GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Giardini Naxos (Me). A conclusione dell’anno il Comune di GIardini Naxos ha organizzato il Concerto di Natale che si terrà alle ore 20,30 all’Hilton Hotel. Direttore artistico e presentatore dell’evento sarà Bruno Di Bernardo noto per essere un mattatore di razza di tali manifestazioni musicali. Tra gli artisti in programma: Angelo Villari (tenore), Manuela Cucuccio (soprano) e Francesco Verna (Baritono). Maestro concertatore la pianista Paola Selvaggio. La serata sarà animata dagli orchestrali dell’ensamble: Vito Imperato (violino), Giovanni Cucuccio (violino) e Alessandro Longo (violoncello). Nel corso della kermesse sarà consegnato il premio alla carriera al cantante lirico taorminese Aldo Filistad.

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San Gregorio di Catania (Ct) – Si è svolta a San Gregorio di Catania nei giorni scorsi la presentazione di un “gustoso” volume dedicato alla gastronomia siciliana,da sempre attrazione irresistibile per palati fini e cultori della buona cucina. La tradizione e l’innovazione della cucina siciliana vengono proposte in una elegante edizione da Carmelo Pagano e Daniela Sammito che hanno girato l’isola in lungo e largo seguendo un ideale itinerario dei sapori, dei gusti e dei prodotti di qualità.
Un lungo lavoro di preparazione che alla fine è stato condensato in “Le ricette di ieri e di oggi”, un corposo volume interamente a colori che racchiude 110 piatti proposti da 65 cuochi. Decisamente un’opera molto interessante.
Il libro, uno stimolante viaggio attraverso i luoghi del gusto, è stato presentato a Casale Borghese a San Gregorio in occasione delle “Colazioni culturali” che vengono proposte la domenica mattina. Una serie di appuntamenti molto ben curati che da tempo richiamano un pubblico sempre più folto.
E’ stato Carmelo Pagano ad illustrare la filosofia della pubblicazione che valorizza un importante aspetto cultuale ed economico della Sicilia. Pagano (al centro nella foto tra i giornalisti Paolino Licciardello e Daniele Lo Porto e il cavaliere Giuseppe Benanti, appassionato i cucina e unico cuoco non professionista presente nel libro), ha sottolineato che “La Sicilia è un piccolo continente dove storia, arte, cultura sono figlie di una lunga e ininterrotta commistione tra gli elementi autoctoni e i contributi delle civiltà che ne sono venute a contatto, poi metabolizzati e fatti propri dagli isolani. Questa integrazione e fusione ha esaltato anche la cucina siciliana“.
“Le ricette di ieri e di oggi”, edito da Sicilia da gustare, è anche un ottimo prodotto di promozione turistico grazie al ricco e affascinante corredo fotografico ed ai testi tradotti in inglese.Un volume davvero speciale realizzato coniugando un argomento di forte attrazione come la gastronomia siciliana e tutto ciò che riguarda il vasto territorio dell’Isola che ha subito diverse dominazioni ed è un mix di tradizioni e di sapori,davvero un bel volume realizzato con grande cura per la gioia degli appassionati e per chi volesse dedicarsi alla scoperta delle ricette più interessanti di questa magica terra.
Salvo Fazio

1X Le ricette di ieri e di oggi

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Inizio alle ore 18 con ingresso gratuito

Messina. Domenica 27 dicembre, alle ore 18 e con ingresso libero, nella Sala ex Consiglio di Palazzo dei Leoni, secondo appuntamento concertistico con la pianista di fama internazionale Anna Bulkina che proporrà brani di .
L’evento si inserisce nell’ambito della mostra dedicata al pittore altoatesino Christian Hess in corso nel salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.

