Messina – È stata inaugurata, presso la sede di Magika in Via Placida, 77/79 , la mostra fotografica di Giuseppe Leone “Sicilia. L’Isola del pensiero”. L’esposizione sarà visitabile fino al 20 maggio 2016.
La mostra descrive il percorso artistico di Giuseppe Leone, con una serie di fotografie ai Sali d’argento e Vintage (dal 1968 al 2013) che hanno per oggetto alcuni scorci siciliani.
La cura dell’esposizione è di Alessandro Mancuso, fotografo e responsabile della Magika, e di Sergio Todesco, etnoantropologo già direttore della Biblioteca Regionale di Messina. L’allestimento è opera di Emanuela Alfano e Federica Siciliano, collaboratrici di Leone.
Alla presentazione, dopo i saluti di Alessandro Mancuso, sono intervenuti Sergio Todesco, curatore della mostra, e Giuseppe Leone, autore delle fotografie, coinvolgendo il numeroso pubblico in un particolare viaggio nella storia de L’Isola del pensiero.
Si tratta di fotografie narrative, l’esposizione infatti è uno straordinario racconto articolato in una serie di “brani” che riescono a sintetizzare il lungo e complesso “pensiero” siciliano. E sono al contempo fotografie liriche perché con rara poesia descrivono il potere evocativo di alcuni scorci isolani. Le immagini sono accompagnate da particolari didascalie che, oltre a indicare il titolo e l’anno, presentano brevi descrizioni di quegli stessi paesaggi e monumenti, realizzate da scrittori e viaggiatori del Grand Tour come Goethe, Pirandello, Verga, Bufalino e Camilleri.
Durante la presentazione, Sergio Todesco ha delineato la figura del fotografo ragusano: “Giuseppe Leone è uno dei più famosi fotografi siciliani, amico di Antonio Uccello, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo…. Seguendo la lezione di Enzo Sellerio, ha dispiegato il suo sguardo fotografico quasi fosse un viatico per accompagnarlo nel suo viaggio sentimentale per la Sicilia. Nella mostra odierna i paesaggi, le persone e gli eventi sono trasfigurati attraverso la sua peculiare poetica e ricondotti a sparse tessere di quello straordinario mosaico che è la nostra isola, l’isola del pensiero”.
Giuseppe Leone ha iniziato il suo intervento dichiarando: “Siamo nell’era delle immagini, siamo pieni di immagini, ma è raro trovarne una che sintetizzi efficacemente il nostro momento storico, un’immagine icona”. Ha poi raccontato la genesi di questo progetto esposto a Messina: “Viaggiavo e scrivevo, tentando di rendere con le parole le immagini e gli scorci della nostra isola che mi colpivano di più, non solo ovviamente l’Etna, il teatro di Taormina, il tempio della Concordia, ma anche i gesti dei pescatori, le navi sullo Stretto, il passo veloce di due suore davanti alla cattedrale di Siracusa, non riuscivo però a tradurre le emozioni che provavo in scrittura, così mi sono affidato alla macchina fotografica, e poi agli scatti ho associato alcuni frammenti di testi di noti viaggiatori e intellettuali che hanno saputo rendere con le parole il genius loci di alcuni angoli della nostra terra”. Il fotografo ha poi concluso: “Le mostre fotografiche sono come un libro, vanno impaginate lentamente, perchè le foto non si guardano, si leggono!”.
Giuseppe Leone è nato a Ragusa dove vive e lavora. Ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia” (1972). Le sue opere hanno illustrato numerose pubblicazioni italiane e straniere, tra queste le più note sono “La Pietra vissuta” con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (1978); “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (1973); “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (1988); “Il Barocco in Sicilia e Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (1991); “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (1995); “Storia di un’amicizia” a cura di Giuseppe Prode (2015).
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 20 maggio con i seguenti orari:
lunedì˃venerdì: 9,30/20,30
sabato˃domenica: 10,00/19,00