Catania 9 luglio 2017 – Domenica 9 luglio, il porto di Catania si è animato delle musiche e delle atmosfere della Sicilia più autentica grazie al cantastorie ripostese Luigi Di Pino (accompagnato dai musicisti Orazio Gallo al basso, Marco Crisafulli alla fisarmonica e Alessio Cannata a tamburello e percussioni) e alla Compagnia d’opra dei pupi “I Viola”.
L’iniziativa è nata da una partnership tra Regione Siciliana (Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo), Associazione Il Cantastorie, Unione del Cantastorie, Comuni Amici e Catania Cruise Terminal, con il supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, e si inserisce nell’avviato processo di sviluppo del water front verso una sempre maggiore integrazione del porto con la città di Catania: una vera e propria “riconsegna del porto ai catanesi”, grazie all’autorità portuale e all’intesa con l’amministrazione comunale.
A suggellare ciò, intorno alle 17 è arrivato al porto il sindaco della città metropolitana etnea Enzo Bianco, ospite d’onore della manifestazione, che ha dichiarato: “Un’accoglienza che valorizza la nostra tradizione e la nostra storia, di cui sono molto orgoglioso.” L’evento ha avuto lo scopo di offrire un assaggio delle più genuine tradizioni culturali siciliane agli oltre duemila croceristi della nave Celebrity Constellation, approdata di mattina al porto di Catania, e ai catanesi desiderosi di scoprire un nuovo modo di vivere il porto.
Il cantastorie Luigi Di Pino è tra le figure più accreditate per una prossima nomina a Direttore Artistico per le manifestazioni folkloristiche e culturali al Porto di Catania. L’artista ha dichiarato: “Per la prima volta si sta cominciando a comprendere che ciò che caratterizza la nostra identità deve essere conservato e valorizzato. Ringrazio Antonio Di Monte, general manager di Catania Cruise Port, Mario Russo, terminal & pier supervisor, e Anna Rita Secchi, marketing & business development, arrivata appositamente da Cagliari per l’occasione.”
Ettore Messina, Presidente di Comuni Amici, ha dichiarato: “Il Terminal crociere è una porta sul mondo. Continueremo su questa linea al fine di poter utilizzare luoghi cardine come il porto di Catania o i vari “gate” turistici per promuovere tutta la Sicilia”.
All’evento ha partecipato anche un’altra eccellenza siciliana, il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, che ha offerto a crocieristi e catanesi una rinfrescante spremuta.
______________________________________________________________________________
Luigi Di Pino – Cantastorie del XXI° secolo
Luigi Di Pino è un artista intrigante e persuasivo con esperienze in campo figurativo, teatrale, poetico e musicale. Compositore nonché autore, è iscritto alla SIAE con più di 100 brani all’attivo.
La sua più matura espressione artistica è il Cantastorie, figura legata alla tradizione siciliana su cui convergono tutte le principali forme di comunicazione artistica: pittura, poesia, musica e teatro.
Si è molto esibito dal vivo portando la tradizione siciliana tra i conterranei del Nord Italia e all’estero, principalmente in Australia.
Annovera apparizioni sulle principali reti nazionali ed è stato membro del Tavolo Nazionale per la musica popolare, istituito con decreto del Ministero dei Beni e Attività Culturali.
________________________________________________________________________________
Associazione Il Cantastorie
L’Associazione “Il Cantastorie” nasce dalla passione di riscoprire, tutelare e divulgare il Patrimonio Culturale tipicamente Siciliano, nonché dall’idea che non è bene dimenticare da dove veniamo.
Nell’attualità di un mondo che viaggia veloce verso la globalizzazione, l’Associazione ha come finalità primaria la riscoperta, la salvaguardia nonché la divulgazione delle più genuine tradizioni della nostra Sicilia, con particolare riguardo alla figura del Cantastorie.
In principio furono gli Aedi, che narravano le vicende degli dei e degli uomini perché ne restasse memoria, e i Rapsodi, coloro che cucivano i loro racconti e quelli di altri poeti.