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Bronte (Ct). Successo al Castello Nelson per la Mostra – Convegno intitolata “Scultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco, evento accolto dall’Amministrazione Comunale di Bronte guidata dal Sindaco Graziano Calanna e organizzato dal MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Protagonisti quattordici artisti e le loro opere: Annalù Boeretto (Il libro della tempesta; Salto nel blu), Bob Clyatt (Nursing Mother with Smartphone), Gary Weisman (A Bearer), Cristina Costanzo (L’inganno del Tempo), Alessio Deli (Summer awakening), Jorge Egea (Meditativa), Gianni Ruggeri (Terra valenti), Anna Gillespie (Old Giant), Paolo Guarrera (Busto alla luce; Venere), Gesualdo Prestipino (Le braccia e la mente; Kore; Sfere), Fatima Messana (Sine Pietate), Sebastiano Messina (Bambino con vela), José Manuel Martínez Perez (Esclavos), Alessandro Reggioli (Safety Heart Armour).

In occasione del momento inaugurale, lo scorso sabato 19 dicembre, dopo l’intervento del Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che ringraziando i numerosi intervenuti si è congratulato con la direzione del MacS per l’impeccabile organizzazione di un evento perfettamente coniugato allo scenario del Castello Nelson e per la presenza di artisti di grande pregio e di grande valore, ha preso la parola il curatore della mostra Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) il quale, mettendo in risalto l’importanza della materia e della sua evoluzione inscindibilmente legate alla storia della scultura, all’arte e all’architettura, ha moderato il convegno che ha visto la presenza degli artisti Annalù Boeretto, Alessio Deli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra e di Natale Platania (Docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).

“Il sito archeologico, storico e monumentale del Castello Nelson è stato lo scenario ideale per la promozione di questa nuova avventura del MacS che ha organizzato questo evento, promosso dal Comune di Bronte, con l’intento di coniugare scienza, didattica e allestimento museale – dichiara Giuseppina Napoli, Direttrice del MacS -. Il convegno, con il supporto dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ha approfondito ampiamente le tematiche compendiate dal titolo: Scultura, l’evoluzione della materia.
Siamo molto soddisfatti, l’esposizione ha visto la presenza di artisti italiani e internazionali dei quali i tanti visitatori hanno potuto apprezzare e riconoscere il talento. Sono molto contenta perché anche con questo evento il MacS ha potuto ulteriormente promuovere la propria filosofia museale ovvero quella di portare, com’è sempre stato tra i nostri obiettivi primari, l’arte contemporanea all’interno dei siti storici del patrimonio culturale siciliano.
Ringraziamo il Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, per averci dato l’opportunità di vivere due intense giornate nel segno di arte, bellezza e storia nell’incantevole Castello”.

Mi sono imbattuta nella resina e da sempre per me la costante sfida è stata quella di combinare una materia cosi poco emozionale con un linguaggio espressivo che vuole essere pregno di meraviglia, di freschezza e di poesia – dichiara Annalù Boeretto, artista in mostra -. Racconto mondi sospesi in metamorfosi e mi pongo in quell’istante di transizione fra pittura e scultura, in un terreno ibrido che mi permette di sperimentare differenti possibilità espressive.
Il rapporto con le mie opere è appassionato, viscerale, profondo fino a quando sto realizzando il pezzo. Quando termina io sono già oltre, e lo lascio andare immediatamente perché penso subito al suo superamento. Quindi non ho mai nessun tipo di attaccamento a nessuna delle mie opere. In passato ogni sapere, ogni disciplina si univa alle altre per la ricerca di una conoscenza del mondo semplice e profonda.
La mia ricerca in chiave contemporanea va verso questa direzione: si tratta di una riflessione sul mondo e su un senso di sacralità che è intrinseco nelle cose. La materia che uso diventa semplicemente uno strumento per dare forma a questa visione. Cerco di essere in dialogo con l’anima delle cose”.

