattato, ha sicuramente ampliato le conoscenze “comuni”, infatti difficilmente viene sottolineata questa interdipendenza culturale nello studio della filosofia antica effettuato nei licei. La particolare conoscenza della prof. ssa Vacante è dovuta anche dal fatto che, da parecchi anni, si dedica alla traduzione di testi antichi scritti in sanscrito, l’antica lingua degli indoariani, può così comparare gli scritti dei filosofi greci e quelli filosofici (upanishad) delle tradizioni indiane dal punto di vista filologico e simbolico. Al confronto dialettico tra i due relatori è seguito un intenso dibattito col pubblico presente in sala.
Liliana Cosentino

Angela Lombardo
Astri e Stelle di Giugno a cura di Angela Lombardo
Nozze Cosmiche, Alchemiche, Magiche, nozze di grande impatto su tutti gli esseri viventi quelle del solstizio d’estate, quando il Sole raggiunge il suo punto più alto dell’anno, per poi riprendere il suo corso discendente. In questo giorno, il 21 giugno, tutta la terra, le piante, gli animali, gli esseri umani si impregnano della sua vibrazione calda, luminosa e salutare. Nello stesso momento, la sua forza vitale, estiva e virile, si sposa simbolicamente con la femminilità morbida e recettiva della luna, signora del Cancro, segno dove avviene il Solstizio. Il maschile, il Sole, e il femminile, la Luna, si uniscono per dare vita alla magia della procreazione, l’eterna sintesi degli opposti che fondendosi l’uno nell’altro creano magicamente la vita
Solstizio viene dal latino sol sistere, che in breve vuol dire “sole stazionario”, “sole che si ferma”. In effetti durante il solstizio d’estate, il sole sembra proprio fermarsi o stazionare in uno stesso punto, dando vita alle giornate più lunghe dell’anno, fino alla leggendaria notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, Ed è questa la midsummer, la notte di mezza estate, per dirla con William Shakespeare. Questa notte, così enigmatica, così carica di mistero e spiritualità è la notte ideale dove poter collocare sogni, fate e reami immaginifici, magie e sortilegi inventati da ragazze in attesa dell’amore, che spiano nelle forme di cera fusa, nelle foglie o nei fuochi per vedere il volto del loro futuro compagno.
Magia o Scienza ? Il nostro pensiero crea la realtà che ci circonda. Questo emerge dagli ultimi studi della Fisica Quantistica. Seppur in modo inconscio l’uomo è un creatore continuo, infatti quando pensa, parla, desidera, soffre, gioisce, crea delle strutture energetiche attorno a sé, che saranno tanto più potenti e resistenti, quanto più forti sono stati i pensieri, i sentimenti,i desideri, e le emozioni che le hanno generate. In questo modo viene a crearsi una struttura energetica vitalizzata che prende il nome di “forma-pensiero”. Ecco perché è indispensabile imparare a conoscersi, a dialogare con il proprio inconscio, ad avere la consapevolezza del proprio potenziale e dei punti deboli della propria struttura psichica, che possono essere sostenuti e riequilibrati dalla consapevolezza di Sé. Magia o Scienza lasciamo che l’evento del solstizio d’estate che caratterizza il mese di giugno rimanga uno dei giorni più importanti dell’anno, e che ciascuno lo viva come sente di viverlo!
Come consueto vi auguro un lettura utile e piacevole, con una frase famosa, questa volta di E.Tolle: “Il dolore che voi create adesso è sempre qualche forma di non accettazione, qualche forma di resistenza inconsapevole a ciò che esiste. A livello del pensiero, la resistenza è una qualche forma di giudizio. A livello emozionale, è una qualche forma di negatività. L’intensità del dolore dipende dal grado di resistenza al momentopresente, e questo a sua volta dipende dalla forza con cui vi identificate con la vostra mente. La mente cerca sempre di negare l’adesso e di sfuggirlo. In altri termini, più voi vi identificate con la vostra mente, più soffrite. Oppure possiamo metterla così: più siete in grado di onorare e di accettare l’Adesso, più siete liberi dal dolore, dalla sofferenza, nonché liberi dalla mente egoica“.
BUONA LETTURA!
Eccoci quindi ritrovati a spiare le stelle, tra reale e fantastico, dove ciascuno può trovare la propria dimensione, credendo , curiosando, leggendo, esplorando il cielo come ritiene più opportuno fare, ma sempre rispettando ciò che non si conosce o verificando quello a cui si sente istintivamente di appartenere. Nel mese caratterizzato dal ritorno di Saturno sui propri passi, negli ultimi gradi dello Scorpione, riaffiorano per alcuni segni passioni sopite, per altri questioni legali e burocratiche che richiedono soluzioni liberatorie. Per alcuni Saturno può rappresentare una spinta a cambiamenti epocali.
Andiamo con ordine e vediamo quali gli aspetti più significativi dei pianeti nel cielo di giugno
Il 5 Venere entra in Leone, è subito voglia di amare, anche perché il sestile Marte Giove incoraggia a spendere per cose belle, anche in vista di matrimoni o feste importanti
Il 6 Venere fa un trigono con Saturno invitando alla riflessione, anche per quanto riguarda le spese. Cautela nelle decisioni sentimentali, forse quello che si decide sull’onda delle emozioni può vacillare in seguito
L’8 il sestile Sole-Giove regala ottimismo e autostima, spingendo a prendere decisioni che potrebbero rivelarsi poco ponderate, ma certamente profondamente sentite.
