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Malta
La presentazione del progetto
Giardini Naxos (Me) – Venerdì 18 marzo nell’ambito del progetto scuola “Costa Amica” si è svolto presso l’auditorium del liceo di Giardini Naxos “C. Caminiti” un incontro, organizzato da Legambiente, con il Prof. Giovanni Randazzo docente di Geologia Ambientale, il tecnologo Mario Vitti che stanno lavorando al Progetto Italia – Malta Bioblu – “Robotic BiOremediation for coastal debris in blue flag beach and in a maritime protected area” che tratta la raccolta automatizzata dei rifiuti di spiaggia mediante droni e robot.
Il progetto BIOBLU si propone di dare un contributo innovativo alla rimozione dei rifiuti dalle spiagge attraverso un’analisi dello stato dell’ambiente locale e alla promozione di un nuovo approccio di gestione in funzione delle nuove tecnologie e delle nuove conoscenze disponibili.
Il metodo innovativo consiste in un kit ad alta tecnologia e completamente automatico, basato su un processo di deep learning, che riconoscerà i rifiuti da remoto (tramite droni), ne consentirà la raccolta in modo robottizzato e ne faciliterà lo smaltimento in campane compattatrici in modo differenziato.
Il progetto sarà attuato su due pocket beaches (letteralmente “spiagge tascabili”), piccole spiagge limitate da promontori naturali. Inoltre, grazie all’analisi fisico-biologica dei rifiuti, ne sarà determinata la provenienza, mediante un sistema integrato di rilevamento delle correnti, e l’impatto che soprattutto le microplastiche hanno sulle faune al fine di valutarne la ricaduta sulla catena alimentare.
Risultati Attesi:
7,75 Kmq. di superfici coperte da analisi degli impatti negativi causati dalla presenza di plastiche e microplastiche sulla catena trofica (di cui AMP Milazzo 7,68 kmq e SII/BF Ramla, 0,07 kmq), due diversi protocolli automatizzati per la pulizia delle due spiagge e l’elaborazione di un modello per la gestione free-plastic di ciascuna delle due aree protette.
L’iniziativa è partita dal prof. Salvino Risitano volontario di Legambiente e dalla sua presidente Annamaria Noessing che stanno collaborando con il Liceo di Giardini nell’ambito del progetto “Costa Amica” curato dalla professoressa Sabrina Gallina.
In merito alla iniziativa il prof. Salvino Risitano già docente del Liceo di Giardini Naxos ha detto: “Il prof.Giovanni Randazzo è un grande conoscitore della nostra baia anche perché ai tempi dell’amministrazione dell’Architetto Giglio ha curato gli studi badimetrici dei nostri fondali marini riguardanti i ripascimenti delle spiagge e le barriere soffolte. In questa occasione ha però spiegato il ciclo della raccolta differenziata. Mentre il prof. Mario Vitti ha brillantemente esposto il progetto altamente tecnologico di studio e mappatura dei rifiuti spiaggiati attraverso droni sofisticati e della loro raccolta con robot di ultima generazione. Tutti auspichiamo che questo progetto possa presto essere adottato anche per tutte le nostre spiagge che sono spesso bersaglio di atti vandalici perpetrati attraverso rifiuti che vengono lasciati in spiaggia in special modo nei periodi estivi quando queste sono affollate di bagnanti che, spesso, non hanno l’accortezza di gettare i propri rifiuti negli appositi contenitori.”
ROSARIO MESSINA
La presentazione del progetto
La sala gremita di alunni intervenuti per assistere alla presentazione del progetto ecologico
La proiezione delle slides del progetto
Uno degli interventi dei prestigiosi relatori
L’intervento del prof. Randazzo
A Malta abbiamo incontrato nei giorni scorsi il Vescovo ausiliare mons. Joseph Galea Curmi, un appuntamento programmato da mesi, per far conoscere meglio ai nostri lettori l’Arcidiocesi maltese, con la sua storia e la nuova Malta, che cresce in Europa. La Repubblica di Malta oggi è perfettamente inserita nel mercato globale, attrae capitali ed è una macchina quasi perfetta, che crea benessere, ma che ancora non riesce a trainare l’intera popolazione verso uno standard europeo di qualità. A mons. Galea Curmi, abbiamo posto diverse domande alle quali ha risposto a cuore aperto e con grande spirito di collaborazione.
Monsignore ci spiega cosa è l’Isola di Malta per i maltesi? L’isola di Malta è storicamente una città fortezza, baluardo della cristianità, uno scoglio “Gebra tal-franka” giallo ocra uniforme che si erge sulle acque del Mediterraneo. Malta per i maltesi è il cuore pulsante del Mediterraneo, la popolazione vive con uno spirito europeo poliglotta ed è molto aperta ed accogliente.
Quando nasce il cristianesimo a Malta? Noi maltesi abbiamo 2000 anni di storia cristiana, che sono iniziati con il naufragio a Malta di San Paolo di Tarso, giunto nell’attuale Baia di San Paolo. Per sancire il legame con San Paolo, abbiamo conservato gelosamente la grotta dove ha vissuto nel suo breve soggiorno a Malta e sopra di essa abbiamo costruito la Chiesa di San Paolo alla Regola.
Quale è stato il contributo lasciato ai maltesi dai Cavalieri Ospitalieri? La storia è passata da Malta, con il grande contributo dei Cavalieri Ospitalieri, ordine cavalleresco formato da nobili provenienti dalle più importanti casate europee impegnati a difendere la nostra fede cattolica e l’Europa. A loro dobbiamo dire grazie per tante cose, ma sopratutto per la realizzazione della Cattedrale dedicata al Santo patrono San Giovanni Battista.
Cosa pensa dell’attuale momento storico di Malta? La nostra Repubblica sta crescendo molto, ha una politica stabile ed europea, attrae interessi economici importanti e l’economia è in continuo sviluppo. Bisogna continuare e sostenere la crescita, ma allo stesso tempo, migliorare lo standard di vita dei maltesi.
Quando è stato nominato vescovo ausiliare, quale è il suo motto e cosa fa oltre la sua attività di pastore? Sono stato nominato vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Malta il 4 ottobre 2018, in occasione della festa di San Giovanni Maria Vianney, nella cattedrale di Mdina. Il mio motto è “Sostenere la vita con l’amore”. Oltre all’incarico di vescovo ausiliare insegno nell’Università di Malta “Teologia Pastorale”.
