GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Parte il 7 ottobre a Giardini Naxos

la XVII  Rassegna Internazionale di Archeologia Subacquea

L’Assessore Alberto Samonà

“Un’occasione importante per un confronto internazionale sull’archeologia del mare

 

Palermo, 30 settembre 2021 – Il più grande museo del mondo? E’ quello sommerso. Lo dice la Convenzione Unesco firmata a Parigi nel 2001. Ed è proprio a questo immenso – e ancora in larga parte inesplorato – patrimonio culturale che è dedicata a Giardini Naxos, dal 7 al 9 ottobre 2021, la XVII Rassegna Internazionale di Archeologia Subacquea promossa dal Parco Archeologico Naxos Taormina e dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.

Ad aprire i lavori, giovedì 7 ottobre alle 9.30 all’Hellenia Yachting Hotel, sarà l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, introdotto da Gabriella Tigano direttrice del parco archeologico e Valeria Li Vigni, Soprintendente del Mare. È prevista la presenza del Sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi, e di Edoardo Tortorici, Presidente dell’Istituto Italiano di Archeologia Subacquea.

“Un momento molto importante – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – per fare il punto sull’Archeologia subacquea affrontando con un punto di vista assolutamente scientifico tutti gli ambiti di esplorazione possibili: dalle nuove tecnologie per la ricerca, ai risultati delle ultime indagini, ai nuovi indirizzi nella realizzazione delle strutture museali dedicate al mare. Un appuntamento da non perdere che ci consolida nelle relazioni internazionali e rafforza le interlocuzioni della Sicilia con esperti, istituti, ed enti di ricerca di tutto il mondo, con i quali avviare anche nuovi momenti progettuali”.

Numerosi gli interventi programmati nell’arco delle tre giornate di studio; 70 i relatori che si avvicenderanno nel corso delle tre giornate. A Giardini Naxos sono attesi, infatti, archeologi, geologi marini, documentaristi, direttori di prestigiosi enti di ricerca (Cnr, Ingv, Centre Camille Jullian) dottorandi e ricercatori indipendenti, italiani e stranieri.

In tutto saranno rappresentati 42 istituti fra Ministero della Cultura (MiC), Soprintendenze nazionali e regionali di terra e Soprintendenze del Mare, parchi archeologici, musei e decine di atenei: 17 quelli italiani mentre fra quelli esteri figurano gli Stati Uniti (Stanford University, California), Canada (Brock University), paesi UE (Germania, Francia, Grecia, Malta e Cipro) e non UE (come la Oxford University, nel Regno Unito, e il Dipartimento Studi Europei Jean Monnet in Svizzera). Fra gli ospiti Ugo Picarelli, direttore della Borsa del Turismo archeologico di Paestum, e la giornalista di Rai 1, Donatella Bianchi, popolarissima e apprezzata conduttrice della trasmissione Linea Blu che, proprio a Taormina e ai tesori emersi dalle acque di Naxos e Isola Bella dedica la puntata di sabato 2 ottobre (Rai 1, ore 14.00).

Temi di confronto saranno lo studio, la tutela, la valorizzazione e la comunicazione dei beni culturali. Attenzione per i porti sommersi e per la tecnologia con analisi dei moderni sistemi di rilevamento in 3D. I temi da trattare sono suddivisi in macroaree.

Fra i contributi dell’edizione 2021, anche in relazione alle intese attivate in questi mesi tra Sicilia e Calabria, sarà il lavoro di tutela svolto in Calabria dal nucleo dei Carabinieri. Spazio sarà dato alle ultime scoperte realizzate dalla SopMare che hanno reso quest’ultimo anno molto fruttuoso. Nel corso della tre giorni saranno proiettati due documentari inediti che consentiranno di retrodatare di 3mila anni la prima avventura per mare: passione antichissima, a quanto pare, dell’Homo Sapiens che un casuale ritrovamento sull’isola di Marettimo fa risalire al Mesolitico, ossia tra 13600 e 8400 anni fa.