Il 9 altro bel sestile Marte-Urano, la spinta ad agire è incontrollabile e a poco serviranno i buoni consigli di riflettere prima di buttare in aria rapporti in nome di una desiderata libertà . Iniziative e prese di posizione sfuggiranno alle regole
Il 10 il sestile Sole-Urano incoraggiano a prendere al volo alcune opportunità che si presentano improvvisamente.
L’11 Mercurio ritorna in moto diretto dal segno dei Gemelli, il dialogo ricomincia a scorrere sui binari consueti, e quello che si era bloccato per incomprensioni inspiegabili riprende slancio.
Il 14 la congiunzione Marte-Sole nel segno del Cancro permette di prendere delle giuste decisioni, anche perché saranno frutto di riflessioni e ostacoli superati.
Il 15 Saturno retrogrado rientra i Scorpione e dà la possibilità di rivedere la proprie posizioni, accertandosi che la strada intrapresa è quella giusta, soprattutto per i segni d’acqua, Cancro, Scorpione e Pesci. Prima che rientri in Sagittario a settembre molte scelte devono essere fatte
Il 22 il trigono Giove-Urano favorisce colpi di fortuna da prendere al volo, opportunità dalle quali non bisogna farsi trovare impreparati, soprattutto per i segni di fuoco, Ariete, Leone e Sagittario
Il 23 i quadrato Mercurio-Nettuno offusca la lucidità mentale, Pesci e Sagittario ne pagheranno maggiormente le conseguenze, bisogna agire solo se realmente convinti.
Il 29 il trigono Venere-Urano tifano per i colpi di fulmine improvvisi, per i rapporti basati sulla libertà e la disinvoltura, favorendo la socializzazione e i rapporti di amicizia amorosa.
Questo il “campo energetico” del cielo di giugno, che interagisce e “risuona”con la configurazione astrale che alla nascita ciascun individuo ha, ovvero l’imprinting astrale che caratterizza i segni zodiacali. Ricordiamo che ciascun individuo non è caratterizzato solo dalla costellazione in cui si trova il sole alla nascita, bensì dall’insieme delle posizioni dei pianeti del sistema solare e dei loro aspetti, la così detta “Carta del Cielo”, personale. Pertanto le indicazioni che seguiranno, riferite ai segni, per forza di cose è riduttiva, pur se già di aiuto per comprendere l’importanza della decodificazione del campo energetico in cui tutti siamo immersi.
Augurando buon compleanno a tutti gli appartenenti al segno dei Gemelli passiamo ad una breve disamina del significato simbolico della carta del cielo di giugno per ciascun segno
Ariete – Continua la corsa al successo, non senza affanni e conflitti, ma in questo gli Arieti sono esperti, governati da Marte tendono sempre a fare e spesso a strafare. Quest’anno la buona sorte vi protegge e gli eccessi, se non consigliati sono quantomeno protetti dalle stelle. Si presenteranno occasioni da prendere al volo, almeno una volta, tra il mese di giugno ed il mese di luglio. La fortuna busserà alla porta dei nati sotto il segno dell’Ariete e sarà difficile non rispondere al richiamo del successo sociale, lavorativo, relazionale, che nonostante chi appartiene a questo segno snobba apparentemente in realtà e molto desideroso di conseguire. In un anno di riconoscimenti e avanzamenti di carriera la vita affettiva sembra avere meno importanza, ma ci pensa Venere dal 5 in magnifico trigono dal Leone, fino ad inizio di agosto, ad accendere i riflettori sull’amore e la voglia di amare. Nessun Ariete resterà solo, si conferma un amore di vecchia data o si riparte con un amore nuovo di zecca, che diventerà importante quasi da subito
Toro – Bisogna ancora stringere i denti, ancora qualche problema burocratico e legale, soprattutto da giorno 7. Vietato andare in escandescenza, da agosto ritorna il sereno e buttare in aria tutto proprio adesso significa vanificare quello che si è fatto per raggiungere gli obiettivi prefissati, che tra qualche mese vedranno la luce. Le delusioni in amore spingono a rivoluzionare la propria vita affettiva, e qualche rapporto potrebbe arrivare al capolinea. Bene rivoluzionare la propria vita ma è importante in questo momento prendere decisioni ponderate, che portano serenità a breve.
Gemelli – Che ne dite una volta tanto di sedervi comodamente a tavolino e pianificare la vostra vita futura ? Mai come in questo momento è importante sapere cosa si vuole fare della propria vita. Restare o andare? Mollare quella persona o continuare a fare buon viso a cattivo gioco? Trasferirsi di casa o d’ufficio o rimanere ancorati a situazioni e persone che limitano la propria volontà e gioia di vivere? Avete ancora qualche mese per rispondere a queste domande, poi i giochi saranno fatti e quello che rimane è quello che davvero vale, o no? Revisione, ecco la parola d’ordine, ma bisogna evitare i colpi di testa, ma in un mese dove Sole, Mercurio. Marte. Venere e Giove sono in ottimo aspetto non è possibile sbagliare!
Cancro – Ad agosto sarà possibile fare una scelta professionale importante, questo è il momento di osservare e ponderare bene le opportunità. Saturno torna favorevole, come ad indicare la via da intraprendere per la riuscita dei cambiamenti tanto desiderati. L’unico ostacolo è costituito dalla vostra innata incapacità di decidere e prendere iniziative coraggiose, ma i pianeti in Gemelli spingono per una analisi chiara dei propri obbiettivi e bisogni reali. Si torna a vedere chiaro nelle situazioni ingarbugliate, e si ritrova la forza di ricominciare da zero, trovando alleati in ambito lavorativo e sentimentale, capendo finalmente di cosa si necessita per andare avanti e migliorare la propria esistenza e quella delle persone care, liberandosi da ansie e paure inutili.