Come vede il giornalismo cattolico in Italia? In Italia e nel mondo serve un giornalismo cristiano dal volto umano per riconquistare la fiducia dei lettori e che sappia raccontare anche la bella notizia, i media classici sono concentrati a mostrare i lati negativi della società, deprimono chi legge e non mostrano quanto di buono viene fatto dalla nostra comunità.
Quali sono i media cattolici di Malta? Ci tengo a precisare che la nostra è una realtà mediatica diversa da quella italiana, si abbiamo diverse testate come, “Radio Maria”, “RTK” radio online, “Newsbook” giornale online, “La Voce” il giornale dell’Azione Cattolica e “Church in Malta” website dell’Arcidiocesi.
Il San Francesco di Sales ricordato anche a Malta? Si abbiamo ricordato San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori. Un momento importante per tutti noi realizzato grazie all’Ucsi Sicilia da lei presieduta e con il supporto di fra Mario Attard e del reverendo prof. Salvino Caruana.
Conosceva l’Ucsi Unione Cattolica Stampa Italiana? Si la conoscevo ma non avevo avuto mai la possibilità di approfondire l’argomento. Ritengo che l’Ucsi svolga un compito molto importante, la comunicazione deve essere alla base di ogni nostra attività, soprattutto se fatta con “lo stile sapiente della carità”, come citato dalla preghiera del giornalista scritta in maltese, che lei mi ha omaggiato. Approfitto per salutare e ringraziare la giornalista Vania De Luca, presidente nazionale Ucsi e lei caro Interdonato per l’intervista e per l’attenzione dimostrata verso la nostra comunità.
DOMENICO INTERDONATO
Domenico Interdonato assieme al Vescovo
L’intervista al Vescovo
L'intervento della dott.ssa Tornali
Nella sede della Presidenza di Malta, un tempo antica residenza estiva del Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, al Verdala Palace, si è svolta la cerimonia dell’International Virdimura Award. Questo prestigioso premio si è ormai affermato come omaggio alla donna, protagonista nella società e nelle istituzioni, e come promozione della cultura della solidarietà, delle “Medical Humanities” e del principio della Bioetica nelle attività assistenziali rivolte ai disabili e a quanti soggetti fragili necessitino di solidarietà e cura.
Il premio si ispira alla “Dottoressa Virdimura”, prima donna medico in tutto il mondo, ufficialmente abilitata all’esercizio della professione medica nel 1376, attraverso una commissione regia. Il documento che conferisce la potestà medica a Virdimura elogia la sua opera espressa per prima nella Storia della Medicina, nell’assistenza ai disabili, ai poveri, ai malati cronici, alle donne.
Il Premio Internazionale Virdimura (International Virdimura Award) è stato ideato e promosso, detenendone il marchio registrato, dalla prof.ssa Cristina Tornali, medico e docente universitario, nonché anche Presidente dell’Associazione Italiana per Neurodisabili AIN ONLUS e dal prof. Ignazio Vecchio, neurologo e docente universitario di Bioetica Medica e Storia della Medicina. Il prestigioso Premio, patrocinato dalla Società Italiana di Storia della Medicina è giunto ormai alla sua sesta edizione celebrata a Malta, dove il prof. Ignazio Vecchio è delegato a rappresentare la Società presso l’Istituto Italiano di Cultura. L’organizzazione del Premio è stata anche supportata dall’Associazione di Amicizia Sicilia-Malta, Presidente l’Avv. Silvio Aliffi. Quest’anno, alla presenza di un pubblico numeroso e altamente qualificato, rappresentato da esponenti governativi e parlamentari, dagli Ambasciatori di numerosi Paesi, la Cerimonia è stata presieduta dalla Presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, già vincitrice del Virdimura 2018, per la sua dedizione ai bambini malati, ai ceti in difficoltà e per la sua lotta costante per i diritti delle donne.
Ha aperto i lavori, l’avv. Silvio Aliffi, presidente dell’Associazione di Amicizia Sicilia- Malta. La prof. Cristina Tornali, dopo i ringraziamenti rivolti alla Presidente Coleiro, ha sottolineato il costante supporto dell’Ambasciatore d’Italia, Dott. Mario Sammartino e del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Dott. Massimo Sarti, presenti all’evento.
Nella toccante presentazione la prof.ssa Tornali ha parlato anche dello spirito di Virdimura che suggerisce al mondo le chiavi del successo. “Do you need money? Do you need success? Do You need wellness? The soul of Virdimura says: you need love. “ . L’applauso dei presenti ha dimostrato la necessità dell’apporto bioetico nella cultura medica e non solo. L’argomento, insieme alle motivazioni del premio è stato ripreso dal prof. Ignazio Vecchio che ha porto i saluti e gli auspici del Prof. Adelfio Elio Cardinale, presidente della Società Italiana di Storia della Medicina.
Il premio è stato assegnato alla dottoressa maltese Ethel Felice, la quale, nell’ambito del suo prestigioso curriculum internazionale ha espresso un particolare impegno negli studi rivolti alle disabilità neuropsichiche, soprattutto dell’infanzia. Dopo le parole commosse e di ringraziamento della premiata, la Presidente Maria Louise Coleiro, dopo aver ringraziato la prof. Tornali e tutta la Società Italiana di Storia della Medicina, ha rivolto a tutti il discorso ufficiale nel quale ha evidenziato la figura femminile che si afferma nella società e nelle istituzioni, per eliminare ogni forma di discriminazione e contribuire alla costruzione di una società migliore.
Anche l’on. Claudette Buttigieg, portavoce del Parlamento maltese nel suo intervento ha evidenziato ulteriormente la necessità del contributo delle donne nella società .
L’International Virdimura Award, patrocinato dalla Società Italiana di Storia della Medicina, dall’associazione Italiana AIN ONLUS, e a Malta dall’Istituto Italiano di Cultura insieme con l’Ambasciata d’Italia, non è solo una prestigiosa onorificenza, ma un “working progress” che vede anche la continuità del lavoro della Presidente Coleiro nel progetto internazionale Virdimura insieme ad altri Paesi nel mondo. Si afferma così nella società e nelle istituzioni il contributo irrinunciabile della cultura bioetica e delle “Medical Humanities” ed il ripudio di ogni forma di discriminazione e, tema attualissimo, di tutti i femminicidi.