L'Assessore Regionale ai Beni dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana Alberto Samonà

L’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà

Parco Naxos Taormina, Relitto di Capo Taormina 1 (ph. Eddy Tronchet)

Parco Naxos Taormina, Relitto di Capo Taormina 1 (ph. Eddy Tronchet)

Gabriella Tigano (Direttrice del Parco Naxos Taormina) con Donatella Bianchi

Gabriella Tigano (Direttrice del Parco Naxos Taormina) con Donatella Bianchi

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”La metafisica dell’anima”

Incontro di presentazione del volume di Antonello Pizzimenti

in diretta live, sulla pagina Facebook della Biblioteca

https://www.facebook.com/bibliotecaregionaledimessina/?ref=bookmarks

 

La Biblioteca concepita quale “Agorà”, ove il fluire della cultura e lo scambio di opinioni non sia esclusivamente d’èlite, ma piuttosto luogo principe nel quale la diversità divenga ricchezza e ogni pensiero possa trovare condivisione e libero dibattito, è questa l’idea che questo Istituto desidera portare avanti per mettere sempre più in valore il prezioso posseduto.

E così, al di là dei routinari servizi offerti di consultazione e prestito per la fruizione dei libri, la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”ha già da lungo tempo incentivato, in specie negli ultimi anni, una intensa e stimolante attività di promozione per sensibilizzare l’eterogenea utenza, organizzando e ospitando eventi diversificati, anche per le tematiche trattate, quali: esposizioni bibliografiche e documentarie, memorial, convegni, giornate dedicate, percorsi di lettura, presentazioni di libri, e fra queste ultime si distinguono poi quelle in prima assoluta.

Venerdì 11 giugno 2021,alle ore 17,verrà presentato, in prima assoluta,  “La metafisica dell’anima” di Antonello Pizzimenti, testo che vanta già diverse premiazioni: finalista al Premio Giuseppe Antonio Borgese nel giugno 2019 in Catania(da inedito), targa Montefiore in Montefiore Conca (Rm) nel settembre 2020,riconoscimento al premio “Approdi d’autore”, che avverrà nel luglio 2021.

L’incontro, che si svolgerà esclusivamente in modalità web sulla pagina facebook istituzionale, si aprirà con i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca Regionale Tommasa Siragusa, alla quale seguiranno i contributi della relatrice, la giornalista Letizia Passarello e del filosofo, letterato, saggista, poeta e critico Carmelo Eduardo Maimone, già autore di molteplici e poliedrici testi.

Interverrà l’autore avvalendosi dell’ausilio di slides.

Passi tratti dal testo saranno, altresì, drammatizzati a cura dell’attore messinese Francesco Micari.

Sarà, infine, dedicato un breve spazio al dibattito. L’autore risponderà agli interrogativi posti anche a commento dell’evento sulla pagina Facebook.

Il giovane e promettente scrittore Antonio Pizzimenti, genovese di nascita, si è trasferito a Messina, luogo di origine dei genitori, al termine delle scuole superiori e dopo una breve parentesi nel giornalismo sportivo. Le sue esperienze di vita e il suo sentire, si sovrappongono a quelle vissute dall’Artista che fin dai “banchi di scuola” aveva esercitato su di lui un forte fascino, il Maestro Giorgio De Chirico.Per tale ragione ha iniziato e portato a termine un testo unico nel suo genere e in grado di “calamitare ” l’attenzione del lettore, trasportandolo nell’universo di De Chirico e della Sua Arte, fungendo da magica guida per svelare segreti di piazze, torri, treni, gioco degli scacchi, enigmatiche figure…luoghi tutti dell’anima.

De Chirico, colui che è stato definito “Pictor optimus” per la tecnica cristallina, è considerato il Padre della Pittura Metafisica, quale reazione alle avanguardie cubiste e futuriste ed è per primo Apollinaire a usare la terminologia, parlando di dipinti enigmatici e stranamente “metafisici” oltre, cioè, la fisica. Una pittura dunque caratterizzata da uno stato di malinconia dinanzi al mistero della vita e all’enigma. Necessita esplorare ciò che sta alla base,senza avere pretesa di giungere all’essenza delle cose(idee inafferrabili, dagli scritti di Platone).

Vivremo con l’autore percorsi di “metafisica dell’anima”, alla scoperta delle raffigurazioni dei dipinti di De Chirico e lo accompagneremo nelle Sue Piazze misteriose, fra le Sue Muse inquietanti, le vedute di città, ove lo spazio pubblico tracciato con rigore geometrico,  disabitato dall’uomo, è popolato da oggetti estraniati dal loro contesto che emergono con la loro forza iconica divenendo irreali per gli accostamenti improbabili.

