GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Non c’è stata storia. Troppo forte la squadra di casa, troppo debole e quasi demoralizzata quella ospite. E il risultato alla fine della gara tra Savam Costruzioni Volley Letojanni e Cosenza non poteva che essere a favore dei ragazzi di mister Centonze. Un sestetto, quello capitanato da Schifilliti, che ieri, sul parquet del Pala “Letterio Barca”, ha letteralmente demolito la formazione calabrese in circa un’ora di gioco. Anzi di vero e proprio spettacolo pallavolistico, visto che il 3 a 0 nettissimo e meritato dagli jonici è stato ottenuto grazie ad una prova generale di altissimo livello anche se di fronte c’era una squadra che da tempo ha smarrito le sue forze e lotterà fino alla fine per non retrocedere in serie C. Così come l’Atria Partanna sconfitta dai letojannesi la settimana scorsa alla stessa maniera. Con set stravinti ed una marcia in più sotto il profilo fisico ma anche tecnico e tattico. Caratteristiche che hanno permesso al Letojanni di raggiungere quota 43 punti in classifica, a -5 dal Cinquefrondi dell’ex Laganà, che ha osservato un turno di riposo e che si scontrerà due settimane dopo Pasqua proprio contro Mazza e compagni. Con l’intenzione, da parte della Savam, di accorciare le distanze dalla zona play-off e di agganciare proprio i calabresi di Polimeni in una seconda posizione che vale dunque un posto al sole … Ma per il  momento il pensiero va alla partita di ieri che il Letojanni ha dominato dal primo all’ultimo minuto, nonostante l’assenza di Scollo, ormai fuori dai giochi per un infortunio alla caviglia destra. Per il resto tutti disponibili in un match che iniziava sotto i migliori auspici per Schifilliti e i suoi, intenzionati ad attaccare nei punti deboli del Cosenza. Partiva bene la squadra locale che, nell’arco di qualche minuto, giungeva addirittura sull’8 a 2, facendo presumere sin dall’inizio che la vittoria finale sarebbe stata una passeggiata. Tutto alla luce di una prestazione eccezionale in fase di attacco, difesa e muro da parte di ogni singolo giocatore, che non sbagliava alcunché fino alla fine del primo set che terminava con un eloquente 25 a 13. In mezzo un Mazza e un Princiotta che sovrastavano tutti e che portavano la squadra prima sul 15 a 7 e subito dopo sul 18 a 8. Dieci lunghezze che venivano mantenute grazie ad errori grossolani di Mille ed i suoi, poco intraprendenti e con trame di gioco scontate. Queste ultime producevano inevitabilmente un 20 a 10,  che si trasformava, dopo un doppio cambio operato da Centonze (Degli Esposti per Corso e D’Andrea per Schifilliti), in vittoria assordante. Secondo parziale sulla stessa lunghezza d’onda del primo, con la Savam che si districava bene a muro ed in ricezione, oltre che in attacco, e un Cosenza che non riusciva ad agganciare sul pari un sestetto che dava l’impressione di voler chiudere subito i conti. E così era, visto che i calabresi di Perri non ricevevano al meglio e di conseguenza non riuscivano ad impostare un manovra degna del suo  nome. Il Letojanni prendeva dunque il largo fino al 16 a 11, poi un lievissimo ritorno degli ospiti che, alla fine, dovevano subire un 25 a 16 pesantissimo ad opera del neo entrato Pino, che schiacciava giù i due palloni decisivi. Di mezzo un muro di Princiotta che nel terzo round riusciva a rendersi pericoloso come tutti gli altri suoi compagni sin dal primo istante. Schipilliti, Mazza, Remo, D’Andrea, Corso e i due liberi Ruggeri e Nicosia facevano la loro parte, conducendo sul 6 a 1 e poi sul 7 a 4. Da qui in poi Letojanni in fuga, visto che il punteggio cambiava continuamente a favore dei locali che giungevano sul 18 a 8, proprio quando Centonze mandava in campo Mastronardo che ringraziava con un attacco potente. Poi ancora Mazza per il 22 a 10, mentre Corso e Pino su muro consegnavano la vittoria per 25 a 13 ad una Savam che il 7 aprile sarà di scena a Sant’Agata Li Battiati, contro una Gupe ancora viva.

SAVAM COSTRUZIONI VOLLEY LETOJANNI: Schifilliti 2, Schipilliti 9, Mazza 12,Ruggeri (L1), Nicosia (L2), Degli Esposti, Pino 4, Mastronardo 1, Corso 9, Remo 3, D’Andrea 3. ALL.: Centonze

ETE’ SAPORITO VOLLEY COSENZA: Andropoli 1, Longo 3, Iorno 3,  Di Fino 1, Mille 5, Borghetti 8, Marchetti (L), Fasano 4, Gengaro, Persico 2. ALL.: Perri

SET: 25-13, 25-16, 25-13

ARBITRI: Adamo e Azzolina di Roma

Il libero Orazio Ruggeri

Il libero Orazio Ruggeri

Carmelo Mazza

Carmelo Mazza

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Giardini Naxos (Me) – Proseguono gli appuntamenti di Comunicare l’Antico. Conversazioni al Parco archeologico di Naxos, progetto ideato e promosso dal Parco Archeologico di Naxos-Taormina e dal Festival NaxosLegge, con la collaborazione dell’Archeoclub Giardini Naxos-Taormina-Valle Alcantara. «Comunicare l’antico, come recita il titolo stesso, si pone l’obiettivo di divulgare contenuti legati alla civiltà classica, attraverso l’archeologia, l’arte, la letteratura ed il teatro, ad un pubblico stratificato con l’intenzione di essere profondi nella qualità dei percorsi proposti ma anche orizzontali nella capacità di divulgazione».