Il Premio Virdimura
La dott.ssa Cristina Tornali e la Presidente della Repubblica di Malta Marie Louise Coleiro Preca, già vincitrice del Virdimura 2018
L’intervento della dott.ssa Tornali
Pubblico ed autorità presenti alla manifestazione
Bianca Minniti del Caffe Letterario di Malta
L’intervento della Parlamentare Claudette Buttigieg
Il Team dell’Istituto Italiano di Cultura coordinato dal Dott. Massimo Sarti
Il dott. Flavio Vecchio con l’Ambasciatore della Tunisia
L’ambasciatore italiano Mario Sammartino
L’accoglienza degli ospiti
Con l’On. Stefan Zrinzo Azzopardi
Con il Presidente dell’Associazione Sicilia Malta Avv. Silvio Aliffi
La foto con il Premio
S.E. Marie Louise Coleiro Preca
Catania – Ha segnato una tappa storica la quinta edizione del “Premio Internazionale Virdimura” che quest’anno è stato consegnato alla Presidente di Malta S. E. Marie Louise Coleiro Preca per aver dedicato tante delle sue attività di aiuto ai bambini malati. La cerimonia ufficiale si è tenuta nell’Aula Magna del Palazzo Università alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania prof. Francesco Basile, di Autorità civili, militari e Accademiche. Erano presenti anche numerose rappresentanze Consolari internazionali, tra queste, l’Ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier e la Console di Malta in Sicilia Chiara Cali. A dare il benvenuto a Sua Eccellenza Marie Louise Coleiro Preca assieme al Magnifico Rettore sono stati il Prof. Adelfio Elio Cardinale Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina, la Prof. Cristina Tornali, Commissario regionale in Sicilia per l’Accademia di Arti Sanitarie, il Prof. Agostino Palmeri presidente del Corso di Laurea in Medicina dell’Università di Catania, l‘Avv. Silvio Aliffi Presidente Associazione Amicizia Sicilia – Malta Supremo Gran Cancelliere Ordine Internazionale Knights of Pythias.
Il “Premio Virdimura” si ispira al ricordo della dott.ssa Virdimura, diventata ufficialmente il primo medico donna del mondo nel 1376. Il prestigioso riconoscimento giunto alla sua V° Edizione è stato ideato dalla Prof. Cristina Tornali a seguito di minuziose ed approfondite ricerche su questa dottoressa catanese del medioevo siciliano, di origine ebraica, la quale grazie alle leggi emanate da Federico II riesce a conseguire la prima laurea di una donna in medicina, storicamente la prima al mondo, ponendo così’ la nostra terra in una posizione di interessante primogenitura.
L’arrivo della Presidente di Malta al Palazzo del Rettorato in Piazza Università
L’ingresso nell’Aula Magna del Palazzo Università di S. E. Marie Louise Coleiro Preca
La Virdimura si laurea a Palermo nel 1376 e, dopo essere stata esaminata da una regia commissione, viene autorizzata ad esercitare l’attività medica. La sua laurea è tutt’oggi custodita all’archivio di Stato di Palermo e contiene una nota di merito. La Virdimura prestava assistenza ai poveri, donne e disabili. Questa affascinante figura ha attratto l’interesse della prof. Tornali che è stata una delle fondatrici dell’AIN (Associazione Italiana Neurodisabili) e del Prof. Ignazio Vecchio docente di Storia della Medicina e Bioetica Medica. Grande entusiasmo è stato manifestato anche dal Prof. Adelfio Cardinale, Presidente della Società di Storia della Medicina e in atto Presidente del Consiglio Superiore di Sanità il quale ha insignito il premio presso tutta la Società Italiana di Storia della Medicina. Il Premio Virdimura ha pure ottenuto il riconoscimento del MIUR.
L’ evento si è svolto con successo, di fronte ad un pubblico numeroso ed attento, con una presenza di giovani studenti universitari ed anche di allievi degli istituti superiori.
La Cerimonia di consegna del Premio dopo i saluti istituzionali a S.E. Marie Louise Coleiro Preca del Magnifico Rettore e l’esecuzione degli inni nazionali di Malta e d’Italia è entrata nel vivo con gli interventi in programma coordinati dal Prof. Ignazio Vecchio il quale ha spiegato inizialmente le finalità del premio che consistono principalmente nella “Promozione della cultura della lotta ai razzismi e all’antisemitismo, per sostenere nella società civile, nelle scuole, nelle Università e nelle Istituzioni, progetti di pace e di collaborazione, in nome della ricerca e della tradizione storica della Medicina. Altresì tra le finalità del Premio vi è anche la promozione della cultura del rispetto del disabile, del rispetto della dignità della donna, in ambito familiare, sociale, istituzionale, scolastico, universitario e per la lotta al fenomeno dei femminicidi e dello stalking”. Concluso l’intervento introduttivo del prof. Ignazio Vecchio ha preso la parola l’Avv. Silvio Aliffi il quale ha elogiato le finalità del premio e le tante iniziative di beneficenza ad opera di singoli ed associazioni di volontariato che vanno elogiate e replicate come, ad esempio, le attività di aiuto e assistenza verso bambini e adolescenti bisognosi che da tempo espleta la presidente di Malta. “Il bene deve cominciare a fare notizia anche con iniziative come queste del Premio Virdimura” ha concluso l’avvocato.
Il Prof. Ignazio Vecchio
A seguire l’intervento della Prof.ssa Cristina Tornali la quale ha detto: “Abbiamo scelto di consegnare il premio di questa quinta edizione alla presidente di Malta per il suo impegno di aiuto verso i bambini delle scuole e i bambini malati. Questo premio come è già stato ricordato si ispira ad una donna straordinaria, la dott.ssa Virdimura, che vanta il primato di essere stata la prima donna medico al mondo nel 1376. Ebrea siciliana, operò a Catania e in Sicilia, da donna medico, per il rispetto dei disabili, dei poveri e degli indifesi, autorizzata dal Protomedico di Sicilia e delle leggi del Regno di Sicilia di allora. Ed è proprio in nome di questa straordinaria tradizione che ci appartiene che attraverso un Osservatorio, vogliamo proporre la promozione di un Progetto di Pace fra popoli, religioni e culture diverse, che sancisca una mission culturale di tolleranza, di tradizione scientifica ed umanistica, necessaria per contribuire, attraverso il recupero della memoria storica, ad una migliore formazione di medici ed altri laureati, sempre più preparati alla cultura della solidarietà e del rispetto dei disabili, dei deboli e degli anziani, della dignità della donna in ogni ambito, privato, istituzionale e sociale e alla cultura della promozione della lotta ai razzismi e all’antisemitismo. Concludo dicendo che ho un desiderio, che lo spirito di Virdimura possa alloggiare in tutti i cuori”.
Altrettanto appassionati anche gli altri interventi.
