GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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La statua della Madonna Raccomandata

La statua di Santa Maria Raccomandata

Articolo del dott. Rosario Messina

Giardini Naxos – “Un brano che scandisce l’inizio dello spettacolo mentre su uno schermo le immagini di un alba quasi buia sulla baia di Giardini, versi di gabbiani e, sulla destra del palco, in ginocchio, ci sta Nedda con una coroncina in mano; alla sua sinistra Pancrazio vestito da pescatore. Uno scambio di battute tra i due con Nedda che dice di aver pregato la Madonna tutta la notte per Pancrazio che sta per salpare con la sua barca da pesca verso terre lontane d’oriente e il pescatore che promette a Nedda di portare al suo ritorno un pezzo di legno della croce di Cristo. Subito dopo cambia lo scenario ed entrano in scena dei ballerini…..”  Sono le prime battute del nuovo spettacolo del cantastorie ripostese Luigi Di Pino, che si preannuncia già un grande successo, con il quale metterà in scena per la prima volta la storia della Patrona di Giardini Naxos Santa Maria Raccomandata. Sono mesi che il cantastorie siciliano sta lavorando a questo nuovo spettacolo, ispirato dall’amico giardinese Saro Bellinghieri cultore di tradizioni popolari che ha fornito a Luigi Di Pino tutto il materiale e le fonti storiche per la stesura del racconto. Originale la formula con la quale è stato concepito lo spettacolo che si terrà in piazza Abate Cacciola, nei pressi del Municipio, il 4 settembre in occasione delle festività della Festa della Patrona (7 e 8 settembre). Si tratta di uno spettacolo che utilizza, per raccontare la storia della Madonna di Giardini, tutti i linguaggi dell’arte: recitazione, canto, poesia, danza, musica e video. Un cocktail suggestivo di battute, suoni, danze e immagini video  che offriranno al pubblico presente una miriade di emozioni e suggestioni come del resto ci ha abituati con i suoi meravigliosi originali spettacoli il cantastorie Luigi Di Pino.  

Ricordiamo a tal proposito lo spettacolo “I Paladini di Francia” andato in scena in Piazza Municipio a Giardini Naxos in occasione della festa della Patrona nel 2018. Un evento che ha fatto registrare il pienone di pubblico, divertendo e coinvolgendo la platea. Luigi Di Pino con un originale e suggestiva formula di spettacolo ed una magistrale regia ha ripercorso tra canti, suoni e recitazioni i suoi trascorsi a Giardini Naxos, i luoghi e le persone da lui frequentate, alcune delle quali divenute ispirazione per i personaggi e le espressioni dello spettacolo. Molteplici le figure legate al comune naxiota ricordate nel corso della serata. Tra tutti l’indimenticato Nino Martoglio.

Per la festa della Patrona di quest’anno Di Pino ha voluto proporre un opera che toccasse il cuore dei cittadini e dei fedeli di Giardini Naxos.  Lo spettacolo si avvarrà di diverse collaborazioni tra queste ricordiamo: il Coro della Parrocchia Maria SS.ma Raccomandata diretto da Andrea Gialloreto, il Gruppo Folk “Triskelion” di Roccalumera, il Corpo musicale “Carmelo Puglia-Giardini Naxos”, le scuole di danza “Funny Club” di Piedimonte Etneo e “Entra in scena” di Calatabiano dirette dall’insegnate Claudia Patanè, l’artista del fuoco Roberta Pennisi, il pescatore Jano Mortellaro e gli attori  Ornella Brunetto, Alfio Zappalà, Gianfilippo Tomaselli, Eugenio Patanè ed Angela Giammuso. Tante altre sorprese animeranno l’atteso evento che renderanno ancora più suggestiva e coinvolgente la serata del 4 settembre.   Diverse le fonti dalle quali l’autore ha tratto ispirazione per mettere in scena lo spettacolo, tra questi il libro di Padre Agostino Lo Cascio, il libro sulla storia di Naxos e il volume “Giardini Naxos del cuore” di Piero Montes pubblicato di recente. Proprio del libro di quest’ultimo riportiamo alcune righe che spiegano il significato dell’appellativo “Raccomandata”. In merito Montes scrive:”l’appellativo Raccomandata a quanto mi raccontava Nonna Angelina, risaliva secondo lei ad un lontano evento, la cui memoria rinsaldata dalla fede è rimbalzata poi di generazione in generazione arricchendosi di inevitabili varianti. Sembra che a causa di perduranti e cattive condizioni del  mare, le numerose imbarcazioni a vela  dei pescatori locali, da più giorni impegnate in alto mare, come erano solite fare…non solo non erano rientrate ma di esse non vi era, all’orizzonte, alcuna traccia. Le famiglie affrante dal timore di non vedere i propri cari, si rivolsero alla Madonna, alla quale raccomandarono, con tutta la fede possibile , di salvare quei loro uomini in pericolo. E per rendere più devota la loro supplica, trasportarono il pesante Simulacro fin sulla spiaggia dove si trattennero per pregare, giorno e notte, in spasmodica attesa…..La preghiera fu accolta.” E sempre da un racconto di Nonna Angelina riportato sul suo libro da Montes apprendiamo dell’episodio con il quale inizia lo spettacolo che narra di un pescatore locale che con la sua grossa imbarcazione  era solito spingersi con il suo equipaggio “fino ai territori dove era vissuto Gesù. Alla vigilia di un nuovo viaggio egli fu avvicinato da un anziana donna di grande fede che gli chiese la cortesia di portarle da quelle terre benedette, tutto per lei, un piccolo frammento di legno della croce su cui il Signore era stato crocefisso, perchè aveva grande bisogno di quell’aiuto miracoloso. Il pescatore non seppe dirle di no e le promise che l’avrebbe accontentata…” Rimandiamo allo spettacolo, come è giusto che sia, di sapere quale fu il finale del raccontò di Nonna Angelina sulla promessa fatta dal pescatore.

