GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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MessinaÈ stata inaugurata, presso la sede di Magika in Via Placida, 77/79 , la mostra fotografica di Giuseppe Leone “Sicilia. L’Isola del pensiero”. L’esposizione sarà visitabile fino al 20 maggio 2016.

La mostra descrive il percorso artistico di Giuseppe Leone, con una serie di fotografie ai Sali d’argento e Vintage (dal 1968 al 2013) che hanno per oggetto alcuni scorci siciliani.

La cura dell’esposizione è di Alessandro Mancuso, fotografo e responsabile della Magika, e di Sergio Todesco, etnoantropologo già direttore della Biblioteca Regionale di Messina. L’allestimento è opera di Emanuela Alfano e Federica Siciliano, collaboratrici di Leone.

Alla presentazione, dopo i saluti di Alessandro Mancuso, sono intervenuti Sergio Todesco, curatore della mostra, e Giuseppe Leone, autore delle fotografie, coinvolgendo il numeroso pubblico in un particolare viaggio nella storia de L’Isola del pensiero.

Si tratta di fotografie narrative, l’esposizione infatti è uno straordinario racconto articolato in una serie di “brani” che riescono a sintetizzare il lungo e complesso “pensiero” siciliano. E sono al contempo fotografie liriche perché con rara poesia descrivono il potere evocativo di alcuni scorci isolani. Le immagini sono accompagnate da particolari didascalie che, oltre a indicare il titolo e l’anno, presentano brevi descrizioni di quegli stessi paesaggi e monumenti, realizzate da scrittori e viaggiatori del Grand Tour come Goethe, Pirandello, Verga, Bufalino e Camilleri.

Durante la presentazione, Sergio Todesco ha delineato la figura del fotografo ragusano: “Giuseppe Leone è uno dei più famosi fotografi siciliani, amico di Antonio Uccello, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo…. Seguendo la lezione di Enzo Sellerio, ha dispiegato il suo sguardo fotografico quasi fosse un viatico per accompagnarlo nel suo viaggio sentimentale per la Sicilia. Nella mostra odierna i paesaggi, le persone e gli eventi sono trasfigurati attraverso la sua peculiare poetica e ricondotti a sparse tessere di quello straordinario mosaico che è la nostra isola, l’isola del pensiero”.

Giuseppe Leone ha iniziato il suo intervento dichiarando: “Siamo nell’era delle immagini, siamo pieni di immagini, ma è raro trovarne una che sintetizzi efficacemente il nostro momento storico, un’immagine icona”. Ha poi raccontato la genesi di questo progetto esposto a Messina: “Viaggiavo e scrivevo, tentando di rendere con le parole le immagini e gli scorci della nostra isola che mi colpivano di più, non solo ovviamente l’Etna, il teatro di Taormina, il tempio della Concordia, ma anche i gesti dei pescatori, le navi sullo Stretto, il passo veloce di due suore davanti alla cattedrale di Siracusa, non riuscivo però a tradurre le emozioni che provavo in scrittura, così mi sono affidato alla macchina fotografica, e poi agli scatti ho associato alcuni frammenti di testi di noti viaggiatori e intellettuali che hanno saputo rendere con le parole il genius loci di alcuni angoli della nostra terra”. Il fotografo ha poi concluso: “Le mostre fotografiche sono come un libro, vanno impaginate lentamente, perchè le foto non si guardano, si leggono!”.

Giuseppe Leone è nato a Ragusa dove vive e lavora. Ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia” (1972). Le sue opere hanno illustrato numerose pubblicazioni italiane e straniere, tra queste le più note sono “La Pietra vissuta” con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (1978); “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (1973); “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (1988); “Il Barocco in Sicilia e Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (1991); “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (1995); “Storia di un’amicizia” a cura di Giuseppe Prode (2015).

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 20 maggio con i seguenti orari:

lunedì˃venerdì: 9,30/20,30

sabato˃domenica: 10,00/19,00

Leone e Tedesco

Giuseppe Leone e Sergio Todesco

La Mostra

La Mostra

Monterosso

Monterosso

Siracusa

Siracusa

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Giuseppe Leone

L’Isola del pensiero

 

Sarà inaugurata venerdì 29 aprile 2016 alle ore 19, presso la sede di Magika la mostra fotografica di Giuseppe Leone Sicilia. L’Isola del pensiero.

 

L’esposizione descrive il percorso artistico di Giuseppe Leone, con una serie di fotografie ai Sali d’argento e Vintage (dal 1968 al 2013) in mostra fino al 20 maggio 2016.

 

In occasione del vernissage il 29 aprile, dalle 19 alle 22, interverrà il Maestro Giuseppe Leone e commenterà alcune pagine del libro dal quale la mostra prende spunto: Sicilia. L’Isola del pensiero.

 

L’evento è curato dalla società di Servizi per l’Arte Magika che, con il progetto “Messina Art Gallery”, mira a diventare un punto di raccordo (oltre che di incontro) per la cultura fotografica nella città peloritana: il linguaggio fotografico, contaminato da altre espressioni artistiche, sarà il filo conduttore di una serie di attività espositive, d’incontro e di partecipazione.

 

Federica Siciliano commenta Sicilia. L’Isola del pensiero: “Il libro e la mostra muovono un flusso di conoscenza e sentimento in cui si specchiano le tante forme in genesi del paesaggio siciliano.

Lo sfogliare le pagine bicromatiche riporta la coscienza e la mente in un’età antica ma pur sempre immortale. Ci si addentra nella bellezza ancestrale di un territorio, la cui potenza primordiale scatena nelle anime degli scrittori, sensibili al suo fascino, poesia e prosa a mo’ di monili dorati.