Leone – E’ tempo di bilanci. Avete fatto tutto a dovere per approfittare di tutto il bene che il cielo vi offre in questo momento? Bisognerà aspettare tanti anni per veder ripresentarsi delle opportunità come quelle degli ultimi mesi. Se non si sono sfruttati i benefici di Giove è bene farlo subito, finché si è in tempo, cioè fino ad agosto! Venere nel segno fino ad ottobre aggiunge altre opportunità, incontri del destino, opportunità in ambito lavorativo da cogliere al volo, soluzioni insperate in ambito legale e burocratico, cambiamenti radicali che si riveleranno fortunati. Sarebbe un peccato fermarsi proprio ora, quando tutto è possibile, dalle coppie che vivono seconde lune di miele ai single che ritrovano fiducia e fascino per incontrare l’altra metà della mela
Vergine – Aumenta l’ansia di vedere subito i risultati dei propri sacrifici, ma giugno è ancora un mese di salti agli ostacoli, che mettono a dura prova l’autocontrollo. Saturno continua ad imporre tagli, prima di accettare i benefici del nuovo, che Giove da fine agosto porterà in casa Vergine. L’amore continua l’altalena tra alti e bassi, ed anche in questo ambito della propria vita una scelta è necessaria. Lasciarsi prender dall’ansia e dalla fretta di chiudere alcuni rapporti inutili non giova, anche perché a fine mese Marte in Cancro restituisce la capacità di agire e la lucidità di fare scelte definitive. Lo stress potrebbe raggiungere livelli di guardia!
Bilancia – Si comincia a rivedere la luce! La tempesta sembra essere passata ed anche se i postumi sono difficili da smaltire vi rendete conto che dalle difficoltà si esce sempre più forti e determinati a riprendere in mano le redini della propria vita. Dopo un maggio difficile siete più consapevoli di quello che volete veramente e di come ottenerlo. Nuove opportunità si profilano all’orizzonte e sono tutte decisive per la realizzazione dei progetti che si sono lungamente caldeggiati. Che si tratti di esami, colloqui o confronti, giugno è un mese di successi e incontri speciali. Per l’amore inizia una fase più serena e sufficientemente lunga da permettere di pianificare matrimoni e convivenze.
Scorpione – Saturno ritorna negli ultimi gradi dello Scorpione e vi ricorda che è giunta l’ora di fare sul serio, di decidere quale strada imboccare e quale lasciare. La complessità e gli eccessi del carattere spesso non vi permettono di affrontare la vita con la giusta leggerezza e distacco, ed ora più che mai siete richiamati all’ordine, a fare piazza pulita di tutto quello che non funziona nella vostra vita. Se non ora quando?. Venere quadrata dal segno del Leone punta i riflettori sulla vita affettiva ingigantendo tutto quello che sapete bene non funziona. Giugno è il mese giusto per dare una svolta radicale alla propria vita, magari allontanatosi dalla vita mondana per riflettere in solitudine sulle iniziative da prendere nel corso dell’estate.
Sagittario – Non siete ancora fuori dal tunnel, troppi pianeti nell’opposto segno dei Gemelli mettono l’accento sul tema della revisione. Non che vi spaventa cambiare alcune cose nella vostra vita, anzi questo è esattamente quello che più volete in questo momento, ma siete stanchi e avete voglia di cambiare aria. Ma se nel lavoro è importante stringere i tempi entro agosto per un dentro o fuori, in amore si apre una lunga stagione hot. Venere arriva con il suo carico di passione e desiderio di avventura e sarà positiva fino a ottobre. A costo di rompere drasticamente con un passato trascinato per inerzia adesso è importante fare scelte che coinvolgono visceralmente. E’ iniziato un biennio di revisione, e nulla sarà come prima, a cominciare dalle questioni legali e burocratiche che andranno affrontata in modo oculato, soprattutto nei confronti con l’estero. Dopo agosto sarà difficile tornare indietro!
Capricorno – Giugno è il mese dei grandi progetti che vanno preparati, pianificati, custoditi, pronti per essere lanciati nel mondo della realizzazione a partire da agosto. E’ tempo di osare, di pensare in grande, di aprire il cassetto dei sogni e tirar fuori quelli più belli, che si credeva impossibile realizzare. Si mettono le basi a grandi consolidamenti in ambito lavorativo, a soddisfazioni personali che si sono inseguiti da anni. Da qui a pochi mesi le coppie faranno grandi passi, i single potrebbero incontrare l’anima gemella che cercano da sempre, ed uscire dalla solitudine che li contraddistingue. Una raccomandazione è d’obbligo, con Saturno in sestile dallo Scorpione ancora per qualche mese non lasciate in sospeso nulla, avete un fiuto sensazionale, la vostra azione dovrà essere improntata alla solidità. In qualche caso un contratto più duraturo da cogliere al volo e perfezionare da settembre in poi.
Acquario – Ancora un ultimo sforzo!. Tanti i pianeti in Gemelli che tifano per voi, Sole, Mercurio, Marte, vi incitano all’azione. Ma risentite della stanchezza del mese di maggio e non vi sentite ancora pronti per prendere delle decisioni importanti. Giugno è il mese per studiare le mosse giuste, capire quale strada si vuole intraprendere e trovare i giusti collaboratori per procedere nella corsa verso il successo, che non arriverà prima di settembre. Avete tutto il tempo per studiare gli avversari e per capire chi volete vicino nei prossimi mesi per superare alcune prove in ambito lavorativo. In amore Venere comincia un lungo transito di opposizione che vi costringe a rivedere alcuni rapporti che sembravano già consolidati. Alla fine del transito, ad ottobre, avrete le idee chiare su chi avete vicino e sul valore del rapporto che state vivendo.