La vicenda narrativa che racconta la storia della Patrona, si intreccia magistralmente con i personaggi del luogo, le loro storie di vita, aneddoti, gioie e sofferenze del quotidiano e soprattutto le invocazioni dei fedeli del luogo verso la loro Madonna alla quale si rivolgono per scongiurare pericoli e fare miracoli.     

C’è dunque grande attesa per questo originale spettacolo per il quale il cantastorie ripostese sta lavorando da mesi.

Intanto fervono i preparativi per organizzare gli eventi religiosi in programma in onore di S. Maria Raccomandata . E’ tanta la notorietà raggiunta da questa festa, ogni anno sempre più suggestiva e commovente come, ad esempio, il suo storico inno, toccante e poetico scritto dal sacerdote Don Antonio Cordaro (eletto sindaco della città nel 1885) del quale ricordiamo le parole iniziali: “O Giardini, giardino di fiori qui germoglia la rosa più bella la Regina dei vergini cuori come stella lucente ci sta…..”.

La storia della Patrona inizia nel 1719 quando venne eretta la prima Parrocchia “ai giardini” dipendente dall’Arcipretura di Taormina (Giardini fu elevata a Comune solo nel 1847). La tradizione racconta che la parrocchia (che ottenne l’autonomia ecclesiastica da Taormina solo nel 1921 essendo parroco Padre Giammaria da Casalvecchio) venne dedicata a Maria per la fede dei marinai e dei loro familiari i quali prima di avventurarsi in mare “si raccomandavano”, per essere protetti dalla Madonna. Come narrano le fonti storiche la statua originaria, venne distrutta nel 1851 nella chiesa di San Nicola. Successivamente ne venne commissionata un’altra, quella che attualmente viene venerata dai fedeli, la quale fu modellata a Napoli nella scuola del Bottigliero intorno al 1853 e portata in città via mare col veliero dei fratelli Cacopardo. Da generazioni i giardinesi, anche emigranti, ogni anno festeggiano la loro Patrona con una grande devozione. Ricordiamo per tutti Santo Vinci il devoto che ogni anno veniva dagli Stati Uniti per assistere alla festa. Di lui è indelebile il ricordo di quando saliva fino alla nicchia per aiutare a scendere la statua mentre sventolava un fazzoletto bianco gridando “Viva Maria”.

        ROSARIO MESSINA

Il cantastorie Luigi Di Pino

Il cantastorie Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

Il Cantastorie ripostese

Il Cantastorie ripostese

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Etna Torre Wine, ieri il primo seminario su vini e grani  antichi. Dal 19 al 21 luglio il clou della manifestazione.

La storia di Riposto e del suo prodotto principe, il vino, sono stati  al centro del primo incontro culturale di Etna Torre Wine, manifestazione enogastronomica dedicata alle eccellenze del  territorio. Ieri sera, nel Palazzo Vigo di Torre Archirafi a Riposto  (CT), il docente Salvatore Spina, del Dipartimento  di Scienze Umanistiche Phd di Storia dell’Europa Mediterranea  presso  l’Università degli Studi di Catania, ha ricostruito la nascita di  Riposto, dal ‘500 fino ai tempi moderni, e del suo straordinario ed  indissolubile legame con il vino. A moderare il seminario Giuseppe Strano, presidente di AgrituristSicilia. “Nel ‘600 – ha illustrato il  docente – la zona era conosciuta per la coltivazione di gelsi. La vite  arriverà nel ‘700 quando, dopo il terremoto del Val di Noto, che  distruggerà tutto, molte città avranno la necessità di investire in qualcosa di nuovo”. Gli acesi, in conflitto con i catanesi, decidono  di acquistare i terreni di Riposto per sfruttare il porto naturale del  comune marinaro. In quel momento nasce il nome Riposto, parola  derivata dai magazzini, detti ripostigli, costruiti per custodire il  vino. “Grazie alla particolarità del terreno – ha proseguito  Salvatore Spina – nasce un prodotto unico, il nerello, che inizia ad  essere esportato anche all’estero”.

Nell’800, dunque, nasce anche l’identità commerciale della città. Dal 1836, poi, si inizia a parlare del porto di Riposto e nel 1905  viene posata la prima pietra. “Furono i produttori di vino – ha  spiegato ancora il docente – a spingere per la sua costruzione, per  la necessità di trasportare la merce in condizioni migliori”.  Subito dopo Angelo Saffio, fondatore di Fornai Siciliani, ha  raccontato la propria esperienza di imprenditore nel campo dei  grani antichi biologici, partendo dalla storia del prodotto, tornato in auge negli ultimi anni.

“A Caltagirone nel 1923 venne fondata una stazione sperimentale  di granicoltura – ha spiegato Angelo Saffio – dove fece catalogare  tutti i grani autoctoni siciliani. Per questo la Sicilia, unica regione  in Italia, conserva tutte le 52 varietà di grano locale. Le più  conosciute sono la timilia e la maiorca”. Grani che stanno  prepotentemente tornando sul mercato a causa dell’insorgenza e  diffusione delle intolleranze causate dai grani moderni. “Nel ’96 sono andato via da Raddusa – ha raccontato l’imprenditore – Sono  andato a lavorare fuori dalla Sicilia, in un’azienda che produceva  biologico. L’azienda che per prima ha importato il kamut in Italia.

