Per Vetere, Segretario Generale dell’Unione Stampa Periodica Italiana, il secondo incontro con Papa Bergoglio negli ultimi anni. In rappresentanza delle nostre testate associate USPI, abbiamo orgogliosamente partecipato ad un momento di armonica bellezza formativa e spirituale
27 Novembre 2023 Antonella La Mantia
Roma – Il 23 novembre 2023, FISC, USPI (promotrice dell’incontro), Aiart, Corallo e FIGEC hanno avuto il privilegio di condividere un’occasione unica: un’udienza privata con sua santità Papa Francesco.
E noi in rappresentanza di Paeseitaliapress.it e Lafrecciaweb, testate giornalistiche associate ad USPI, siamo state orgogliosamente onorate di partecipare ad un momento di armonica bellezza formativa e spirituale.
Alle 07.30 del mattino si è dato il via all’esperienza. All’esterno di San Pietro l’emozione era palpabile, soltanto 5 rampe di scale separavano i giornalisti dal Pontefice.
Una volta giunti in Sala Clementina del Palazzo Apostolico e accomodati sulle morbide sedie di velluto rosso non restava che aspettare il Suo arrivo.
Nonostante fossi seduta distante con la vista leggermente coperta, l’entrata del Papa non poteva passarmi inosservata: accolto da un coro di applausi e affetto, il suo ingresso è stato la dimostrazione dell’amore e del rispetto provato nei suoi confronti.
Il discorso di sua Santità, dedicato ai giornalisti, è stato delicato ed empatico. Ha enfatizzato l’importanza dell’informazione e del diffonderla in maniera corretta. “I settimanali cattolici veicolano una missione umana, volta a formare menti e cuore”, queste le parole esatte di Papa Francesco. L’importante, ha proseguito nel suo discorso, è di seguire sempre tre sentieri:
– Formazione;
– Tutela;
– Testimonianza
Il primo è fondamentale, in quanto permette di capire, sapere e conoscere, non solo nel giornalismo, ma in ogni aspetto della propria vita.
Nell’informazione l’individuo diventa alla mercé della notizia, la sua vita si sgretola e viene invasa fino all’estremo. Per questo motivo bisogna impegnarsi nella promozione della tutela e di tutti gli strumenti che permettono di difendere i soggetti coinvolti direttamente dalle notizie, soprattutto le persone più deboli come bambini e anziani.
L’informazione, continua Papa Bergoglio, è un grande compito con grandi responsabilità. Bisogna ricordare che dall’altra parte della notizia esiste una persona, con sentimenti ed emozioni; per questo la prudenza e l’empatia sono virtù che tutti i giornalisti dovrebbero possedere.
Persino Papa Francesco riconosce uno dei dogmi principali del mondo del giornalismo: l’attendibilità delle fonti. Sottolinea, con veemenza e zelo, quanto sia importante verificare le testimonianze raccolte, in modo da diffondere notizie sicure e attendili.
Il commento del Segretario Generale USPI Unione Stampa Periodica Italiana, Francesco Saverio Vetere, presente all’udienza, rispecchia e dimostra l’importanza delle parole del Pontefice:
“Quello che bisogna dire è che incontrare il Santo Padre e ascoltarlo con la più assoluta attenzione, come facciamo noi, è sempre molto importante, soprattutto in un momento in cui tutti quanti stanno cercando di comprendere che risposte dare allo sviluppo tecnologico e soprattutto allo sviluppo tecnologico nei mezzi di comunicazione”.
Tramite il suo discorso Papa Francesco elogia il lavoro dei giornalisti cattolici, ritenendoli superiori alle parole, dicerie e fake news “urlate dagli altri”.
Il suo affetto e la sua bontà non trovano spazio solo nelle parole dedicateci, ma anche in ogni stretta di mano e sguardo che ha indirizzato personalmente a ognuno di noi.
L’atmosfera aurea era amplificata dalla magia architettonica che la città eterna possiede, ogni stanza, affresco e giardino riempivano gli occhi lasciando spazio solo a stupore e gratitudine.
Il Pontefice ha evidenziato con queste sue parole come il giornalismo, anche quello cattolico, sia molto più che l’insieme di semplici informazioni elencate quotidianamente su un foglio o un sito. È una fusione perfetta di emozioni, persone, esperienza e vissuti differenti che uniti formano una notizia…anzi una storia.