APRILE - MAGGIO 2023
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Il Prof. Renato Palmieri

Il Prof. Renato Palmieri

Napoli _ Il 6 agosto scorso è passato ad altra vita il Prof. Renato Palmieri raffinato intellettuale napoletano appassionato e apprezzato conferenziere. Tra i primi a dare l’annuncio oltre i familiari, il prof. Elviro Langella già docente del Liceo Scientifico “C. Caminiti”  e già assessore alla cultura del Comune di Giardini Naxos.

Langella, grande amico del Palmieri qualche tempo fà gli aveva  dedicato un evento svoltosi nella Biblioteca “Annalisa Durante” di Napoli sulla fondazione di Neapolis ispirato ai suoi studi nel campo che sono serviti poi da modello oltre che al libro e al documentario “Restauratio Neapolis” anche alla prestigiosa pubblicazione del Prof Nicola Scafetta, tra i più qualificati docenti della Federico II di Napoli. In quell’occasione il Prof. Langella nel ringraziare il Prof. Palmieri per la sua partecipazione all’evento, scrisse sui social:Grazie di cuore a Renato Palmieri per la sua partecipazione straordinaria al Sodalizio d’Estate a Piazza Forcella. Il mio Maestro mi insegnò quanto sia difficile oggi tentare di rievocare le luminose origini della nostra amata Napoli alle soglie dei 2500 anni dalla sua fondazione. Mai avrei saputo immaginare l’omaggio che si terrà il 21 giugno a Piazza Forcella. Grazie Renato per avermi concesso di ritrarre oggi l’alba dentro l’imbrunire”.

Renato Palmieri era nato a Napoli nel 1924. Aveva insegnato latino e storia nelle scuole medie superiori. Maestri della sua formazione umanistica all’Università di Napoli furono, negli anni ’40, Francesco Arnaldi (letteratura latina), Vittorio De Falco (letteratura greca), Giuseppe Toffanin (letteratura italiana), Antonio Aliotta (filosofia teoretica), Giovanni Pugliese Carratelli (storia greca).
Appassionato e apprezzato conferenziere, ha vissuto una singolare vicenda culturale, fluendo dall’originario indirizzo umanistico allo sviluppo – appunto – di un nuovo paradigma scientifico, la cui divulgazione ha registrato sempre più numerosi sostenitori. Tra questi, si è distinto l’Istituto per gli studi filosofici di Napoli che, nel solco della sua lungimirante attitudine interdisciplinare, nel 2006, ha pubblicato il saggio di Renato Palmieri “La fisica unigravitazionale e l’equazione cosmologica” (purtroppo il libro non è in ristampa e comprende anche il programma per computer “Olopòiema”). Si tratta di un compendio realizzato da lui, di più di un trentennio di studi, nonché eco-coerente di un paio di conferenze sul tema, svoltesi sempre a Palazzo Serra di Cassano nell’ambito di quello stesso anno.

Il banner di un evento del Prof. Langella dedicato al Prof. Palmieri

Il banner di un evento del Prof. Langella dedicato al Prof. Palmieri

Nell’annunciare la dipartita del papà il figlio Ivan ha scritto sui social:

Buon giorno,

mi dispiace informarvi che il Signore ha chiamato a sé mio padre Renato Palmieri il giorno 6 agosto 2023, festa della Trasfigurazione del Signore.

Nel ringraziarvi tutti dell’affetto e dell’amicizia, della condivisione degli alti ideali scientifici e umani, comunico che il giorno 12 settembre alle 18.30 sarà celebrata una Messa di suffragio presso la Chiesa del Sacro Cuore al Vomero, e al termine abbiamo pensato di organizzare una serata conviviale tra amici in ricordo di papà.

Vi invio questo bellissimo ricordo che per lui hanno composto gli amici salernitani:

 

RISPOSTA: Gli amici salernitani.

Oggi abbiamo appreso la triste notizia della dipartita del nostro carissimo amico Renato Palmieri. Impossibilitati a partecipare di persona al rito funebre, preghiamo vivamente la famiglia di leggere queste nostre poche righe durante il rito religioso per esprimere il nostro profondo ringraziamento per l’amicizia che ci ha donato Renato, aprendoci le porte di casa sua per rendendoci partecipi dei suoi tesori, ed in particolare della sua summa teoria da lui stesso definita unigravitazionale, che ha permesso di svelarci i più intimi segreti della materia permettendo di farci “vedere” e quasi toccare con mano l’intima bellezza e l’infinito amore che l’artefice del creato ha avuto verso le sue creature. Tale strumento, la fisica unigravitazionale, è e sarà il dono del suo genio napoletano all’intera umanità, la cui immensa portata rivoluzionaria, scientifica ed umana, sarà come un ponte che traghetterá l’umanità intera nel nuovo tempo, nella Nuova Era, in quanto artefice strumento di consapevolezza nel far scoprire che tutti siamo fatti della stessa materia di luce e perciò accomunati a quei valori universali di amore che abbiamo tutti nel cuore, grazie al messaggio del nostro signore Gesù Cristo.

Un grande saluto a Renato che certamente sarà accompagnato dal suo Angelo augurandogli un sereno viaggio di ritorno alla casa del Padre.

Siamo certi che Renato è stato testimone d’amore e noi siamo ci sentiamo onorati di averlo incontrato sulla nostra strada.  Un grande servigio all’umanità, per aver lasciato, nel suo passaggio terreno, una immortale Opera

“La Fisica Unigravitazionale”, che altrettanto renderà immortale il suo artefice.

Ci stringiamo forte in questo triste momento ai figli ed  tutta la sua famiglia, invitando l’intera comunità religiosa ad unirsi e salutare Renato con un alleluia (tutti insieme) Alleluia

di commiato. ❤️

Anche la nostra redazione si associa al dolore della famiglia per la perdita dell’illustre professore esprimendo le più sentite condoglianze.

Nella foto di gruppo il Prof. Elviro Langella e il Prof. Renato Palmieri

Nella foto di gruppo il Prof. Elviro Langella e il Prof. Renato Palmieri

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La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

Giardini Naxos (Me) – Giovedì 13 aprile presso la Biblioteca “Lorino Mangano” di Giardini Naxos vi è stata la presentazione del nuovo  libro del prof. Elviro Langella già docente del Liceo Scientifico “C. Caminiti” e già assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos. Il testo pubblicato, in italiano e in spagnolo, corredato da 100 tavole illustrative a colori si intitola “Procida, Napoli, Cartagena: il Viaggio de la Caritad di Cartagena” . La prefazione  è di Domenico Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali dell’Assessorato della Regione  Siciliana.

L’evento culturale, a cura del dott. Sergio Visconti (VicePresidente Adulti) della Presidenza Diocesana dell’Azione Cattolica di Messina,  è stato inserito nel progetto intitolato 2022 – 2023 Giardini Naxos, Procida, Napoli, Cartagena: il Viaggio in Sogno dedicato al trecentenario dell’arrivo a Cartagena, da Napoli, della “Virgen de la Caritad” dell’artista Carmine Lantriceni. Il libro è stato pubblicato ad un anno dalla trasposizione del “Cristo Morto” realizzato dallo stesso Lantriceni in occasione delle celebrazioni di “Procida, capitale della Cultura”; arrivo celebrato di recente anche in Spagna. Ricco il programma di eventi spalmati per l’intero arco dell’anno in corso, in vista delle celebrazioni dell’imminente trecentenario della “Virgen de la Caridad”, giunta al porto di Cartagena nel 1723 da Napoli, commissionata ai nostri artisti su incarico del Santo e Reale Ospedale della Carità. Molteplici sono di fatto, le ricorrenze che vanno ricordate quest’anno nella città della Murcia: dall’arrivo della Santa Patrona di Cartagena avvenuta 10 anni dopo la fondazione dell’Ospedale nel 1763, all’inaugurazione della Chiesa, nel 1893, con la quale l’attuale Basilica festeggia il suo 130° anniversario. Il commovente capolavoro dedicato alla Patrona della splendida città spagnola è tra le opere più rappresentative delle prestigiose botteghe d’Arte sacra dei nostri maestri napoletani. Scultori della levatura di Carmine Lantriceni, Giacomo Colombo, Matteo Bottiglieri, Nicola Fumo, Giuseppe Sanmartino, che hanno goduto nel Sei e Settecento della grande fortuna artistica anche oltre i confini nazionali, segnatamente in Spagna, con le loro creazioni ispirate al più antico modello della Pietà di Michelangelo.