L’aspetto affascinante di quello che faccio con i materiali di recupero che ho adottato come medium della mia espressività è proprio quello di rendere immortale la sintesi della nostra civiltà – dichiara Alessio Deli, artista in mostra -. Pertanto il rifiuto, quel qualcosa che viene abbandonato dall’essere umano, si nobilita attraverso l’assemblaggio, la forgiatura del materiale stesso e, poi, attraverso la costruzione di una figura umana, vegetale oppure animale.
È come se qualcosa si rigenera dalla proprie macerie, dalle proprie ceneri, un po’ come l’araba fenice, fino a diventare immortale o fino a restare alle generazioni future. Può darsi pure che la natura stessa si riprenderà tutto, difatti spesso dico che le mie sono delle sculture post-atomiche. Ultimamente ho lavorato sul tema della famiglia, difatti ho ‘ricostruito’ una famiglia composta da tre elementi (madre, padre e figlio): questa possiamo considerarla un po’ la sintesi del discorso post-atomico. Viene ricreato il nucleo attraverso un’opera multipla. Dunque, non più il singolo soggetto bensì un soggetto accompagnato da altri soggetti che insieme costituiscono un nucleo, in questo caso appunto la famiglia.
Nel futuro c’è in progetto di realizzare cose ancora più complesse, con un numero crescente di elementi: un bar, una piazza, una stazione metropolitana proprio per restituire il senso di umanità, umanità che si espande”.

Le opere esposte

Le opere esposte

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Messina. È stato presentato ieri, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina, il libro di Teresa Pugliatti Il Simbolismo nella pittura europea. Dai Preraffaelliti all’Art Nouveau, pubblicato nel 2015 da Magika Edizioni.
Con 362 immagini a colori e testi ricchi di osservazioni critiche, il volume rappresenta un percorso di ricerca che studia da una nuova prospettiva l’impatto che il Simbolismo ebbe non solo sulle arti figurative ma anche sulla letteratura e sulla storia. La novità critica e metodologica del libro è tale da averlo portato fino alla National Library di Washington, al Metropolitan Museum di New York, alla Biblioteca della Columbia University di New York, al Getty Institute di Losa Angeles e all’Università della Pennsylvania.
Accanto all’autrice, alla presentazione erano presenti il prof Francesco De Domenico, Direttore Generale dell’Università, il prof. Santi Fedele, storico, e il prof. Giampaolo Chillé, storico dell’arte.
Gli studi di Teresa Pugliatti riescono a parlare anche a chi non è un esperto di arte” ha esordito Francesco De Domenico, che ha raccontato di essere un appassionato seguace dell’opera della professoressa. L’intervento di Santi Fedele si è invece addentrato in un terreno più specifico. “Lo studio del Simbolismo richiede un approccio interdisciplinare, che tocchi ambiti come la letteratura, la filosofia e la psicanalisi. Il Simbolismo rappresenta un momento di rottura, un’inversione di tendenza rispetto al Naturalismo della prima metà dell’800 perché è stato capace di interpretare l’inquietudine e il disagio esistenziale della società prima della Grande Guerra”.
Giampaolo Chillè ha dichiarato che “il volume di Teresa Pugliatti riempie un vuoto, attuando però una rivoluzione cronologica che fa cominciare il Simbolismo 40 anni prima del 1886, data in cui storicamente lo si fa cominciare, con la pubblicazione del Manifesto su Le Figaro. Con questo nuovo studio, il Simbolismo non è più uno stile né una corrente: è un atteggiamento del pensiero”.
A concludere la presentazione proprio Teresa Pugliatti: “L’opera degli artisti simbolisti è un tutt’uno con il loro stato d’animo, con i drammi da loro vissuti. È un simbolismo che offre, non descrive; suscita e non dichiara nulla apertamente. Per questo motivo possiamo parlare di pittura dell’anima”.
Il volume rappresenta la prima delle due parti di un’opera che verrà completata da Teresa Pugliatti nel 2016 e in cui grande rilievo avranno i simbolisti italiani.