Il Prof. Agostino Palmeri ha spiegato l’importanza del Premio, esempio virtuoso per gli studenti dell’Ateneo i quali hanno preso parte alla cerimonia di consegna in gran numero. “L’alto valore che esso rappresenta” ha sottolineato il prof. Palmeri “è legato soprattutto al messaggio che contiene riguardo la promozione della cultura del rispetto del malato, della dignità della donna contro il femminicidio, della lotta ai razzismi, della cultura della solidarietà verso i più deboli ed i malati tutte tematiche che devono essere esempi virtuosi da imitare per i nostri giovani studenti.” Il prof. Palmeri ha poi accennato ad alcune iniziative che l’Università di Catania sta promovendo anche in collaborazione con Malta, tra questi anche un corso di laurea in inglese.
A concludere gli interventi è stato il Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina Prof. Adelfio Elio Cardinale il quale dopo aver ringraziato S.E. Marie Louise Coleiro Preca per aver accettato il premio, nel ricordare che è stata eletta nel 2014 Presidente della Repubblica di Malta, ha sottolineato l’eccellente curriculum politico e culturale che essa vanta e le numerose onorificenze, anche italiane che ha ottenuto. Ha poi tracciato il profilo storico del Premio sottolineando che per la Società di Medicina che rappresenta, la più antica d’Italia, il Premio alla Presidente di Malta è un grande evento storico. “Quello di oggi è un momento storico” ha detto Cardinale “poiché vi è un parallelismo tra le nostre due Repubbliche ed in particolare con la Sicilia poichè Malta è la Capitale Europea della Cultura e Palermo è la capitale d’Italia della Cultura. Lo Stato di Malta vanta ad oggi un espansione economica e commerciale ampia e non conosce disoccupazione e questo le fa onore. In atto vi sono diverse collaborazioni con Malta, nel campo della ricerca e di collaborazione nel campo medico, bioetico, sanitario e umanistico. Stiamo anche approntando un progetto per la conservazione e la tutela della biodiversità perchè è importante la conservazione dell’ambiente. Tutti ciò perché nel nostro tempo segnato dalla globalizzazione è sempre più diffuso un nuovo fattore che caratterizza sempre più le nostre società moderne: l’interdipendenza che richiede soluzioni comuni ed in collaborazione per la risoluzione di problemi tra i vari stati. Abbiamo l’Istituto di Cultura Internazionale a Malta per promuovere progettualità comuni poichè Sicilia e Malta vantano una tradizione storica di grande prestigio e una posizione geografica che li pone al Centro del Mediterraneo.”
A conclusione degli interventi la Prof. Cristina Tornali, anche a nome dell’Associazione Italiana AIN Onlus con la presenza del Magnifico Rettore e con il contributo della Società della Storia della Medicina ha proceduto alla consegna del prestigioso premio Virdimura alla Presidente di Malta Marie Louise Coleiro Preca la quale ha poi preso la parola per il suo intervento di ringraziamento pronunciato in inglese che riportiamo, tradotto, a fine articolo. Al termine lo scambio dei doni.
Nelle precedenti edizioni oltre alla prof. Tornali e al prof. Ignazio Vecchio, sono stati insigniti autorevoli e noti personaggi della cultura e delle istituzioni, rispondenti, ai requisiti di sensibilità e di umanità espressi dalla Virdimura e da tutto il progetto che è un impegno per la Pace, contro i razzismi e l’antisemitismo e per la formazione umanistica ed umanizzante dei medici. Tra i premiati ricordiamo anche, l’Ambasciatore Israeliano presso la S. Sede Zion Evronic e la scrittrice artista studiosa di autismo Myriam Jaskerovic Arman.
Ricordiamo infine che, iI Premio Virdimura, marchio internazionale, ogni anno viene consegnato a chi nelle opere e nei fatti impersona lo spirito della dottoressa Virdimura. Il premio è anche un simbolo contro i razzismi e i femminicidi e, a chi spende la propria vita per la ricerca e per il bene sociale.
A conclusione della cerimonia S.E. Marie Louise Coleiro Preca ha proseguito la sua visita in Sicilia a Palermo dove ha incontrato il Presidente della Regione Nello Musumeci e i deputati dell’ARS nel corso di una seduta straordinaria. Intervento davanti all’Assemblea, riguardo il tema attuale dell’immigrazione, ha espresso ammirazione per la Sicilia e i Siciliani “poichè hanno saputo mettere in pratica i valori di solidarietà e rispetto umanitario dimostrando che le sfide poste dal triste fenomeno migratorio non minano i sentimenti dei valori umanitari. La Sicilia è stata un buon esempio per l’Europa e per il Mondo“. Accoglienza calorosa al Palazzo delle Aquile dove la presidente ha incontrato il Sindaco Leoluca Orlando.
ROSARIO MESSINA
I saluti del Prof. Francesco Basile
Esecuzione degli Inni Nazionali
Gli Inni Nazionali di Malta e Italia
L’intervento della Prof. Cristina Tornali
La consegna del Premio Virdimura
La foto con il Premio
La Prof Cristina Tornali consegna il dono della “Chiave del Cuore” alla presidente di Malta
L’intervento di S. E. Marie Louise Coleiro Preca
Il saluto di congedo del Magnifico Rettore Prof. Francesco Basile
La Presidente di Malta risponde alle domande dei giornalisti
La Prof. Cristina Tornali e la Prof. Luigia Melillo
con la Presidente
Il pubblico presente alla cerimonia di consegna del Premio Virdimura
Lo Stendardo dell’Università di Catania
Il discorso di accettazione del Premio Internazionale Virdimura di S. E. Marie Louise Coleiro Preca
“Vi rivolgo un caloroso saluto e la mia sincera gratitudine per avermi invitata per essere con Voi stamane. E’ stato con grande piacere che ho accolto questo invito per recarmi qui al rettorato dell’Università di Catania in occasione della cerimonia di consegna del Premio Internazionale Virdimura.
Senz’altro, è per me un onore ricevere questo prestigioso riconoscimento per il quale vorrei innanzi tutto ringraziare la Società Italiana di Storia della Medicina per avermi ritenuta meritevole di tale ossequio.
Confido che è stata per me una sentita emozione scoprire la storia dell’illustre Dottoressa Virdimura, nonché le sue ammirevoli doti di donna professionista, prima donna alla quale fu conferita ufficialmente la laurea in medicina nel lontano 1376.
