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Nell’ambito della dodicesima edizione della Giornata del Contemporaneo. La mostra sarà visitabile fino al 15 novembre

FEMME. OLIO ED ACRILICO SU TELA CM 100X100La Città Metropolitana di Messina anche quest’anno aderisce alla “Giornata del Contemporaneo”, giunta alla sua dodicesima edizione.
L’importante evento, che dal 2005 AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) dedica all’arte contemporanea, sarà realizzato in tutti i musei presenti sul territorio nazionale che partecipano all’iniziativa con l’apertura gratuita dei siti espositivi e l’organizzazione di eventi culturali.
Sabato 15 ottobre, alle ore 10.00, nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” sarà inaugurata la mostra di arti visive del messinese Ranieri Wanderlingh dal titolo “Pop Romantic Art”.
L’appuntamento culturale coinvolgerà le scuole del territorio provinciale e sarà visitabile fino al 15 novembre 2016, dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00.
L’artista, che ha esposto in diverse mostre in Italia e all’estero, ha attraversato diversi periodi: dal neocubismo onirico al graffitismo, dallo psicoespressionismo all’innovativo e personale stile “Pop romantico” degli anni ‘90.
Wanderlingh, pittore e scultore di notevole talento che, attraverso la sua produzione pop romantica, ha fatto della contemporaneità la sua missione artistica, ha esposto in numerose mostre in Italia ed all’estero (Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli, Spoleto, Montreal, Parigi, New York ecc.) ma ha comunque scelto di lavorare e vivere a Messina impegnandosi in un’entusiastica attività artistica.
La professoressa Teresa Pugliatti riscontrava in lui, sin dagli esordi del 1982, una consonanza naturale con “un certo modo statunitense di fare arte”.
L’artista ha attraversato diversi periodi: dal neocubismo onirico, al graffitismo, allo psicoespressionismo, fino ad approdare all’innovativo e personale stile “Pop romantico” degli anni 90.
Ha tenuto numerose mostre anche in provincia di Messina esponendo in importanti gallerie d’arte e spazi pubblici; alla Fiumara d’arte ha esposto e collaborato con il mecenate Antonio Presti e recenti sono le grandi mostre antologiche al Monte di Pietà di Messina ed al Castello di Milazzo.
Nel 1994 Lucio Barbera scrisse che l’arte di Wanderlingh si “immerge nel presente”. Nel presente della contemporaneità si è sempre espresso, infatti, l’artista, impegnandosi anche nell’ambito delle arti applicate, in particolare nella ceramica e nella porcellana artistica, nel mondo del design e nell’insegnamento.
Nel 2005 ha realizzato, su commissione della Gazzetta del Sud, la megalitica Fontana Bios alla passeggiata a mare, un inno alla vita ed al futuro.
Nel 2015, in una mostra al castello di Spadafora, è stato inserito dai critici d’arte nazionali Ivan Quaroni e Chiara Canali nella scelta di 14 pittori siciliani che operano nella ricerca artistica contemporanea fuori e dentro il perimetro dell’isola.
Operoso anche nella progettazione di eventi culturali, dal 2004 al 2006, è stato membro della commissione cultura del Comune di Messina; dal 2001 al 2015 ha realizzato per il Comune di Spadafora, con fondi europei, l’innovativo LabForma, il primo Museo-scuola-laboratorio sperimentale d’Italia. Nello stesso periodo ha ideato e diretto il primo Festival dell’arte contemporanea siciliana che si è svolto al Castello di Spadafora da giugno a dicembre 2015.
Recentemente ha proposto, per la città di Messina la realizzazione della cittadella della Cultura e del Made in Sicily nell’area dell’ex fiera.
Scrive Vincenzo Bonaventura: “Quando nelle mani di un pittore c’è qualità – e mi riferisco sia all’ispirazione sia alla tecnica – una conseguenza inevitabile è quella di suscitare emozioni contraddittorie: così accade che le opere di Ranieri Wanderlingh siano gioiose e inquietanti nello stesso tempo. Da una parte un’esplosione di colori e di segni netti al confine con il fumetto, dall’altra immagini di un’umanità deformata oppure il tentativo di riscoprire i valori del passato in una difficile e alienante contemporaneità… Un cammino che, mette in chiara evidenza le assonanze, anzi direi le consonanze, di Wanderlingh con l’evoluzione dell’arte internazionale, americana soprattutto… Si può dire che Wanderlingh è rimasto al centro (delle variazioni dell’arte) stando in periferia, il che non è un merito solo geografico, semmai è l’asserzione pittorica che il confronto, se davvero ci si vuol confrontare, nasce e prospera anche a distanza e in autonomia.
Quando il pop nacque era una denuncia anticipatoria dei fenomeni massificatori indotti dalla pubblicità e comunque da tecniche di comunicazione che tenevano (e tengono) l’uomo in conto come oggetto e non più come soggetto. Con il suo “pop romantico” Wanderlingh ripropone l’uomo al centro della comunicazione visiva, anticipando – si spera – una nuova tendenza umanistica che forse la crisi del capitalismo potrebbe accentuare e rendere più veloce. In questa fase in cui il segno si fa meno netto e il colore, sempre molto forte, assume un ruolo più decisivo nel delineare le forme, l’artista rivede il presente partendo da una riflessione sul passato. Sembra una ricerca di tipo psicoanalitico, cui Wanderlingh non è nuovo, che attraversa archetipi, miti, tradizioni, riti collettivi, simboli. Il quadro intitolato Aisha, un viso dove continua a prevalere il rosso, è simbolico perché nel volto si radunano e si mescolano caratteristiche somatiche di tutte le razze. Si può dire che Wanderlingh ci ha messo la “faccia” per esprimere un appello all’unione dell’umanità”.