TERESA PUGLIATTI
Biografia

Teresa Pugliatti è nata a Messina, dove si è laureata in Lettere con una tesi in Storia dell’Arte, di cui è stato relatore Alessandro Marabottini. Ha insegnato Storia dell’arte moderna nelle università di Messina prima e, dopo l’ordinariato, di Palermo, alternando corsi di Storia dell’arte italiana e siciliana con corsi di più ampio respiro sulla Storia dell’Arte europea.
Oltre duecento le sue pubblicazioni, tra saggi, articoli e relazioni in convegni nazionali e internazionali. I suoi contributi scientifici vanno dal Quattrocento fino ai movimenti europei di fine Ottocento – primo Novecento, ma i suoi interessi toccano anche l’arte contemporanea.
Tra i suoi lavori più importanti si ricordano Agostino Tassi tra conformismo e libertà (Roma, De Luca, 1978), Giulio Mazzoni e la decorazione a Roma nella cerchia di Daniele da Volterra (Roma, Poligrafico dello Stato, 1984), Pittura del Cinquecento. La Sicilia orientale (Napoli, Electa Napoli, 1993), Pittura del Cinquecento. La Sicilia occidentale (Napoli, Electa Napoli, 1998), Antonello da Messina. Rigore ed emozione (Palermo, Kalòs, 2008), Pittura della tarda maniera nella Sicilia occidentale (Palermo, Kalòs, 2011). Ha collaborato con Luigi Ferlazzo Natoli al volume Arte contemporanea a Messina 1890 – 1997 (Messina, Intilla, 2009). Ha curato, con Salvatore Rizzo e Paolo Russo, il volume Manufacere et scolpire in lignamine. Scultura e intaglio ligneo in Sicilia tra Rococo e Barocco (Catania, Maimone, 2012).
I suoi numerosi scritti sulle località meno note della Sicilia in tema di restauro e conservazione dei Beni Culturali documentano un impegno costante in un campo nel quale ha ingaggiato molte battaglie, coinvolgendo i suoi allievi e fondando il Comitato per la Salvaguardia dei Beni Culturali della Provincia di Messina.

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Sono le fiabe della tradizione popolare rilette in chiave contemporanea.

Messina.Con l’ultimo spettacolo di burattini, in scena domenica 27 dicembre alle 17.00, si conclude la stagione natalizia del Teatrino di Lunaria: dopo la bella favola siciliana Sperso per il mondo, la Cooperativa Sociale Lunaria offre al pubblico la seconda replica delle due opere La finta nonna e Gli indovinelli di Caterina, per la regia di Margherita Smedile e Isolina Vanadia.

Negli spazi di via Sant’Agostino 24, prenderanno vita i burattini a guanto e a bastone realizzati all’interno del Laboratorio DArt, per raccontare due fiabe della tradizione popolare: tratta da una favola di Italo Calvino inserita nella raccolta “Fiabe italiane”, La finta nonna è la versione originale del più noto Cappuccetto Rosso, mentre Gli indovinelli di Caterina è tratto invece dalla dal racconto “La scaltra contadinella”, che apre la raccolta di fiabe siciliane di Laura Gonzenbach.

Alla messa in scena degli spettacoli ha lavorato una compagnia integrata formata dai giovani artisti disabili del Laboratorio DArt e da professionisti nel campo teatrale e pedagogico: oltre alle socie fondatrici di Lunaria (Francesca Billè, psicopedagogista; Serena Dascola, educatrice; Alessandra Licata, educatrice e videoartist), fanno parte della compagnia Eleonora Bovo, attrice ed arte-terapista; Piero Botto, tecnico teatrale; Pierpaolo Cimino, musicista; Margherita Smedile, attrice di prosa; Isolina Vanadia, insegnante.

A guidare il gruppo di lavoro è stata la passione per il teatro, sviluppata negli anni e messa alla prova in differenti contesti. “L’opera dei burattini rappresenta per noi la dimostrazione che un lavoro collettivo come il teatro mette in campo valori positivi come l’integrazione, la ricerca della qualità, la sperimentazione artistica e personale – racconta Serena Dascola -. Inoltre, il Teatrino di Lunaria ci dà la possibilità di mostrare alla città lo straordinario lavoro svolto dai ragazzi con disabilità all’interno del Laboratorio DArt, la cura del processo che li guida in ogni loro passo”.