Questa ricorrenza tanto importante mi induce a dedicare questo distinto premio a tutte le donne e alle giovani ragazze di questa nostra regione Eurp-Mediterranea e alle loro alte e nobili aspirazioni a favore del benessere dei nostri popoli, ed anche a quelli più lontani.
Nonostante la Dottoressa Virdimura visse oltre sei secoli fa, il fatto che sia stata una donna del Mediterraneo non può che farmi sovvenire l’urgente necessità che si assicurino oggigiorno tutti i mezzi di supporto diretti ad assistere le giovani donne della regione Euro – Mediterranea.
Ritengo che si debba ben custodire lo “Spirito Virdimura” tutt’ora, particolarmente nel nostro impegno a favore delle donne e delle ragazze del Mediterraneo in maniera che possano raggiungere le mete ambite per il bene comune delle nostre società attraverso il loro essenziale contributo alla pace duratura in un ambiente inclusivo, sereno e sostenibile per tutti i paesi.
La pace sostenibile e la prosperità inclusiva non possono avere luogo se non con uno sforzoi globale per ottenere la trasformazione in tutti i paesi circa i concettivi violenze e conflitti, che purtroppo dominano il nostro mondo.
Dobbiamo sfidare quelle dialettiche divisive che inducono a separare anziché unire le nostre forze distruggendo le iniziative che aspirano ad una pace duratura che tanto auspichiamo.
Quando si accenna alla pace nel mondo purtroppo non capita sempre di esser ben intesi. Costruire la pace sovente può sembrare un clichè illusorio; astratto frutto di teorie populiste che stimolano odio e scismi che vediamo ogni giorno accrescersi nelle vite quotidiane delle nostre società.
Tuttociò è un messaggio che ci giunge palese dal clima politico attuale in molti paese del mondo e dal rilievo economico che viene attribuito alle guerre che ci distruggono.
Tuttavia non ci dobbiamo lasciar scoraggiare dalle avversità che ci assillano, bensì esse dovrebbero rincorarci con maggior determinazione e darci il coraggio di esporre a qualunque costo la schietta verità, nitida dei fatti, attraverso ogni possibile mezzo di comunicazione.
Ritengo sia dunque un dovere per ciascuno di noi condividere un messaggio di speranza; di rispetto reciproco, che li ispiri ai valori di dignità e amore l’uno verso l’altro.
Urge particolarmente in questo momento, il bisogno di sentimenti di solidale umanità e di valori umanitari diretti al sostegno dei diritti universali e delle libertà fondamentali dell’Uomo che dovrebbero essere alla base di ogni democrazia.
Dobbiamo riconoscere, e diffondere il fatto che le nostre diversità culturali provenienti da entrambe le sponde del Mediterraneo non sono altro che una fonte di un profondo arricchimento reciproco.
Vorrei, a questo proposito, incoraggiare tutti coloro coinvolti nelle varie discipline pertinenti alla gestione dei nostri paesi; le rispettive autorità nell’area Euro-Mediterranea, ad applicarsi con maggior impegno nello sviluppo della pubblica istruzione delle nostre comunità, ch’esse possano aprirsi sempre di più alle diversità che caratterizzano i nostri popoli, e che siano disposte a godere i benefici che esse ci offrono.
Ho il piacere di segnalare che la “Foundation for the Wellbeing of Society” della Presidenza di Malta è impegnata a promuovere questi obiettivi per un dialogo interculturale che punti alla pace grazie al rispetto reciproco – obiettivi che ci accomunano agli scopi nobili del Premio Internazionale Virdimura. L’impegno della mia Fondazione è concentrato nel fornire più possibilità ai bambini e ai giovani attraverso la creazione di numerose opportunità a loro idonee che possano contribuire ad una loro partecipazione attiva nella società e a stimolare in loro il senso di creatività, nonché il loro potenziale di pensiero libero e oggettivo.
Abbiamo scelto di concentrarci sui bambini e sui giovani perché quando le generazioni emergenti si abilitano sui giusti sentieri, le comunità e la società si risanano e si rafforzano per poter resistere alle avversità. Perciò non dobbiamo smettere di sporgerci al di là dei confini che ci ostacolano; ci conviene superare le frontiere artificiali che restringono il divulgarsi del nostro impegno in questo ambito.
Ciascuno di noi, autorità e ONG comprese, non deve risparmiare alcuno sforzo per far sì che i bambini abbiano gli spazi a loro dovuti; che ai bambini sia data voce e che questa sia, nei propri limiti, ascoltata ed effettuata. Dobbiamo assicurarci di accogliere nelle nostre società gruppi e individui che sono emarginati, oppure che appartengono a quegli strati sociali più soggetti alla vulnerabilità e alla discriminazione, creando per essi un ambiente inclusivo e sereno per una vita migliore.
Soltanto in questo modo potremmo permetterci di sperare di sconfiggere le ineguaglianze delle strutture istituzionali e tutte le forme di discriminazione che deprimono il nostro mondo.
Sono convinta che questo senso di solidarietà, di dialogo e di rispetto reciproco, sia in effetti tutto ciò che dovrebbe costituire il fulcro di una cittadinanza attiva in un ambiente democratico.
A tale riguardo tocca a noi fare le scelte giuste per assicurare che questi valori non manchino fra i popoli della nostra regione, ed a tal proposito è il dovere di tutti noi impegnarci di più nelle nostre scelte: la scelta per la speranza; la scelta per la dignità e il rispetto reciproco; la scelta per lo sviluppo dell’individuo; e che il meglio di ciascuno di noi si condivida liberamente, senza alcun vincolo, con tutta l’umanità.
Mi avvalgo di questa occasione per sottolineare l’auspicio che ciascuno di noi prosegua sulla via che ci porti alla pace nel mondo e che questo possa essere un ambiente migliore per i nostri figli e l’intera umanità,
Vorrei concludere rinnovando il mio più sincero apprezzamento per questo onore che mi è stato attribuito. Ringrazio Lei Magnifico Rettore dell’Università di Catania Professor Francesco Basile per averci ospitato, inoltre ringrazio la professoressa Cristina Tornali, il professore Adelfio Cardinale e il professore Ignazio Vecchio per la loro dedizione a questa missione degna del più alto riguardo. Mi congratulo con la Società Italiana di Storia della Medicina per questa loro iniziativa porgendo i miei più sinceri auguri che si possa giungere assieme ad una fruttuosa collaborazione e ad ancora più importanti traguardi. Grazie di nuovo.”
