Giardini Naxos (Me) – Quattro bands: Battistology, Entropia, Triska & The Jajas e Strange Elements hanno segnato un pomeriggio elettrizzante domenica scorsa in occasione del concerto per la festa del lavoro organizzato dal Comune di Giardini Naxos. La manifestazione, condotta da Andrea Avanzato, si è aperta con l’esibizione dei Battistology, sicuramente la migliore tribute band del cantautore Lucio Battisti che, con una serie di tredici pezzi, dal rock puro sgorgante dalla chitarra di Andrea Marchese in “Fate presto” al ritmo ska di “Non è Francesca”, fino al culmine della tensione emotiva con “Nessun dolore” e al momento del bis con “Ancora tu”, hanno presentato i migliori pezzi del repertorio del grande Lucio con degli arrangiamenti potenti e raffinati ed un’esecuzione impeccabile condita dalla superba voce della front-woman Paola Innao, mantenendo fede al fascino innovativo e sperimentale del sound del celebre cantautore per riproporlo, con più velocità e carica sonora, ad un pubblico più giovane.
Che non ha esitato a tributare un caloroso applauso ad un giovanissimo artista: Entropia, il progetto electro-rap del diciassettenne Luca Triolo, e dei DJ producers B-Rain ed Earthquakes, che ha proposto i brani del suo primo EP Come quando fuori piove ed in particolare “Una società che si materializza” e “Ragazzo”. Bene le basi elettroniche, dal sapore doom, buoni i testi, questo ragazzo marcia su una notevole originalità compositiva.
Ed una calorosissima accoglienza non è mancata certamente all’esibizione dell’allegra brigata di Triska e dei suoi Jajas, con il ritmo e la freschezza dei brani “La ricerca” e “Sona”, passando per “Pi mmia na sbagghiu”, vero inno alla cultura verde, fino alla trascinante “A malanvidia”, una filosofia siciliana con un tocco rockabilly dub e a “Senti sta musica mi sbigghiu quannu mi la scutu”. Un fortissimo progetto di reggae siciliano costruito con l’esperienza e la classe di musicisti del calibro di Francesco Frudà alla chitarra, di Andrea Lo Palo alla batteria e di Sandro Curcuruto alle tastiere, già “Accusati” di fare buon rock cantautoriale.
L’ultimo set, per un sano rock ’n’ roll, è stato proposto dagli Strange Elements con diverse energetiche covers di classici senzatempo come “Starman” del compianto Bowie o “Helter Skelter” dei Beatles, fino alle esplosive “Run To The Hills” degli Iron Maiden e “Perfect Stranger” dei Deep Purple. Protagonista ancora il vibrato di Paola Innao, in versione anglosassone stavolta, accompagnata da Ture Pagano alla prima chitarra e da Vittorio Terranova alla strepitosa chitarra solista, da Beppe Papa al basso e da Antonio Valentini alla batteria.
C’è da dire, poi, che ci piace il fatto che tutti questi artisti si muovano secondo la logica del collettivo musicale ovvero mettendo reciprocamente a disposizione esperienze e talento verso progetti musicali sempre validi. Le bands protagoniste della serata, insieme ed ad altre già notate in altri contesti e concerti e all’ottimo service audio/luci offerto dalla P & G Service, non fanno che convincerci dell’idea che occorre una ampia convergenza di energie verso un progetto in grado di offrire una vetrina a tutta questa creatività ed una occasione economica, pure internazionale, che Naxos non può fasi sfuggire – grazie ai suoi spazi e alla sua location naturale – per diventare il portale dell’entertainment giovanile in Sicilia. Time has come, il rock non si fa attendere. Ma questo… lo scopriremo solo vivendo.
SERGIO DENARO