Home Arte e Cultura S. Columba monaco e santo d’Irlanda: Uomini che hanno trasformato il mondo

S. Columba monaco e santo d’Irlanda: Uomini che hanno trasformato il mondo

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Gli scavi archeologici a Iona durati circa 60 anni e la scoperta nel 2017. Il monaco d’Irlanda vissuto 1.500 anni fa, studioso, poeta, principe, diplomatico e soprattutto un Santo. Columba o Colm Cille di Iona, fu irlandese, orgoglioso della propria nazionalità, portò religione, cultura e cristianità alla Scozia. A lui si deve la fondazione della nazione scozzese. Fu l’Irlanda, che le diede il nome di Scozia e l’arricchì di una propria letteratura e lingua. Nell’introduzione al volume di Enzo Farinella ‘Under the Sky of the Fair Islands – Irish Monks in Europe and Britain’, il Professor Thomas O’Loughlin dell’Università di Nottingham scrive: “L’apertura meravigliosa del senso di appartenenza di questi primi pellegrini irlandesi, orgogliosi di poter dire ‘Europa patria nostra….’

A cura di Mimma Cucinotta

Grotta di Fingal e S. Columbo

Grotta di Fingal e S. Columbo

Riteniamo sia anche nostro compito portare alla luce il lavoro dei pellegrini irlandesi che si sono prodigati in tutta Europa, diffondendo fede e valori riproponendo le fondamenta della civiltà occidentale, subito dopo il crollo dell’Impero Romano. Un compito, sul piano dell’informazione assolutamente ineludibile.

Disseppelliamo l’archeologia di valori e principi di vita di quei tempi, riproponendola per i nostri giorni, proprio nel momento in cui il mondo, anche se globalmente connesso, si sta disintegrando e frammentando.

Lo fa con travolgente enfasi, lo studioso di monachesimo celtico, Enzo Farinella, già professore nell’Università di Dublino, nel narrare libro dopo libro, con accurata meticolosità la storia del monachesimo irlandese. Un impegno costante per tanti anni di approfondimento nel cammino salvifico dei pellegrini d’Irlanda, con l’intento preciso di riportare alla luce un periodo storico tra i più fecondi della storia dell’Umanità. Per dare interezza al percorso immersivo nella storia civilizzatrice dei monaci irlandesi, diffusori di cultura ed evangelizzazione in Europa, ricorderemo l’irlandese Columba o ColmCille, figura approfondita nel volume di Enzo Farinella “Under the Sky of the Fair Islands – Irish Monks in Europe and Britain – (Amazon-Kindle). Studioso, poeta, principe, monaco, diplomatico e soprattutto un Santo, Columba, ha lavorato per la pace e la giustizia in tutti i settori della vita. La nascita di Uomini come Columba , sullo sfondo della attualità dei nostri tempi è rara nella preziosità delle rappresentatività delle sue opere sul piano antropologico-culturale e religioso.

Fu l’irlandese, orgoglioso della propria nazionalità, che portò religione, cultura e cristianità alla Scozia. A lui si deve la fondazione della nazione scozzese. Fu l’Irlanda, che le diede il nome di Scozia e l’arricchì di una propria letteratura e lingua.Sessanta dei suoi Re furono di razza irlandese.

I monaci irlandesi, veri missionari e visionari come ColmCille, Colombano, Aidan, Gallo, Virgilio, Fursey, Fiacre, Cataldo sono stati fondamentali nella promozione di cultura e valori; ed essi come i discepoli di S. Benedetto hanno influito sulla storia e sull’arte rendendo un contributo decisivo alla rinascita della civiltà europea. Hanno profuso durante il loro passaggio concetti etici e illuminanti sulla ‘Sacralità integrità e inviolabilità della vita’, essenza dei valori universali fondativi dei principi di rispetto della persona. Una grandiosa opera culturale e di evangelizzazione che i monaci d’Irlanda, germe di umani principi, oggi giuridicamente rilevanti come diritti fondamentali dell’Uomo, spesso disattesi. Un cammino influenzante e portatore di inclusività, prezioso seme del moderno processo di integrazione europeo, da rivalutare e rilanciare partendo dal messaggio missionario irlandese.

La storia di Columba per lungo tempo avvolta da un alone di mistero, parte dalla costrizione a lasciare la sua patria per stabilirsi intorno al 563, sull’Isola di Iona, una piccola isola dell’Oceano Atlantico  Questo luogo selvaggio e disabitato. Questo luogo selvaggio e disabitato, posto “alla fine del mondo”, trale Ebridi, davanti alla penisola di Mull, sulla Costa occidentale della Scozia, divenne con lui il posto di una sua rivoluzionaria attività. Fu da Iona che non solo la Scozia ma anche l’Inghilterra vennero cristianizzate. Trentatré anni prima dell’arrivo di S. Agostino nel 597 – il leader di una missione inviata da Roma per convertire l’Inghilterra – i monaci irlandesi avevano iniziato la conquista Cristiana della Bretagna.