Pesci – E’ arrivato il momento delle grandi decisioni. Quello che non riuscite a modificare della vostra vita lo farà il destino da settembre, quando sia Giove che Saturno rispettivamente dal segno della Vergine e dal segno del Sagittario vi costringeranno a prendere consapevolezza delle scelte improrogabili che dovete fare in ogni ambito della vostra vita. Giugno offre l’opportunità di essere saggi protagonisti della propria vita, grazie all’ultimo passaggio di Saturno retrogrado nel segno dello Scorpione, mettendo in evidenza le cose veramente importanti da proteggere e difendere da terzi incomodi. Se si ama segretamente qualcuno è arrivato il momento di dichiararsi!
Al prossimo mese, a riveder “ASTRI e STELLE”
La Base Aerea ospita alcuni assetti stranieri per le attività di Triton legate ai flussi migratori

Mr. Laurent Muschel e il Comandante della Base Aerea di Sigonella Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso
Base Aerea di Sigonella (Ct). Mercoledì 27 maggio 2015, il Direttore della Commissione Europea per la Migrazione e la Protezione, Mr. Laurent Muschel, è stato in visita all’Aeroporto e al 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella, nell’ambito della propria visita istituzionale in Italia per conoscere da vicino tutte quelle attività dell’Agenzia dell’Unione Europea “Frontex” e “Triton” legate alle operazioni di pattugliamento e alla gestione dei flussi migratori verso l’Europa.
“Frontex”, operativa dal 03/10/2005, ha lo scopo di coordinare il pattugliamento delle frontiere degli Stati membri e di favorire gli accordi per rimpatriare i migranti respinti. Le proprie operazioni attive nel Mediterraneo sono “Hermes” e “Aeneas” alle quali si sono aggiunte, dal 02/12/2013, “Eurosur” e, dal 01/11/2014, “Frontex Plus” o “Triton”. Quest’ultima, potendo contare su maggiori risorse tecniche ed umane oltre a un più elevato numero di Stati partecipanti, di fatto ha rimpiazzato e potenziato “Hermes” e Aeneas” a seguito della richiesta da parte dell’Italia perché l’Unione Europea si mobilitasse in suo aiuto per contenere lo straordinario flusso migratorio e – nel frattempo – il budget mensile impiegato nell’operazione “Mare Nostrum”.
Mr. Muschel, con il proprio seguito, all’arrivo è stato ricevuto dal Comandante della Base Aerea Siciliana, Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, che ha illustrato agli ospiti il ruolo e le attività del 41° Stormo. Nel corso della visita, sono state affrontate ed approfondite le questioni connesse con la presenza di assetti stranieri sull’Aeroporto ed impiegati nelle operazioni congiunte di pattugliamento marittimo sotto l’egidia Frontex. A seguire, sono state visitate alcune infrastrutture della Base compreso l’assetto Islandese rischierato a Sigonella per le operazioni Triton e sul quale relativo velivolo Mr. Muschel si è imbarcato per una dimostrazione pratica dell’attività svolta nel Mediterraneo.
Prima di lasciare Sigonella, il Mr. Muschel ha firmato l’albo d’onore del 41° Stormo dove – a futura memoria – ha lasciato note di apprezzamento e ringraziamento per le attività di concorso e supporto fornite da tutta l’Aeronautica Militare nell’ambito dei flussi migratori.
Dal mese di settembre 2013 in modo continuativo e prima ancora in modo saltuario, la Base Aerea di Sigonella ha fornito e continua a fornire il proprio supporto ai diversi assetti stranieri che si sono avvicendati nell’ambito delle attività Frontex. Dopo il supporto e l’ospitalità forniti, generalmente con cadenza mensile, ad assetti provenienti tra gli altri da Grecia, Portogallo, Islanda, Spagna, Svezia e Olanda, attualmente a Sigonella – oltre al rischieramento Islandese – è dislocato quello composto da personale e da tre elicotteri della Royal Navy Britannica che integrano l’unità navale inglese dislocata nel mediterraneo nelle operazioni Triton.
Il 41° Stormo Antisom di Sigonella è dotato di velivoli “Breguet 1150 Atlantic” con i quali garantisce la propria missione primaria consistente nel contrastare la minaccia subacquea e navale e nel fornire il servizio di ricerca e soccorso in mare a lungo raggio mantenendo sotto controllo, a protezione delle principali vie marittime, le unità navali subacquee e di superficie potenzialmente ostili. Inoltre, assicura il controllo del traffico mercantile, nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale, ed il supporto alle attività volte al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo giornalmente – a mezzo del “Atlantic” che è in grado di condurre autonomamente ricerche sistematiche su tutto il Mediterraneo – la copertura delle ampie zone di mare d’interesse, consentendo la tempestiva localizzazione dei profughi in mare e l’allertamento degli organi preposti e garantendo al contempo un costante e pronto intervento SAR (search and rescue: ricerca e soccorso) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi.

CATANIA. Mercoledì 27 maggio, il 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella ha partecipato alla cerimonia di consegna della “Bandiera d’Italia” all’Istituto Comprensivo “Pestalozzi” di Catania.
Nell’occasione, sono stati proprio i Militari provenienti da Sigonella che hanno “scortato” il “Tricolore” prima che lo stesso passasse nelle mani della Madrina della cerimonia, il Prefetto di Catania – Dottoressa Maria Guia Federico, e subito dopo la benedizione in quelle del Dirigente Scolastico del Pestalozzi.