Nel 2011, tornato in Sicilia in vacanza, ho conosciuto un  agricoltore che stava tentando di aprire un’azienda per lavorare i  grani antichi. In quel momento ho scoperto queste straordinarie  materie prime ed ho deciso di investire nel settore”. L’azienda, che  produce

pasta, legumi, cereali e prodotti da forno, ha rapidamente  ottenuto un importante successo sul mercato italiano. Al termine  del seminario si è tenuta una degustazione dei prodotti biologici  targati Fornai Siciliani.

Il 19, il 20 ed il 21 luglio la  manifestazione, organizzata dalla Pro loco di Riposto, da ConfTorre  e da Agriturist Sicilia, in  collaborazione con l’Onav, il Consorzio Dop Monte Etna,  l’associazione dei produttori di miele di Catania e la Strada del Vino, con il patrocinio  del  comune di Riposto, entrerà nel vivo con seminari, laboratori del  gusto e workshop.

Il seminario

Il seminario

Il seminario

Il seminario

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Il Circolo Canottieri Jonica di Catania, in viale Artale Alagona 2, ospiterà domani, venerdì 12 luglio, alle ore 10, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Mythos Opera Festival, rassegna concertistica tra le più attese dell’estate siciliana. Ricchissimo il programma della manifestazione che quest’anno farà tappa a Palermo, Taormina e Caltagirone, in alcune tra le più suggestive location dell’isola. Il 16 luglio sarà Cavalleria Rusticana ad inaugurare il festival nella suggestiva Scalinata Santa Maria del Monte di Caltagirone, dichiarata patrimonio dell’Umanità. Il 22 luglio andrà in scena, nella magica atmosfera del Teatro Antico di Taormina, La Traviata, poi in replica al Teatro di Verdura di Palermo il 21 ed il 28 agosto. Il 29 luglio al Teatro Antico di Taormina ed il 7 agosto al Teatro di Verdura di Palermo, verrà messo in scena il collaudato dittico verista Cavalleria Rusticana e Pagliacci. Grande attesa anche per Aida, in programma il 12 agosto al Teatro Antico di Taormina ed il 14 agosto al Teatro di Verdura di Palermo.

 Alla conferenza stampa di presentazione saranno presenti il sindaco del comune di Catania, Salvo Pogliese, l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, il sovrintendente del Mythos Opera Festival, Salvatore Pappalardo, il direttore artistico e regista del Mythos Opera Festival, l’ex senatore Nino Strano, il regista René Fiorentini ed il tenore Roberto Cresca. Nel corso della conferenza stampa, Liliana Nigro, docente di Storia del Costume per lo Spettacolo presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania, nonché direttore artistico del gruppo Maison Du Cochon, presenterà cinque abiti confezionati dai propri allievi. La mini kermesse sarà un omaggio al maestro Franco Zeffirelli e a Cavalleria Rusticana, simbolo della passione, dell’amore e del fuoco sacro della sicilianità.

Il Teatro Greco di Taormina dove si svolgerà la manifestazione

Il Teatro Antico di Taormina dove si svolgerà una delle manifestazioni

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Il 20 luglio a Palazzo Vigo di Torre Archirafi, Riposto, inaugura la Mostra di foto “Bangladesh, un viaggio indietro nel tempo” di Saro Di Bartolo che si svolgerà dal 20 1l 27 luglio.

Questa raccolta di 26 immagini in grande formato si presenta quale un omaggio al Bangladesh.
E’ stata esposta in diverse sedi, tra cui: il Circuito OFF di Lucca, dove l’autore è stato invitato quale Ospite d’Onore Italiano; presso la Galleria della Biblioteca Comunale di Riccione e La Galleria della Federazione Italiana di Arte Fotografica di Augusta.
Saro Di Bartolo è il primo fotografo straniero a pubblicare un reportage su “Enthusiast Photographers Magazine”, prima rivista fotografica internazionale in inglese del Bangladesh.

La mostra si propone di rendere omaggio ad una terra molto speciale ed al suo meraviglioso popolo. Per molti aspetti, il Bangladesh è un paese antico, una nazione che vive tra tradizioni del passato e modernità.
E’ proprio tale stato di transizione, caratterizzato da un perpetua fedeltà verso le antiche usanze ed una grande spinta verso lo sviluppo, a fare si che il paese possa offrire opportunità di visita e di fotografia che non sarebbero altrimenti possibili.
In certi momenti sembra di essere stati condotti nel passato. In qualsiasi direzione si guarda, ciò che gli occhi narrano accredita la percezione di un viaggio indietro nel tempo.

Facendo un confronto con India, Myanmar e Vietnam, nazioni limitrofi, la vita in Bangladesh è visibilmente più dura. Il paese è meno sviluppato degli stati vicini, ma non meno dinamico e desiderio di progredire. Condizione che però non va a discapito del calore umano e senso dell’ospitalità del suo popolo, percepibili nonostante la barriera linguistica. Si è infatti sempre accolti da sorrisi e modi gentili e mai ci si sente non voluti, né si è oggetto di alcuna forma di ostilità.

Vivere il Bangladesh è un’esperienza veramente “forte” sotto molti punti di vista, pure per chi sa essere spartano ed è in grado di affrontare e superare le eventuali mancanze di comfort. In altre parole, un viaggio ricchissimo di intense emozioni ed opportunità fotografiche, ma a tratti non privo di “imprevisti non prevedibili”.

Bisogna essere estremamente flessibili e pronti a tutto. Non è facile adattarsi alla loro “guida creativa” ed incredibili sono il chiasso e lo smog diffuso. I profumi e sapori degli alimenti differiscono molto dai nostri, ma riservano sorprese sorprendenti.

