Ogni tradizione antica ha avuto la sua medicina olistica: gli Huna delle Hawaii, gli sciamani siberiani, gli Inca delle Ande, gli aborigeni australiani, le culture indiane, tibetani e cinesi, le antiche culture egizia, greca, romana e celtica. Esse rispettavano l’anima come centro della complessa unità psicofisica umana e come perno essenziale dell’intero sistema di guarigione.
Per comprendere la medicina ancestrale andina e di conseguenza alcune delle ragioni del suo attuale utilizzo, è necessario conoscere la relazione che questa medicina ha con la cosmovisione andina stessa,.infatti, il corpo di un essere umano è composto da due parti, il corpo e l’anima, e se una qualsiasi di queste due parti si ammala, significa che si è verificata una rottura nell’equilibrio cosmico. Secondo il Dott. Gerard Bodeker dell’Università di Oxford, una caratteristica essenziale dei sistemi di salute ancestrali è che sono basati su cosmologie che tengono in considerazione diverse dimensioni, come quella fisica, mentale, spirituale ed ecologicaE anche la cosmologia andina rispetta in generale questo schema, considerando l’essere umano come parte di un tutto pluri-dimensionale. Nella società andina, tutti gli individui di una comunità hanno una connessione con la natura. Le persone vivono secondo un sistema di reciprocità che si chiama Ayni, ogni azione di un individuo causa un effetto sulla comunità, sulla natura, sulla terra. La Pachamama, la Madre della Terra viene rispettata come qualcosa di sacro, ricorda la Scott. Ogni cosa è considerata intimamente collegata all’altra ed è viva, possiede un’anima, il mondo intero è una totalità viva, la separazione dal tutto non è comprensibile perchè ogni parte riflette il tutto. E anche l’uomo è sacro, in quanto è l’Intipchurin, il figlio del Sole, che nasce dalla terra e serve da intermediario tra il mondo terreno e il mondo degli dei. La cultura andina avanza al ritmo dei cicli cosmici e tellurici e quindi il tempo non è quello lineare e irreversibile dell’occidente, ma è ciclico. II presente si ricrea continuamente e non esiste una distinzione netta tra passato e futuro, perchè il presente li contiene entrambi. Passato, presente e futuro concorrono al momento attuale, all’adesso, che per questo è un sempre, un sempre rinnovato, sottolinea il Dott. Vacchelli Sicheri.
L’universo, il mondo e l’essere umano formano un’unità armonica e in equilibrio. L’equilibrio si stabilisce tra contrari complementari come ad esempio caldo-freddo, maschile-femminile, giorno-notte, sole-luna.
All’interno di questa cosmovisione quindi, la salute può definirsi come uno stato olistico di benessere fisico, mentale, sociale, morale, spirituale e di equilibrio cosmico. Per cui, affinchè una persona goda di buona salute, tutti questi elementi dimensionali devono stare in equilibrio, e se anche uno solo di questi elementi viene alterato, la persona si ammala perchè si genera un disequilibrio e, viste le connessioni tra i diversi livelli dimensionali dell’essere umano,una malattia non si può trattare in forma frammentata e la sua cura deve includere sia la causa che gli effetti. Nella cultura andina, salute e benessere si basano su uno stato di equilibrio tra caldo e freddo. Il cambio repentino di temperatura genera malattia e malessere, scrive il Dott. Vela Quico, il quale aggiunge che per gli andini, altro elemento importante all’origine delle malattie sono alcuni tipi di venti. La rottura di questa interrelazione della vita è una fonte di malattia che può degenerare a situazioni di epidemia, per cui i trattamenti devono essere effettuati non solo per curare il sintomo della malattia, ma anche per restaurare lo stato di equilibrio dell’individuo e della sua natura interiore ed esteriore. Per restaurare questo equilibrio, nella medicina ancestrale andina si utilizzano piante medicinali e prodotti animali. E dato che, secondo la cosmovisione andina, le persone hanno una relazione speciale con la terra, l’uso delle piante medicinali e dei prodotti animali aiuta a restaurare l’equilibrio perso, proprio perchè questi elementi provengono dalla terra. Nella cultura andina, le malattie possono essere di origine organica (con i classici sintomi riconosciuti anche dalla medicina moderna), altre sono specifiche della cultura e cosmovisione andina e altre possono essere di origine magica, a seguito ad esempio dell’ingresso nell’individuo di spiriti maligni o quando la persona è vittima di un rituale negativo..Da quanto esposto si evince un sottile parallelismo con le Energie perverse della tradizione taoistica a dimostrazione che l’essere umano è continuamente esposto ad energie positive che lo assistono nel suo quotidiano divenire armonico nell universo ed energie perverse che, poste in essere, lo minacciano e disequilibrano .
Dott. Giandomenico Castriciano
Medico-Chirungo
Specialista in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese