GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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bronte

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Si è concluso con successo il 28 luglio nelle terre dell’Etna a Bronte, in Contrada monte Colla, il terzo itinerario dei palmenti rupestri. I numerosi partecipanti hanno avuto modo di ammirare la straordinaria bellezza del paesaggio naturale, guidati dal già  commissario del Corpo Forestale della Regione Sicilia Enzo Crimi, naturalista e grande conoscitore del territorio etneo. Il geologo Fabio Bonaccorsi, fautore di un tipo di turismo naturalistico ed alternativo, ha evidenziato le caratteristiche geomorfologiche del territorio di Bronte e spiegato la presenza delle rocce sedimentarie clastiche come l’arenaria nel territorio vulcanico etneo, frutto di una sovrapposizione di ere geologiche diverse e dell’azione dell’Etna che continua con la sua attività eruttiva a modificare in modo dinamico il paesaggio. Il cultore e divulgatore di storia locale Giorgio Luca, ha illustrato i due palmenti rupestri intagliati nell’arenaria di Poggio Colla, tuttora ancora poco conosciuti e studiati. Lo storico alla luce delle evidenze archeologiche ha affermato, contrariamente a quando si credeva in passato, che  la produzione vinicola nell’antichità non  si fermava nel territorio di Randazzo, in quanto i numerosi palmenti rupestri scoperti nella zona etnea sono una preziosa testimonianza della diffusione della coltivazione della vite, anche se in modo marginale, nell’area di Bronte e Maletto. Il presidente dell’associazione Naxos Entertainment Giovanni Bucolo e l’ideatore e coordinatore dell’evento Giuseppe Carmeni ringraziano Sicilia Antica della sezione di Bronte  – Maletto per la collaborazione e il Sindaco di Bronte Graziano Calanna per aver aderito all’iniziativa di promozione turistica. Un ringraziamento speciale va al Club Alpino Italiano della sezione di Bronte, guidato dal presidente Angelo Spitaleri e ai suoi “angeli custodi”, per aver trasformato una semplice passeggiata archeologica ai palmenti rupestri di Bronte in una vera e propria escursione naturalistica, per il relativo supporto tecnico e logistico, ma soprattutto per la calorosa ospitalità. Si  ringraziano inoltre i diversi proprietari dei terreni attraversati durante la passeggiata, per la gentilezza e la disponibilità dimostrata e i produttori delle eccellenze enogastronomiche degustate al termine dell’escursione.

Sabato 04 agosto l’avventura continua nelle terre dell’Etna a Maletto,  con la quarta tappa  “ I palmenti rupestri di contrada Pizzo”. Il raduno è previsto alle ore 17,00 presso il Museo Civico “Salvo Nibali” via Umberto n° 407 – Maletto. L’itinerario è di media difficoltà e in aperta campagna, pertanto si consiglia un abbigliamento da escursione naturalistica con scarpe da trekking, per info.: 3293176354. I visitatori saranno accompagnati per l’occasione dal geologo Fabio Bonaccorsi, che parlerà della geomorfologia del territorio di Maletto e dal cultore e divulgatore di storia locale Giorgio Luca, che spiegherà la natura e il paesaggio di Maletto e i palmenti rupestri di contrada Pizzo. Al Termine dell’itinerario il Comune di Maletto, organizzerà una degustazione di prodotti tipici, nella piazzetta B. Catania lungo la centrale Via Umberto, per promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. La visita e la degustazione sono gratuite, ma è gradita la prenotazione, per informazioni 3406700563.

Resti di un palmento a Bronte

Resti di un palmento a Bronte

La tappa di Bronte

La tappa di Bronte

Resti di un palmento

Resti di un palmento

Gli escursionisti

Gli escursionisti

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Si è concluso con successo il 21 luglio a Roccella Valdemone, presso la tenuta Rustìca di proprietà della nobile famiglia Fisauli, il secondo itinerario dei palmenti rupestri della valle Alcantara. Qui i numerosi intervenuti hanno avuto modo di ammirare il complesso rupestre di Rocca Pizzicata, guidati dalle interessanti relazioni del prof. Salvatore Puglisi, e dall’archeologo Marco Scaravilli , che hanno illustrato i due palmenti rupestri ancora sconosciuti agli studiosi, è stato un momento particolarmente coinvolgente dove  anche alcuni ospiti hanno dato il loro contributo, in base alle loro competenze, cercando di fare luce su questi beni culturali da troppo tempo trascurati. Il geologo Fabio Bonaccorsi ha evidenziato le caratteristiche geomorfologiche del territorio e spiegato la presenza del banco roccioso in pietra arenaria, staccatosi nei secoli passati dall’area di Capo d’Orlando. L’astrofisico Andrea Orlando ha descritto le interessanti connessioni astronomiche dell’altare, che segnava gli equinozi d’autunno e di primavera. I più temerari si sono arrampicati in cima al complesso rupestre, descritto in epoca tardo-latina da Claudiano come un “gigante che fa paura appeso alle montagne in mezzo ai boschi”, per ammirare la grotta a tholos. Il presidente dell’associazione Naxos Entertainment Giovanni Bucolo e l’ideatore e coordinatore dell’evento Giuseppe Carmeni ringraziano la famiglia Fisauli per la calorosa ospitalità, il Sindaco di Roccella Valdemone Giuseppe Spartà, il Club Alpino Italiano della sezione di Bronte guidato dal presidente Angelo Spitaleri, e il presidente regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico Franco Del Campo.

