Giardini Naxos (Me). E’ stata un concentrato di suggestioni la tredicesima edizione del premio “Rosa Balistreri” istituito dalla sezione della Fidapa di Giardini Naxos. L’evento, svoltosi nel locale da ballo Sicily by Marabù Naxos, quest’anno ha ospitato l’artista siciliana Giusy Schilirò alla quale è stato assegnato il “Premio Rosa Balistreri 2015” rappresentato da una pregevole scultura in terracotta di Naxos (rappresentazione della donna), plasmata a mano e cotta in antica fornace a legna dallo scultore Turi Azzolina. Con questo evento la presidente della Fidapa Maria Cannizzaro ha concluso il suo mandato alla guida della sezione giardinese che, nel prossimo biennio, sarà presieduta dalla fidapina Rossella Siciliano. Alla raffinata serata sono intervenute numerose socie e rappresentanze di altre sezioni del comprensorio jonico ivi scompresa la presidente della Fidapa di Capizzi (Me) Melinda Calandra. Del Distretto sono intervenuti la presidente distrettuale Nora Caserta, la consigliera Stefania Luppino, la past president Cettina Oliveri, la tesoriera Maria Ciancitto, Letizia Bonanno (Contatti con la stampa). In rappresentanza del Comune è intervenuto il dott. Mario Amoroso, componente del civico consesso di Giardini Naxos e dell’assemblea dell’Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos e Taormina.Tra gli intervenuti, anche la presidente dell’associazione Scientifico Culturale Mea Lux, Angela Lombardo, che ha realizzato alcune manifestazioni culturali con la Fidapa, il maestro Nino Buda presidente dello storico Gruppo Folk Naxos, la presidente del Gruppo Unicef di Giardini Naxos Pancrazia Marcuccio. Dopo i saluti di rito e l’esecuzione dell’inno nazionale, la presidente della sezione locale della Fidapa Maria Cannizzaro, ha spiegato come il premio “è intitolato alla cantautrice siciliana perché ha dato voce al travaglio delle donne siciliane cantando i problemi che assillano il popolo siciliano ma soprattutto perché ha saputo spronare noi donne a venir fuori dal nostro ruolo di mogli e di madri per impegnarci nel sociale, nella politica e nella lotta alla criminalità organizzata, nell’arte, nella cultura. E’ da parecchi anni che il “Premio Rosa Balistreri”, istituito dalla nostra sezione, si è distinto per il pregio delle donne premiate, sia per la fama, sia per la celebrità che le precedeva. Quest’anno abbiamo deciso di celebrare le canzoni della Balistreri. E’ per questo” ha spiegato la Cannizzaro “che abbiamo scelto il nome di Giusy Schilirò, un’artista che della voce di Rosa Balistreri conosce bene i colori accesi le sfumature ed il tono graffiante dandone un’interpretazione maestrale“.
Giusy Schilirò nasce artisticamente come figurante nei serial “Montalbano”, “La Piovra” e “Bianca di Navarra”. Avendo preso coscienza di possedere una voce particolare, collegandosi alla tradizione folk, Rosa Balistreri soprattutto, oggi si esibisce accompagnata da Rosario Todaro e Mario Strazzeri. In molti hanno avuto il piacere di ascoltarla, da Luciano Pavarotti che ne ha espresso grande ammirazione a Michele Cucuzza che l’ha definita “voce graffiante del sud che entra dentro e ti trascina”, all’attore siciliano Sparacino che con ammirazione ha affermato “finalmente torna il pathos struggente nella canzone siciliana”. Cruciale per la Schilirò l’incontro con Alessandro Sparacino, il quale darà la regia agli spettacoli “Itinerari per le vie” su Rosa Balistreri, voce della Schilirò insieme alla chitarra di Rosario Todaro. Proprio con quest’ultimo è appena iniziato un sodalizio artistico con in porto un tour dalla Sicilia all’Europa che sta appena prendendo le sue mosse. Rosario Todaro è un altro autorevole protagonista della canzone siciliana. Vanta una lunga carriera ricca di riconoscimenti, tra questi la vittoria del festival della canzone siciliana negli anni 80 del 900 con la canzone “I Malavoglia”.
L’evento è stato scandida da diversi momenti a cominciare dall’intervento di Mario Amoroso il quale oltre a lodare la valenza del prestigioso premio istituito dalla Fidapa, ha ricordato che la Balistreri soggiornò più volte a Giardini Naxos. In quel periodo, tra quanti la conobbero e diventarono amici anche l’impresario giardinese Carmelo Feliciotto titolare di una casa discografica siciliana il quale collaborò con la cantautrice nella pubblicazione di uno dei suoi primi album intitolato “La Cantatrice del Sud” (Rca 1973). Aneddoto confermato anche dalla nuora di Feliciotto, Pancrazia Marcuccio, presente all’evento.
La serata è entrata nel vivo con l’intervento di Nicolò La Perna autore del libro sulla cantautrice intitolato “Rusidda…a Licatasi” il quale, accompagnato da una videoproiezione ha raccontato la vita di Rosa Balistreri originaria di Licata (Ag) dove nacque nel 1927 da una modesta famiglia. Visse l’infanzia e la giovinezza in povertà e nelle difficoltà sociali nel quale a quei tempi versava il quartiere della Marina di Licata, in cui la stessa risiedeva. In queste difficili condizioni, maturò in Rosa la passione per il canto attraverso il quale raccontava la sua rabbia e il suo disagio cantando lungo le stradine della Marina. Dopo la guerra, ritornata a Licata con la famiglia, quindicenne, cominciò ad essere chiamata per cantare in chiesa durante battesimi e matrimoni. A sedici anni fu data in sposa, ma la vita matrimoniale fu ancora più misera e degradante di quella trascorsa nella sua famiglia d’origine tanto da portarla, in preda alla disperazione e per una serie di vicende negative a provare anche la vita dura del carcere. Superati questi dolorosi avvenimenti, per Rosa iniziò una periodo di serenità: incontrò il pittore Manfredi, con cui visse per dodici anni, che le diede tanto amore e la possibilità di conoscere grandi personaggi della cultura e dell’arte.
Tra i tanti conobbe Mario De Micheli che, estasiato della sua voce, le diede la possibilità di incidere il suo primo disco con la Casa Discografica Ricordi, evento che segnò l’inizio della sua vita artistica.
Nicolò La Perna continua il suo emozionante intervento su Rosa Balistreri illustrando aneddoti e vicende vissute dalla cantautrice attraverso una serie di immagini storiche e suggestive. A dare tono al racconto “illustrato” la sublime e coinvolgente performance musicale della protagonista della serata Giusy Schilirò la quale assieme al maestro Rosario Todaro (al quale è stato consegnato, in ringraziamento, la scultura di Turi Azzolina “Il Filosofo”), ha incantato il pubblico con una magistrale interpretazione di brani tratti dal repertorio di canzoni della Balistreri. Nell’esecuzione di alcuni brani Giusy è stata accompagnata anche da Mario Strazzeri (marranzano e tamburo). A conferma della bravura della cantante, il pubblico ha sottolineato il gradimento dei brani eseguiti con lungo applauso. Al termine della serata la presidente della Fidapa ha consegnato il “Premio” a Giusy Schilirò e, a seguire la foto di gruppo con le fidapine.
ROSARIO MESSINA