Fuori da ogni buon senso e da ogni logica, la “pittura metafisica” di De Chirico abbandona gli schemi della pittura realistica, divenendo arguto riflesso dell’inconscio. Il dipinto diviene un accostarsi di elementi che, alla vista della ragione, sembrano fra loro disconnessi, ma non lo sono, se si dà alla sua lettura un taglio filosofico-psicologico. Tutto acquista significato se realtà e fantasia sono complementari al sogno e alle immagini oniriche”. Sognare una persona-dirà De Chirico-è prova della sua esistenza metafisica”.Nella sua arte rivelatrice,l’ironia si fonde con la tradizione classica,il misterioso con il razionale.Al suo esordio le opere erano di “stampo”  Böckliniano e Klingeriano…e, pur se De Chirico volle evitare gli eccessi dell’avanguardia, non voleva proporre un’arte incapace di recidere i legami con il passato e si discostò pertanto dalle ricerche naturalistiche di Severini.

Ed ecco…la forza fantastica della pittura metafisica di De Chirico,il suo andare controcorrente,i simboli stranianti,i personaggi sfuggenti,le complesse allegorie,il suo classicismo stravolto di statue antiche e di manichini dalle linee geometriche,quella solitudine espressa nei suoi dipinti,specchio della sua anima schiva,una solitudine che abbraccia l’universo,l’intero soffio di vita cosmica.

E’ una concezione che nasce nell’Artista dalla frequentazione di letture filosofiche di stampo metafisico e,specialmente,la predilezione per gli scritti di Nietzsche e Schopenhauer,che gli insegnarono il non-senso della vita e come possa trasmutarsi in arte.  Ancora una volta,l’autore di “La metafisica dell’anima” e l’artista per eccellenza della “Pittura metafisica”si incontrano,sulla via della filosofia,entrambi si lasciano guidare dalle loro Muse per dar vita alle loro creazioni.

 L‘allestimento di un’esposizione, corredata da una ricca bibliogafia,presenterà poi ai followers uno spaccato delle pubblicazioni disponibili in Biblioteca sull’artista Giorgio De Chirico,espressione di un’ “arte severa e cerebrale, ascetica e lirica”, che ha aperto la strada al Surrealismo di René Magritte e di Max Ernst. Troveranno, altresì, spazio quelle che sono state le letture predilette dall’artista, i testi di filosofia,e, in particolare, Schopenhauer, Nietzsche e Heidegger.

La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

L'autore del libro Antonello Pizzimenti

L’autore del libro Antonello Pizzimenti

Per INFO:

Ufficio Relazioni con il Pubblico

tel.090674564

urpbibliome@regione.sicilia.it

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Il Maestro Luigi Centra

Il genio del maestro pittore romano Luigi Centra ha messo a segno un altro importante traguardo artistico. Il 26 luglio scorso l’artista ha inaugurato una grande mostra antologica dal titolo Quando il Colore fa Rumore con  opere che vanno dagli anni settanta ad oggi, presso il bellissimo teatro del Comune di Isola del Liri  nel frusinate che gli ha concesso il patrocinio.

All’inaugurazione sono stati consegnati numerosi premi internazionali a grandi artisti che si sono distinte nell’arte propria. All’evento c’erano pittori, musicisti e scrittori.  I riconoscimenti sono stati consegnati  dall’Assessore alla Cultura della Pro Loco di Fiuggi dott. Toni Loreti e dal Maestro Centra.  Hanno ricevuto il premio il Prof. Alberto Pelagalli, il Prof. Valerio Fazio, Nadia Loreti, Marzia Volpari, Cristina Fuoco, Valeria Molon, Niky Deli, Tony Centra, Susanna Corsetti. La mostra resterà aperta fino al 5 agosto prossimo.

 La performance è stata accompagnata dalle piacevoli note della chitarra del musicista Valerio Fazio e dalla voce  di Cristiano Lamberti. Dopo questa ennesima mostra l’artista Luigi Centra Volerà in America.