Locandina

Locandina

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Vincere, ovviamente, per continuare a sperare nel treno play-off. Ma soprattutto convincere. Crescendo nel gioco e nell’affiatamento, e dando la sicurezza ai tifosi locali e alla dirigenza che la battuta d’arresto contro la Conad Lamezia sia ormai un lontano ricordo. Come anche la vittoria ottenuta sabato, al Pala “Letterio Barca”, contro un Volley Valley che, nonostante sia stato inchiodato per 3 a 1 da  capitan Schifilliti e compagni, ha dimostrato di essere squadra tosta e con buone individualità. Un roster, quello allenato da Giovanni Bonaccorso, che è sicuramente messo in classifica come l’Atria Partanna, contro cui la Savam Costruzioni Volley Letojanni (serie B, girone I) dovrà vedersela domenica pomeriggio alle ore 18, sul parquet trapanese. Un  match che riveste una certa importanza per i ragazzi di mister Centonze che saranno chiamati a far bottino pieno dopo l’ottima prova fornita contro Bandieramonte e compagni, sconfitti sul rettangolo di gioco letojannese una settimana fa. Stavolta gli uomini di Centonze avranno di fronte un sestetto non certamente facile da affrontare, visto che in questo campionato si è ormai  compreso come non esistano squadre abbordabili e partite semplici da giocare. E proprio per questo motivo lo stesso allenatore, nel corso degli allenamenti settimanali, ha meditato calma ed attenzione nei minimi dettagli per prendere le giuste misure ad un organico che presenta al suo interno elementi di buon valore tecnico, come l’opposto Caracci ed il posto 4 Lombardo, che hanno militato sempre in compagini di serie B. Atleti di discreto livello e che con la loro attuale squadra hanno raggiunto quota 17 punti in graduatoria. A -17 proprio dai messinesi (anche se i trapanesi non hanno ancora osservato il turno di riposo), intenzionati a proseguire concentrati verso il raggiungimento del secondo posto (che significherebbe spareggi per la A2), ma che avranno a che fare con un gruppo che giocherà con il calore del pubblico locale attorno a sé, necessario per ottenere tre punti importanti in chiave salvezza. Un obiettivo non ancora raggiunto e che porterà il Partanna (all’andata la partita finì 3 a 0 per la Savam) a giocare all’ultimo sangue un match dal risultato finale tutt’altro che scontato. Anche se la qualità del Letojanni risulta maggiore rispetto ad una squadra che lotterà, appunto, per non retrocedere in serie C, mettendo sudore ed orgoglio in una gara la cui direzione è stata affidata a Pampalone e Ciaccio di Palermo.

Enrico Scandurra

Carmelo Mazza

Carmelo Mazza

Il libero Orazio Ruggeri

Il libero Orazio Ruggeri

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MessinaMartedì 20 marzo alle ore 9,30 si terrà a Messina al Salone delle Bandiere del Municipio il Convegno “La cultura della sicurezza stradale per prevenire i gravi danni ala persona“. Ad introdurre e moderare gli interventi sarà l’avv. Silvana Paratore.

La locandina

La locandina

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Fondazione Fiumara d’Arte e Ospedale San Vincenzo Taormina

Il dono delle bandiere-quadro: collezione permanente delle opere

realizzate dagli studenti, coinvolte 150 scuole del comprensorio ionico-etneo

 

Taormina – Il potere terapeutico della Bellezza. La Fondazione Fiumara d’Arte incontra l’Ospedale San Vincenzo di Taormina per dar vita a un lavoro incentrato sul valore della conoscenza come Cura per una società anestetizzata dall’individualismo. Un nuovo progetto che vede il mecenate messinese Antonio Presti ancora protagonista nel territorio della riviera ionica dopo il dono elargito alle Rocce di Capo Mazzarò: per il creatore della Fiumara d’Arte la restituzione si rivela ancora una volta via maestra che ispira l’azione, un agire caratterizzato da quello spirito di condivisione e apertura verso le istanze del territorio che connota da anni le attività della Fondazione.

