EVENTO 1
Esce il 12 ottobre l’Ultimo Missionario: La storia segreta di Giovanni Battista Sidotti in Giappone
Presentazione a Palermo in collaborazione con l’Ucsi Sicilia il 23 ottobre al Cinema Teatro Gaudium
“L’ultimo missionario – La storia segreta di Giovanni Battista Sidotti in Giappone” di Tomoko Furui, edizione Terra Santa, è il racconto di una fede testimoniata e vissuta nel martirio. È un libro che ha il merito di strappare all’oblio dei secoli una vicenda importante per la storia e la cultura del Paese nipponico. Siamo in Giappone, nel 1708. Il Paese vive il tempo del sakoku: ogni contatto con gli stranieri, soprattutto se missionari cristiani, è proibito o rigidamente regolato. In un contesto di violenta persecuzione, il 12 ottobre 1708, uno straniero vestito da samurai sbarca furtivamente nell’isola di Yakushima. Il suo nome è Giovanni Battista Sidotti ed è un missionario italiano. Viene subito fermato e imprigionato, e insieme a lui anche chi lo aveva accolto. Lo attendono l’abiura o la condanna a morte. “Da quel momento, i nomi di Sidotti e degli abitanti di Yakushima appaiono nei verbali del feudo. Significa che il loro destino era stato risucchiato in un grande vortice, tra questioni politiche, il confucianesimo e il cristianesimo, tra Oriente e Occidente” scrive l’autrice. Ma accade qualcosa di inatteso: Hakuseki Arai, studioso confuciano e consigliere dello shogun, decide di interrogare Sidotti di persona. Ne nasce un dialogo straordinario. La vita è risparmiata al missionario, senza che debba rinunciare alla sua fede, mentre Hakuseki, ispirato da quelle conversazioni, scrive importanti opere che gettano le basi della riapertura del Giappone. Sidotti muore in isolamento perché nella solitaria vita a cui è destinato dalle leggi ferree di allora trova il modo di impartire il sacramento del battesimo. Sa che così facendo firma la sua condanna a morte, ma non può sottrarsi alla sua missione. Sottolinea Tomoko Furui: “Nel dipingere sulla parete della cella la croce con il proprio sangue, Sidotti, risoltosi alla morte dal momento in cui aveva amministrato loro il battesimo, desiderava lasciare un segno che testimoniasse di aver vissuto lì dentro nel dolore”. Il suo sacrificio non è invano… “Concluse la propria esistenza a quarantasette anni. “Signore, affido tutto a te.” Era notte inoltrata, il 27 novembre 1714. Si pensa che la morte sia avvenuta per deperimento, perché gli servi rono sempre meno cibo. Erano passati sei anni da quando era sbarcato a Yakushima”. Nel luglio 2014 i suoi resti sono stati ritrovati, là dove era stata la sua prigione, e ricono-sciuti grazie al DNA. C’è un detto fra i missionari: “Bruciare le proprie navi”… “Non la-sciare aperta una via di ritorno. In questa frase è contenuta la ferrea determinazione di dedicare la propria vita alla strada che si è scelta”.
Nel mese di ottobre sono in programma tre presentazioni del libro con la presenza dell’autrice, Tomoko Furui, a partire da domani 12, giorno dell’uscita del libro, a Milano, alla Biblioteca Ambrosiana alle ore 16.00 per poi proseguire il 19 ottobre alle 19:00 a Roma all’Istituto Giapponese di Cultura e concludere a Palermo, terra natia di Sidotti, il 23 alle ore 19:00 al Cinema Teatro Gaudium. A Palermo l’iniziativa verrà organizzata in collaborazione con l’Ucsi Sicilia. Alla presentazione, dopo i saluti del consigliere nazionale dell’Ucsi e presidente dell’Ucsi Siracusa Salvatore Di Salvo, fra Antonio Iacona,ofm, commissario di Terra Santa della Sicilia e del presidente dell’Ucsi Sicilia Domenico Interdonato , interverranno il docente dello Studio Teologico San Paolo Catania don Mario Torcivia. Modera il presidente dell’Ucsi Palermo Michelangelo Nasca.
L’AUTRICE – Tomoko Furui è nata a Osaka, in Giappone. Laureata all’Università di Hokkaido, ha stu-diato all’Università del Massachusetts (USA). Ha lavorato come giornalista a Boston. Nel 1994 si è trasferita a Yakushima con il marito americano. È direttrice dell’organizzazione senza scopo di lucro Yakushima Eco Festa. Scrive libri e articoli sulla cultura, vita, storia e natura di Yakushima ed è impegnata a attivamente per la tutela dell’ambiente dell’isola.
