Motta Camastra (Me). E’ stata una cerimonia sobria per evitare assembramenti ma intensa dal punto di vista emotivo e, per la delicatezza dei temi trattati. Si è svolta così la ventesima edizione del Concorso Diaristico in memoria di Filippo Maria Tripolone” organizzato dall’’associazione socio-culturale (con finalità umanitarie) “Lanterna Bianca” presieduta da Nunzia De Cola fondatrice e presidente del sodalizio. Anche quest’anno il prestigioso appuntamento dell’edizione 2020 della finale del Concorso è stato organizzato presso la sede dell’associazione sita in Via Lanterna Bianca a Motta Camastra (Me). Numerosi gli intervenuti tra pubblico e premiati per celebrare assieme alla presidente, mamma coraggio, il ventennale del sodalizio. Presenti all’evento il Sindaco di Motta Carmelo Blancato assieme all’assessore alla Cultura Maria Angela Orlando ed il Sindaco di Francavilla di Sicilia Vincenzo Pulizzi i quali hanno espresso parole di compiacimento per il concorso e per il prestigioso traguardo raggiunto dei venti anni in un crescendo di successi e affermazioni che lo hanno portato a divenire un concorso conosciuto in tutto il Mondo. Alla cerimonia sono intervenuti anche il dirigente dell’Istituto Comprensivo di Giardini Naxos prof. William D’Arrigo e l’ex preside prof. Mario Rapisarda.
Nutrito il tavolo dei relatori capitanato dalla prof.ssa Giovanna Campagna che ha relazionato la prima parte della manifestazione e dalla prof.ssa Angela Vecchio che ha condotto la cerimonia delle premiazioni.
Assieme alle due relatrici, a Nunzia De Cola e, i due sindaci, sono intervenuti al tavolo dei relatori anche il dott. Roberto Motta (psichiatra), la dott.ssa Domenica Nucifora Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Taormina-Messina Sud ed alcuni componenti della Giuria che ha esaminato i diari in concorso, la prof.ssa Maria Lilia Papa e la dott.ssa Agnese Calabrò.
A scandire magistralmente i momenti più importanti della prima parte della manifestazione a cominciare dal ricordo doloroso della tragedia che ha coinvolto Filippo Tripolone è stata la prof.ssa Giovanna Campagna la quale, di seguito, ha raccontato le vicende che hanno portato alla nascita della “Lanterna Bianca” con il suo concorso diaristico fortemente voluto da mamma Nunzia De Cola e dai suoi familiari per ricordare Filippo e la sua terribile malattia, la depressione che ancora oggi annovera numeri impressionanti nel Mondo.
Prima degli interventi dei relatori ha preso la parola la presidente dell’associazione “Lanterna Bianca” Nunzia De Cola la quale dopo i saluti di rito e dopo aver ringraziato i sindaci presenti e quanti hanno partecipato al concorso ha detto: ”Anche questo è un anno particolarissimo, come tutti sappiamo, il Covid.19 ci costringe a delle regole ben precise onde evitare il peggio. Non è un momento felice e dobbiamo adeguarci. Speriamo che il buon Dio abbia misericordia di tutte le popolazioni del mondo e che finisca subito questo inferno che ancora, dopo quasi due anni non accenna a placarsi. La vita continua ed ognuno di noi deve portare avanti i propri compiti. Anche la mia “Lanterna” nonostante tutto non si è fermata. Quest’anno compie venti anni un bel traguardo da festeggiare tutti assieme. La Lanterna Bianca nasce da un dramma vissuto sulla mia pelle e quella dei miei familiari, specialmente quella di mio marito che mi ha sempre supportato; figura speciale sempre presente, sempre pronto a dare una mano nei momenti difficili di questo percorso che ho voluto intraprendere dopo la dipartita di mio figlio Filippo. Adesso più che mai capisco la grandiosità della sua presenza all’interno della Lanterna Bianca fino all’ultimo giorno della sua vita. Grazie Amore!