L’introduzione all’evento del 13 aprile è stata data dall’assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos Ariana Talio la quale ha illustrato il proposito dell’amministrazione di condividere l’entusiastica partecipazione all’evento con Dª. Noelia María Arroyo Hernández, Sindaco di Cartagena.

Sergio Visconti ed Elviro Langella

Sergio Visconti ed Elviro Langella

La presentazione del libro è stata affidata al Dott. Sergio Visconti, dell’A.C. di Messina. Intenso e vigoroso il suo intervento del quale riportiamo alcuni passaggi: “Veramente coinvolgente ascoltare il prof. Langella mentre racconta, espone, quanto ha in progetto o ha già realizzato o ha in corso d’opera: personalmente mi sono sempre posto davanti a lui con l’atteggiamento del discente che non può che essere grato al docente che gli svela spazi di vita bella perchè intrisi di arte, di cultura mai offerti a buon mercato, ma sempre orientati ad una divulgazione che abbia in se la forza di un impegno finalizzato ad educare, a formare al bello, all’arte, alla cultura. Credo che l’impegno del prof. Langella si possa paragonare a quello del Maestro Pavarotti con il suo -Pavarotti & Friends, finalizzato ad una divulgazione pop del bel canto. Allo stesso modo ogni iniziativa culturale del prof. Langella è supportata dal rigore della ricerca scientifica e sembra avere come finalità principale una trasposizione pop della bellezza e dell’arte affinchè queste entrino nella vita delle persone e dei giovani soprattutto.

Lo scritto di Langella è un labirinto dentro il quale occorre imparare a muoversi per scorgere i legami che mettono insieme una trama complessa che non sfugge al lettore attento, ma che, al contrario, al lettore superficiale si presenta come oscura. Perché, mi sono chiesto, un labirito? Innanzitutto, credo, si tratti di una sorta di voluto e ricercato tributo alla cultura classica, poi anche credo si tratti di un riferimento a quanto di esoterico esprima una costruzione che per sua natura ha come fine quello di celare, di nascondere qualcosa di prezioso. Ecco, Langella, fine studioso anche del pensiero esoterico – non possiamo non evidenziare questo aspetto che riguarda lo studio scientifico del Cristo Velato custodito nella Cappella del Principe di San Severo a Napoli – utilizza l’immagine del labirinto perché la trova funzionale rispetto ad una consegna: la bellezza, l’arte devono essere godute da tutti, ma esse esprimono recondite profondità che solo un animo raffinato è capace di cogliere, apprezzare e tradurre in esperienza di vita. Sono queste profondità che il labirinto può proteggere e custodire, pronto a concedere la chiave d’accesso e, quindi, il reperimento di queste profondità a coloro che avranno il desiderio di scandagliare le altezze della bellezza e dell’arte. A queste persone viene liberamente concesso un filo di Arianna, una bussola per muoversi con agilità dentro una complessità che di fatto non vuole celare, ma solo svelare.

Ecco, allora, un altro elemento del libro di Langella, che non può essere trascurato: il viaggio. Se la figura del labirinto dice delle intenzioni, il viaggio esprime la trama più evidente del libro. Un viaggio nella bellezza, nella storia, nell’arte, nell’animo di personalità esistite e, persino, di territori e popoli. Potrei dire che il libro esprime, vista parte della sua ambientazione, una sorta di Grand Tour nella bellezza e nell’arte. Il lettore è preso per mano e, come novello viaggiatore di aristocratica famiglia, è introdotto in un Grand Tour che attraversa regioni e città italiane le cui bellezze paesaggistiche e artistiche conquistarono gli animi, le menti e i cuori di personalità come quelle di Ghoete: Napoli, Ercolano e poi Procida….Come non sentirsi immersi in quel “Miglio d’Oro” di Ercolano punteggiato di ville di straordinaria bellezza, che l’autore offre come immagine al lettore ormai conquistato dalle pagine del libro? E come con pensare, a questo riguardo, al percorso palladiano lungo il Brenta? Ecco il libro di Langella, mentre consegna al lettore le straordinarie bellezze del territorio partenopeo mettendo in evidenza la straripante bellezza di Neapolis, di Napoli, la città del sole, che sia nel solstizio d’inverno che in quello d’estate può vantare un unicum, cioè l’allineamento di pianeti nella stessa identica formazione, non tralascia di invitare il lettore a divagazioni artistiche che permettano visioni per analogia che arricchiscono così il contenuto stesso del libro. Da questo punto di vista il viaggio ha anche una valenza, che non manca mai nelle intenzionalità di Langella: la valenza educativa, formativa. Ogni suo libro, ogni sua creazione o iniziativa artistico-culturale ha una valenza, una finalità educativa. E il viaggio, così come era nelle intenzioni delle grandi famiglie nobiliari europee impegnate a far compiere ai giovani viaggi ritenuti essenziali per dare completezza al loro percorso formativo, è parte essenziale del libro di Langella.

Il viaggio è esperienza di uomini e cose attraverso vie che sono quelle da percorrere su mezzi di trasporto e quelle che si attraversano mettendo in gioco la propria persona.

Il racconto del viaggio di Donato Fantoni, uno dei protagonisti del Libro di Langella – certamente quello che immediatamente emerge dalla lettura – è esattamente il racconto di un viaggio complesso: un viaggio che si svolge su più piani e coordinate e coinvolge diversi soggetti. E dunque, è molto intrigante divenire e sentirsi parte di questo viaggio. Lo stesso autore sembra invitare il lettore a entrare dentro il movimento del viaggio che è geografico, artistico e psicologico. Bisogna però restare avvertiti! Questo viaggio, come tutti i viaggi, presenta una certa alea: perché si parte, spinti da qualsiasi genere di desiderio, aspettative, attese, e non si sa bene dove il viaggio condurrà. Certo non parlo delle vacanze organizzate da tour operator che molto tolgono alla fantasia e alla gioia della scoperta, ma intendo dire del viaggio che ha l’intimo potere di schiudere le porte alla conoscenza, all’arricchimento del sapere che raffina l’anima.

Anche la sorte della scultura della Vergine Maria è legata ad un viaggio che, si rivela drammatico, perchè il mare sarà ostile alle due navi, la Nostra Senora d’Africa e la Pequeno Fenix che, partite da Napoli avevano il compito di portare il prezioso carico a Cartagena. Marosi tremendi si abbattono sulledue navi, strappano vite di marinai, sconquassano fasciami e alberi maestri, fanno disperare circa una possibile salvezza. Ma pur ridotte a poveri relitti, le navi compiono la loro missione e la statua giunge a destinazione il 7 aprile 1723.

La vicenda di quel viaggio drammatico interseca l’incontro tra Donato e Carmine Lantriceni  e fa da sottofondo a un dialogo che risulta essere generativo di nuova consapevolezza per il giovane artista. La consapevolezza dell’umiltà: questa è la chiave di volta dell’intero impianto letterario pensato da Langella. È solo ritenendosi tributari del lavoro e delle esperienze degli altri che il proprio lavoro, persino la propria vocazione artistica può assurgere a livelli di grandezza. Diversamente tutto resta condannato alla mediocrità. Ne è consapevole Langella, ne è consapevole il giovane scultore Donato Fantoni, ne è consapevole il maestro Lantriceni.

A questo proposito non posso tacere sul fatto che il libro del prof. Lagella è costruito anche su un evidente “gioco di sovrapposizione”.

