Al polo artistico d’eccellenza del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, in scena gli Stick Men. Il progetto rock progressive nato nel 2007 dal nome dall’incredibile talento di Tony Levin influente bassista statunitense dal lungo curriculum (Yes, King Crimson)
16 Novembre 2023 di Francesca Librandi
Cosenza, 16 novembre 2023 – Riparte con successo JazzAmore, la fortunata kermesse musicale promossa da MKLive e Alter-Azioni Festival, che offre alla realtà urbana di Cosenza un viaggio attraverso sonorità jazz, funk e rock grazie a performance di altissimo livello a merito di grandi nomi del settore sul piano nazionale e internazionale.
Dopo line up d’eccezione quali Tullio De Piscopo, Virgil Donati e il Globetrotter Project di Dave Weckl e Alain Caron, che nei mesi precedenti hanno infiammato il pubblico in diversi luoghi di interesse dell’hinterland, giovedì 14 novembre al polo artistico d’eccellenza del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria è stata la volta degli Stick Men, progetto rock progressive nato nel 2007 che prende il nome dall’incredibile talento di Tony Levin con il chapman stick, particolare basso elettrico utilizzabile anche come chitarra e di cui è attualmente il massimo rappresentante mondiale.
Tony Levin, influente bassista statunitense dal lungo curriculum (Yes, King Crimson, Liquid Tension Experiment per citare alcune delle sue collaborazioni), nel quale spicca il suo approccio innovativo agli strumenti musicali, essendo stato inoltre uno dei pionieri dell’uso del contrabbasso elettrico e il creatore di una tecnica per suonare il basso con le bacchette, è accompagnato nel progetto Stick Men da Markus Reuter alla chitarra (The Crimson ProjeKct e Europa String Choir), musicista ambient sperimentale, specialista del tapping e progettista di strumenti musicali, e Pat Mastelotto, virtuoso batterista noto per la sua militanza nei King Crimson, storico gruppo rock progressive britannico che ha fortemente influenzato intere generazioni di artisti.
Dopo il grande successo del tour post-pandemia, che ha rilanciato l’attuale formazione attuale con 72 concerti all’attivo nel biennio 2022-2023 tra Stati Uniti, America Latina e in Giappone, per promuovere i due ultimi lavori in studio della band gli Stick Men hanno abbracciato anche un rapido tour italiano, che ha visto il Teatro Auditorium dell’Unical come prima delle due uniche tappe del sud Italia, arrivando in Calabria per la prima volta in assoluto e regalando al pubblico presente in sala più di un’ora e trenta di spettacolo, intervallato da una buona dose d’umorismo dei tre musicisti.
Dopo le parole di apertura di Fabio Vincenzi, direttore del Teatro Auditorium Unical, e di Marco Verteramo, direttore dell’Agenzia MKLive, le coinvolgenti atmosfere a metà tra progressive rock e progressive metal, sviluppate in un complesso mix ritmico a tratti sfumante nello stile libero della jam e dell’improvvisazione, hanno mostrato un Tony Levin anche nell’insolita veste di cantante.
In successione all’inarrestabile incalzare del rock funkeggiante, progressive e jazz dei brani dei due ultimi album della band, Tentacles (2022) e Umeda (2023), l’encore con la doppia cover dei King Crimson ha concluso quella che è stata un’esperienza di suoni e atmosfere unica nel suo genere.
Ricordando che la kermesse, in collaborazione con l’Università della Calabria, il CAMS Centro Arti Musiche e spettacoli e con il sostegno del Ministero della Cultura, proponendosi di rendere più fruibile la musica di qualità nella realtà urbana, permette per tutti gli appuntamenti un costo ridotto del biglietto per studenti, docenti, ricercatori e personale dell’Università della Calabria.
Attendiamo il prossimo appuntamento della rassegna Jazzamore del 15 dicembre, col progetto Euphonia Suite di Eugenio Finardi, Mirko Signorile e Raffaele Casarano.
Francesca Librandi