In questi venti anni tanti sono stati gli amici che mi sono stati vicino. Vorrei dire grazie a caratteri cubitali a tutti gli amici che ci hanno seguiti in tutte le edizioni, sostenuti e collaborato aiutandoci a realizzare gli eventi. Tra tutte queste belle persone vorrei ricordare la prof.ssa Giovanna Campagna già preside dell’Istituto Comprensivo di Letojanni, i maggiori esponenti dell’Asp5 di Messina-Taormina quali, la dott.ssa Domenica Nucifora, il dott. Roberto Motta, la dott.ssa Gambacurta, il dott. Tatì. Ricordo anche con tanto affetto per il loro prezioso contributo, lo scienziato italo-americano Graziano Pinna, la prof.ssa Angela Vecchio, la presidente dell’Associazione scientifico culturale Mea Lux Angela Lombardo, la psicoterapeuta Piera Di Salvo, il giornalista dott. Rosario Messina, il prof. Angelo Manitta, la giornalista Enza Conti, la prof.ssa Maria Lilia Papa, la dott.ssa Agnese Calabrò, ed ancora, lo scrittore Vincenzo Consolo,il dott. De Luca Procuratore Generale del Tribunale di Milano, il prof. Luigi Colusso responsabile del progetto ADVAR di Treviso, il dott. Domenico Barillà, analista e scrittore di Milano, il regista Giancarlo Zanetti, la dott.ssa Simona Celi direttrice artistica del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, la già Sovrintendente dott.ssa Melina Prestipino della Provincia di Messina.
Senza tralasciare i Primi Cittadini Claudio Bartucciotto e Carmelo Blancato di Motta Camastra per aver intitolato la strada che conduce a questa sede alla mia Lanterna Bianca, allargandola e rendendola più agevole al passaggio anche di eventuali ambulanze ed altri mezzi di soccorso ed ancora, per avermi conferito il titolo di cittadina onoraria.
A questo punto vorrei tirare le somme e fare un bilancio di questi venti anni e, quale sia stato il significato della mia esistenza.
Primo: ho voluto ricordare Filippo ed il suo dramma, ed in questo credo di esserci riuscita. Sono contenta di aver pubblicato il suo diario (fortemente da lui voluto). Credo che da lassù stia godendo di questo dono: un regalo che la terra gli doveva.
Secondo: con la mia associazione ho sempre cercato di aiutare dove ho potuto quegli sfortunati come lui. Posso dire in merito che parecchi miei interventi sono stati importanti, concreti e di immenso aiuto, come le testimonianze scritte.
Terzo: stimolare, sempre più, la ricerca scientifica. Si è fatto tanto negli ultimi anni, la la strada è ancora lunga, non bisogna mollare poichè nessuno è immune. Questo male esiste in tutte l eparti del mondo, senza distinzione di nord e sud, ricchi o poveri.
Quarto: Abbattere lo stigma non è facile, credo sia lunga la strada, ma non bisogna mollare. Chiedo a tutti, dal semplice cittadino alle autorità affinchè collaborino a questa difficile lotta. Io non smetterò mai di lottare perchè le famiglie che vivono questo dramma, oltre la malattia devono combattere anche la paura di essere additati: è un dramma nel dramma!