Quì i suoi monaci produssero un imponente corpo di letteratura latina e irlandese. Durante 34 anni di attività missionaria, Columba punteggiò questa nazione di chiese, monasteri, scuole e “scriptoria” – il luogo dove i monaci copiarono Vangeli e opere letterarie -, partendo da Iona.

 Quì nacquero il Book of Kells – uno dei libri più belli del mondo, oggi in visone presso l’Università Trinity di Dublino – e, nel VI secolo, una Communitas Celtica, il cui modello potrebbe rinnovare l’Europa di oggi, promuovendo pace, riconciliazione, solidarietà, prosperità nel mondo con il dialogo tra civiltà.

Il “Centro di Pace Internazionale Comunitario”, fondato da Lord G. Macleod of Fuinary nel 1938 in quest’isola per onorare la memoria di questo intrepido missionario, si prefigge un tale compito.

Columba fu anche il Santo che per primo parlò del mostro di LochNess, 1,500 anni fà.

Adomnàn, ottavo Abate di Iona, suo biografo, 200 anni dopo la sua morte, riflettendo sul passar del tempo in quest’isola mistica, scrisse: “Se dovessi morire adIona, sarebbe una bella conquista. Non conosco luogo più bello sotto il cielo”.

La Grotta i Fingal

La Grotta i Fingal

 GROTTA DI FINGAL

MendelsonBartholdy, mentre componeva l’overture della “Grotta di Fingal” – un isolotto

vicino Iona -, osservò:Quando in un fausto futuro, mi troverò in mezzo a una folla delirante, con musica e danze attorno a me e mi assalirà il desiderio di ritirarmi nel luogo più solitario, penserò adIona”.

Lo storico e accademico LiamChambers dichiarò:Il nome di ColmCille rimarrà sempre tra noi come il benefattore disinteressato della Scozia. Egli venne non per distruggere ma per salvare, non per conquistare ma per civilizzare”.

Anche se non conosciamo molto della vita di Columba, ancora oggi nel terzo millennio  parliamo di lui come punto di riferimento. E lui rimane un personaggio di spicco della storia e del folklore sia della Scozia sia dell’Irlanda.

È veramente esistito?

Quattro Archeologi dell’Università di Glasgow hanno potuto dare una risposta positiva a questa domanda. “È stata la scoperta del secolo”, ha annunziato KenMacdonald, il corrispondente scientifico della BBC Scotland, l’11 luglio 2017. Gli scavi adIona sono durati circa 60 anni. Un isotopo radio-attivo ha permesso di arrivare all’età di un oggetto o un pezzo di stoffa, appartenuto in questo caso a S. Columba 1,500 anni prima.

 Così, il mitico St. ColmCille è esistito realmente.

Nato nel 521 atGartan, nella Contea di Donegal nell’Irlanda del Nord, e morto nel 597, ColmCille fu il nipote del Supremo Re d’Irlanda e, quindi, un successore accreditato al trono. Ma egli preferì divenire un Re in cielo.

Da giovane studiò nelle famose scuole irlandesi di Movilla e di Clonard insieme a vari altri Santi dell’Irlanda. Tra quelli che studiarono a Clonard – si parla di 12 Apostoli dell’Irlanda – ne ricordiamo uno in particolare, S. Ciaràn, il brillante fondatore del centro monastico di Clonmacnoise, la cui vitavenne falciata dalla peste all’età di 33 anni. La scomparsa di questo suo grande amico colpì profondamente ue costituì uno dei “Tre Dolori dei Santi d’Irlanda”. Il secondo fu l’esilio dello stesso Columba e il terzo l’allontanamento di St. Mochuda da Rathain.

Questi dispiaceri personali comunque e la peste dilagava in Irlanda  non scoraggiarono l’uomo d’azione, che fu Columba. Per 15 anni egli lavorò indefessamente, seguendo l’esempio dei suoi predecessori, S. Patrizio e S. Brigida con cui è compatrono di quest’”Isola di Santi e Studiosi”, fondando monasteri. Si dice che nella sola Irlanda del Nord ne fondò circa 30.

Quanto alla sua partenza dalla terra patria, alcuni agiografi affermano che lasciò l’Irlanda “di sua spontanea volontà e per il suo incondizionato amore per Cristo”. Altri sono del parere però che questo allontanamento fu dettato dal rimorso per la sua responsabilità nella battaglia di Cool Drevny, Sligo, nel 564, in cui molte vite sono andate perdute. La battaglia era stata causata da un verdetto del Giudice Diarmait contro ComCille per aver copiato senza permesso un Antifonario – un libretto di Salmi e preghiere che S. Finnian di Movilla aveva composto -, verdetto mai accettato. Allora un libro valeva più dell’oro. Inoltre Diarmait, divenuto Re nel Nord Irlanda, aveva ucciso ingiustamente un uomo rifugiatosi in un santuario, violandone la legge, in presenza di ColmCille. Per queste ragioni, egli scelse l’esilio.

