Giardini Naxos (Me)- Dopo alcuni anni di “silenzio artistico” il pittore Vincenzo Azzolina è tornato in scena con una suggestiva personale di quadri inediti allestita in un locale di Via Umberto nel rione San Giovanni a due passi dalla chiesa dell’Immacolata. Il vernissage composto da oltre una cinquantina di quadri realizzati a olio su tela e su tavolette lignee sarà esposto fino alla fine dell’estate. L’inaugurazione, avvenuta qualche settimana fà si è svolta alla presenza di tanti appassionati di pittura, artisti di ogni genere e turisti che hanno potuto apprezzare l’originale collezione di dipinti di varie dimensioni esposte nei locali. Al “taglio del nastro” erano presenti anche il noto cultore di tradizioni popolari giardinese Saro Bellinghieri e altri nomi noti del panorama culturale giardinese. La mostra di Vincenzo Azzolina è un percorso di immagini di pittura ad olio, pennellate di getto, raffinate tecniche e diversi stili che abbracciano varie tematiche predilette dall’artista giardinese. Tra le opere esposte, numerose rappresentazioni pittoriche realizzate su tavolette di legno ispirate ai grandi maestri del passato che dipingevano sulle fiancate dei carretti siciliani. Sulle “tele lignee” il maestro Vincenzo Azzolina ha rievocato con grande maestria e dovizia di particolari le gesta i Orlando e Rinaldo, Angelica, i saraceni e tanti altri personaggi epici ma anche storie e leggende siciliane come la Cavalleria rusticana, la leggenda di Colapesce, la Baronessa di Carini e tanti altri. I suoi lavori possono essere paragonati a quelli dei maestri (uno per tutti il pittore catanese Domenico Di Mauro di Aci Sant’Antonio morto all’età di 102 anni) che dipingevano le storie dei Paladini di Francia sulle fiancate dei carretti siciliani. La collezione del pittore giardinese ha riservato al pubblico anche altri generi pittorici con diversi quadri cosiddetti “falsi d’autore” che comprendono quadri di Van Ghoog, il Canaletto, Leonardo da Vinci e tanti altri. Per alcuni lavori ha trovato ispirazione nelle canzoni e nenie che egli ha cantato nell’ambito del Gruppo folk Naxos di Giardini Naxos dove canta da quando era adolescente.
I suoi punti di forza sono quadri di libera ispirazione, una proiezione dell’anima artistica del pittore giardinese figlio d’arte (il padre era un famoso ceramista Totò Azzolina originario di Santo Stefano di Camastra) che fin da piccolo, nella fornace del padre ha sempre vissuto in un atmosfera impregnata di arte, in particolare scultura e pittura. Analizzandola da vicino, la pittura di Vincenzo Azzolina parte da un incipit basilare di fasce di colori con prevalenza a quelli pastello in tutte le loro sfumature. Sono colori predominanti nei suoi dipinti che determinano il motivo ritmico della costruzione delle figure e dei personaggi epici delle sue tele lignee e di buona parte dei suoi quadri. Ogni dipinto ha una sua struttura di geometrie e immagini che fanno di ogni quadro un originale lavoro. La sua vena artistica è stata una evoluzione di colori che nel tempo è diventata sempre più ricca di sfumature e tinte variopinte. I primi dipinti dell’artista risalgono alla sua adolescenza quando lavorava nel laboratorio del padre noto artista della ceramica. Come lo stesso Azzolina ci spiega, inizialmente si trattava di quadri senza troppe elaborazioni realizzate semplicemente con i colori del cielo e della terra e figure semplici da dipingere. Nel tempo l’artista ha iniziato una sua evoluzione interiore ed emotiva che, con gli anni, lo ha portato ad elaborare quadri sempre più ricchi di colori ispirati dalla storia ed ai colori della terra di Sicilia. A poco a poco l’azzurro del cielo, i toni bruni della terra e i personaggi dei suoi elaborati giovanili hanno lasciato il posto a dipinti sempre più saturi di colori vari, personaggi leggendari e storie epiche della storia di Sicilia contrassegnando le opere dell’artista giardinese. Vincenzo Azzolina nel suo percorso artistico ad un certo punto decide di intraprendere un viaggio emotivo attraverso la combinazione di colori, personaggi, leggende e persino “falsi di autore” che diventeranno i principali protagonisti delle sue opere. Non si tratta di pennellate colorate gettate a caso ma di fedeli trasposizioni del territorio, delle sue storie epiche e delle leggende varie che l’artista fa rivivere con impressionante suggestione attraverso i colori magistralmente apposte sulle sue tavolette lignee e quadri di tela.
Chi conosce bene i luoghi di Sicilia, le sue storie epiche e le sue leggende, guardando i suoi quadri ha l’impressione che ogni colore ed ogni figura dipinta faccia rivivere personaggi, luoghi, leggende e storie epiche d’altri tempi. Nei quadri di Azzolina, ad esempio, i paesaggi sono virtuose trasposizioni dell’artista che, con una originale tecnica personale, diventano spazi armonici di colore capaci di generare in chi li osserva un grande impatto emotivo. Abbiamo chiesto come nasce una sua collezione di quadri, la risposta è stata: “Una parte è dovuta ad una ispirazione ma ogni collezione di quadri è frutto di tanto lavoro per la scelta dell’abbinamento dei colori, dei personaggi e delle storie da raccontare“. Una delle mete dell’artista è la “perfezione, artistica e spirituale” che, a suo dire, non ha ancora raggiunto. I colori dei suoi quadri rispecchiano lo stato emotivo dell’artista. La sua crescita interiore trova forte sostegno nelle sue ispirazioni artistiche, i suoi quadri sono un mezzo per sostenere tale evoluzione spirituale alla quale egli aspira. L’emozione che si prova osservando uno dei dipinti di Vincenzo Azzolina, ci rilassa, ci entusiasma e ci commuove perché si ha la sensazione di essere travolti, attraverso le forti tinte che formano ogni quadro, da tanti pensieri positivi. Le sue pennellate hanno la capacità di rendere vivi i personaggi che dipinge e di farci rivivere le gesta epiche dei paladini di Francia o le leggende della nostra terra. Questo perché ogni dipinto è un esperienza vissuta, immaginata, pulsante, trasformata in una immagine colorata. Tali espressioni pittoriche di luci e colori, pur rappresentando con tecniche varie, liberi da schemi le storie della nostra terra, riescono a rilassare la nostra anima. Questa è la conferma che l’artista con i suoi dipinti ha raggiunto una grande maturità spirituale che riesce magistralmente a trasferire a ciascuno di noi suscitando profonde emozioni ogni volta che ci soffermiamo a guardare un suo quadro. Per tale motivo possiamo affermare che le sue opere hanno un valore universale e che la mostra, ancora visitabile, in queste settimane è stata meta di numerosi appassionati d’arte ma sopratutto di turisti stranieri che hanno apprezzato parecchio le originali opere dell’artista. In questi giorni il maestro Vincenzo Azzolina è impegnato a restaurare e dipingere un antica “sponda” di carretto siciliano risalente ad oltre cento anni che, siamo certi, diventerà un capolavoro artistico che l’artista giardinese saprà riportare all’all’ntico splendore di un tempo.
ROSARIO MESSINA