Il mecenate ha invitato le scuole della costiera ionica a rinnovare il dono delle bandiere-quadro, opere che saranno poi esposte in mostra permanente nelle corsie dei reparti dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina. Un’iniziativa nata per regalare un pensiero di gioia e di speranza a tutti i degenti di un luogo che deve necessariamente dialogare con l’Arte e la Bellezza. «Ho accolto con gioia e grande interesse il progetto di Antonio Prestiha sottolineato don Francesco Venuti, cappellano dell’ospedaleè un’occasione per lanciare, soprattutto in questo momento storico particolare, messaggi positivi e di speranza a sostegno di fratelli che vivono un momento di sofferenza». Anno dopo anno il progetto crescerà insieme agli studenti, rendendoli protagonisti di un importante percorso di sensibilizzazione nei confronti del loro territorio. La Fondazione Fiumara d’Arte intende con ciò recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile e culturale, affidando alla scuola un ruolo attivo e centrale nell’ambito sociale: un’educazione alla cittadinanza attraverso un viaggio immaginario intorno alla propria identità, per lo sviluppo di una nuova cultura ambientale. Coinvolti nel progetto oltre tremila studenti di centocinquanta scuole del territorio ionico-etneo, l’associazione Avulss di Gaggi e il Centro psicoeducativo di Trappitello. «Degno di pregio è stato il momento in cui gli studenti del Comprensivo hanno incontrato il maestro Presti  – ha detto la dirigente dell’Istituto Comprensivo Francavilla di Sicilia Angela Mancuso – in quell’occasione hanno interiorizzato il  significato del termine “esistere” come essenza e valore, prendendo consapevolezza della poca importanza che hanno le apparenze, la bellezza esteriore e tutto ciò che ci distoglie da noi stessi. Attraverso l’interazione, guidata magistralmente dal mecenate, hanno compreso il valore dell’essere come impegno civile e dono disinteressato verso gli altri, soprattutto nei confronti di coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità».

«L’Istituto Comprensivo di Giardini è orgoglioso di contribuire alla diffusione della cultura, del rispetto e dell’inclusione – ha continuato la dirigente dell’Istituto Comprensivo Giardini Naxos Maria Concetta d’Amico – tutti i bambini sono portatori di unicità. Tale unicità va coltivata con l’esempio di noi adulti, che abbiamo il compito di valorizzare la loro crescita».

I progetti proposti da Antonio Presti per l’Ospedale San Vincenzo intendono restituire alle nuove generazioni il Valore dell’Essere come impegno civile e dono disinteressato: una riconsegna artistica, in primo luogo, come gioia condivisa in uno spazio segnato dalla sofferenza. «La direzione aziendale ha inteso accogliere un progetto che estendesse  gli occhi e la mente oltre le pareti del San Vincenzo – ha spiegato il direttore Sanitario del presidio ospedaliero taorminese Rosario Cunsolo – che fosse in armonia con la sua mission, cioè quella di curare il corpo, che infondesse messaggi rassicuranti di vita e di speranza».

«Abbiamo sin da subito sposato l’idea di abbellire l’ospedale di Taormina con opere realizzate da alunni – ha detto il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina Gaetano Sirna – un’occasione per aprire una struttura sanitaria ancor di più alle istituzioni (in questo caso quelle scolastiche), con un messaggio positivo di arte e bellezza a chi frequenta l’ospedale per vari motivi: operatori sanitari, pazienti, visitatori». Rigenerare diviene dunque la parola d’ordine in un contesto inevitabilmente legato alla ciclicità dell’esistenza umana: la parola, il segno e la pittura restituiscono energia ai pazienti, rassicurano i familiari in attesa, accompagnano il personale nelle lunghe giornate di lavoro. Le opere donate dai ragazzi, grandi tele colorate (240 x 150 cm) corredate da brevi componimenti e racconti personali, saranno testimonianza di una bellezza figlia dell’armonia universale, rinnovamento di quella dialettica tra etica ed estetica oggi spesso soffocata da un bieco individualismo e piegata da una rivoluzione tecnologica disumanizzante. Gli studenti coinvolti saranno così protagonisti dello scambio ideale di un patrimonio immateriale con i pazienti della struttura: una comunicazione puramente emozionale attraverso i colori e la forza eversiva della parola, un incontro tra mondi distanti per rifondare su nuove basi il senso stesso di una comunità. «Mi piace immaginare – ha affermato Antonio Prestigli occhi di chi vedrà queste opere, sguardi emozionati che rifletteranno i colori e la bellezza legati al vissuto di tanti giovani. I bambini e i ragazzi decidono così di scegliere consapevolmente il valore dell’impegno sociale e della differenza rispetto ai disvalori contemporanei, offrendo una generosa testimonianza ed un grande esempio di solidarietà e di senso civico».

Tema centrale del progetto, come detto, il Valore dell’Essere. Da un punto di vista filosofico della conoscenza, quella dell’essere è una nozione semplice e universale: essere significa infatti esistere come pura essenza. Affermare il proprio essere equivale dunque ad affermare di esistere come entità unica e irripetibile. Nella natura dell’essere si contrappongono il materialismo e l’idealismo, il soggettivismo e l’oggettivismo. In un’epoca che schiaccia le coscienze – espropriando la Bellezza – occorre, come unico atto di salvezza, riappropriarsi dell’essenza dell’essere: contro la frenesia del consumismo, l’inutile apparenza o la vanità del possesso. Un progetto, infine, che può dare un senso ulteriore, al giuramento di Ippocrate e a quei concetti di civiltà e cittadinanza che dovrebbero sempre accompagnare la convivenza sociale negli spazi pubblici.

La Fondazione Fiumara d’Arte ringrazia pubblicamente l’Ospedale San Vincenzo di Taormina per la pronta collaborazione all’allestimento dell’iniziativa, una partnership ideata lungo un percorso di Bellezza e conoscenza grazie alla particolare sensibilità mostrata dal direttore generale dell’ASP di Messina Gaetano Sirna, e dal direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero S. Vincenzo Rosario Cunsolo, con cui è stato siglato nelle settimane scorse un protocollo d’intesa propedeutico alla realizzazione del progetto.

