Articolo del dott. Rosario Messina
Giardini Naxos – “Un brano che scandisce l’inizio dello spettacolo mentre su uno schermo le immagini di un alba quasi buia sulla baia di Giardini, versi di gabbiani e, sulla destra del palco, in ginocchio, ci sta Nedda con una coroncina in mano; alla sua sinistra Pancrazio vestito da pescatore. Uno scambio di battute tra i due con Nedda che dice di aver pregato la Madonna tutta la notte per Pancrazio che sta per salpare con la sua barca da pesca verso terre lontane d’oriente e il pescatore che promette a Nedda di portare al suo ritorno un pezzo di legno della croce di Cristo. Subito dopo cambia lo scenario ed entrano in scena dei ballerini…..” Sono le prime battute del nuovo spettacolo del cantastorie ripostese Luigi Di Pino, che si preannuncia già un grande successo, con il quale metterà in scena per la prima volta la storia della Patrona di Giardini Naxos Santa Maria Raccomandata. Sono mesi che il cantastorie siciliano sta lavorando a questo nuovo spettacolo, ispirato dall’amico giardinese Saro Bellinghieri cultore di tradizioni popolari che ha fornito a Luigi Di Pino tutto il materiale e le fonti storiche per la stesura del racconto. Originale la formula con la quale è stato concepito lo spettacolo che si terrà in piazza Abate Cacciola, nei pressi del Municipio, il 4 settembre in occasione delle festività della Festa della Patrona (7 e 8 settembre). Si tratta di uno spettacolo che utilizza, per raccontare la storia della Madonna di Giardini, tutti i linguaggi dell’arte: recitazione, canto, poesia, danza, musica e video. Un cocktail suggestivo di battute, suoni, danze e immagini video che offriranno al pubblico presente una miriade di emozioni e suggestioni come del resto ci ha abituati con i suoi meravigliosi originali spettacoli il cantastorie Luigi Di Pino.
Ricordiamo a tal proposito lo spettacolo “I Paladini di Francia” andato in scena in Piazza Municipio a Giardini Naxos in occasione della festa della Patrona nel 2018. Un evento che ha fatto registrare il pienone di pubblico, divertendo e coinvolgendo la platea. Luigi Di Pino con un originale e suggestiva formula di spettacolo ed una magistrale regia ha ripercorso tra canti, suoni e recitazioni i suoi trascorsi a Giardini Naxos, i luoghi e le persone da lui frequentate, alcune delle quali divenute ispirazione per i personaggi e le espressioni dello spettacolo. Molteplici le figure legate al comune naxiota ricordate nel corso della serata. Tra tutti l’indimenticato Nino Martoglio.
Per la festa della Patrona di quest’anno Di Pino ha voluto proporre un opera che toccasse il cuore dei cittadini e dei fedeli di Giardini Naxos. Lo spettacolo si avvarrà di diverse collaborazioni tra queste ricordiamo: il Coro della Parrocchia Maria SS.ma Raccomandata diretto da Andrea Gialloreto, il Gruppo Folk “Triskelion” di Roccalumera, il Corpo musicale “Carmelo Puglia-Giardini Naxos”, le scuole di danza “Funny Club” di Piedimonte Etneo e “Entra in scena” di Calatabiano dirette dall’insegnate Claudia Patanè, l’artista del fuoco Roberta Pennisi, il pescatore Jano Mortellaro e gli attori Ornella Brunetto, Alfio Zappalà, Gianfilippo Tomaselli, Eugenio Patanè ed Angela Giammuso. Tante altre sorprese animeranno l’atteso evento che renderanno ancora più suggestiva e coinvolgente la serata del 4 settembre. Diverse le fonti dalle quali l’autore ha tratto ispirazione per mettere in scena lo spettacolo, tra questi il libro di Padre Agostino Lo Cascio, il libro sulla storia di Naxos e il volume “Giardini Naxos del cuore” di Piero Montes pubblicato di recente. Proprio del libro di quest’ultimo riportiamo alcune righe che spiegano il significato dell’appellativo “Raccomandata”. In merito Montes scrive:”l’appellativo Raccomandata a quanto mi raccontava Nonna Angelina, risaliva