Con una semplice ma suggestiva cerimonia è stato inaugurato domenica 15 dicembre, a Giardini Naxos, l’Archivio-Banca della Memoria nei locali comunali di Via Chianchitta n. 26 bis. Il pubblico è intervenuto in gran numero all’evento. Presenti anche numerose autorità, artisti e nomi noti della cultura locale e comprensoriale.
La “Banca della Memoria” è un progetto ideato e curato da Nino Vadalà stimato elettricista, oggi in pensione, con la passione per quegli oggetti in grado di ricostruire la storia di un luogo il quale, negli anni, si è reso protagonista di generose donazioni delle sue collezioni di cui hanno beneficiato vari enti museali come il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, il Dipartimento di Ingegneria elettrica dell’Università di Padova, l’archivio Storico Enel a Napoli e, il Museo Etnoantropologico di Savoca. Oggi anche il “Museo” di Giardini Naxos appena inaugurato annovera oggetti donati da Vadalà e da tanti altri concittadini che, l’ideatore della Banca della Memoria ha raccolto e collocato in appositi spazi e teche, con grande passione e fantasia. Nelle teche e negli spazi a tema allestiti nella grande sala del museo è possibile ammirare manufatti d’epoca, foto che raccontano eventi locali, libri, quadri, documenti che raccontano la storia della comunità giardinese. Tante le testimonianze interessanti a cominciare dalla copia dell’originale dell’attestato con il quale venne concessa l’autonomia a Giardini (da Taormina) datato 1 gennaio 1847. La copia del documento è stata ottenuta dal prof. Elviro Langella, a seguito di una sua ricerca seguita da una richiesta fatta all’Archivio Storico di Napoli.
All’ingresso della struttura danno il benvenuto ai visitatori un paio di moto d’epoca dei vigili urbani di Giardini degli anni 60′ ed ancora, si può ammirare uno dei cartelloni originali con le immagini dipinte appartenuto al famoso cantastorie ripostese Orazio Strano. Assieme al pannello anche una delle prime chitarre utilizzate da Strano. Abbondano nella grande sala altri oggetti d’epoca, foto, libri e tant’altro. Suggestiva invece la saletta dedicata al presepe realizzato con le statuine di personaggi storici di Giardini realizzato dal Maestro scultore Turi Azzolina che sono state date al Comune in Comodato d’uso dalla Regione Siciliana che le aveva acquistate dall’artista. Tra le statuine troviamo il monaco Padre Giammaria, l’Avv. Pancrazio Tornatore, il pescivendolo Pistolo, il direttore della Banda Musicale M° Mangano, il padre di Azzolina abile artigiano della ceramica, il barbiere Minicheddu e tanti altri.
A presentare la serata ed introdurre gli ospiti è stato il dott. Giovanni Bucolo il quale dopo una breve descrizione di quanto è custodito nel museo ha dato la parola al Sindaco Pancrazio Lo Turco il quale, dopo aver spiegato come è nato questo progetto ed elogiato il lavoro certosino di Nino Vadalà ha concluso dicendo: “Tutti noi dobbiamo essere fieri di questo Museo perchè è un luogo che appartiene ai giardinesi del passato e ai giardinesi del presente dove ognuno può ritrovarsi o ritrovare un parente in una foto, in documento o un libro. La struttura servirà a mantenere viva la memoria della nostra comunità che non dovrà mai cadere nell’oblio”.
La serata ha riservato altri momenti interessanti. Il Cav. M° Nino Buda ha raccontato una delle pagine più buie della storia della cittadina ionica ovvero il maremoto che colpì la costa giardinese a seguito del terremoto di Messina del 1908 e che causò anche delle vittime. A testimonianza di questa pagina di storia è stato esposto un quadro della famiglia Buda che raffigura le barche dei pescatori travolte di sorpresa dalla gigantesche onde causate dalle scosse telluriche.
Emozionante l’intermezzo musicale con alcune canzoni dialettali cantate dal cantautore ripostese Luigi Di Pino.
Un succulento cocktail realizzato da Salvatore Ferrara ha concluso la serata.