Femio, il cantore che era ospitato nella casa di Ulisse e che si era macchiato delle medesime colpe dei Proci, ebbe tuttavia salva la vita perché nell’ora della vendetta ricordò all’eroe che le sue gesta non avrebbero più avuto memoria. Cantori c’erano ai banchetti della Roma antica. I generali e i governatori romani si facevano accompagnare da poeti amici, nella speranza che le loro imprese avrebbero avuto la memoria d’un canto.
Nel volgere dei secoli la gioia del narrare in canto rimase: trovatori e menestrelli avrebbero dato materia agli scrittori dei poemi cavallereschi. Il racconto recitativo accompagnato da brevi toni di musica scese tra il popolo. Le storie furono il dono di poeti girovaghi alla gente raccolta nella piazza del borgo nei giorni di festa.
In Sicilia, già intorno alla fine dell’ottocento non vi era angolo sperduto che i Cantastorie non avessero raggiunto, non vi era piazza in cui non si fossero esibiti, accompagnandosi con le loro chitarre e affidando la rappresentazione visiva della storia ai cartelloni dipinti a mano.
I cantastorie avevano la funzione di far circolare storie, notizie e fatti, ma la valenza teatrale e spettacolare, l’enfatizzazione del dramma, i commenti e le sottolineature, le manipolazioni e i travisamenti, la ricerca dei principi morali e degli insegnamenti andavano ben al di là di una mera funzione informativa, ed erano volti ad assicurare il consenso del pubblico intorno a certe interpretazioni dei fatti, a certe ideologie proprie del comune sentire popolare.
Esiste una peculiarità siciliana del Cantastorie nel quadro nazionale, una specifica tradizione etno-musicale per la presenza di importanti capiscuola che si sono imposti come modelli di riferimento, creando un sistema emulativo. Perciò il Cantastorie siciliano è un istituto culturale che, attraverso prestiti e ricambi, mantiene e rinnova la tradizione orale.
________________________________________________________________________________
Comuni Amici e Catania Cruise Terminal
Comuni Amici è la ‘rete ideale’ di Comuni siciliani nata su iniziativa dell’imprenditore turistico Ettore Messina e fortemente sostenuta dagli assessori dei Comuni coinvolti su tutto il territorio siciliano (tra questi: Aidone, Piazza Armerina, Enna, Mazzarino, Mirabella Imbaccari, Pachino-Marzamemi). Nata nel 2014, l’idea muove dalla voglia di fare rete e dalla necessità di ridurre le spese in un periodo di spending review. Oltre alla promozione integrata, si propone di agire con strategie e offerte mirate per i turisti, dal mare alla montagna, dalla Magna Grecia al Medio Evo, per far conoscere anche le tradizioni e le realtà meno note della meravigliosa terra che è la Sicilia e con l’obiettivo di arrivare a presentare la Sicilia come un vero e proprio Brand.
Catania Cruise Terminal (CCT) gestisce dal 2011 il terminal crociere del Porto di Catania, con l’obiettivo di potenziare il traffico passeggeri nella Sicilia Orientale.
Nel 2017 la rete dei Comuni Amici e Catania Cruise Terminal hanno raggiunto un accordo per la gestione degli spazi dedicati all’accoglienza dei crocieristi. L’idea muove dal concetto di ospitalità: il turista che arriva porta benessere ed economia e per questo va accolto in modo eccezionale. È stata quindi creata un’ “isola” proprio nei pressi del terminal dove verranno rappresentati i Comuni Amici, con la didattica e l’informazione relativa ai territori ma anche con stand dedicati alla promozione dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico.
Catania Cruise Terminal, dal canto suo, allestirà un centro servizi, denominato come in tutti gli altri porti del network GPH “Guest Information Center”, a disposizione sia dei crocieristi e degli equipaggi, sia di tutti i visitatori del porto, nel quale saranno fornite non solo le informazioni turistiche, a cura della Regione e del Comune di Catania, ma sarà anche proposto un ampio ventaglio di attività di interesse turistico. L’iniziativa si inquadra nel programma e nel progetto di riqualificazione e sviluppo del waterfront urbano, fortemente voluto dal Comune di Catania e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.