Alla vigilia ci si aspettava quantomeno una scossa dal punto di vista caratteriale e sul fronte tecnico. Almeno secondo le previsioni della dirigenza che, la scorsa settimana, e precisamente all’indomani della brutta sconfitta per 3 a 2, rimediata con la Gupe Battiati Catania tra le mura amiche, aveva tenuto una riunione con lo staff, l’allenatore e l’intera squadra per ridare coraggio e motivazioni. Un incontro nel corso del quale la Savam Costruzioni Volley Letojanni aveva chiesto maggiori sforzi ad una compagine, composta da capitan Schifilliti e compagni, che anche ieri, sul parquet calabrese di Cinquefrondi, ha ricommesso quasi gli stessi errori di sabato, lasciando nel reggino tre punti fondamentali per una classifica che adesso risulta davvero balorda rispetto all’inizio del torneo. E che quasi sicuramente porterà la società letojannese a fare scelte importanti per rivitalizzare un sestetto, intenzionato a vincere e ritornare a fare punti ma che anche in Calabria ha dovuto soccombere per 3 a 1 davanti ad un pubblico avverso e che non ha di certo aiutato la squadra dei fratelli Soraci, rimasta a quota 15 punti ma a sole 6 lunghezze dal secondo posto, occupato dalla Gupe, e ad altrettante dal Cinquefrondi che, con quest’affermazione, si porta a 21 punti. Numeri che per il momento non sorridono per niente ai siciliani che sfrutteranno la pausa natalizia per riprendersi dalle ultime batoste e tornare carichi contro il Modica di mister Benassi. Gara, questa, prevista per il 6 gennaio e che verrà preceduta da una serie di sedute di allenamenti necessarie per far sì che la squadra jonica riprenda la condizione fisica e si rimetta sui giusti binari. Nel frattempo però il piatto forte su cui discutere a lungo sarà proprio l’ultimo match perso e che poteva terminare diversamente qualora l’arbitro Braile di Cosenza, coadiuvato da Cupello, non si fosse reso protagonista di grossi errori di valutazione a discapito della Savam e che hanno il portato alla fine delle ostilità nel quarto set. Ma a dire il vero di svarioni arbitrali ce ne sono stati di altri e numerosi nel corso di tutta la gara che iniziava con un Letojanni ben messo in campo e concentrato, ma che sul 2 a 1 a proprio favore si faceva rimontare subito 3 a 2. Cinque minuti di testa a testa insomma che, poco a poco, si trasformava in un 6 a 2 per i locali che sfruttavano a dovere le imprecisioni dei letojannesi, andando sul 7 a 5 grazie alle diagonali dell’ex Laganà (per lui 23 punti totali). Proprio quest’ultimo conduceva i suoi sul 10 a 7 con un servizio impeccabile e dei colpi precisi sulle linee laterali: a sostegno anche il centrale Nardi e Chillemi che, dopo un muro e un ace, imprimevano lo slancio giusto per portarsi sul 12 a 7. Poi un ace di Mazza e una schiacciata di Schifilliti diminuivano lo svantaggio (13 a 11) e con il passare dei minuti il Letojanni cercava di agganciare gli avversari invano, visto che il divario cresceva di punto in punto a causa di errori in difesa degli ospiti. Il set pertanto scorreva velocemente a favore dei locali che concludevano in bellezza sul 25 a 18 dopo un pallonetto di Bellucci ed un attacco errato di D’Andrea. Si andava dunque al secondo parziale che cominciava con il Letojanni conscio dei propri mezzi e che, dopo un testa a testa, andava sul 6 a 4 a proprio favore grazie ad i soliti spunti di Mazza. Ma un Laganà in forma smagliante ritornava in cattedra e rimetteva tutto a posto: nell’arco di pochi secondi il vantaggio di 4 punti dei letojannesi si dissolveva con un 8 a 6 del Cinquefrondi che cominciava a mettere giù palloni pesanti fino al 10 a 10. Da qui in poi la squadra