L’Ospedale S. Vincenzo dè Paoli di Taormina ha radici, e quindi memoria storica, in un antico Convento della città di Taormina, il più antico fra tutti i conventi di Taormina di regolari, quello tenuto dai Frati minori dell’Ordine di S. Francesco di Paola. Che l’Ospedale abbia lontane radici è provato da una lapide, murata nell’attuale struttura e dedicata ad Ascanio Marziani, nobile e ricco giurato taorminese vissuto tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, e nella quale, oltre lo stemma del casato nobiliare è inciso: “Ad Ascanio Marziani che nel 1609 a sue spese fondò l’Ospedale S. Vincenzo. Taormina riconoscente. Struttura relativamente recente situata nella baia della perla dello Jonio, il P.O. S. Vincenzo (inaugurato nel 1987) nel giro di pochi anni è passato da piccolo Ospedale di provincia a DEA I° livello e Polo sanitario di riferimento, in ambito provinciale ed interprovinciale, specie per le discipline di Oncologia, Cardiologia, Cardiochirurgia pediatrica, Diagnostica, Radioterapia.

La modernità della struttura, l’assenza di barriere architettoniche, le attrezzature diagnostiche e terapeutiche altamente specializzate, uno staff sanitario e parasanitario professionalmente competitivo fanno di quest’Ospedale un Centro veramente all’avanguardia. Ciò trova conferma nell’incremento esponenziale dei dati riferiti alle diverse prestazioni diagnostiche, al numero di ricoveri ordinari ed in regime di Day-hospital, Day-surgery e Day-service e all’affluenza massiccia agli Ambulatori centralizzati.

 

La foto di gruppo al centro Antonio Presti e Gaetano Sirna

La foto di gruppo al centro Antonio Presti e Gaetano Sirna

 

 

RETE DELLE SCUOLE COINVOLTE ZONA IONICA E ETNEA

 

  • Direzione Didattica S. Teresa Riva (Dir. Did.S. Teresa Riva, Cantidate, Via delle Colline, Sparagonà, Bucalo, S. Teresa Riva – Centro, S. Teresa Riva, Fraz. Barracca, Fraz. Bucalo, Fraz. Cantidate, Fraz. Sparagonà)
  • III Istituto Comprensivo  Giarre (Sant’Alfio, Jungo, M.P. di Savoia – Sant’Alfio, Sms G. Macherione, Giorgio la Pira – Sant’Alfio)
  • II Istituto Comprensivo “S.G. Bosco”  Giarre ( Carlo Collodi, Jean Piaget, Rosa Agazzi, Roger Cousinet, Maria Montessori, Trepunti, M. Alessi, Lambruschini, San Domenico Savio, S.G. Bosco, II Ist. Comprensivo “S.G. Bosco”)
  • I Istituto Comprensivo Giuseppe Russo”  Giarre (S. Maria la Strada, Gianni Rodari, Cosentino, Via della Regione, S. Giovanni Montebello, Via Don Luigi Sturzo, Cosentino, Michele Federico Sciacca, Antonio Rosmini S.G. Montebello, A. Manzoni, V. D. L. Sturzo, S.M. 1 Ist. Comprensivo
  • Istituto Comprensivo “S. Calì” Linguaglossa (Linguaglossa: L. Pirandello,Pietro Scuderi, P. Ssa Piemonte, S. Antonio – Castiglione di Sicilia: Francesco Crispi, Don Mario Strano, Francesco Crispi, Don Mario Strano, Ettore Majorana, Alfredo Niceforo)
  • Istituto Comprensivo 1 Taormina (Castelmola, Trappitello, Letoianni)
  • Istituto Comprensivo di Alì Terme (Alì Terme, Alì Centro, Fiumedinisi, Fiumedinisi, Saponarà, Itala – Mannello, Itala Marina, S. Giuseppe, Alì, Fraz. Itala Marina, Fraz. Guidomandri Marina, Nizza Sicilia, Alì Superiore, ” Giacobbe ” Scaletta Zanclea., ” Alfieri ” Nizza Sicilia).
  • Istituto Comprensivo Francavilla Sicilia (Francavilla Sicilia, Graniti , Motta Camastra, Moio Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone,  Santa Domenica Vittoria , Motta Camastra, S. Domenica Vittoria , Scuola Media ” G. Mameli “)
  • Istituto Comprensivo G. Macherione  Calatabiano (G. Macherione Calatabiano, Calatabiano Via Mazzini, Pasteria, Piedimonte Etneo, Calatabiano – Pasteria, Calatabiano – Via Mazzini, G. Galilei  – Piedimonte Etneo)
  • Istituto Comprensivo Giardini (Giardini-Naxos, Gaggi, “C. H. Andersen” – Calcarone, “R. Agazzi” – Mastrociccio, “L. Radice” – Schisò, “C. Collodi” – Pallio, “R. Lambruschini”  Gaggi, “A. Cacciola” – Centro, “G. Galilei” – Calcarone, C. Collodi” – Pallio, “M. Montessori” – Schisò, “Luigi Capuana – Giardini Naxos, “Luigi Capuana”  Gaggi)
  • Istituto Comprensivo Mascali (Fondachello, Piazza Dante, Piazza VI Novembre, Carrabba, Nunziata, C.D. Mascali, Grassi, S. Antonino, Mascali)
  • Istituto Comprensivo Roccalumera (Roccalumera, Furci Siculo, Grotte, Sciglio, Allume, Mandanici, Pagliara- Rocchenere, Fraz. Allume,Pagliara, Marconi Furci Siculo, Guido delle Colonne  Roccalumera)
  • Istituto Comprensivo Santa Teresa di Riva (Teresa di Riva, “U. Fleres” – Contura  Savoca, S. Alessio Siculo, Antillo , “S. Muscolino”  Savoca, “A. Gussio”- S. Alessio Siculo, “S.S.S. Crupi”  Antillo,  ” Petri ” S. Teresa Riva, Savoca, Sant’Alessio Siculo, Carlo Smiroldo  Antillo)
  • Istituto dIstruzione Secondaria Superiore S. Pugliatti” (Istituto Professionale Industria e Artigianato – Furci Siculo, Istituto Tecnico Professionale- “Pugliatti ” Istituto Tecnico Economico e Tecnologico – Furci Siculo)
  • Istituto Istruzione Superiore “M. AMARI” Liceo Classico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane op.Economico Sociale, Liceo Scientifico, Liceo Linguistico (Giarre, Riposto, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa)
  • Istituto Istruzione Superiore Caminiti-Trimarchi (Enrico Trimarchi, Liceo Scienze Umane  Letojanni, Liceo Scientifico Statale Carmelo Caminiti – Giardini-Naxos, Carmelo Caminiti – Francavilla di Sicilia, Istituto Prof. per i servizi Commerciali  Letojanni)
  • Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Giovanni Falcone di Giarre
  • Istituto Secondario di II Grado E. Majorana di Gela
  • Istituto Statale Istruzione Superiore E. Fermi  R. Guttuso (Liceo Artistico Statale “Renato Guttuso”, Istituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi”)
  • Istituto Statale Istruzione Superiore IPSAA “A. M. Mazzei”, Giarre
  • Istituto Statale Istruzione Superiore Riposto ITN-ITG-ITC-IPS, (Istituto Nautico Rizzo, Istituto Tecnico Geometra Colajanni, Istituto Tecnico Commerciale Pantano, Istituto Professionale Olivetti)
  • Liceo Statale “Leonardo” Liceo Scientifico  Linguistico di Giarre.

