GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Catania – Ritorna finalmente a Catania, per un incontro aperto al pubblico, il Maestro Swami Acarya Joythimayanada, uno dei maggiori esponenti dello Yoga e dell’ Ayurveda in Italia. L’incontro, organizzato dall’Associazione Sicilia-India, si terrà sabato 17 giugno alle ore 17,30 presso la camera del lavoro CGIL, in Via Crociferi 40 a Catania.

Swami Joythimayananda, Acharya (Maestro spirituale) e Vaidya (sapiente Ayurvedico), è Fondatore e direttore dell’Ashram Joytinat-International College of Yoga Ayurveda.

Di origine indiana (Tamil Nadu, India del sud), nasce il 3 giugno 1941 a Ingirya (Sri Lanka).

Dal 1960, alla ricerca della Verità, conduce una vita da mendicante e asceta, viaggia per 10 anni in tutta l’India, compiendo pratiche spirituali ed eremitaggi con maestri, in Ashram e case di cura ayurvediche. Tornato in Sri Lanka, esegue la sua Sadhana (pratica spirituale) in solitudine, nella giungla vicino a Kataragama. Riceve i sistemi terapeutici usati dai Siddhas (guaritori) attraverso l’insegnamento “Paramparawa” (trasmissione diretta da Maestro ad allievo), metodo sviluppatosi nel corso di secoli e secoli.

Nel 1972 costituisce il suo primo Ashram a Kataragama (Sri Lanka), per insegnare e praticare Yoga e meditazione.

Nel 1979 fonda l’istituto “Traditional Therapeutical Studies” a Kalkudah (Sri Lanka) per la cura e la salute del corpo e dello spirito, secondo la visione olistica.

Parte in nave come maestro di Yoga, approdando in Germania, Portogallo, Caraibi, Marocco, Colombia, Venezuela, Nuova Zelanda, Nuova Guinea, Australia, Bali, Thailandia, Singapore.

Nel 1985, costretto a lasciare il suo paese, si trasferisce a Genova con la famiglia. Fonda il primo “Centro Joytinat” a cui ne seguiranno altri 18, distribuiti in tutta Italia, Spagna, Svizzera e Germania.

Il 23 Aprile 2003 inaugura l’Ashram Joytinat, a Corinaldo (An), sede del Festival Dolce India, che ospita la Conferenza Internazionale di Ayurveda, e del Festival “La Terra è Sacra”.

Dal 1986 conduce centinaia di conferenze e seminar sulla filosofia dello Yoga e i principi dell’Ayurveda in Europa, Africa e India.

La mano del Maestro

La mano del Maestro

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L’INTERVISTA:

In un articolo di pochi anni fa,  su “ Italian Tribun, la Baronessa Consuelo Calì, è stata presentata, assieme a Donatella Versace, Debora Compagnoni, Carla Bastioni, e Silvia Zeche, come una delle italiane, lei siciliana,  che più di altre , con la sua imprenditorialità e creatività, dava lustro e prestigio al nostro paese , nel mondo, attraverso il nome ed una serie di prodotti di cosmetica di un azienda da lei creata.

Qualche giorno fà, durante uno dei suoi soggiorni in Sicilia, ho avuto il privilegio di incontrarla per un intervista che mi ha gentilmente concesso. Ci siamo incontrati in un luogo affascinante per le atmosfere naturali ed artistiche che vi si respirano : La terra di Bò dei fratelli Di Bella, a Viagrande, alle pendici dell’Etna, la quale per l’arte dell’accoglienza e le numerose attività culturali che vi si svolgono (tra queste, il “  Bò Buskers”, festival internazionale di artisti di strada)  è considerata una struttura turistica ai vertici in Sicilia.

Nel corso dell’intervista  ho scoperto in lei una donna straordinaria dalla storia personale non comune e fantastica degna di essere narrata in un film.

Iniziai la breve intervista ponendole la seguente domanda:

 Lei, Baronessa Calì, fra le sue attitudini caratterizzate  da pragmatismo, impegno e passione per il suo lavoro, ricerca del bello, creatività, condivisione con gli altri delle proprie idee, Amore, quale di queste la rappresenta di più ?

La sua risposta fu secca e senza tentennamenti: A tutte queste attitudini, alternandole di volta in volta…così è se vi pare…rimanendo sempre me stessa.”

La pirandelliana risposta mi colpì per il riferimento ad uno dei più grandi scrittori siciliani del novecento, Luigi Pirandello, dimostrando così il suo attaccamento alla cultura della sua terra natia.

Poi continuò:Ero molto giovane e con le idee chiare sul mio futuro di creatrice d’impresa.

