GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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parco di Naxos

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Il Museo archeologico di Naxos ha ospitato la protagonista della scoperta che ha permesso il ritorno in Italia del celebre reperto custodito al Getty Museum di Los Angeles. Maria Grazia Vanaria: «È una grande conquista che restituisce valore alla ricerca archeologica»

«Mi sento investita di una missione – esordisce Serena Raffiotta – quella di raccontare la storia archeologica e le potenzialità di sviluppo del territorio di Aidone, luogo di provenienza del reperto trafugato dai tombaroli negli anni Settanta dall’area sacra di San Francesco Bisconti e finalmente tornato a casa nel parco di Morgantina». L’incontro con Serena Raffiotta si inserisce nel progetto Comunicare l’antico. Conversazioni al Parco archeologico di Naxos, ideato e promosso dal Parco Archeologico di Naxos-Taormina e dal Festival Naxoslegge per promuovere e divulgare la cultura classica.

«Tutto è partito – racconta l’archeologa ennese – dalla mia tesi di specialistica dedicata allo studio di alcuni materiali provenienti dal santuario di Morgantina. Proprio dal cuore della Sicilia, la testa della divinità venne sottratta furtivamente, tra il 1978 e il 1979, e acquisita dal Getty Museum di Los Angeles dove divenne uno dei reperti più famosi al mondo per la peculiare policromia di riccioli rossi e barba blu». La ricerca archeologica e la costante lotta alle archeomafie hanno permesso di far tornare in Italia importanti reperti archeologici come la Dea di Morgantina, gli acroliti, il tesoro di Eupholemo, ed infine la testa di Ade. «Ade ha atteso circa quarant’anni – continua l’archeologa ennese – per potersi riunire con l’amata Persefone e la Dea di Morgantina. Mi piace definire questa storia una favola contemporanea dove il destino ha giocato un ruolo fondamentale. Adesso la testa di Ade è esposta al museo di Aidone e rappresenta una risorsa preziosa per il territorio».

Il racconto del rientro in Italia della testa di Ade apre ad un approfondimento della lotta all’illegalità nel settore dei beni culturali. «Contrastare il traffico dei reperti archeologici significa riappropriarsi della propria identità – afferma l’archeologa Maria Grazia Vanaria – Ospitare al Parco archeologico di Naxos Taormina storie come quella di Serena Raffiotta ci fanno riflettere sul valore della ricerca e delle campagne di scavo. L’archeologia è ancora viva e tanto può ancora fare per lo sviluppo del territorio».

«Il 2018 è l’anno europeo del patrimonio culturale – spiega Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxoslegge –  dobbiamo riscoprire l’importanza del nostro passato, delle nostre radici, del nostro bagaglio culturale e difenderlo dall’illegalità».

Toscano-Vanaria-Raffiotta

Toscano-Vanaria-Raffiotta

L'incontro

L’incontro

Un momento dell'incontro

Un momento dell’incontro

 

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Il direttore del Parco, Vera Greco: «Il nostro modello propone una valorizzazione del patrimonio culturale che generi al tempo stesso economia ed occupazione».

Tutela, valorizzazione e fruizione dei siti archeologici in una prospettiva di crescita del territorio. Le tre dimensioni sono state al centro del convegno “Valorizzare il passato per ritrovare il futuro”, organizzato dal Parco Archeologico di Naxos-Taormina e The Key srl, in collaborazione con CNR IBAM (Istituto per i beni archeologici e monumentali), Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero” di Catania, CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), presso l’ex Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena di Catania. Durante i lavori è stato presentato un nuovo modello operativo di partenariato tra il Parco Archeologico di Naxos-Taormina, la società The Key e l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana per la valorizzazione dei siti archeologici di Naxos e Taormina.