 

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 Taormina - “G7 2017 Taormina Capitale del Mondo” è il titolo del nuovo libro del giornalista Saro Laganà. Il prestigioso volume, pubblicato in doppia lingua (italiano e inglese), racconta, attraverso numerose documentazioni e oltre 300 immagini, il Grande Evento che nel 2017 che ha visto Taormina al centro della politica internazionale, grazie alle presenze di: Paolo Gentiloni (Premier italiano), Donald Trump (Presidente degli Stati Uniti), Emmanuel Macron (Presidente della Francia), Angela Merkel (Cancelliera Federale della Germania), Shinzō Abe (Primo Ministro del Giappone), Justin Trudeau (Primo Ministro del Canada) e Theresa May (Primo Ministro del Regno Unito).

Dai preparativi per il G7 alla cerimonia inaugurale al Teatro Antico, dalla passeggiata trionfale dei Capi di Stato e di Governo per le vie del centro al meeting al “San Domenico Palace Hotel”, dal Pranzo offerto agli illustri Ospiti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle iniziative dedicate ai consorti, dalla Ministeriale sulle Pari Opportunità al Premio di giornalismo “G7 Taormina – Images and words about Sicily”: tante pagine di storia in un meraviglioso book che verrà inviato anche ai Leader dei Paesi partecipanti al Vertice.

La prefazione dell’opera è a firma del Ministro plenipotenziario Alessandro Modiano (Capo delegazione della Presidenza Italiana del G7), mentre l’introduzione è a cura di Andrea Bianchi (addetto stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Il giornalista Saro Laganà è nato a Taormina nel 1975. Scrive per i quotidiani “La Gazzetta dello Sport” e “La Sicilia”. Dirige il giornale on line “Vai Taormina”. Collabora con l’agenzia “Ansa”, con il periodico “Il Finanziere”, con diversi siti internet di informazione e con alcune emittenti televisive e radiofoniche. Su “Tele90” ha condotto la trasmissione sportiva “Gol d’Autore”. Ha pubblicato i libri: “Il Calcio a Taormina (1939-2006)”, “Juventus I Campioni”, “Juventus, la Fabbrica dei Campioni”, “Juventus, il Quinquennio d’Oro” e “Juventus 6 nella Storia”. Per tanti anni ha ricoperto l’incarico di addetto stampa di Taormina Arte, seguendo da vicino i più grandi eventi di cinema, teatro e musica organizzati nella capitale siciliana del turismo con personaggi di fama mondiale. È stato responsabile delle pubbliche relazioni del Celtic Taormina, squadra di calcio fondata da Jim Kerr, cantante dei Simple Minds. Ha seguito il G7 del 2017 per numerosi organi di informazione.

Il giornalista Saro Laganà con il libro

Il giornalista Saro Laganà con il libro

La copertina del libro

La copertina del libro

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Taormina - Giorno 8 marzo 2018 ore 10.00 presso la Cappella dell’Ospedale S. Vincenzo di Taormina si terrà la Conferenza Stampa di avvio del progetto “Bandiere di Vita: il Valore dell’essere”, donazione di una installazione permanente di centinaia di bandiere quadro realizzate da migliaia di studenti delle scuole del comprensorio ionico-etneo.