Un tour del Bangladesh si rivela una esperienza assai intensa e che non si dimentica, specialmente se si è spinti da motivazioni davvero sentite, quale può essere, nel caso specifico, una profonda passione per la fotografia.

A prevalere infatti prepotentemente su tutto sono le immagini scattate, che diventano l’energia propellente del viaggio.

La locandina della mostra

La locandina della mostra

“INTRODUZIONE ALLA MOSTRA  “BANGLADESH, un viaggio indietro nel tempo”.

Si è trattato di un viaggio caratterizzato da un itinerario organizzato appositamente per realizzare un reportage, elaborato tenendo conto appunto dell’esigenza di visitare luoghi adatti a scattare fotografie idonee a documentare la vita quotidiana. Paese ancora non fortemente turistico, il percorso è stato studiato a lungo ed attentamente prima della partenza e sono state escluse volutamente le mete dove si recano prevalentemente i viaggiatori che lo visitano. E’ stata un’esperienza veramente “forte” sotto molti punti di vista. Giorni ricchi di intense emozioni viaggiando in auto, Ape, risciò, treno e autobus, muovendosi in varie direzioni e coprendo distanze a volte molto lunghe. Oltre ovviamente a Dhaka, il punto base e dove più volte si è fatto ritorno, molti i luoghi visitati. Le località principali fotografate sono state: Chittagong, Rangamati, Kaptai Lake, Banderban, Asham Boshati, Ruma, Cox’s Bazar, Maheshkhali Island, Barisal, Bhola, Banaripara, Bagerhat, Korali, Khulna, Birishiri, Durgapur, Sonargaon, Meghna River, Panam City Ruins, Gopaldi, Jamdhani, Dhamrai, Keraniganj. Il viaggio è stato a tratti disagevole e pieno di “imprevisti non prevedibili”, ma non per questo meno gratificante …anzi. La fotografia si è dimostrata un’energia propellente ed in certi momenti si è vissuta la sensazione di essere stati condotti nel passato.  Per quanto riguarda i contatti umani e le opportunità di fotografia coinvolte, ogni luogo ha avuto tanto da offrire. Un aspetto del paese che colpisce molto è il calore umano ed il senso dell’ospitalità, percepibili nonostante la barriera linguistica. Ovunque si è sempre accolti da sorrisi e modi gentili. Mai ci si sente non voluti, né mai si subisce alcuna forma di ostilità.

Una delle foto del reportage

Una delle foto del reportage

Una delle foto della collezione

Una delle foto della collezione

Una delle foto del reportage

Una delle foto del reportage

Una delle foto

Una delle foto

Una foto della collezione

Una foto della collezione

PRESENTAZIONE DELL’AUTORE
SARO DI BARTOLO

 

Fin da giovane Saro Di Bartolo coltiva lo studio della fotografia e dal 1969 se ne occupa pure professionalmente. Collabora con studi di advertising, editori e tour operator.

Appassionato di storia, arte e costumi dei popoli, ha viaggiato a lungo, realizzando reportage in varie regioni del mondo. Raccolte da cui sono scaturiti splendidi video, oggi presenti su Youtube.
Dagli anni ottanta si occupa di internet e prodotti multimediali. Ambiti in cui ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti.

Suoi articoli ed immagini sono apparsi su varie pubblicazioni.
Tra tali presenze: Airone, BBC History Italia, Bell’Italia, Capital, Crescita Turismo, Dove, Gazzetta dello Sport, Geo Travel Magazine, Hemispheres, I Viaggi, il Resto del Carlino, La Maison/Lifestyle, la Repubblica, Max, Motosprint, Nautica, Qui Touring.

E’ autore di oltre 30 mostre, personali e collettive, tra l’altro insieme a celebrità internazionali quali Mike Goldwater e Tim Fitzharris.

Tra le più recenti ed importanti:
– “Bangladesh”,
Autore Ospite d’Onore al “Circuito OFF Lucca 2018”,
Galleria della Biblioteca del Comune di Riccione,
Galleria “Fotoperpassione”, Giarre, Catania
Galleria FIAF – Federazione Italiana Arte Fotografica – di Augusta
Palazzo Vigo, Torre Archirafi, Riposto

–  “Vietnam, un Paese da Scoprire”, Torino

  • “Futurist Photopaintings”, Morciano di Romagna“
    Municipio di Riccione, in occasione del Giro d’Italia
  • “Cortona on the Move Festival”
  • ”Fatto Quotidiano Festival, Marina di Pietrasanta”, selezionato da Oliviero Toscani
  • ”Il Racconto di Rimini”, “Teatro degli Atti”, Rimini
  • “Splash – Water for Life”, “Emporio 31″, Milano
  • “Rocce e Granelli”, Repubblica di San Marino
  • “Il Bello Fa Bene”, Archiginnasio di Bologna, con collocazione permanente delle foto negli ospedali della città
  • “Paesaggi Dal Mondo”, Fiera di Rimini
  • “Namibia, Ultima Frontiera del Capricorno”, Mondo Natura, Rimini
  • “Torre delle Ore – Fotografia, Poesia e Musica”, con Mario Luzi e Luciano Sampaoli, Longiano
  • “Lo Sguardo della Prua”, Salone Nautico di Rimini – Regata 550×2, Porto Santa Margherita
  • “Dal Mar Nero al Mar Rosso”, Rimini – Sant’Agata Feltria

“ “Continente Anatolia”, Comune di Riccione

 

Tra le molte realizzazioni editoriali:

