
Giardini Naxos (Me). Sono riprese le attività sociali della sezione di Giardini Naxos della Fidapa. Dopo il lock down dovuto all’emergenza coronavirus che ha costretto le fidapine a qualche mese di inattività forzata, sabato 11 luglio, in un noto ristorante giardinese, è stato organizzato un evento culturale riguardante la presentazione del nuovo libro della scrittrice messinese Nadia Terranova, finalista del Premio Strega 2019, intitolato “Come una storia d’amore” (ediz. Perrone della collana Hinc). Alla presentazione del libro oltre alle fidapine della sezione locale sono intervenute anche Daniela Diamante e Ada Puliatti già presidenti del sodalizio. Presenti anche varie personalità del mondo della cultura messinese e catanese tra questi l’artista Livia Terranova, la fotoreporter Vera Terranova, l’avv. Daniela Tomarchio, il presidente dell’associazione “Vulcano” Salvatore Bittighesu assieme alla vicepresidente Grazia Maccarone ed al preside Francesco Bottari referente per la cultura dell’associazione, il preside Mario Rapisarda, la presidente dell’associazione Scientifico Culturale “Mea Lux” Angela Lombardo, la dott.ssa Agata Polonia coordinatrice dell’assemblea territoriale di Cittadinanza Attiva di Taormina-Giardini-Naxos di recente nominata Cavaliere OMRI Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ad introdurre l’evento è stata la presidente della Fidapa di Giardini Naxos per il biennio 2019-2021 Angela Giuttari la quale, prima di iniziare la serata ha chiesto ai presenti un minuto di raccoglimento per ricordare i morti del coronavirus. Terminato il minuto di silenzio, la presidente Giuttari ha continuato il suo intervento introduttivo specificando che: “Stiamo attraversando un momento particolare dovuto all’emergenza coronavirus, per la quale abbiamo dovuto sospendere tutte le attività, questa è la prima alla quale ne seguirà un’altra il 6 di agosto.” La Giuttari ha poi concluso il suo intervento introducendo la scrittrice e, la referente della commissione cultura della Fidapa la prof.ssa Grazia Intersimone. Quest’ultima, nel prendere la parola, dopo aver ricordato il difficile momento che il mondo sta attraversando per il Cov-19 e, in particolare il nostro Paese, ha specificato che la Fidapa ha voluto ricominciare con un evento culturale, la presentazione di un libro che parla di “storie di donne” in sintonia con quella che è l’anima del sodalizio. Nel presentare l’autrice ed il libro la Intersimone ha tracciato con dei flash i sentimenti umani che caratterizzano le storie dei personaggi protagonisti dei brevi racconti della Terranova. Il rimpianto, il dolore, il lutto sono alcuni dei sentimenti che “assediano” i vari protagonisti. Ha quindi esaltato la capacità della scrittrice di descrivere storie nelle quali ognuno di noi può identificarsi perché le ha vissute. La stessa relatrice, affascinata dalla lettura del testo ha sottolineato come sia entrata in empatia con i personaggi. Al termine dell’intervento della referente della cultura ha preso la parola l’autrice del libro la quale dopo aver spiegato come è nata l’idea di raccontare storie di naturale quotidianità, si è soffermata su alcune parti del testo specificando come queste fossero state ispirate dai luoghi dove la scrittrice ha vissuto o che ha avuto modo di conoscere come il quartiere ebraico a Roma. Al termine del suo intervento ha risposto alle domande del pubblico.
Le protagoniste dei racconti del libro della Terranova sono tutte donne di età diversa. Quello che le accomuna è il vivere nella periferia di Roma la città dove vive da anni la scrittrice, una Roma che non è la loro città d’origine, ma in cui sono approdate a un certo punto della loro vita. Vediamo alcune di queste storie. Ad esempio, il primo racconto, “Via della Devozione” descrive una coppia di anziani coniugi e della loro quotidianità che ad un certo punto, decide di pagare il funerale di un transessuale della cui morte nessuno si cura. Nel racconto “Due sorelle” si parla di Porta Maggiore che, per due ragazze, rappresenta una boccata d’aria per evitare di assistere ai litigi dei loro genitori. “La lavanderia sbagliata” invece, descrive due caratteri opposti, quello della tintora esotica sempre sorridente e quello della proprietaria, italiana, meno popolare dell’altra. “L’ora di libertà” mette in scena un brindisi solitario di una giovane in un bar prima di un capodanno. “Freezing” invece è il ritratto di una donna afflitta dalla morte di una sconosciuta. Nella “Felicità sconosciuta” una donna viene idealizzata dalla protagonista la quale, seguendola su facebook, pur non sapendo nulla di lei prova invidia ed ossessione per un mondo che non le appartiene.
A conti fatti possiamo concludere che si tratta di un libro emotivamente coinvolgente che parla di storie comuni e soprattutto di eventi che appartengono al nostro quotidiano dove ognuno di noi si può ritrovare. Per questo il libro si legge tutto d’un fiato anche perché è misurato nella stesura e, alquanto gradevole nella lettura.
Al termine della serata la presidente della Fidapa Angela Giuttari ha consegnato a Nadia Terranova un omaggio floreale.
ROSARIO MESSINA
BIOGRAFIA di Nadia Terranova
Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Ha scritto per Einaudi i romanzi Gli anni al contrario (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima e del Bridge Book Award) oe Addio fantasmi (2018, finalista al Premio Strega e vincitore dei premi Alassio Centolibri, Subiaco Città del libro, Premio Mario La Cava e il premio Nino Martoglio). È autrice di numerosi libri per ragazzi, tra cui Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo 2012), Casca il mondo (Mondadori 2016) e Omero è stato qui (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi), e un saggio sulla letteratura per ragazzi, Un’idea di infanzia (ItaloSvevo 2019). E’ tradotta in Europa e negli Stati Uniti e collabora con diverse testate come “La Repubblica” e “il Foglio”.