Sabato 28 luglio si prosegue nelle terre dell’Etna  con la terza tappa  “ I palmenti rupestri di contrada monte Colla”. Il raduno è previsto alle ore 17,00 nella zona artigianale di viale Kennedy, accanto al chiosco La Sciara, a Bronte. l’itinerario è di media difficoltà e in campagna, pertanto si consiglia un abbiglia­mento da escursione naturalistica con scarpe da trekking, per informazioni 3346478579. I visitatori saranno accompagnati per l’occasione dall’ex commissario del Corpo Forestale della Regione Sicilia Enzo Crimi, il quale illustrerà la natura e il paesaggio di Bronte; dal geologo Fabio Bonaccorsi, che parlerà della geomorfologia del territorio di Bronte, e dal cultore e divulgatore di storia locale Giorgio Luca, che spiegherà i palmenti rupestri di contrada monte Colla.  Al Termine dell’itinerario il Comune di Bronte, con la collaborazione del Club Alpino Italiano sezione di Bronte, nel piazzale della Chiesa della Madonna delle Grazie in prossimità della SS 284 di Bronte, organizzeranno una degustazione di prodotti tipici. La visita e la degustazione sono gratuite, ma è gradita la prenotazione, per informazioni 3406700563.

Gli escursionisti

Gli escursionisti

Una tappa delle escursioni

Una tappa delle escursioni

Locandina itinerario Bronte

Locandina itinerario Bronte

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Bronte (Ct). Successo al Castello Nelson per la Mostra – Convegno intitolata “Scultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco, evento accolto dall’Amministrazione Comunale di Bronte guidata dal Sindaco Graziano Calanna e organizzato dal MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Protagonisti quattordici artisti e le loro opere: Annalù Boeretto (Il libro della tempesta; Salto nel blu), Bob Clyatt (Nursing Mother with Smartphone), Gary Weisman (A Bearer), Cristina Costanzo (L’inganno del Tempo), Alessio Deli (Summer awakening), Jorge Egea (Meditativa), Gianni Ruggeri (Terra valenti), Anna Gillespie (Old Giant), Paolo Guarrera (Busto alla luce; Venere), Gesualdo Prestipino (Le braccia e la mente; Kore; Sfere), Fatima Messana (Sine Pietate), Sebastiano Messina (Bambino con vela), José Manuel Martínez Perez (Esclavos), Alessandro Reggioli (Safety Heart Armour).

In occasione del momento inaugurale, lo scorso sabato 19 dicembre, dopo l’intervento del Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che ringraziando i numerosi intervenuti si è congratulato con la direzione del MacS per l’impeccabile organizzazione di un evento perfettamente coniugato allo scenario del Castello Nelson e per la presenza di artisti di grande pregio e di grande valore, ha preso la parola il curatore della mostra Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) il quale, mettendo in risalto l’importanza della materia e della sua evoluzione inscindibilmente legate alla storia della scultura, all’arte e all’architettura, ha moderato il convegno che ha visto la presenza degli artisti Annalù Boeretto, Alessio Deli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra e di Natale Platania (Docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).

“Il sito archeologico, storico e monumentale del Castello Nelson è stato lo scenario ideale per la promozione di questa nuova avventura del MacS che ha organizzato questo evento, promosso dal Comune di Bronte, con l’intento di coniugare scienza, didattica e allestimento museale – dichiara Giuseppina Napoli, Direttrice del MacS -. Il convegno, con il supporto dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ha approfondito ampiamente le tematiche compendiate dal titolo: Scultura, l’evoluzione della materia.
Siamo molto soddisfatti, l’esposizione ha visto la presenza di artisti italiani e internazionali dei quali i tanti visitatori hanno potuto apprezzare e riconoscere il talento. Sono molto contenta perché anche con questo evento il MacS ha potuto ulteriormente promuovere la propria filosofia museale ovvero quella di portare, com’è sempre stato tra i nostri obiettivi primari, l’arte contemporanea all’interno dei siti storici del patrimonio culturale siciliano.
Ringraziamo il Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, per averci dato l’opportunità di vivere due intense giornate nel segno di arte, bellezza e storia nell’incantevole Castello”.