  • “Giò Pomodoro – Ornamenti 1954-95″, alla Biennale di Venezia ed al “Fashion Institute of Technology Museum” di New York
  • “Magiche Trasparenze, Le Vetrate Antiche”, Sansepolcro
  • La collana “Guide ai 7 Musei della Provincia di Rimini”
  • “Tesori d’Arte e di Fede”, Regione Emilia Romagna
  • Le opere monumentali “I Colossei nel Mondo” e “Theatra”
  • “Musei in Emilia Romagna”, Istituto Beni Culturali, Bologna
  • “Urbino ed Altre Meraviglie”, Comune di Urbino
  • “Zagami Escultura”, Caracas, Venezuela

 

Tra i prestigiosi riconoscimenti:

  • 1° Premio assoluto, “International Travel Photography Grand Prize” della United Airlines su 15.000 fotografi da tutto il mondo
  • RAI3 gli dedica uno spazio apposito, presentando le sue foto nel corso del programma “Mediterraneo”

– Vince il concorso Lonely Planet “Mondo Passione Senza Fine”, tra 3.000 partecipanti

  • 1° Premio al 12° Festival Internazionale del Film e Cd-Rom Turistico di Varese, cui partecipano 26 paesi
  • Premio Speciale per l’Ambiente del Ministero del Turismo della Turchia
  • “Posidone, Rassegna Mediterranea di Cultura ed Ambiente”, Premio Cultura-Fotografia, WWF
  • Vincitore a Catania del “44° Garofano d’Argento”
  • Vincitore del 1° Premio “100 Città d’Arte d’Italia” a Ferrara, col Cd-Rom “Musei e Collezioni in Emilia Romagna”
  • Prescelto a Los Angeles, insieme ai migliori fotografi naturalistici del mondo, per il prestigioso “Inner Reflections Calendar”
  • Presente nel “Centro per la Fotografia della Repubblica di San Marino”
  • Fotografo ospite d’onore 2019 al Festival Nazionale di Fotografia UCOP di Roseto degli Abruzzi

–  Primo fotografo straniero a pubblicare un reportage su “Enthusiast    Photographers Magazine”, prima rivista fotografica internazionale in inglese del Bangladesh.

 

 

“Saro Di Bartolo è un meticoloso cultore del particolare, le sue immagini si distinguono per il valore compositivo, lo scrupolo nella ricerca dell’inquadratura migliore, la cura sottile di ogni dettaglio. 

Nel corso dei suoi reportage ha raccolto un ricco patrimonio di immagini: frutto di intuizione e sensibilità, diligenza estetica e dominio sugli strumenti tecnici. Foto che spiccano per l’estrema ricerca di un rigore formale assoluto. Quando la fotografia raggiunge tali livelli diventa pura espressione artistica. Andare alla ricerca in ogni immagine della simmetria, dell’armonia e della poesia presenti nel mondo circostante è per lui una necessità essenziale”.

– da una presentazione di Pino Parini, Docente di Psicologia della Figurazione presso l’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, Università di Urbino.

“Il cosmo che ci ruota intorno è un continuo e irrefrenabile mescolarsi di curve e rette che si affiancano, corrono insieme parallele, si separano, imbizzarriscono, si intersecano, si scompongono e si ricompongono, creando così accostamenti e melodie, ombre e contrasti di colore. Bisogna fermarsi, aspettare, spesso con infinita pazienza, e catturarle nel punto giusto al momento giusto, né una frazione di secondo prima, né una dopo. E’ così che tento di “dipingere con la luce” qualche verso di poesia …un tempo sulla pellicola, oggi sul sensore”.

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Dopo il grande successo di pubblico riscosso nei recenti concerti in giro per la Sicilia il Cantastorie Luigi Di Pino tornerà ad esibirsi lunedì 24 giugno alle ore 21,00 nella Piazza  antistante la chiesa dell’Immacolata a Giardini Naxos in occasione delle festività di San Giovanni. Un gradito e atteso ritorno per l’artista ripostese, che nel 2017 fece partire proprio dal comune naxiota il fortunato Beltempo tour. Una scelta dettata dal forte legame che unisce il Cantastorie al comune marinaro. “Sono felice di tornare a Giardini Naxos – dichiara Luigi Di Pino – in un luogo così suggestivo, sul lungomare. Da anni frequento questa città, che per me è un luogo di grande ispirazione. Mi sento a casa. D’altronde è stata frequentata in passato da personaggi come Nino Martoglio, che per i protagonisti delle sue commedie si è ispirato ai pescatori ed ai carrettieri del luogo, ed Orazio Strano, che bazzicava anch’egli da queste parti”.  Lo spettacolo è stato  programmato  dall’amministrazione comunale di Giardini Naxos guidata dal sindaco Nello Lo Turco che lo ha fortemente voluto, assieme all’operatore culturale Saro Bellingheri e alla parrocchia dell’Immacolata.

La locandina

La locandina

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Dopo il grande successo di pubblico riscosso recentemente a Riposto, con lo spettacolo “Peri lavati – Dedicato ai ripostesi”, il Cantastorie Luigi Di Pino tornerà ad esibirsi domenica 9 settembre alle 21 e 30 in Piazza Municipio a Giardini Naxos. Un gradito e atteso ritorno per l’artista ripostese, che lo scorso anno fece partire proprio dal comune naxiota il fortunato Beltempo tour. Una scelta dettata dal forte legame che unisce il Cantastorie al comune marinaro. “Sono felice di tornare per il terzo anno consecutivo ad esibirmi in Piazza Municipio a Giardini Naxos – dichiara Luigi Di Pino – in un luogo così suggestivo, sul lungomare. Da anni frequento questa città, che per me è un luogo di grande ispirazione. Mi sento a casa. D’altronde è stata frequentata in passato da personaggi come Nino Martoglio, che per i protagonisti delle sue commedie si è ispirato ai pescatori ed ai carrettieri del luogo, ed Orazio Strano, che bazzicava anch’egli da queste parti”.