La Conferenza Stampa si svolgerà alla presenza del Direttore dell’ASP di Messina, dott. Gaetano Sirna e del dott. Rosario Cunsolo Direttore del Presidio Ospedaliero S. Vincenzo di Taormina, del Mecenate Antonio Presti presidente della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, di Don Francesco Venuti Cappellano dell’Ospedale S. Vincenzo, dei Dirigenti degli Istituti Scolastici del comprensorio ionico-etneo coinvolti nel progetto, e di una rappresentanza di studenti.

Ospedale di Taormina

Ospedale di Taormina

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Messina – E’ stato presentato stamane, a Palazzo dei Leoni, il progetto “Messina, la Città Nuova dal Liberty al Razionalismo”.   Il progetto coinvolgerà gli istituti scolastici di secondo grado “Antonello”, “Ainis”, “Archimede”, Verona Trento”, “Basile” e “La Farina”L’iniziativa, curata dal Servizio “Turismo” della Direzione “Sviluppo Economico e Politiche Sociali” della Città Metropolitana di Messina, dal Servizio Lions Club di Messina Host e dall’Ufficio Scolastico VIII Ambito territoriale di Messina, coinvolgerà gli istituti scolastici di secondo grado “Antonello”, “Ainis”, “Archimede”, “Verona Trento”, “Basile” e “La Farina”.
All’incontro, coordinato dal dirigente responsabile al ramo, dott.ssa Anna Maria Tripodo, sono intervenuti: il segretario generale della Città Metropolitana di Messina, avv. Maria Angela Caponetti; lo storico prof. Franz Riccobono; la dott.ssa Olga Altadonna in rappresentanza del Lions Club Messina Host; la prof.ssa Agata Tringali in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico VIII Ambito
Territoriale di Messina e i dirigenti degli istituti scolastici coinvolti.
Il progetto sarà realizzato in un percorso che valorizza la Messina ricostruita dopo il terremoto del 1908, con l’obiettivo di arricchire le conoscenze degli studenti nei confronti del patrimonio architettonico cittadino, con particolare attenzione allo stile eclettico.
Nel corso della conferenza è stato reso noto il calendario delle visite guidate, curate dal prof. Franz Riccobono che vedrà come luogo di partenza l’ingresso di Villa Mazzini in via S. Giovanni di Malta lato Prefettura; ad iniziare saranno 26 studenti dell’istituto “Antonello” che venerdì 9 marzo realizzeranno il tour guidato; venerdì 16 marzo toccherà a 32 studenti dell’Ainis e dell’Archimede, venerdì 23 marzo e venerdì 6 aprile saranno impegnati 27 studenti per volta del Verona Trento mentre venerdì 13 aprile saranno coinvolti 31 studenti degli istituti Verona Trento e Basile; venerdì 20 aprile chiuderanno i percorsi guidati 30 studenti del La Farina e del Basile.
L’itinerario proporrà vari palazzi eclettici storicamente e stilisticamente collocabili tra il tardo Liberty fino al Razionalismo e progettati per dare risalto a edifici che sarebbero risultati condizionati nelle proporzioni dalla rigida normativa antisismica.
Coppedè, Piacentini, Basile, Autore, Bazzani, Puglisi-Allegra, Calandra, Mallandrino, Vinci, Interdonato, Botto, Viola, sono alcuni dei prestigiosi professionisti che in circa un trentennio, che va dal 1910 al 1940, riprogettarono totalmente Messina.
Al termine delle giornate didattiche sarà effettuata una selezione tra tutte le fotografie realizzate, che saranno appositamente commentate dal prof. Riccobono, al fine di realizzare, a cura del Lions Club di Messina, un calendario 2019.
A tutti gli studenti sarà consegnato un attestato di partecipazione e i partecipanti al concorso  fotografico saranno menzionati in un apposito opuscolo-raccolta dell’evento anche questo realizzato dal Lions Club di Messina.

Foto dei relatori

Foto dei relatori

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TaorminaNata la nuova “Pro Loco” della “città del Centauro”. Si tratta di un sodalizio che vuole già incidere sul futuro prossimo del comprensorio turistico. La “Pro loco Taormina” si appresta a dare, appunto, il proprio apporto di idee al territorio. È già all’opera, infatti, Gaetano Caliri, il neo indicato presidente di quello che può diventare un punto di riferimento in una città che fa dell’industria dell’accoglienza il volano della propria economia. “Ci vogliamo impegnaresostiene Caliria realizzare, immediatamente, un programma concreto per promuovere Taormina. Ma vogliamo essere la voce del territorio, affinché si realizzino iniziative tangibili per superare le difficoltà che rappresentano spesso nodi difficili da sciogliere. Cercheremo, ad esempio, di sensibilizzare, nelle opportune sedi, gli organi del Governo regionale a superare il problema della gestione dei siti storici, come ad esempio il teatro antico, che deve passare, come accade a livello nazionale, agli Enti locali, in modo tale da lasciare le risorse sul territorio. A tal proposito stiamo pensando di avviare una petizione. Abbiamo, inoltre,  chiesto una sede al Comune di Taormina dove poter realizzare un punto di informazione utilizzando anche il servizio civile“. L’associazione si presenterà, ufficialmente, nei prossimi giorni alle autorità della “Perla”. “Nel settore turistico – prosegue Caliri - troppo spesso è mancato un centro capace di interpretare le istanze che arrivavano dal territorio. Con grande serenità e nella speranza di fare bene, cercheremo di svolgere questo ruolo delicatissimo, forti della conoscenza di quello che è necessario per la nostra comunità. Certo, ribadisco, il compito è difficile ma sicuramente stiamo partendo con entusiasmo“. Grande soddisfazione, per l’avvio della “Pro Loco Taormina” è stata espressa anche dal presidente onorario, Carlo Turchetti. “La mia esperienza – ha detto Turchetti – è al servizio di questo gruppo che tanta voglia di spendersi per far conoscere le bellezze del nostro territorio“. Molto folta è la schiera dei fondatori di cui fanno parte, tra gli altri: Filippo Grasso, Sergio Spadoni, Antonio Raneri, , Salvatore Mannino, Gianluca La Limina, Tonino Turiano, Angelo Savoca, Giuseppe Spartà, Salvatore Zappalà e Andrea Sgrò. La “Pro loco Taormina” come associazioni locale punta, dunque, a promozione e sviluppo di un’area che vuole ulteriormente crescere e accrescere le sue innate peculiarità.

