Taormina (Me) – E’ iniziata con successo a Taormina al Teatro Antico di Taormina la visita di tre giorni in Sicilia di Sua Santita Tenzin Gyatzo, il XIV° Dalai Lama. La Perla dello Jonio è stata la prima tappa che ha segnato l’inizio del suo viaggio in Italia in un tour che poi lo ha visto protagonista il giorno dopo al Teatro Vittorio Emanuele di Messina e successivamente a Palermo, Firenze e Pisa. Il Dalai Lama è profugo da 52 anni perchè perseguitato dal governo cinese con la complicità subdola dei governi occidentali che prediligono i rapporti economici con Pechino.
A porgere i saluti al leader spirituale del Tibet, che ha 82 anni è stato il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, seguito dagli interventi dell’Assessore Regionale al Turismo on. Antony Barbagallo e del Sindaco della Citta` Metropolitana Renato Accorinti. Poco prima aveva incontrato in un noto albergo di Taormina il cantautore Franco Battiato autore di “Attraversando il Bardo” un film documentario realizzato tra la Sicilia e il Nepal ed ispirato ad uno dei più conosciuti testi della letteratura tibetana, il “Bardo Thodol”, cioè il “Libro Tibetano dei Morti”.
L’arrivo al teatro greco del Dalai Lama ha infiammato il numeroso pubblico presente che lo ha accolto in piedi con un lungo applauso. Tenzin Gyatzo ha risposto all’accoglienza calorosa dispensando sorrisi e benedizioni a tutti. Sono stati al suo fianco, per tutta la durata della cerimonia, oltre all’interprete, il Sindaco di Taormina Giardina con tanto di fascia tricolore e il sindaco della Città Metropolitana di Messina Accorinti con la sua maglietta pro-Tibet. A dare il benvenuto alla massima autorità spirituale buddista è stato il Sindaco di Taormina assieme a numerose autorità istituzionali che hanno sottolineato l’alto valore politico ed umanitario della presenza di un leader carismatico, premio Nobel per la pace nel 1989 e massimo rappresentante della quarta religione al mondo per numero di credenti.




La parte preliminare si è chiusa con il conferimento dell’Onorificenza della Citta` Metropolitana di Messina e la consegna di una targa da parte del Sindaco Metropolitano Renato Accorinti e del Segretario Generale Maria Angela Caponetti.
Il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, nel porgere i ringraziamenti a tutti gli intervenuti all’incontro, ha esordito sottolineando l’alto valore dell’azione umanitaria che si sta realizzando in Sicilia con l’accoglienza ai profughi, una linea d’intervento che testimonia l’impegno dell’isola al sostegno della pace mondiale e della fratellanza dei popoli.
“In un momento in cui non sempre è facile essere in prima linea nel dialogo tra culture e religioni – ha sottolineato Sua Santità Tenzin Gyatso – l’accoglienza di migliaia di profughi e rifugiati provenienti da nazioni martoriate da guerre e povertà, costituisce il più alto gesto di apertura nei confronti di chi è diverso da noi solo per luogo o religione ma che, per tutto il resto, è un nostro fratello”. Con tali premesse il Dalai Lama ha iniziato ad affrontare il primo argomento in programma: “La pace è…l’incontro tra i popoli. Una opportunità per l’evoluzione dell’umanità“.
I valori universali della pace e della fratellanza dei popoli, sempre più messi a rischio dagli attuali equilibri internazionali precari, rappresentano i due cardini irrinunciabili per il raggiungimento di un benessere globale, una condizione senza la quale l’uomo è destinato alla sconfitta ed al disfacimento.
Dopo aver trattato i valori universali dell’uomo, il Dalai Lama ha affrontato la seconda parte della lectio magistralis sul tema “In cammino verso la saggezza e la felicità attraverso la meditazione“, un percorso nell’animo dell’essere umano per la conquista dell’equilibrio interiore, uno stato di beatitudine sempre più messo in discussione da una società votata al consumismo e alla materialità spicciola. Un cammino spirituale che può trovare la sua sublimazione attraverso la conquista della saggezza, una virtù che può essere raggiunta soltanto attraverso un’azione di autoanalisi meditativa, che possa far comprendere al singolo individuo quali siano realmente i valori assoluti della vita.
E qui che il ragionamento espresso da Sua Santita` il XIV Dalai Lama ha raggiunto la sua massima articolazione, affrontando tutti gli aspetti più intimi dell’essere umano e le sue ricchezze spirituali avolte sconosciute agli stessi protagonisti.
Un pensiero complesso che ha concentrato l’attenzione di tutti i presenti che, nella parte finale dell’incontro, si sono confrontati con il Dalai Lama ponendo una serie di domande sugli aspetti più profondi del buddismo e dell’essenza dell’essere umano. Il Dalai Lama ha poi ringraziato l’Italia ed in particolare la Sicilia per quel che sta facendo per i migranti. Prima di concludere la lectio magistralis ha risposto a numerose domande del pubblico presente. Ad un turista americano che ha manifestato la crescente preoccupazione per la crescente tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord, ha risposto: “Purtroppo i due leader si rapportano con sospetto e orgoglio. Io amo gli USA paese guida dle mondo libero. Ma non mi piace il modo con il quale Trump ha impostato il suo mandato, America first”. Continua sottolineando il rischio che si corre se i due leader continueranno in questo braccio di ferro senza un confornto che possa portare distensione. Il leader spirituale dei tibetani ha poi sottolineato l’importanza della tolleranza e della convivenza interreligiosa. Tutte concorrono a soffisfare le esigenze della umanità. Nel suo intervento no ha tralasciato neppure i temi ambientali denunciando la pericolosità di non tenere conto abbastanza del surriscaldamento globale e dell’ambiente. I disastrori risvolti climatici di questi ultimi anni sono un esempio. “E’ molto triste” ha detto in merito il Dalai Lama “che alcuni di questi potenti al mondo non si preoccupano dei problemi dell’ambiente“.
ROSARIO MESSINA
Servizio Foto Rosario Messina