Lo spettacolo, allestito in collaborazione con l’operatore culturale giardinese Rosario Bellingheri, è promosso dall’amministrazione comunale di Giardini Naxos guidata dal sindaco Nello Lo Turco. Luigi Di Pino presenterà “I Paladini di Francia”, uno spettacolo nuovo e ricco di sorprese, a partire dall’introduzione dell’Opera dei Pupi di Salvo Mangano. Un connubio di sicilianità di grande impatto quello tra Cantastorie e Pupi, insieme sulla scena. Sul palco verrà proposto al pubblico, tra gli altri episodi, “Lu cummattimentu di Orlandu e Rinardu”, tratto dalla celebre raccolta di poesie siciliane “Centona” di Nino Martoglio. L’artista ripostese dedicherà, inoltre, a Giardini Naxos ed ai suoi abitanti la poesia “Luna china a Schisò” del poeta Salvatore Puglia, sulle note di contrabbasso e hang drum. E poi ancora, accompagnato da chitarra e flauto, e dai musicisti Marco Crisafulli, alla fisarmonica, Rosario Moschitta, alla chitarra e al mandolino, Ninni Simonelli, alla batteria, e Rosario Tomarchio, al contrabbasso, Luigi Di Pino darà vita a ricordi, aneddoti, notizie curiose e fatti di una città che fu, riportando in vita i personaggi dell’epoca. Tra fotografie in bianco e nero e rievocazioni, l’artista accompagnerà il pubblico in un viaggio straordinario tra i grandi protagonisti del passato. Tra i ricordi che verranno rivissuti, l’esperienza di Orazio Strano alla casa discografica RCA. Ad intuire subito il talento del grande Cantastorie siciliano fu Carmelo Feliciotto che, nonostante  i pareri contrari, decise di divenire il suo produttore. Quell’anno la storia di “Turiddu Giuliano” di Orazio Strano arrivò seconda nelle classifiche nazionali,
dopo “Cuore” di Orietta Berti, vendendo addirittura più copie di “Volare” di Domenico Modugno. Un grandissimo successo che Luigi Di Pino riproporrà al pubblico di Giardini Naxos. Un altro personaggio che verrà ricordato nel corso dello spettacolo è Luigi Buda, fondatore dei Piccoli Canterini di Naxos, gruppo folk composto nel 1950. Qualche anno dopo la sua morte, avvenuta nel ’59, il gruppo venne ripreso e portato in giro per il mondo dal nipote Nino Buda. Quest’ultimo riceverà una targa ricordo sul palco. Il Cantastorie Luigi Di Pino canterà in memoria di Luigi Buda una nota canzone dei Piccoli Canterini di Naxos.
Durante la serata verranno esposti anche alcuni carretti siciliani, dipinti a mano, del collezionista Salvatore Belardo, grande cultore delle tradizioni siciliane. Spazio, infine, anche ad una brillante rivisitazione de “La Baronessa di Carini”. Sul palco con Luigi Di Pino anche i cantattori Ornella Brunetto e Gianfilippo  Tomaselli. Uno spettacolo variegato e ricco di emozioni che non deluderà le aspettative.

In primo piano Luigi Di Pino

In primo piano Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

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Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

E’ stato un abbraccio caloroso quello che il pubblico ripostese ha riservato ieri sera ad uno dei suoi figli più amati, il cantastorie Luigi Di Pino, tornato ad esibirsi dopo 10 anni nella sua Riposto. Oltre 1000 persone si sono riversate nella centralissima piazza San Pietro per assistere al concerto-evento “Peri lavati – Dedicato ai ripostesi”. Un pubblico variegato e multigenerazionale ha preso parte alla serata. E lo spettacolo non ha deluso le aspettative. Luigi Di Pino ha regalato emozioni, divertendo e coinvolgendo il pubblico per ben tre ore. Il primo ad essere emozionato per l’accoglienza ricevuta è stato proprio l’artista ripostese. “Devo dire che un po’ me lo aspettavo – dichiara Luigi Di Pino – perché vivo a Riposto e sento che i miei compaesani mi vogliono bene. Però è chiaro che aspettarsi una cosa e poi vederla dal vivo è differente. E’ stata per me un’emozione grandissima esibirmi sul palco della mia città davanti ai miei compaesani. Ero molto emozionato ma non avevo un filo di ansia, perché avevo la sensazione di essere a casa, mi sentivo protetto. Mi sento davvero grato per questa grande dimostrazione di affetto. Loro ringraziano me per lo spettacolo, ma io ringrazio loro perché è stato tutto perfetto. E soprattutto sono stati perfetti i ripostesi. C’era – conclude il cantastorie – un’atmosfera magica, un calore indescrivibile”.