«Valorizzazione che è possibile solo attraverso un’azione sinergica tra pubblico e privato – sottolinea Vera Greco, direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina – Il nostro progetto vuole partire dall’identità dei luoghi, dal loro glorioso passato, per costruire un percorso di crescita che crei economia per l’intero territorio e nuovi posti di lavoro per i giovani. Il Parco Archeologico di Naxos-Taormina deve diventare il motore di sviluppo del territorio. Proprio perché crediamo in questo abbiamo avviato la partnership con la The Key che si è resa disponibile a fornire l’assistenza tecnica e progettuale per alcuni interventi-chiave nel Parco. Interventi, raccolti e illustrati in un vision book, che interesseranno non solo il Teatro Antico e l’area archeologica di Naxos, ma anche Isolabella, Villa Caronia e Francavilla di Sicilia». Il progetto integrato per i siti culturali del Parco, redatto dallo studio TRA ed esposto da Isabelle Toussaint, prevede una serie di azioni che vano dalla realizzazione di una nuova segnaletica all’apertura di nuovi punti d’ingresso, dall’uniformazione degli arredi all’organizzazione di nuove forme ed esperienze di visita.

La stima del costo di progettazione degli interventi, fino al livello esecutivo, è di circa 350.000 euro, che possono produrre un volàno per opere di un valore stimato di 5 milioni di euro. «La nostra ambizione – afferma Andrea Benedino, amministratore delegato di The Key – è quella di rappresentare la nuova generazione dei concessionari attraverso un approccio nuovo, attraverso la condivisione generale di futuro e attraverso la qualità dei contributi che possiamo attivare». Il presidente di The Key, Riccardo Ercoli, ha presentato un’analisi dei dati di fruizione relativi all’ultimi due anni: «Gli incassi del Teatro Antico di Taormina e del Parco Archeologico di Naxos – spiega Riccardo Ercoli – dal 2015 al 2017 hanno avuto una crescita annuale positiva, il primo di circa il 16% e la fruizione dell’8,25%, registrando un incasso di più di 6 milioni di euro per un totale di 830.924 visitatori di cui 178.000 gratuiti e 653.000 paganti. L’incasso di 6 milioni di euro deriva principalmente dal Teatro Antico, mentre l’area archeologica di Naxos ha incassato 45 mila euro».

«I beni culturali della Sicilia non sono fruiti da un élite di visitatori colti come accadeva in passato – sottolinea Maria Elena Volpes, dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – per questo diventa necessaria la valorizzazione. La comunicazione dei siti deve cambiare ed adeguarsi al nuovo viaggiatore».  Espe­rien­ze pro­fon­damen­te di­ver­se quel­le dei re­la­to­ri, ma co­mu­ni nel­l’in­ten­to di crea­re un le­ga­me con il ter­ri­to­rio per di­ri­ger­si in­sie­me ver­so un futuro di crescita. «L’incontro tra pubblico e privato diventa fondamentale – afferma Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, intervenuto in videoconferenza – per la valorizzare il patrimonio culturale della Sicilia, per favorire l’afflusso di pubblico ai siti e migliorare l’accoglienza attraverso eventi e spettacoli, orari di apertura anche in notturna e nuovi percorsi anche per i diversamente abili».

Esempio virtuoso del connubio pubblico- privato è Siracusa: «Ho toccato con mano le difficoltà ma anche le opportunità che derivano dalla gestione di beni culturalisottolinea Francesco Italia, vicesindaco di Siracusa con delega al Turismo e alla cultura- Grazie al partenariato con la The Key siamo riusciti a potenziare l’offerta turistica, creando economia e occupazione, e riqualificare l’intero territorio. Serve un approccio differente che metta insieme siti locali e regionali. In tal senso, sono felice di annunciarvi l’istituzione di una card turistica, che permetterà di fruire del polo museale, del Parco di Neapolis e degli altri siti presenti sul territorio comunale di Siracusa». «Quello che cerchiamo di riportare nei siti – sottolinea Matteo Robiglio, architetto del Politecnico di Torino – è il racconto della storia ai nuovi viaggiatori attraverso un’esperienza integrata in cui la visita dei siti si riaggancia al territorio».