Al di là dei riscontri storici, chi è Donato Fantoni se non Elviro Langella? Lo stupore di Donato di fronte alle bellezze strabilianti di Ercolano, ai racconti dei primi ritrovamenti marmorei e degli interventi a dir poco sconsiderati del Principe di Lorena, che dagli scavi nell’area di Ercolano trafuga statue e oggetti preziosissimi per adornare la sua splendida villa e per fare doni ai potenti d’Europa, specialmente al cugino, Eugenio di Savoia, che ne fa oggetto di arredo del suo giardino viennese, non è forse lo stupore di Elviro Langella di fronte ad una bellezza – quella di Ercolano – che rimanda alla bellezza classica, suscettibile d’essere accolta come canone a cui ogni artista dovrebbe fare riferimento?

Il libro di Langella offre, a dire il vero, una significativa rassegna di spunti interpretativi per permettere al lettore l’accesso al senso profondo dello scritto che è anche una sorta di manuale della sinergia tra le culture.

Se la cultura Neoclassica – quella per intenderci che ha fatto grande in Europa Napoli e l’intero territorio partenopeo – è frutto diuna sorta di sinergia con la cultura classica, è anche vero che – così riporta il libro – nell’anno in cui la Chiesa di Napoli apre l’anno sinodale, viene affermata la necessità del “camminare insieme”. Ciò vale non soltanto sul terreno ecclesiale, ma ovviamente anche su quello della società civile che nella esperienza dell’Associazione “Annalisa Durate” sa farsi culla accogliente per l’operare in sinergia di associazioni, scuole, giovani e pezzi di società che vogliano dare vita a esperienze di riscatto sociale in un territorio come quello di Forcella, paradigma di ogni terra di abbandono, sconfitta e morte, ma anche di ogni terra che sa rialzarsi e costruire occasioni di vita nuova, rinnovata, rigenerata.

Una esperienza di questo genere, così riporta il libro di Langella, è stata vissuta a Forcella in occasione della visita a Napoli del Cristo deposto, opera massima di Carmine Lantriceni.

La scultura raffigura il Cristo morto deposto dalla croce, ha la sua sede nell’isola di Procida ma, grazie all’impegno di Elviro Langella, in occasione di “Procida capitale della cultura”, è stata traslata a Napoli dove ha attraversato i dedali di Forcella per recasi poi in cattedrale. Il racconto di una esperienza di tal genere è funzionale al rimando a quella intensità di bellezza che sgorga dai riti della Settimana Santa di Procida di indubbia provenienza iberica, così come tutti quelli che tratteggiano lo scorrere della settimana Santa in molte parti del Sud Italia.

Un ultimo punto di osservazione e di lettura del libro è dato dalla rassegna di volti.

Sono i volti riprodotti dagli artisti, quelli del mondo Classico e quelli del mondo Neoclassico; sono i volti dei personaggi che punteggiano il racconto; sono i volti della gente di Procida e di Napoli. Su tutti spiccano i volti del Cristo deposto, della Virgen de la Caridad, e di donna Enrichetta, quasi centenaria procidana oggi scomparsa, custode dei canti e delle melodie che segnano lo svolgersi dei riti della Settimana Santa a Procida, assonanze straordinarie con le saetas spagnole. Volti che hanno una caratteristica comune: il carico intenso di vita e di pathos che traspare da ogni piega, da ogni ruga. Spasimo di dolore, spasimo di morte, spasimo di partecipazione al dolore d’altri. La presentazione di volti carichi di pathos permette a Langella di andare oltre la visione di Levinas, secondo il quale il nostro tempo è costruito su un umanesimo dei volti che, però restano sempre inaccessibili alla piena comprensione di ciò che sono o esprimono. I Volti di donna Enrichetta, del Cristo deposto e della Virgen de la Caridad sono esplicitazioni eloquenti di una possibilità di incontro tra persone che racchiudono segreti esistenziali che nella realtà dei fatti e della esperienza vissuta sono propri di ciascuno – mai esclusività di qualcuno perchè esprimono un umanesimo che si comunica attraverso lo svolgersi, l’esplicitarsi della persona umana che in Cristo trova tutte le coordinate che dicono di una umanità piena e riuscita.

Omaggio alla Virgen de la Caridad è un libro in cui la scrittura diviene il luogo e lo  strumento per dare significato di sintesi alla sensibilità artistica dell’autore, alla sua ricerca scientifica, all’impegno profuso per creare occasioni di divulgazione artistica soprattutto presso le giovani generazioni, al suo amore per la sua terra e per ogni terra dove alla sofferenza e alla morte occorre contrapporre progetti e prospettive di rinascita sociale, culturale e di vita, all’intenzionalità di collegare la sua persona a quella nobile schiera di artisti che ha reso famosa e degna d’essere menzionata la scuola napoletana, partenopea di scultori e pittori che nel Seicento e Settecento ha dato volto alle indicazioni del Concilio di Trento, finalizzate al coinvolgimento del popolo cattolico in un processo di rieducazione alla fede.

Omaggio alla Virgen de la Caridad è, per quanto detto in precedenza, un omaggio alla virtù dell’umiltà. Chi più e  meglio della donna di Nazareth incarna questa virtù?”

A conclusione dell’intervento Sergio Visconti ha detto:”  Questo libro mi ha fatto pensare alla vicenda, alla storia del bel simulacro della Vergine Santa che raffigura la Madonna Raccomandata ospitata nella Chiesa Madre della nostra città. Anche questo simulacro proviene dalla scuola degli scultori napoletani, precisamente dalla bottega di Matteo Bottiglieri. Anche questo simulacro arrivò a Giardini a bordo di una nave da carico dopo aver superato il mare in tempesta. Oggi, mentre a Cartagena ci si appresta a fare festa per il trecentesimo anniversario dell’arrivo della Virgen de la Caritad, a Giardini Naxos festeggiamo il 175 anniversario dell’arrivo del simulacro della nostra Patrona. Sarebbe veramente bello fare del legame con la Spagna, in particolare con la città di Cartagena e con il suo Vescovo, un occasione di incontro per festeggiare insieme durante il tempo della nostra festa padronale. Facciamo sinergia per fare più bella la festa quest’anno, grazie alla involontaria opportunità offerta da Elviro Langella.”

Appassionato e incisivo l’intervento di Sergio Visconti che al termine è stato omaggiato di un lungo applauso dal pubblico presente all’incontro.

L’evento culturale è stato ampiamente apprezzato anche da Giuseppe Perna Presidente dell’Associazione Annalisa Durante di Napoli e dal Dott. Domenico Macaluso che hanno scritto una lunga lettera al Sindaco di Giardini Naxos e all’Assessore alla Cultura in merito al pregevole lavoro di Elviro Langella.

Giuseppe Perna lodando il lavoro svolto dal Prof. Langella socio onorario dell’associazione A.P.S. Annalisa Durante “protagonista straordinario del collegamento tra il messaggio educativo dell’arte napoletana e la missione rigeneratrice di Annalisa, ha ringraziando l’amministrazione  comunale per l’iniziativa assunta di “voler serbare memoria nel trecentenario dell’arrivo della Virgen de la Caritada Cartagena, in Spagna” esprimento il desiderio di coinvolgere gli studenti di Giardini Naxos nella prossima edizione del Concorso Nazionale dedicato ad Annalisa.  

Il dott. Domenico Macaluso che ha curato la prefazione del libro esprimendo parole di grande apprezzamento per il pregevole lavoro del prof. Langella, scrivendo all’Assessore alla Cultura ha evidenziato come “l’ultima impresa, non solo letteraria, del prof. Langella prolifico scrittore e storico d’arte, non rappresenta soltanto una pregevole ed elegante produzione in cui Storia, Arte e Sogno si amalgamo in un raffinato contenitore editoriale, ma il consolidamento di quel legame che ci lega alla Spagna ed alla sua cultura, una cima di ormeggio che il tempo ed una sfrenata globalizzazione, rischiano di indebolire;un legame che il nostro Autore vuole mostrare soprattutto ai giovani, ai ragazzi del sud-Italia che devono prendere consapevolezza con un passato non troppo remoto, fatto anche di condottieri, esploratori, scienziati artisti e Santi, che condividevamo con la Spagna. Si tratta di un legame che noi  siciliani sentiamo ancora più forte, memori e ancora grati al popolo spagnolo, accorso in nostro aiuto, quando vessati dalle angherie angioine, ci sostennero nella sanguinosa guerra del Vespro….”