Mi sono imbattuta nella resina e da sempre per me la costante sfida è stata quella di combinare una materia cosi poco emozionale con un linguaggio espressivo che vuole essere pregno di meraviglia, di freschezza e di poesia – dichiara Annalù Boeretto, artista in mostra -. Racconto mondi sospesi in metamorfosi e mi pongo in quell’istante di transizione fra pittura e scultura, in un terreno ibrido che mi permette di sperimentare differenti possibilità espressive.
Il rapporto con le mie opere è appassionato, viscerale, profondo fino a quando sto realizzando il pezzo. Quando termina io sono già oltre, e lo lascio andare immediatamente perché penso subito al suo superamento. Quindi non ho mai nessun tipo di attaccamento a nessuna delle mie opere. In passato ogni sapere, ogni disciplina si univa alle altre per la ricerca di una conoscenza del mondo semplice e profonda.
La mia ricerca in chiave contemporanea va verso questa direzione: si tratta di una riflessione sul mondo e su un senso di sacralità che è intrinseco nelle cose. La materia che uso diventa semplicemente uno strumento per dare forma a questa visione. Cerco di essere in dialogo con l’anima delle cose”.

L’aspetto affascinante di quello che faccio con i materiali di recupero che ho adottato come medium della mia espressività è proprio quello di rendere immortale la sintesi della nostra civiltà – dichiara Alessio Deli, artista in mostra -. Pertanto il rifiuto, quel qualcosa che viene abbandonato dall’essere umano, si nobilita attraverso l’assemblaggio, la forgiatura del materiale stesso e, poi, attraverso la costruzione di una figura umana, vegetale oppure animale.
È come se qualcosa si rigenera dalla proprie macerie, dalle proprie ceneri, un po’ come l’araba fenice, fino a diventare immortale o fino a restare alle generazioni future. Può darsi pure che la natura stessa si riprenderà tutto, difatti spesso dico che le mie sono delle sculture post-atomiche. Ultimamente ho lavorato sul tema della famiglia, difatti ho ‘ricostruito’ una famiglia composta da tre elementi (madre, padre e figlio): questa possiamo considerarla un po’ la sintesi del discorso post-atomico. Viene ricreato il nucleo attraverso un’opera multipla. Dunque, non più il singolo soggetto bensì un soggetto accompagnato da altri soggetti che insieme costituiscono un nucleo, in questo caso appunto la famiglia.
Nel futuro c’è in progetto di realizzare cose ancora più complesse, con un numero crescente di elementi: un bar, una piazza, una stazione metropolitana proprio per restituire il senso di umanità, umanità che si espande”.

Le opere esposte

Le opere esposte

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BRONTE (Ct). Sabato 19 dicembre 2015, al Castello Di Nelson, ore 09.30, si terrà l’inaugurazione della Mostra – Convegno dal titoloScultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Graziano Calanna con l’ausilio del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Espongono, con altrettante opere: Annalù Boeretto, Bob Clyatt, Cristina Costanzo, Alessio Deli, Jorge Egea, Anna Gillespie, Paolo Guarrera, Fatima Messana, Sebastiano Messina, José Manuel Martínez Perez, Natale Platania, Gesualdo Prestipino, Alessandro Reggioli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Gary Weisman.
Sabato 19, sarà possibile visitare le opere in mostra dalle ore 14 alle 17. Domenica 20, dalle ore 9 alle ore 17. Ingresso libero (riservato ai locali che ospitano la mostra).

Il Sindaco di Bronte, Avv. Graziano Calanna, aprirà i lavori del Convegno alle ore 10.30. Interverranno: il curatore della mostra prof. Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) e il prof. Natale Platania (Artista, docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).
Saranno presenti gli artisti: Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Annalù Boeretto e Alessio Deli.