Durante i lavori, è stato presentato il Concorso Internazionale di Architettura per i professionisti under 35 (in vista del lancio ufficiale sul portale del CNAPPC tra quindici giorni), per la realizzazione di due padiglioni contemporanei da installare al Teatro Antico di Taormina. Una commissione di esperti valuterà i migliori progetti tra quelli che verranno presentati. «Il concorso – spiega – Rino La Mendola, vicepresidente nazionale di CNAPPC – potrà essere visionato sulla piattaforma ufficiale dell’Associazione Nazionale degli Architetti e in tempi molto brevi il progetto vincitore verrà realizzato grazie all’autonomia finanziaria del Parco». Nel pomeriggio si è tenuto un panel sui diversi aspetti dello sviluppo locale, tra economie della cultura, turismo, ospitalità, immobiliare, comunicazione e ricerca. Sono intervenuti: Andrea Rurale, economista e direttore M.A.M.A. – SDA Bocconi Milano; Mario Breglia, economista e presidente Scenari immobiliari/Sidief; Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia e a.d. di Sac e Francesco Gabellone, ricercatore di CNR IBAM. A moderare l’incontro la giornalista Paola Pierotti.

Il convegno

Il convegno

I Relatori

I Relatori

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Giardini Naxos (Me)Domenica 5 giugno la Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Giardini Naxos, la compartecipa-zione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Giardini Naxos, la partecipazione del Parco Ar-cheologico di Naxos, la collaborazione di Corsi Naxos Enter e di Giampiero Caminiti Photography, organizza la prima edizione dell’evento fotografico “Naxos Photo Marathon”.

Naxos Photo Marathon è un evento culturale che coniuga la passione per la fotografia e la pro-mozione del territorio, per godere dei luoghi senza bisogno di correre.
Naxos Photo Marathon è un concorso aperto a chiunque desideri, tramite la fotografia, guardare con occhio diverso la città e condividere una giornata con chi ha la sua stessa passione. L’evento è aperto a tutti con qualsiasi mezzo fotografico e coinvolgerà cittadini e turisti, amanti ed appassionati di fotografia, amici e curiosi, stimolandoli a realizzare immagini a tema assegnato nell’arco di una giornata. Una giornata in cui vivere la città in un modo alternativo. Per partecipare alla Maratona fotografica Naxos serviranno creatività e resistenza: saranno asse-gnati tre temi fotografici da sviluppare con originalità in tre tappe prestabilite, comunicate ogni due ore, per la durata complessiva di 6 ore. I partecipanti dovranno consegnare tre immagini per tema. Le immagini raccolte, visibili in una gallery permanente su portale Social dell’evento (Facebook), costituiranno un mosaico vivo ed originale del territorio. Una giuria di fotografi di chiara fama valuterà le immagini scegliendo le migliori per coerenza al tema, correttezza formale e creatività. La Giuria Tecnica della Naxos Photo Marathon sarà composta da 5 esperti così selezionati: da un rappresentante istituzionale del Comune, da un rappresentante della Pro Loco, e da tre fotografi professionisti. Le fotografie scelte saranno esposte in una mostra interessante ed insolita aperta al pubblico.

IL  PROGRAMMA

Dalle ore 9,00 alle 10,00 raduno in piazza Abate Cacciola, registrazione dei partecipanti e consegna di un gadget identificativo che consigliamo di tenere a vista durante tutta la durata della manifesta-zione. Ore 10,00 inizio maratona, verranno assegnati 3 temi da svolgere e la prima tappa da raggiungere, dopo 2 ore alle 12,00 consegna delle fotografie. Dalle ore 12,00 alle 13,00 pranzo a sacco libero. Alle ore 13,00 verrà assegnata la seconda tappa da raggiungere, dopo 2 ore alle 15,00 consegna del-le fotografie. Dalle ore 15,00 alla 16,00 Coffee Break Alle ore 16,00 verrà assegnata la terza tappa da raggiungere, dopo 2 ore alle 18,00 consegna delle fotografie. Alle ore 20,00 proclamazione dei vincitori della Naxos Photo Marathon e premiazione. Successivamente verrà allestita una mostra fotografica collettiva con le stampe delle foto premiate e una foto a scelta per ogni partecipante.

Per Informazioni e preiscrizioni telefonare al 3512665576

Regolamento disponibile su: www.proloco-giardininaxos.it
per comunicazioni via E-mail: proloco-giardininaxos@live.it

1x Locandina

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