   ROSARIO MESSINA

 

Il dott. Domenico Macaluso con il prof. Elviro Langella

Il dott. Domenico Macaluso con il prof. Elviro Langella

Langella,parroco della Chiesa Madre Giuseppe Di Mauro e l'Assessore Ariana Talio

Langella, il parroco della Chiesa Madre Giuseppe Di Mauro e l’Assessore Ariana Talio

Visconti, Langella e Ass. Talio

Visconti, Langella e Ass. Talio

La foto di gruppo

La foto di gruppo

Il pubblico presente all'incontro

Il pubblico presente all’incontro

 

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Il prof. Elviro Langella

Il prof. Elviro Langella

Il dott. Domenico Macaluso

Il dott. Domenico Macaluso

E’ stato pubblicato, in italiano e in spagnolo, corredato da 100 tavole illustrative a colori, 2022-2023, il nuovo libro del Prof. Elviro Langella, già docente del liceo Scientifico “C. Caminiti” e già Assessore al Comune  di Giardini Naxos.  Il libro si intitola “Procida, Napoli, Cartagena: il Viaggio de la Caritad di Cartagena nel trecentenario dell’arrivo da Napoli. Il commento inserito all’inizio del testo è di Domenico Macaluso, Ispettore Onorario dei Beni Culturali dell’Assessorato della Regione  Siciliana.

Il testo arricchito con un centinaio di tavole illustrative, può essere considerato un libro-progetto che il Prof. Langella ha dedicato al trecentenario dell’arrivo a Cartagena, da Napoli, della Virgen de la Caritad dell’artista Carmine Lantriceni. Il libro è stato pubblicato ad un anno dalla trasposizione del “Cristo Morto” realizzato dallo stesso Lantriceni in occasione delle celebrazioni di “Procida, capitale della Cultura”; arrivo che sarà celebrato in Spagna il prossimo 17 aprile 2023.

Macaluso e Langella

Macaluso e Langella

cartagena

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La manifestazione

La manifestazione

NAPOLI- Si è conclusa venerdì 24 febbraio scorso la IV Edizione del Premio Nazionale Annalisa Durante, dal titolo “Un’opera per Annalisa”, organizzata dall’Associazione Annalisa Durante con il sostegno della Regione Campania ed in collaborazione con Fondazione Pol.i.s., USR Campania e Comune di Napoli.

Oltre 3000 gli studenti che hanno partecipato da 9 regioni d’Italia, con opere artistiche, letterarie e multimediali, appartenenti a 56 Scuole.

In palio, quest’anno, a ribadire il fondamentale ruolo della Lettura e della Cultura nella formazione dei ragazzi, è il libro artistico raffigurante l’immagine di Annalisa sui lembi delle pagine, realizzato da Adriana De Vivo in collaborazione con gli studenti della Fondazione Cultura & Innovazione, insieme ad altri libri sul tema della legalità messi a disposizione dall’Associazione Annalisa Durante, dalla Fondazione Pol.i.s., dalla Libreria Neapolis, dalla Fondazione Guida alla Cultura, da Edgard Colonnese e da Edizioni San Gennaro. Tanti altri i libri e i gadget assegnati durante la manifestazione agli studenti universitari e dell’Accademia di Belle Arti, agli artisti e alle delegazioni per i gemellaggi istituiti con realtà extraregionali

Le scuole hanno partecipato, con accanto l’indicazione dell’esito stabilito dalla commissione di valutazione, composto da Benigno Casale, Diego Belliazzi, Giuseppe Perna, Silvana Guida e Nunzia Pastorini.

 

 

La location dell'evento

La location dell’evento

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Forcella (Napoli) – Mercoledì 21 dicembre 2022 alle ore 16:00 a Napoli, presso lo Spazio Comunale Piazza Forcella – Biblioteca Annalisa Durante, via Vicaria Vecchia 23,

SOLSTIZIO D’INVERNO A FORCELLA

Il Natale di Neapolis, iniziativa parte del progetto “Infanzie. Racconti di Natale” a cura di I Teatrini in collaborazione con l’APS Annalisa Durante, promosso e finanziato dal Comune nell’ambito della, Interverranno:

  • Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia del Comune di Napoli
  • Elviro Langella, docente di storia dell’arte
  • Fra Fedele Mattera, francescano e zampognaro
  • Giuseppe Perna, presidente APS Annalisa Durante
  • Stefania Colicelli, D.S. I.C. Adelaide Ristori di Napoli
  • Giuliana Zoppoli, D.S. I.C. Campo Del Moricino
  • Luciano Maria Monaco, D.S. I.C. Paolo Borsellino
  • Suor Cecilia, Scuola Cardinale Corrado Ursi

Concluderà l’evento la cerimonia di premiazione “Natale a scuola”.

La fondazione di Neapolis nel 472 a.C., proprio il 21 dicembre – giorno del solstizio d’inverno – ed il valore altamente simbolico del quartiere Forcella nelle origini astronomiche della città, come testimoniata da Dicearco di Messina in un frammento ricostruito dallo studioso napoletano Renato Palmieri; la “Y” pitagorica e l’antico motto del Sedile di Forcella “Ad bene agendum nati sumus” (“Siamo nati per fare il bene”), forza motrice ed ispiratrice del nuovo orizzonte da costruire; l’Associazione Annalisa Durante e la Biblioteca alla stessa dedicata; “La Meridiana dell’Incontro” progetto di gemellaggi e scambi culturali fra giovani artisti, enti ed associazioni di tutt’Italia, del prof. Elviro Langella, in un’ottica di Rigenerazione e di Rinascita delle realtà più complesse.

La premiazione “Natale a scuola”.

Un pomeriggio dedicato e da dedicare che “sa di buono”, anello di congiunzione di quella partecipazione e sinergia tra istituzioni, cittadini, enti ed associazioni,necessarie a costruire, mattone su mattone, nuove opportunità di formazione e di crescita, fondamenta di quel cambiamento al quale ognuno è chiamato a concorrere, per quanto di sua competenza, affinché il domani dei nostri giovani sia nei nostri territori, ricchi di Bellezza, Cultura e Tradizioni, elementi “unici” che Tutti Insieme siamo chiamati a “tradurre” in opportunità da offrire.

La Locandina

La Locandina

 

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Per la prima volta nella storia del Festival di Sanremo un cantante in gara realizza un documentario sulla città di Sanremo: Marco Sentieri, che porta sul palco dell’Ariston la tematica del bullismo con la canzone “Billy Blu“, ci guida per le vie della città ligure con “Sentieri a Sanremo

Sanremo – “Questa città per me è sempre stata il simbolo della musica e quest’anno, che ho l’onore di esserci ospitato, mi sembrava doveroso renderle omaggio: l’ho fatto con alcuni contributi video girati da me, attraverso i vicoli sanremesi, andando alla scoperta di alcune curiosità sia attuali sia storiche della meravigliosa Città dei Fiori” spiega Marco.

Dalla Chiesa Russa ortodossa, alla Pigna della “Città Vecchia”, a Corso Matteotti, al Casinò, Marco Sentieri realizza un excursus storico, raccontando anche come Sanremo, oltre al Festival, sia sede della corsa ciclistica Milano-Sanremo, del Rally, del Premio Tenco, del Carnevale, oltre che località turistica marina, fino alla sua pregiata coltivazione di fiori. Il documentario è stato ideato e scritto da Igor Nogarotto, per il montaggio di Tommaso Trombetta.

