Ha mollato tutto per intraprendere un viaggio dal sapore mistico nei Paesi sudamericani alla ricerca di un esperienza mistica. Si tratta di un noto musicista jazz, conosciuto nell’hinterland messinese il quale, ad un certo punto della propria vita ha deciso di seguire la sua” via del cuore ” viaggiando a piedi attraverso i misteriosi ed affascinanti paesaggi andini che furono la culla della civiltà Incas alla riscoperta di emozioni e sensazioni ancestrali. Marco Spadaro (si kiama così il protagonista di questa storia) ha pianificato il viaggio in circa due anni di meticolosa preparazione fisica sotto la supervisione di uno staff medico onde trovarsi pronto per affrontare al meglio un viaggio alquanto avventuroso. L’idea di attraversare le Ande e le più importanti località sudamericane si sviluppò nella mente di Marco dopo aver letto Carlos Castaneda scrittore peruviano naturalizzato statunitense nel 1957 . In particolar modo rimane “folgorato” dal libro “Viaggio a Ixtlan” il libro in cui Castaneda racconta la sua iniziazione ai misteri dello sciamanesimo, grazie agli insegnamenti di don Juan Matus. Sarà stata forse questa lettura a convincerlo ad intraprendere l’affascinante viaggio nelle terre andine per conoscere di persona il mondo degli shamani? Pare di si. Dopo due anni di pianificazione Marco Spadaro è partito alla volta del SudAmerica. Ha attraversato l’Atlantico in volo fino in Perù alla ricerca dell’energia ancestrale sulle vette del magico Macchu Picchu e su altre località peruviane e cilene. La prima tappa è stata quella del lago Titicaca che si trova al confine fra Bolivia e Perù, ad un’altitudine di 3.812 metri. Acciambellato al confine dei due stati, in una delle zone piu` montuose del mondo, questo lago piu` unico che raro è al centro di una zona altamente suggestiva, sia per ragioni archeologiche sia per ragioni antropologiche. Il Titicaca è il lago navigabile piu` “alto” del mondo: 3.800 metri. E` lungo 150 km e profondo 300 metri. Piu` che un lago, si tratta di due laghi congiunti dallo stretto di Tiquina: il Lago Mayor (in dialetto quecha “Chuchuito”) che è a nord e contiene le isole del Sole e della Luna; il Lago Minor (o “Huinamarca) che è a sud e contiene diversi isolotti. L’acqua e` di un azzurro puro e splendente. A poca distanza dalla riva meridionale si trovano le rovine dell’antico complesso di Tiwanacu (ribattezzata Tiahuanaco dagli spagnoli). La seconda tappa è stata quella del deserto di Atacama in Cile una delle zone più aride del mondo. Da qui è iniziata l’affascinante avventura. Dopo una breve sosta Marco ha raggiunto la Laguna de Aculeio (Cile). Dal Cile ha raggiunto il Perù alla volta del famoso sito Archeologico Inca di Machu Picchu. Arrivato nella valle dell’Urubamba ha visitato il sito della Gran Caverna dove ha effettuato un rito propiziatorio prima di raggiungere le vette del Machu Picchu. Poi si è inerpicato assieme ad una guida, fino a raggiungere la cima a circa 2500 metri di altitudine. Qui avrebbe dovuto compiere assieme alla guida il “Rito di S. Pedro” (San Pedro è un cactus il quale, dopo almeno due bolliture consecutive, libera una sostanza psicotropa, la “Mescalina”, con effetti identici al Peyotle messicano) che gli avrebbe permesso di essere accolto nella caverna di un brujo (guaritore) alquanto noto nella zona. Purtroppo per problemi vari non è stato possibile effettuare il rito dunque, l’incontro è saltato. Marco sta comunque continuando il suo viaggio mistico che si prospetta suggestivo e ricco di altre sorprese. Il mito del popolo Incas e dei Quechua, il culto della Pachamama, i misteriosi geoglifi di Nazca, la città sacra di Machu Picchu, Cuzco l’antica capitale, la visione degli strumenti musicali tipici delle Ande. Altre pagine suggestive del “diario di bordo” saranno scritte nei prossimi giorni da questo intraprendente giovane musicista messinese che sta vivendo una magica e affascinante esperienza ai confini del mondo.
ROSARIO MESSINA