Giardini Naxos (Me) – Particolare enfasi quest’anno è stata data dal Comune di Giardini Naxos alla celebrazione della storica “Fiera del Primo Aprile” che vanta oltre un secolo di storia (1910 – 2017). Nello staff organizzativo che ha collaborato con il Comune, per la parte dedicata al folklore, hanno preso parte Rosario Bellinghieri cultore delle antiche tradizioni locali, Angelo Savoca presidente del Fotoclub Naxos e l’associazione “Sicilia Cori Miu” e Jano Mortellaro noto per le intraprendenze organizzative dei carnevali passati a Giardini Naxos. Altri protagonisti che hanno dato tono all’evento, Pino Parisi, la poetessa Giusy Di Mauro, il fotoreporter Mario Guillermo, Antonella Cavallaro, Clorinda Puglia, Salvatore Intelisano e Pippo Carpita (zampognari di Castelmola), Turi Miceli intervenuto con il nipotino Giammarco il quale ha offerto una dimostrazione su come venivano realizzati i “cufinari” (cesti o panieri), il barman Salvatore Ferrara (AIBES) che ha preparato un cocktail di benvenuto, battezzato “Naxos”. Ad inaugurare la fiera è stata l’assessore alla Cultura Sandra Sanfilippo insieme al sindaco Nello Lo Turco ed al suo vice Carmelo Giardina. Nei pressi di Piazza kalkis, sul lungomare Tisandros, il noto cantastorie ripostese Luigi Di Pino ha intrattenuto i numerosi turisti e visitatori accompagnato alla fisarmonica dal canadese Jean Le Clair, eseguendo brani di Rosa Balistreri e storie del grande cantastorie scomparso Orazio Strano. Per l’occasione è intervenuta anche Cettina Busacca, figlia del celebre cantastorie, Ciccio.
Istituita per la prima volta nel 1910 del secolo scorso, un tempo era denominata “Fiera di Maria SS. Raccomandata” (in onore della Patrona) o “Fiera di Primavera”. Storicamente la Fiera del primo aprile è sostanzialmente un appuntamento tradizionale annuale dedicato ai prodotti del mondo rurale e, alla compravendita di animali (cavalli, buoi, pecore ecc.) a tal proposito, buona parte di quella dedicata agli animali, si svolgeva sulle spiagge del lungomare di Naxos. Ai nostri giorni il tradizionale mercato del primo aprile non ha più nulla di quel mondo rurale ed agricolo ormai scomparso, tuttavia rivive puntualmente ogni anno nelle variopinte bancarelle “commerciali” che animano il lungomare di Naxos per offrire una occasione di svago ai numerosi turisti giunti a visitarla.
Girando tra le varie bancarelle sul lungomare di Giardini Naxos assistiamo ad un colorato andirivieni di piccoli commercianti che offrono ai visitatori un po’ di tutto: dai capi di abbigliamento ai prodotti per la casa. Non sfuggono alla nostra attenzione, ad esempio, le dimostrazioni delle ultime novità per la cucina a prezzi modici, il bellissimo stand dedicato all’arredo floreale da giardino od il simpatico “Fish Kingdom”, ideale per portarsi a casa un grazioso portafortuna acquatico.
Nel tratto di San Pancrazio, è stato allestito un momento di autentico spettacolo con la presenza del cantastorie Luigi Di Pino il quale, sulle orme di Orazio Strano, ha eseguito un repertorio di canti legati alla tradizione popolare, mentre lo staff organizzativo di “Sicilia cori miu”, a bordo dei tipici carretti siciliani, coinvolgeva i passanti offrendo loro le buonissime arance della nostra terra.
Ritornando alle passate edizioni, ricordiamo che ad un certo punto e per diversi anni, la “Fiera degli animali”, della quale nel tempo si erano perse le tracce, cominciò ad essere organizzata contemporaneamente a quella di prodotti commerciali (organizzata invece nell’attuale ubicazione) in un area compresa tra le contrade di Trappitello e Chianchitta. Anche questo è diventato nel tempo un imperdibile appuntamento soprattutto per la gioia dei più piccoli affascinati da asinelli, mucche, pecore e quant’altro proveniente dal mondo rurale, insieme alla presentazione dei sapori agroalimentari tipici di questa terra, il tutto a dimostrazione di una varietà enogastronomica e culturale propria di una valle, quella dell’Alcantara, geodinamicamente unica perché il grande fiume mette in relazione e costituisce la sintesi della fecondità agricola del territorio dell’Etna con la ruralità dell’entroterra del territorio dei Nebrodi, il mare e le montagne di Sicilia dunque, nelle antiche carte il punto di congiunzione tra la Val Demone e la Val di Noto. Con il suo sbocco a mare: l’antica Naxos, appunto.
Questo folklore, che ad alcuni può apparire retrò e fuori moda, è invece testimonianza della presenza viva e vivace di una comunità intergenerazionale straordinariamente semplice, che ha bisogno oggi più di ieri di questi momenti di aggregazione per uscire, incontrarsi e ritrovarsi unita dopo i disagi di un freddo inverno. Una caotica ma indispensabile “boccata di ossigeno” per riallacciare i rapporti sociali magari di fronte ad una buona granita o ad un buon bicchiere di vino e per rinnovare un’amicizia ed un legame con la terra che tenta disperatamente di resistere attraverso i secoli mentre, poco più a monte un’altra città frettolosamente si imbelletta per ospitare tra qualche mese i potenti di questa civiltà.
Sergio Denaro e Rosario Messina (Foto)