Video “SENTIERI A SANREMO”: https://youtu.be/TFZmLY22nOM

Marco Sentieri è in gara al 70° Festival della Canzone Italiana con il brano “Billy Blu“, canzone che tratta la tematica del bullismo, scritta dal compianto Giampiero Artegiani (scomparso nel febbraio 2019), autore di grandi successi, su tutti “Perdere l’amore“, con cui Massimo Ranieri (campano come Marco Sentieri) vinse Sanremo 1988.

Marco Sentieri

Marco Sentieri

Il cantante Marco Sentieri

Il cantante Marco Sentieri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Biografia Marco Sentieri

Marco Sentieri nasce a Napoli l’11 giugno 1985. All’età di 16 anni si trasferisce a Roma dove fonda la sua prima band “Il Quarto senso”, un quartetto con cui dividerà l’emozione di classificarsi ai primi posti del “Sanremo rock giovani”.
Dopo due anni lascia “Il Quarto senso” per avventurarsi nella carriera da solista. Negli anni duemila entra a far parte di un agenzia di spettacoli, che lo inserisce in collaborazioni artiche che lo aiutano a maturare la sua verve artista. Vanta aperture di concerti a Clementino, Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Moreno, Neri per Caso, Gianni Nazzaro, Tony Tammaro, Mario Trevi.
Marco è reduce dalle vittorie di due festival internazionali in Romania: “George Grigoriu” 20 21 22 maggio 2016 e “Dan Spataru” 30 settembre 01 02 ottobre 2016,  nel mezzo la partecipazione ad X-Factor Romania, che vede l’arrivo di Marco ai  bootcamp nei 10 finalisti per categoria.
A settembre 2015, Marco, alla ricerca di nuovi stimoli, si catapulta in una nuova avventura. Un progetto da solista con brani inediti che vede coinvolto l’amico collega  Paolo. In questo modo nasce la collaborazione con i “Pilla”, Nicola ed Alessandro, che insieme a Paolo formeranno i “Due Quarti” i musicisti di Marco Sentieri. La loro collaborazione li vede coinvolti in due anni a circa 200 live tra
locali e piazze del centro Sud.
Nel 2016 partecipano con l’inedito “LA NUOVA GENERAZIONE” al contest nazionale “TOUR MUSIC FEST” qualificandosi 6°, ad un passo dalle finali, tra migliaia di band. Nel 2017 accedono alle semifinali nazionali del “FESTIVAL SHOW”. Non arrivano alla finale, ma il riscontro tra il pubblico e le band concorrenti è più che positivo. Sempre nel 2017 il videoclip de “LA NUOVA
GENERAZIONE” è tra i 5 social clip finalisti del concorso internazionale del cortometraggio “TULIPANI DI SETA NERA”.
Nel 2018 Marco si concentra con la sua band solo ai concerti live girando tutta l’Italia e toccando varie tappe europee in Germania, Svizzera e Romania  riscuotendo tanto successo mediatico.
A fine 2018 Marco compone l’inno per la propria squadra di calcio della città ovvero l’Albanova, che verrà poi pubblicato a gennaio 2019. In estate esce il nuovo singolo dal titolo “Avvolgimi” e ancora tantissimi concerti live in tutta Italia.
Il 2019 prosegue tentando la scalata al palco dell’Ariston. E dopo varie selezioni, il 19 dicembre in diretta su RAI 1, Marco vince la finale, conquistandosi di diritto la partecipazione al 70° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, a cui seguirà la pubblicazione del suo nuovo album.

 

 

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Napoli- Sabato 21 dicembre alle ore 10,30 presso la Biblioteca “Annalisa Durante” si celebra il Solstizio d’Inverno. Interverranno il prof. Elviro Langella coordinatore “La Meridiana dell’Incontro”, il prof. Giuseppe Perna, presidente Ass. Annalisa Durante, e Gianfranco Wurzburger presidente Assogioca.  Tanti gli ospiti in programma.

La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

 

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Mercoledì 16 ottobre p.v. alle ore 11 presso la Sala Crociera del Ministero dei Beni Culturali prenderà il via la terza tappa del progetto “Il diritto alla felicità e la Meridiana dell’incontro”, ideato dall’Associazione Annalisa Durante ed attuato in collaborazione con Asso.Gio.Ca., sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.

Ad introdurla saranno la Direttrice della Biblioteca del MiBACT Marina Battaglini, l’on. Paolo Siani e la referente dello Spazio Comunale Piazza Forcella Francesca Saviano che porterà il saluto dell’Assessore alla Cultura di Napoli Nino Daniele. Ad essi seguiranno gli interventi dello scrittore Paolo Miggiano, autore del libro “Ali Spezzate” (Di Girolamo Editore) accompagnato dalle letture dell’attrice Annalisa Insardà e dalle testimonianze di Giovanni Durante (papà della giovane vittima innocente di camorra) e Camilla Cuparo, che dalla storia di Annalisa ha ricavato una sceneggiatura per la produzione di un film. Sarà quindi la volta di Valeria Alinovi, autrice del libro “APPuntamento a Forcella” pubblicato dall’editore artigiano Napoli Pop-Up di Peppe Cerillo, e degli scambi tra i giovani dell’I.C. Paolo Borsellino di Napoli, del Liceo Artistico Via di Ripetta di Roma e dell’Associazione Tota Pulchra di Città del Vaticano, presieduta da Mons. Jean Marie Gervais.

Forcella incontra Roma” è la terza tappa dei gemellaggi nazionali realizzati con i minori di Forcella, dopo le tappe di Castellamonte (TO) e di Taormina (ME). Lo scopo è condividere l’impegno per la legalità attraverso l’arte e la cultura, uscendo fuori dal proprio contesto ed entrando in contatto con giovani di altre regioni, attraverso incontri e scambi artistici, letterari e sociali. Il percorso è guidato dal prof. Elviro Langella con la partecipazione di scrittori, artisti ed insegnanti di scuola, per l’affermazione del diritto alla felicità e affinché non esistano più felicità negate.

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese e alla prof.ssa Clara Rech, delegata dal Direttore Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del MIUR.

Meridiana dell'Incontro a ROMA 16 ottobre

L'evento di Taormina

L’evento di Taormina

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L’11 Maggio in occasione della XXV edizione “Maggio dei Monumenti a Napoli” è di scena la quarta tappa del gemellaggio artistico e musicale realizzato tra i giovani studenti di Castellamonte (Torino), Forcella (Napoli) e Taormina.

A caratterizzare l’ennesima suggestiva tappa del progetto sarà l’evento intitolato “Il diritto alla felicità e la Meridiana dell’incontro”che si svolgerà presso la Biblioteca di Forcella intitolata alla giovane vittima della Camorra “Annalisa Durante”  

a cura del dott. ROSARIO MESSINA

 

Il prof. Elviro Langella

Il prof. Elviro Langella

L’11 Maggio in occasione della XXV edizione “Maggio dei Monumenti a Napoli” è di scena la quarta tappa del gemellaggio artistico e musicale realizzato tra i giovani studenti di Castellamonte (Torino), Forcella (Napoli) e Taormina. A caratterizzare l’ennesima suggestiva tappa del progetto sarà l’evento intitolato “Il diritto alla felicità e la Meridiana dell’incontro”che si svolgerà presso la Biblioteca di Forcella intitolata alla giovane vittima della Camorra “Annalisa Durante”. A coordinare la manifestazione sarà il prof. Elviro Langella che ha ideato il progetto “La Meridiana dell’incontro”.

La manifestazione promossa dall’Assessorato alla Cultura di Napoli e dall’Associazione “Annalisa Durante” sarà articolata in due momenti e suggellerà il gemellaggio artistico e musicale tra i giovani di Castellamonte (Torino), Forcella e Taormina. La giornata inizierà alle 10,30 con il Concerto della “Baby Song Annalisa Durante” e dell’Orchestra Giovanile “Città di Taormina.  Al termine del concerto, alle ore 12, nella Chiesa di Sant’Agrippino vi sarà l’inaugurazione dell’opera “La Meridiana dell’Incontro” a cura del Liceo Artistico “Felice Faccio” di Castellamonte (To).