Luigi Centra  è un artista ormai  entrato a far parte dell’Olimpo dei grandi internazionali della pittura. Anche la Sicilia lo ha adottato e lo considera un proprio figlio d’arte  poiché  Da anni è un assiduo frequentatore dell’Isola ed in particolare di Giardini Naxos e della fascia Jonica  poiché: “con le sue bellezze naturali e la sua storia” come ama ripetere “è una preziosa fonte di ispirazione per i miei lavori artistici”. In Sicilia il Maestro Centra ha realizzato numerosi progetti con il nostro giornale e con l’associazione Scientifico Culturale “Mea Lux” (della quale è socio onorario) presieduta dal nostro editore Angela Lombardo.

Luigi Centra in Sicilia

Luigi Centra in Sicilia

Il dott. Rosario Messina con il Maestro Centra

Il dott. Rosario Messina con il Maestro Centra

Il Maestro Centra assieme ad Angela Lombardo premiano il fisico nucleare Fulvio Frisone

Il Maestro Centra assieme ad Angela Lombardo premiano il fisico nucleare Fulvio Frisone

Il Maestro Centra non è salito alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali per le sue originali mostre e per i numerosi libri che ha scritto  ma anche perché in molte occasioni ha messo la sua arte, che spazia dalla pittura alla poesia, al servizio di progetti umanitari. Il poliedrico artista romano (originario di Veroli) pittore, scrittore, poeta, scultore con la sua fondazione Onlus ha spesso promosso progetti umanitari per tanti bambini. Proprio per tale generosa dedizione qualche anno fa Luigi Centra era stato inserito tra i candidati per concorrere al Premio Nobel per la Pace dal Nobel Forum della Karolinska Institutet a Stoccolma in Svezia, dall’Amministrazione presieduta da Iornwall e Ann Margret Agneta, “per aver lavorato molto con la sua arte italiana nel mondo a favore dei bambini”.

Luigi Centra è stato definito uno dei più quotati pittori dell’impressionismo astratto, difatti la critica lo definisce uno degli ultimi esponenti della pop art italo americana e, possiamo affermare senza riserve e con orgoglio che  è  una nostra leggenda tutta italiana,  apprezzato e conosciuto in tutto il mondo.

I suoi lavori sono la base d’insegnamento per le nuove generazioni. Il nostro Governo dovrebbe avere grande considerazione verso questo straordinario artista per aver dato lustro alla nostra terra,  divulgando la sua Pop Art nel Mondo sin dal 1959-60 con un percorso artistico parallelo nella letteratura con ben 70 libri pubblicati. Ovunque è andato con le sue mostre ha riscosso plausi e apprezzamenti  che gli hanno valso il  Premio alla Cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’artista, che da tempo combatte i postumi di un’ischemia cerebrale, ha in programma  di andare, accompagnato dal suo manager spagnolo, a Los Angeles in USA in una clinica specializzata per cercare di curare la patologia.  Ricordiamo ancora che Luigi Centra è stato tra i primi artisti a dipingere e colorare le fotografie in bianco e nero con una tecnica personalizzata. Tra i tanti aneddoti che fanno parte della sua brillante e  movimentata vita di artista ricordiamo anche  un incidente diplomatico accaduto all’Aeroporto di Logan a Boston (USA) nel 2003, per fortuna risolto senza conseguenze, a seguito di una mostra realizzata nei pressi  di  Cambridge (UK).

Attualmente è uno degli artisti più quotati. Le sue numerose opere realizzate pare superino il valore di un milione di dollari. Quotazioni derivate dalle sue tecniche artistiche originali tra queste ricordiamo la collezione di abiti cuciti con stoffe “immaginate come tele” dove sono stati riprodotti  i suoi dipinti più famosi.  L’originale collezione è stata presentata in alcune sfilate di moda in Polonia e a Milano. Il Maestro Centra è anche conosciuto per le sue numerose e generose donazioni di sue opere alle istituzioni di Stato ed anche private. Nel 2006 si occupò dei bambini malati a Kiev (Ucraina) eseguendo numerosi master  nelle scuole accademiche e non. Per chi volesse conoscerlo il Maestro Centra lo si può incontrare ultimamente  presso il suo studio di Porta Romana a Veroli nel frusinate dove hanno transitato numerosi personaggi noti ed artisti. Giusto per citarne alcuni, ricordiamo il grande Mogol, Sgarbi, Balestra, una delegazione Russa, una delegazione araba, ambasciatori, Maraja e alcuni prefetti di Frosinone.   Dal 2015 è l’ideatore ed il direttore artistico del “Premio Internazionale Grandi Artisti Luigi Centra” che si svolge ogni anno al Centra Park di Stra (Venezia). In ogni edizione vengono premiati con l’originale statuetta della “Dea alata” personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo e dell’arte in genere. la sua storia artistica una sorta di “work in progress”  prosegue spedita verso nuovi traguari poichè Luigi Centra per quest’anno ha già in programma altri interessanti appuntamenti con l’are e la cultura dove scriverà altre meravigliose pagine con i suoi penneli.   