Questa luce, infatti, pervade lo spazio e gli inchiostri ne catturano il tempo, come se anche noi viaggiatori ci incamminassimo nella direzione viscerale uterina, restando preda della sua malìa.

Nelle foto del maestro Giuseppe Leone si intravede un’essenza che unisce il divino all’umano: un’osservazione che si pone ben oltre lo stato apparente della realtà, ma che ne scorge quei barlumi di estatico stupore e tratto armonico. L’analogia romantica ed interiore delle menti pensanti, che sono giunti in quei luoghi dal fermo meditativo, permette di pervadere lo spirito di un piacevole tepore sensoriale. I pensieri dell’intelletto scorrono su ogni fotogramma, vestendo ogni dettaglio di profondità e passione. Allora ci si risveglia dall’assuefazione imposta alle masse, che non vedono e non odono, e si rigenera il principio cosmico di preservazione e difesa. Difesa di un’idea grande quanto il firmamento e piccola quanto un seme piantato su una terra assolata, dalle prossime radici vogliose di vita e dai fiduciosi rami protesi.

Un’opera che ci fa rimembrare la cultura, la storia e il cambiamento, con la spinta verso una mèta che ci renda più coscienti, più coraggiosi, più vivi.”

 

Giuseppe Leone è nato a Ragusa dove vive e lavora. Ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia” (1972). Le sue opere hanno illustrato numerose pubblicazioni italiane e straniere, tra queste le più note sono “La Pietra vissuta” con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (1978); “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (1973); “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (1988); “Il Barocco in Sicilia e Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (1991); “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (1995); “Storia di un’amicizia” a cura di Giuseppe Prode (2015).

 

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 20 maggio con i seguenti orari:

lunedì˃venerdì: 9,30/20,30

sabato˃domenica: 10,00/19,00

Foto 1

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Foto 2

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Foto 3

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Messina- È stata inaugurata domenica 17 aprile 2016, presso la Tovaglia Volante di Messina, la mostra fotografica di Alessandro Mancuso “Ritratti di coppia” a cura di Magika.

L’esposizione è frutto di un progetto che prende avvio alcuni mesi fa, quando Riccardo e Loredana Orlando, proprietari del locale contattano il fotografo Alessandro Mancuso, che avevano apprezzato per lo shooting fotografico “Alla maniera di Antonello”, da lui realizzato in occasione della notte della cultura 2014, presso il suo studio.

Per la serata di San Valentino 2016 decidono di creare al loro ristorante un set particolare e offrire ai clienti la possibilità di essere immortalati da un professionista, che per gli scatti si ispira ad alcuni noti dipinti che hanno per soggetto una coppia.

La mostra odierna ripercorre quegli scatti in 22 immagini a colori, formato cm 100×100, che invadono le sale del locale e testimoniano il personale tributo che Mancuso ha voluto esprimere ai grandi maestri del passato, misto di ammirazione e ricerca.

Con l’intenzione di non prendersi troppo sul serio ma con la consapevolezza di un occhio perspicace e 30 anni di esperienza, Mancuso ha analizzato alcune opere di Rembrandt,  Picasso, Van Dyck, Magritte, Klimt, De Chirico e molti altri, e in ciascuna ha catturato il legame visivo tra i due personaggi ritratti e la cifra stilistica del pittore, quindi ha provato a tradurli in fotografia. Non ha però coinvolto dei modelli professionisti, ma i clienti del locale che se, inizialmente intimiditi, hanno poi dialogato col fotografo, mettendosi in gioco, con la gioia di condividere la loro relazione.

Le foto esposte non sono riproduzioni esatte dell’originale pittorico, né dei tableaux vivants, il loro concepimento si avvicina piuttosto a quell’ispirazione ai grandi maestri del passato che da sempre ha caratterizzato la formazione degli artisti. Il fine di Mancuso è stato quello di  riproporre il mood del dipinto ispiratore, rivisto con l’occhio di un fotografo contemporaneo.

Il risultato è un meraviglioso album di sguardi che racconta le varie sfaccettature della coppia: il trasporto emotivo, la complicità, l’entusiasmo, la tenerezza, il pudore, l’incanto e la dolcezza. In un’immagine ritroviamo la stessa passione del bacio che Roy Lichtenstein aveva proposto nel suo fumetto dilatato, in un’altra il soffice intreccio di mani e la sontuosa poesia dei dettagli di Van Dyck. Da un altro traspare il silenzio metafisico delle statue/manichino di De Chirico, un altro ancora richiama la potenza luministica di Rembrandt.

Accanto al fotografo, all’inaugurazione erano presenti Riccardo e Loredana Orlando, proprietari del locale, Alessia Cosio, che ha collaborato con Mancuso nel lavoro di post produzione, e Katia Giannetto, responsabile di Magika, che ha illustrato al pubblico i caratteri salienti della mostra.

A concludere la presentazione lo stesso Alessandro Mancuso: “Ho deciso di mettermi alla prova. Lo shooting è stato una sfida: mentre i camerieri passavano con le pietanze e servivano i tavoli, io davo istruzioni per le pose alle coppie da ritrarre, cercavo di metterle al loro agio e al contempo sistemavo le fonti di luce, studiavo le giuste inquadrature. Il mio lavoro è un piccolo omaggio ai grandi maestri, in un particolare connubio tra arte e cucina”.

Coppia 1

Coppia 1

Coppia 2

Coppia 2

Coppia 3

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Coppia 4

Coppia 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

       La mostra  è  visitabile      gratuitamente fino al 15 maggio
 

 

 

 

 

 

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