L’evento sarà presenziato da Nino Daniele, assessore alla Cultura di Napoli; Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione “Annalisa Durante”; Carla Santoro, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo” di Taormina; Nazzareno La Malva, docente di scultura del Liceo Artistico “Felice Faccio” di Castellamonte (Torino); Giovanni Durante, papà di Annalisa; Don Antonio del Vecchio, rettore della chiesa di Sant’Agrippino; Elviro Langella, coordinatore del progetto “la Meridiana dell’Incontro”.

Testimonial della manifestazione sarà  l’artista Tullia Matania e lo studioso Renato Palmieri.

I protagonisti della manifestazione saranno: le Associazioni “Annalisa Durante”, “I ragazzi di Scampia”, “Zonta”, “ParteNapoli”, “Manallart” e “Tota Pulchra” (Roma);  l’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo” di Taormina, il Liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte, la Parrocchia di S. Maria Egiziaca, Legambiente, il Parco Letterario Vesuvio, l’AIDO di Napoli, O-Ring Art Studio.

Al termine del concerto seguirà la visita guidata alla vicina chiesa di Sant’Agrippino con l’inaugurazione della “Meridiana dell’Incontro” e l’omaggio all’artista Tullia Matania di un modello realizzato dal prof. Elviro Langella riproducente in scala l’opera scultorea.

A conferma della forza simbolica esercitata dalla nostra “Meridiana dell’incontro”, propiziatrice di scambi culturali tra giovani artistisottolinea il prof. Elviro Langella  nasce proprio in occasione dell’evento a Taormina, l’auspicio di un gemellaggio musicale tra l’Orchestra giovanile “Città di Taormina” e la “Baby Song Annalisa Durante” di Forcella, che si realizzerà l’11 maggio, nel più ampio contesto del gemellaggio artistico con i due licei piemontesi, attraverso un concerto musicale di circa 100 giovani musicisti siciliani e napoletani, a cui segue l’inaugurazione dell’opera scultorea proprio sul tratto di strada della “Y” pitagorica evocativa della centralità del quartiere di Forcella fin dall’atto di fondazione dell’antica Neapolis. Vorrei ricordare che l’iniziativa dell’11 maggio è inserita nel Programma dell’edizione 2019 del “Maggio dei Monumenti”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, dedicato al tema “Il diritto alla felicità e l’età dei Lumi”.

A caratterizzare l’evento sarà anche l’omaggio a Tullia Matania, pittrice e scultrice napoletana e figlia d’arte, impegnata da sempre sul fronte della difesa dei diritti civili, che nonostante i suoi 94 anni di età, è stata invitata a presenziare al gemellaggio dell’11 maggio.

Unitamente al sito web a lei dedicato il prof. Elviro Langella, a 40 anni dalla Fondazione “Ugo Matania”, in occasione della manifestazione dell’11 maggio intende esprimere un modesto atto di riconoscenza verso questa straordinaria maestra d’Arte e di Vita, “nella convinzionespiega il prof. Langelladi interpretare il più generale, apprezzamento per l’impegno etico prodigato senza riserve dall’artista lungo l’intero arco della sua longeva attività, sensibile alle problematiche che flagellano le nostre società in ogni tempo funestate da inaudite forme di violenza sui più indifesi.

Alla personale attività artistica Tullia Matania ha affiancato quella di insegnante di pittura fino ad oggi svolta con instancabile energia presso l’Associazione “UGO MATANIA”, dal 1979 vero laboratorio creativo e centro di attività di educazione artistica dei giovani nonché di studi per le arti visive.

Accanto alle finalità didattiche, l’Associazione è da sempre impegnata in un organico recupero di gran parte delle opere, dei documenti e carteggi relativi all’attività artistica condotta a partire dalla fine del secolo XIX dai pittori :

Eduardo Matania (Napoli 1847-1927), Alberto Della Valle (Napoli 1851-1928), Fortunino Matania

(Napoli 1881-Londra 1963), Ugo Matania (Napoli 1888-1979) e dal fotografo Pier Luigi Pretti (con foto  eseguite fra il 1900 e il 1926).

Le raccolte uniche e preziose di questo cospicuo archivio costituiscono un inestimabile patrimonio culturale a testimonianza della stagione creativa inaugurata degli straordinari pittori ed illustratori della famiglia Matania che abbraccia due secoli della nostra feconda tradizione artistica napoletana.

Il nostro Omaggio a Tullia Matania non poteva trovare cornice più consona dell’evento ospitato nell’occasione dalla Biblioteca a porte aperte “Annalisa Durante” di Napoli che vede riuniti in un affiatato gemellaggio musicale, i giovanissimi componenti della “Baby Song” del quartiere di Forcella accanto all’orchestra giovanile “Città di Taormina” dell’Istituto Comprensivo 1 di Taormina guidato dalla preside Carla Santoro.

L’orchestra siciliana diretta dal Maestro Mirko Raffone si avvale della preziosa collaborazione dei docenti di strumento: Gemma Romeo, Barbara Scigliano, Eliana Russo, Maria Sorbello, Ivana Panebianco, Carmelo Ricciardi, Riccardo Buzzurro, Mario Galeani, Giovanni Smiroldo.

Nell’intento di riassumere emblematicamente lo spirito della terra di Sicilia, l’orchestra desidera porgere il proprio “Omaggio in musica a Tullia Matania” nel corso del concerto, con l’esecuzione di un brano inedito, U ciatu da Muntagna, il cui titolo trascende alquanto la pura metafora poetica.

Infatti, l’ispirazione della composizione che allude al canto del Vulcano rappresentativo dell’isola, attinge direttamente agli studi di Fisica acustica condotti nell’arco dell’attività di monitoraggio dello Stromboli, da Paolo Diodati, Ordinario in Fisica Applicata presso l’Università degli studi di Perugia membro del Centro Interuniversitario di Acustica e Ricerca Musicale (CIARM).”

Nel corso della manifestazione a Tullia Matania sarà donato un rilievo che riproduce un modello di studio in scala realizzato dal Prof. Elviro Langella per l’opera donata all’Associazione “Annalisa Durante” dagli allievi del Liceo Artistico di Castellamonte.

Sotto la direzione dei Proff. Nazzareno La Malva, Giovanna Carà, Vincenzo Melucci, Paolo Turco e Sebastiano Maciotta, gli allievi delle prime classi del liceo piemontese hanno inteso consegnare alla città di Napoli un’opera plastica nell’intento di richiamare alla memoria collettiva la centralità di Forcella nell’originario tracciato urbanistico risalente alla fondazione dell’antica Neapolis alle soglie oramai, dei suoi 2500 anni.

Il rilievo reca stilizzata la collina di San Martino dalla quale gli antichi fondatori guardarono il pianoro sottostante e tracciarono l’asse parametrico della Città passante per l’attuale Spaccanapoli.

La locandina dell'evento dell'11 maggio

La locandina dell’evento dell’11 maggio

La Meridiana

La Meridiana: il rilievo sarà donato a Tullia Matania

La Baby Song "Annalisa Durante"

La Baby Song dei bambini di Forcella con Nino Daniele, Assessore alla Cultura di Napoli Giovanni Durante papà di Annalisa Pino Perna, Presidente dell’Associazione “Annalisa Durante”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La manifestazione dell’11 maggio, la quarta del progetto,  è stata preceduta da tre importanti tappe che vogliamo ricordare

PRIMA  TAPPA:

La prima tappa si è svolta a Castellamonte (Torino) con la mostra Mostra dei progetti degli allievi del Liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte per “La Meridiana dell’incontro”  che si è svolta dal 25 maggio  al 19 novembre 2018.