Queste sono solo alcune notizie che riguardano l’artista romano poiché raccontare del maestro Luigi Centra è come aprire un libro magico sempre pieno di sorprese. La sua storia umana e artistica, una sorta di “work in progress”,  prosegue spedita verso nuovi traguardi poichè Luigi Centra per il futuro ha già in programma altri interessanti appuntamenti con l’arte e la cultura dove scriverà altre meravigliose pagine artistiche con i suoi pennelli e le sue poesie.   

Per chi volesse conoscerlo meglio può leggere la sua ampia biografia.

        Dott. ROSARIO MESSINA

Lo studio del Mastro Centra a Veroli

Lo studio artistico del Mastro Centra a Veroli

Luigi Centra e Vittorio Sgarbi

Luigi Centra e Vittorio Sgarbi

Centra e Sgarbi

Centra e Sgarbi

La cerimonia dei Premi per l'evento

La cerimonia dei Premi per l’evento svoltosi a L’Isola di Liri

La consegna dei premi a Liri

La consegna dei premi a Liri

Artisti premiati a Liri

Artisti premiati a Liri

Artisti premiati alla manifestazione artistica "Quando il colore fa rumore"

Artisti premiati alla manifestazione artistica “Quando il colore fa rumore”

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Giardini (Me)Il Gruppo Teatrale Parrocchiale assieme al Gruppo Giovanile e della Catechesi  della Parrocchia dell’Immacolata di Giardini Naxos, domenica 8 ottobre in occasione del Giubileo dei 50 anni della Parrocchia ha messo in scena un  suggestivo ed originale evento culturale, lo spettacolo teatrale “Giovanni: voce di uno che grida nel deserto – tra devozione e cultura popolare. Lo spettacolo curato con un ottima regia, con il beneplacido del parroco Padre Eugenio Tamà, ha delineato la figura di Giovanni Battista, dal punto di vista storico con accenni alla sua vita, alla sua predicazione e al martirio come precursore di Cristo. Nella trasposizione teatrale è stato evidenziato come il culto legato al Santo si è diffuso in molti paesi, tra questi anche nel piccolo borgo di Giardini dove un tempo durante i giorni della festa venivano recitate le novene presso la sua cona che ancora oggi si può ammirare nel rione di San Giovanni nei pressi della Chiesa dell’Immacolata. I devoti del Santo si recavano spesso nei pressi della Cona dedicata al Santo per recitare le novene. Chiedevano grazie e affidavano al santo preoccupazioni e desideri. Alla vigilia della festa del 24 giugno si recitava la preghiera “A nuvena di San Giuvanni” nel silenzio della notte accompagnata da riti popolari, come quello del piombo o delle fave. Al termine “da nuvena” recitata come una filastrocca, si aspettavano, in rigoroso silenzio, dei segni (l’abbaiare di un cane, rumori particolari ecc.). In pratica il devoto dopo aver recitato la preghiera esponeva la domanda e poi rimaneva in attesa di eventuali segnali da interpretare.  Quando questo accadeva era in grado di  riconoscere il tipo di segnale per comprendere se la grazia richiesta poteva essere esaudita o meno. La recita ha messo in evidenza come la fede diventa emozione e la devozione tradizione popolare. Lo spettacolo, messo in scena in onore del Giubileo della Parrocchia intitolata all’Immacolata ma devota anche a San Giovanni Battista ha ricevuto tanti consensi di gradimento del pubblico presente.

                          ROSARIO MESSINA

La foto di Gruppo

La foto di Gruppo – Foto di Carmen Saglimbeni

 

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