L’appuntamento con La finta nonna e Gli indovinelli di Caterina è dunque domenica 27 dicembre, alle 17.00, in via Sant’Agostino 24, negli spazi creativi di Lunaria. Dopo lo spettacolo, i bambini e le famiglie saranno invitati a prendere un tè con le Lunarie.
È possibile prenotare il proprio posto chiamando al numero 340/3349440 o inviando una mail a lunaria.lab@gmail.com.

Anche questa volta saranno le fondatrici della Cooperativa Lunaria – Francesca Billè, Serena Dascola e Alessandra Licata – ad interpretare i tanti ruoli sulla scena e a dare vita ai burattini. Il Teatrino di Lunaria si fonda sul lavoro svolto da una compagnia integrata, formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura, una compagnia stabile e consolidata dal progetto di produrre e portare in scena l’opera dei burattini. Proprio i burattini utilizzati negli spettacoli sono stati costruiti all’interno del laboratorio DArt, uno spazio di espressione creativa dedicato a giovani artisti con disabilità.
Il Teatrino di Lunaria, “spazio magico di storie e musica”, può contare sulla collaborazione e sull’esperienza di professionisti nel campo teatrale e pedagogico: oltre alle socie fondatrici (Francesca Billè, psicopedagogista; Serena Dascola, educatrice; Alessandra Licata, educatrice e videoartist) e a fianco del collettivo di artisti del laboratorio DArt, fanno parte della compagnia Eleonora Bovo, attrice ed arte-terapista; Piero Botto, tecnico teatrale; Pierpaolo Cimino, musicista; Margherita Smedile, attrice di prosa; Isolina Vanadia, insegnante.
L’opera dei burattini continua con la fiaba Sperso per il mondo, domenica 20 dicembre, e nuovamente La finta nonna e Gli indovinelli di Caterina, domenica 27 dicembre, sempre alle 17.00 nella sede della Cooperativa Sociale Lunaria.

Francesca, Alessandra e Serena negli spazi creativi di Lunaria

Francesca, Alessandra e Serena negli spazi creativi di Lunaria

Programma spettacoli

Programma spettacoli

La Finta Nonna

La Finta Nonna

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Messina. Inaugurata presso i locali della Galleria provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, la V Edizione della “Settimana Quasimodiana”, organizzata dalla Città Metropolitana di Messina.
Nell’ambito della manifestazione, che si svolgerà fino al prossimo 19 dicembre, verrà inaugurata la mostra “Ritratti celebri di Quasimodo”, interessante continuazione dell’operazione culturale iniziata lo scorso anno in collaborazione con la Sovrintendenza di Ragusa.
Saranno esposte opere di Aligi Sassu, Domenico Cantatore, Luciano Luisi, Bettina, Remo Brindisi, Tadeusz Kantor, alcune caricature di Salvatore Quasimodo ed il busto in bronzo del poeta, realizzato nel 1937 da Francesco Messina.

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BRONTE (Ct). Sabato 19 dicembre 2015, al Castello Di Nelson, ore 09.30, si terrà l’inaugurazione della Mostra – Convegno dal titoloScultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Graziano Calanna con l’ausilio del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Espongono, con altrettante opere: Annalù Boeretto, Bob Clyatt, Cristina Costanzo, Alessio Deli, Jorge Egea, Anna Gillespie, Paolo Guarrera, Fatima Messana, Sebastiano Messina, José Manuel Martínez Perez, Natale Platania, Gesualdo Prestipino, Alessandro Reggioli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Gary Weisman.
Sabato 19, sarà possibile visitare le opere in mostra dalle ore 14 alle 17. Domenica 20, dalle ore 9 alle ore 17. Ingresso libero (riservato ai locali che ospitano la mostra).

Il Sindaco di Bronte, Avv. Graziano Calanna, aprirà i lavori del Convegno alle ore 10.30. Interverranno: il curatore della mostra prof. Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) e il prof. Natale Platania (Artista, docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).
Saranno presenti gli artisti: Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Annalù Boeretto e Alessio Deli.