Nel 1996 fondai la mia azienda di cosmetici ispirate ai sapori, ai colori ed ai profumi della mia terra con il desiderio di mostrare al mondo le bellezze della terra di Sicilia. Ho voluto regalare un sogno a coloro che avrebbero usato  i prodotti frutto della creatività mia e del mio socio. Desideravo sfatare l’idea di associare la Sicilia ai soliti stereotipi come ad esempio la mafia. La nostra Isola è stata crocevia di grandi e varie culture, di storia millenaria e offre belle naturali e paesaggi d’incanto.

Ritornando spesso in Sicilia desideravo sentire i colori dell’umanità, gli odori delle zagare in fiore, assaporare i profumi ed il gusto dei tipici piatti della cucina siciliana, sognare con il rosso tramonto del sole alle spalle del monte Etna.

Benché soddisfatta dei risultati della mia azienda, ad un certo punto della mia vita sentii nascere dentro di me l’esigenza di far evolvere il mio spirito realizzando, in una porzione di foresta incontaminata del sudest del Brasile, nelle vicinanze di Florianopolis, un  ”Portale spirituale” (www.casacoandjo.com), dove poter fare                                           meditazione, yoga  attività inerenti la “cultura dell’essere“, spazio di ecoturismo per gli amanti della natura, un circuito terapeutico di acque idrominerali e termali, considerate le seconde al mondo assieme a quelle di Wichy. Anche il cibo ha la sua importanza poiché la cucina è a base di prodotti organici dell’orto.

 

Baronessa Calì, Lei è veramente una donna dalle mille risorse, a tal proposito le volevo chiedere, visto che mi ha accennato che sta anche scrivendo un libro, me ne vorrebbe parlare?

Si! Sembrerebbe un’autobiografia, nella realtà è un messaggio rivolto a coloro che, in questo momento, sono alla ricerca di un cambiamento verso l’evoluzione della propria coscienza. Nella mia vita ci sono stati persone importanti che mi hanno aiutato nella mia evoluzione e vorrei citarli. Desidero ringraziare:

il mio trisavolo, Gesualdo Dinaro, ingegnere agronomo creatore del primo innesto da cui scaturì una nuova diversità di arancio che chiamò  tarocco.

Nonno Enzo: al quale promisi che avrei fatto conoscere al mondo intero questo meraviglioso “gioiello di famiglia “. Ci sono riuscita attraverso la mia azienda.

Eric Kloper:  il mio socio, con il quale abbiamo creato l’organizzazione ed i prodotti della nostra azienda, i quali portano tutti un nome Siciliano.

Mister Marx: il principale, ed il primo, finanziatore che ha creduto nelle mie idee, e tutti quelli che le hanno condivise con me attraverso la realizzazione del mio sogno.

Infine , un ringraziamento particolare ai fratelli Di Bella i quali mi hanno ospitata in amorevole amicizia nella loro struttura, trascorrendovi giornate di assoluta serenità, in pace con me stessa ed il mio spirito.”

 

Termina così questa breve ma intensa intervista con la quale ho avuto l’onore di conoscere meglio ed apprezzare  una siciliana doc che da lustro alla nostra terra nel mondo, una musa raffinata e virtuosa che speriamo di incontrare nuovamente presto per conoscere altre interessanti progettualità legate alla Terra del sole.

 

Neri Sardella Pilkard

 

La Casa realizzata all'interno del parco  che la baronessa Calì ha realizzato in Brasile

La Casa all’interno del parco che la baronessa Calì ha realizzato in Brasile

Le acque termali

Le acque termali

Un altra immagine della Casa

Un altra immagine della Casa

La Baronessa Consuelo Calì

La Baronessa Consuelo Calì

Neri Sardella Pilkard e la Baronessa Calì

Neri Sardella Pilkard e la Baronessa Calì

Un momento dell'intervista

Un momento dell’intervista

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CataniaIl 10 Aprile 2016 alle ore 17,30 si svolgerà presso la sede dell’associazione Officina GammaZ in Via San Calogero 29 – Catania il terzo incontro riguardante il ciclo di incontri intitolato “I diversi volti dell’Induismo”. L’incontro, come i precedenti, sarà tenuto dalla prof.ssa Pia Vacante, socia C.I.D.A. e docente di storia e filosofia. Il terzo appuntamento, intitolato “Brakti Yoga” tratterà: “Introduzione ai nuclei filosofici” e lo studio della Carta Natale di Madre Teresa di Calcutta.

 

STORIA dell’Induismo

Nel 2.200 a.C. circa, le popolazioni nomadi indoeuropee dall’Asia centrale penetrarono nell’India del nord e, nel corso del tempo, stanziatisi nella penisola indiana diedero origine ad una produzione filosofico-mistica che trovò espressione nei Veda, summa del pensiero induista arcaico e nel Vedanta (ultima parte dei Veda), le cosiddette Upanishad, che fiorirono tra il 700 e il 300 a. C.