Colazione sull'erba

Colazione sull’erba

La Messaggera

La Messaggera

Morositas

Morositas

Locandina

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La baia di Naxos e l'Etna

La baia di Naxos e l’Etna

CHI HA PAURA DELLA POP ART?

Sta per concludersi la quinta edizione del Festival Internazionale di Open-Air Art: Giardini si apre alla bellezza e la Sicilia diventa protagonista

Si è aperta, in diretta connessione temporale con la mostra Popism, ancora presente in Sicilia a Capo D’Orlando e poi a Palermo,  l’edizione 2016 dell’Emergence Festival 2016, curata da Giuseppe Stagnitta. Questo museo di arte cpntemporanea a cielo aperto è stato inaugurato mercoledì 15 settembre con la performance dell’artista Marco Mangioni, in arte Gue, in via Erice dove ha eseguito un acrilico su muro dal titolo “Osservatorium”, una figurazione che confina con l’astratto verso la rappresentazione di uno spazio flessibile, un dialogo aperto con l’architettura e l’ambiente circostanti. Seguito dal duo greco Blaqk, al secolo Chris Tzaferos e Greg Papagrigoriu il 19 settembre al molo del porto con la poderosa opera “Unbalanced” terminata il 23 settembre: 200 metri di opera murale bicolore che richiama decisamente la dualità degli opposti, i due neri (il colore bianco ed un non-colore) ed i pattern geometrici tipici della loro arte contraddistinta dalla tecnica del lettering: un generoso benvenuto, persino storicamente coerente, offerto alla città e ai crocieristi, eseguito con l’aiuto degli studenti Andie e Francesco Pecoraio. Il 28 settembre, poi,  è stata la volta dello statunitense Momo in via On. Pancrazio  De Pasquale. L’artista più importante della manifestazione ci propone un acrilico e smalti su muro senza titolo, affidandone la forza espressiva ai colori per mezzo delle sue consuete tecniche di draft design che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Coadiuvato dai valenti collaboratori Angelo Milano (curatore del primo festival di street art in Italia, svoltosi a Grottaglie, Brindisi), Dan Bortz e Lynnea Holland-Weiss, lo abbiamo incontrato volentieri per un’intervista. A seguire, mercoledì 5 ottobre, è stata la volta di Moneyless, al secolo Teo Pirisi, artista toscano fra i maggiori nel panorama internazionale, che ha eseguito al civico 539 di via Vittorio Emanuele un acrilico su muro intitolato “Giardini Naxos 001” ovvero opera prima eseguita a Giardini, un grande murale astratto che consegna tutta la sua forza espressiva al segno grafico, una porzione di cerchio, e all’ accostamento, estetico e percettivo, dei colori. Una testimonianza onesta e sincera di un artista d’eccellenza presente in tutti i cataloghi che ci ha regalato un’opera che suscita l’emozione dell’osservatore nella più importante piazza della città. Immediatamente successivo, giovedì 6 ottobre, l’inizio dell’opera di Nespoon, giovane artista polacca, appena eseguita sulla facciata fronte mare dell’hotel Palladio, sempre a San Giovanni. Qui la magia dell’opera, realizzata con la tecnica dello stencil in negativo, risiede nell’elemento decorativo dato dal merletto, non tanto una decorazione in verità, come precisato dalll’artista stessa, ma un simbolo antropologico di armonia che si riscontra in tutte le culture dell’umanità.