Assieme al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci
Il Benvenuto di Leoluca Orlando SIndaco di Palermo
La foto assieme al Sindaco di Palermo
La firma nel Registro delle Autorità in visita a Palermo
La Presidente di Malta
Catania – Lunedì 11 giugno si terrà, a Catania, la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Virdimura. L’evento si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università nella sede del Rettorato alle ore 11. Quest’anno il prestigioso premio verrà consegnato alla Presidente di Malta Marie Louise Coleiro Preca per aver dedicato tante delle sue attività di aiuto ai bambini malati. La cerimonia ufficiale si terrà alla presenza del Magnifico Rettore prof. Francesco Basile, di Autorità civili, militari e Accademiche , nonché, in primis , Diplomatiche con la Presenza dell’ Ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier e la Console di Malta in Sicilia Chiara Cali e dei Consoli di diversi Paesi a livello internazionale, la prof. Cristina Tornali, Commissario regionale in Sicilia per l’Accademia di Arti Sanitarie insieme al prof. Adelfio Cardinale Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina , consegneranno il premio alla Presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca non solo nota personalità istituzionale ma esempio di donna attenta ai bambini e al sociale. Il premio porta il nome di Virdimura che fu, nel medio evo, la prima donna ufficialmente autorizzata ad esercitare la medicina e la chirurgia in Sicilia.
Il prestigioso riconoscimento giunto alla sua V° Edizione è stato ideato dalla Prof. Cristina Tornali a seguito di minuziose ed approfondite ricerche su questa dottoressa catanese del medioevo siciliano, di origine ebraica, la quale grazie alle leggi emanate da Federico II riesce a conseguire la prima laurea di una donna in medicina, storicamente la prima al mondo, ponendo così’ la nostra terra in una posizione di interessante primogenitura.
La Virdimura si laurea a Palermo nel 1376 e, dopo essere stata esaminata da una regia commissione, viene autorizzata ad esercitare l’attività medica. La sua laurea è tutt’oggi custodita all’archivio di Stato di Palermo e contiene una nota di merito. La Virdimura prestava assistenza ai poveri, donne e disabili. Questa affascinante figura ha attratto l’interesse della prof. Tornali che è stata una delle fondatrici dell’AIN (Associazione Italiana Neurodisabili) e del Prof. Ignazio Vecchio docente di Storia della Medicina e Bioetica Medica. Grande entusiasmo è stato manifestato anche dal Prof. Adelfio Cardinale, Presidente della Società di Storia della Medicina e in atto Presidente del Consiglio Superiore di Sanità il quale ha insignito il premio presso tutta la Società Italiana di Storia della Medicina. Il Premio Virdimura ha pure ottenuto il riconoscimento del MIUR.
“Abbiamo scelto di consegnare il premio di questa quinta edizione alla presidente di Malta per il suo impegno di aiuto verso i bambini delle scuole e i bambini malati” spiega la prof. Cristina Tornali “la data dell’11 giugno è stata indicata da lei stessa quando ci ha ufficialmente ricevuti qualche mese fà, presso il palazzo della Presidenza a Malta“. Nel corso di vari spostamenti culturali la Prof. Cristina Tornali aveva incontrato la Presidente di Malta al Mediteranan Centre of Culture di La Valletta e, privatamente, mentre espletava la sua attività di aiuto nei confronti dei bambini delle scuole e dei bambini malati. Da questi incontri è maturata l’idea di consegnarle il premio.
La Presidente proseguirà la sua visita in Sicilia a Palermo dove andrà a visitare i bimbi malati dell’ Ismet e l’indomani , dopo il Rettore di Catania, sarà anche accolta dalle Istituzioni del Parlamento Siciliano.
Fra i promotori del premio l’Ordine dei Cavalieri di Pythias il cui Supremo è l”avv, Silvio Aliffi, Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Malta.
Nelle precedenti edizioni oltre alla prof. Tornali e al prof. Ignazio Vecchio, sono stati insigniti autorevoli e noti personaggi della cultura e delle istituzioni, rispondenti, ai requisiti di sensibilità e di umanità espressi dalla Virdimura e da tutto il progetto che è un impegno per la Pace, contro i razzismi e l’antisemitismo e per la formazione umanistica ed umanizzante dei medici. Tra i premiati ricordiamo anche, l’Ambasciatore Israeliano presso la S. Sede Zion Evronic e la scrittrice artista studiosa di autismo Myriam Jaskerovic Arman.
Ricordiamo infine che, iI Premio Virdimura, marchio internazionale, ogni anno viene consegnato a chi nelle opere e nei fatti impersona lo spirito della dottoressa Virdimura. Il premio è anche un simbolo contro i razzismi e i femminicidi e, a chi spende la propria vita per la ricerca e per il bene sociale.
ROSARIO MESSINA
Nella foto la Prof. Cristina Tornali, il Prof. Ignazio Vecchio assieme alla Presidente di Malta Marie Louise Coleiro Preca
Il Prof. Ignazio Vecchio e la Prof. Cristina Tornali assieme alla Presidente di Malta
La Prof. Cristina Tornali e la Presidente di Malta
La foto di gruppo
Foto con l'Ambasciatore Italiano di Malta e con la Delegazione del Gruppo Siciliano per la promozione della Cultura
La Cultura italiana ha avuto una importante testimonianza, a Malta, con la promozione delle “Medical Humanities” e del ruolo prestigioso fornito ad essa dai prof. Ignazio Vecchio e Cristina Tornali, che hanno avuto anche l’apprezzamento presso l’Ambasciata Italiana a Malta, ricevuti, nell’ambito di una delegazione italiana, dal nuovo ambasciatore italiano Sua Eccellenza il Dott. Mario Sammartino.
Presenti da anni al prestigioso “Book Mediterranean International Festival di Malta”, i due docenti universitari hanno, per primi, iniziato a Malta ed in Italia, un’opera di collaborazione e di sostegno promozionale, al “Caffè Letterario e Libreria Italiana” a Malta , incoraggiandone le iniziative ed il lavoro svolto dal Prof. Carlo Morrone e da Bianca Minniti, artefici della promozione della cultura italiana, con la creazione e conduzione del “Caffè Letterario-Libreria Italiana” a Malta.
Al Book Festival del Libro, nello stand della “Casa della Cultura” la Prof. Cristina Tornali ha presentato il libro “Medicina e Medical Humanities”, nel quale viene sottolineata la ineludibile necessità di promuovere l’umanizzazione della medicina, di fronte alla crisi di empatia del rapporto medico paziente, crisi dovuta al predominio della tecnologia esasperata in medicina, con minore attenzione dei medici ai bisogni dei malati.