Questo Premio in memoria di Filippo Maria Tripolone è anche un occasione per richiamare i principi della solidarietà sociale, della valorizzazione, delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e della solidarietà organizzata nel campo della disabilità. In tutti questi anni ho cercato di tenere alto lo scopo che mi ero prefissata, quello di tenere viva la memoria di Filippo e, aiutare quelle anime sofferenti come lui. Spero di aver fatto per entrambi i casi un buon percorso. So che adesso Filippo ha tanti amici su questa Terra e questo mi da pace e serenità. Alla società ho dato il mio piccolo contributo, essermi così guadagnata un attestato di stima che mi spinge sempre più a continuare. Spero di poterlo ancora fare finchè Dio vorrà. Sono onorata di tutto questo e sento una immensa responsabilità. Sono custode di tanti segreti confessatomi tra sofferenza e lacrime, in momenti particolari della vita di tante persone sfortunate. Segreti che porterò sempre con me nel cuore e nella tomba. Il dolore più grade per me è l’impotenza, non accetto i fallimenti, non mi arrendo facilmente, mi sono sempre messa in gioco, non mi sono mai risparmiata, mai fermata davanti a qualunque ostacolo. Ho amato e abbracciato la sofferenza come una mamma fa e finchè non raggiungo l’obiettivo non mi fermo. Solo così mi sento appagata. Sono una mamma nata, se sono stata messa al mondo un compito c’è l’hoed è quello che Dio mi ha assegnato, mettendomi davanti a delle prove molto dure. E’ anche vero che io ho dato a Dio la mia disponibilità e lui ha ritenuto questo giusto questo per me. Conservo nel cuore tutte le amarezze dei miei fallimenti ma, anche le grandi speranze. Fino ad ora ho sempre accolto le sfide senza sapere come vanno a finire. Però adesso, amici cari, sento la responsabilità degli anni che incombono su di me. La Lanterna Bianca ha fatto passi da gigante, è conosciuta in tutto il mondo ed il nostro archivio è diventato prezioso perché è quasi impossibile trovare nel mondo un archivio diaristico. I diari in concorso quest’anno sono tutti belli, uno più interessante dell’altro. Se avessi potuto avrei consegnato a tutti un primo premio ma, non si può neanche se solo un decimo di differenza tra uno e l’altro.
Il diario è un importante mezzo terapeutico, ecco perché soffermarsi sulle storie narrate da ogni singolo autore e porsi in atteggiamento di ascolto fa si che ci si possa arricchire e trarre insegnamenti dalle loro esperienze. Attraverso le loro testimonianze, ci hanno consentito di riflettere su importanti valori ma, soprattutto, sull’importanza della famiglia, dell’amicizia, della solidarietà, dell’affetto e del rispetto verso i più deboli. Ma soprattutto su quel fratello che ha un solo bisogno, quello di sentirsi accettato, di non essere trattato come diverso, un fallito, un ammalato.
Purtroppo però in questa società dove tutti trattano male tutti per le persone sensibili è difficile poter relazionarsi, cosicché, capita spesso che si chiudano in loro stessi. Sarebbe invece più giusto se ci amassimo di più e ci dessimo una mano uno con l’altro!
Ognuno di noi è chiamato a dare un contributo alla vita e questo, è il modo migliore per farlo. Tutti noi possiamo essere capaci di fare ciò che ho fatto in questi anni e sarei felice di sapere che questo mio piccolo progetto d’amore avesse un seguito. Che si potesse replicare in ogni città, in ogni paese, nel proprio rione. La vita si respinge e si espande in proporzione al coraggio ed alla disponibilità di ognuno di noi.
Un giorno in una nostra conversazione su questa tematica, un grande medico e maestro di vita, che oggi è qui tra noi, il dott. Roberto Motta, mi disse:”Carissima sig.ra Tripolone, io dico sempre ai miei collaboratori: ricordiamoci che in questo mondo siamo tutti pazienti.” Ecco, vorrei che queste parole ci facessero riflettere e che, nel nostro quotidiano ci facessero comportare con il nostro prossimo con più amore e generosità. Prima di concludere vorrei sottolineare la necessità di creare il più possibile associazioni familiari e, proprio di una di queste, ve ne parleranno le carissime amiche Antonella Algeri presidente dell’associazione “abbraccialo per me di Capo D’Orlando (Me) e Titti Mazza vicepresidente dell’associazione “I giovani del Pirandello. Per tali motivi la Lanterna di Filippo resterà sempre accesa.”
Terminato l’appassionante intervento hanno preso la parola le due rappresentanti delle associazioni citate le quali hanno illustrato le loro attività e, a seguire le relazioni del dott. Motta e della dott.ssa Nucifora. che hanno parlato della loro esperienza di medico sempre a contatto quotidianamente con la sofferenza.
ROSARIO MESSINA
Terminati gli interventi si è passati alla seconda parte dell’evento, quello delle premiazioni dei diari.
