GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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L’idea di condividere con delle foto pubblicate sui social, i bei momenti delle vacanze siciliane dei nostri associati, è nata alla Coordinatrice del Progetto Sicilia nel Mondo Carmen Intile, guardando la miriade di foto estive scattate sotto il luminoso sole di Sicilia, pubblicate poi sui social e nel gruppo Facebook del “Progetto Sicilia nel Mondo”. La proposta di istituire un concorso fotografico, è stata felicemente accolta dal gruppo dirigente del Progetto e poi da tutti gli iscritti. Appena è scattata la prima edizione di “Casa Sicilia – Progetto Sicilia nel Mondo”, con il suo tam tam mediatico, il concorso fotografico ha preso piede e sono arrivate una valanga di belle immagini; Le foto giunte sono state tutte degne di attenzione, noi ne abbiamo scelte trenta e selezionate quattro, alle quali abbiamo assegnato i primi tre posti, inoltre, le abbiamo pubblicate nel Gruppo “Progetto Sicilia nel Mondo” di Facebook, creando un album visibile a tutti gli associati iscritti.

Il primo posto è stato assegnato all’artista Eolo Paul Bottaro, di Melbourne Australia, una foto particolare che ci vuole far ricordare le usanze stagionali della nostra isola, che lui stesso ha commentato: “Mi sono sentito camminare dentro un dipinto, con queste dolci persone che in poco tempo mi hanno fatto entrare nella loro vita. Mi trovavo nelle campagne modicane e lì ho ammirato stupefatto due anziani intenti a sbucciare mandorle, sembravano messi lì ad aspettare la mia foto e a rappresentare quelle tradizioni ormai quasi scomparse nella nostra amata Sicilia”.

Il secondo posto è stato assegnato alla foto inviata dal prof. Enzo Farinella, apprezzato giornalista, scrittore e corrispondente dall’Irlanda per il Progetto Sicilia nel Mondo, nella sua foto semplice nei contenuti, riesce a mettere in mostra l’amore verso la Sicilia e la sua famiglia, ecco il suo messaggio: “Un caro saluto a tutti gli amici di PSM, da parte mia, di mia figlia Aisling e di mia nipote Franca, foto scattata durante un momento di relax nella casa estiva di Finale di Pollina”.

Il terzo posto è andato a due foto ex aequo, la prima ci è stata inviata dalla prof.ssa Angela Argentino, scrittrice e corrispondente del PSM da Lefkada Grecia, nella foto si notano alcuni simboli della sicilianità, colori sgargianti e la vegetazione tipica dei cortili assolati della Sicilia, assieme alla foto ci ha lasciato questa meravigliosa poesia-messaggio: “ Noto…… questa per me è la mia Città, un pezzo della mia vita. Noto – Un cuore di pietre rotonde, tra le mani bambine e un cielo libero che sta sopra le piazze. Di tegole e vecchie porte, di rivoli d’acqua in discesa, di donne informi e vocianti, mi è rimasto l’odore e il canto”.

L’altra foto ci è stata inviata da Salvatore Petriglieri dal titolo “da Torino in Sicilia, lo scatto è meno artistico ma allo stesso tempo molto bello, perché fissa tante generazioni in un momento felice, ecco il messaggio che ci ha inviato: “In vacanza nella mia Rosolini, il 29 agosto scorso, riunione con quattro generazioni della mia famiglia, in una serata di cordialità e affettuosità in cui si è festeggiato anche un compleanno”. Petriglieri si è ricordato anche a fine messaggio, di salutare tutti i siciliani sparsi per il mondo.

La raccolta mandorle (Primo classificato)

Foto Eolo Paul Bottaro La raccolta delle mandorle (Primo classificato)

Foto  prof. Enzo Farinella

Foto prof. Enzo Farinella (secondo classificato)

Terzo Classificato

Foto Prof.ssa Angela Argentino (Terza Classificata)

Foto Salvatore Petriglieri (Terzo Classificato)

Foto Salvatore Petriglieri (Terzo Classificato)

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MODICA – Debutta nella propria città, culla di prodotti culinari d’eccellenza, il sapiente volume sull’archeogastronomia siciliana edito da Bonfirraro, già salutato da lusinghieri consensi da parte di critica e lettori.

Il battesimo del libro “I Quaderni di Archestrato Calcentero – divagazioni archeogastronomiche in terra di Sicilia” si terrà, infatti, a Modica, città nella quale è nato, vive e lavora il suo giovane autore Marco Blanco, laureato in Lettere Classiche, libraio per professione e ricercatore per vocazione, che divide le sue giornate tra la passione per la lettura e la scrittura, la propria terra e l’archeologia.

L’appuntamento è fissato per il prossimo 4 febbraio, a partire dalle ore 18.30, all’auditorium “P. Floridia”. Durante l’incontro interverranno l’editore Salvo Bonfirraro, Pierpaolo Ruta dell’Antica Dolceria Bonajuto – deus ex machina dell’iniziativa letteraria insieme al compianto Franco Ruta – e Giancarlo Poidomani, docente di Storia Moderna presso la facoltà di Scienze Politiche di Catania, autore della prefazione.

Dialogherà con l’autore Carlo Ottaviano, giornalista enogastronomico di chiara fama, di origini ragusane, che ha curato un mémoire prestigioso, inserito in postfazione, nato dall’incontro con Simonetta Agnello Hornby.

Un viaggio attraverso i sensi, tra una chicca letteraria e l’altra, quello immaginato da Blanco e regalato al suo pubblico di lettori e buongustai, lungo il quale si dipanano e si sciolgono via via tutti i misteri di una bellissima e buonissima Sicilia culinaria a cavallo tra ‘700 e ‘800: dall’arancinu, o meglio “piccole arance dorate, alla frutta delle monache “Martorana” di Palermo, la cui ricetta è rimasta segreta per molto tempo.

Accanto alla maggiore fonte storica, che è ovviamente quella del Pitrè, Blanco ha consultato e rielaborato decine di ricettari antichi, archivi di Stato, conventuali e privati diventati formidabili luoghi di scoperte. È così emerso che la particolare consistenza granulosa determinata dalla lavorazione a freddo del noto cioccolato di Modica era, infatti, una caratteristica comune a ogni cioccolato esistente al mondo almeno fino alla metà dell’Ottocento – ma adesso fiore all’occhiello dell’Antica Dolceria Bonajuto, grazie all’intuizione di Franco e Pierpaolo Ruta – e che gli ‘mpanatigghi, gli antichi dolcetti modicani con la carne macinata, erano anch’essi custoditi gelosamente tra i muri dei conventi della città iblea: non possono, dunque, mancare la succose narrazioni intorno agli ex Monastero di San Martino e al Convento di san Domenico, sì da scoprire che «un elemento essenziale per la vita della comunità carmelitana di Modica era la neve»!

«I prodotti enogastronomici sono il sale della nostra terra (giusto per rimanere in argomento!) – afferma l’editore Bonfirraro – le più grandi risorse su cui possiamo e dobbiamo investire, pensando a una nuova economia. Promuovere i prodotti locali e ricreare ‘cultura’ attorno ad essi non può che essere la nostra mission, perseguita sin dagli esordi e il libro di Blanco si cala perfettamente in questo disegno di promozione del territorio, impregnato di una cultura infinita che rimanda alle istanze più ancestrali dell’uomo, ovvero il cibo».

Locandina

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Marco Blanco

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Arancini

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