In anteprima, con la introduzione del Prof. Emilio Galvagno, è stato anche presentato il libro di poesie di Cristina Tornali, “Oasi perdute”, in cui molti versi sono dedicati ai miti e allo splendore dell’antica Naxos e di Taormina.
Il Prof. Ignazio Vecchio ha presentato un libro, dal titolo “Introduzione alla Kabbala”. In qualità di neurologo, il Prof. Vecchio ha voluto spaziare su temi sui quali, ogni mente umana, si interroga, piena di curiosità.
I due professionisti medici hanno avuto l’apprezzamento della Presidente della Repubblica di Malta, Maria Luisa Coleiro, la quale ha espresso ammirazione e compiacimento per l’opera di diffusione della cultura medica e letteraria italiana a Malta, da parte di Ignazio Vecchio e Cristina Tornali.
Da sottolineare l’amore per le bellezze della tradizione storico culturale di Taormina e Giardini Naxos, che della Sicilia rappresentano la Bellezza, l’Arte e la Cultura, e che Ignazio Vecchio e Cristina Tornali hanno saputo infondere nella fiorente comunità italiana a Malta, e fra gli studiosi e gli estimatori maltesi.
Le iniziative culturali a Malta, dei prof. Ignazio Vecchio e Cristina Tornali sono attuate nell’ambito delle attività culturali della “Societa’ Italiana di Storia della Medicina”, presieduta dal Prof. Adelfio Elio Cardinale, in atto, anche vice Presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
Il prof. Ignazio Vecchio è anche docente di Bioetica Medica e Storia della Medicina presso l’Università di Catania. La prof.ssa Cristina Tornali è docente di Teoria del Movimento umano presso lo stesso Ateneo.
Entrambi promuovono iniziative rivolte alla umanizzazione della Medicina, con particolare attenzione per i più deboli, gli anziani e le donne.
Cristina Tornali è anche ispiratrice e promotrice del prestigioso premio internazionale “Virdimura”coordinato dall’AIN ONLUS e dalla Società Italiana di Storia della Medicina,
Il Progetto e Premio Virdimura”, è rivolto alla promozione della lotta ai razzismi, all’antisemitismo e ai femminicidi, in onore della prima donna medico al mondo , la dottoressa Virdimura , siciliana del XIV secolo che promosse con il suo operato una particolare attenzione per le donne, i poveri e i malati.
Foto con l’Ambasciatore Italiano di Malta e con la Delegazione del Gruppo Siciliano per la promozione della Cultura
La Prof. Cristina Tornali con la Presidente della Repubblica di Malta Maria Luisa Coleiro
Il prof. Ignazio Vecchio con la Presidente della Repubblica di Malta Maria Luisa Coleiro
Prestigioso riconoscimento internazionale per il taorminese Vincenzo D’Arrò. Il talentuoso artista – classe 1981 – docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania di Marketing Culturale e Comunicazione Pubblicitaria, con all’attivo l’organizzazione di significativi eventi artistico-culturali sul territorio e la partecipazione ad importanti mostre ed affermati premi in Italia ed all’estero, è stato chiamato, infatti, a rappresentare l’Italia alla prima edizione di “ART CAMP MALTA”, svoltosi recentemente tra Palazzo Verdala a Malta e Villa Rundle a Gozo.
Sotto l’egida dell’Ufficio della Delegazione Permanente di Malta nell’UNESCO, attraverso il Centro di Educazione, Scienze e Cultura, e dalla Commissione Nazionale di Andorra dell’Unesco, supportato dai Ministeri maltesi del Turismo, degli Affari Esteri, della Famiglia e Solidarietà Sociale, dell’Educazione e dell’Occupazione oltre che dal Gozo College, l’ART CAMP MALTA è un progetto, lanciato nel 2008 ed inquadrato nel Decennio Internazionale per il Riavvicinamento delle Culture (2013-2022), che l’UNESCO fortemente sostiene nell’intento di rafforzare il ruolo della cultura come strumento essenziale per lo sviluppo sostenibile e la promozione della pace. All’insegna dello slogan “Il razzismo, la discriminazione e l’intolleranza”, tema conduttore della manifestazione, per una decina di giorni 13 artisti provenienti da Paesi dell’area Mediterranea si sono ritrovati così a Malta, un’isola dalla piccola estensione territoriale ma di grande significato simbolico vista la sua posizione geografica, situata al crocevia di molte culture, dando vita ad un incontro inter-culturale declinato in una pluralità coinvolgente di attività ed esperienze, che ha voluto ribadire, con la forza delle idee e del talento, come l’espressione artistica sia un linguaggio comune e universale. Così il gruppo dei selezionati – Vincenzo D’Arrò (Italia), Mais Jorba (Spagna), Ismail Karayakupoglu (Turchia),Maja Kirovska (Serbia), Martha Hraoui (Libano), Petya Ilieva (Bulgaria), Maja Dokic Mihajlovic (Macedonia), Nitsan Hamerman (Israele), Adrian Scicluna (Malta), Faust Campama (Andorra), Thea Tini (San Marino), Altayeb Amadaldin (Palestina), Jelena Remetin (Croazia) – tutti giovani artisti emergenti, fiore all’occhiello del panorama culturale mediterraneo, hanno vissuto gomito a gomito, condividendo le proprie differenti culture d’origine, declinando tematiche e linguaggi artistici diversi in più sfaccettature e materializzazioni, evidenziandoli in una visione articolata e prismatica che ha dato vita ad un entusiasmante workshop aperto ad un pubblico, numeroso e partecipe, con cui gli artisti hanno tutto il tempo interagito.
Un grande successo di pubblico e di critica, un’iniziativa lodevole – come ha tenuto ad affermare il ministro per Gozo, Dr. Refalo – sottolineando come “questo progetto dimostri che le arti sono in grado di essere un importante strumento per abbattere le barriere tra le diverse culture e, così, ne deriva la pace“, e che, nella serata finale, ha visto la performance “No World Peace without Peace in the Mediterranean” applaudita dalle massime cariche dello Stato maltese presenti tra il pubblico: dalla Presidente della Repubblica, Dame Marie Louise Coleiro Preca, al Presidente del Parlamento di Malta, Hon.Angelo Farrugia, alla consorte del Primo Ministro, Dame Michelle Muscat. E queste, per Vincenzo D’Arrò – e per Taormina che gli ha dato i natali – si chiamano soddisfazioni.