Adriano Pricoco (Curatore del Convegno – Mostra) – “La materia e la sua evoluzione sono indissolubilmente legate alla storia della scultura e di conseguenza oltre che all’ambito specifico dell’arte anche a quello dell’architettura. Questo il tema al centro della Mostra – Convegno La scultura, l’evoluzione della materia, evento promosso dal MacS ed ospitato nella ducea di Nelson.
Nell’epoca moderna la creazione e la diffusione di nuovi materiali ha portato allo sviluppo di nuove tecniche esecutive che se per un verso hanno mantenuto una radice etimologica nella tradizione, hanno altresì scandito una nuova visione ontologica della scultura. L’avventura del primo ‘900 attraverso le esperienze delle Avanguardie artistiche ha sancito una definitiva emancipazione dell’opera dai canoni che ne avevano connotato la riconoscibilità e la valenza nell’arco dei secoli precedenti, mostrando una naturale attrazione verso i nuovi materiali che l’ennesima tappa della rivoluzione industriale proponeva. Nel nostro contemporaneo, dopo l’avvento delle tecnologie digitali, si è imposta una nuova ulteriore urgenza di definire gli ambiti e le metodologie operative e creative nelle arti visive ed anche la scultura ne ha subìto l’ingerenza proponendo nuove modalità ed interrogandosi sulla sua istanza. La Mostra – Convegno si propone, attraverso l’apporto e la testimonianza degli artisti invitati a riflettere, di dibattere su questo tema tentando di identificare le linee guida che muovono la ricerca”.

Graziano Calanna (Sindaco di Bronte) – “Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: oltre 3.600 musei; quasi 5.000 siti culturali; 46.000 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 52 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali che animano i territori. Questa eredità rappresenta non solo il nostro passato e il presente, ma anche il futuro del Paese, una risorsa da tutelare e valorizzare e che ci rende unici nel panorama internazionale. Tutelare e valorizzare adeguatamente, anche in chiave turistica, le nostre ricchezze è un dovere, ma al tempo stesso una grande opportunità. E Bronte contribuisce alla valorizzazione dei beni culturali, salvaguardando e tramandando non solo la storia ed il ricco patrimonio che vanta, ma promuovendo iniziative culturali nella radicata convinzione che arte e cultura siamo insostituibili fucine di progresso e civiltà, oltre a limpide occasioni di sviluppo.
Cultura e turismo, infatti, possono realmente essere un binomio vincente non solo per far uscire il Paese dalle secche delle crisi, ma anche per ricondurlo su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura. Non a caso, quindi, questa Amministrazione ha deciso di organizzare questo evento, che ripropone l’incantevole scenario del Castello Nelson come ottima galleria di arte contemporanea, completando, anche se solo per pochi giorni, di materiali diversi alla pietra lavica, la permanente esposizione di sculture di arte contemporanea che dominano il parco in questo fazzoletto di terra che un tempo fu inglese“.

Giuseppina Napoli (Direttrice del MacS) – “Un’indagine artistica alla scoperta della materia e delle sue continue evoluzioni e trasformazioni alchemiche, la scultura come voce narrante di un percorso sospeso tra seduzione del reale e fascinazione misteriosa della materia, quest’ultima divenuta la protagonista più ricercata nell’espressione artistica contemporanea. La potenza e la forza espressiva acquisite dalla materia nel corso degli ultimi decenni ha infatti cambiato radicalmente il rapporto preesistente con l’opera d’arte. Distante dalla forma e dalla nozione classica dell’opera, il linguaggio artistico contemporaneo, volto alla ricerca e alla sperimentazione, vede nella sfida con la materia il suo riferimento dominante, per cui non parliamo più di una rappresentazione statica, unica, completa, finita, irripetibile, ma al contrario di un qualcosa che può essere incompiuto, instabile, effimero, indefinito, manipolabile e partecipato.
Lo scardinamento delle avanguardie prima, la pop art, la minimal art, l’arte concettuale le tecnologie digitali dopo, hanno, nel corso del tempo, creato all’interno del grande e immenso mare dell’arte contemporanea degli estremismi, finanche delle autentiche forme di rifiuto e opposizione nei confronti delle tecniche e della materia tradizionali. La ricerca spasmodica volta sempre a nuovi linguaggi e mezzi espressivi, ha visto un “allargamento” ed un “accoglimento” esponenziale dell’arte contemporanea verso una moltitudine di materiali e tecnologie, dalla fotografia al cinema ai video ai pc, ai più disparati oggetti di uso comune, ai corpi, ai paesaggi, all’elettricità, all’acqua. Tuttavia l’arte contemporanea, seppur tra le mille contraddizioni delle sue diverse e molteplici voci, continua il suo racconto e la sua rappresentazione, riuscendo ancora una volta a scuotere le nostre anime e la nostra immaginazione.”

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165x60

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165×60

Anna Gillespie, Old Giant.  Unique bronze, found wood.  114 x 72 x 28cm.  2014

Anna Gillespie, Old Giant. Unique bronze, found wood. 114 x 72 x 28cm. 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

 

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