EVENTO 2
: “Erba inchiostro” – passeggiata narrativa | venerdì 13 e sabato 14 ottobre | Orto Botanico di Catania
Per dare il benvenuto all’autunno vi aspettiamo venerdì 13 e sabato 14 ottobre all’Orto Botanico di Catania con “Erba inchiostro”, una passeggiata narrativa per scoprire i segreti del museo verde dell’Università di Catania.
Tre guide surreali, con il racconto e il canto, accompagneranno gli spettatori alla scoperta della magia dell’orto e delle sue collezioni in una narrazione tra botanica, storia e leggenda. Il racconto seguirà come fil rouge il desiderio umano che, come per le proprietà delle piante, ha una natura duplice conducendo sia ad azioni virtuose sia alla rovina della natura stessa. Pamela Toscano, Simona Di Gregorio e Filippo Velardita, tra musica e versi, daranno voce alle tante specie custodite nel giardino universitario, alle loro proprietà e alle loro origini svelandoci i segreti di una delle bellezze della città di Catania, l’Orto Botanico, ancora oggi luogo di fascino tra scienza e mito.
L’Orto Botanico catanese, fondato dal monaco benedettino e professore di botanica Francesco Tornabene, con i suoi 16.000 mq è il laboratorio scientifico e di ricerca del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Catania che attraverso questo “museo verde” educa ai temi ambientali e tutela le specie naturali: un luogo dove studiosi, appassionati e curiosi possono immergersi tra le tante varietà che il giardino custodisce.
“Erba inchiostro” vuole essere un viaggio che permetterà agli spettatori di conoscere e scoprire piante provenienti da tutte le parti del mondo, le cui radici si intrecciano alla storia dell’uomo e della città di Catania dando vita ad un fascino alchemico fatto di colori, odori e forme che verranno raccontate tra parola e musica.
La passeggiata narrativa rientra in un processo di comunicazione ed educazione al patrimonio culturale più ampio che vede l’associazione Officine Culturali impegnata in attività di ricerca e sperimentazione da diversi anni. L’idea, condivisa dai tre artisti coinvolti, è quella di poter utilizzare i linguaggi performativi non solo per raccontare i luoghi, ma anche per creare nuova conoscenza e per fornire nuovi spunti e impulsi a chi dell’arte ne ha fatto il proprio mestiere, per guardare al passato dando così un senso al nostro futuro. “Erba inchiostro”, con repliche venerdì 13 alle ore 19.00 e 21.00 e sabato 14 ottobre alle 19.00 e 21.00, è una passeggiata teatralizzata all’Orto Botanico di Catania a cura di Officine Culturali in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, scritta e diretta da Pamela Toscano, la quale andrà lei stessa in scena insieme a Simona Di Gregorio e Filippo Velardita. Le repliche verranno attivate al raggiungimento minimo degli spettatori e per partecipare è dunque necessaria la prenotazione ai seguenti numeri 0957102767 | 3349242464. Ingresso: Via Etnea 397, Catania.
Costumi: Cicci Auteri
Supporto tecnico: Massimo Ceraulo
Biografie:
Pamela Toscano Attrice, autrice, regista e insegnante, si forma presso la Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile di Catania, per poi seguire stages di perfezionamento in Italia e all’estero. Lavora come attrice dal 1998 diretta da maestri di spicco, quali Micha von Hoeche, Peter Stein, E. Nekrosius, Lamberto Puggelli, La Fura dels Baus, Irene Papas, in tournè nazionali e internazionali. Contemporaneamente lavora come assistente alla regia e come autrice (molti testi sono già stati rappresentati). Dal 2000 inizia l’insegnamento in laboratori teatrali nelle scuole primarie e secondarie, di recente anche presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. All’interno del percorso autoriale s’inserisce l’interesse per la performance partecipata, i percorsi itineranti e sensoriali, il lavoro interculturale e i progetti di inclusione con portatori di disabilità. Inoltre, a partire da studi teorici e pratici in specifiche aree antropologiche ha definito una personale ricerca che si occupa di percezione al fine di scoprire modalità intuitive e collettive di comunicazione. Da anni collabora con Officine Culturali e con l’Università di Catania per la realizzazione di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.
