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“DIRE I LUOGHI COL CINEMA” è stato il tema della seconda edizione delle “Conversazioni sul Cinema” svoltosi a Roma

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ROMA - Si è svolta a Roma nel pomeriggio di sabato 27 aprile la seconda edizione delle “Conversazioni sul Cinema” organizzate dal Centro Studi Cinematografici, dedicate quest’anno al tema “Dire i luoghi col Cinema – Dialoghi e visioni sul placetelling”.

Coordinate da Massimo Causo, le Conversazioni hanno proposto una riflessione a più voci sulla relazione tra il Cinema e i luoghi in cui i film sono realizzati (prodotti, girati, ambientati). Un rapporto da sempre proficuo e problematico, portatore di valore aggiunto (non solo economico) al territorio e recettore di valori culturali, sociali, ambientali. Lo sviluppo delle Film Commission territoriali ha determinato una diffusione delle pratiche produttive in territori prima solo occasionalmente praticati dal cinema e oggi si discute ormai attorno al concetto di “placetelling” inteso come narrazione cinematografica che si colloca nei luoghi ed è capace produrre senso in essi.

Partendo da queste considerazioni e senza dimenticare che sul rapporto storico e culturale tra territori e cinema il Centro Studi Cinematografici è stato tra i primi a soffermarsi grazie alle ricerche di figure come Sebastiano Gesù e Elio Girlanda, le “Conversazoni sul Cinema” 2019 si sono aperte con Emiliano Dante, filmmaker aquilano autore di una trilogia sulla vita post-sisma all’Aquila, che ha conversato con Silvio Grasselli sulla possibilità di filmare l’identità dei luoghi e delle persone tra le macerie di una terra scossa dal sisma e dalle vicende della ricostruzione. Alla proiezione di  Habitat – Note personali (che insieme a Into the Blue e Appennino costituisce la trilogia dell’autore) è seguita una conversazione in cui Dante e Grasselli hanno parlato del cinema dell’autore e della possibilità di definire una biografia filmata dei luoghi e delle persone che in essi vivono.

La seconda conversazione ha visto protagonista Giancarlo Zappoli, che oltre ad essere il Presidente del Centro Studi Cinematografici è direttore di MyMovies e insegna Cinema e Architettura: a lui è stata affidata una riflessione sull’immagine di Milano negli anni ’80 attraverso un parallelo tra il celebre film di Ermanno Olmi Milano ’83 e l’immagine quasi distopica della città che emergeva dal film coevo di Maurizio Nichetti Domani si balla, di recente edito in DVD dal Centro Studi Cinematografici con la label Shockproof.

Infine le Conversazioni sul Cinema 2019 hanno dedicato un omaggio alla figura di Sebastiano Gesù, il noto storico e critico del cinema siciliano recentemente scomparso, da sempre vicino al Centro Studi Cinematografici e tra i primi ad  aver riflettuto concretamente in Italia sul rapporto tra l’identità di una terra come la Sicilia e la sua definizione attraverso il cinema. Vero e proprio cultore e custode della memoria cinematografica siciliana, Sebastiano Gesù è stato un  punto di riferimento per gli autori siciliani, una figura con cui confrontarsi attivamente. A raccontarne e ricordarne la figura sono stati, nel corso delle Conversazioni, il regista e scrittore Nello Correale, amico di Sebastiano Gesù col quale nel 2000 ha ideato a Marzamemi il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, Rosa Parisi, moglie di Sebastiano Gesù ora attiva nell’istituzione di un Fondo in cui raccogliere l’ingente e importante archivio dello studioso, e il Presidente del Centro Studi Cinematografici della Sicilia Ignazio Vasta. Nell’occasione è stato anche presentato l’ultimo libro scritto da Sebastiano Gesù, “La Magnifica Visione – Il paesaggio siciliano nel Cinema”, edito da 40due Edizioni col contributo del Centro Studi Cinematografici, che ripercorre il rapporto tra Sicilia e Cinema attraverso la storia di un’arte capace di inventare “un nuovo spazio-scenario, un concerto di vicende e paesaggi, mai creato prima né dalla pittura né dalle altre forme artistiche”. In queste pagine, introdotte da Ignazio Vasta, Elena Russo e Sebastiano Pennisi, emerge tutta la sapienza dell’analisi e la ricchezza iconografica della narrazione portata avanti nel corso della sua vita da Sebastiano Gesù, andando dalle origini del cinema italiano sino ad autori come Visconti, Germi, Rosi, Pasolini, i fratelli Taviani, Tornatore e Scimeca.

Il prof. Ignazio Vasta

Il prof. Ignazio Vasta

Sebastiano Gesù

Sebastiano Gesù

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