Alla cerimonia, promossa e curata dal Comitato delle Dame dell’Istituto del Nastro Azzurro, hanno partecipato le più alte Autorità civili e militari della provincia Catanese. Oltre al Prefetto erano presenti il sostituto del Sindaco della Città Etnea – l’Assessore Angelo Villari, il Questore – Dottor Marcello Cardona, il Procuratore vicario – Dottor Michelangelo Patanè e i vari Comandanti provinciali o loro sostituti.
Durante l’evento sono stati consegnati diversi riconoscimenti ai giovani studenti meritevoli a seguito di loro stesure sul tema “La Bandiera è simbolo di valori nazionali per i quali molti uomini hanno sacrificato la loro vita”.
Il Prefetto ha chiuso la giornata ringraziando tutti i presenti, tra cui l’Aeronautica Militare per avere portato la Bandiera Nazionale consegnata alla Scuola, e rivolgendosi ai giovani studenti ha detto: “Ho provato grandissima soddisfazione a stare qui con voi; non è un dovere quello che ho svolto stamane ma un piacere perché l’incontro con i giovani per me è sempre un momento fondamentale, i giovani sono il futuro della Nazione e su di loro poniamo grande fiducia e per loro lavoriamo nel quotidiano. Ragazzi custodite questa Bandiera che deve essere un simbolo per tutti quelli che la guardano e riconoscete il valore che essa rappresenta”.

Montalbano Elicona (Me). Cambiare atteggiamento culturale. È questo il senso ultimo del libro di Giuseppe Pisciuneri, “Il paradigma ecologico” (Disoblio Edizioni), presentato domenica 31 maggio presso la Sala Convegni del castello di Montalbano Elicona, in occasione dell’appuntamento nazionale “Il Maggio dei Libri. Leggere fa crescere 2015”.
.Nel corso della presentazione, intervallata dalla lettura di brani scelti dell’opera a cura di Alice Pantano, accompagnata dalle melodie al pianoforte di Francesca Bisbano, i relatori – Filippo Taranto (Sindaco di Montalbano Elicona), Giuseppe Giordano (Docente di Filosofia della scienza all’Università degli studi di Messina), Francesco Tigani (Ricercatore Universitario), Salvatore Bellantone (Editore), Giuseppe Pisciuneri (Autore del Libro) – hanno spiegato come per capire il senso di una tale rivoluzione nella condotta culturale, occorre innanzitutto comprendere qual è stato il rapporto predominante tra uomo e natura ancora in voga oggi. Quest’ultimo prende le mosse dal pensiero di filosofi come Cartesio, Galilei e Bacone che hanno gettato le basi per quel paradigma meccanicistico, che considera la natura un oggetto quantificabile, manipolabile e controllabile, paradigma divenuto il calcestruzzo del sapere scientifico che spiega ogni fenomeno in maniera insensibile. La metamorfosi avviene invece con alcuni pensatori del Novecento tra i quali Heisenberg, Einstein e Bohr con i quali cambia il concetto di natura, inteso come un qualcosa di cui facciamo parte, e cambia anche il concetto di sapere scientifico concepito come qualcosa di molto più complesso e che non dà certezze definitive, ma paradigmi capaci di spiegare più fenomeni mettendo in relazione diversi saperi.
La sfida è passare dalla superficialità a un modo di abitare la natura, la Terra, più in sintonia e in armonia con il tutto stesso di cui facciamo parte, e in direzione di un futuro migliore per coloro che non ci sono ancora e che ci saranno. In tal senso, occorre porre un freno all’atteggiamento violento dell’uomo, che usa e abusa del pianeta a proprio piacimento e in particolar modo in vista del potere, e passare a un atteggiamento di cura della natura, sentendosi parte attiva di essa.
Accesa infine la lanterna della Disoblio, si è ricalcato come ogni essere umano rappresenti un neurone della Terra, di Gaia, il pianeta vivente, e per questo motivo debba mettersi al servizio di essa, per immaginare scopi differenti per l’intero pianeta e la civiltà, intesi come parte di un unico tutto.
La serata si è conclusa con la lettura di un racconto facente parte dello spettacolo “Paroli i sangu” dell’attrice Patrizia Ferraro.

Nuovo appuntamento con il Caffè letterario di Spazio al Sud con il libro di Padre Léon Laclau “Per amore di una donna… Escluso dalla Chiesa” edito dalla IMGPress. L’incontro culturale condotto dalla giornalista Milena Privitera si svolgerà martedì 9 giugno, alle 18:30 nella “Sala Saffo” del Palazzo Duchi di S. Stefano, sede della Fondazione Mazzullo. Il celibato ecclesiastico, con i conflitti interiori e le conseguenze che nei secoli ha determinato, è il tema attorno cui ruota il prossimo incontro culturale organizzato dall’associazione “Arte&Cultura a Taormina”, presieduta da MariaTeresa Papale.
Il racconto, dai toni accorati ed in forma di diario, è una sofferta testimonianza umana e spirituale di un uomo, sacerdote dell’ordine religioso dei preti di Bétharram, che munito di penna e dotato di grande coraggio descrive con semplicità e franchezza il suo vivere quotidiano tra le alture e le campagne dei Pirenei francesi, immerso e partecipe della vita della comunità di cui è amato parroco, che ama, riamato, una vedova con tre figli. Da più di vent’anni.