 Di tutto questo e molto altro si può leggere nel libro di Enzo FarinellaUnder the Sky of the Fair Islands – Irish Monks in Europe and Britain – (Amazon-Kindle) -.

Il Prof. Thomas O'Loughlin

Il Prof. Thomas O’Loughlin

Il  Professor Thomas O’Loughlin dell’Università di Nottingham, scrive nell’introduzione: “L’apertura meravigliosa del senso di appartenenza di questi primi pellegrini irlandesi, orgogliosi di poter dire ‘Europa patria nostra’, è quanto si evince dalle pagine del libro. Se si coglie questo senso e, più importante ancora, se lo si condivide leggendolo, si potrà divenire parte di quei tempi remoti”.

Brevi cenni biografici

Enzo Farinella, ex-collaboratore ANSA dall’Irlanda e corrispondente per la Radio Vaticana, già docente nell’Università di Dublino, è nato a Gangi in Sicilia.

Messaggero di Pace per le Nazioni Unite, Cavaliere della Repubblica Italiana, Priore d’Irlanda per l’Ordine Capitolare dei Cavalieri della Concordia, Membro dell’Accademia Zelantea, referente a Dublino dell’Associazione di Volontariato: I Cittadini contro le mafie e la corruzione, plurilaureato, è stato per 20 anni Addetto Culturale presso l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino dove vive da molti anni.

Molte le sue conferenze sui legami tra Italia e Irlanda e in particolare sul lavoro dei monaci irlandesi nelle varie nazioni europee in Europa e in USA.

Alcuni incontri promossi dal professor Enzo Farinella :

Un’ombra sull’Europa – La tragedia dell’Irlanda del Nord – Roma 1990;

L’Irlanda: Terra di Magia – La cultura gaelica e l’Europa Unita – Catania, 1995;

Irish Italian Links – A long lastingfriendshipnowat work in the EUItalia-Irlanda: Un’amicizia secolare al lavoro nell’Unione Europea, Catania, 1997;

San Cataldo, an Irish Monk? Acireale-Roma 2002.

      TwinningsbetweenIreland and ItalyGemellaggi tra Italia e Irlanda –   Acireale-Roma, 2004.

      Cultural Links betweenIreland and Sicily – Sicilia –Irlanda: Legami culturali, – Palermo, 2005

Italia – Irlanda: Cultura e valori, – Alle radici dell’umanesimo personalistico europeoIreland and Italy: Culture and values – At the roots of the Europeanpersonalistichumanism, Szombathely, 2009

Sulle Strade del Mondo – Monaci irlandesi in Europa e in Italia. – On the Pathways of the World – Irish Monks in Europe and Italy, Szombathely, 2015

Dall’Atlantico al Mediterraneo – Santi e Studiosi Irlandesi all’Origine della Storia Europea, Roma, 2015.

On the Summits of the Highest Love – Irish Monks in Europe and SwitzerlandAufdenGipfelnderHoechstenLiebe – IrischeMoenche in Europa und in derSchweiz, Troina (EN), 2017.

Through Mountains and Valleys – Irish Monks&Pilgrims in Europe & Austria – ÜberBerge und durchTäler – IrischeMönche und Pilger in Europa und Österreich, Troina (EN), 2018.

From the Emerald Island to the Black Forest – Irish monksat the Roots of European and GermanHistory – Von derGrünenInselzum Schwarzwald – IrischeMönche an denWurzelndereuropäischen und deutschenGeschichte, Troina (EN), 2018.

Culture and Politics – Yesterday and Today – Irish Monksat the Roots of the European and French History – Culture et politique – Hier et Aujourd’hui – LesMoinesIrlandaisaux Racines de l’Histoire Européenne et Française, Troina (EN),  2019.

E-Books:

Dall’Atlantico al Mediterraneo, Appstore Apple “New Life Book”,

2015.

At the Roots of the History of Europe: Amazon, 2017

Italy and Ireland – Two Stars under the Sky of Europe –, Amazon, 2020

Under the Sky of the ‘Fair’ Islands – Irish Pilgrims in Britain and Europe, Amazon, 2020

In the Land of Tulips – Irish Pilgrims in Benelux and Europe, Amazon, 2020

Born in Ireland, Lit up AustriaIrish monks and Pilgrims in Europe and Austria, Amazon 2021

Time for Action – Bonds betweenItaly and Ireland, Amazon 2021.

Born in Ireland, Lit up Switzerland – Irish monks in Europe and Switzrtland, Amazon, 2021.

Born in the Emerald Ireland, Lit up the Black Forest – Irish Pilgrims in Europe and Germany, Amazon 2022.

Enzo è sposato con Barbara; ha quattro figli: Santina, Gioacchino, Aisling ed Enzino Làszlò; e sei nipoti: James, Giulia, Franca, Skye, Olive-Elisa e Willow.

Emailenzo.farinella@gmail.com

www.enzofarinella.com

Il prof. Enzo Farinella

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Libri scritti dal Prof. Enzo Farinella

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S. Columba

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