“La Meridiana dell’incontro” è il titolo dell’opera scultorea realizzata nel 2018 dagli allievi del Liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte, a seguito di un percorso di studio e di approfondimento storico ed artistico sulle origini della fondazione di Neapolis (datata nel Solstizio d’inverno del 472 a.c.), promosso dal prof. Elviro Langella (coordinatore del progetto, di origini napoletane e residente in Giardini di Naxos) e dal prof. Antonio Balestra (dirigente scolastico del Liceo artistico “Renato Cottini” di Torino), sulla base di teorie elaborate dallo studioso napoletano Renato Palmieri, sulla scorta di un antico frammento di Dicearco di Messina (fine 4º sec. a. C.).

Il prof. Langella presenta il progetto

Il prof. Langella presenta il progetto

La presentazione dell'opera realizzata dagli allievi piemontesi

La presentazione dell’opera realizzata dagli allievi piemontesi

Inaugurazione Meridiana dell'Incontro al Liceo Artistico Felice Faccio di Castellamonte (TORINO)

Inaugurazione Meridiana dell’Incontro
al Liceo Artistico Felice Faccio di Castellamonte (TORINO)

Inaugurazione Meridiana dell'Incontro al Liceo Artistico Felice Faccio di Castellamonte (TORINO)

Inaugurazione Meridiana dell’Incontro
al Liceo Artistico Felice Faccio di Castellamonte (TORINO)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SECONDA  TAPPA :

La seconda tappa del progetto si è svolta a Forcella (Napoli) con la manifestazione “Solstizio d’Estate a Piazza Forcella”   (23 maggio e 21 giugno 2018)

 L’operaspiega il prof. Elviro Langella  “si trasforma ben presto, in motivo di fattivo incontro con la comunità di Napoli e in particolare, con i giovani di Forcella, il quartiere che prende il nome dalla caratteristica divaricazione nella quale si dirama il decumano inferiore.

A fare da trait d’union tra le due Comunità è Annalisa Durante, vittima innocente di camorra rimasta uccisa all’età di 14 anni proprio in quel sito contrassegnato dalla lettera “Y”, emblema dell’antico Seggio del quartiere. In sua memoria opera l’Associazione omonima guidata da Giuseppe Perna che anima la “Biblioteca a porte aperte” voluta da Giovanni Durante, papà di Annalisa, per il recupero del territorio ad una cultura della legalità, attraverso attività educative e laboratori creativi mirati anche alla formazione musicale dei giovani componenti della “Baby Song”.

Siamo felici di promuovere nella nostra Biblioteca un evento così altamente simbolico”  sottolinea Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione “Annalisa Durante” che intende ricordare come la fondazione di Napoli sia stata originariamente improntata ad un ordine scientifico e sacro, con l’obiettivo di realizzare il modello di città ideale. Mi piace credere che il motto, “AD BENE AGENDUM NATI SUMUS” (siamo nati per fare il bene), riportato sull’antico stemma del Sedile di Forcella quale è inciso nel fregio del portale di Sant’Agrippino, torni a rinverdire un’identica spinta morale esortandoci ad orientarci a tale valore ideale”.

I giovani piemontesi emotivamente coinvolti dalla storia di Annalisa Durante, nell’intento di contribuire all’azione di promozione svolta dall’Associazione per il riscatto civile attraverso la riqualificazione culturale del quartiere, hanno deciso di donarle la loro opera che sarà inaugurata l’11 maggio 2019 nella Chiesa di Sant’Agrippino, ubicata su quello stesso asse viario, integrandola a pieno titolo nell’offerta della “ZONA NTL – Napoli, Turismo & Legalità” di Forcella, Maddalena e Capuana.

A Napoli

A Napoli

Pino-Perna-Renato-Palmieri

Il Prof. Langella con Pino Perna e Renato Palmieri

 

 

TERZA  TAPPA:

 

La terza tappa che ha caratterizzato il progetto si è svolta a Taormina (Messina)  con l’evento “Omaggio a Mauro Staccioli”  (15 ottobre 2018).

 “Nel contempo” spiega il prof. Elviro Langella  “l’opera artistica viene diffusa in Sicilia coinvolgendo i giovani dell’Istituto “Ugo Foscolo” di Taormina. Attraverso una mostra di pannelli espositivi del progetto che ispira la Meridiana dell’Incontro, gli allievi piemontesi hanno avuto l’opportunità di illustrarne il valore simbolico che hanno inteso attribuirle. In particolare, hanno approfondito il significato della Piramide presente nell’opera, ispirata a quella realizzata in Sicilia da Mauro Staccioli, in ricordo della recente scomparsa dell’artista (1° gennaio 2018). Eretta nel giorno dell’equinozio di primavera del 2010 dal mecenate Antonio Presti nel suo Parco della Fiumara d’Arte, essa è denominata la “Piramide 38° Parallelo” in ragione della singolare ubicazione geografica, scelta deliberatamente sul 38° parallelo appunto, in collegamento ideale con le cinque città unite nell’intento di un comune impegno per la pace nel mondo: Smirne, Atene, San Francisco, Cordova, Seul. Ogni anno al Solstizio d’estate la Piramide di Staccioli e l’intero sito naturale che la ospita divengono teatro del “Rito della luce”, animato da artisti e musicisti provenienti da tutta Europa.”

Omaggio a Mauro Staccioli

Omaggio a Mauro Staccioli

L'evento di Taormina

L’evento di Taormina

L'evento di Taormina

L’evento di Taormina

La locandina del gemellaggio

La locandina del gemellaggio

La foto di gruppo scattata nell'evento diTaormina

La foto di gruppo scattata nell’evento di Taormina: nell’immagine una parte del gruppo dei ragazzi che andrà a Napoli per il Gemellaggio con la “Baby Song Annalisa Durante” di Forcella

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Giuseppe Santoro

Giuseppe Santoro

Articolo a cura del dott. Rosario Messina

Si è conclusa a Napoli la terza edizione del contest internazionale promosso da MySocialRecipe per premiare i migliori interpreti dell’arte del pizzaiuolo napoletano. Oltre 239 Pizza Chef selezionati provenienti da 32 Paesi di tutto il mondo hanno partecipato alla finalissima. A condurre la manifestazione sono stati Anna Scafuri e Luciano Pignataro (Il Mattino di Napoli) noto giornalista Gastronomo premiato dal Direttore di Cronache di Gusto. Oltre ai premiati sono stati consegnati diverse menzioni speciali dei main sponsor. Una di queste è stata assegnata al Siciliano Giuseppe Santoro per il suo ” Omaggio a Massimo Bottura” (Migliore Pizza al Parmigiano Reggiano Dop). Giuseppe Santoro siciliano doc fino al 2008 viveva e operava in Sicilia con le sue attività di ristorazione nell’interland taorminese. La grande passione per la ristorazione ed in particolare per il mondo variegato delle pizze lo spinse a creare dei corsi per giovani pizzaioli per insegnare loro le tecniche più raffinate per creare una buona pizza e soprattutto ad acquisire una competenza sulle farine e la preparazione della pasta per fare le pizze. I suoi corsi sono serviti a centinaia di giovani pizzaioli  che hanno fatto tesoro delle lezioni del maestro ed oggi lavorano presso importanti ristoranti dell’Isola ed anche all’estero. Numerosi mass media in special modo riviste specializzate nel settore culinario per diversi anni hanno dato notizia dei suoi corsi e delle numerose vittorie conseguite con il suo team nelle prestigiose competizioni nazionali ed internazionali  dedicate al “pianeta pizza” dove hanno gareggiavano pizzaioli di tutto il mondo. In quegli anni Santoro ed i suoi allievi hanno sempre riportato un trofeo a casa. Nel 2008, forte del suo curriculum strepitoso e dei numerosi successi ottenuti con la ristorazione, decide di fare un salto di qualità e si trasferisce prima in Svizzera con la famiglia e poi in AustraliaE’ un successo strepitoso! Comincia a lavorare come consulente per grosse aziende culinarie e nel giro di pochi anni riesce ad aprire ben otto locali di ristorazione, due in Switzerland (Crasmontana e Losanna) e sei in Australia tra Melbourne e Sidney dove crea l’Australian Pizza Federation. Nel contempo, viene eletto “Presidente Estero” della Federazione Italiana Pizzaioli”. Le sue molteplici affermazioni derivano da anni di studio e sacrifici che lo hanno portato ad acquisire una grande esperienza del mondo culinario ed in particolare nella preparazione delle pizze. Per questo è stato pluripremiato come è accaduto nel recente prestigioso contest di Napoli.  Intanto l’Azienda del Parmigiano Reggiano di Reggio Emilia appresa la notizia del Premio vinto per la migliore Pizza al Parmigiano Reggiano al Pizzaword 2018 ha invitato in azienda  Santoro dove è stato ospite per un giorno per provare l’emozione di essere casaro.