Nella foto Sergio Spadoni, Giuseppe Spartà e Gaetano Caliri

Nella foto Sergio Spadoni, Giuseppe Spartà e Gaetano Caliri


In foto il primo a destra il presidente Gaetano Caliri, assieme ad un gruppo di fondatori.

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Fiumefreddo di Sicilia (Ct) –  E’ stato seguito con molta attenzione, per l’importanza dei temi trattati, dal numeroso pubblico intervenuto l’incontro di “Arte e Cultura” che ha proposto come tema della serata il Testamento Biologico“. L’evento organizzato dal Comune di Fiumefreddo  si è svolto al Casale Papandrea alla presenza del Sindaco Sebastiano Nucifora e dell’Assessore ai Beni Culturali Sebastiana Girgenti. Nella veste di moderatore della tavola rotonda l’Ing. Marinella Cascino, presidente del Consiglio Comunale la quale dopo i saluti di rito dell’Assessore Girgenti ha introdotto il tema della serata.Questa sera” ha detto Marinella Cascinoaffronteremo un tema delicato che da alcuni anni è molto dibattuto a causa di alcuni casi italiani che sono saliti agli onori della cronaca primo fra tutti nel 2009 quello di Eluana Englaro la ragazza che a seguito di un incidente stradale ha  vissuto per 17 anni in stato vegetativo, fino alla sua morte sopraggiunta per un interruzione della nutrizione artificiale. Il suo caso fu caratterizzato da una lunga vicenda giudiziaria tra la famiglia sostenitrice dell’interruzione del trattamento e la giustizia italiana, divenendo anche un caso politico sul finire della vicenda. Ricordiamo anche il caso di Piergiorgio Welby, attivista, giornalista, politico, poeta, impegnato nel riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all’eutanasia, nonchè co-presidente dell’associazione Luca Coscioni. Welby balzò alle cronache negli ultimi anni di vita quando, gravemente ammalato, nei suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita. Dopo undici anni di lotta si arriva all’ultimo caso, quello  del Dj Fabo che a 39 anni, cieco e tetraplegico a seguito di un grave incidente stradale, chiedeva di essere libero di morire. Tutti casi ai quali si aggiungono i cinque malati che l’associazione Coscioni ha accompagnato in Svizzera per ottenere l’eutanasia.  Sarebbero 233, come ha dichiarato Matteo Mainardi coordinatore della campagna eutanasia, le persone  che dal 2015 hano cercato di mettersi in contatto con i centri svizzeri per il suicidio assistito. Tutto questo” ha precisato l’ing. Cascino “perchè  in Italia fino a qualche settimana fà non esisteva una legge che regolamentasse la materia, un vero e proprio vuoto legislativo. In parole povere non vi era una legge che garantisse la possibilità di scegliere non solo della dignità della propria vita ma anche della propria morte. Tematiche come l’eutanasia, il sucicidio assistito e il c.d. testamento biologico sono stati negli ultimi tempi oggetto di ampie discussioni, dibattiti e confronti che hanno convinto la classe politica della necessita di garantire al cittadino quanto meno della possibilità di dichiarare quale tipo di vita merita di essere vissuta, cosa si intende soggettivamente per vita dignitosa e, in ultimo, a quali trattamenti sanitari sottoporsi e a quali no. Cosicchè si errivati alla fine del 2017 alla legge, entrata in vigore nel mese di gennaio del 2018 con la quale oggi è possibile redigere il testamento biologico o biotestamento. Anche noi come Comune” ha concluso la moderatrice “abbiamo scelto di affrontare tale problematica perchè come ci diranno dopo gli esperti anche i singoli Comuni avranno un ruolo in merito in quanto saranno i detentori dei registri del D.A.T. (Dichiarazione Anticipata di Trattamento)”.

A parlare invece nel dettaglio della nuova legge in questione (legge 22 dicembre 2017, n. 219 pubblicata sulla Gazzetta del 16 gennaio) è stata la dott.ssa in Giurisprudenza Sandy Sciuto la quale, in maniera esaustiva e dettagliata, utilizzando delle slides, ha illustrato i punti principali della nuova normativa spiegando articolo per articolo cosa è previsto dalla legge 219/2017 intitolata”Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” .