Figlio della fiera terra Basca – dotata di cultura e tradizioni a sé stanti dalla forte carica identitaria – il piccolo Léon, di condizioni modeste, rimasto orfano di padre a poco più di due anni e con una madre che si trova costretta a provvedere ad altri cinque figli con un lavoro lontano da casa, frequenta da semi- interno la scuola elementare dei preti dell’ordine religioso di Bétharram dove impara non senza fatica il francese, ricongiungendosi con la famiglia solo nei fine settimana. Questo sin quando, all’età di dieci anni, un professore della scuola, un religioso, non propone alla madre di fargli proseguire gli studi nel seminario di Bétharram, convinto che il ragazzino “abbia le qualità per diventare prete”. E così, passando da un istituto religioso al seminario, Léon Laclau intraprende il percorso che, gradino dopo gradino, dopo aver pronunziato i voti di povertà, obbedienza e castità, lo porterà a 29 anni ad essere ordinato prete dell’ordine religioso di Bétharram.
Un prete che non limita ai riti ed alla cerimonie in chiesa le cure del suo ministero ma che, pompiere volontario, giocatore di rugby della squadra locale, animatore della comunità parrocchiana e dei movimenti legati all’Azione cattolica, partecipa attivamente alla vita sociale “nel mondo fuori chiesa”, organizzando attività culturali, sportive, umanitarie a stretto contatto con l’ambiente rurale in cui vivono i suoi parrocchiani. Un prete che una sera ha il difficile compito di portare il conforto della Fede in una casa sconvolta dal dolore, dove Marga, una giovane donna con tre figli piccoli ha appena ricevuto da Parigi la tremenda notizia della morte improvvisa dell’amato marito, Pierre. Nessuno in quel momento può esserne ovviamente cosciente, ma quella è la sera in cui la vita di Padre Léon prende una svolta, con effetti imprevisti ed imprevedibili nel futuro. Perché Marga è la donna di cui piano piano, mese dopo mese, anno dopo anno, Padre Lèon s’innamorerà, amandola di un amore completo e totale “fatto di affetto, tenerezza e forza” ma percorso da profondi sensi di colpa, sia nei confronti della Chiesa, sia nei confronti della compagna, “privata di una felicità alla luce del sole”. Una storia che dura da quasi trent’anni, dapprima in totale segreto e, dopo, con una convivenza di fronte agli occhi di tutti, che rende padre Léon ancora più attento ai problemi ed alle difficoltà di vita dei suoi parrocchiani, che lo rende “padre” affettuoso di tre orfani, e con una comunità di fedeli della parrocchia che, apprezzando l’umanità del pastore di anime, utilizza anche i media per ribellarsi e stringersi a lui solidale quando le autorità ecclesiastiche gli impongono la scelta tra l’”esilio”, solitario, in Costa d’Avorio o l’espulsione dalla Chiesa. Un vero e proprio aut-aut, arrivato improvvisamente dopo anni di conoscenza della situazione da parte dell’establishment curiale. Padre Léon decide di rimanere in Francia, accanto alla sua Marga, e viene espulso dalla Chiesa. “…In tutti questi anni lungi dall’allontanarmi dal mio lavoro di prete, (Marga) mi ha sostenuto e incoraggiato col suo entusiasmo, con la sua visione del mondo e della Chiesa, con la sua fede!” – sottolinea Padre Léon nel suo libro – “Perchè questo doloroso obbligo del celibato? Il matrimonio dei preti non può che giovare all’esercizio del loro sacerdozio. La solitudine non incita alla fraternità… Si può essere prete e avere una vita di coppia, una vita familiare. L’amore umano non può fare ombra all’amore del Cristo e della sua Chiesa”.
Determinante il supporto dei Controllori dell’Aeroporto Militare di Sigonella
al traffico aereo civile di Fontanarossa durante l’ultima eruzione dell’etna

Operatore nella postazione radar

Spettacolare Eruzione dell’Etna
“….uno straordinario senso di squadra che è condizione essenziale per sviluppare quella energia che consente ad un sistema di decollare….”. Con queste parole il Sindaco di Catania Enzo Bianco ha lodato fortemente il ruolo insostituibile dell’Aeronautica Militare sottolineandone lo spirito con cui opera giornalmente il proprio personale. Il plauso è avvenuto il 18 maggio 2015, durante un seminario organizzato nella città etnea dalla società che gestisce l’aeroporto catanese. Proseguendo nel discorso, il Sindaco ha anche ringraziato pubblicamente il Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, Comandante della Base Aerea di Sigonella, e tutto il proprio personale dipendente per la quotidiana fornitura alle Istituzioni e alla Collettività tutta del servizio di controllo del traffico aereo.
Le parole del Sindaco Bianco scaturiscono dal fatto che, nel periodo dalla serata del 12 alla mattinata del 15 maggio 2015, la normale attività di volo dell’aeroporto civile di Catania Fontanarossa ha rischiato di essere seriamente compromessa per la chiusura di alcuni settori dello spazio aereo della Sicilia Orientale a causa dell’emissione nell’atmosfera di cenere vulcanica dell’etna.
Nella fattispecie, il personale dell’Aeronautica Militare di Sigonella, responsabile della fornitura dei servizi del traffico aereo all’interno della zona di controllo denominata “Catania CTR”, ha continuato a gestire tutti i traffici – sia civili che militari – dell’area di responsabilità e ha evitato grossi disagi ai passeggeri e disservizi alle compagnie aeree ivi operanti, scongiurando che la situazione si aggravasse con ritardi e possibili diversioni di aeromobili verso gli aeroporti alternati. Il tutto con la limitazione dei settori chiusi e nel pieno rispetto delle procedure per assicurare il massimo livello di sicurezza del volo.