secondo lei ad un lontano evento, la cui memoria rinsaldata dalla fede è rimbalzata poi di generazione in generazione arricchendosi di inevitabili varianti. Sembra che a causa di perduranti e cattive condizioni del mare, le numerose imbarcazioni a vela dei pescatori locali, da più giorni impegnate in alto mare, come erano solite fare…non solo non erano rientrate ma di esse non vi era, all’orizzonte, alcuna traccia. Le famiglie affrante dal timore di non vedere i propri cari, si rivolsero alla Madonna, alla quale raccomandarono, con tutta la fede possibile , di salvare quei loro uomini in pericolo. E per rendere più devota la loro supplica, trasportarono il pesante Simulacro fin sulla spiaggia dove si trattennero per pregare, giorno e notte, in spasmodica attesa…..La preghiera fu accolta.” E sempre da un racconto di Nonna Angelina riportato sul suo libro da Montes apprendiamo dell’episodio con il quale inizia lo spettacolo che narra di un pescatore locale che con la sua grossa imbarcazione era solito spingersi con il suo equipaggio “fino ai territori dove era vissuto Gesù. Alla vigilia di un nuovo viaggio egli fu avvicinato da un anziana donna di grande fede che gli chiese la cortesia di portarle da quelle terre benedette, tutto per lei, un piccolo frammento di legno della croce su cui il Signore era stato crocefisso, perchè aveva grande bisogno di quell’aiuto miracoloso. Il pescatore non seppe dirle di no e le promise che l’avrebbe accontentata…” Rimandiamo allo spettacolo, come è giusto che sia, di sapere quale fu il finale del raccontò di Nonna Angelina sulla promessa fatta dal pescatore.
La vicenda narrativa che racconta la storia della Patrona, si intreccia magistralmente con i personaggi del luogo, le loro storie di vita, aneddoti, gioie e sofferenze del quotidiano e soprattutto le invocazioni dei fedeli del luogo verso la loro Madonna alla quale si rivolgono per scongiurare pericoli e fare miracoli.
C’è dunque grande attesa per questo originale spettacolo per il quale il cantastorie ripostese sta lavorando da mesi.
Intanto fervono i preparativi per organizzare gli eventi religiosi in programma in onore di S. Maria Raccomandata . E’ tanta la notorietà raggiunta da questa festa, ogni anno sempre più suggestiva e commovente come, ad esempio, il suo storico inno, toccante e poetico scritto dal sacerdote Don Antonio Cordaro (eletto sindaco della città nel 1885) del quale ricordiamo le parole iniziali: “O Giardini, giardino di fiori qui germoglia la rosa più bella la Regina dei vergini cuori come stella lucente ci sta…..”.
La storia della Patrona inizia nel 1719 quando venne eretta la prima Parrocchia “ai giardini” dipendente dall’Arcipretura di Taormina (Giardini fu elevata a Comune solo nel 1847). La tradizione racconta che la parrocchia (che ottenne l’autonomia ecclesiastica da Taormina solo nel 1921 essendo parroco Padre Giammaria da Casalvecchio) venne dedicata a Maria per la fede dei marinai e dei loro familiari i quali prima di avventurarsi in mare “si raccomandavano”, per essere protetti dalla Madonna. Come narrano le fonti storiche la statua originaria, venne distrutta nel 1851 nella chiesa di San Nicola. Successivamente ne venne commissionata un’altra, quella che attualmente viene venerata dai fedeli, la quale fu modellata a Napoli nella scuola del Bottigliero intorno al 1853 e portata in città via mare col veliero dei fratelli Cacopardo. Da generazioni i giardinesi, anche emigranti, ogni anno festeggiano la loro Patrona con una grande devozione. Ricordiamo per tutti Santo Vinci il devoto che ogni anno veniva dagli Stati Uniti per assistere alla festa. Di lui è indelebile il ricordo di quando saliva fino alla nicchia per aiutare a scendere la statua mentre sventolava un fazzoletto bianco gridando “Viva Maria”.
ROSARIO MESSINA