A seguire l’intervento del medico-chirurgo Vincenzo Venuto che ha collaborato con il Comune per l’organizzazione dell’evento, il quale ha affrontato la questione dal punto di vista medico.  Il dott. Venuto ha trattato nella prima parte del suo interessante intervento il concetto di  “eutanasia passiva e  attiva”, della “sedazione profonda”, dell’insistenza terapeutica (che consiste nel prolungamento di terapia e di sostegno vitale a fronte di situazioni cliniche ad evoluzione cronica con prognosi non prevedibili). Successivamente si è soffermato sulla differenza semantica e linguistica tra terapia e cura. In sintesi, la terapia  deve essere vista in relazione alla malattia, la cura invece si riferisce alla persona e consiste nell’accudimento del proprio o altrui corpo  rispettando l’igiene, l’idratazione, la sana alimentazione ecc. “La  terapia” ha sottolineato il dott. Venuto “può essere interrotta in qualsiasi momento, la cura del corpo invece non va mai interrotta“.    

Nella seconda parte del suo intervento il dott. Venuto ha definito il concetto di “accanimento terapeutico” ed in particolare,  “quali sono alcune delle cause dal quale deriva  tale accanimento“, la “formazione universitaria“, la “medicina difensiva“, il “sistema aziendale della Sanità” ed infine in modo particolare la mancanza di un “percorso virtuoso” che permetta di applicare una vera medicina essenziale.   A tal  proposito ha ribadito un nuovo concetto di benessere e di malattia per una migliore definizione dello stesso accanimento terapeutico. A tal proposito ha definito l’atto terapeutico essenziale per un azione indispensabile, necessaria ed indifferibile che tenga conto degli elementi  che sono alla base della malattia. “Il  nuovo concetto di malattia” ha spiegato il dott. Venuto “è basato non solo sul modello Newtoniano costituito da sistema nervoso, circolazione sanguigna, organi, muscoli tiranti e ossa che costituiscono un perfetto computer biologico, ma occorre aggiungere anche  un modello Einstaniano il quale creando una sinergia tra fisica nucleare e medicina si può avere veramente una nuova visione della malattia e del concetto di benessere. Così al corpo si da una dimensione energetica: equilibrio e armonia sono alla base del benessere mentre squilibrio e disarmonia sono elementi responsabili della malattia. In sostanza” ha concluso il dott. Venuto “alla luce di queste considerazioni l’obiettivo dell’atto terapeutico è quello di garantire la realizzazione del programma vita in forme armoniche. In questo modo il corpo presenta un livello energetico, una riserva energetica, un flusso energetico, un comportamento anche di autoregolazione e pertanto, grazie a questa modalità di comunicazione intercellulare in ogni momento su può essere in grado di stabilire quando un atto terapeutico si trasforma in accanimento terapeutico. Tale conclusione, è suffragata da una esperienza decennale cosicchè solo la conoscenza della comunicazione intercellulare può garantire un atto veramente terapeutico essenziale e rispettoso del malato e della dignità della morte.    

 La Tavola rotonda, dopo la relazione del dott. Venuto che ha affrontato il delicato tema dal punto di vista medico, ha avuto un interessante contributo anche dal punto di vista teologico con l’intervento del sacerdote Don Vittorio Rocca, docente di Teologia Morale, il quale ha detto:  “Bisogna anzitutto riflettere su un dato: é cambiata profondamente la cultura del nascere e del morire. Una volta si nasceva d si moriva in casa, in famiglia, avvolti dalla gioia e dall’accompagnamento di chi ti voleva bene. Oggi si nasce e si muore in ospedale, in un luogo “asettico”, spesso da soli. Soprattutto per quanto riguarda il morire. A prevalere é perciò la paura dinanzi alla sofferenza e alla morte. Questo é il contesto in cui si inquadra la legge sul DAT. dal punto di vista etico é necessario ribadire il si alla vita, in tutte le circostanze, in tutte le fasi del suo crescere, dall’inizio alla fine. Non si può mai giustificare l’eutanasia, in nessun caso. Si può e si deve però aiutare nel morire(e non a morire), alleviando il dolore e accompagnando umanamente senza abbandonare chi soffre. Si alla vita è un doppio no all’eutanasia e all’accanimento terapeutico. La legge può aiutare ma la legge non può prevedere tutte le situazioni. La persona non é mai oggetto ma sempre soggetto. Mai mezzo e sempre fine. Mai una cosa. Ma un diritto sussistente“.

Al termine degli interventi si è aperto un dibattito e i relatori hanno risposto alle domande del pubblico.

A dare tono all’incontro anche alcuni intermezzi musicali di famose Aree eseguite da due talenti siciliani di musica lirica, il Soprano Ilenia Maria Leonardi alla quale è stato conferito il riconoscimento il “Garofano D’argento” dalla città di Giarre per meriti artistici e il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara  autorevole pianista e solista catanese, insignito nel 2012 di un riconoscimento speciale da parte del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, la “medaglia d’onore e rappresentanza per i meriti artistici conseguiti in Italia e nel Mondo“.

               ROSARIO  MESSINA

Don Vittorio Rocca

Don Vittorio Rocca

I relatori del Convegno

I relatori del Convegno

Il dott. Vincenzo Venuto

Il dott. Vincenzo Venuto

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