Adriano Pricoco (Curatore del Convegno – Mostra) – “La materia e la sua evoluzione sono indissolubilmente legate alla storia della scultura e di conseguenza oltre che all’ambito specifico dell’arte anche a quello dell’architettura. Questo il tema al centro della Mostra – Convegno La scultura, l’evoluzione della materia, evento promosso dal MacS ed ospitato nella ducea di Nelson.
Nell’epoca moderna la creazione e la diffusione di nuovi materiali ha portato allo sviluppo di nuove tecniche esecutive che se per un verso hanno mantenuto una radice etimologica nella tradizione, hanno altresì scandito una nuova visione ontologica della scultura. L’avventura del primo ‘900 attraverso le esperienze delle Avanguardie artistiche ha sancito una definitiva emancipazione dell’opera dai canoni che ne avevano connotato la riconoscibilità e la valenza nell’arco dei secoli precedenti, mostrando una naturale attrazione verso i nuovi materiali che l’ennesima tappa della rivoluzione industriale proponeva. Nel nostro contemporaneo, dopo l’avvento delle tecnologie digitali, si è imposta una nuova ulteriore urgenza di definire gli ambiti e le metodologie operative e creative nelle arti visive ed anche la scultura ne ha subìto l’ingerenza proponendo nuove modalità ed interrogandosi sulla sua istanza. La Mostra – Convegno si propone, attraverso l’apporto e la testimonianza degli artisti invitati a riflettere, di dibattere su questo tema tentando di identificare le linee guida che muovono la ricerca”.

Graziano Calanna (Sindaco di Bronte) – “Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: oltre 3.600 musei; quasi 5.000 siti culturali; 46.000 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 52 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali che animano i territori. Questa eredità rappresenta non solo il nostro passato e il presente, ma anche il futuro del Paese, una risorsa da tutelare e valorizzare e che ci rende unici nel panorama internazionale. Tutelare e valorizzare adeguatamente, anche in chiave turistica, le nostre ricchezze è un dovere, ma al tempo stesso una grande opportunità. E Bronte contribuisce alla valorizzazione dei beni culturali, salvaguardando e tramandando non solo la storia ed il ricco patrimonio che vanta, ma promuovendo iniziative culturali nella radicata convinzione che arte e cultura siamo insostituibili fucine di progresso e civiltà, oltre a limpide occasioni di sviluppo.
Cultura e turismo, infatti, possono realmente essere un binomio vincente non solo per far uscire il Paese dalle secche delle crisi, ma anche per ricondurlo su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura. Non a caso, quindi, questa Amministrazione ha deciso di organizzare questo evento, che ripropone l’incantevole scenario del Castello Nelson come ottima galleria di arte contemporanea, completando, anche se solo per pochi giorni, di materiali diversi alla pietra lavica, la permanente esposizione di sculture di arte contemporanea che dominano il parco in questo fazzoletto di terra che un tempo fu inglese“.