Giuseppe Santoro Casaro per un giorno

Giuseppe Santoro Casaro per un giorno

 

IL CONTEST DI NAPOLI

Alla manifestazione di Napoli si sono sfidati i migliori chef e pizzaioli del mondo. A conclusione della manifestazione  l’ambito titolo di “pizzaiolo più originale del mondo” è stato conquistato da un italiano, Stefano Miozzo. Il vincitore che è anche il neo detentore del titolo di pizzaiolo chef e pizzaiolo sommelier arriva da Cerea (VR). Con la sua “Valpoterra” in omaggio ai prodotti della Valpolicella (a partire dall’Amarone usato nell’impasto) Stefano Miozzo ha stravinto la terza edizione del contest internazionale #PizzAward, battendo centinaia di concorrenti e conquistando, allo stesso tempo, uno dei nove Award previsti dalla gara ideata da MySocialRecipe e una delle menzioni speciali attribuite dai main sponsor.

I risultati sono stati resi noti a Napoli nel corso del live show di premiazione che ha visto sotto i riflettori anche altri sette grandi interpreti di questo patrimonio immateriale dell’Unesco, ora entrati per la prima volta nell’olimpo della pizza targato MySocialRecipe, aggiudicandosi i prestigiosi riconoscimenti introdotti per il 2018.

Gli altri vincitori del contest sono stati: Enzo Coccia (premio alla Carriera Professionale), Ciro Salvo (Pizzaiolo Protagonista dell’Anno), Franco Pepe con Authentica – Pepe in Grani (Pizzeria dell’Anno), Filippo Rosato con la sua On the sea side (Migliore Pizza dall’Estero), Diego Tafone con la sua Pascalina (Migliore Pizza Healthy), Paolo De Simone con la sua Nefropizza (Pizzaiolo Social) e la ventiduenne Sara Palmieri, che ha incassato addirittura due titoli (Migliore Pizza Senza Glutine e Migliore Pizza in Rosa) con la sua Tradizioni. Al loro fianco, inoltre, i giovani John e Elias, protagonisti del primo corso per pizzaioli rivolto ai migranti che MySocialRecipe ha voluto promuovere, con la collaborazione di Virtus Italia Impresa Sociale, dell’Associazione Pizzaioli Esperti e di Fabio Cristiano (docente della Scuola di Pizzaiolo) in un’ottica di integrazione culturale e professionale.

“Oltre all’attenzione per il sociale, PizzAwardè ormai una sorta di calamita per i pizzaioli desiderosi di mostrare la loro creatività. Non a caso ha spiegato l’ideatrice del contest e della piattaforma MySocialRecipe, Francesca Marino, durante la premiazione condotta dai giornalisti Luciano Pignataro e Anna Scafuriattira sempre più partecipanti da tutto il mondo, arrivando quest’anno al record di 239 pizzaioli da 32 Paesi. Un’adesione importante da cui emerge il ritratto di un movimento in continua evoluzione, capace di dettare incessantemente nuovi trend in fatto di impasti e topping. In questa edizione, in particolare, la parola d’ordine è stata salute, con tante pizze attentamente studiate contro alcune patologie, come le malattie renali o il cancro. Ma la star indiscussa resta comunque l’arte del pizzaiolo napoletano che abbiamo potuto finalmente festeggiare come patrimonio Unesco, dopo averne supportato la candidatura per due edizioni consecutive, e che continueremo a celebrare nei prossimi anni con l’aiuto di tanti esperti del settore”.

I componenti della giuria (Anna Scafuri, Giorgio Calabrese, Patrizio Roversi, Antonio Puzzi, Antonio Scuteri, Scott Wiener e Tommaso Esposito) e quelli della neonata Academy sono stati chiamati a giudicare circa  400 proposte in gara e premiare i migliori di ogni categoria.

Anche quest’anno non sono mancate le menzioni speciali dei main sponsor (premiati con la classica oliera da pizzaiolo in rame) che sono state assegnate rispettivamente a: Gennaro Catapano con La scarpariello di Gennaro (Migliore Pizza al Pomodoro – La Fiammante), Fabio Cristiano con Bollicine di pomodoro (Migliore Impasto – Ferrarelle), Rocco Cagliostro con Pizza a due facce (Pizzaiolo Emergente – Molino Caputo), Giuseppe PignalosaMontanara romantica (Migliore Pizza Fritta – Olitalia), Giuseppe Santoro Omaggio a Massimo Bottura (Migliore Pizza al Parmigiano Reggiano Dop) e al numero uno di #PizzAward2018, Stefano Miozzo, che ha proposto il miglior abbinamento tra pizza e vino secondo l’Associazione Italiana Sommelier e che, reduce di questo ricco bottino di premi, si prepara ora partecipare ai campionati mondiali del pizzaiolo di Las Vegas in programma a marzo 2019.

I premiati a Napoli

I premiati a Napoli

Tutti gli Award della Pizza – #PizzAward2018:

  1. La pizza dell’anno al vincitore della terza edizione del contest: Stefano Miozzo – Valpoterra
  2. Pizzaiolo Chef (premio Giuria): Stefano Miozzo – Valpoterra
  3. Migliore Pizza dall’Estero (premio Giuria): Filippo Rosato – On the sea side
  4. Migliore Pizza Healthy (premio Giuria): Diego Tafone – Pascalina
  5. Migliore Pizza Senza Glutine (premio Giuria): Sara Palmieri – Tradizioni
  6. Migliore Pizza in Rosa (premio Giuria): Sara Palmieri – Tradizioni
  7. Pizzaiolo Protagonista dell’Anno (premio Academy): Ciro Salvo
  8. Pizzeria dell’Anno (premio Academy): Authentica – Pepe in Grani di Franco Pepe
  9. Award alla Carriera Professionale (premio Academy): Enzo Coccia
  10. Pizzaiolo Social (premio Mysocialrecipe): Paolo De Simone – Nefropizza

L’iniziativa è sostenuta da Molino Caputo, Ferrarelle, La Fiammante, Olitalia, Parmigiano Reggiano, Scugnizzonapoletano, Sorì. Tra gli sponsor anche la Birra Baladin e il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC.

L’evento  ha avuto  il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Camera di Commercio di Napoli, dell’Associazione Italiana Sommelier, dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e dell’EcoMuseo della dieta Mediterranea di Pioppi.

Partner dell’iniziativa sono CuArtigiana, la Scuola Dolce&Salato, Event Planet Food, Gi-Metal, Ho.Re.Ca. Service, Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel, Scuola di Pizzaiolo e Sì Impresa.

 

Premiati con gli speciali Award 2018, inoltre, Enzo Coccia, Ciro Salvo, Franco Pepe, Filippo Rosato, Diego Tafone, Sara Palmieri e Paolo De Simone

Santoro con il premio

Santoro con il premio

Santoro al Pizza Award 2018

Santoro al Pizza Award 2018

Giuseppe Santoro

Giuseppe Santoro

Santoro al Palazzo Caracciolo di Napoli

Santoro al Palazzo Caracciolo di Napoli

La foto con il Premio ricevuto

La foto con il Premio ricevuto

Il vincitore del Contest di Napoli Stefano Miozzo

Il vincitore del Contest di Napoli Stefano Miozzo

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