MariaTeresa Papale
Marie Louise Coleiro Preca Pres. Rep. Malta
Mrs Michelle Muscat moglie del Primo Ministro Joseph Muscat
Presidente del Parlamento di Malta Hon. Angelo Farrugia
Si è conclusa la prima sessione italiana di conferenze europee sul fenomeno dell'Immigrazione
I partecipanti al progetto Welcome
Si è appena conclusa la I sessione italiana di Conferenze Europee sul fenomeno dell’Immigrazione, tenutasi dal 9 al 12 ottobre nei territori dell’Unione dei Comuni del Comprensorio Naxos – Taormina nell’ambito del progetto “Welcoming Network for Migrant’ Rights and European Citizenship – WELCOME Project”. Promosso dall’ Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos e Taormina e finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma “Europa per i Cittadini, strand 2 – Impegno democratico e partecipazione civica – Misura 2.2 Reti fra Città”, il progetto ha visto coinvolti come partner di progetto, organizzazioni ed enti pubblici stranieri provenienti da Spagna, Malta, Grecia, Lettonia, Francia, Estonia, Cipro, Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Italia. Il progetto Welcome, prevede la realizzazione di altre quattro sessioni di conferenze in Spagna, Malta, Lettonia e Francia, durante le quali saranno approfonditi, sviluppati e discussi altri aspetti specifici delle tematiche trattate e che si concluderanno ad ottobre del 2016.
Il progetto ha lo scopo di creare una rete solida e duratura fra le Municipalità e le organizzazioni Europee coinvolte, per approfondire argomenti di grande attualità come l’Immigrazione, i Diritti Umani e il Principio di Cittadinanza Attiva e partecipativa, animando il dibattito europeo, incoraggiando i cittadini a riflettere su quale di Europa si vuole contribuire a costruire.
La scelta della tematica è rientrata nell’ambito del 2015 Anno Europeo dello Sviluppo, dell’azione esterna dell’UE e al suo ruolo leader nel mondo, e specificamente dell’Immigrazione e delle tematiche di grande attualità ad essa correlate. L’Unione Europea, con l’Italia, e la Sicilia soprattutto, nel cuore del Mediterraneo, sta mobilitando uomini e mezzi per arginare questa terribile tragedia che si consuma quotidianamente.
Gli interventi susseguitisi nelle 4 giornate dei lavori hanno visto avvicendarsi come relatori, accanto ai rappresentanti delle delegazioni straniere, amministratori, tecnici ed esperti, nella trattazione delle varie tematiche legate al fenomeno della Migrazione.
La prima giornata di apertura dei lavori, con la presentazione del Progetto, del Partenariato e delle attività, si è tenuta a Mongiuffi Melia. Moderata da Beatrice Briguglio, Project manager, ha visto la partecipazione di Filippo Alfio Currenti, sindaco di Gallodoro e Presidente dell’Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos Taormina, per il benvenuto ufficiale e apertura dei lavori della I Sessione, i Saluti del Sindaco di Mongiuffi Melia, Rosario D’Amore, del Presidente del Consiglio dell’Unione Mario Amoroso, l’intervento dell’On. Giuseppe Picciolo, deputato del Parlamento Regionale e la presentazione del Progetto e delle attività da parte di Agatino Celisi, Progect manager.
Nella seconda giornata di conferenze, svoltasi presso il Palazzo della Cultura del Comune di Catania, che gestisce l’Operazione di Salvataggio in mare Triton, si è parlato di “Europa protagonista del Mediterraneo: da Mare Nostrum a Triton”. In questa sessione, moderata da Beatrice Briguglio, sono intervenuti come relatori d’eccezione: l’Assessore alla Cultura del Comune di Catania Orazio Licandro, l’On. Europarlamentare Giovanni La Via, Il Capitano di Vascello Rosario Capodicasa della direzione Marittima della Sicilia Orientale, il Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, Comandante del 41 Stormo ANTISOM della base Aerea di Sigonella, i quali attraverso i filmati e le loro testimonianze hanno fornito una visione d’insieme dell’azione congiunta della Marina Militare e dell’Aeronautica nelle operazioni di salvataggio dei Migranti nel Mare Mediterraneo. Le delegazioni straniere hanno, inoltre, assistito ad uno sbarco di Migranti al molo 11 del Porto di Catania.
La terza giornata di lavori, si è svolta a Gallodoro. Moderata da Ylenia Olivo, Project Manager, il tema affrontato è stato quello dei “Fondi Europei per la Migrazione: FSE- Fondo Migrazione e Asilo, Strumento Europeo per la Democrazia e i Diritti Umani – programma “Diritti e Cittadinanza”, alla presenza di Filippo Alfio Currenti, sindaco di Gallodoro e Presidente dell’Unione dei Comuni del Comprensorio di Naxos Taormina e del Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Mario Amoroso. Insieme ai relatori delle delegazioni straniere, hanno portato il loro importante contributo l’On. Pippo Currenti, Deputato del Parlamento Siciliano, e il Dott. Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani.
L’ultima sessione, moderata dalla Dott.ssa Maria Giambruno, addetta stampa dell’Assessorato Agricoltura della Regione Sicilia, si è svolta presso la Sala Convegni dell’Hotel Naxos Beach, a Giardini Naxos, alla presenza del Sindaco di Giardini Naxos, Pancrazio Lo Turco, e dell’Ass. Sandra Sanfilippo, del Console Greco a Catania, e dei rappresentanti istituzionali dell’Unione dei Comuni. All’ultima giornata di lavori, dedicata alla tematica relativa a “Minori non accompagnati, con l’esperienza diretta e le testimonianze delle Case Famiglia e dei Centri d’Accoglienza”, hanno portato la loro testimonianza diretta il Presidente della Coop. Soc. “S. Antonio” di Geraci Siculo, Damiano Lo Cicero, insieme con uno dei minori non accompagnati che risiede nella struttura e Maurizio Artale, Presidente del Centro d’Accoglienza “Padre Nostro” di Palermo.
Al termine della conferenza si è svolta la Cerimonia per la Firma del Patto di Gemellaggio fra tutti i paesi Partners del progetto. Il patto segna l’inizio di una cooperazione proficua e duratura, nel solco della fratellanza fra i popoli e della reciproca collaborazione, garantendo il prosieguo della Rete. Scambiandosi e valutando insieme esperienze e buone prassi nelle tematiche e sotto tematiche trattate, le delegazioni straniere, durante la I sessione italiana di Conferenze Europee, hanno gettato le basi per una collaborazione non solo in campo progettuale, ma anche in campo economico, culturale e sociale, impegnandosi a garantire la continuità dei progetti e delle attività per non interrompere il percorso intrapreso.