Giuseppina Napoli (Direttrice del MacS) – “Un’indagine artistica alla scoperta della materia e delle sue continue evoluzioni e trasformazioni alchemiche, la scultura come voce narrante di un percorso sospeso tra seduzione del reale e fascinazione misteriosa della materia, quest’ultima divenuta la protagonista più ricercata nell’espressione artistica contemporanea. La potenza e la forza espressiva acquisite dalla materia nel corso degli ultimi decenni ha infatti cambiato radicalmente il rapporto preesistente con l’opera d’arte. Distante dalla forma e dalla nozione classica dell’opera, il linguaggio artistico contemporaneo, volto alla ricerca e alla sperimentazione, vede nella sfida con la materia il suo riferimento dominante, per cui non parliamo più di una rappresentazione statica, unica, completa, finita, irripetibile, ma al contrario di un qualcosa che può essere incompiuto, instabile, effimero, indefinito, manipolabile e partecipato.
Lo scardinamento delle avanguardie prima, la pop art, la minimal art, l’arte concettuale le tecnologie digitali dopo, hanno, nel corso del tempo, creato all’interno del grande e immenso mare dell’arte contemporanea degli estremismi, finanche delle autentiche forme di rifiuto e opposizione nei confronti delle tecniche e della materia tradizionali. La ricerca spasmodica volta sempre a nuovi linguaggi e mezzi espressivi, ha visto un “allargamento” ed un “accoglimento” esponenziale dell’arte contemporanea verso una moltitudine di materiali e tecnologie, dalla fotografia al cinema ai video ai pc, ai più disparati oggetti di uso comune, ai corpi, ai paesaggi, all’elettricità, all’acqua. Tuttavia l’arte contemporanea, seppur tra le mille contraddizioni delle sue diverse e molteplici voci, continua il suo racconto e la sua rappresentazione, riuscendo ancora una volta a scuotere le nostre anime e la nostra immaginazione.”

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165x60

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165×60

Anna Gillespie, Old Giant.  Unique bronze, found wood.  114 x 72 x 28cm.  2014

Anna Gillespie, Old Giant. Unique bronze, found wood. 114 x 72 x 28cm. 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

 

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Giardini Naxos (Me) – Il Vicesindaco del Comune di Giardini Naxos Carmelo Giardina, delegato dal Sindaco Pancrazio Lo Turco, ha aderito a Milano all’invito della Eap Fedarcom Regione Sicilia, su richiesta dell’Associazione CPAFFC (Associazione Chinese People Association for Friendship with Foreign Counties), uno dei tre principali Enti di Diplomazia Estera della Repubblica Cinese. Fondata nel 1954 e diffusa in tutta la Cina, l’Associazione per l’Amicizia del Popolo Cinese con l’Estero è incaricata dal Consiglio di Stato Cinese di coordinare e amministrare il lavoro di gemellaggio con l’estero: alla fine del 2012 CPAFFC aveva attivato 1986 gemellaggi con 131 paesi, inclusi 64 gemellaggi con Regioni, Province e Comuni d’Italia. L’incontro, patrocinato dalla Regione Lombardia, ha avuto luogo presso il Palazzo Regione Lombardia, con la partecipazione di 38 delegazioni di Sindaci e Autorità Governative Italiane tra le quali l’On. Davide Caparini (Ufficio di Presidenza Camera dei Deputati Governo Italiano), il dott. Carlo Capria (Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri), il dott. Giovanni Di Giorgi (Vice Presidente ANCI), Francesca Brianza (Assessore Post Expo e alla Città Metropolitana), la dott.ssa Maria Moreni (Presidente Associazione Physeon). Presenti per la Delegazione Siciliana il Vicesindaco Carmelo Giardina (Comune di Giardini Naxos), il dott. Salvatore Ferro (delegato del On. Gianluca Miccichè della Regione Sicilia), la dott.ssa Floriana Ippolito (Responsabile sportello UE dell’Associazioni Albergatori Giardini-Naxos e Taormina), il dott. Andrea Cafà (Presidente CIFA- Fonarcom), la dott.ssa Angela Amico (della EAP-Fedarcom). Relatore per la Delegazione cinese è stato Mr. Shen Xin di CPAFFC (Vice Direttore Generale di Dipartimento Europeo). Sono stati trattati argomenti sul futuro delle relazioni di amicizia, cooperazione, diplomazia people to people tra Italia e Cina: scenari,prospettive e opportunità. In particolare, è stata firmata una proposta di accordo di amicizia, tra la CPAFFC, la Regione Sicilia, il Comune di Giardini Naxos, EAP Fedarcom, e CIFA-Fonarcom, volta ad implementare una stretta collaborazione per incoraggiare gemellaggi, visite, scambi, incontri tra imprenditori e professionisti, una migliore reciproca conoscenza dei sistemi culturali e sociali di Cina e Sicilia, facilitare la conoscenza tra sistemi di impresa di Cina e Sicilia, divulgare la conoscenza del territorio comprensoriale di Giardini Naxos e della Sicilia in generale per possibili futuri investimenti Cinesi, programmi di formazione, attività culturali, esperienze enogastronomiche tradizionali e ogni altro evento ritenuto idoneo a valorizzare il nostro territorio. Nel corso dell’incontro, la Delegazione Siciliana ha esposto le ricchezze naturali, paesaggistiche, storiche e culturali del territorio Siciliano. In particolare è stato presentato, dal Vicesindaco e dalla Dott.ssa Ippolito, ognuno per la parte di propria competenza, il territorio di Giardini Naxos e del suo comprensorio, le sue peculiarità e le ricchezze naturali verso le quali i Delegati Cinesi hanno manifestato particolare interesse. L’incontro è continuato  con la presentazione di CAWE ( China Association of Women Entrepreneurs), 18 Imprese, tutte dirette da Imprenditrici Cinesi. Dopo una breve introduzione della Sig.ra JIANG Hua (Vice Presidente dell’Associazione), le 18 impresarie Cinesi hanno presentato i loro prodotti e mostrato una attenzione particolare verso l’Italia e la Sicilia inoltrando richieste di mercato per quanti, interessati alle loro attività, volessero intraprendere rapporti di lavoro. Sono state intraprese iniziative con alcune di loro interessate all’attività turistica nel nostro territorio.

