Foto di gruppo con i protagonisti dello spettacoolo: al centro il Maestro Buda e Giovanna Dangi

Giardini Naxos (Me)L’edizione 2025 di “Vox populi”, sostenuta e voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Giardini Naxos, guidato dalla prof.ssa Fulvia Toscano, con il patrocinio dell’’Assessorato Regionale Autonomie Locali e Funzione Pubblica, e organizzata dal Gruppo Folk Naxos, diretto dal Maestro Nino Buda, ha avuto come tema centrale quello della memoria. “Radici” è il titolo dello spettacolo pensato dal M° Nino Buda e andato in scena davanti ad un folto pubblico che ha gremito Piazza “A. Cacciola”. “Radici”: per declinare il tema della memoria secondo una visione ben precisa, rappresentata plasticamente dalla proiezione di un albero sul grande schermo posto sul palco. Radici, ma anche tronco, rami e foglie che svettano verso il cielo. La memoria, dunque, come chiave ermeneutica per comprendere il presente e costruire il futuro.

Il copione, scritto da Carla Buda, ha tradotto questa visione dando vita a uno spettacolo inedito e nuovo: la figura della “Memoria” voce senza tempo e custode delle nostre radici identitarie, interpretata dall’attrice Manuela Cavallaro, ha raccontato quadri di vita, esperienze sociali, vicende e fatti che hanno caratterizzato un passato che non c’è più, ma che ha ancora molto da dire quanto a valori da recuperare, a vita da rendere generativa di bellezza.   Cosi come ha detto Carla Buda nel presentare lo spettacolo, “Radici” “ è un viaggio sonoro che affonda le sue radici nel cuore del patrimonio popolare siciliano che oggi si rinnova sul palco grazie alla passione e al talento di musicisti straordinari”.

Voci e strumenti si sono alternati in una narrazione corale, dove ogni esibizione è stato un tassello di una memoria condivisa che si è fatta presente e ha fatto emergere la “voce del popolo” – vox populi – come custode viva delle radici culturali. A guidare questo percorso, la figura carismatica e ispiratrice del Maestro Nino Buda, direttore e anima dello storico gruppo folk Naxos, custode di una tradizione che ha saputo trasformare in linguaggio senza tempo. Il M° Buda è stato il filo rosso che ha unito tutti gli artisti in scena: colleghi, allievi, amici e compagni di viaggio che, con generosità e gratitudine, hanno voluto rendere omaggio alla sua visione organizzandosi in quello che è ormai un collaudatissimo format e che si è presentato con il titolo di “Nibu & friends”.

L’ ambìto “Premio Radici, una vita per il Folk è andato, tra gli applausi del pubblico, ai bravissimi Rosalba Buda, Mario e Maria Concetta Amoroso, Vincenzo Azzolina, Salvatore Ruccella, Salvo Gioeni, Nino Gullotta, Carmelo e Eugenia Maieli che dopo cinquant’anni di passione e di impegno durante i quali hanno proiettato l’immagine positiva   della   Sicilia  nel mondo, continuano a vivere una salda esperienza artistica nel Gruppo Folk Naxos .

Ha aperto lo spettacolo il primo quadro interpretato dai bravissimi Marcello Cacciola, Francesco Egitto, Gaetano Santisi, Concetto Stracuzzi, Maria Raneri, che ha narrato il mare e la vita dei pescatori siciliani; il secondo quadro è stato centrato sul tema “Madre e figli” ed è stato animato dalla cantautrice Loredana Cavallaro; il terzo quadro, “Salone da barba” è stato guidato da Tonino Pizzolo, virtuoso mandolinista. Il tema della “vita nei campi” ha incorniciato il quarto quadro che è stato interpretato dagli inossidabili   M° Sebastiano Campo, dalla figlia Annamaria, da Ciccio Marano, Gaetano D’Angi, Pippo Parisi; l’ultimo quadro, dedicato al tema dell’amore, è stato raccontato dal rinomato duo artistico “Ciccino e Mimì Sterrantino. Ad arricchire tutta la performance la presenza di Giovanna D’Angi che, a sorpresa, è riuscita a riunirsi ai suoi vecchi compagni musicisti ora duettando, ora con dei mirabili assolo, coinvolgendo la piazza con la sua energia e il suo talento. Le scene, le immagini e la direzione del palco sono stati affidati a Roberta Buda. Tutto lo spettacolo è stato soprattutto un atto d’amore per la cultura popolare, per la musica che nasce dal basso e si fa voce collettiva. Una festa della memoria viva, che non si conserva in teche di vetro, ma si tramanda, si evolve, si canta e si danza come ha fatto e continua a fare il Gruppo Folk Naxos nei suoi 76 anni di storia.

Foto di gruppo con i protagonisti dello spettacolo: al centro il Maestro Buda e Giovanna Dangi
Il Maestro Buda commenta lo spettacolo; alle spalle l’albero proiettato sul grande schermo per declinare il tema della memoria
La consegna delle targhe del Premio “Radici, una vita per il folk”

Di Dott. Rosario Messina

Email: direttore@siciliafelix.it

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