Il Comando Aeroporto/41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella, oltre a fornire il supporto tecnico-logistico-amministrativo-operativo agli Enti ivi rischierati ed in transito (compresi i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento delle attività di volo), è istituzionalmente responsabile della fornitura dei servizi del traffico aereo all’interno della zona di controllo denominata “Catania CTR”, che comprende i cieli della Sicilia orientale e dei mari adiacenti, ivi compresi gli Aeroporti civili di Catania-Fontanarossa e Comiso e quello militare di Sigonella. Nello specifico, i controllori militari del traffico aereo (Air Traffic Controllers – ATC) prevengono i rischi di collisione e rendono spedito ed ordinato il flusso del traffico aereo, sia attraverso l’applicazione di opportune procedure che tramite l’utilizzo di sistemi di comunicazione e di radar. In particolare, viene gestito – a vista – il traffico sull’area di manovra dell’Aeroporto di Sigonella e gli aeromobili in volo nelle immediate vicinanze ad esso, mentre – mediante l’utilizzo del sistema radar – vengono guidati gli aeromobili dalla fase di navigazione fino all’ultima fase dell’avvicinamento e – subito dopo la partenza – sino a quando gli stessi non si sono stabilizzati in aerovia.
La Categoria ATC si acquisisce in Aeronautica Militare a seguito di selezioni effettuate nelle fasi iniziali del percorso professionale degli ufficiali e sottufficiali (durante, cioè, i corsi di formazione che seguono il reclutamento); a queste, seguono i corsi di qualifica e specializzazione presso il Reparto Addestrativo Controllo Spazio Aereo di Pratica di Mare e gli iter addestrativi presso i Reparti Operativi per il conseguimento delle abilitazioni richieste negli Enti di assegnazione.

Radar e l’Etna in lontananza

Cenere vulcanica durante l’eruzione dell’Etna

Si svolgerà domenica 31 maggio alle ore 18:00, presso la suggestiva sala convegni del castello di Montalbano Elicona (Me), in occasione dell’appuntamento nazionale “Il Maggio dei Libri. Leggere fa crescere 2015”, la presentazione del libro di Giuseppe Pisciuneri “Il paradigma ecologico. Dal Dio matematico alla spiritualità della terra” (Disoblio Edizioni). Al dibattito, moderato da Maria Francesca Fassari (Redattrice), interverranno: Filippo Taranto (Sindaco di Montalbano Elicona), Giuseppe Giordano (Docente di Filosofia della scienza all’Università degli studi di Messina), Francesco Tigani (Ricercatore Universitario), Salvatore Bellantone (Editore). Sarà presente l’autore.
Partendo da una attenta lettura dei dati sull’inquinamento, l’Autore arriva alla conclusione che la crisi ecologica non rappresenta solo la manifestazione concreta di una Crisi di Natura che, di certo, necessita in maniera prioritaria di un’azione di tutela ambientale, ma anche, se non soprattutto, l’espressione di una profonda Crisi di Cultura che impone un “punto di svolta” paradigmatico in favore di una nuova visione del mondo ecologica. Prendendo in considerazione le opere dei più grandi pionieri di questa nuova visione del mondo ecologica (da Rachel Carson a Fritjof Capra, da Edgar Morin a James Lovelock, da Arnae Naess a Ilya Prigogine e tanti altri) “Il paradigma ecologico” si propone, da una parte, di mettere in luce i limiti ecologici dell’attuale paradigma meccanicista, riduzionista e antropocentrico che ha influenzato per secoli la scienza, l’economia, la filosofia, la cultura occidentale nel senso più generale del termine; dall’altra, di mostrare come, a partire dagli sviluppi della meccanica quantistica e del pensiero sistemico, si possa costruire una valida alternativa culturale, scientifica e filosofica più in armonia con la natura.
GIUSEPPE PISCIUNERI (Messina,
21 Giugno 1982) è ecologista, insegnante di yoga e meditazione, counselor a indirizzo immaginale, ricercatore indipendente. Ha studiato Filosofia presso l’Università degli studi di Messina conseguendo una laurea triennale, una laurea specialistica e un dottorato di ricerca. Vive a Montalbano Elicona, uno splendido paesino medievale della provincia di Messina.
La presentazione sarà intervallata dalla lettura di passi scelti del libro a cura di Alice Pantano, accompagnata dalle melodie al pianoforte di Francesca Bisbano. Seguirà un rinfresco.