Al centro Floriana Ippolito,  Mr. Shen Xin di CPAFFC e Carmelo Giardina

Al centro Floriana Ippolito, Mr. Shen Xin di CPAFFC e Carmelo Giardina

Il Vicesindaco Giardina mostra depliant su Giardini Naxos

Il Vicesindaco Giardina mostra depliant su Giardini Naxos

L'accordo siglato (pag. 1)

L’accordo siglato (pag. 1)

L'accordo siglato pag. 2

L’accordo siglato pag. 2

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Giardini Naxos (Me) -Dal 12 dicembre 2015 al 09 gennaio 2016, presso il locali del Servizio Turistico Regionale, Unità Operativa di Giardini Naxos, sarà possibile ammirare due splendide opere presepiali degli artisti Turi Azzolina e Roberto Vanadia.
Il presepe artistico in terracotta patinata, opera del Maestro Turi Azzolina, ultimo erede di una famiglia di artisti di S.Stefano di Camastra trasferitasi a Giardini Naxos nell’immediato dopo guerra, è un’opera molto particolare, in cui alle figure tradizionali del presepio si aggiungono personaggi che nel paese si sono distinti per particolari meriti o caratteristiche: “Minicheddu”, il barbiere noto a tutti anche come suonatore di mandolino; “Pistolo” alias Francesco Tornatore, capostipite dei pescatori, Patanè, il maestro del ferro battuto ed ancora il maestro Mangano, direttore della banda del paese, il maestro Totò Azzolina, padre dell’artista, raffinato artigiano del tornio che per tantissimi anni ha diretto e lavorato proprio nell’Antica Fornace; Padre Giammaria, parroco della Chiesa Madre Santa Maria Raccomandata per circa quarant’anni.
L’opera del Maestro Roberto Vanadia, rappresenta una “Natività in borgo Marinaro del XIX secolo. Le scene che compongono il presepe sono interamente realizzate a mano con infinita pazienza e grande abilità, utilizzando antiche tecniche artigianali.
I personaggi che animano le scene del presepe sono realizzati a mano in terracotta e vestono gli abiti tipici di fine ottocento.
Roberto Vanadia è un artista agrigentino, che da anni si dedica alla realizzazione plastica di ambienti, oggetti e personaggi rappresentativi della tradizione popolare siciliana.Le sue miniaturizzazioni dei luoghi del lavoro contadino e delle attività artigianali tipiche della Sicilia pre-industriale sono il frutto di studi, accurate ricerche, ripetuti sopralluoghi, osservazioni analitiche che rivelano la mentalità scientifica dell’etnografo.

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