La street art nasce come frangia radicale e di contestazione della pop art (la cui visionaria lucidità del suo principale esponente, Andy Warhol,  ha consentito di prevedere ciò che sarebbe avvenuto in futuro e cioè che la pop art sarebbe divenuta arte prevalente nel duemila e addirittura fenomeno sociale e di costume) di cui infatti non condivide l’evoluzione pro-sistema e l’esaltazione, per esempio, della pubblicità. Essa si trasforma oggi in arte pubblica con una vera committenza proposta, in primo luogo, dagli amministratori delle città. Ma gli artisti ci mettono in guardia da un rischio e cioè che l’aspetto e la ricerca estetica vengano sviliti e sottovalutati a favore, ancora una volta, di interessi altri che nulla hanno a che vedere con la diretta volontà di suscitare il benessere degli abitanti di un quartiere o di una periferia degradata.

Gli ultimi giorni del festival hanno visto la partecipazione e la collaborazione dei diversi artisti tra di loro come hanno fatto Moneyless e Salvo Ligama, quest’ultimo autore dell’interessante murale eseguito nel giugno scorso in via delle Rimembranze e intitolato “Liberatutti”. Prima opera del Festival 2016, si tratta di un acrilico su muro che si sviluppa su due livelli:. uno iperrealista ed uno virtuale digitale (da leggersi con l’aiuto di uno smartphone). Forse la più pop di tutte, rivela un forte desiderio di sperimentazione su di un tema decisamente realista e tradizionale come quello dei giochi dei bambini svolti un tempo nei vicoli protetti e sicuri delle città.

E allora, popolo di Giardini, lasciamoci coinvolgere da questa atmosfera raffinata e creativa, questo festival ci consegna proprio la possibilità di ammirare da vicino i nuovissimi lavori degli artisti e di poter fruire di una pausa per un’emozione, in contrasto con la routine e con tutto il brutto di cui siamo bombardati (pubblicità, carta, violenza televisiva, ecc.). Naxos diventa così un contenitore artistico a cielo aperto perché ha in sé la bellezza necessaria per poter comprendere anche questo, un museo a cielo aperto in un luogo bello per definizione e per scelta (degli antichi greci) che si appresta a diventare definitivamente un laboratorio permanente di arte contemporanea, e la Sicilia diventa protagonista.

   Sergio Denaro

 

Le foto di Momo e del suo Murale  e, quelle del Murale di Nespoon sono di Rosario Messina

L'artista MOMO

L’artista MOMO

Il Murales di Momo in via di allestimento

Il Murales di Momo in via di allestimento

Il Murale realizzato da Momo

Il Murale realizzato da Momo

Un artista a lavoro

Salvo Ligama

Una via di Giardini Naxos

Il murale di Via Lombardo di Salvo Ligama

Il murale di  Nespoon

Il murale di Moneyless

Murale della polacca Nespoon

Murale di Moneyless

Il Murale di Nespoon

Il Murale di Nespoon

Il Murale della polacca Nespoon

Il Murale della polacca Nespoon

Il Murale di Blaqk  nel molo di Naxos

Il Murale di Blaqk nel molo di Naxos

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Premiati personalità della musica, del cinema e della televisione

Stra (Venezia) – E’ calato il sipario sulla terza edizione del Premio Internazionale Grandi Artisti “Luigi Centra“. E’ stato l’ennesimo successo ben meritato dell’ispiratore dell’evento, il pittore romano Luigi Centra, artista a tutto tondo della Pop Art, conosciuto in tutto il mondo.  La consegna delle raffinate statuette delle Dee Alate è avvenuta all’interno del “Centra Park”  del Comune di Stra (Venezia). Una location raffinata e storica  immersa nel verde del parco di una villa d’epoca dove già da qualche anno è possibile ammirare una mostra permanente di opere dell’artista. La manifestazione, organizzata dal fotografo dei vip Gianfranco Brusegan e curata dal Direttore Artistico Pasquale Sorabella  è stata arricchita dalla presenza di numerosi artisti provenienti da ogni parte d’Italia. Tanti i premiati, personalità del mondo del cinema, della canzone, del cabaret, della musica, della televisione, della fotografia e perfino della diplomazia internazionale e del management artistico. Tra gli ospiti intervenuti ricordiamo la dott.ssa Stefania Fochesato, Presidente della Fondazione “La città della speranza” di Padova – Ospedale pediatrico per la ricerca e la cura dei tumori infantili; i produttori cinematografici Thomas Toffoli e Alex Francesco Newsome; lo scultore Sergio Lombardi autore delle raffinate statuette della “Dea Alata”; Emanuele Cozzi dei Paps “N” Skar, un gruppo dance noto per alcuni successi come “Voglio tornare negli anno 90″, “Vieni con me”, “Ti ricordi quella volta” e tanti altri. Alla manifestazione hanno partecipato anche nomi noti del mondo della moda, del Festival Show e della World Bilateral Agency per Expo Milano 2015, Astana 2017 e Dubai 2020. Articolata la manifestazione che è iniziata con un pranzo offerto agli ospiti ed è proseguita con intermezzi musicali, interventi e le premiazioni.