di Polimeni prendeva il largo con Nardi che faceva 12 a 10 e lentamente allontanava i suoi compagni dagli avversari, completamente in balìa delle onde. Il sestetto calabrese scavava infatti un solco di ben 6 lunghezze, portandosi sul 19 a 13 grazie ad ottime manovre di Nardi e Dall’Agnol e alle stoccate del solito Laganà che, sul 20 a 14, realizzava l’ennesimo punto in battuta che valeva il 21 a 14. Poi show dei calabri che, in un batter d’occhio, con un altro ace di Laganà e un pallonetto di Bellucci riuscivano a vincere anche il secondo parziale per 25 a 14. Tutt’altra storia il terzo round, nel corso del quale il Letojanni appariva rigenerato in tutti i fondamentali: questo grazie all’inserimento di Mazza come falso opposto e di D’Andrea a posto 4 che ridavano energia ad un gruppo sfaldato e che sul 4 a 1 subiva un’altra “remuntada” dei locali. Questi ultimi arrivavano al 5 a 5 ma, minuto dopo minuto, dovevano per forza di cose arrendersi ad una Savam determinata a riaprire la contesa. Su tali basi gli ospiti confezionavano un 9 a 5 e un 12 a 7 che preoccupava il tecnico calabrese al punto da chiamare un time-out per scongiurare quello che sarebbe accaduto dopo. Ovvero la vittoria del parziale da parte dei letojannesi che, prima, scavavano un solco di ben 10 punti (20 a 10) e, dopo, giungevano facile sul 25 a 12, grazie ad una difesa e ad una ricezione attente e a muri sontuosi, l’ultimo dei quali alzato da Schifilliti. Letojanni di nuovo in partita dunque e che cominciava il quarto set punto a punto fino al 5 pari, quando i locali riprendevano la marcia e, sfruttando dei passaggi a vuoto della squadra messinese, si appostavano sul 10 a 7. Di mezzo i muri di Schipilliti e D’Andrea e i siluri di Laganà che si trasformavano prontamente in punti per un 11 a 8 che permetteva a Tofoli e compagni di gestire al meglio. Ma proprio su questo punteggio, D’Andrea faceva mani-out e punto a proprio favore, con l’arbitro Braile che chiamava palla fuori e concedeva il punto del 12 a 8 per i locali. Da qui un vespaio di polemiche cui seguiva uno scontro verbale tra il capitano della Savam, Schifilliti, e il direttore di gara che alla fine estraeva il cartellino rosso, sia per il numero 5 che per Princiotta. Tutto questo mentre tra gli spalti si respirava un clima incandescente, in seguito all’espulsione del centrale letojannese Remo, reo per essere entrato in campo per sedare gli animi. Partita sospesa per qualche minuto e Letojanni che riprendeva a giocare con un 14 a 8 suo sfavore sul groppone che diventava subito 18 a 13. A questo punto la Savam mollava, cominciava ad arrancare e il sogno di giungere al tie-break si spegneva sul 25 a 18 con una bordata di un onnipresente Laganà. Sconfitta abbastanza netta anche se il risveglio nel terzo round ha fatto capire che, nella rosa jonica, la qualità non manca e che i peloritani, nel momento del cambio della formazione, hanno espresso un gioco migliore, riuscendo a vincere per 25 a 12 e dando dimostrazione che c’è tanta voglia di fare bene. E già da subito, visto che martedì inizierà ufficialmente un capitolo importante della stagione che porterà novità in un ambiente che crede ancora nei suoi beniamini.
JOLLY CINQUEFRONDI: Dall’Agnol 12, Laganà 23, Salomone (L), Nardi 9, Aprile 4, Bellucci 4, Chillemi 12, Bonati 1, Imbesi 1. N.e. Varamo, Limberger, Presta, Santacroce. ALL.: Polimeni
SAVAM COSTRUZIONI VOLLEY LETOJANNI: Schipilliti 9, Schifilliti 9, Ruggeri (L1), Princiotta 8, Remo 5, D’Andrea 5, Corso 1, Mazza 19. N.e. Degli Esposti, Mastronardo, Pino, Scollo. ALL.: Ferrara
SET: 25-18, 25-14, 12-25, 25-18
ARBITRI: Braile e Cupello di Cosenza