Spadafora (Me). Dal 25 ottobre al 2 novembre la cittadina messinese di Spadafora ha ospitato “Giallo al Castello” il Festival del giallo e del noir di Sicilia. Il festival, costituisce il quinto appuntamento della rassegna Contemporary Art in Sicily.
L’inaugurazione è avvenuta al Castello di Spadafora, con l’apertura della mostra didattica “Un anno in giallo e noir in Sicilia” e con un incontro tra scrittori e studiosi incentrato sulla domanda che ha guidato tutto l’evento: esiste una scuola siciliana del noir?
L’iniziativa ha dimostrato come investire nella promozione culturale abbia una ricaduta più che positiva sul territorio. Antonio D’Amico, ex vicesindaco di Spadafora e supervisore del Progetto, vede nel Festival Giallo al Castello “l’espressione della volontà, per Contemporary Art in Sicily, di abbracciare tutte le espressioni artistiche del contemporaneo siciliano”, mentre Ranieri Wanderlingh, ideatore e consulente artistico della Rassegna, ha sottolineato come Spadafora sia diventata, grazie a Contemporary Art e al Lab Forma, da poco inaugurato al Museo dell’Argilla, “un polo di interesse culturale per la provincia di Messina, realizzando non solo importanti occasioni di intrattenimento e di scambio culturale, ma anche un investimento per il futuro del paese; le strutture allestite al Castello ed al Museo dell’Argilla, rimarranno permanentemente al servizio della città”.
Sull’importanza dell’iniziativa per tutto il territorio, anche l’intervento di Rosario Abbate, dirigente scolastico del Liceo Classico Maurolico di Messina (associato al liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora) e di Tosi Siragusa, della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina.
Giallo al Castello è curato da Fulvia Toscano la quale ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione: “Luoghi come il Castello sono la casa comune della cultura e come tali vanno vissuti. Con i laboratori creativi in programma durante il Festival e con gli incontri con gli scrittori siciliani vogliamo che il pubblico viva l’esperienza del noir, un genere che in Sicilia rappresenta il punto di confluenza tra l’elemento realistico e una tradizione immaginifica”.
Noir di Sicilia, tra bilanci e prospettive
Nel corso della serata inaugurale di Giallo al Castello. Festival del giallo e del noir di Sicilia si è svolta una tavola rotonda dal titolo Noir di Sicilia, tra bilanci e prospettive. Alla piacevole conversazione hanno partecipato Cristina Marra, scrittrice tra i massimi esperti di noir in Italia; Daniela Privitera, studiosa e docente di italianistica all’università Roma Tre; Antonello Carbone, giornalista e autore del romanzo “A Taormina, d’inverno”; Igor Bivona, creatore della serie di gialli comici dedicata all’ispettore Marineo, Ignazio Pandolfo, autore del thriller paranormale “L’ospite oscuro”. Cristina Marra, nel ruolo di moderatore del dibattito, ha concentrato il suo intervento sull’importanza dell’ambientazione nei gialli, specialmente quelli siciliani: “L’ambiente racconta i cambiamenti sociali, il territorio e le città sono i veri protagonisti dei noir siciliani. In Sicilia, il forte legame con la terra entra nel cuore degli autori e anche dei loro personaggi”.
“Il giallo – ha spiegato Daniela Privitera – nasce come romanzo consolatorio perché nella lotta tra il bene e il male sappiamo che sarà il bene a trionfare. Ma questo sistema a circuito chiuso in Sicilia non funziona. Dopo Leonardo Sciascia, il giallo siciliano si trasforma in inchiesta, denuncia sociale, perché nella nostra realtà non è sempre il bene ad avere la meglio. La nostra realtà è essa stessa un giallo”.
Antonello Carbone ha proseguito sulla stessa linea: “Da siciliani sappiamo che la ricerca della verità spesso è una ricerca disperata, per questo i nostri gialli non tengono conto di uno schema tradizionale, ma rimangono incompiuti, aperti nel finale, presupponendo una continuazione e lasciando nel lettore una sensazione di attesa che lo lega emotivamente al personaggio e alla storia raccontata”.
Igor Bivona ha regalato momenti di divertimento alla platea, raccontando la genesi della serie di romanzi pubblicati da Navarra Editore sull’ispettore Marineo, romanzi comici che utilizzano l’ambientazione noir “come un pretesto per raccontare altro, per entrare nella mente di un ispettore, soprattutto quando si trova di fronte alla sua nemesi, il criminale che non riuscirà mai ad afferrare”.
A conclusione della serata, Ignazio Pandolfo ha definito il suo romanzo come la “sommatoria di atmosfere noir, in cui la narrazione si concentra sul Male più che sul Bene. Con l’innesto del paranormale ho voluto definire uno stile, ma il finale rimane comunque aperto, per lasciare spazio a qualcosa di inconoscibile, di indefinito”.
Con “Percorsi di Giallo e Noir di Sicilia” la giornata di domenica 1 novembre, è stata dedicata all’editoria dei generi letterari trattati nel corso della kermesse.
Ad animare l’evento sono stati scrittori siciliani di romanzi polizieschi, thriller, gialli psicologici e storici, accanto ai rappresentanti delle case editrici che hanno dedicato grande spazio al genere giallo e noir, dalla messinese Mesogea alla palermitana Navarra Editore, passando per Manni Editore, Apertura a Strappo, Pungitopo e Newton & Compton. Tra gli autori presenti, Antonello Carbone, Igor Bivona, Giorgio D’Amato, Valentina Gebbia, per citare solo alcuni tra gli oltre trenta scrittori invitati a dialogare con i visitatori e a tenere reading dei loro romanzi.
Molto apprezzati dagli studenti i laboratori creativi che hanno portato al Castello di Spadafora oltre sessanta allievi, impegnati a sperimentare un diverso approccio espressivo al genere giallo e noir.
Lunedì 26 ottobre si è svolto il laboratorio di fumetto “Noir Comics”, tenuto da Lelio Bonaccorso, fumettista e illustratore messinese tra i più apprezzati in Europa.
Mercoledì 29 è toccato al laboratorio di narrazione “Al di là della porta”, tenuto da Alberto Samonà, palermitano, giornalista e autore di saggi, spettacoli teatrali e romanzi.
Venerdì 30, infine, si è svolto il laboratorio di teatro “Nero su Nero”, guidato da Vincenzo Tripodo, regista e autore teatrale e cinematografico con un’esperienza decennale negli Stati Uniti.
Con il seminario “Alle origini dell’inchiesta”, nello stesso pomeriggio di venerdì, si è svolto un approfondimento su Leonardo Sciascia. All’incontro, coordinato da Fulvia Toscano, hanno partecipato Katia Trifirò, cultrice di letteratura all’Università di Messina, e Salvatore Picone, assessore alla cultura del Comune di Racalmuto.
Il Festival Giallo al Castello si concluderà lunedì 2 novembre, con la chiusura della mostra “Un anno in giallo e noir in Sicilia”, il percorso attraverso i volti e le opere di dodici degli autori siciliani di gialli che hanno contribuito all’affermazione del genere in Italia e alla creazione di una vera scuola del noir siciliano.