 Ad inizio serata, nell’irresistibile satira del “Congressu di li suggi”, Luigi Di Pino ha raccontato con ironia la realtà politica locale, strappando risate e scroscianti applausi. Un racconto in rima baciata, divertente e caustico, che si è mosso tra raffinati giochi di parole e spassose espressioni in dialetto. Non solo dunque custode delle tradizioni ma anche cantore dell’attualità. Un’artista a tutto tondo, capace di giostrarsi tra musica, recitazione e canto, mantenendo sempre un rapporto diretto con il pubblico. Sulla scena, al posto dei caratteristici cartelloni dipinti a mano, l’Opera dei Pupi curata dalla Compagnia “Il paladino” di Salvo Mangano. Nel ruolo dei “pupari manianti” Salvo Mangano, Nuccio Mangano, Fabrizio Mangano e Carmelo Viola, mentre in quello dei “pruituri” Gianfranco La Spina. A prestare la voce ai pupi, nei due brevi episodi introduttivi della storia “I paladini di Francia”, lo stesso Luigi Di Pino, capace di interpretare con disinvoltura i quattro protagonisti, esprimendosi in endecasillabi. E poi ancora canti, ballate, stornelli e leggende hanno coinvolto il pubblico, che ha partecipato battendo le mani e cantando i ritornelli. A chiudere la serata la rivisitazione de “La Baronessa di Carini”, interpretata da Luigi Di Pino, Ornella Brunetto, superba interprete anche di “Stranizzi d’amuri” di Franco Battiato, e Gianfilippo Tomaselli, cantattore belpassese dalla grande espressività. A completare il cast artistico i musicisti: Marco Crisafulli, alla fisarmonica; Rosario Moschitta, chitarra e mandolino; Ninni Simonelli, alla batteria e Rosario Tomarchio, al contrabbasso. Hanno partecipato anche Eugenio Patanè, Giambattista Galeano, Simona Panarello, Elvira Piacenti e Angela Giammuso. Infine, assistente alla regia Mariacarmen Russo, foto di Sebastiano Gulisano e riprese video di Alessio Armiento.

Un momento del concerto

Un momento del concerto

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

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RIPOSTO – Cunti, canti, teatro, pupi e satira. E’ il mix di ingredienti del nuovo e atteso spettacolo del cantastorie Luigi Di Pino che, dopo 10 anni, torna ad esibirsi in un grande concerto nella propria città natale. Domenica 26 agosto, alle ore 21, l’artista sarà in scena nella centralissima piazza San Pietro a Riposto con l’inedito “Peri lavati – Dedicato ai ripostesi”, evento patrocinato dal Comune di Riposto. Per l’occasione Luigi Di Pino presenterà al proprio pubblico un evento unico, uno spettacolo che vedrà contemporaneamente in scena cantastorie e pupari. Sulla scena, al posto dei caratteristici cartelloni dipinti a mano, ci saranno i pupi, a cui Di Pino darà voce esprimendosi in endecasillabi. Un’assoluta novità nel suo genere. I pupi infatti dialogheranno in rima. A curare l’Opera dei Pupi sarà la Compagnia “Il paladino” di Salvo Mangano. “E’ un piacere ed un onore per me, dopo 10 anni di assenza – spiega Luigi Di Pino – ritornare ad esibirmi nel mio paese, in particolare in quella piazza dove sono cresciuto e dove continuo a recarmi ogni giorno perché ho casa e vivo a Riposto. Per me quindi questo concerto rappresenta una gioia particolare e sono felice di dedicarlo ai miei compaesani. Non a caso lo spettacolo si chiama “Peri lavati – Dedicato ai ripostesi”. Questo mio ritorno a Riposto – conclude – smentisce il detto che nessuno è profeta in patria”.
Saranno alcuni tra i più noti personaggi ripostesi i protagonisti dell’intero spettacolo. Nella prima parte della serata verrà rappresentata la storia “U congressu di li suggi”. Luigi Di Pino racconterà con ironia la realtà sociale e politica che ci circonda, mescolando sapientemente cronaca ed umorismo. Un racconto in rima baciata, divertente e caustico, che utilizza ogni tipo di registro linguistico, dai raffinati giochi di parole al dialetto siciliano. Alla basedel lavoro c’è l’osservazione attenta e critica del suo tempo, che l’artista cerca di trasmettere nei suoi spettacoli. Subito dopo sarà protagonista della scena l’Opera dei pupi con “La morte di Buoso”, breve episodio introduttivo della storia “I paladini di Francia”, scritta da Orazio Strano, capostipite della grande scuola dei cantastorie siciliani. A dare voce ai quattro pupi in scena, Carlo Magno, Buoso, Gano e il cane, sarà Luigi Di Pino. Le musiche originali, composte dal cantastorie ripostese, faranno da sottofondo alle due scene, la prima ambientata all’interno del Palazzo Reale di Parigi e la seconda nel bosco. Duelli, risate e colpi di scena caratterizzeranno questa parte di spettacolo, che si concluderà con un finale
sorprendente.
Ma ci sarà ancora spazio per la commedia musicale in costume “La Baronessa di Carini”. Si tratta della rivisitazione della leggenda della figlia del Pretore di Palermo Don Cesare Lanza, Laura Lanza di Trabia, data in sposa giovanissima al signore di Carini. La ragazza, scoperta mentre tradiva il marito con il grande amore della sua vita, viene uccisa dal padre. Sul palco con il cantastorie Luigi Di Pino ci sarà Ornella Brunetto, storica protagonista
dello spettacolo di Tony Cucchiara.
Uno spettacolo originale e divertente che si preannuncia ricco di momenti emozionanti.

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il cantastorie Luigi Di Pino

Il cantastorie Luigi Di Pino

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Nuovo Evento del Gruppo Letterario  Sicilia Cori Miu: ” SONO NATO AL SUD “

Sicilia Cori Miu in collaborazione con il patrocinio del Comune di Riposto organizza il  10 di Luglio presso lo Storico Palazzo Vigo di Torre Archirafi/Riposto, la presentazione del libro e del Book Trailer di Melania C. La Colla ” Sono Nato al Sud “ Storia metacomica di una questione quasi seria.
Presenziano l’evento: Il Critico Letterario Giovanna Caggegi (Relatrice), Melo Ingegnosi ( Attore-Narratore), Alice Ferlito (Attrice Lettrice ), Pina Labanca (Responsabile Editoriale A e B Editrice ), Paolo Conti (Regista ), Gabriele Denaro (Musicista Compositore ).
Verrà allestita una mostra fotografica di Aldo La Colla dal Tema Catania nel Cuore
Altresì parteciperà alla serata la pittrice Melania Buscemi che esporrà qualche sua opera.
L’evento sarà presentato da Giusy Di Mauro e Pino Parisi di ” Sicilia Cori Miu ” .