Tra coloro che sono stati premiati in questa edizione, nomi di spicco come, Umberto Scipione, quattro volte candidato al Premio David di Donatello; Giuseppe Ferlito, regista e sceneggiatore; Domenico Altobelli tenore del coro del Teatro “La Fenice” di Venezia; Claudio Alberto Francesconi, noto musicista; Sebastiano Sandro Ravagnati, autore Tv; Angelo Bianchi, regista di documentari e cortometraggi, fotografo professionista; Paolo Favaro cabarettista di Zelig; il cantante Giuliano dei Notturni; il regista Renzo Di Francesco; il manager Pasquale Sorabella. Nel corso della cerimonia delle premiazioni anche alcune menzioni d’onore assegnate a: Gianfrancesco Spina, conosciuto anche come “Il piccolo Lord”; Renato Converso (comico); Peter Zagar (fotografo professionista); sua eccellenza l’Ambasciatore onorario di Santo Domingo per l’Europa e l’America Latina, il Dr. Andrea Tasciotti, Presidente Europeo di INI Mission (Jesus International Mission India), membro del Consiglio Europeo, diplomatico della World Academy of Human  Science – Brasile; Laurea Honoris Causa della Human Science University di Miami.

E’ stata una manifestazione ricca di sorprese e tanta cultura, il tutto documentato dalle telecamere dell’emittente americana WBE  Channel, di Sarasola in Florida (USA) e quelle di Istrione Tv. Nel corso della cerimonia dei premi,è stato realizzato un collegamento in diretta con gli Stati Uniti per una breve intervista ad uno dei premiati, l’editore Sebastiano Sandro Ravagnani.  Madrina della serata la modella Sheila Brusegan la musa ispiratrice dello scultore Sergio Lombardi per la realizzazione della statuetta “Dea Alata” consegnata ai premiati. A consegnare i premi, oltre a Sheila si sono alternati l’ambasciatrice della bellezza per gli italiani all’estero Francesca Morreale e la figlia del Maestro Centra Priscilla.

Il Premio ha ricevuto i patrocini morali di prestigiosi enti internazionali: ADMIR (American Diplomatic Mission for International Relations of Miami); WAOHS  (World Academy of Human Sciences di Santa Maria do Sur – Brasile); World Jesus Mission International (India); World Business Entertainment (Gruppo editoriale di Sarasola in Florida), la TV Americana WBE Channel e l’associazione CinemArteAtro Arti dello Spettacolo di Milano.

E’ appena calato il sipario sulla terza edizione del premio ma già fervono i preparativi per la prossima kermesse per la quale già la direzione artistica ha in programma candidature da tutto il Mondo ed in particolare anche dalla Spagna e da New York (Usa).

Il Premio Grandi Artisti “Luigi Centra”

Il Premio Internazionale Grandi Artisti “Luigi Centra” è stato fortemente voluto dal fotografo dei Vip Gianfranco Brusegan che lo organizza da quando nel 2013, intitolò il suo parco a Luigi Centra, il “Centra Park” dove è stata allestita una mostra permanente delle opere dell’artista romano.

Voglio ringraziare l’amico fraterno Gianfrancoha detto al termine della manifestazione Luigi Central’anima di questo prestigioso premio. In sole tre edizioni, l’evento ha raggiunto una notorietà inaspettata e questo, grazie anche ai protagonisti che ogni anni si sono avvicendati nelle premiazioni, e soprattutto al costante e generoso impegno dello staff organizzativo che oltre all’amico Gianfranco Brusegan, ha visto lavorare dietro le quinte Margaretha la splendida moglie di Gianfranco, il nostro direttore artistico Pasquale Sorabella, la mia manager Cecilia Minotti e mia figlia Priscilla“.

L'artista Luigi Centra

L’artista Luigi Centra

Riprese al Centra Park

Riprese al Centra Park

Un Collage dei Premiati

Un Collage dei Premiati

Premiazione Ambasciatore Tasciotti

Premiazione Ambasciatore Tasciotti

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