Simona Di Gregorio Cantante, polistrumentista, musicoterapista. Da oltre dieci anni raccoglie testimonianze (storiche) di coreutica musicale legate all’ambiente agropastorale dei primi anni del ‘900 in Sicilia; studia e collabora assiduamente con Matilde Politi un repertorio di canti tradizionali polivocali siciliani e insieme a lei, nella formazione Matilde Politi e Compagnia bella, vanta numerosi concerti in tutta Italia, Spagna, Svizzera, Germania e Mali. Conduce diversi laboratori di canto tradizionale e canti del mondo, di esplorazione e di educazione vocale, di ricerca artistico antropologica per privati e per le scuole. Pluriennale è la sua ricerca nella pratica di approccio alla musica, guidata attraverso modalità legate alla sfera emotiva/affettiva della persona, al piacere del canto condiviso. È compositrice ed esecutrice dei brani per il film “Acqua fuori dal ring” di Joel Stangle. Insieme a Giovanni Arena e a Riccardo Gerbino fonda Luftig, un progetto che lancia il primo lavoro discografico di nome Erdring per la 49edizioni e uno spettacolo di musiche inedite per teatri e festival di worldmusic. Numerose le collaborazioni performative e discografiche con altri artisti isolani.
Filippo Velardita Laureato con lode in Lettere Moderne all’Università di Catania. Master in Arti Sceniche all’Università Rey Juan Carlos di Madrid. Nella sua formazione teatrale incontra Romano Bernardi, Fiamma Negri, Bruno Cortini, Gilles Coullet, Leo Gullotta, Gianluca Enria, Piero Sammataro, Lello Arena, Mamadou Dioume, Rolando Tarquini, Massimo Mesciulam, Emma Dante, Marise Flach, Paolo Rossi, Marina De Juli, Ernesto Arias, Iben Nagel Rasmussen, Tage Larsen, Eugenio Barba. Si specializza in Commedia dell’Arte con Antonio Fava, Ferruccio Soleri, Francesco Gigliotti, Mauro Piombo. Completa lo studio delle Maschere Teatrali con Hernán Gené e Álex Torregrossa. Approfondisce gli studi sul Clown con Emmanuel Lavalléè, Jango Edwards, Hernán Gené, Paolo Nani, Gabriel Chame, Adriano Aiello. Perfeziona la Giocoleria e l’Equilibrismo con Aldo Scrofani, Vasily Protsenko, John Paul Zaccarini, e presso la scuola di circo Carampa (Madrid). Ha studiato canto Jazz con Rosalba Bentivoglio. Dal 1999 alterna il teatro di prosa e il teatro di strada. Ha partecipato a festival, convention e spettacoli in Italia, Spagna, USA. Ha lavorato con Gilbert Deflo, Filippo Crivelli, Romano Bernardi, Enzo Garinei, Pier Francesco Maestrini, Roberto Laganà, Lamberto Puggelli, Karol Wisniewsky. Ha diretto per il Teatro Alcázar di Madrid “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare (2010) e “I burattini di legno” di F.G.Lorca (2011). Collabora come attore e regista presso varie compagnie in Italia e Spagna. Ha insegnato Maschere Teatrali, Commedia dell’Arte, Espressione Corporea, Improvvisazione e Clown negli Stati Uniti (Boston University), Spagna (Universidad Nebrija, Universidad Europea, Universidad TAI), Italia (Università di Catania).
EVENTO 3
Dal 14 Ottobre a Catania la Mostra d’Arte Collettiva “Pane Quotidiano“
Nell’ambito delle attività culturali 2017, l’Associazione culturale Arte Al centro presenta una mostra d’arte collettiva dal titolo PANE QUOTIDIANO. La mostra si terrà presso i locali dell’associazione, in Piazza Manganelli 14, Catania dal 14 al 28 ottobre, con la partecipazione degli artisti: Cristiana Cardillo, Rosa Franceschino, Bruna La Rosa, Conci Mazzullo, Valeria Molino, Lucia Motta, Francesco Pietrella, Marisa Sapienza e i soci Rosalba Carlino, Chiara Di Salvatore, Alfio Sorbello, Antonino Triolo e Salvo Trombetta. PANE QUOTIDIANO : due sole parole che compongono un messaggio essenziale: un rimando alla tradizione biblica e alla preghiera cristiana, ma che laicamente fa riferimento all’idea di cibo, per il corpo ma soprattutto per lo spirito, con cui alimentare la nostra esistenza. Facendo leva sul parallelo tra pane e cultura, la mostra ci parla del nutrimento per eccellenza che diventa elemento di vita, sopravvivenza e crescita per l’individuo e per l’intera società. L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 14 ottobre alle ore 19,30. La mostra sarà visitabile fino al 28 ottobre, da mercoledì a domenica dalle 17,30 alle 20,30. Ingresso libero