Locandina

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1 Pino e GiusyTorre Archirafi – Riposto (Ct) - Il Gruppo letterario “Sicilia Cori Miu” ha messo a segno un altro successo culturale  con una serata evento emozionante intitolata “Vi Cuntu zoccu scrivu” un titolo armonioso e musicale che ha ben caratterizzato il successo della manifestazione svoltasi a Palazzo Vigo a Torre Archirafi di Riposto (Ct).

L’evento, realizzato in collaborazione con “Charm of Art”, è stato magistralmente presentato dal regista di “Sicilia Cori Miu” Pino Parisi e dalla poetessa Giusy Di Mauro, assistiti dall’aiuto regia Antonella Cavallaro e dal fotografo Mario Guillerno. L’evento di Palazzo Vigo, realizzato il 24 aprile, ha proposto una  serata  culturale all’insegna della sicilianità con la presentazione di due  opere letterarie: “Infiniti definiti” (Algra Editore) della scrittrice Rosalda Schillaci e “Matrioska” (Edizione MaranzAtomo) una commedia dialettale siciliana dello scrittore Francesco Sciuto.

La kermesse è iniziata con un cocktail di benvenuto di Salvatore Ferrara (veterano barman dell’AIBES) che per l’occasione lo ha denominato “Sicilia Cori Miu”.

Originale ed innovativa la formula proposta al numeroso pubblico presente dagli organizzatori del Gruppo letterario ripostese il quale non ha offerto il solito clichè delle tipiche serate di presentazioni libri. “Vi cuntu zoccu scrivu” è stata una vera e propria fiera della cultura a tutto tondo dove oltre alla presentazione dei due libri il pubblico ha potuto ammirare anche una mostra di pittura ed assistere ad alcune performances musicali di canti della nostra tradizione.

In tanti hanno preso posto nella sala allestita per la presentazione dell’evento.  Tante le opere pittoriche  esposte sulle pareti, in particolare dipinti dei nostri Pupi Siciliani messi a disposizione dalla pittrice Francesca Privitera. Nel contesto, anche un bellissimo carretto siciliano gentilmente messo a disposizione da Salvatore Ferrara che ha suscitato tanta curiosità e ammirazione. A questo va aggiunta la bravura dei due presentatori che sono riusciti a tenere il pubblico sempre attento e incuriosito da ciò che stava accadendo .

Per la presentazione  del testo “Infiniti definiti”  hanno preso la parola la scrittrice Rosalda Schillaci, la poetessa Rosetta Di Bella , l’editore dott. Alfio Grasso e la poetessa Giusy di Mauro.

Al termine della prima presentazione un intermezzo musicale  con l’entrata improvvisa  della bravissima artista cantante Giusy Schilirò accompagnata da tre musicisti del gruppo folkloristico Vecchia  Jonia di Giarre composto da Angelo Patanè (chitarra), Michele Bonaccorso (fisarmonica) e da Egidio Fichera (tamburello)  tutti rigorosamente  in costume folk. La Schilirò  con la sua bella voce calda e sensuale è riuscito a scuotere e far emozionare il pubblico presente,   cantando due liriche in dialetto Siciliano della “Balistreri”. Tanti applausi e tanto entusiasmo tra il pubblico, ad applaudire da spettatore  anche il famoso cantastorie siciliano Luigi Di Pino.

A seguire, ha preso la parola il poeta siciliano Nicola Raciti che ha onorato il pubblico con  due  delle sue belle liriche in dialetto.

Suggestiva la  presentazione della seconda opera letteraria prevista nel palinsesto della serata,   “Matrioska”, introdotta come  una piccola commedia teatrale che ha visto protagonisti di un impeccabile recitazione lo scrittore Francesco Sciuto, il relatore Antonino Magrì e l’artista Francesca Privitera.

Un gran finale ha concluso l’evento con l’intervento della famosa attrice scrittrice Ida Giulia La Rosa premiata dal pubblico incontenibile, al termine della sua  inaspettata ed emozionante esibizione, con una standing ovation.

La manifestazione si è conclusa con ringraziamenti in stile e la consegna di attestati in pergamena per  tutti. Tra i premiati, anche il cantastorie Luigi Di Pino, con un attestato a “Menzione Speciale”.

 

ROSARIO  MESSINA

I conduttori della serata Pino e Giusy

I conduttori della serata Pino e Giusy

Il pubblico

Il pubblico

Le copertine dei due testi con lo staff organizzativo

Le copertine dei due testi con lo staff organizzativo

Lo spettacolo dei canterini di Giarre

Lo spettacolo dei canterini del gruppo folk di Giarre “Vecchia Jonia”

Un momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

La premiazione della cantante Giusy Schilirò

La premiazione della cantante Giusy Schilirò

Premiazione Editore  Infiniti Definiti Dott. A. Grasso

Premiazione Editore Infiniti Definiti Dott. A. Grasso

Premiazione della scrittice R Schillaci

Premiazione della scrittice Rosalda Schillaci

Premiazione dello scrittore Francesco  Sciuto

Premiazione dello scrittore Francesco Sciuto

Premiazione dell'Editore MaranzAtomo Antonio  Magrì

Premiazione dell’Editore MaranzAtomo Antonio Magrì

Premio al  Cantastorie Luigi Di Pino

Premio al Cantastorie Luigi Di Pino

Pino Parisi con il barman Salvatore Ferrara ed i suoi cocktails

Pino Parisi con il barman Salvatore Ferrara ed i suoi cocktails

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