Da questa matrice arcaica nel corso dei secoli ebbero origine diversi movimenti filosofici, alcuni dei quali in aperta contraddizione tra di loro. Basti pensare che già nel 600 a.C., epoca in cui nasce la filosofia in Grecia, fiorivano in India almeno 62 scuole di pensiero diverse.

Nonostante questa molteplicità di vedute, possiamo rintracciare tre sentieri ben precisi, dai quali discende poi quella infinita produzione filosofica che ricade appunto sotto il nome di Induismo.

I tre sentieri sono i seguenti:

Jnana Yoga, la via della Conoscenza. Questo è il sentiero della buddhi, della mente illuminata che percepisce noeticamente l’Unità di tutte le cose ed in questo riconoscimento realizza la sua vera natura, Satcidananda, Esistenza, Coscienza e Beatitudine.

Karma Yoga, la via dell’Azione, trattata in una linea ideale che va dalla Isha Upanishad alla Bhagavad Gita.

Bhakti Yoga, la via della Devozione ad un maestro o al Divino Istruttore, cui viene consacrato ogni atto della propria esistenza.

Queste lezioni sull’Induismo, partendo dalla lettura e dal commento di versi tratti dalle antiche scritture sanscrite, hanno lo scopo di evidenziare i tratti principali dei suddetti percorsi. Fermo restando che il termine Yoga (dalla radice verbale sanscrita yuj, unire) comprende paradossalmente l’“unione” di tutti e tre i percorsi evidenziati, una sorta di Trimurti filosofica attraversata da una trama unitaria di fondo.

Liliana

 

Il progetto è articolato in tre incontri, ciascuno dedicato ad una delle tre vie.

La prima parte di ogni incontro sarà rivolta a descrivere quelli che sono i fondamenti filosofici della via in questione.

Nella seconda parte si prevede l’interpretazione del Tema Natale di un personaggio emblematico che ha incarnato nella sua esistenza il percorso trattato e, nello specifico: il Jnana Yoga sarà rappresentato dal mistico indiano Ramana Maharshi; il Karma Yoga dal rivoluzionario e poi filosofo e mistico indiano Sri Aurobindo; il Bhakti Yoga da Madre Teresa di Calcutta.

 

Al termine  è previsto uno spazio da dedicare al confronto di idee e riflessioni con i partecipanti.

1X  LOCANDINA

 

 

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Narendra - Modi

Narenda – Modi

Promosso dal premier indiano Nerenda Modì, si è svolto il 21 giugno 2015, la prima Giornata internazionale dello Yoga, celebrata dalle Nazioni Unite. La nota pratica che coinvolge fisico e mente, può essere considerata un mezzo per addestrare la mente degli individui per creare una nuova era di pace e di armonia.
Teatro dell’imponente evento in cui hanno partecipato 35. 000 persone è stato il maestoso Rajpath a New Delhi dove si e’ svolta una mega-sessione di yoga, a cui ha partecipato lo stesso premier Modi, in cui sono state eseguite 35 ‘asana’.
Lo stesso premier Modì, prima di iniziare la pratica, ha ringraziato l’ONU per aver accettato di istituire la Giornata internazionale dello ed anche le 192 nazioni che hanno aderito a diffondere il messaggio dell’armonia (Sabdhana).
Anche in Italia si è celebrato questo evento nelle piazze di varie città, la Federazione Mediterranea Yoga è stata presente con il Maestro Antonio Nuzzo e Roberto Laneri in Piazza del Campidoglio, a Catania con la Maes

tra Wanda Vanni e Paolo Greco in Piazza Teatro Massimo. In provincia: a Viagrande l’Associazione Sicilia-India insegnanti Liliana Cosentino e Cristiana Cardillo e, a Riposto, l’Associazione Pranava insegnante Maria Farina.
Ogni gruppo ha messo in evidenza un particolare aspetto di questa pratica millenaria che coinvolge il fisico attraverso le posture (asana), e mediante l’osservazione delle modificazioni che avvengono sul corpo si giunge all’osservazione dello stato emotivo che le accompagna.
Le sessioni effettuate hanno avuto una buona affluenza di partecipanti, sia che si trattasse di una pratica durata poche ore, sia che fosse programmata per l’intera serata. E’ stata una bella possibilità per coloro che non si erano mai accostati alla disciplina di poter accedere al programma “sale aperte per la notte bianca dello Yoga”.

                                       Liliana Cosentino

La giornata Yoga a Catania

La giornata Yoga a Catania

Seduta Yoga in associazione

Seduta Yoga in associazione

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