LA SECONDA PARTE DELLA MANIFESTAZIONE
Nella seconda parte della kermesse sono stati resi noti vincitori delle sezioni in concorso dell’edizione 2021 (Primi Premi, Premio speciale, Segnalazioni di merito, Menzioni d’onore, Finalisti). Anche questo particolare momento è stato intenso e commovente grazie anche alla capacità di coinvolgimento della conduttrice, la prof.ssa Angela Vecchio, la quale nel sottolineare il valore della manifestazione, ha detto: “Il Premio dedicato a Filippo è un appuntamento consueto difficile da rinunciare. La sua testimonianza di vita, le sue fragilità le sue geniali e poetiche riflessioni, magistralmente rappresentate nel suo diario toccano le corde dell’animo umano generando emozioni in chi lo legge, le stesse che la mamma Ada con questo appuntamento annuale fa rivivere attraverso gli scritti dei partecipanti.”
L’atteso appuntamento delle premiazioni dei vincitori del concorso anche quest’anno riserverà momenti di suggestiva ed intensa commozione per le storie premiate ricche di umanità e di vita vissuta. “Anche quest’anno la manifestazione delle premiazioni non sarà organizzata nella tradizionale location (hotel) di Giardini Naxos che ci ha ospitato per tanti anni” spiega Nunzia De Cola la quale aggiunge: “Sarà un evento ancora di piu’ imperniato di intimità e profondità organizzato nella nostra sede. Questa intrinseca identità che ha sempre caratterizzato il Concorso, in questa edizione sarà più accentuata a causa delle vicissitudini che la nostra famiglia ha dovuto affrontare e, all’emergenza coronavirus unita al desiderio e agli obiettivi che sono stati basilari nel pensiero e nel progetto di Filippo. Anche in questa edizione, questo connubio, esserci e parteciparvi, permetterà di sperimentare meandri profondi e preziosi che sono luce per la nostra vita.“
ELENCO PREMIATI
Archivio Diaristico La Lanterna Bianca
I° Class. Pipino Patrizia Palmi (RC)
II° Class. Maggiolino Charly Luciano Foggia (FG)
III° Class. Ex-aequo Senia Elena Graniti (ME)
III° Class. Ex-aequo Pirri Angelo Francavilla di Sic. (ME)
IV° Class. Pirolli Armando Averna (Caserta)
V° Class. Costantino Maria Pia Roma (RM)
VI° Class. Dottore Grazia Messina (ME)
Premio Speciale
Biancotto Irene e Daniela Borgo S. Dalmazzo (CN)
Carmelina Blancato Pelligra Australia
Falcone Giorgio Gorizia (GO)
Tripolone Maya Urbino
De Cubellis Mario Galluccio (CE)
Tolve Elena Bologna (BO)
Loureiro Marcus Tulius Brasile
Segnalazione di merito
Cortellessa Angela Migniano Montelungo (CE)
Pisani Fabio Roma (RM)
Spes Ilaria Guanzate (CO)
Shaheda Khandokar Londra
De Cicco Dario e Diego Corigliano Rossano (CS)
Giorgi Pietro Castelnuovo Magra (SP)
Menzione D’ Onore
Granata Pina Campofelice di Roccella (PA)
Scroppo Valentina Aidone (EN)
Rizzo Virginia Vedano al Lambro (MB)
Mambretti Enrica Lurago d’ Erba (CO)
Zanardi Rodolfo Padova (PD)
Finalisti
Salvo Giuseppe/Marino Simona Catania (CT)
Antonucci Pina Corigliano Rossano (Cosenza)
Venturini Gloria Lendinara (RO)
Littera Franca Decimomannu (Cagliari)
Maestrelli Claudio Mantova (MN)
Li Vigni Giuseppe Palermo (PA)
Pujia Domenico Roma (Roma)
Quarona Valentina Orrassano (Torino)
Scuderi Giovanna Mascalucia (CT)
Picardi Silvana Napoli (Napoli)
Rimondi Filippo Rimini (RN)