Gianfranco Lucisano
Gianfranco Lucisano è siciliano doc, originario di Francavila di Sicilia (Me), un giovane manager che ha le carte in regola per raggiungere l’Olimpo dei “self made man“. Ha le idee chiare sul suo futuro e non perde occasione per manifestare l’amore per la propria terra e le sue potenzialità. Passione, impegno ed uno spiccato senso di abnegazione sono gli ingredienti che hanno caratterizzato la sua ascesa nel mondo della moda, degli eventi fashion e della promozione del territorio. Il suo sogno è stato sempre quello di trasformare quella che da anni è una grande passione in una attività vera e propria e, pare ci sia riuscito viste le sue affermazioni realizzate con diversi eventi. Un esempio per tanti altri giovani che vale la pena di raccontare e far conoscere. Lo abbiamo incontrato cercando di capire meglio i suoi progetti e quello che di fatto ha in cantiere. La prima domanda che ci viene spontanea è “Vale la pena scommettere sul proprio futuro in questa terra che ha costretto tanti giovani ad andare via?” “La mia generazione ritiene che dobbiamo andare via e sbattere la porta in faccia a questa terra. Io rifiuto questo concetto perché la Sicilia non è un concetto astratto. Siamo noi che rendiamo viva questa terra, che la caratterizziamo nel bene e nel male e quindi dipende da noi il nostro futuro ed il modo di essere di questa meravigliosa Isola. Non c’è un segreto da svelare per invertire questo andazzo dobbiamo solo rimboccarci le maniche e provare a realizzare una nuova stagione economica, turistica, sociale e culturale. Occorre gettare un seme, tanti semi e prodigarsi per dare vita ad una nuova stagione perchè a noi non mancano intelligenze e professionalità e soprattutto non manca quella materia prima che questa terra ci offre in termini di bellezze naturali, testimonianze di grandi civiltà, posizione geografica strategica e potremmo continuare. Dobbiamo semplicemente te fare squadra, proporsi attraversoli altri protagon le nostre idee ed estrinsecare in ogni ambito le nostre capacità. C’è ancora tanto da fare in questa nostra fantastica terra di Sicilia. Basta crederci, un futuro migliore è possibile. Rifiuto di pensare che dobbiamo andare via, lontano da qui. Perchè? E’ qui che dobbiamo costruire il nostro futuro.” Lucisano qualcosa attorno a se l’ha già realizzata. Ha reso concreta questa sua idea di fare squadra mettendo in campo uno staff formato da giovani come lui e realizzando un gruppo di lavoro di tutto rispetto che si sta facendo conoscere nel territorio per gli originali eventi che propone. Gli altri protagonisti del suo fashion team sono: la giovane stilista di Giardini Naxos (Me) Simona Gullotta, Antonino Raspa (hair stylist), Tania Nastasi (Mua -Make Up artist), Marika Alfonso (modella). Del team fanno anche parte Rocco Bertè e Luigi Parisi (foto), Antonio Magro (video), Pamela Soluri (Fashion Blogger). Tutti giovani che con entusiasmo stanno scommettendo sul loro futuro e sui loro progetti. Qual’è l’ultima creatura legata alla moda ed alla promozione del territorio? Risponde Gianfranco Lucisano ideatore del nuovo progetto il quale spiega: “La nostra ultima fatica è un Fashion Book che abbiamo intitolato -Echi Metafisici dall’Ottocento-. Per evocare la prima metà dell’Ottocento e senza nessun limite spazio-temporale, abbiamo scelto Palazzo Cagnone che si trova a Francavilla di Sicilia (Me). Un location suggestiva il cui leitmotiv non poteva che essere l’accostamento a sale decorate con raffigurazioni cariche d’intensità emozionale capaci di proiettare una visione caleidoscopica di opere del XIX secolo, un secolo marcato da grandi sconvolgimenti politici e sociali, che come è facile intuire, influenzarono anche la moda. Con questo progetto abbiamo voluto mettere in risalto Neoclassicismo e Romanticismo, due foglie appartenenti allo stesso ramo e dalle radici ben salde, che hanno conservato vivo il loro valore pur attraversando decenni. Li abbiamo voluti far rivivere attraverso la moda ottocentesca, la stessa che dopo la rivoluzione francese impose i suoi ideali e il suo stile. A ridare vita a quella moda è stata la collezione realizzata dalla nostra Simona Gullotta, apprezzata stilista dal design ricercato, fatto di dettagli e di originali particolari. La scelta dei tessuti e l’uso di materiali diversi fra loro sono infatti l’emblema che accomuna i suoi capolavori sartoriali capaci di trasmettere al tatto un senso di preziosità, di ancestralità e un feeling avvolgente. Nelle sue collezioni spiccano riflessi dal sapore arcano ispirati alla forma e allo spirito, un immenso amore per l’arte italiana e il gusto raffinato per la lavorazione artigianale. Tra le sue realizzazione più belle vorrei ricordare “Madre Sicilia”, un abito stile impero in taffetà blu che evoca metafore celesti, nato dall’armonica fusione tra lusso e accurata ricerca stilistica. Sembra un quadro prezioso e antico ma non manca del legame con la contemporaneità: un ritorno al mondo classico con la necessità di aggiungere valore Made in Sicily dato dalla raffigurazione mitologica della Trinacria che spicca sul corpetto, e l’effetto non passa inosservato. A svelare un’anima sfaccettata o più semplicemente libera da schemi troppo rigidi e costrizioni, a favore di tessuti raffinati e di imprescindibile sensualità come solo il pizzo sa esserlo, è invece il secondo abito protagonista del book, indossato anch’esso dalla modella Marika Alfonso della quale vengono catturate le sfumature più impercettibili su pose naturali e dai contorni leggeri, quasi impalpabili. A dare risalto a questi due straordinari abiti gli scatti di Rocco Bertè e Luigi Parisi dai quali traspare intuizione, pensiero, sensazioni e sentimenti e che ci fanno capire come la fotografia spesso non è semplice tecnica, ma opera d’arte. Quando mente, occhi e cuore battono all’unisono, quando tecnica e sensibilità sono in sintonia tra loro si trascende l’infinito, l’immagine non è più solo sognata o immaginata ma si materializza con una grande forza evocativa. Questo il nostro ultimo lavoro, ma tanto altro ancora c’è in cantiere. Questa è la nostra filosofia, mettere in campo le nostre professionalità, la nostra fantasia e creatività con passione e sopratutto costanza per promuovere il nostro territorio.” Un messaggio ricco di spunti e di stimoli le parole di questo giovane manager che, si rivolge ai suoi conterranei invitandoli a fare, come lui, “gioco di squadra” rendere concreti i propri obiettivi attingendo a quei valori, quelle bellezze, quei sapori che questa meravigliosa terra mette a disposizione di tutti. Non è necessario andare altrove per trovare l’Eldorato, perchè è qui tra noi ed aspetta solo di essere valorizzato.
ROSARIO MESSINA



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